Nella lettera Apostolica Misericordia et misera, dopo aver detto che l'aborto è un atto orribile, il papa ha esteso la possibilità di assoluzione per chi si pente e sceglie di intraprendere il cammino di conversione. Ѐ evidente, come si può ben vedere dai titoli raccolti nell'immagine a lato, che i media storpiano le notizie attraverso la loro griglia ideologica e generano fraintendimenti. E, però, non c'è nessuna autorità religiosa che li smentisce, anzi sembra incoraggiare comportamenti nel senso buonista.
E non ci sono solo i media di regime ma molti 'benpensanti' (vedi Introvigne, Buttiglione, ecc.) e molta parte del clero che si prodigano a sostenere Bergoglio in chiave permissiva (perdono senza condizioni).
Inoltre, a prescindere dai fraintendimenti dei media, la Misericordia et misera è un chiaroscuro, appare pensata per confondere e non per guidare le anime. Tutto sembra appiattirsi: di fatto non è stata tolta la scomunica "latae sententiae", che è una censura gravissima riservata a un delitto, ché tale è l'aborto. Che senso ha non averla abrogata de jure, per poi vanificarla de facto, visto che qualunque prete può cancellarla? E, secondo la gerarchia delle norme, può una Lettera Apostolica contraddire il Diritto Canonico?
La disciplina precedente delle assoluzioni riservate al vescovo (o a sacerdoti da lui designati) non nega -e la Chiesa mai ha negato- la misericordia, ma sottolinea la gravità del peccato e la necessità di un percorso penitenziale maturo. Dio è buono e misericordioso, ma è anche giusto.
Eppure in virtù della Misericordia et misera Lucetta Scaraffia, editorialista de L'Osservatore Romano e di altre testate non solo confessionali, può affermare che con questa derubricazione dell'aborto, “la chiesa smette di essere una agenzia dispensatrice di norme e diventa una madre che accoglie i peccatori reduci da tante sofferenze”.
Stupisce e addolora questa visione della Chiesa docens, regens, sanctificans, come agenzia dispensatrice di norme. La Chiesa da sempre e per sempre Mater et Magistra che nella sua storia millenaria ha generato innumerevoli schiere di santi. Mentre la chiesa bergogliana “della misericordia”, sembrerebbe ridotta a non esser più Magistra ma neppure più Mater, visto che la sua nuova forma si presenta volutamente informe attraverso la scompostezza di uno stile sciatto e di discorsi disorganici, confermandosi così sempre più strumento del totalitarismo globale in fieri senza più argini.
Eppure in virtù della Misericordia et misera Lucetta Scaraffia, editorialista de L'Osservatore Romano e di altre testate non solo confessionali, può affermare che con questa derubricazione dell'aborto, “la chiesa smette di essere una agenzia dispensatrice di norme e diventa una madre che accoglie i peccatori reduci da tante sofferenze”.
Stupisce e addolora questa visione della Chiesa docens, regens, sanctificans, come agenzia dispensatrice di norme. La Chiesa da sempre e per sempre Mater et Magistra che nella sua storia millenaria ha generato innumerevoli schiere di santi. Mentre la chiesa bergogliana “della misericordia”, sembrerebbe ridotta a non esser più Magistra ma neppure più Mater, visto che la sua nuova forma si presenta volutamente informe attraverso la scompostezza di uno stile sciatto e di discorsi disorganici, confermandosi così sempre più strumento del totalitarismo globale in fieri senza più argini.
Torno ancora una volta a ribadire il punctum dolens, il cuore del problema: è proprio attraverso questi provvedimenti che esulano dal diritto, instaurando una nuova prassi scissa dalla dottrina, che si sta attuando la rivoluzione dell'informe con l'abbandono e nel disprezzo della Tradizione.
Ho approfondito [qui], l'esame del Concilio virtuale, di quello reale e dell'ermeneutica taroccata (è infatti il Concilio che ha introdotto i nuovi paradigmi, i cui effetti stanno maturando a ritmi parossistici). Lo stesso dicasi per il Sinodo, reale e virtuale, e per quanto ne è conseguito e conseguirà [qui - qui - qui]. Di fatto ogni confronto dialettico risulta vanificato perché gli interlocutori (chi custodisce la tradizione e i novatori) usano griglie di lettura della realtà diverse: il concilio, cambiando il linguaggio [Discorso fluido e mai definitorio. Parole nuove che velano l'antica sapienza qui], ha cambiato anche i parametri di approccio alla realtà. E capita di parlare della stessa cosa alla quale, tuttavia, si danno significati diversi. Tra l'altro la caratteristica principale dei gerarchi attuali è l'uso di proposizioni apodittiche, senza mai prendersi la briga di dimostrarle e usando affermazioni monche e sofiste. Ma di dimostrazioni non hanno neppure bisogno, perché il nuovo approccio e il nuovo linguaggio hanno sovvertito tutto ab origine. E il non dimostrato dell'anomala pastoralità priva di principi teologici definiti è proprio ciò che ci toglie la materia prima del contendere. È l'avanzata del fluido cangiante dissolutore informe, in luogo del costrutto chiaro, inequivocabile, definitorio, veritativo. Occorre invece l'incandescente, perenne, feconda (altro che museale o rigida o fissista!) saldezza del dogma per non affondare nei liquami e nelle sabbie mobili del neo-magistero storicista transeunte.
