Nos autem gloriari opórtet, in cruce Dómini nostri Jesu Christi:
in quo est salus, vita et resurréctio nostra: per quem salváti et liberáti sumus. (Gal.6,14).
in quo est salus, vita et resurréctio nostra: per quem salváti et liberáti sumus. (Gal.6,14).
Il 14 settembre di 9 anni fa a Roma, dopo 39 anni di cattività, in S. Maria Maggiore, alle ore 15,30, è stata celebrata la Messa Antiquior, nel giorno in cui entrava in vigore il Motu proprio Summorum Pontificum. E nell'arco della giornata lo stesso è accaduto in tutte le diocesi (o quasi) del mondo.
Oggi i centri di messa destinati all'usus antiquior sono grandemente aumentati, ma stentano a crescere con le potenzialità che prometterebbero, perché continua a mancare la volontà nei vescovi e nei sacerdoti di impegnarsi ad introdurre nelle parrocchie la nostra Messa e la relativa 'pastorale' e non viene stato dato corso alla formazione liturgica ad hoc nei seminari. Dunque, se non ci preoccuperemo anche di questo, saremo più un'adunata di acquiescenti da tenere sotto controllo ben inquadrati nel loro recinto, che fedeli che vivono la Liturgia, culmen et fons di tutto, e ne gioiscono.
Questa associazione Veri Cattolici è nata sotto l'esempio dei contributi dati da mons. Schneider, forse vale la pena leggere il Libellus. Ho lasciato l'indirizzo del loro sito qui al post di venerdì 9 settembre ore 21. Forse si potrebbe anche ciclostilare/ fotocopiare/stampare. E distribuire. !?
RispondiEliminaSanctus, sanctus, sanctus Dominus Deus Sabaoth.
RispondiEliminaPleni sunt caeli et terra gloria tua.
Hosanna in excelsis.
Benedictus qui venit in nomine Domini.
Hosanna in excelsis.
https://www.youtube.com/watch?v=yrGv6PwmxHQ
Carissima Irina,
RispondiEliminase l'iniziativa che segnali fosse nata del tutto sotto l'esempio di mons. Schneider, non si sarebbe posta in questi termini: "nel condannare la così detta Esortazione Apostolica, “Amoris Laetitia”.
A suo tempo mi sono dissociata da questo atteggiamento di Veri Catholici. Un conto è riaffermare la nostra fede col dovuto vigore e parresia dandone le motivazioni, un conto è emettere una pubblica "condanna" nei confronti del papa, che non ci compete.
E non sono certo io a sottrarmi da iniziative ad hoc, ma nell'alveo della compagine ecclesiale: es. Lettera dei 45 e sostegno a mons. Schneider. In questo contesto non si è condannato ma si è formulata una critica teologica ben articolata e documentata, chiedendo una pronuncia chiara e netta, che difficilmente arriverà nelle forma canoniche mentre si hanno segnali reiterati del contrario.
Bene, a questo punto non sono io a dover prendere iniziative del genere, mentre invece non manco di affiancare e sostenere e anzi partecipare (ci sono - ci siamo - dentro con tutte le scarpe) alle azioni di cui sopra che, oltre a distinguersi per la chiarezza del linguaggio si distinguono anche per la chiarezza dei volti di chi è coinvolto e se ne assume la responsabilità. Non provengono da Associazioni non meglio identificate.
Questo per non contribuire ad alimentare la già grande confusione e non assumere atteggiamenti inutilmente provocatori che non ci portano da nessuna parte.
A breve non mancherò di tenervi al corrente di ciò che si prepara.
Mic,
RispondiEliminaL'unico punto che non ti contesto è la non chiarezza dei nomi e dei volti, che non c'è.
Per il resto è chiaro il linguaggio.
La condanna è rivolta alle formulazioni.
E' di facile comprensione e cattura l'attenzione.
Proprio perchè grande è la confusione e la divisione:
mi è parso essere un coagulante alla portata di tutti,me inclusa.
Non mi metto a distribuire il Libello in solitaria.
In attesa dell'alternativa, buon lavoro.
p.s. Noi non usiamo il verbo condannare ma nei fatti biasimiamo, rampogniamo, disapproviamo, censuriamo, riproviamo, giudichiamo, sentenziamo...io l'ho fatto.
Sul contenuto, Irina, non avevo dubbi. Ma un presa di posizione pubblica richiede anche lo stile manifestato dai 45 e da mons. Schneider.
RispondiEliminaAppena sarò al PC metterò il link ai rispettivi documenti.
Mic,
RispondiEliminagiusto!
Non mi metto a distribuire il Libello in solitaria.
RispondiEliminaForse lo posso fare io.
Dove si può scaricare?
http://www.tempi.it/ungheria-ufficio-ministeriale-in-difesa-dei-cristiani-perseguitati#.V9k89pOLR3k
RispondiEliminagentile Maria Guarini l acronimo mic significa MARIA IN CRISTO ?vero?
RispondiEliminaIl 24 maggio 2003 io ero presente alla S. Messa more antiquo celebrata dal card. Castrillon Hoyos in Santa Maria Maggiore, ergo, quella del 2007 non può esser stata la prima.
RispondiEliminahttp://www.unavox.it/Roma24-5/DallaFraternita.htm
O.K.
RispondiEliminaHo trovato il testo del Libellus. Adesso vedrò che uso farne. Non rappresentando che me stesso, ne posso fare liberamente servire per prendere spunto e materiale per articoli. Il parlarne in più pezzi lo reputo più utile che la mera diffusione del testo così come sta (che mi sembra pure tradotto male). Credo che si contribuirà efficacemente alla buona battaglia.
