Voglio dire la mia su terremoti e castighi divini, un tema che sta suscitando un vespaio di commenti non tutti centrati sulle verità cattoliche.
Nelle riflessioni che seguono sono partita da un mio commento in una pagina interna, completato ed estrapolato con alcuni brani di uno scritto che un lettore mi ha inviato come graditissimo dono di condivisione chiedendomi di non pubblicarlo. Spero che non me ne vorrà se ne riconoscerà alcuni punti più significativi così ben espressi e che ritengo importanti per tutti.
Non dimentichiamo che la realtà parla anche attraverso i simboli. Chi di noi non è rimasto impressionato e non ha 'letto', nelle facciate intatte e nelle retrostanti rovine, proprio nelle zone dell'Italia pre-romana, poi latina, francescana e benedettina culla dell’Europa cristiana, l'immagine del crollo della fede e dei valori fondamentali della Civiltà cristiana italiana ed europea? [qui - qui]
Nelle riflessioni che seguono sono partita da un mio commento in una pagina interna, completato ed estrapolato con alcuni brani di uno scritto che un lettore mi ha inviato come graditissimo dono di condivisione chiedendomi di non pubblicarlo. Spero che non me ne vorrà se ne riconoscerà alcuni punti più significativi così ben espressi e che ritengo importanti per tutti.
Non dimentichiamo che la realtà parla anche attraverso i simboli. Chi di noi non è rimasto impressionato e non ha 'letto', nelle facciate intatte e nelle retrostanti rovine, proprio nelle zone dell'Italia pre-romana, poi latina, francescana e benedettina culla dell’Europa cristiana, l'immagine del crollo della fede e dei valori fondamentali della Civiltà cristiana italiana ed europea? [qui - qui]
Intanto non ci stupisce, visti i noti precedenti, l'allineamento all'ecclesialmente (!?) corretto di Radio Maria, che sospende padre Cavalcoli, entrato nel mirino dei nuovi giudici implacabili che puniscono inesorabilmente quanti non si sottomettono alla dura legge della Misericordia, senza peraltro essersi espresso nei termini crudi enfatizzati dai media. Neppure più ci stupiscono i censori del Vaticano che condanna Radio Maria come offensiva e scandalosa proprio per le affermazioni del padre domenicano andate in onda riguardo al terremoto come “castigo divino” dopo le unioni civili. “Sono affermazioni offensive per i credenti e scandalose per chi non crede”, deplora mons. Angelo Becciu, sostituto alla Segreteria di Stato, interpellato dall'ANSA. Egli ha spiegato che si tratta di affermazioni “datate al periodo precristiano e non rispondono alla teologia della Chiesa perché contrarie alla visione di Dio offertaci da Cristo”. “I terremotati ci perdonino, a loro la solidarietà del Papa”.
Innanzitutto nessun credente - né padre Cavalcoli intendeva dir questo - può dire che in una catastrofe naturale ci sia la mano di Dio che distrugge la sua creazione, come qualcuno ha insinuato. Siamo invece ben consapevoli che la Terra, nel suo insieme, presenta equilibri e situazioni geodinamiche eterogenee, fluide e in continua trasformazione, peraltro inserite in dinamismi più ampi e complessi. La fede non è in contrasto con la scienza e con le sue acquisizioni ben lungi dall'essere mai definitive. Così come nessun credente può dire che Dio distrugge intere città e ammazza centinaia o migliaia di persone perché hanno peccato. Resta vero tuttavia che la creazione è ferita quanto la natura umana a causa del peccato originale e ha in sé la caducità che ne deriva.
Ora, i sommovimenti materiali che conosciamo nel divenire anche degli aspetti geologici e nelle dinamiche che ne conseguono, risultano più o meno distruttivi quando coinvolgono le più o meno fragili costruzioni umane.
Secondo la nostra Fede, c'è una connessione tra il peccato originale e la caducità e la morte entrati nella Creazione. nella sua accezione totale che comprende la natura e non solo il genere umano. I peccati successivi al Battesimo, compiuti quando ci si allontana da Dio e si cede all'inclinazione al male non corretta dalla Grazia, di certo hanno conseguenze di ordine spirituale che si ripercuotono anche in quello materiale; lo diciamo senza peraltro indulgere ad uno spirito di superstizione che possa vederle manifestarsi come catastrofi. Tuttavia sappiamo per fede (e spesso per esperienza) quanto la preghiera allontani e vinca le negatività, comprese le calamità e le guerre, nonché quanto il peccato ostinato le possa invece fomentare come conseguenze. Tra l'altro chi può impedire alla mano di Dio di oltrepassare anche le leggi naturali, spesso anche per guarire miracolosamente e non solo per ripristinare la giustizia?
In ogni caso non guasterebbe il rispetto dovuto quando si ragiona sulle disgrazie che rovinano le vite altrui, al posto del toto-castigo che non tiene neppure conto del coinvolgimento degli innocenti.
Piuttosto, facciamo memoria delle Parole del Signore che nel Vangelo ricorda circostanze analoghe:
“Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte? No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. O quei diciotto, sopra i quali cadde la torre di Siloe che li uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo”. (Lc 13.1,3)
I “castighi di Dio”, dal capitolo 3 di Genesi in poi, non consistono affatto in un atto punitivo di Dio, praticato in modo piccato e vendicativo: il castigo è la semplice conseguenza del peccato e il peccato lo commette l’uomo. Dio si è limitato ad avvertire, come a dire: "non stupitevene…" illustrando che ci sarà bisogno di emendare e purificare la scelta umana.
La parola castigo deriva infatti da “castum agere” che significa purificare, rendere puro. Non è colpa di Dio se poi nella parlata comune il termine ha assunto il significato di punizione. Così come non è colpa di Dio se la parola vendetta ha assunto il significato di ritorsione rancorosa, in luogo di quello originario di ripristino della giustizia. Non è nemmeno colpa dei predicatori se ci ricordano che dal peccato originale discendono conseguenze negative per la creazione e le creature, dato che Dio ha creato tutto per bontà e con la Sua volontà buona. Questa bontà ci ha dato la Tutta Pura! “Castigo divino” anche lei?
Le conseguenze della ribellione sono entrate nella creazione e questo non è accaduto purtroppo solo moralmente (nei pensieri e nelle idee) bensì anche nella carne e con la carne trasmessa alle creature (esclusa, miracolosamente l'Immacolata, dalla quale poi è partita l'opera della Redenzione mediante Cristo Nostro Signore). E’ importante capirlo bene: non si può purificare solo l’idea (le intenzioni): ci vogliono anche le azioni. Non è tutto nello spirito. C’è di mezzo la carne!
Il peccato è il prodotto della ribellione alla volontà di Dio iniziata da un angelo ribelle che ha insidiato i progenitori e come tale essa si configura chiunque la compia, inclusa una maggioranza parlamentare. E comunque il disordine morale attuale va ben oltre le unioni civili! L’esito è la conseguenza delle libere scelte fatte, non una vendetta di Dio! La parte più misteriosa e che dovrebbe mettere a dura prova la fede (lasciando perdere a questo punto chi fede non ha e ha già rinunciato a capire dalle righe precedenti) è che la bontà di Dio, sempre misericordioso, paterno e provvidente, da una parte permette che accadano fatti tragici e dall’altra vede coinvolti tanti innocenti: tra i terremotati c’è chi non avrebbe votato certe leggi, ma intanto anche la sua casa è crollata…
Qui siamo a diretto contatto con la logica della croce: nessun dolore è più innocente di quello di Gesù! In effetti non è credibile la proposta di un cristianesimo “solo misericordia, senza giustizia” e “sola gioia, senza il dolore” “sola fede, senza opere”: il segno della croce infatti implica una giustizia fatta anche di dolore. La guarigione/riparazione, inevitabile, non è una gita festosa…
Il Padre ha chiesto a Gesù questo sacrificio, per espiare e redimere l’umanità peccatrice. Come a dire che nessuno, nemmeno il Verbo incarnato, il Capo del corpo mistico, è escluso dal doversi far carico delle conseguenze catastrofiche del peccato (anche altrui) e della ribellione a Dio (anche altrui). L’amore che Dio rivela consiste esattamente dell’oblazione di chi offre se stesso per questa missione, invece di scagliare strali prendendone le distanze! In questa logica si capisce che oggi il corpo mistico (la Chiesa) di quel Capo (i tralci della vite) sta facendo esperienza delle conseguenze anche dell’allontanamento “di popolo” dalla volontà del Signore e il crollo di tanti edifici sacri storici e importanti, rivela un simbolismo insieme terribile e carico di sapienza.
Se certe sciagure vanno lette con l’occhio di una fede cristianamente formata e che non dispera, mantenendo fisso lo sguardo sulla misericordia di Dio e sulla capacità di Dio di trarre il bene anche dal male, non deve venir meno la capacità di annunciare all’umanità la verità della purificazione, in vista della conversione. Viceversa, il perseverare nell’errore non impedirà altri cosiddetti castighi, ma soprattutto non consentirà di capirne il senso.