Finché non si prenderà atto che questa eredità conciliare ribaltante è il vero nodo da sciogliere, il nostro impegno di riaffermazione della verità secondo il Magistero perenne sarà utile per le anime libere, potrà continuare a defluire come una vena aurea cui attinge chi la trova o come un canale carsico che potrà riaffiorare al termine di questa notte oscura, ma non può avere alcuna efficacia su una realtà così deformata e deformante. E la stessa grave solennità di una possibile correzione canonica (1), - rischia di non ottenere i risultati voluti e sperati. A meno che non intervengano fattori o si destino altre rette volontà al momento impensabili... (Maria Guarini)
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1. La Correzione canonica prefigurata dal cardinale Burke per l'AL [qui], a ben vedere, non dovrebbe riguardare solo l'Esortazione post-sinodale, anche se è questa che ha loro fornito l'occasione più appropriata. Ma non possiamo ignorare Lund con annessi e connessi [qui e archivio articoli]; il rischio dell'intercomunione con i luterani [qui - qui]; le alleanze parallele [qui]; il fritto misto dei monoteismi [qui - qui - qui]; all'omologazione dell'islam [qui - qui - qui] e ai prodromi della Religione Mondiale [qui - qui - qui]. Tra i punti nodali emersi dal concilio ricordo, rispettivamente, il falso ecumenismo [qui], la libertà religiosa [qui]...
Finché non si prenderà atto che questa eredità conciliare ribaltante è il vero nodo da sciogliere, il nostro impegno di riaffermazione della verità secondo il Magistero perenne sarà utile per le anime libere, potrà continuare a defluire come una vena aurea cui attinge chi la trova o come un canale carsico che potrà riaffiorare al termine di questa notte oscura, ma non può avere alcuna efficacia su una realtà così deformata e deformante. E la stessa grave solennità di una possibile correzione canonica (1), - rischia di non ottenere i risultati voluti e sperati. A meno che non intervengano fattori o si destino altre rette volontà al momento impensabili... (Maria Guarini)
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1. La Correzione canonica prefigurata dal cardinale Burke per l'AL [qui], a ben vedere, non dovrebbe riguardare solo l'Esortazione post-sinodale, anche se è questa che ha loro fornito l'occasione più appropriata. Ma non possiamo ignorare Lund con annessi e connessi [qui e archivio articoli]; il rischio dell'intercomunione con i luterani [qui - qui]; le alleanze parallele [qui]; il fritto misto dei monoteismi [qui - qui - qui]; all'omologazione dell'islam [qui - qui - qui] e ai prodromi della Religione Mondiale [qui - qui - qui]. Tra i punti nodali emersi dal concilio ricordo, rispettivamente, il falso ecumenismo [qui], la libertà religiosa [qui]...
"E la stessa grave solennità di una possibile correzione canonica..."
RispondiEliminaMic, qui ti riferisci al CVII o all'AL?
Mi spiace dirlo, ma tutto questo relativismo, questa nebbia soffocante, queste stonature, questi colpi inferti alla fede dei semplici, questo clima surreale, sono iniziati a partire dalle "dimissioni" del Papa, è stata quella la causa di tutto, è talmente ovvio che nessuno ormai ne parla più, di fatto il papato, completamente desacralizzato a causa dell'ideologia di cui è prigioniero Jorge Bergoglio, è divenuto una sorta di ufficio pubblico, burocratico, nel quale addirittura uno può dare le dimissioni, come fosse un lavoratore subordinato, ma scherziamo? Michele
RispondiEliminaHo letto che la decisione del Papa è stata presa per facilitare l'accesso nell'ottenere l'assoluzione da parte del sacerdote e, quindi, per non scoraggiare il penitente.
RispondiEliminaOra mi chiedo: ma che vero pentimento ci può essere se mi scoraggio nel dover affrontare le presunte difficoltà dovendo ricorrere al vescovo e rinuncio all'assoluzione incolpando la Chiesa di essere chiusa in se stessa e dura di cuore?
Ho come l'impressione che si stia cambiando la visione del rapporto tra noi e Dio. Non si parte più da Dio, ma dall'io. Prima vengo io e su questo baso il mio rapporto con l'Onnipotente. Il peccato non più offesa a Dio, bensì come qualcosa che per prima cosa nuoce a me e al mio quieto vivere e solo dopo, per essere in pace con me stesso, chiedo perdono e ho bisogno dell'assoluzione dell'organizzazione Chiesa.
Emanuele
Un Giubileo passato in sordina era alla fine , serviva un "botto" finale per ravvivarne la conclusione. Ed ecco una nuova puntata nella saga tra titolisti dei giornali e difensori d'ufficio della primavera bergogliana. Al solito il documento nei passaggi chiave trascura le implicazioni che ne conseguono circa la necessità di modifiche al diritto canonico (logica vorrebbe che si affrontassero prima queste) e quindi delega ad altri le indispensabili precisazioni (come nel caso di AL). E trascura le ricadute pratiche del messaggio reale che arriva al pubblico - una sostanziale depenalizzazione o condono - salvo poi ricordare che "l'aborto rimane un peccato grave". E' come fare una buca sulla strada e poi metterci un cartello davanti con scritto "attenzione , pericolo". E tutto questo "per sempre", "nonostante qualsiasi cosa in contrario". Elementi che in un comune mortale indirizzerebbero ad una branca specifica (..) meglio non precisare. Esultano la Cirinnà e Mancuso , si attende l'omelia di Scalfari
RispondiEliminaCosa c'entra il Concilio? Questo è solo il colpo di mano dei seguaci di Martini (rip) che per anni (decenni) non hanno contato nulla con Giovanni Paolo II. Poi ci hanno provato nel 2005 e gli è andata buca per cui si sono mangiati il fegato con l'odiato Ratzinger per altri sette otto lunghi anni e finalmente sono arrivati nella stanza dei bottoni.
