Ringraziamo Don Tullio Rotondo [qui la sua pagina Facebook] per le sue precisazioni e riflessioni sul documento dei Vescovi argentini approvato da Papa. Questo il titolo: Alcune precisazioni riguardo alle affermazioni dei Vescovi argentini confermate dal Papa.
Visualizzabile e/o scaricabile da qui in formato pdf
Nell'occasione, richiamiamo l'attenzione sulla dichiarazione di vittoria del card. Kasper [qui] per il "cambio di paradigma nella Chiesa":
« ...Nell’articolo pubblicato su “Stimmen der zeit”, Kasper ratifica e svela quello che ormai è passato alla storia. Ossia che il suo discusso punto di vista a proposito dell’interpretazione dell’epikeia, tra un sinodo e l’altro ha trovato un sostanziale accordo coagulato in quanto espresso dal circolo minore di lingua tedesca nell’assemblea dell’ottobre 2015. Infatti, è nella relazione di quel circolo minore che, scrive Kasper, «viene inserito l’accordo generale che si trova nel capitolo VIII di Amoris laetitia».
Per trovare tale accordo il consenso del cardinale Christoph Schönborn [vedi] emerge sempre più come fondamentale, non a caso è proprio all’arcivescovo di Vienna che lo stesso Papa Francesco ha poi assegnato il ruolo di miglior interprete di Amoris laetitia. Anche per ciò che riguarda la modalità di accompagnamento e inclusione delle coppie di divorziati risposati nella vita della Chiesa».
Dunque non posso far a meno di richiamare l'attenzione di chi legge, sui molti testi da noi pubblicati, indicizzati qui per chi volesse approfondire.
Sentitamente ringrazio Mic per i riferimenti che indica in ogni articolo, che completano e richiamano una visione più generale, comprese le numerose traduzioni da testi di provenienza estera come quello su Schonborn da Onepeterfive in questo articolo, che altri citano ma al quale lei rimanda.
RispondiEliminaSono decenni che si applica l'epicheia. E nessuno è diventato abile a sopportare un soffio di vento.Tutti in rianimazione?Il Creatore non si è reso conto dell'onnipotenza della natura 'ferita'. Ecco chi ha sbagliato! Menomale che Kasper c'è.
RispondiEliminaPer qualche lettore perplesso.
RispondiEliminaSecondo l'epicheia, si giustifica l'inapplicabilità della legge al caso concreto qualora con la sua applicazione la norma avesse a rivelarsi moralmente ingiusta e intollerabile.
RispondiEliminaPer Kasper e compagni ingiusta e intollerabile e' appunto "la norma" dell'indissolubilita' stabilita da Nostro Signore. Bisogna quindi favorire gli adulteri e i concubini autorizzando in maniera ipocrita una nuova normativa, che non rappresenta tanto l'eccezione alla norma (come si suol dire) quanto l'opposizione ad essa. E' il perverso spirito anticattolico che ha cominciato a spirare in modo manifesto nella Chiesa a partire dal Vaticano II.
Non ci si può dividere su Bergoglio, bensì sugli "stendardi": da una parte, quello di Cristo; dall'altra, quello di Lucifero.
RispondiEliminaPer il resto, cerco anch'io di fregarmene di "Francesco I", ma talvolta non ce la faccio proprio, anche perché il suo modo di gettare nel caos i fedeli è fin troppo efficace, mettendo a repentaglio la salvezza dell'anima di moltissime persone che si sentono "giustificate".
D'altra parte non è possibile tacere la Verità, soprattutto di fronte ai tanti scandali MANIFESTI di cui si rendono colpevoli troppi appartenenti alle gerarchie ecclesiastiche. Quindi, in questa situazione, la Verità va difesa e chi, quando può, non lo fa, si rende complice del maligno. Però, in questa situazione, il problema più grosso, a mio avviso, è il COME difendere la Verità, perché il vero combattimento, secondo il mio personalissimo punto di vista, porta i "soldati di Cristo" ad agire nei pressi di una "zona" di confine sottilissima che separa il bene dal male. E' quindi sempre possibile che le nostre "azioni" finiscano a volte per "sconfinare" facendo così il gioco del "nemico". Non so se mi sono spiegato.
Et voila', tra Motu proprii ed esortazioni, il divorzio cattolico.
RispondiEliminaCui seguira' il matrimonio dei preti.