L’esperienza della perniciosità del peccato permette (o dovrebbe permettere…) all’umanità di accorgersi di quanto sia squallida la propria ribellione, la dimenticanza e l’abbandono della volontà di Dio, la quale volontà non è espressa soltanto dall’amore, ma si sostanzia anche di comandi e di ammonimenti che ci dovrebbero trovare disponibili ad un ascolto umile e timorato di Dio: non per paura, ma proprio per l’amore che c’è tra gli innamorati consapevoli.
La fede nel Dio rivelato offrendosi nel sacrificio crocifisso del Figlio, ci spiega perché l’abbraccio della croce è un passaggio necessario, visto che il peccato è una realtà e la nostra libertà ne fa la scelta.
Dio amandoci dalla croce non inveisce e non lancia minacce, ma ci dice la realtà, con Verità, che è Lui stesso; ci dice la Via, che è Lui stesso; lo fa per darci la Vita, che è ancora e sempre Lui stesso.
In palio c’è la vita eterna e il rischio è quello della morte eterna dell’anima, ben più atroce e drammatica della morte corporale, che pure atterrisce soprattutto chi ormai concepisce solo la materia.
Il rifiuto della misericordia è drammatico come l’abuso della libertà. Sono forme di ribellione con delle conseguenze. Chi vuole equivocare sul “castigo” può accusare Dio o chi Lo annuncia senza infingimenti. Anche la croce è equivocata e il dolore può essere usato per bestemmiare e non per emendare; tutto può essere equivocato, anche la misericordia.
Dio non condanna, ma la sua giustizia è giusta: avremo ciò che abbiamo scelto. Dio comunque resta Lui, non noi.
Il mondo d’oggi ha completamente scartato la nozione di purificazione e di conversione. L’unico emendamento che conosce è quello alle proprie leggi, per ritoccare il necessario all’ennesimo compromesso, secondo convenienza. L’uomo pretende d’aver ragione, insegna a Dio a fare Dio e insegna alla dottrina che cosa può insegnare e che cosa no.
Ma Dio, che comunque ha i Suoi progetti e spesso scopriamo che sono altri dai nostri, ha tutto sotto controllo: non ha subito la croce, avendola invece permessa ed essendosi consegnato per salvarci. Ha perciò sotto controllo anche le calamità naturali pur permettendole, evidentemente in vista di un bene più grande, che però va capito e ha bisogno di chi aiuti a comprenderne il senso. Non c’è solo l’economia delle borse o quella dei nostri conti correnti con i cicli e le crisi… C’è un’economia di salvezza, che è eterna.
Restano da comprendere anche la preghiera e la penitenza: Dio valuta come ci poniamo rispetto alle conseguenze innescate dai nostri peccati. Le preghiere e i sacrifici di pochi possono salvare molti, come il sangue di Uno ha salvato potenzialmente tutti. Serve però un modo di ragionare scomodo per il mondo, perciò oggi frainteso e vilipeso.
Cerchiamo di contemplare nella croce questa immagine: il dolore è ciò che resta dell’amore quando è duro il cuore.
RispondiElimina"Dio perdona, il Vaticano no:
terremoto e castigo divino, fulmini su Radio Maria"
http://www.lanuovabq.it/it/articoli-dio-perdona-il-vaticano-noterremoto-e-castigo-divino-fulmini-su-radio-maria-17938.htm
E anche qui il regime dittatoriale che contrasta singolarmente con una sedicente "chiesa della misericordia" tanto esaltata dai media e dalla stampa di regime:
"Nuovo statuto alla Pontificia accademia per la vita. E ora via con le epurazioni"
http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2016/11/05/nuovo-statuto-alla-pontificia-accademia-per-la-vita-e-ora-via-con-le-epurazioni/
A volte nei castighi paga pure il giusto per il peccatore,e Padre Cavalcoli è stato ingiustamente messo alla gogna da questa nuova società cattolica che ha scandalizzato..io non ci trovo scandalo..Ci saranno tempi in cui ci sarà una nuova Sodoma e Gomorra se questa baraonda non finirà..
RispondiEliminaIn questi tempi di smentite e rettifiche a posteriori,Quello che spicca + di tutto è il "ripassino il catechismo" rivolto ai misericordiosi di s. Marta
RispondiEliminaUna volta tanto che Padre Cavalcoli dice una cosa giusta, perchè su altre "tematiche" di fede è meglio stendere un velo pietoso, Radio Maria ed il Vaticano lo silurano. Faccio inoltre notare che sempre il suddetto Padre è uno tra i più assidui difensori di Bergoglio, nonostate si arrampichi sui vetri per difendere l'indifendibile.
RispondiElimina"Faccio inoltre notare che sempre il suddetto Padre è uno tra i più assidui difensori di Bergoglio, nonostate si arrampichi sui vetri per difendere l'indifendibile."
RispondiEliminaSì, lo sappiamo. Ma si vaglia ciò che c'è di buono e in questo caso il padre ha ripetuto la sana dottrina, e merita il sostegno. Inoltre, proprio il fatto che si sparino bordate così pesanti su uno che non può essere certo indicato come "oppositore" di Bergoglio è un argomento molto forte che abbiamo per persuadere i dubbiosi di quale piega hanno preso le cose Oltretevere.
Padre Cavalcoli ha anche scritto critiche molto ben documentate e circostanziate sui modernisti, sulla deriva dei gesuiti, su Rahner, Schillebeeckx, eccetera.
Può essere che queste nuove persecuzioni servano anche a serrare i nostri ranghi: non lasciamoci sfuggire l'occasione.
--
Fabrizio Giudici
Ho tentato più volte di accedere al sito di Corrispondenza Romana per leggere il testo di De Mattei sull'argomento in questione, ma stranamente risulta impossibile "per errore di database". È un problema solo mio o accade ad altri?
RispondiEliminaA parte che sembra si siano rigirate le parole di Padre Cavalcoli a loro uso per far vedere quanto sono cattivi questi cattolici e che alla cosa si siano lestamente associati i Luterani del Vaticano che non gli pareva vera una simile occasione, come dicevo in altro post noto che la fulminea reazione è da autentica psicopolizia degna del 1984 di Orwell. E con tanto di abile e perfido uso della apposita gogna mediatica sparata stereofonicamente su ogni canale tramite i loro compiaciuti sponsor e soci del Potere laico. E naturalmente processo con tribunale del popolo e sentenza già eseguiti che neanche nei linciaggi del Far West erano così veloci. Diciamo poi che il concetto è chiaro: colpirne uno per educarne cento. Forti 'sti misericordiosi...
RispondiEliminaMiles
Padre Livio è un esempio di coerenza più unico che raro. Una decina di anni fa (pontefice Giovanni Paolo II o Benedetto, non ricordo bene), disse che l'alluvione che ai tempi aveva devastato il Piemonte era un castigo dovuto alla nuova prassi di tenere aperti,in quella zona, i negozi la domenica. Complimenti a lui e alla sua gabbana rivoltata....
RispondiEliminaMic,
RispondiEliminaapprezzo questo articolo e la tua obbiettività nei confronti di padre Cavalcoli. A questo proposito ho l'impressione però che le tue aperture siano tutte a senso unico...
Al di là della "teologia", l'accaduto evidenzia dei risvolti umanamente sconcertanti.
RispondiEliminaAmmesso e non concesso che il padre domenicano avesse veramente sbagliato, dov'è finita la misericordia di chi avrebbe dovuto correggerlo?
Dove sarebbe in questo caso la correzione fraterna? Nemmeno un'azienda licenzia in tronco così spietatamente un dipendente incauto... dopo 30 anni di "onorata carriera" e studio serio. E' davvero brutto, umanamente, sapere che per i tuoi capi sei solo da dare in pasto alla stampa che chiede conto all'azienda nemmeno di un fatto, ma di parole ritenute incresciose e senza nemmeno dubitare di averne equivocato il significato...
Perchè tanta durezza verso di lui, tra l'altro un "allineato" alla "chiesa che piace"?
Perchè tanta disponibilità e sudditanza a sostenere lo scandalo di chi non ha il vocabolario per capire, invece di tentare almeno una mediazione, spiegando il senso delle parole?
Forse lo scandalo non è per i terremotati (la parte offesa) e nemmeno per il peccato originale (al quale credono in pochi anche tra i prelati): è perchè si è osato accostare tutta la tematica, assai scomoda, al neo-dogma delle sacrosante unioni civili?
Dice uno: chi sono io per giudicare queste unioni? Dunque sto zitto...
E l'altro: chi sono io per giudicare un predicatore? Il suo capo! Dunque "lo shampoo".
E gli altri: chi sono io per giudicare la dottrina e Dio? Un giornalista d'accordo con il suo capo!
La carità dà voce a chi non l'ha; la sua versione mediatica amplifica megafoni e tromboni.