RispondiEliminaD’altra parte speriamo vivamente che non diventi oggetto di strumentalizzazione da parte delle lobby abortiste e dei guru della mentalità dominante che approfittano di tutto pur di far apparire meno dura la condanna inappellabile della Chiesa, che è l’unica voce fuori dal coro rimasta. Purtroppo sappiamo bene che nella manipolazione dei media facilmente ciò che anche solo indirettamente viene meno sanzionato, significa che, anche per la Chiesa, è diventato meno grave, e se è meno grave alla fin fine vuol dire che si può fare. Occorrerà dunque moltiplicare la vigilanza perché i fedeli non cadano in questa trappola.
RispondiEliminahttp://www.lanuovabq.it/it/articoli-assoluzione-da-abortoecco-perche-cambia-18118.htm
Cito a memoria senza ricordare il nome dell'autore: Esistono due modi per tenere le persone nell'ignoranza,una è non dare loro niente, l'altra è dare loro tutto.
RispondiEliminaQuesta osservazione,o principio non so, da decenni è diffuso nella cultura mondiale; con l'aggravante,l'ho già scritto, che libri, importantissimi in ogni campo, non sono più ristampati da decenni.
Questo dare tutto lo si trova anche nei vari programmi scolastici, insiti nelle varie riforme, con l'aggiunta che ogni insegnante sceglie di classe in classe, di anno in anno;si arriva così a non avere più un patrimonio culturale comune anche se tutti siamo, in uno stesso paese, contemporanei.
Questo è accaduto anche in ambito della religione cattolica, i cui bastioni da tempo sono stati minati ed infine fatti saltare. Ora sta avvenendo il trasloco finale ma, non è certo il povero Bergoglio il primo corruttor delle anime, è il facchino dell'ultimo trasloco che porta la chiesa alle estreme periferie della verità, dove questa vive indigente nel regno sempre avanzante della menzogna.
Bergoglio: non nega il dogma, lo discioglie in soluzioni di chiacchiera, che a sua volta viene disciolta da i media in altre chiacchiere ed infine il popolo di Dio ha,per ogni sua componente, un insegnamento personalizzato cioè ognuno se la canta e se la suona come a lui aggrada, senza mai aver visto una nota scritta nè udita nel suo suono puro e pieno.
http://www.aldomariavalli.it/2016/11/21/peccato-di-aborto-le-parole-del-papa-e-quelle-dei-giornali/
RispondiEliminaNel giorno del suo 53° compleanno, il nostro Mons. Dario Edoardo Viganò riceve da Papa Francesco la nomina a Prefetto della neocostituita Segreteria per la Comunicazione, sotto la quale confluiranno nei tempi stabiliti, i seguenti Organismi: Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali; Sala Stampa della Santa Sede; Servizio Internet Vaticano; Radio Vaticana; Centro Televisivo Vaticano; L’Osservatore Romano; Tipografia Vaticana; Servizio Fotografico; Libreria Editrice Vaticana.
http://agensir.it/quotidiano/2016/10/13/media-vaticani-mons-vigano-santa-sede-ci-occuperemo-solo-del-papa-non-di-altro/
Se i media hanno frainteso il pensiero del papa, questi dovrebbe subito chiarirlo. Sì tratta di tutelare vite innocenti !Se non lo fa ( e non lo farà), significa che i media non hanno frainteso!!
RispondiEliminahttp://www.today.it/rassegna/papa-francesco-dimissioni-80-anni.html
RispondiEliminaVoci senza importanza o qualcosa di più?
OT MONS. LIVI DA NON PERDERE
RispondiEliminaLa vita di fede del cristiano di oggi e il dovere del discernimento
http://coordinamentotoscano.blogspot.it/2016/11/normal-0-14-false-false-false-it-x-none.html
L' ULTIMA DI PAGLIA: L’arcivescovo e l’aborto perdonato «Anche la scomunica può saltare»
RispondiEliminahttp://www.quotidiano.net/cronaca/perdonare-aborto-1.2698273
Evidenzio che la posizione di Bergoglio sull'aborto è anche un duro colpo a Trump, che ha invece preso posizione contro.
RispondiEliminaSicuramente anche gli ultra-abortisti americani, come i radicali nostrani, 'scenderanno in piazza inneggiando in favore di papa Francesco, che ha levato terreno sotto i piedi a Trump.
Più politico-massonico di così....
Per una riconquista cristiana della società – di Guido Vignelli
RispondiEliminahttp://www.riscossacristiana.it/per-una-riconquista-cristiana-della-societa-di-guido-vignelli/
L'ottimo Carradori ha segnalato alcuni passaggi di un intervento di mons. Livi. L'integrale è qui:
RispondiElimina"La vita di fede del cristiano di oggi e il dovere del discernimento - Conferenza di Mons. Antonio Livi tenuta a Livorno in occasione del IX Pellegrinaggio toscano a Montenero"
http://coordinamentotoscano.blogspot.it/2016/11/normal-0-14-false-false-false-it-x-none.html
(sì, la URL è uscita fuori male, ma quella è).
--
Fabrizio Giudici
Cara Mic ti segnalo dal sito onepeterfive questa interessante iniziativa. Una lettera è stata inviata e consegnata da onepeterfive a Papà Bxvi perchè riveli il terzo segreto di Fatima ancora non rivelato. Il testo della lettera integrale è al seguente link:
RispondiEliminahttp://www.onepeterfive.com/private-letter-pope-emeritus-benedict-xvi-revealed/
Quando mia madre, che guardava un tg argentino, mi ha letto il titolone: "Il Papa perdona l'aborto", ho saltato dal mio letto! Vi potete immaginare cosa ho pensato: un Papa che non considera più l'aborto un crimine, un peccato mortale, non può rimanere più sul Soglio di Pietro! Poi, va bene, hanno spiegato e teso le risapute lodi del "papa più misericordioso" aggiungendo le bastonate ai quattro cardinali dei "dubia" (magari l'avete sentito nominare Sergio Rubin, giornalista argentino, "specialista" in temi religiosi). Così come io, che avevo capito male basandomi sul titolone, quanti altri sono caduti nella trappola di questi miserabili ingannatori dei media!