Anonimo 17:48
RispondiEliminaSo che la Messa Antiquior da qualcuno era stata custodita (oltre alla FSSPX ci sono alcuni gruppi che non l'hanno mai abbandonata). Ma il grosso dei fedeli l'ha conosciuta o ri-trovata dall'entrata in vigore del Summorum. E ciò è avvenuto nel 2007, anno in cui ufficialmente e non con l'eccezione dell'indulto, la messa è stata sdoganata per tutti, come Rito appartenente alla Chiesa universale.
gentile Maria Guarini l acronimo mic significa MARIA IN CRISTO ?vero?
RispondiEliminaPotrebbe anche significarlo e lo vorrei. Ma è nato molto più prosaicamente e per caso.
Non ho ancora avuto tempo di leggere il libello ma mi fido del giudizio di irina.
RispondiEliminaCredo che se è un buon testo sia giusto riprenderlo e farne ognuno l'uso che ritiene più giusto.
Quanto all'azione pubblica, ho detto sopra.
@ A tutti i passanti.
RispondiEliminaIl libello l'ho letto due volte, il mio è un giudizio d'insieme, all'impronta. Non è stato un attento esame. Può servire a tutti, una riserva di argomentazioni che ognuno spende a proposito, nel momento opportuno. Un bigino da tenere a portata di mano, chiunque può farsi e memorizzare le scalette che sente più rispondenti a sè , al suo ambiente, ai suo amici e conoscenti evangelizzandi.
"Il 24 maggio 2003 io ero presente alla S. Messa more antiquo celebrata dal card. Castrillon Hoyos in Santa Maria Maggiore, ergo, quella del 2007 non può esser stata la prima" Anche io ero presente a S. Maria Maggiore nel 2003: fu quella la prima grande operazione di sdoganamento del rito antico, preceduta dalla Messa in S. Ignazio per il decennale del MP Ecclesia Dei.
RispondiEliminaFurono entrambe celebrazioni grandiose, con un afflusso di popolo notevolissimo malgrado la assenza, all'epoca, di social networks, e con una grande coesione di tutte le realtà tradizionali: c'erano veramente tutti. Questa unità purtroppo in seguito si è persa, malgrado il MP e i Socials, e questo soprattutto per la pretesa di alcuni personaggi di imbirigliare le realtà tradizionali sotto il proprio comando e secondo visioni del ruolo del rito antico (biritualismo, il rito antico come equivalente al nuovo, il rito antico come supporto al nuovo) che non sono condivise da molti nei coetus e negli istituti tradizionali.
Abbiamo capito Anonimo. Ma il fatto del grande afflusso (ci saranno stati tutti i gruppi legati alla tradizione che l'avevano conservata) non cambia la differenza che ho già sottolineato tra l'indulto concesso con la Ecclesia Dei afflicta dell'88 ai gruppi sparpagliati e poco numerosi e lo sdoganamento del 2007 che ha riconosciuto ed esteso il Rito come ricchezza della Chieaa universale. Il discorso dell'imbrigliamento dipende anche da chi si lascia imbrigliare... Del resto tra imbrigliati, che cercano di affrancarsi e si adoperano per organizzare la pastorale oltre alla Messa, e quattro gatti ognuno chiuso nel suo recinto, credo ci sia una differenza capace di maggiori risultati nonostante le difficoltà. E se non altro basti pensare che più messe = più grazia.
RispondiEliminaSul biritualismo non arriccerei troppo il naso perché c'è un gap generazionale non trascurabile da colmare. L'importante è diffondere e far conoscere l'antico Rito. Amarlo viene da sé perché si ama ciò che si conosce.
l risvolto dell'ultimo libro di monsignor Vincenzo Paglia
RispondiEliminadi Camillo Langone
Come scrivi, Monsignore? I prelati sono sempre molto attenti alle parole e fatico a credere che monsignor Vincenzo Paglia non abbia letto, corretto e approvato il risvolto del suo ultimo libro, “Sorella Morte”. Lì viene definito “uno dei più autorevoli esponenti della Chiesa di Francesco”. La Chiesa di Francesco? Ma la Chiesa è di Cristo! Questa personalizzazione sciagurata è roba da coreani, da texani, mi fa venire in mente la chiesa di Moon, la chiesa di Billy Graham, tutti quei tizi che mischiano televisioni e congregazioni e quando muoiono le donazioni crollano e la bottega chiude. Forse il libro è interessante ma chi lo sa, il risvolto mi ha impedito di proseguire. Ho preferito rileggere il ventisettesimo canto del Paradiso, laddove san Pietro, disgustato da quanto accade a Roma, tuona: “Il luogo mio, il luogo mio, il luogo mio” (il luogo che quando arriverà Sorella Morte gli “autorevoli esponenti” dovranno restituire).
Promemoria :
RispondiEliminaIl 14 Settembre ( Esaltazione della Santa Croce ) ha avuto inizio la novena a S.Pio da Pietrelcina , il cui transito cade il 23 p.v.
Chiediamo la sua intercessione per i Sacerdoti , consacrati/e .
P.S.
RispondiEliminaVIA MATRIS DOLOROSA
I sette acerbissimi Dolori di Maria Vergine meditati nella forma della Via Crucis:
https://www.facebook.com/unsantoalgiorno/posts/844177118953530
Sabato 3 settembre 2016 si è costituito a Salorno (BZ) il Gruppo Stabile "S. Gregorii Magni" nella diocesi di Bolzano-Bressanone.
RispondiEliminaLa prossima celebrazione sarà martedì 20 settembre alle ore 20.00 nella Chiesa parrocchiale di Salorno (BZ), piazza Municipio: S. Messa Cantata, celebrata da don Rinaldo Bombardelli.
Per info: gruppostabile.salorno@gmail.com
Laudentur Iesus et Maria!
Don Paolo Crescini, parroco