Dopo di che, cosa mai ci differenzierà più dai protestanti? E Francesco passerà alla storai come colui che ha risolto la Riforma e. Controriforma.
IN FESTO SANCTI RAPHAELIS ARCHANGELI
RispondiEliminaINTROITUS
Ps 102:20.- Benedícite Dóminum, omnes Angeli eius: poténtes virtúte, qui fácitis verbum eius, ad audiéndam vocem sermónum eius. ~~ Ps 102:1.- Bénedic, ánima mea, Dómino: et ómnia, quæ intra me sunt, nómini sancto eius. ~~ Glória Patri, et Fílio, et Spirítui Sancto. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, et in saecula saeculórum. Amen ~~ Benedícite Dóminum, omnes Angeli eius: poténtes virtúte, qui fácitis verbum eius, ad audiéndam vocem sermónum eius.
Ps 102:20.- Benedite il Signore, voi tutti suoi angeli, potenti esecutori dei suoi comandi, pronti alla voce della sua parola. ~~ Ps 102:1.- Benedici il Signore, anima mia, e quanto è in me benedica il suo santo nome. ~~ Gloria al Padre, e al Figlio, e allo Spirito Santo. Come era nel principio è ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen. ~~ Benedite il Signore, voi tutti suoi angeli, potenti esecutori dei suoi comandi, pronti alla voce della sua parola.
Orémus.
Deus, qui beátum Raphaélem Archángelum Tobíæ fámulo tuo cómitem dedísti in via: concéde nobis fámulis tuis; ut eiúsdem semper protegámur custódia et muniámur auxílio. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.
Preghiamo
O Dio, che ha dato come come compagno di viaggio al tuo servo Tobia il beato Raffaele Arcangelo: concedi a noi tuoi servi di essere sempre protetti dalla sua custodia e difesi dal suo aiuto. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen
Magisterium carhedrae pastoralis e magisterium cathedrae magistralis o magisterio ordinario e straordinario del Papa?
RispondiEliminaUn brano dell'eretico Hans Kung per capire il doppio magistero nella Chiesa:
Di fronte al Papa: La mia vita nella Chiesa da Pio XII a Francesco
Per Hans Küng
https://books.google.com.br/books?id=S89mCwAAQBAJ&pg=PT275&lpg=PT275&dq=magistero+giovanni+perrone&source=bl&ots=NIQ60KOlmp&sig=CmuMMe6yHIPcNZxlRoK_sRTe7nw&hl=pt-BR&sa=X&ved=0ahUKEwiyvdzp3vTPAhXEQ5AKHXpUBQ8Q6AEIJDAD#v=onepage&q=magistero%20giovanni%20perrone&f=false
Doppo leggere questo se capisce ancora meglio il magistero dei teologi denunciato per Romano Amerio. Questo c'e una base dottrinaria, se basa sull'una distinzione di Congar. Nell'altro post abbiamo letto Benedetto XVI parlando che se desiderava diminuire il peso del magistero in prol della S. Scrittura e della Tradizione, però, al leggere ciò che scrive Kung se capisce che se volleva diminuire il peso del magistero in prol dei teologi. Il problema di fondo era lo stesso al Vaticano I: la proclamazione della libertà della teologia e della filosofia, senza subordinazione all'autorità ecclesiastica. Quando il Papa non eserce il suo magistero ordinario, Hans Kung può esercerd il suo "magisterium [eretico] catedrae magistralis" in una università cattolica! La teologia dopo il Concilio è pienamente libera dal controlo dai Papi e dai vescovi!
Kung se è allontanato della neoscolastica dopo conoscere Jorge Mario Bergoglio!
Per qualche lettore perplesso.
RispondiEliminaSecondo l'epicheia, si giustifica l'inapplicabilità della legge al caso concreto qualora con la sua applicazione la norma avesse a rivelarsi moralmente ingiusta e intollerabile.
Più esattamente, l'EPIKEIA è quella virtù che ci viene in aiuto, nei casi nei quali la legge non dice nulla, non si è ancora espressa, oppure in quelle situazioni nelle quali è ragionevole ritenere che se i legislatore le avesse conosciute, avrebbe disposto deroghe ala legge generale.
Come si vede, appellarsi all'EPIKEIA (ovvero all'EQUITA') in situazioni come quelle di cui si parla nell'AL, è fuori luogo.