RispondiEliminaPer Marius
RispondiEliminaDi "correzione canonica" ha parlato specificamente il card. Burke in relazione all'AL.
Tuttavia il problema si pone i ogni caso anche per il necessario "ripareggiamento della verità" in relazione al CVII. Come sostengono mons Gherardini e il vescovo Schneider...
Per Angheran70 e cosa c'entra il concilio
RispondiEliminaInvito a leggere i documenti di cui ai link citati nel corso dell'articolo.
In ogni caso Martini è uno dei corifei del modernismo spinto con annessa globalizzazione et alia...
Bergoglio: non nega il dogma, lo discioglie in soluzioni di chiacchiera, che a sua volta viene disciolta da i media in altre chiacchiere ed infine il popolo di Dio ha,per ogni sua componente, un insegnamento personalizzato cioè ognuno se la canta e se la suona come a lui aggrada, senza mai aver visto una nota scritta nè udita nel suo suono puro e pieno.
RispondiEliminaE qui finisce l'unità e l'universalità de La Catholica...
L'uscita sulla possibilità di potere confessare il delitto (non "il peccato") di aborto a un semplice sacerdote, anche se per certi versi si potrebbe approvare, giustifica la reazione della stampa in senso pro-aborto, in quanto rientra nel quadro in un Anno Santo della "Misericordia" dove si è parlato in abbondanza della bontà del Signore, che non era mai stata messa tra parentesi. Tuttavia si è parlato pochissimo della necessità di conversione e per nulla della necessità di purificare le nostre infedeltà (sofferenze personali di vario tipo durante l'esistenza terrena, e nel Purgatorio nell'Aldilà) e delle conseguenze del dire 'no' alla misericordia di Dio: l'inferno per l'eternità.
RispondiEliminaIl Padreterno è il primo legislatore, a partire dal divieto dato ai progenitori di mangiare del frutto dell'albero, poi con il decalogo, poi con la Legge, poi con Gesù che conferma che neppure uno iota passerà della Legge... la Chiesa si conforma a ciò, chissà se la sig.ra Scaraffia censurerebbe anche l'Onnipotente ed Onnisciente invitandolo ad essere più accogliente !
RispondiEliminaAngheran: Martini è finito a Milano grazie a GPII che lo ha nominato arcivescovo nel 1979 e poi creato cardinale nel 1983. Mica male per uno che sotto il suo pontificato non avrebbe "contato nulla".
Il Vaticano II contiene in potenza tutto ciò che si sta attuando oggi: lo stesso Bergoglio lo ha confermato di recente dicendo che di suo non mette nulla, è tutto nel Concilio. Poi se uno vuol continuare a cercare altre cause, nonostante queste esplicite dichiarazioni, si vede che ha molta fantasia.
Marco P
Straquoto. Il bersaglio é perfettamente centrato. Continuiamo a sperare che chi ha la competenza per agire si strappi le bende dagli occhi e i tappi dalle orecchie. E si ricordi di essere uomo e di portare addosso il colore del sangue. A difesa delle fede.
RispondiElimina"la caratteristica principale dei gerarchi attuali è l'uso di proposizioni apodittiche, senza mai prendersi la briga di dimostrarle e usando affermazioni monche e sofiste. Ma di dimostrazioni non hanno neppure bisogno, perché il nuovo approccio e il nuovo linguaggio hanno sovvertito tutto ab origine. E il non dimostrato dell'anomala pastoralità priva di principi teologici definiti è proprio ciò che ci toglie la materia prima del contendere. È l'avanzata del fluido cangiante dissolutore informe....
....Finché non si prenderà atto che questa eredità conciliare ribaltante è il vero nodo da sciogliere, il nostro impegno di riaffermazione della verità secondo il Magistero perenne .... non può avere alcuna efficacia su una realtà così deformata e deformante. E la stessa grave solennità di una possibile correzione canonica...rischia di non ottenere i risultati voluti e sperati. A meno che non intervengano fattori o si destino altre rette volontà al momento impensabili..."
Anna
@ mic,
RispondiEliminano, qui tutti siamo chiamati alle armi. Nessuno deve fare conferenze o prestare il fianco a provocazioni. Ognuno deve ripetere,al momento opportuno, con semplicità e con la forza della verità, interiore ed esteriore, il comandamento in questione. Dio, Uno e Trino, insegna come. E semplicemente dire: "Non ammazzare".
Tutti siamo convocati. Qui c'è in gioco l'onor di Cristo e di ogni essere umano, in particolare degli indifesi.
