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lunedì 14 novembre 2016

Paolo Pasqualucci. I cinque “DUBIA” dei quattro cardinali. Riflessioni ad una prima lettura

Riflessioni ad una prima lettura

Ringraziamo di cuore la Provvidenza per l’incisivo intervento delle Eminenze Brandmüller, Burke, Caffarra, Meisner in difesa del vero insegnamento della Chiesa, effettuato il 16 settembre scorso ed ora coraggiosamente fatto conoscere a tutti i cattolici [qui].
  1. Come spiegano essi stessi, i “dubbi” partono dalla discussa Amoris Laetitia per investire i fondamenti stessi dell’etica cristiana, messi in discussione dalle ambiguita’ della Amoris Laetitia, in quanto interpretabili (ed effettivamente interpretate, da alcuni nella Gerarchia) in modo da contraddire quei fondamenti.
  2. I dubbi concernono soprattutto i contestatissimi parr. 300-305. Si chiede se, in base a quei paragrafi e relative note, sia ora possibile che persone sottoposte a vincolo matrimoniale valido ma conviventi “more uxorio” con un’altra, possano ricevere l’assoluzione e fare la Comunione, senza che siano adempiute le condizioni previste dalla Chiesa e ribadite da Giovanni Paolo II nel suo magistero, che riafferma sul punto l’insegnamento tradizionale della Chiesa. E cioè:
    1. le persone interessate commetterebbero ingiustizia nei confronti dei figli se si separassero;
    2. tuttavia, devono prendere l’impegno di interrompere gli atti sessuali propri degli sposi;
    3. e di non dare scandalo, inducendo così altri a peccare.
  3. Ciò premesso, gli altri quattro dubbi concernono la morale cristiana, messa in grave pericolo dalle interpretazioni scorrette che il testo ambiguo della Amoris Laetitia sembra permettere. Infatti, si è ora costretti a chiedersi se sono ancora validi questi principi fondamentali di tale etica:
3.1. che “esistono norme morali assolute, valide senza eccezioni, che proibiscono atti intrinsecamente cattivi”;
3.2 che “si trovi in una situazione oggettiva di peccato grave chi vive abitualmente in contraddizione con un comandamento della legge divina, come quello che proibisce l’adulterio”;
3.3 che “le circostanze o intenzioni non potranno mai trasformare un atto intrinsecamente disonesto per il suo oggetto in un atto soggettivamente onesto o difendibile come scelta”;
3.4 che “[nei confronti dei principi morali] si esclude un’interpretazione creativa del ruolo della coscienza”, poiché, “la coscienza non può legittimare eccezioni alle norme morali assolute che proibiscono azioni intrinsecamente cattive per il loro oggetto”.
  1. Come da prassi secolare della Chiesa, si chiede che la Suprema Autorità, mediante l’organo competente, risponda con un “sì” o con un “no”. Ma la Suprema Autorità finora ha taciuto. Per questo i quattro benemeriti cardinali hanno reso pubblico il documento, legittimando il loro atto anche con la Scrittura e la Tradizione della Chiesa. In tal modo, la contestazione alle ambiguità in odor di eresia della Amoris Laetitia può allargarsi e ulteriormente approfondirsi.