Così l'incauto domenicano è silenziato. La Radio continua a parlare. E il mondo parla (male) della radio, mentre i capi del domenicano parlano male di quel che ha studiato per 30 anni.
Bello e Vero!!!
RispondiEliminaSe certe sciagure vanno lette con l’occhio di una fede cristianamente formata e che non dispera, mantenendo fisso lo sguardo sulla misericordia di Dio e sulla capacità di Dio di trarre il bene anche dal male, non deve venir meno la capacità di annunciare all’umanità la verità della purificazione, in vista della conversione. Viceversa, il perseverare nell’errore non impedirà altri cosiddetti castighi, ma soprattutto non consentirà di capirne il senso.
http://www.lafedequotidiana.it/esclusivo-padre-cavalcoli-si-spiega-il-terremoto-non-e-legato-alla-legge-sulle-unioni-civili-ma/
RispondiEliminaPadre Cavalcoli, pentito?
” No. Contro di me si sono scagliati in tanti con modi feroci, inclusi molti giornalisti e questo dimostra quanto sia forte la disinformazione e la non conoscenza della teologia, della dottrina e del Catechismo. Siamo arrivati al punto che desta clamore e indignazione chi parla rispettando quelle categorie. Indice di una Chiesa confusa”.
Dio manda o non manda i castighi?
” Catechismo, Scrittura e dottrina sono chiari e nessuno è autorizzato a cambiarli. Dio manda i castighi e il terremoto lo è davanti ai nostri peccati, come ogni catastrofe. Dio castiga quando l’uomo pecca e non si pente. Il castigo divino è una risposta all’azione dell’uomo. Faccio un esempio. Se mi bevo dieci litri di liquore e dopo muoio, me la sono cercata e questo è il mio castigo. La Sacra Scrittura è piena di castighi di Dio”.
Lei ha parlato di unioni civili…
” Sono stato frainteso o forse mi sono espresso male. Non mi riferivo alla legge in senso stretto, ma ad alcuni vizi e condotte peccaminose e sregolate come la sodomia. Dio manda il castigo a colui che pecca rendendosi conto di quello che fa, sapendo che va deliberatamente contro la legge di Dio”.
La Segreteria di Stato è insorta..
“Io vi ho lavorato. Oggi con amarezza vedo che tutto è cambiato. E che in essa ci sono anche infiltrazioni massoniche”.
Definiscono da pagano i suoi ragionamenti…
” I veri pagani sono quelli che mi attaccano. Io ritengo che sia in atto una manovra massonica contro Radio Maria che infastidisce e probabilmente è minacciata. Satana è entrato nella Chiesa da tempo e nello stesso Vaticano. Il Papa non è eretico, ma si circonda di falsi amici e cattivi consiglieri come Kasper, Ravasi, Bianchi, Ronchi e Cantalamessa”.
Rettifica o si scusa?
” Non ci penso e confermo tutto quello che ho detto. Semmai dovrebbero scusarsi con i cattolici quelli che ultimamente hanno rivalutato, creando confusione, Lutero che pur ha fatto cose buone, ma è un eretico. Io sono un domenicano serio e dalla spina dorsale dritta, non un leccapiedi”......
Un altro campione di cattolicità: per mons. Galantino quello di padre Cavalcoli è "un giudizio di un paganesimo senza limiti"!!!
RispondiEliminaNell`era bergogliana, quella di una sedicente misericordia tutta a geometria variabile, Gnocchi, Palmaro, de Mattei, Socci, Barra e ora Cavalcoli, sono stati espulsi da Radio Maria perchè persone non grate al regime, siccome quel per cui sono stati sanzionati era perfettamente cattolico chi ha un neurone ancora acceso dovrebbe almeno porsi una domanda: ma che chiesa è una chiesa che punisce le persone di retta fede?
RispondiEliminaPer la gerarchia della nuova chiesa conta più conservare la simpatia del mondo, è più importante non rischiare di perdere il consenso dei nuovi amici, poco importa se per continuare ad andare a braccetto con il mondo bisogna calpestare la Dottrina et en passant bastonare anche chi, come p.Cavalcoli, non sempra a priori essere un "nemico".
Lo spettacolo che sta dando il Vaticano è sempre più deplorabile.
Comunque, come sempre gli accade, de Mattei aveva ragione nel commento che seguì al suo allontanamento da Radio Maria: motus in finem velocior. Infatti Radio Maria, che tenta in tutti i modi di mantenersi allineata al regime, anche smentendo quello che da decenni va dicendo e licenziando collaboratori eccellenti e quindi abbassando di molto il livello delle sue trasmissioni, ora viene attaccata dalla misericordia vaticana. E forse questa non sarà l'ultima delle attenzioni d'Oltretevere a Radio Maria. Auguri padre Livio.
RispondiEliminasono ore che il sito "corrispondenza romana" e'oscurato. si vede da google che ci sarebbe un articolo sulla marcia di domani a Roma per il cosiddetto "giubileo dei carcerati" ed un articolo sul tema dei "terremoti e castighi divini" che forse a qualcuno non sono piaciuti.
RispondiEliminache anche in vaticano operino hackers al servizio della polizia pro-misericordia?
P.Cavalcoli non è stato solo allontanato da radiomaria, è stato sospeso dal vaticano, il che è ancora più grave se possibile, se si puniscono anche gli amici......che ne sarà dei nemici?
RispondiEliminaPadre Cavalcoli dovrebbe prendere lezione da questa vicenda ed aprire gli occhi su questa falsa chiesa bergogliana perchè non è privo di colpe il suo sostegno incondizionato a Bergoglio che lo ha portato a scrivere delle vere e proprie eresie sopratutto in merito alla questione della comunione ai divorziati risposati.
RispondiElimina"Innanzitutto nessun credente...può dire che in una catastrofe naturale ci sia la mano di Dio che distrugge la sua creazione"
RispondiElimina"Così come nessun credente può dire che Dio distrugge intere città e ammazza centinaia o migliaia di persone perché hanno peccato."
Se è lecito estrapolare una distinzione, le due considerazioni suddette, qui comunque accostate surrettiziamente, non sembrano in effetti equivalenti: nella prima si censura chiaramente la negazione di una fedeltà di Dio al suo gesto creatore in termini assoluti, quella per cui proprio dopo la morte fisica nessuna creatura umana sarà mai annientata. Anzi! Invece, poi, la seconda considerazione ripresa, mentre che si riferisce solo all'orizzonte contingente, può non aiutare a cogliere che se Dio ci fa passare da questa condizione all'altra, anche, quindi, nel caso limite che infine sottragga un'intera città alla prospettiva magari di corrompersi ancor di più nel peccato, sta forse proprio così preservando semmai appunto degli "innocenti", non immuni, cui intanto la corruzione stesse appena ebbene innescando, purtroppo, la sua poi stessa dinamica.
Forse un po' OT, ma è stato reso noto che il Vaticano ha firmato un contratto con FB per pubblicare le omelie e i discorsi del vdr viaweb, l'OR non uscirà più in versione cartacea se non in una striminzita miscellanea mensile in vendita solo nel SCV, radiovaticana è stata sostituita da un servizio FB che ogni fedele in ogni parte del mondo,(sic) può scaricare con un'APP dal proprio cell. come se tutti avessero il cell in sperduti villaggi e zone desertiche, e soprattutto fossero tutti scolarizzati, comunque queste sono le novità, non so se avete visto il videoclip del vdr per questo mese.....no comment.
RispondiEliminail sito corrispondenza romana è stato da ore oscurato.
RispondiEliminanon so se avete visto il videoclip del vdr per questo mese.....
RispondiEliminaAbbiamo visto i precedenti e tanto ci è bastato per rimanere basiti oltre che indignati dal fatto che nessuna voce autorevole si sia levata per criticarli oltre che rettificarli nei contenuti come abbiamo tentato di fare noi.
Inoltre la cronaca incalzante e l'ultimo scempio di Lund basterebbero e avanzerebbero per far intervenire un Collegio di cardinali degno di questo nome e di ciò che rappresenta... :(
Cara Mic, tra una epurazione e l'altra di "voci autorevoli" in circolazione temo ne resteranno poche. Quanto al Collegio di Cardinali è proprio quello che l'ha nominato, non so se mi spiego...
RispondiEliminaMiles
Padre Cavalcoli è, sostanzialmente, un progressista moderato, conciliatorista e papista. Ma sul tema in questione ha perfettamente ragione. Che Domine Iddio possa punirci per i nostri peccati anche quaggiù è verità di fede. E che le oscene leggi pro-sodomiti siano un peccato sociale è evidente a tutti. Quindi non è affatto da escludere il rapporto peccato-punizione adombrato da Cavalcoli. Qualche anno fa, anche il bravo de Mattei aveva avanzato una tesi analoga.