I prossimi giorni Gianna Jessen, una donna miracolosamente sopravvissuta ad un aborto salino in una clinica Planethood (pensate quanto doloroso per un bambino essere praticamente corroso vivo fino alla morte),tiene un ciclo di conferenze al Centro Nord Italia,è una testimonial pro life e gira tutto il mondo per parlare di questo... Se avesse voluto,il buon Bergoglio ne avrebbe potuto parlare per dare il giusto rilievo all'iniziativa e mettere in risalto che l'aborto è un tremendo delitto, ma ovviamente non mi risulta ne abbia parlato... forza Gianna e tanti saluti alla s.ra Hillary Clinton! Michele
RispondiEliminaVediamo: 1. Il pontificato di Bergoglio fin da subito ha dimostrato di essere non solo appoggiato pienamente dai media del Potere Globale ma addirittura integrato e allineato con essi condividendo gli stessi dogmi (quelli del Mondo). Vogliamo credere alla favola che quei titoli siano non voluti? Un fraintendimento? Vi ricordate i "fraintendimenti" mai smentiti col Card. Scalfari? 2.Non ho conoscenze di diritto ecclesiastico ma se non sbaglio anche prima in presenza di pentimento vi era assoluzione che poteva essere dispensata anche da sacerdoti su incarico del Vescovo. Nella forma non vi è alcuna novità. Quindi perchè questa enfasi? 3.Il perchè è dato dai titoli dei giornali - NON smentiti - che è il risultato finale che il Vaticano voleva esattamente ottenere. Proprio come nel caso del via libera alle unioni omo e del divorzio cattolico. La loro filosofia è semplice anche se di una doppiezza rivoltante (alla faccia del sì sì, no no): da un lato c'è la dottrina che (formalmente) non cambia mentre dall'altro c'è la pratica che nella sostanza ribalta a piacimento la dottrina. Si ottiene rimuovendo il classico "... e non peccare più" e lasciando solo il "Va!". Inoltre Bergoglio, una volta tanto apertamente, aveva lodato nella massima maniera le campagne della Bonino e di Pannella. Quindi dopo il via libera alle unioni omo, a divorzio e convivenze - in perfetta sintonia col Mondo - arriva di fatto, non smentito e diramato a mezzo di stampa alleata, il via libera all'aborto. Con la strategia del nì, del "qui lo dico e qui lo nego" al posto del sì sì no no.
RispondiEliminaMiles
Ho notato che il Grande Inquisitore ha cancellato parecchi commenti, ok, cercherò di essere cautamente moderato, Onepeterfive pubblica la lettera inviata e consegnata personalmente a Papa Benedetto e attende risposta, da maggio u.s. bene io immagino che sia stata letta, era in tedesco, e poi consegnata a chi di dovere, a costo di parere di coccio, ribadisco che Ratzinger NON può fare o dire niente senza previo assenso, se nel 2000 il III segreto di Fatima non fu svelato del tutto dall'allora Prefetto della Cdf, fu per ordine del papa regnante, se mai ci fosse, questa parte era sicuramente nel famoso scatolone consegnato al vdr e sparito nel nulla, una noterella a fianco : la fondazione Joseph Ratzinger per lo studio della teologia,è stata di fatto presa direttamente in mano dal jefe che vi ha piazzato un suo uomo di fiducia come presidente, cacciando di fatto Mueller, l'ultima pubblicazione del libretto delle varie notizie ha in copertina una foto del vdr che stringe le mani di Benedetto........devo aggiungere altro? Spero di non incorrere in bannature, sono stato PC al mio massimo,ultimissima il vdr si recherà a Fatima il 13 maggio p.v. bypassando Portogallo e visite di stato, e atterrerà con elicottero militare a Fatima 'per vedere la Signora' e ripartirà immediatamente dopo. Lupus et Agnus.
RispondiEliminaLupus, per amore di verità, ho cancellato tre commenti (uno solo tuo) che si rimpallavano toni non proprio rispettosi. Ed è la prima e unica volta che ho cancellato un tuo intervento...
RispondiEliminaDel resto, qui, mi pare che la faccia sono io a mettercela. E se adesso divento il Grande Inquisitore solo per il metter freno alle vostre intemperanze verbali (che posso capire ma che non ci giovano e non servono al succo della discussione), non credo proprio di meritarlo. Né mi sembra rispettoso nei miei confronti. In fin dei conti il fatto che siate qui e diate i vostri validi contributi ha un prezzo in termini di tempo fatica energia e rischi (parlo di querele che mi sono beccata e taccio sulle intimidazioni).
"....E la stessa grave solennità di una possibile correzione canonica - che a ben vedere non riguarda solo l'AL: basti pensare al falso ecumensimo (Lund), ecc. - rischia di non ottenere i risultati voluti e sperati. A meno che non intervengano fattori o si destino altre rette volontà al momento impensabili..."
RispondiEliminaCondivido in pieno il bell'articolo di Maria.
Sulla conclusione, mi sembra che la situazione non consenta una soluzione risolutiva in un colpo solo sino a quando ci sarà Bergoglio come papa/vdr.
La gradualità si impone, anche se una sorta di scisma è gia' in corso.
I dubia hanno sollevato finalmente il caso pubblico ad altissimo livello e la risposta costringe Bergoglio a prendere una posizione chiara e ad uscire dall'ambiguità tipica del modernismo.
Il silenzio, invece, dovrebbe comportare la solenne correzione degli errori di AL.
Non credo proprio, infatti, che i 4 cardinali, prima di avviare un procedimento raro e prospettando la correzione formale del papa, ancor più rara, si possano poi tirare indietro e non fare nulla, accettando il silenzio e perdendo la faccia con i fedeli.
E la correzione solenne di una 'padtorale' ambigua di un papa, se anche non fosse risolutiva, sarebbe comunque un evento alquanto grave, sia per la rarità del caso sia per il fatto stesso che un papa, sebbene non ex cattedra, abbia comunque commesso un 'errore'.
Metterebbe alle strette Bergoglio e passerebbe alla storia, soprattutto se la reazione sarà scomposta e aggressiva.
Anche perché si sa che non è un errore, ma un atto deliberato finalizzato a cambiare la dottrina.