  2. Come ognun può vedere, data l’autorità dei suoi firmatari, si tratta di un documento di eccezionale importanza, nella grave situazione attuale del cattolicesimo. Non si tratta più della presa di posizione di singoli teologi alla quale abbiano aderito intellettuali cattolici, come nel caso delle Censure Teologiche, avanzate qualche mese fa nei confronti della Amoris Laetitia, note in rete come Lettera o Documento dei 45 (ai quali mi onoro di appartenere). Ora, invece, si è aperta una fase nuova, più avanzata: autorevoli membri del Collegio Cardinalizio, sicuramente in rappresentanza di cardinali e vescovi che per ora preferiscono tacere, chiedono in sostanza al Papa di chiarire in maniera definitiva ambiguità gravi presenti nella Amoris Laetitia, un documento magisteriale emanato dallo stesso Papa: tali, queste ambiguità, da permettere di disattendere e contraddire norme fondamentali dell’etica cristiana, che si basa sulla Rivelazione divina.  Chi deve chiarire, giustificandosi, è, per così dire, il documento stesso, vale a dire il Papa, anche se per l’interposta persona del Prefetto dell’ex Sant’Uffizio. E potrà tacere all’infinito, continuare a sottrarsi al chiarimento dottrinale, sempre più necessario e indispensabile?
    Papa Francesco, per la verità, ha avallato in una lettera l’interpretazione dei passi contestati della Amoris Laetitia data dai vescovi argentini, che legittimava l’eversione della morale cristiana in essi racchiusa, con l’ormai famoso: “no hay otras interpretaciones” [qui]. Si può dire che si sia schierato, che questa sia l’autentica da lui fornita? Così sembra. Ma la risposta ai Dubia espressi dai quattro cardinali, l’unica risposta possibile ossia che le norme della morale cattolica richiamate sono sempre valide, implica di per sé l’insostenibilità radicale ed assoluta dell’interpretazione dei vescovi argentini.
  3. Da un punto di vista filosofico, il documento rappresenta una più che necessaria presa di posizione contro il soggettivismo dominante nel pensiero contemporaneo, che ha corrotto ogni sana concezione dell’etica ed è alla fine penetrato anche nelle componenti deviate della Gerarchia cattolica, quelle intrise di modernismo. Finalmente si comincia a rimettere autorevolmente nel suo giusto equilibrio il rapporto tra la coscienza individuale e la legge, la norma (rivelata) che stabilisce il nostro comportamento, quello voluto da Dio e a Lui gradito. La coscienza, come ci ricordato i cardinali firmatari, dà giudizi sulle norme, le riconosce, ma non le crea, non si dà da se stessa la morale, le cui leggi, poste da Dio e perfezionate dalla Rivelazione tramite Cristo Nostro Signore, esistono e sono valide indipendentemente dal riconoscimento che ne faccia la nostra coscienza individuale, libera naturalmente di rifiutarle, per la sua propria rovina.
  4. Ricordo, infine, per la cronaca, che, nel Documento dei 45 contenente le Censure Dottrinali alla Amoris Laetitia i temi ad oggetto dei Dubia sono trattati in maniera indiretta e diretta ai numeri: 6, 7, 8, 9, 10 (in quanto passibili di censura per eresia), ai numeri 12, 14, 15, 16 (in quanto passibili di censura per errore nella fede), al numero 18 (in quanto contenenti affermazioni temerarie e false) [vedi].
  5. I Dubia dei quattro cardinali vengono resi pubblici alla vigilia del Concistoro dei Cardinali in Vaticano. Preghiamo tutti perché in questo Concistoro vengano affrontati i nodi dottrinali fondamentali e sia confusa la parte dottrinalmente deviata dell’augusto Consesso.
Paolo  Pasqualucci