C'è dolo. Purtroppo è così, dispiace, di tutto il cuore, pensare che un cardinalone faccia lo sgambetto a San Tommaso per portare avanti la sua tesina. Ora, più si aumentano le parole , più aumenta il rischio che "qualcuno" ci metta la coda. Basta. Cà nisciuno è fesso(Totò).
RispondiElimina@RR
RispondiEliminacito "E Francesco passerà alla storia come colui che ha risolto la Riforma e Controriforma."
a parte quei 4 gatti dei luterani, da cui comunque è lui che va là,
tutti gli altri resteranno antipapisti e antiromani. Non ne vogliono sapere di Bergoglio in genere; nè di un papa, e meno che mai dipendere da Roma, nemmeno da una Roma protestantizzata.
OT
RispondiEliminaanche oggi, galeazzi ci cinforma di un'altra revolucion di papafrancesco:
http://www.lastampa.it/2016/10/25/societa/il-papa-lumorismo-ci-avvicina-a-dio-DLzOrvlREwj0XamVhCBuHI/pagina.html
"L’attitudine umana più vicina alla grazia di Dio è l’umorismo". La rivoluzione sarebbe sostenere l'idea che nel medioevo (medioevo non in se stesso, ma secondo il nome della rosa ed eco, che fu un romanzo ultraideologico, unico medioevo permesso) il riso fosse vietato o fosse visto come satanico. Quindi si accoglie la lettura di eco sul medioevo e sulle trame dell'ideologo Guglielmo di baskerville.
per curiosità, aggiungo come smontò al 100% il romanzo Introvigne di allora appunto di allora nel 1987:
http://alleanzacattolica.org/introvignem142-htm/
ancora:
RispondiEliminaIl cattolicesimo è però spesso legato a concetti meno allegri come colpa o pentimento.
«Un retaggio del passato, così come la religiosità intesa come timore di Dio. Era così nei secoli scorsi, e fino a pochi decenni fa a dire il vero. Ma è un errore, perché la fede è ironia non punizione, è allegria non seriosità. Oggi è molto diverso: Bergoglio ha un atteggiamento meraviglioso e non è nuovo ad affermazioni di questo tipo. Basta pensare al suo libro "Dio ride"».
http://www.lastampa.it/2016/10/25/societa/la-fede-gioia-non-colpa-o-pentimento-71amZOGejRf7RWHb35hw5O/pagina.html
auguri!
Al comico da me sconosciuto (link qui sopra) secondo il quale il timor di Dio è un retaggio del passato suggerisco di leggere e meditare queste parole dette da Benedetto XVI:
RispondiElimina"Di fronte all’ampio e diversificato panorama delle paure umane, la Parola di Dio è chiara: chi "teme" Dio "non ha paura".
Il timore di Dio, che le Scritture definiscono come "il principio della vera sapienza", coincide con la fede in Lui, con il sacro rispetto per la sua autorità sulla vita e sul mondo.
Essere "senza timor di Dio" equivale a mettersi al suo posto, a sentirsi padroni del bene e del male, della vita e della morte.
Invece chi teme Dio avverte in sé la sicurezza che ha il bambino in braccio a sua madre (cfr Sal 130,2): chi teme Dio è tranquillo anche in mezzo alle tempeste, perché Dio, come Gesù ci ha rivelato, è Padre pieno di misericordia e di bontà. Chi lo ama non ha paura: "Nell’amore non c’è timore – scrive l’apostolo Giovanni – al contrario, l’amore perfetto scaccia il timore, perché il timore suppone un castigo e chi teme non è perfetto nell’amore" (1 Gv 4,18).
Il credente dunque non si spaventa dinanzi a nulla, perché sa di essere nelle mani di Dio, sa che il male e l’irrazionale non hanno l’ultima parola, ma unico Signore del mondo e della vita è Cristo, il Verbo di Dio incarnato, che ci ha amati sino a sacrificare se stesso, morendo sulla croce per la nostra salvezza.
https://w2.vatican.va/content/benedict-xvi/it/angelus/2008/documents/hf_ben-xvi_ang_20080622.html
Direi che è un eretico in pectore. Ogni giorno si sveglia con un frammento di idea, di pensiero che assolutizza. Ora Dio è onni di tutto, sicuramente anche di umorismo ma, anche di ira, quindi c'è poco da ridere. Tanto più lui, che è l'autista del bus.Prego mic di non passare più i miei commenti su questo tema, già tanti li cancello da sola,e vedo che non me ne esce il meglio, anzi...