Condivido che
"...questa eredità conciliare ribaltante è il vero nodo da sciogliere, il nostro impegno di riaffermazione della verità secondo il Magistero perenne sarà utile per le anime libere, potrà continuare a defluire come una vena aurea cui attinge chi la trova o come un canale carsico che potrà riaffiorare al termine di questa notte oscura, ma non può avere alcuna efficacia su una realtà così deformata e deformante"
Per l'eredità conciliare, forse, solo un nuovo concilio che li eliminasse potrebbe risolvere il problema.
O meglio ancora le dimissioni di Bergoglio e un papa veramente cattolico vecchio stampo, con la forza e le energie per combattere in difesa del Magistero perenne, senza vergognarsi del Vangelo storico e senza ossessioni ecumeniste e moderniste.
Noi fedeli, invece, non possiamo e non dobbiamo fare più di quanto ci competa.
Preghiere intense, vigilanza massima, presa di coscienza della situazione, testimonianza di fede, cura della nostra vita spirituale per non farci traviata dalla nuova dottrina della Chiesa di Francesco.
In mancanza di suffragio universale dei fedeli, mi sembra che il "fiume carsico" sia una definizione adeguata e mi sembra che stia uscendo sempre piu' spesso in superficie.
L'importante è COMUNICARE: tra noi, intensificando anche le occasioni di incontro, e all'esterno, nei limiti del possibile.
Senza polemiche sterili con i nostri nemici, senza diventare come loro (o peggio), nel tentativo di combatterli e senza contestare i Sacerdoti bravi e affidabili di riferimento, di cui non possiamo e non dobbiamo fare a meno.
Anche quando ci mettono in guardia da errori scomodi da riconoscere.
Bergoglio, con la recente e scandalosa innovazione in materia di aborto, non solo de facto vanifica la scomunica prevista per questo grave peccato, ma contestualmente si rende responsabile e correo del futuro aumento di questi orrendi crimini, così come con l'Amor laetitiae ha certamente contribuito ad indebolire la percezione della gravità del divorzio e del concubinato.
RispondiEliminaTriste destino, il suo: con questi atti egli priva della grazia molte anime, condannandole alla dannazione. Egli in un certo senso le abortisce alla vita eterna, proprio quando apparentemente dichiara di voler schiudere loro le porte del cielo.
Altro che ammonizione pubblica: serve un intervento divino.
Messaggio personale per mic. Ciò che fai è fatto bene! Quando invio un commento che a me stesso sembra iroso, metto nel conto che possa essere rifiutato. Se non viene pubblicato, accetto rispettosamente la scelta. Sono ospite e le regole del padrone di casa le rispetto e non recrimino. Se esse dovessero poi pesarmi troppo e non riesco più a condividerle, ringrazio, saluto e vado via! Al momento, cara mic, in questa tua casa mi sento a mio agio. So però che c'è il tempo per parlare, il tempo per tacere ed anche il tempo per gridare. Se qualche volta il mio gridare sara censurato, troverò altri luoghi per poterlo fare. Ma a te, mic, mai dirò nulla di sconveniente qui sul tuo blog. Con stima e profonda simpatia, ti auguro ogni bene. Alfonso Aliberti da Cesena.
RispondiElimina
RispondiElimina# La risposta di Maria delle 14:54
Ben detto! PP
Mic,
RispondiEliminaBergoglio ha nominato uno dei suoi seguaci ad uno incarico nell'CDF, vede:
Nomina di Membro della Congregazione per la Dottrina della Fede
Il Santo Padre Francesco ha nominato Membro della Congregazione per la Dottrina della Fede l’Em.mo Card. Beniamino Stella, Prefetto della Congregazione per il Clero.
http://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2016/11/22/0843/01873.html
Vedete qui un'articolo sull'eminenza griggia:
Brilla una Stella in cima alla piramide vaticana: il
Beniamino del papa
http://isoladipatmos.com/wp-content/uploads/2016/06/Antonio-Margheriti-PP-Beniamino-Stella.pdf
Penso che questa se può considerare una prima risposta del Papa ai 4 cardinali.
@Mic
RispondiEliminaera solo un commento in senso lato, non intendevo né discutere né mettere in dubbio il suo senso di responsabilità nel gestire il blog e so quanto sia difficile, ad alcuni amici miei li hanno sabotati e costretti a chiudere, in caso non mi sono mai lamentato e mi rendo conto che a volte ci si lascia trasportare e non va bene, comunque, finché possibile, scriverò le mie scemenze, peraltro i commenti chiusi, vista l'ora, non erano certo i miei. Se in ogni caso lei dovesse essersi offesa per il mio commento, le chiedo scusa e la ringrazio per la pazienza e l'alto grado di sopportazione espresso per leggersi tutti i messaggi. Con questo chiudo la questione. Lupus et Agnus.
Prima il divorzio cattolico, poi la comunione protestante, ora l'aborto cattolico.
RispondiEliminaSi sveglierà qualcun altro, nella gerarchia, o ancora tutti zitti, ad aspettare che 'a nuttata passi ?
Lupus,
se ho capito bene, niente viaggio in pompa magna a Fatima, cosi, da non dare risalto all'anniversario ? Teniamoci minimalisti che eè più elegante, un understatement all'inglese ? Che', come penso saprai, gli Argie upperclass amano molto essere come gli Inglesi...
@ Alfonso "Messaggio personale per Mic." : bellisima precisazione, che faccio mia e che condivido al 100%, come ho già avuto modo di esprimere alla dott.ssa Guarini, ma non così bene come ha fatto lei, caro Alfonso. Mi riconosco totalmente in questo suo modo di pensare e di esprimersi con la conduttrice del blog, che il Signore ce la conservi.