42 commenti:

  1. Mi vien da dire che questa Amoris Laetitia di lieto non ha poi molto, i due fronti si stanno delineando proprio sulla base dell'adesione o avversione ad essa e fra non molto si combatterà. Non occorre dire che l'unico appiglio per capire dove schierarsi ci viene solo da una coscienza rettamente formata alla luce della Fede.

    Proprio perché la preghiera ha un ruolo tutt'altro che secondario vorrei chiedervi: 1) è possibile in qualche modo (Dropbox o simili) condividere il libretto ad uso interno della Fraternità Pio X e 2) avete qualche libro di preghiere in formato tascabile da consigliarmi (che non sia fatto l'altro ieri ovviamente e che sia cattolico in senso stretto).
    Sto leggendo (l'inizio di) LETTERA APERTA AI CATTOLICI PERPLESSI e vengono nominati il BENEDICITE e il RINGRAZIAMENTO AI PASTI, nei libri che usate li avete?
    Grazie!

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    1. Mi associo alla richiesta di Michele

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  2. Ma questi non sono dubia, caso mai domande retoriche. E' evidente che il significato letterale delle proposizioni intrinsecamente eterodosse - ossia eretiche - di Bergoglio non lascia adito a dubbi di alcun genere. E tra i dubia sarebbe opportuno includere anche parecchi passi del Vaticano II e del cosiddetto magistero conciliare.

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  3. Alessandro Mirabelli14 novembre, 2016 19:51

    Mettiamola sul ridere. I dubia dei quattro cardinali avranno messo in difficoltà il Papa. È verosimile che i dubia esprimano una preparazione filosofica, metafisica e teologica altissima, preparazione che - dopo tre anni e mezzo di pontificato - a molti e' stato dato constatare che il Papa non ha ancora manifestato.

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  4. Alessandro Mirabelli14 novembre, 2016 19:53

    Se I quattro cardinali hanno deciso di rendere pubblica la loro iniziativa, verosimilmente sarà stato detto loro che il Papa non avrebbe mai risposto. Dio vede. Dio provvede. Ora la palla passa nel campo del Papa e in quello di quei suoi turiferari che hanno materialmente redatto l'esortazione.

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  5. Alessandro Mirabelli14 novembre, 2016 20:17

    si è a conoscenza che negli ultimi cinque secoli il Papa non abbia risposto a dubia manifestati per iscritto da dei cardinali o il silenzio del Papa su codesti dubia e' una prima mondiale?

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  6. Alessandro Mirabelli14 novembre, 2016 20:34

    Finalmente i cinque dubia hanno messo in un angolo l'attuale pontificato. Che si può definire il pontificato della confusione. Francesco e' un po' come Liberio che tentennò davanti all'eresia ariana. E Francesco tentenna nell'affermare che quanto si è' sempre creduto, professato e praticato in materia di matrimonio e' valido ancora oggi perché ha una base scritturistica incontrovertibile. Strano che davanti alla chiarezza del Vangelo e di una epistola dell'Apostolo egli tentenni. Davvero strano.

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  7. Tutto questo sacrosanto fare il punto della situazione non è che il preambolo, per far sì che il gregge non vada più a ramengo. Visti i tempi di distruzione nascosta e poi alla luce del sole, per rimettere in sesto l'ovile occorreranno almeno duecento anni, lavorando di buona lena.Quindi pronti ai tempi lunghi. Sempre che non si sia alla conclusione, quella dello stridor dei denti e del pianto. Se così fosse, prepariamoci a vestir di sacco.

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  8. Sono tre volte che inizio un commento sui classici e per motivi diversi mi sparisce dalla tastiera.Spero che questa volta sia la definitiva. I classici sono quelle opere d'arte che in corrispondenza perfetta ed unica di contenuto e forma veicolano verità che riguardano tutto l'uomo. Omero è un classico, Dante Alighieri è un altro. Ognuno di noi conosce dei versi dell'uno e dell'altro che ricorda ancora perchè quella certa verità, bene come espressa in quel verso, nessun altro poi l'ha detta.Cane agli sguardi e cervo al core..., per esempio;serva italia di dolore ostello...un altro esempio. Questo e tanto altro ancora è parte costitutiva della nostra tradizione culturale. Tradizione che abbiamo faticato ad imparare e a imparare spesso a memoria, di cui non capivamo bene neanche tutto il significato. Con gli anni poi, quei versi, quelle grandi immagini sono uscite, al bisogno, dalla nostra memoria, quando trovandoci in una situazione emotivamente difficile, da riordinare, loro, immagini e versi, vi hanno riportato la quiete della verità, dominando l'emozione. Così canti mariani, chissà da quale recesso sgorgati, cantando in macchina, di notte, nella nebbia, per tenermi sveglia, e man mano che i versi tornavano alla memoria con armonia, tornavano anche le immagini dell'infiorata con le ginestre che si preparava per la processione dell'Assunta. Vita di pietà dell'infanzia a cui tutti partecipavano, per tradizione. Tradizione che dava forma contenuto alla vita della famiglia e di tutte le famiglie quando tutti si aveva naturalmente una postura come Pio XII. Tutti dritti. Tornando ai classici loro sono la nostra ossatura, il nostro scheletro,le nostre ossa; osso delle mie ossa, dico a mio nipote; sì, in piccolo io sono la sua tradizione, vecchia con le ossa doloranti. L'altra nonna ed io abbiamo insegnato le preghiere al nostro osso, quando era ancora cartilagine, nella certezza che un giorno le ossa gliele ricorderanno.