RispondiEliminaPadre Fanzaga ha ancora una volta dimostrato la sua miseria intellettuale e la sua viltà: noi non ci dimentichiamo delle sue ignobili censure a Palmaro, Gnocchi, de Mattei, Barra e altri. Radio Maria è ormai un organo ultra-modernista. Ignoriamolo, non ascoltiamolo, boicottiamolo, scoraggiamo l'ascolto da parte di chi conosciamo.
E le violentissime condanne del vaticano (disgustose le parole di Bocciu) nei confronti di Cavalcoli dimostrano quanto miserrimo sia ormai il rispetto della Dottrina e della Verità cristiana da parte da chi dovrebbe difenderle.
Infine, un'ultima considerazione: la Chiesa tollera al suo interno ogni espressione eretica, ogni pensiero socialmente malvagio: l'immigrazionismo, il pacifismo, l'antirazzismo, l'omosessualismo, il genderismo, il socialismo, il pauperismo, il democraticismo, l'egualitarismo. Ma se qualcuno si azzarda a parlare richiamandosi alla teologia della storia, alla dottrina di sempre, a una Provvidenza "retributiva", ecco che la ferocia modernista dell'ormai invasato e indemoniato vaticano si scatena con violenza stalinista.
Ormai, credo che ciò che primariamente e prioritariamente serva a certi prelati o a organizzazioni come Radio Maria sia un esorcismo, seguito da una lettura obbligatoria del Quanta Cura - Sillabo di Pio IX e del Catechismo di San Pio X.
"Innanzitutto nessun credente - né padre Cavalcoli intendeva dir questo - può dire che in una catastrofe naturale ci sia la mano di Dio che distrugge la sua creazione, come qualcuno ha insinuato. Siamo invece ben consapevoli che la Terra, nel suo insieme, presenta equilibri e situazioni geodinamiche eterogenee, fluide e in continua trasformazione, peraltro inserite in dinamismi più ampi e complessi. La fede non è in contrasto con la scienza e con le sue acquisizioni ben lungi dall'essere mai definitive"
RispondiEliminaSinceramente, non mi convince!
"D. Dio manda o non manda i castighi? R. Catechismo, Scrittura e dottrina sono chiari e nessuno è autorizzato a cambiarli. Dio manda i castighi e il terremoto lo è davanti ai nostri peccati, come ogni catastrofe. Dio castiga quando l’uomo pecca e non si pente. Il castigo divino è una risposta all’azione dell’uomo. Faccio un esempio. Se mi bevo dieci litri di liquore e dopo muoio, me la sono cercata e questo è il mio castigo. La Sacra Scrittura è piena di castighi di Dio”.
MI CONVINCE DI PIU'..e mi pare diverso dall'interpretazione qui data del pensiero di Cavalcoli...
Dio,dunque,davevro non può "mandare il terremoto"? Comunque,Lui,Onnipotente,permette che il terremoto avvenga...Le spiegazioni sui dati geologici,sommovimenti,etc.(scienza),ci dicono il "Come", ma non spiegano comunque minimamente la causa ultima,il perché (dal punto di vista teologico)è avvenuto(non so se mi esprimo correttamente).Cioè: ok,Dio si serve delle cose secondo la loro natura e le sue leggi, ma rimane la domanda: perché, in un determinato periodo storico, arriva il terremoto?E' casuale?O è castigo, cioè causato dall'uomo col suo peccato? E se è castigo,poteva essere evitato? (Se la ragione di esso fosse solo geologica, o naturale, la risposta sarebbe "NO:doveva accadere".).Invece la risposta è SI: "Non si muove foglia, senza che Dio non voglia"...Questo,invece viene rifiutato come scandaloso ed inaccettabile!!
Sinceramente, non mi convince!
RispondiEliminaRisponde ad una obiezione precisa che definiva l'affermazione di Cavalcoli una bestemmia perché "Dio non distrugge la sua creazione"...
In ogni caso, mi pare normale tener conto dei dati di fatto scientifici e naturali oltre a quelli metafisici. E' evidente che il terremoto ha le sue origini geo-dinamiche. Delle correlazioni col castigo, della natura del castigo stesso, sue cause ed effetti abbiamo già parlato ampiamente.
...
RispondiEliminaRadio Maria, esperta in strali – sui deboli - e riverenze – per i potenti, viene bacchettata dai suoi stessi referenti; Padre Cavalcoli, esperto in teologia accomodante, viene redarguito dai suoi ex colleghi vaticani esperti in accomodamenti; Mons. Becciu, difensore d’ufficio del nulla, si offre al pubblico ludibrio pur di sostenere l’insostenibile.
E allora, non è solo la fede che viene travisata, ma è l’intelligenza che è andata in frantumi… è la capacità intellettiva che viene a mancare sempre più… e più si sale la scala degli ameni locali vaticani, più questa mancanza si accentua, a riprova che Iddio fa impazzire chi vuol perdere....
http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV1704_Belvecchio_Doppia_nemesi.html
Il caso certamente non esiste. Né Dio è un orologiaio che ha costruito la macchina e poi la lascia andare avanti, pur con le sue leggi infallibili, disinteressandosene. Quindi, se il terremoto avviene, avviene perché Dio lascia che avvenga come conseguenza del peccato. Ma c'è una notevole differenza tra "lasciar avvenire" e "mandare". Padre Cavalcoli, in altri suoi scritti, ha parlato di un "tirarsi addosso" il castigo da parte nostra.
RispondiEliminaI castighi possono essere evitati, e questo lo dicono chiaramente le Scritture dai tempi antichi (p.es. Giona) fino alle rivelazioni mariane recenti (che legano i castighi alla mancanza di conversioni, è il messaggio che Maria ci dà ostinatamente da quasi duecento anni in particolare). Del disegno di Dio noi però capiamo poco, pertanto non possiamo dire che _quel_ terremoto specifico sia legato a _quel_ peccato specifico (salvo che non ci sia una rivelazione esplicita a proposito), vedasi per esempio il riferimento di Gesù al crollo della torre di Siloe; quindi non si può dire che non fare quella certa cosa lo avrebbe evitato. Una delle osservazioni veramente sciocche che ho letto in questi giorni, pur detta molto probabilmente da cattolici ortodossi, è roba tipo: siccome l'Italia non è certamente l'unico paese al mondo che sta violando le Leggi di Dio in modo eclatante, se ci fosse un legame con le catastrofi queste dovrebbero avvenire anche in tutti gli altri paesi. Questo è un esempio di trasferimento indebito di strumenti di analisi dal campo scientifico a quello teologico, come se Dio fosse una macchina il cui comportamento va studiato a suon di correlazioni e causazioni.
Quello che può avvenire è che il castigo venga indirizzato in modo da dare un segno: un messaggio, che dovrebbe essere compreso per stimolare la conversione e riparare il peccato. Il segno non è necessariamente miracoloso, né - diciamo così - dev'essere un fatto statisticamente rilevante. Per esempio: un segno, detto chiaro e netto da Gesù, è il triplice canto del gallo al tradimento di Pietro. Sentire i galli che cantano al mattino è la cosa più normale del mondo. Uno dei segni dati a suor Lucia, che lei stessa disse di aver riconosciuto, fu un'aurora boreale nel 1938, certamente atipica perché vista fino a basse latitudini, diciamo che una cosa così capita raramente, ma non è niente di miracoloso e perfettamente spiegabile scientificamente. Ce ne saranno state migliaia nei secoli passati e ce ne saranno altre in futuro: non necessariamente saranno legate a segnali divini. Ma lo era _quella_ perché così era stato detto a Suor Lucia.
Dunque, un segno potrebbe anche essere dato nella "normalità" di un terremoto che avviene in una zona notoriamente sismica; e potrebbe certamente consistere nelle immagini che vediamo di chiese crollate, o rimaste in piedi, e con tutti i riferimenti a San Benedetto eccetera che sono stati fatti in questi giorni.
--
Fabrizio Giudici
In questi tempi di smentite e rettifiche a posteriori,Quello che spicca + di tutto è il "ripassino il catechismo" rivolto ai misericordiosi di s. Marta
RispondiEliminaRicordo a mons. Becciu e compagni prostrati al mondo anticristico, che anche il semplice Catechismo insegna che Dio può castigare (e tra i mezzi di castigo non possono escludersi i terremoti) gli uomini per il loro peccati anche in questa vita terrena:
RispondiElimina- Dal Catechismo maggiore di San Pio X:
79
D. Che cosa si fa dalla Chiesa nel giorno di S. Marco e ne' tre giorni delle Rogazioni minori?
R. Nei giorni di S. Marco e ne' tre giorni delle Rogazioni minori si fanno dalla Chiesa processioni e preghiere solenni, e renderlo a noi propizio affinché ci perdoni i peccati, tenga da noi lontani i suoi castighi, benedica i frutti della terra che cominciano a mostrarsi, e provveda ai nostri bisogni si spirituali che temporali.
425.
D. É un gran peccato l'impurità?
R. È un peccato gravissimo ed abominevole innanzi a Dio ed agli uomini; avvilisce l'uomo alla condizione dei bruti, lo trascina a molti altri peccati e vizi, e provoca i più terribili castighi in questa vita e nell'altra.