RispondiElimina"In verità ti dico: non uscirai di là finché tu non abbia pagato fino all'ultimo spicciolo!"
RispondiEliminaSe ci da' la possibilita' di uscire vuol dire che parla del Purgatorio , l'altra opportunita' e' l'Inferno .
" Nessuno vi inganni con vani ragionamenti: per queste cose infatti piomba l'ira di Dio sopra coloro che gli resistono. Non abbiate quindi niente in comune con loro."
L'errore e' errore e la virtu' e' virtu' . Puoi ridere quanto ti pare..., questo e' .
Il tempio di Dio deve risuonare della Sua Gloria .
Alle ore 21:oo su Radio Buon Consiglio Tavola rotonda sulle zucche ( Halloween )
Rispetto all'oggetto :
RispondiEliminanon c'e' niente di Chiaro , di Ufficiale .
Gli interrogativi sono elusi , evitati , schivati ( con furbizia ?) .
Si preferisce rispondere in obliquo , di sghimbescio , facendo cio' che si attribuisce a Nostro Signore "un po' lo scemo " ( parole testuali , purtroppo ).
La misericordia di Dio e' la verita' :
RispondiEliminahttp://cordialiter.blogspot.it/2016/10/ricevere-la-comunione-in-peccato-mortale.html
Con Jorge Bergoglio la Chiesa ha un papa che un giorno sì e l`altro pure ridicolizza la Dottrina, la Legge, e chi le rispetta e ne fa le fondamenta della propria vita, per lui non sono fedeli ma schiavi della legge, sono rigidi senza cuore che nascondono dietro il loro rispetto della Legge di Dio la loro ...cattiveria, la loro doppia vita !! (ipse dixit)
RispondiEliminaMai sentito parlare un papa in quel modo eppure ne ho visti passare un certo numero.
Con Jorge Bergoglio abbiamo un papa che impone alla Chiesa la SUA volontà, le SUE idee, la SUA lettura xel Vangelo, la SUA visione di chiesa, il SUO progetto, IO penso così e tutti devono pensare così, IO voglio questo e tutta la chiesa deve volerlo e sottottersi alla mia volontà e ideologia.
Non un papa al servizio della salvezza delle anime, ma una chiesa al servizio dei suoi progetti, non un papa che deve confermare nalle fede il suo gregge ma un papa che si applica in tutti i modi a disorientare, a confondere i fedeli.
C'è del vero nelle sue affermazioni sulla rigidità. Il problema è che le attribuisce del tutto arbitrariamente a chi nella conoscenza della legge trova le ragioni della sua fede (anche se non può mancare l'oltre dell'affidamento e dell'adesione piena). E nel rispetto della legge misura nello stesso tempo la sua fedeltà e l'opera della grazia, riconoscendosi sempre peccatore, ma nella gioia dei figli di Dio e della Madre Sua e nostra, che può anche esprimersi con una vena di umorismo (o anche con l'allegria) se non piuttosto con una serena e rasserenante sobrietà sintomo di PACE quella che, dice il Signore: "IO vi dò non come la dà il mondo") e chissà perché mi viene in mente don Giorgio... ma che è un 'sentimento' ben più profondo e non occasionale...
RispondiEliminaPer i fans di Introvigne è uscita la sua ultima fatica: Satanism: A Social History (Massimo Introvigne, Pontifical Salesian University Turin), in vendita dall'editore al modico prezzo di 197 eurini. Dato che nel corso semestrale che tiene dai salesiani sei libri di testo su sette sono scritti da lui qualche alunno si chiederà preoccupato se il nuovo libro diventerà testo consigliato.
RispondiElimina@ mic,
RispondiEliminatutto ci sta, quello che manca è l'equilibrio, il modo, il tempo e il luogo. E, prima di tutto, la custodia e trasmissione di quello che si è ricevuto. Non c'è nulla da inventarsi, occorre che ognuno trovi le parole, sue, a lui contemporanee e non può essere altrimenti, per dire quello che si è sempre detto.La grande panzana, andare incontro all'uomo contemporaneo, va smascherata; va detto: è una frottola; una fandonia. Lo troviamo questo coraggio, sì o no?