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  9. "verosimilmente sarà stato detto loro che il Papa non avrebbe mai risposto. "

    Be', ma di fatto questa cosa è stata detta pubblicamente, seppur in format indiretta, dal cardinale Baldisseri un mesetto fa:

    Ritiene possibile un intervento formale che offra una specie di “interpretazione autentica” di alcuni punti delicati dell’Amoris laetitia, come quello sui divorziati risposati? Non credo. Il Papa, quasi antevedendo questo tipo di richiesta, nell’Amoris laetitia ha ben spiegato che «non ci si dovesse aspettare dal Sinodo o da questa Esortazione una nuova normativa generale di tipo canonico, applicabile a tutti i casi». Infatti dal momento che - come ha affermato il Sinodo - «il grado di responsabilità non è uguale in tutti i casi», occorre procedere con «un responsabile discernimento personale e pastorale dei casi particolare».

    https://www.avvenire.it/chiesa/pagine/i-ragazzi-protagonisti-del-sinodo-3

    --
    Fabrizio Giudici

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  10. Mic, il mio commento delle 23:49 è appendice al post di Don Elia, Santità o Morte.
    Grazie.

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  11. https://www.lifesitenews.com/opinion/cardinal-burke-a-document-this-confusing-cannot-be-part-of-the-churchs-pere

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  12. Mentre dei cardinali si smarcano, la FSSPX cosa fa?

    http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV1715_Rorate_Caeli_Conversazione_Fellay.html

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  13. # "Occorre procedere con un responsabile discernimento personale e pastorale dei casi particolari" - Questo e' tutto?

    Si e' voluto appunto applicare il principio dell'eccezione che conferma la regola? Il "caso particolare" sarebbe appunto tale (caso per caso, opportunamente soppesato) da consentire ad un divorziato risposato di accedere alla Comunione 1. senza prender in confessione l'impegno a mutar vita, cioe': pentimento e castita'; 2. senza mutarla nei fatti, con il continuare ad avere normali rapporti con la moglie o il marito (convivenza more uxorio); 3. di comunicarsi quindi restando come prima ossia in uno stato di peccato grave (adulterio e fornicazione)?
    Ognun puo' vedere che qui l'eccezione caso per caso non conferma la regola ma la contraddice apertamente poiche' si autorizza a comunicarsi un fedele in peccato mortale, coscientemente professato. In conseguenza e' corretto porre la domanda che hanno posto i 4 cardinali: e cioe' se valga ancora il principio che esistono atti e comportamenti intrinsecamente malvagi, quali l'adulterio e la fornicazione, la rottura del legittimo vincolo matrimoniale con il divorzio (per un cattolico, questo e' un atto intrinsecamente malvagio poiche' viola intenzionalmente un espresso comandamento di Nostro Signore). Atti e comportamenti che non possono esser accettati nemmeno indirettamente poiche' costituiscono oggettiamente peccato grave.
    Questo principio viene di fatto negato dall'eccezione di cui sopra. L'eccezione ha in realta'a sua volta valore normativo, costituisce la norma di una nuova "giurisprudenza", che attua pero' un "contro-diritto", se cosi' posso dire, una violazione esplicita della legge esistente (quella della morale cristiana fondata da Nostro Signore e sempre insegnata dalla Chiesa). Il valore normativo dell'eccezione risulta gia' dal fatto che la prassi illecita, esistente da anni, quella cioe' di dare la Comunione a divorziati risposati, coppie di fatto etc., invece di esser sanata (dalla Amoris Laetitia) viene autorizzata e come sanzionata. Diventa illecitamente legittima grazie a questa "eccezione" contra legem da applicarsi caso per caso, nei fatti come "sanatoria" di situazioni gia' tollerate dai sacerdoti.
    Il Papa deve quindi giustificarsi, rispondere ai "dubia" posti dai 4 cardinali. Se non risponde, puo' esser accusato di complicita' con i sacerdoti che, in base al suo documento, accettano l'abuso sacrilego della Santa Eucaristia e persino di eresia. PP