713
D. Qual'è il dolore imperfetto o di attrizione?
R. Il dolore imperfetto o di attrizione è quello per cui ci pentiamo di avere offeso Dio, come sommo Giudice, cioè per timore dei castighi meritati in questa o nell'altra vita o per la stessa bruttezza del peccato.
953
D. Quali danni fa all'anima il peccato mortale?
R. 1. Il peccato mortale priva l'anima della grazia e dell'amicizia di Dio; 2. le fa perdere il paradiso; 3. la priva dei meriti acquistati, e la rende incapace di acquistarne dei nuovi; 4. la fa schiava del demonio; 5. le fa meritare l'inferno, ed anche i castighi di questa vita.
967
D. Perché si dice che questi peccati gridano vendetta al cospetto di Dio?
R. Questi peccati diconsi gridare vendetta al cospetto di Dio, perché lo dice lo Spirito Santo e perché la loro iniquità è così grave e manifesta che provoca Dio a punirli con più severi castighi.
Io sono una sempliciotta, ma mi par di ricordare che Dio puni l'Egitto per il comportamento del Faraone contro gli israeliti con sette piaghe sette. Tutti gli Egiziani erano colpevoli di quel che decideva il Faraone ? Tutti i figli primogeniti erano colpevoli ?
RispondiEliminaNessuno si scandalizzava quando dal pulpito si parlava di Mose, o quando ce ne insegnavano la storia a scuola.
E la punizione di Gerusalemme per aver rifiutato di riconoscere ed accogliere il Messia ? Non tutti saranno stati d'accordo con Caifa ed Anna, eppure Gerusalemme fu rasa al suolo, non rimase pietra.
Ed allora ?
Da medico credo ci siamo "più cose in cielo ed in terra che la tua filosofia comprenda", credo che non tutto è riconducibile al biologico, al genetico, al virus o al battere, e quindi anche alla tettonica a zolle ed all'apertura di nuove faglie.
Che poi, scientificamente parlando, la vita stessa e' una scommessa contro il secondo principio della termodinamica, e perché quindi ci sia quest'enorme violazione di una legge dell'universo, violazione che va avanti da milioni di anni, nessun scienziato l'ha ancora spiegato. E men che meno riprodotta.
Perciò preferisco pregare e pensare che sarebbe meglio che Monsignor Becciu si facesse una visitina in un qualche paesino dell'interno della Sardegna, e parlasse con qualche vecchina centenaria, che gli insegnerebbe non solo il rispetto per un confratello più anziano, ma anche e soprattutto il timor dii Dio. Che da quando lo abbiamo dimenticato, "è pianto e stridor di denti" già nell' al di qua.
Splendido pezzo , Brava !
RispondiEliminaGrazie per aver ricordato che si sta giocando col fuoco ed e' giunta l'ora di scegliere : la vita eterna o la pena eterna .
Oratio
RispondiEliminaOmnipotens sempiterne Deus, qui respicis terram et facis eam tremere: parce metuentibus, propitiare supplicibus; ut cuius iram terrae fundamenta concutientem expavimus clementiam contritiones eius sanantem iugiter sentiamus . Per Dominum nostrum Iesum Christum filium tuum. Amen.
Secreta
Deus qui fundasti terram super stabilitatem suam, suspice oblationes et preces populi tui: ac trementis terrae periculis penitus amotis divinae tuae iracundiae terrores in humanae salutis remedia converte; ut, qui de terra sunt et in terram revertentur, gaudeant se fieri sancta conversatione caelestes. Per Dominum nostrum Iesum Christum, filium tuum. Amen.
Postcommunio
Tuere nos, Domine quaesumus, tua sancta sumentes: et terram, quam vidimus nostris iniquitatibus trementem, superno munere firma; ut mortalium corda cognoscant et te indignante talia flagella prodire et te miserante cessare. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum. Amen.
O Dio onnipotente ed eterno tu guardi la terra ed essa trema; perdona chi ti teme, risparmia chi supplica, e, dopo aver temuto il tuo sdegno che scuoteva i cardini della terra, possiamo a lungo esperimentare la tua clemenza che ne ripara le rovine. Per il nostro Signore Gesù Cristo...
O Dio che hai fondato e reso stabile la terra, accogli le offerte e le preghiere del tuo popolo; rimosso completamente il pericolo del terremoto, muta la paura del tuo giusto sdegno in rimedio per la salvezza degli uomini; ed essi che vengono dalla terra e alla terra ritorneranno, si allietino al pensiero che con una vita santa diventeranno cittadini del cielo. Per il nostro Signore Gesù Cristo. Amen.
Proteggi, o Signore, chi si ciba dei santi misteri; e la grazia celeste renda stabile la terra che, a cagione dei nostri peccati, abbiamo visto sussultare; e sappiano gli uomini che dal tuo sdegno nascono questi flagelli e per la tua misericordia hanno fine. Per il nostro signore Gesù Cristo. Amen.
Testo preso da: Legem credendi lex statuat supplicandi...anche a proposito di terremoti? http://www.cantualeantonianum.com/2016/11/legem-credendi-lex-statuat.html#ixzz4PBIGhDsf
http://www.cantualeantonianum.com
Non è vero -grazie a Dio- che il sito corrispondenzaromana è oscurato.
RispondiEliminaIo ho letto ieri e oggi vari art. tra cui quello del prof. E. De Mattei, da cui estraggo:
"Ma se scandalo c‘è, è proprio quello provocato dalla presa di posizione del prelato vaticano che dimostra di ignorare la teologia cattolica e l’insegnamento dei Papi, come Benedetto XVI, che nell’udienza del 18 maggio 2011, parlando della preghiera di intercessione di Abramo per Sodoma e Gomorra, le due città bibliche punite da Dio a causa dei loro peccati, afferma:
“Il Signore era disposto a perdonare, desiderava farlo, ma le città erano chiuse in un male totalizzante e paralizzante..."
...]
La legge Cirinnà non distrugge le case, ma l’istituzione della famiglia, producendo una devastazione morale e sociale non meno grave di quella materiale del terremoto. Chi può negarci il diritto di pensare che il disordine della natura è permesso da Dio come conseguenza della negazione dell’ordine naturale attuato dalle classi dirigenti dell’Occidente?"
http://www.corrispondenzaromana.it/terremoti-e-castighi-divini/
l'art. di E. De Mattei è pienamene concorde con quanto affermato da p. Cavalcoli, quelle verità dottrinali e morali sempre credute e predicate per 2 millenni dalla vera Chiesa Cattolica, che gli hanno ora procurato la censura di regime, attuata dal solerte p. Livio.
A quanto pare tutti oggi nel clero, in alto e in basso, hanno paura degli uomini, potenti e arroganti nelle loro menzogne a danno delle anime, ma non paura di Dio e della sua Giustizia, che però non tarderà, come Gesù ci avverte (v. parabola del giudice che esaudisce la vedova insistente).
chiedo scusa per il mio errore nel nome del prof., ovviamente: R. De Mattei
RispondiEliminaVorrei riproporre qui due interventi di Benedetto XVI, il primo sul "timore di Dio":
RispondiEliminahttps://w2.vatican.va/content/benedict-xvi/it/angelus/2008/documents/hf_ben-xvi_ang_20080622.html
e il secondo che commenta il Vangelo di San Luca:
http://w2.vatican.va/content/benedict-xvi/it/angelus/2010/documents/hf_ben-xvi_ang_20100307.html
"Gesù invita a fare una lettura diversa di quei fatti, collocandoli nella prospettiva della conversione: le sventure, gli eventi luttuosi, non devono suscitare in noi curiosità o ricerca di presunti colpevoli, ma devono rappresentare occasioni per riflettere, per vincere l’illusione di poter vivere senza Dio, e per rafforzare, con l’aiuto del Signore, l’impegno di cambiare la vita.
Ma la possibilità di conversione esige che impariamo a leggere i fatti della vita nella prospettiva della fede, animati cioè dal santo timore di Dio.
In presenza di sofferenze e lutti, vera saggezza è lasciarsi interpellare dalla precarietà dell’esistenza e leggere la storia umana con gli occhi di Dio, il quale, volendo sempre e solo il bene dei suoi figli, per un disegno imperscrutabile del suo amore, talora permette che siano provati dal dolore per condurli a un bene più grande."
Dio è buono, non può voler il male MA domanda, anzi " ESIGE che impariamo a leggere i fatti della vita nella prospettiva della fede, animati cioè dal santo timore di Dio" ed è questo MA, o E se preferite, che Becciu e alii omettono di aggiungere troppo preoccupati di piacere e non dispiacere al mondo diventato cosî amico, di non turbare troppo le povere coscienze "cattoliche" ammutolite da decenni di deformazione, di non scioccare le orecchie troppo sensibili di un gregge che considera scandaloso, scioccante e rivoltante quel che le generazioni che ci hanno preceduto sapevano, capivano e credevano.