@ Irina
RispondiEliminaDobbiamo continuare senza recedere, esattamente come dici tu. Non c'è niente di più disarmante e coinvolgente di ciò che si esprime con le parole autentiche che vengono dal cuore (il succo di ciò che abbiamo ricevuto) in ogni situazione, a partire dai prossimi più 'prossimi' ma senza escludere chi ci si fa 'prossimo' anche occasionalmente.
E, poi, cogliere anche le opportunità per trovare modo tempo e luogo per allargare la condivisione, quando e come è possibile.
@mic,
RispondiEliminasì, questo particolare dell'inizio deve però essere esplicitato: ogni sacerdote ha sempre portato ai suoi contemporanei la Buona Novella con tutte le difficoltà del suo tempo, guerre e congiure comprese. Cosa c'è stato di nuovo nel nostro tempo? C'è stato, a parer mio, che questo, aprire i balli alla fine degli anni cinquanta, è stato uno stratagemma, visto che di gatti veri ne erano rimasti pochi, ora si potevano addestrare i gattini a comportarsi da topi. Credo proprio che, se non si sonda bene la sorgente, non si comprende il corso, nè tanto meno la foce.
Per tutti i rigidi ed affini lettura lunga, ma esplicativa :
RispondiEliminaremnantnewspaper.com/web/index php/articles/item/2830-behind-the-bronze-doors-soros-radicals-collude-with-vatican.
Ciò spiega tutti i mantra del vdr ripetuti fini allo sfinimento and the best is yet to come!Anonymous.
http://remnantnewspaper.com/web/index.php/articles/item/2830-behind-the-bronze-doors-soros-radicals-collude-with-vatican
RispondiEliminaAnonymous e Mic,
RispondiEliminasegnalo anche OnePeterFive.
Alla fine ci toccherà fare un "santino" pure di Assange.
La "fantasia al potere" ero lo slogan del '68, iniziato a Berkeley -e sappiamo per opera ed insegnamemto-traviamwnto di chi- e proseguito in Francia.
Ora in USA ci sono quartieri neri dov'è meglio che la polizia non si faccia vedere ( per tacere del grave dissesto morale e sociale dei Negri americani), in Francia i poliziotti li bruciano vivi.
E noi cattolici apostolici romani dovremmo, nell'anno di Grazia 2016, ritornare a slogan simili ?
No, grazie, preferisco la "rigidità''
Ah, ma nessuno gli ha mai spiegato il concetto di "proiezione" ? E si che di gente "proiettante" da millenni, ne conosce assai.
Chiedo a chi ne sa di più di me: ma Gesù, dopo aver raccontato la parabola del figliol prodigo, la spiega, e dice cosa accade poi al figlio primogenito, il "rigido"?
Segnalo Blondet su islam e Cristianesimo, o meglio Cattolicesimo.
RispondiEliminahttp://www.maurizioblondet.it/proprietari-delle-navi-negriere/
RispondiEliminacontinuano le "pubblicazioni":
RispondiEliminahttp://www.lanuovabq.it/it/articoli-anche-kasper-ammette-lutero-non-fu-ecumenico-17765.htm
Mannaggia , e ora che si fa ?
RispondiEliminahttp://www.marcotosatti.com/2016/10/25/papa-ecologia-una-ricerca-usa-afferma-che-la-laudato-si-non-ha-avuto-gli-effetti-sperati/
A ) Papa Francesco: a Istituto Giovanni Paolo II, oggi “ideologie aggrediscono direttamente” la famiglia
RispondiEliminahttp://agensir.it/quotidiano/2016/10/27/papa-francesco-allistituto-giovanni-paolo-ii-oggi-ideologie-aggrediscono-direttamente-la-famiglia/
B ) Cosa dice la stampa ?
C ) Papa Francesco ammette: la Chiesa in passato ha difeso un ideale del matrimonio troppo astratto
http://www.ilmessaggero.it/primopiano/vaticano/papa_francesco_la_chiesa_difeso_matrimonio_astratto_amoris_laetitia_coppie_gay_divorziati_risposati-2049078.html
Un ideale troppo astratto ? Forse in Argentina, visti i costumi sessuali degli Indios e discendenti meticci. Ma in Europa quantii matrimoni, quante famiglie sono durate decenni, interrompendosi solo con la morte ?
RispondiEliminaMa il VdR ha mai conosciuto almeno una, dico una, persona sana, normale, con matrimonio e famiglia sana, normale ?