RispondiEliminaSolo uno sprovveduto ( e il papa non dovrebbe esserlo!) non poteva immaginare che i nuovi provvedimenti in tema di aborto sarebbero stati stravolti dai media,con grave confusione nella pubblica opinione. Quindi il papa o non doveva adottarli o doveva immediatamente chiarirne il senso smentendo i media e parlando (almeno quando sì tratta di salvare la vita di innocenti!) chiaro!!
RispondiEliminaCerca il Magistero neppure liquido, ma gassoso, Francesco scrive nell'AL:
RispondiElimina" Ricordando che il tempo è superiore allo spazio, desidero ribadire che non tutte le discussioni dottrinali, morali o pastorali devono essere risolte con interventi del magistero. Naturalmente, nella Chiesa è necessaria una unità di dottrina e di prassi, ma ciò non impedisce che esistano diversi modi di interpretare alcuni aspetti della dottrina o alcune conseguenze che da essa derivano. Questo succederà fino a quando lo Spirito ci farà giungere alla verità completa (cfr Gv 16,13), cioè quando ci introdurrà perfettamente nel mistero di Cristo e potremo vedere tutto con il suo sguardo. Inoltre, in ogni paese o regione si possono cercare soluzioni più inculturate, attente alle tradizioni e alle sfide locali. Infatti, «le culture sono molto diverse tra loro e ogni principio generale […] ha bisogno di essere inculturato, se vuole essere osservato e applicato»".
Cosa simile aveva detto il cardinale Ratzinger, nell'istruzione "Donum veritatis":
"...ci sono delle decisioni del magistero che non possono essere un’ultima parola sulla materia in quanto tale, ma sono in un ancoraggio sostanziale nel problema,innanzitutto anche un’espressione di prudenza pastorale, una specie di disposizione provvisoria. Il loro nocciolo resta valido, ma i singoli particolari sui quali hanno influito le circostanze dei tempi, possono aver bisogno di ulteriori rettifiche. Al riguardo si può pensare sia alle dichiarazioni dei Papi del secolo scorso sulla libertà religiosa, come anche alle decisioni antimodernistiche dell’inizio del secolo”. (Osservatore Romano, 27 giugno 1990, p. 6 ).
D'altra parte, Pio XII ha insegnato nella Humani Generis:
RispondiElimina"«il Magistero deve essere per qualsiasi teologo, in materia di Fede e di Costumi, regola prossima di verità, in quanto Cristo ha affidato al Magistero il Deposito della Fede – cioè la Tradizione divina e la S. Scrittura – […] per essere interpretato. Per gli insegnamenti del Magistero non solo solenne ma anche ordinario valgono le parole: “Chi ascolta voi, ascolta Me” (Lc. X, 16). […]. È vero che i teologi devono sempre tornare alle fonti della Rivelazione divina […]. Ma Dio assieme a queste due sacre Fonti della Rivelazione ha dato alla sua Chiesa il Magistero. […]. Il Redentore ha affidato il Deposito della Rivelazione per la sua retta interpretazione non ai singoli fedeli, né ai teologi, ma solo al Magistero ecclesiastico»" (DS 3384, 3386)
La prima domanda che me è venuta in mente è: " se non tutte le discussioni dottrinali, morali o pastorali devono essere risolte con interventi del magistero", come se risolverano? Qui risolverà?
La seconda domanda che me è venuta è: i dubia dei cardinali, secondo il Papa deve essere risolto con interventi dal suo magistero o vuole lasciare che ogniuno risolva personalmente i problemi?
È lo stesso problema che sta nella falsa soluzione dell'ermeneutica della riforma nella continuità e della rottura: non se risolvono con interventi dal magistero. Manca sapere che cosa nel contesto post-conciliare se risolve con l'intervenzione dal magistero.
Se vede in ciò che dice Bergoglio e in ciò che ha detto Ratzinger una continuità sostanziale e una rottura con l'insegnamento di Pio XII. È impossibile i teologi avere il magistero come regola prossima della fede e cercare altri risposti per la liberta religiosa e per le decisione antimodernistiche. Il problema di fondo del Concilio e post-Concilio è il rapporto tra l'autorità ecclesiastica e i teologi. In materia di fede e di morale se è compiuto dal magistero risolvere le discussioni dottrinali, pastorali e morali se non le discussioni non avrano mai fine e con questo la testimonianza del magistero sarà quella di essere impossibile ottenere la verità. Così l'ispirazione del magistero non è più divina ma umana, mondana e scientifica. Di questa ispirazione il magistero diventa liquido e gassoso. I dubia dei 4 cardinali mette in rilievo la continuità e la rottura non più con le decisione del magistero anteriore al Concilio ma con il magistero dai papi precedente...
Attualissima riflessioni del Padre Taparelli, S.J.:
RispondiEliminaIL SI E IL NO NEL REGNO DELL'OPINIONE
http://www.paginecattoliche.it/modules.php?name=News&file=article&sid=1822
L’Aborto
RispondiEliminaUn giorno, padre Pellegrino chiese a Padre Pio: “Padre, lei stamattina ha negato l’assoluzione per un procurato aborto ad una signora. Perché è stato tanto rigoroso con quella povera disgraziata?”.
Padre Pio rispose: “Il giorno in cui gli uomini, spaventati dal, come si dice, boom economico, dai danni fisici o dai sacrifici economici, perderanno l’orrore dell’aborto, sarà un giorno terribile per l’umanità. Perché è proprio quello il giorno in cui dovrebbero dimostrare di averne orrore. L’aborto non è soltanto omicidio ma pure suicidio. E con coloro che vediamo sull’orlo di commettere con un solo colpo l’uno e l’altro delitto, vogliamo avere il coraggio di mostrare la nostra fede? Vogliamo recuperarli si o no?”