RispondiElimina"Castigo divino? È l'effetto del rifiuto di Dio"
di Giorgio Carbone
http://www.lanuovabq.it/it/articoli-castigo-divino--leffetto-del-rifiuto-di-dio-17947.htm
Ed ecco il velo del tempio si squarciò in due da cima a fondo, la terra si scosse, le rocce si spezzarono (Mt 27,51)
RispondiEliminaCavalcoli ha pienamente ragione. Però evitiamo il "trionfalismo catastrofista", il compiacimento su "i castighi divini" che se arrivano fanno tanto male, i millenarismi un tanto al chilo e le teodicee da bar dello sport. Nell'impossibilità di poter affermare la certezza della responsabilità e del significato morale e soprannaturale di una catastrofe naturale che certamente non distingue troppo tra "innocenti" e "colpevoli" si tratta sempre di trarne una lezione provvidenziale: la vita è precaria spendiamola per il bene vivendola secondo la legge di Dio, fonte della vita, e asteniamoci dal peccato perchè questo, comunque sia, ci conduce al male e alla morte.
RispondiEliminaAnche in questo caso, come sempre il di più, cioé le troppe parole anche per difendere un concetto giusto, vengono dal Maligno.
(Piero Mainardi su Fb)
Per Piero Mainardi
RispondiEliminaSono d'accordo. Come esempio io cito il famoso "terremoto di Lisbona" del 1755. Il Portogallo era un regno cattolicissimo. La data era la Festa di Ognissanti, 1 novembre. La maggior parte del popolo, all'ora del terremoto, era in chiesa, appunto per la messa di Ognissanti. Molti sono morti dentro le chiese. Il 30% della popolazione di Lisbona morì. Come spiegare che in un paese cattolico, nella festa di Ognissanti, con tutto il popolo in chiesa che prega, il 30% della popolazione viene morta mentre celebrava i santi del cielo???
Padre Cavalcoli ha avuto ragione quando ha parlato del peccato originale. È anche possibile che Dio ci castighi per i nostri peccati, ma siamo cauti. Certo che la reazione dei modernisti vaticani è stata ridicola, ma ripeto, siamo cauti.
Riflettendo sull'intera faccenda e sul molto già accaduto prima a partire dalle concordi dichiarazioni di Papa Bergoglio col Card. Scalfari sono impressionanti la perfetta sintonia e sincronia tra il livoroso fronte laico progressista e il Vaticano cioè la (ex) Chiesa Cattolica. D'altra parte questa è gente che antepone totalmente l'ideologia a qualsiasi cosa e per esempio non si fa alcun problema nè si schifa a sostenere i sanguinari "tagliagole moderati" formati dall'Occidente che massacrano i cristiani in Siria per abbattere il locale legittimo Governo (vero Radio Vaticana?). Nè ha esitato a prendere le distanze dalle manifestazioni in difesa della famiglia naturale proprio quando si stavano legalizzando quelle gaie.
RispondiEliminaUn'ultima cosa, scusate se mi dilungo: recentemente mi è accaduto di ascoltare una omelia di un sacerdote che diceva che l'immigrazione in massa è voluta da Dio e che è nostro preciso dovere accettarla completamente se siamo veri credenti e cattolici. Il tutto accompagnato da citazioni del Papa e delle sacre Scritture. Sono sicuro che i rabbiosi signori laici e religiosi di cui sopra in questo caso non avrebbero nulla a che ridire su tale omelia.
Miles
RispondiElimina~ I castighi divini, tra i quali l'immigrazione
Se sono voluti da Dio perche' colpiscono anche i giusti, ossia le persone per bene, che non c'entrano con le leggi contro natura e contro Dio varate di recente anche in Italia? E' l'antica domanda. Dio fa piovere sui giusti e gli ingiusti, allo stesso modo. Nostro Signore non ha forse detto: "uno sara' preso ed uno lasciato"? A cosa si riferiva, alla morte naturale? No, al giudizio universale. Dio vede sempre le cose secondo una prospettiva ultraterrena, la nostra vita e' solo una fase di passaggio, che bisogna pero' vivere o comunque chiuder bene, se si vuole entrare alla fine nel Regno di Dio. Lasciando morire anche i giusti nelle catastrofi Dio non e' ingiusto, poiche' i giusti saranno da Lui salvati, immessi nella vita eterna presso di Lui. Giustamente Mic ha ricordato cosa disse il Signore quando gli riferirono di morti per disgrazie naturali o in seguito ad un eccidio di rivoltosi fatto dai Romani. Il senso e': "erano costoro pronti per la morte, per affrontare il Giudizio?". Non si perde in considerazioni cosiddette umanitarie.
Allora: la natura ci ricorda, con le sue catastrofi che siamo sempre precari su questa terra, "stranieri e pellegrini", e che dobbiamo esser sempre pronti alla morte, dopo la quale non c'e' il nulla ma il Giudizio. In questo quadro generale si inserisce l'aspetto particolare, quando certe catastrofi sembrano punizioni divine per certe colpe, in genere di governanti o di intere nazioni. Il recente terremoto mostra anche simbolicamente, per la distruzione della Chiesa di S. Benedetto alla vigilia del viaggio apostatico di Bergoglio in Svezia, caratteristiche che appaiono insolite e fa pensare che possa contenere un severo ammonimento divino.
L'immigrazione, cioe' l'invasione musulmana con la complicita' superattiva della Chiesa, e' anch'essa un castigo divino ma in senso diverso da come ritiene il prete sopra citato. Essa ci punisce per i nostri peccati (gli aborti, la vita dissoluta etc., la mancanza di fede) e punisce anche la Gerarchia per i suoi, mostrandone il tradimento perpetrato nei confronti delle Nazioni che essa stessa ha contribuito a scristianizzare. Continuandno a questi ritmi portera' al collasso l'Italia e l'Europa. Dice il governo che occorrono 4 miliardi di euro per tutti questi "profughi". E da dove li prende? Ma anche le strutture della Caritas verranno travolte, se qualcuno non si decide a dire che il fenomeno deve aver fine, che non c'e' posto, che "i migranti" hanno il dovere di starsene a casa loro. A. P.
Il profeta: annuncia ciò che ha udito e che verrà.
RispondiEliminaL'Apostolo: annuncia ciò che è avvenuto e che ha visto.
Annuncio profetico e testimonianza apostolica sono tra loro separate, cioè esperienze storiche diverse, ma tra di loro in continuità. Cio' che vedo è ciò che è stato udito.
San Giovanni è contemporaneamente apostolo ( ha visto il compiersi del tutto) e profeta ( narra ciò che verrà e che si è gia' compiuto). L' Apocalisse giovannea da senso al cristianesimo. Tolta la dimensione profetica al cristianesimo si toglie dalla vita dell' uomo il " tutto si è compiuto", la dimensione sacramentale della vita, in favore di una mera azione politica del cristiano. Ritenere pagano ciò che è avvenuto prima di Cristo è fare del Vangelo il libretto rosso di Mao e della Chiesa, non una pietosa onlus, ma un terrificante partito politico. Nella normalità i Galantino, i Becciu, i Pompilio sarebbero stati gentilmente invitati alla conversione .... il problema sta nel " manico". Io non voto per la Chiesa, io credo nella Chiesa, io spero e soffro gioendo della certezza della nuova venuta del Cristo. Non ritengo che il Vicario di Cristo ( di ieri e di oggi) sia un leader politico ( Barabba) ma colui che conserva "compimento e profezia" ( Pietro). Scacciate il mercante argentino dal Tempio.
(Matteo Dellanoce)
Quello che sta accadendo al domenicano padre Cavalcoli è scandaloso; non oso pensare quali opinioni verrebbero fuori da molti credenti cattolici se chiedessimo loro cosa sia il "timore di Dio"...
RispondiEliminaBisognerebbe chiedere a Becciu se era pagano anche Giovanni XXIII nel commemorare il terremoto di Messina.
RispondiElimina...
Bisogna però che la speranza vostra non sia presunzione; bisogna cioè che voi, accogliendo il consiglio che Ella dava alle nozze di Cana, facciate tutto ciò che Gesù vi dice [4], Ed Egli vi dice di fuggire il peccato, causa principale dei grandi castighi, di amare Dio al di sopra di tutte le cose, di riporre in Lui solo la vostra speranza e la vostra difesa contro le calamità, poichè « nisi Dominus aedificaverit domum, in vanum laboraverunt qui aedificant eam; nisi Dominus custodierit civitatem, frustra vigilat qui custodit eam » [5]. Vi dice inoltre che in quest'ora tremenda in cui lo spirito del male adopera ogni mezzo per distruggere il Regno di Dio, debbono essere impegnate tutte le energie per difenderlo, se volete evitare alla vostra città rovine immensamente più grandi di quelle materiali disseminate dal terremoto cinquant'anni or sono. Quanto più arduo sarebbe allora riedificare le anime, una volta che fossero staccate dalla Chiesa e rese schiave delle false ideologie del nostro tempo.