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  14. @ sconcerto: i cardinali non si sono smarcati, hanno fatto educatamente delle importanti puntualizzazioni su questioni non secondarie...e volesse Dio che questa benedetta Fraternità avesse finalmente libertà di movimento e di apostolato.

    @Mic,
    riesci a mandarmi un messaggio (o meglio a scrivere qui) sulle domande di cui al primo commento, please?

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  15. Domanda (ispirata da un commento di 1Peter5): vaie il principio "chi tace acconsente" nel caso nessuno risponda?

    --
    Fabrizio Giudici

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    1. Il papa risponde e come!
      Cosa sono i suoi fervorini mattutini e non, contro scribi farisei e dottori della legge, se non la risposta non ufficiale ma chiara a tutti gli oppositori suoi e della sua corte?
      Il collegio cardinalizio è abbastanza unito e libero da esprimere con altrettanta chiarezza un netto "non possumus"?

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  16. @ Il Benedicite e il Ringraziamento ai pasti. Testi.

    - Oremus
    Benedic, Domine, nos et haec tua dona, quae de tua largitate sumus sumpturi.
    Per Christum Dominum nostrum.
    - Preghiamo
    Benedici, o Signore, noi e questi tuoi doni che stiamo per ricevere dalla tua generosita'

    Poi, due formule leggermente diverse per il pranzo e per la cena:

    A pranzo:
    - Mensae caelestis participes faciat nos Rex aeternae gloriae. Amen.
    - Il Re dell'eterna gloria ci faccia partecipi della mens celeste. Amen.

    A cena:
    - Ad caenam vitae aeternae perducat nos Rex aeternae gloriae. Amen.
    - Il Re dell'eterna gloria ci conduca alla cena della vita eterna. Amen.

    Sia a pranzo che a cena segue il Ringraziamento:

    - Agimus tibi gratias omnipotens Deus, pro universis beneficiis tuis, qui vivis et regnas in saecula saeculorum. Amen.
    - Ti rendiamo grazie, Dio onnipotente, per tutti i tuoi benefici, Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen

    [ A cura di A. R., da: "Preghiere Canti Esercizi spirituali di S. Ign. di Loyola, ad uso interno della FSSPX", p. 16]

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  17. @ ERRATA CORRIGE

    C'e' un evidente refuso nella preghiera prima del pranzo: invece di "ci faccia partecipi della mens celeste" va ovviamente letto: "ci faccia partecipi della mensa celeste". Grazie. A.R.

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  18. Se posso, una piccola osservazione in relazione ad un paese a cui sono legato (la Germania). Qui (in Germania) la situazione è, come noto, catastrofica. Come si dice in Veneto "nà val che se brusa". È, in questo senso, bello e consolante vedere che proprio da questo luogo arrivano anche segni di resistenza.
    Roberto

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  19. Segnalo da La Stampa di oggi: "Diminuisce la libertà online: censurati due utenti su tre".