“Perché suicidio?” chiese padre Pellegrino.
“Assalito da una di quelle insolite furie divine, compensato da uno sconfinato entroterra di dolcezza e di bontà, padre Pio rispose: “Capiresti questo suicidio della razza umana, se con l’occhio della ragione, vedessi “la bellezza e la gioia” della terra popolata di vecchi e spopolata di bambini: bruciata come un deserto. Se riflettessi, allora si che capiresti la duplice gravità dell’aborto: con l’aborto si mutila sempre anche la vita dei genitori. Questi genitori vorrei cospargerli con le ceneri dei loro feti distrutti, per inchiodarli alle loro responsabilità e per negare ad essi la possibilità di appello alla propria ignoranza. I resti di un procurato aborto non vanno seppelliti con falsi riguardi e falsa pietà.
Sarebbe un abominevole ipocrisia. Quelle ceneri vanno sbattute sulle facce di bronzo dei genitori assassini.
Il mio rigore, in quanto difende il sopraggiungere dei bambini al mondo è sempre un atto di fede e di speranza nei nostri incontri con Dio sulla terra.
https://gloria.tv/article/9wGAsGS1D7Wf4LtAUpQfSoyBd
RR
RispondiEliminal'ho letto su un sito in portoghese di un vescovo che non mi ricordo come si chiama, era piuttosto sconcertato perché speravano in cosa diversa, però lui ha deciso così, niente cerimonie e viaggio in elicottero, mordi e fuggi, c'è anche il 500nario luterano e forse quello sarà in pompa magna, Socci riprende rumors che danno il vdr dimissionario al compimento degli 80, ergo il 17/12/16, prendetela com'è.......Lupus et Agnus.
P.S. 'Gli argentini sono italiani che parlano spagnolo e che credono di essere inglesi'......non so se fosse di Churchill, ma britsh sì.
Il Direttore del CTV ha dichiarato che si occuperanno esclusivamente del Papa :
RispondiElimina" Lo ha spiegato monsignor Dario Edoardo Viganò, prefetto della Segreteria della comunicazione della Santa Sede, nel suo intervento, a Roma, al Comitato dei presidenti e delegati del Copercom. “Noi – ha puntualizzato monsignor Viganò – ci occuperemo del Papa, non di altro, non della politica di Roma. Noi comunicheremo il Papa: tutto il resto non è nostra competenza. "
A maggior ragione forse la sala stampa vaticana dovrebbe puntualizzare il corretto pensiero del Papa .
Anche per smentire quanto le varie testate giornalistiche hanno inopinatamente ventilato .
"Teologia dal magistero" e fermenti di rinnovamento nella teologia cattolica
RispondiEliminahttp://www00.unibg.it/dati/corsi/84065/75565-20160422103226173.pdf
Un po in più del problema della questione del rapporto tra magistero e teologia e in testo di innovatori.
Beh , in verita' qualcuno ha puntualizzato .
RispondiEliminahttps://it.zenit.org/articles/fisichella-dai-giornali-idiozie-su-papa-e-aborto/
Non capisco perche' abbiano il complesso del linguaggio " arcaico " e finiscano per esprimersi ....come alcuni giovani . Mah !
Non e' che le fattorie di Castelgandolfo sono state museate e il cuoco deve rifornirsi da Mac Donald ?
@ Marco P ha scritto:
RispondiEliminaMartini è finito a Milano grazie a GPII che lo ha nominato arcivescovo nel 1979 e poi creato cardinale nel 1983. Mica male per uno che sotto il suo pontificato non avrebbe "contato nulla".
Il Vaticano II contiene in potenza tutto ciò che si sta attuando oggi: lo stesso Bergoglio lo ha confermato di recente dicendo che di suo non mette nulla, è tutto nel Concilio. Poi se uno vuol continuare a cercare altre cause, nonostante queste esplicite dichiarazioni, si vede che ha molta fantasia.
Marco P
Se è per questo è stato sempre Wojtyla a tirare fuori Bergoglio dall'esilio di Cordoba, dove lo avevano spedito i suoi confratelli. Si potrebbe dire che ci sia una magnanimità di fondo negli arcigni conservatori a differenza della bontà progressista che al dunque dà il benservito senza tanti complimenti. Ma , battute a parte, durante tutto il pontificato di GP II il peso effettivo dei "martinisti" è stato inesistente. A parte i soliti giornali amici l'incidenza sul magistero era nulla. Questa era la grande accusa che veniva mossa alla Chiesa che era indietro di 200 anni secondo l'illustre cardinale. Poi ad un certo punto il sogno si sarebbe realizzato , (Don Sciortino). Oggi l'ostacolo all'applicazione reale di Amoris Laetitia sta nella Familiaris Consortio, inutile girarci intorno. Dire che è tutta colpa del Concilio è un modo comodo per evitare la fatica di comprendere atteggiamenti diametralmente opposti. Se poi sono gli stessi protagonisti a rivelare certe trame (vedi gruppo di San Gallo) allora è piuttosto artificioso cercare le cause nell'assemblea conciliare.
Sintesi: i conservatori (Dio solo sa perchè) hanno dato fiducia, con larghezza, ai progressisti, che di questa fiducia hanno approfittato in nome del CVII; CVII che i primi vedevano come fioritura della tradizione; i secondi come attesa per raccoglierne i semi da ibridare, il prima possibile, con quelli del mondo. Prima possibile di che cosa? Di chi? Prima possibile perchè?
RispondiEliminahttp://querculanus.blogspot.it/2016/11/dalla-sapienza-allideologia.html#more
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