Sarà così, o diletti figli, che nella vostra città risorta a nuova vita, sacra alla Vergine e sacra ancora alla memoria delle innumerevoli vittime che oggi commemorate, potrà regnare e trionfare « tutto quello che è vero, tutto quello che è onesto, tutto quello che è giusto, tutto quello che è santo, tutto quello che rende amabile ... e il Signore della pace sarà don voi » [6].
semplicemente, grazie.
RispondiEliminaIl buon Padre Cavalcoli è di dura cervice. E non trae le normali conseguenze, che avrebbe dovuto trarre da anni, rispetto al suo immutato conservatorismo conciliare. Lo capisce o no che nella "Chiesa della misericordia" la Dottrina della Fede non può essere proclamata? Al di la dell'approfondimento sui "Castighi divini", che è benvenuto e ben svolto in questo articolo (anche io avrei, però, qualche rilievo da fare.. qualcuno lo ha già fatto), possibile che p. Cavalcoli ancora non capisca (o faccia finta di non capire) che il conciliarismo NON E' ASSOCIABILE alla retta dottrina? Non si può essere Conciliaristi e allo stesso tempo Tradizionali! E il conciliarismo prima o poi chiede il conto! E se non paghi, te la fa pagare!
RispondiEliminahttp://www.antoniosocci.com/caso-dei-bergogliani-cavalcoli-radio-maria-giovanni-xxiii-parlava-castighi-benedetto-xvi-ci-libera-dal-linguaggio-dei-castighi/#more-4902
RispondiEliminaho trovato su internet questo commento che condivido:
RispondiElimina"Il viceministro israeliano per la Cooperazione Regionale Ayub Kara in visita in Italia ha comunicato (qualche settimana fa) alle agenzie quanto segue: ”Sono sicuro che il terremoto è avvenuto a causa del voto italiano all’UNESCO”. Nessun giornale, nessuna TV, nessuna autorità civile e religiosa ha osato accusarlo di “superstizioso oscurantismo”. Quando ha diffuso la sua certezza che noi subiamo i terremoti perché non votiamo come ordina Israello, il viceministro Kara era in visita al Papa ed il bello è che “Francesco“ gli ha dato pure ragione ! Se Kara parla di "punizione divina" per il voto all'Unesco, Bergoglio acconsente e sottoscrive, se il buon padre Cavalcoli osa dire la sua in proposito, ecco che si scatena la reazione feroce degli scherani del pensiero unico con Galantino che osa addirittura accusare padre Cavalcoli di "paganesimo senza limiti" ! Una bestemmia oscena e gratuita che conferma l'ipotesi che il fumo di satana si è infiltrato nei Sacri Palazzi."
(salvatore Canto)
Il mancato riconoscimento, da parte dell’Unesco, delle radici ebraiche e cristiane di Gerusalemme, è stata solo l’ultima di queste bugie, un colpo di maglio sferrato a quello che residua della cristianità. Nel 2009 Gerusalemme fu definita dagli onusiani “capitale della cultura araba”. In combutta con con l’Autorità Palestinese, l'Unesco rispondeva così a quella che, allora come oggi, viene considerata la "occupazione israeliana" di Gerusalemme.
RispondiEliminaNel 2010, la Tomba di Rachele (la moglie di Giacobbe) e la Grotta dei Patriarchi a Hebron, in quanto “false trombe ebraiche” - per l’Agenzia - furono trasformate in moschee. Quando ebrei e cristiani osano avvicinarsi a questi luoghi sacri per pregare, vengono intimiditi, aggrediti, e in certi casi persino uccisi. Sono anni che l’Agenzia Onu collabora con l’Isesco, ovvero con la Organizzazione della conferenza islamica, partecipando forse al sogno di una supremazia musulmana globale. Tessera dopo tessera, vogliono trasformare l’Occidente in una colonia islamica. Ma per primo bisogna far passare Gerusalemme nelle mani dell’islam, perlomeno storicamente. Poi potrebbe seguire Atene. E a Istanbul con la trasformazione della Basilica di Santa Sofia in Moschea si sta compiendo l'opera di scristianizzazione completa.
Sicuramente il peccato originale ha sconvolto i piani di Dio e ha attirato sofferenza e morte sull'umanità; si può dire quindi, senza offendere nessuno che tutte le catastrofi naturali: terremoti,alluvioni,eruzione di vulcani, tipo il Vesuvio che ha seppellito tanti popoli dell'antichità...incidenti mortali di ogni tipo, sono conseguenza del peccato originale. Come ha riparato Dio questo disordine provocato dalla disobbedienza del primo uomo!? Con il mistero della Redenzione: ha liberato l'uomo dal peccato, non dalle sofferenze, queste hanno uno scopo espiatorio; dobbiamo puntare alla salvezza eterna accogliendo Gesù nella nostra vita e vivendo secondo la sua parola; se rifiutiamo il dono della redenzione saremo destinati alla disperazione per sempre.Gli sconvolgimenti naturali, sono e devono essere considerati, campanelli di allarme, forti richiami alla conversione, alla perseveranza nella fede.
RispondiEliminaCastellaz Giovanni

Fatto vissuto da poco.
RispondiEliminaOggi l'omelia del parroco, con i bambini del catechismo, si è basata sulla denigrazione di questi teologi da strapazzo, riferendosi a padre Cavalcoli, che parlano ancora di castighi di Dio.
Tali personaggi seminano il veleno della polemica, che a alla sua base il grave peccato della presunzione (N.B. La polemica, in realtà, l'hanno fatta il Vaticano e il parroco nell'omelia).
Ma non basta.
Il parroco ha detto che il vero atto di dolore, checchè ne dicano tali teologi, è quello senza "ho meritato i tuoi castighi", perchè prevale l'intelligenza: Dio è buono e non può volere castighi.
Alla successiva lezione di catechismo ha insegnato ai miei figli - che ho comunque 'vaccinato' contro le eresie moderniste dilaganti, nei miei limiti - che praticamente non c'è l'inferno, che Dio lo vince con l'amore. In sostanza, che se c'è è vuoto.
I miei figli, in età da cresima, si sono stupiti delle evidenti contraddizioni con il Vangelo e intensificherò la mia indegna catechesi, cercando di rimediare come posso a queste deprecabili eresie.
Ringrazio Dio e vedo la sua grandezza in questo: sta a me, come padre di famiglia, la responsabilità di trasmettere ai figli l'insegnamento della fede.
Per farlo in questo contesto protestante/modernista, dovrò passare al 'contrattacco spirituale', intensificare le mie conoscenze della dottrina, le preghiere, la spiritualità, secondo il tradizionale e immortale insegnamento della Chiesa
Una grazia che migliorerà il mio cammino di fede e quello dei miei figli!
Il castigo di Dio è a fin di bene: se Dio è Padre buono deve castigare, perchè il buon padre non vizia i propri figli.
Il castigo di Dio è in realtà anche una grazia, perchè ci fa rinsavire, visto che siamo 'de coccio', come si dice a Roma.
I veri cattolici, in questi tempi, si rafforzeranno e miglioreranno sempre più perchè 'a chi a chi a avrà, verrà dato più di quello che ha e a chi non ha verrà tolto anche ciò che si illude di avere'.
Ovviamente, faticando, combattendo e soffrendo nella via sempre più stretta.
Condivido in pieno l'intervento di Rr e di Luisa, che ringrazio per aver riportato la riflessione di Benedetto XVI, che ho conservato.
RispondiElimina@ La dichiarazione inconsulta del viceministro isr. Kara riprovata dal governo del suo Paese
Per essere precisi la sua esternazione era sulla prima pagina del Corriere della Sera, che la commentava in modo non favorevole anche se in toni morbidi. La polemica poi non e' andata avanti perche' c'e' stato un rapido intervento del premier israeliano che si e' dissociato nettamente dalla dichiarazione e ha detto che tale opinione personale non e' quella del suo governo. Anzi, mi pare abbia detto, Netanyhau, che Israele e' amico dell'Italia e che e' pronto ad aiutarla per il terremoto, se occorre (o qualcosa del genere). A. P.
RispondiEliminaDalla sua interpretazione del passo riportato da Luca su cio' che ha detto Gesu' quando informato di persone uccise in un tumulto o perche' vittime di una disgrazia, Benedetto XVI sottace tuttavia la nozione del castigo divino. Gesu' conclude le sue due frasi dicendo: " se non fate penitenza, perirete tutti allo stesso modo". Cioe' malamente. IL "perire" qui come si deve intendere? IN senso meramente descrittivo (esser ucciso, morire di morte violenta) oppure, come si suol dire, "etico e dogmatico", cioe' come "perire" dell'anima che va all'eterna dannazione? Secondo me, il senso del messaggio del Signore era qui il secondo (senso forte-"estote parati"- vivete sempre in grazia di Dio si' che la morte vi trovi pronti al Giudizio). Altri pero' potrebbe non esser d'accordo. A. P.