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  20. A quale Papa sono stati manifestati i "dubia"? Magari non risponde perchè non ha l'autorità di farlo

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  21. Stefano i molti altri interventi analoghi li ignoro ma tu... capisco tutti i dubbi, ma nessuno di noi può arrogarsi l'autorità di fare certe affermazioni.
    Tra l'altro la sua, di autorità, la esercita eccome, con tutti gli effetti nefasti che ben conosciamo!

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  22. Il Vaticano sconfessa la mobilitazione anti gay dei vescovi messicani

    http://internacional.elpais.com/internacional/2016/11/08/mexico/1478623862_222153.html?id_externo_rsoc=FB_CC

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  23. http://querculanus.blogspot.it/2016/11/magistero-non-convenzionale-e-ideologia.html

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  24. I segnali di resistenza, non solo provenienti dalla Germania, sono senz'altro di consolazione, ma bel lontane dall'essere incisivi. La reazione dell'attuale magic circle è di scherno. Incomprensile, e lo sarà sempre, è che dei cardinali che oggi si fanno latori dello sconcerto generale abbiano potuto permettere che, in conclave, prevalesse il candidato del gruppo di San Gallo. Insomma, ignoravano idee e progetti del suddetto gruppo?

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  25. Ringrazio A.R. tanto per le preghiere quanto per l'anelito alla perfezione dell'opera dimostrato autocorreggendosi e lo stesso ringraziamento estendo all'anonimo delle 11:40.

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  26. Stefano 78 ha semplicemente esercitato il proprio diritto di essere politicamente scorretto.
    Io, che non sono di formazione tradizionale, certe domande me le pongo, anche le più scomode e questa specie di sovversione dall'alto non mi piace nè punto nè poco.

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  27. @ Michele MAcIK Durighello
    Presso i priorati e cappelle FSSPX ci sono in vendita tutti i libri necessari per la preghiera e la formazione.
    Basta andare a Messa lì per poter fare incetta di tutto quanto ti occorre.
    Per il formato elettronico delle medesime opere meglio rivolgersi direttamente alla FSSPX medesima tramite la rubrica contatti della medesima. Lo dico anche per aggravare inutilmente Mic con troppe richieste pratiche risolvibili diversamente.

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  28. per NON aggravare inutilmente Mic con troppe

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  29. Grazie Marius, non essendo autonomo negli spostamenti purtroppo mi sarebbe difficile raggiungerli ed è per questo che il libro e qualche video li ho fatti arrivare da Albano ma credo che il libretto proprio perchè "ad uso interno" non sia in vendita se non de visu come dici. Mi pare tempo fa di aver visto sul web anche un (vecchio) PDF del catalogo ma ora sinceramente non lo trovo..
    Ancora grazie per queste pagine di fraterno aiuto reciproco per restare nel solco della Tradizione..

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  30. Si, Stefano, a quale "papa" ?
    Comunque a colui che ha "scritto" e "pubblicato " l'Amoris laetitia. E se non lui, almeno la CDF avrebbe dovuto rispondere.

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  31. Caro anonimo 11.51,


    non direi che questo fatto non sia incisivo. Questo documento ha (come è già stato detto) il pregio di mettere il Papa con "le spalle al muro". Nel senso che viene tolto spazio per tergiversare ed intorbidire le acque.
    Certo, molto dipende da come i cardinali reagiranno ad un eventuale ulteriore silenzio del Papa. Tuttavia, la pressione a cui è sottoposto è considerevole, e non sono sicuro che il tacere sia in grado di toglierla.

    Roberto

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  32. @ "Il Papa risponde, eccome" oppure "non risponde perche' non ha l'autorita' per farlo"?

    1. Chiariamo ancora una volta che il Papa regnante l'autorita' ce l'ha, dal momento che la sua elezione deve ritenersi valida, sino a prova contraria (e questa prova non c'e').

    2. Avrebbe risposto alle critiche in modo finora indiretto, con i noti e ripetuti accenni ai duri di cuore, ai legalisti, a quelli che "non si lasciano sorprendere da Dio", etc. Ma queste affermazioni sono solo "risposte" generiche, tipiche di una polemica condotta sul piano discorsivo o addirittura giornalistico. Esse non hanno nessuna rilevanza teologica.

    3. Ora, con l'intervento dei 4 cardinali, la questione si e' fatta teologica e, a mio avviso, per il Papa e' diventata estremamente seria. Non bisogna lasciarsi trarre in inganno dalla forma sempre e doverosamente rispettosa e dal fatto che i rilievi siano espressi come semplici "dubbi". E' lo stile ecclesiastico tradizionale e cosi' deve essere in cosa di tanto momento. Di tanto momento poiche' quando mai e' accaduto che quattro cardinali contestassero formalmente un documento del Papa dal punto di vista della dottrina? Poiche' di questo si tratta, se si guarda alla sostanza. PP

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  33. "Ma questi non sono dubia, caso mai domande retoriche. E' evidente che il significato letterale delle proposizioni intrinsecamente eterodosse - ossia eretiche - di Bergoglio non lascia adito a dubbi di alcun genere. E tra i dubia sarebbe opportuno includere anche parecchi passi del Vaticano II e del cosiddetto magistero conciliare".

    Caro Cesare Baronio,

    L'Amoris Laetitiae appena ripete la logica dei documenti conciliare. Tutta la discussione sul questo documento prima abbiamo guardato suoi documenti conciliare. In questo senso abbiamo guardato in 50 anni la produzioni di testi, lavori, lettera apperta ai papi, ecc che ancora oggi rimangono senza risposta. Così se può pensare che indietro all'atteggiamento del magistero conciliare esiste una logica che ancora oggi non abbiamo capito.

    Come cattolici sappiamo che gli insegnamenti del magistero hanno gradi e che ad ogni gradi corrisponde un livello di assenso. Se non sappiamo ciò che ha insegnato il magistero, non possiamo dare nessuno grado di assenso. In ciò che dice rispetto al Concilio Vaticano II la chiesa ha riconosciuto che il Concilio ha bisogno dei chiaramenti ma non gli ha fatto. La unica cosa che ha fatto è stato dare la diagnose dell'ermeneutica della riforma nella continuità e della rottura. Nel senso cattolico dell'insegnamento della Chiesa, questo vuoi dire che ci sono all'interno della Chiesa persone che accettano il Concilio senza dare il dovuto assenso all'insegnamento dal magistero e insegnano cose che nè il Concilio e nè il magistero hanno insegnato. Non trovo vera questa diagnose dal magistero ma me domando: Come questo è possibile? Come è possibile all'interno della Chiesa maestri che insegnano cose che un Concilio e nè il magistero non hanno insegnato e senza che il magistero autore dell'insegnamento parle o faccia qualcosa sul problema? Nell'ultimo sinodo abbiamo visto chiaramente che i cardinale non avevano lo stesso significato per la parola pastorale. Questo continua dopo il Concilio e da quanto possiamo vedere il proprio Papa capisce la pastorale come il cardinale Kasper! In fondo ciò che sembra è che la Chiesa con il Concilio ha insegnato il libero esame, e questo è praticato per il proprio Papa e per alcuni (o la maggioranza) dei vescovi e cardinali.

    La questione del Sinodo è stata anche una questione sulla libertà. Pio XII ha insegnato che ci sono degli questione che il magistero ha risolto per sempre e che non ha più libertà per la discussione all'interno della Chiesa. Nel caso dell'ultimo Sinodo non è stata una dottrina del magistero ad essere discussa ma una dottrina di Nostro Signore. Questa libertà nessuno cattolico può avere ma come questo accade in un Sinodo per volontà del Papa e nessuno che ha partecipato questiona questo problema della libertà?

    Rispondere quale la logica indietro all'atteggiamento del magistero dopo il Concilio me sembra una questione importante, forse, essenziale per un'azione più efficace contra ciò che vediamo accadere nella Chiesa negli ultimi 50 anni. In questo sendo negli ultimi giorni ho trovato nell'internet una tesi di uno studenti dell'università gregoriana che parla del cambiamenti importanti nella relazione tra magistero e teologia che può dare alcuna luce a questa logica nascosta. Il titolo della tesi è "Fede cristiana come "stare e comprendere": la giustificazione dei fondamenti della fede in Joseph Ratzinger" e può essere letta nell'indirizzo:

    https://books.google.com.br/books?id=b1SBzZfnh0gC&pg=PA34&lpg=PA34&dq=manualistica+nouvelle+theologie&source=bl&ots=wKLuV5E7to&sig=H4HQACNWZN1ByLrqAdoB6zvzM2o&hl=pt-BR&sa=X&ved=0ahUKEwj0tLCXqqbQAhUDS5AKHasQA8AQ6AEIRjAG#v=onepage&q=manualistica%20nouvelle%20theologie&f=false

    Un caro saluto dal Brasile

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  34. Segnalo che il Cardinal Burke ha rilasciato un'intervista molto chiara ed informativa a Catholic Action. Forse val la pena pubblicarla.

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  35. La traduzione è già pronta. La pubblico più tardi.

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  36. Ma sono istituzioni "nostre"?

    http://www.ilgiornale.it/news/cronache/inciti-guerra-santa-cassazione-non-reato-1331814.html

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  37. Questa presa di posizione è davvero degna di nota e commovente nel contesto di una Chiesa che ha fatto della studiata mancanza di chiarezza una precisa strategia. Temo però purtroppo che l'attuale gruppo di comando, e chi alle spalle di esso, ben consapevoli della loro posizione di forza ora ai limiti dell'onnipotenza, l'accoglierà col più freddo indifferente sarcastico disprezzo. Da una certa rabbia malcelata direi che li ha impensieriti ben di più la sconfitta della loro candidata Clinton.
    Miles

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  38. http://www.lastampa.it/2016/11/15/vaticaninsider/ita/nel-mondo/usa-i-vescovi-cattolici-eleggono-leader-il-cardinale-dinardo-uui0UHg9HqCBtpd6rLmkiJ/pagina.html

    Usa, i vescovi cattolici eleggono leader il cardinale DiNardo
    Difensore delle cause pro-life, l’arcivescovo di Galveston-Houston è stato eletto presidente della Conferenza Episcopale statunitense. Dovrà gestire le relazioni tra i vertici della Chiesa e l’amministrazione Trump

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  39. "Usa, i vescovi cattolici eleggono leader il cardinale DiNardo
    Difensore delle cause pro-life, l’arcivescovo di Galveston-Houston è stato eletto presidente della Conferenza Episcopale statunitense. Dovrà gestire le relazioni tra i vertici della Chiesa e l’amministrazione Trump".

    In quanto questo il Papa se incontra una volta in più con i movimenti sociali:

    "Papa Francesco e l’incontro (censurato) con i movimenti sociali mondiali"
    http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/11/15/papa-francesco-e-lincontro-censurato-con-i-movimenti-sociali-mondiali/3193819/

    Aspetto che Trump sia lo nemico numero 1 di Bergoglio! Voglio vedere la reazione di Francesco quando Trump cominciare a costruire il muro nella frontiera con il Messico.

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  40. Voglio vedere la reazione di Francesco quando Trump cominciare a costruire il muro nella frontiera con il Messico.

    Il muro alla frontiera con il Messico c'è già, se non sbaglio dai tempi di Clinton (marito). Ciò che evidentemente Trump ha in programma è una maggiore estensione e controlli più attenti.
    Così come Obama ha già rimpatriato 2,5 milioni dal 2009 al 1015 (fonte Il Giornale) di clandestini, ma fatto da lui non era uno scandalo...

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