OT: all'anonimo 13.44:
RispondiEliminaLei ha letto la dichiarazione UNESCO, parola per parola, su cui l'Italia si è astenuta?
Non credo, perché se l'avesse letta e compresa, capirebbe che il suo intervento è "fuori" su tutta la linea.
Come con Padre Cavalcoli: l'han tirato dentro in unapolemica stupida, verosimilmente creata ad arte,senza aver letto o ascoltato le sue parole, che, per altro, a mio modesto parere, erano persino troppo semplici ed un po' ambigue (conciliariste).
Le nomine in Vaticano, le ultime, e Lund devono aver smosso molte coscienze, Oltretevere, e qualcuna deve aver parlato e forse pure minacciato interventi.
Ed allora via con le "purghe" staliniane. Hanno paura, e come le bestie impaurite, attaccano a testa bassa. Non paura di Dio, no, paura di non portare a termine l'incarico ricevuto. E che chi gliel' ha conferito, chieda presto il conto.
La catechesi di Padre Cavalcoli del 18 novembre 2013 non fa altro che ribadire cio' che la Santa Chiesa ha sempre insegnato (Mio Dio, perché sei verità infallibile, credo fermamente tutto quello che tu hai rivelato e la Santa Chiesa ci propone a credere. ) . La potrebbe leggere e commentare insieme ai suoi figlioli .
RispondiEliminaMagari Mic potrebbe ancora arricchirla ?
http://isoladipatmos.com/dio-castiga-e-usa-misericordia/
Il mio parroco , ieri sera , commentando il Vangelo di oggi, forse per la presenza di molti bambini ha ritenuto di non parlare della condanna ma solo ed esclusivamente della salvezza . Eppure la Madonna a Fatima a quei bambini di 7 e 9 anni ha mostrato l'inferno , ha spiegato che lì andranno le anime di coloro che rifiutano la salvezza , la Madonna non li ha trattati da stupidini , li ha subito messi davanti alla responsabilita' di dover corrispondere all'Amore .
Per mia consolazione questa mattina , in un'altra Chiesa , il Sacerdote ha parlato sia della salvezza che della condanna , nonche' della gravita' di ricevere in peccato la Santa Eucaristia "dono immenso e immeritato ", ed ha recitato la preghiera che si dovrebbe recitare in tempo di terremoto :
O Dio onnipotente ed eterno tu guardi la terra ed essa trema; perdona chi ti teme, risparmia chi supplica, e, dopo aver temuto il tuo sdegno che scuoteva i cardini della terra, possiamo a lungo esperimentare la tua clemenza che ne ripara le rovine. Per il nostro Signore Gesù Cristo...
P.S. Quanto al "timore di Dio" , potrebbe spiegarlo con semplicita' ai suoi figlioli leggendo insieme il salmo 129 commentato da BXVI :
RispondiEliminahttp://www.donbosco-torino.it/ita/Kairos/Vita%20Spirituale/06-07/02-Salmo_130.html
È significativo il fatto che a generare il timore, atteggiamento di rispetto misto ad amore, non sia il castigo ma il perdono. Più che la collera di Dio, deve provocare in noi un santo timore la sua magnanimità generosa e disarmante. Dio, infatti, non è un sovrano inesorabile che condanna il colpevole, ma un padre amoroso, che dobbiamo amare non per paura di una punizione, ma per la sua bontà pronta a perdonare.
Commento mio : per il Buon Dio , ancorche' novantenni , siamo sempre piccoli .
Ciao !
RispondiElimina@ Ad ingenerare timore e' il castigo non il perdono
"Tu dunque dirai: I rami sono stati recisi, perche' io [il Gentile] fossi innestato. E' vero, per la loro incredulita' [gli Ebrei] sono stati recisi, e tu stai saldo per la fede. Tuttavia non t'abbandonare all'orgoglio ma temi, perche' se Dio non ha risparmiato i rami naturali, non debba forse risparmiare nemmeno te".(Rm 11, 19-21). A. P.
Anonimo delle 13:44: premesso che, come sa chi mi legge qui, non sono certo accusabile di simpatie filo-musulmane, non entro nel merito della dichiarazione Unesco di cui sostanzialmente non me ne frega niente. Queste ipocrite diatribe giudaico-mussulmano-massoniche mi fanno solo ridere, anche se riconosco che sono gli ebrei a impedire o limitare le preghiere musulmane nella moschea di Al Aqsa e non i musulmani a impedire agli ebrei di dondolarsi davanti al muro del pianto. Nel merito, anche rischio di apparire inattuale, mi limito a dichiarare che Gerusalemme dovrebbe essere liberata e cristiana. Punto.
RispondiEliminaTuttavia non posso non rilevare che nello stato sionista e nei territori occupati i cristiani non sono perseguitati dai musulmani, ma dagli ebrei. La drastica diminuzione delle famiglie cristiane nelle zone in cui erano, fino a qualche anno fa, maggioranza, è dovuta al comportamento degli occupanti sionisti. Non sono stati pochi gli attentati degli estremisti ebraici contro edifici e chiese cristiane. Ci dimentichiamo, qualche anno fa, della Madonnina sulla basilica cristiana presa a cannonate dall'esercito sionista? Scritte di minaccia in ebraico sugli edifici cristiani sono la norma. Così come è la norma che edifici cristiani di Gerusalemme vecchia vengano espropriati dagli occupanti. Di recente, frati francescani sono stati aggrediti da ebrei ortodossi a Gerusalemme. Una Bibbia è stata bruciata in piazza. E chi è stato a Gerusalemme come pellegrino sa che le guide sconsigliano vivamente ai cristiani di entrare nei quartieri degli ebrei ortodossi. Si rischiano insulti, sputi, sassate.
La scandalizzata, scomposta, scatenata, scontata reazione rabbiosa dei mondialisti filo-sionisti al documento dell'Unesco (ma, come giustamente le chiede RR, lei lo ha letto, Anonimo?) mi fa solo sghignazzare. Poi penso alle migliaia e migliaia di cristiani assassinati dall'Isis alla cui fondazione, formazione, finanziamento e armamento non poco hanno contribuito Israele, gli Usa, la Turchia, gli Stati del Golfo, penso al fatto che i feriti dell'Isis vengono portati dalla Siria nell'entità sionista per essere curati, penso che l'artiglieria e l'aviazione sionista bombardano senza motivo le truppe di Assad favorendo l'Isis, penso che esponenti sionisti hanno dichiarato che "l'Isis non è un problema" e che il loro stato vuole che ci sia instabilità ai suoi confini perché questo gli fa comodo e smetto di sghignazzare. E m'indigno.
Definire lo Stato d'Israele "l'entita' sionista" e' linguaggio da estremisti. E' uno Stato, con tutti i crismi, costituitosi con la forza, come quasi tutti gli Stati di questo mondo. Chi ha detto che gli Israeliani bombardano le truppe di Assad? Qual'e' la fonte? Non bisogna confondere gli ultraortodossi, che sembra siano ostili non solo ai cristiani ma a tutti, anche al resto degli ebrei, con lo Stato israeliano, che e' uno Stato, di fatto, laico. A. P.
RispondiEliminaMemoráre, o piíssima Virgo María,
RispondiEliminanon esse auditum a sǽculo,
quemquam ad tua curréntem præsidia,
tua implorántem auxilia,
tua peténtem suffrágia, esse derelíctum.
Ego tali animátus confidéntia, ad te,
Virgo Virginum, Mater, curro, ad te vénio,
coram te gemens peccator assisto.
Noli, Mater Verbi, verba mea despícere;
sed áudi propitia et exáudi.
Amen.
Diceva Gesù: ""se trattano così i rami verdi, che ne sarà dei rami secchi?""
RispondiEliminaChiedetelo alla nuova gerarchia conciliare e bergogliana.
L'ennesima voce modernista, Padre Maggi:
RispondiElimina"Dio è Amore (1 Gv 4,8), e nell’amore non c’è alcuna parvenza di castigo".
"la buona notizia di Gesù non contiene alcuna minaccia di castighi divini".
"In nessun brano del vangelo si annunziano castighi per i peccatori, ma si afferma che “Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui”(Gv 3,17)."
Dante Pastorelli su FB:
Sono frasi che estrapolate da tutto il contesto portano alla falsa dottrina della salvezza universale che parte almeno da Origene per arrivare ai nostri giorni, alcuni papi compresi. Cfr. studi del Dormann sulla teologia di G. Paolo II, e mi limito a lui per non sporcare la pagina coi nomi di Mancuso ed altri.
Non nutro particolare simpatia per il conciliare p. Cavalcoli, che fra l'altro fu molto polemico col mio Amico e Maestro mons. Brunero Gherardini.
A me sembra che Cavalcoli sia stato superficiale e frettoloso nell'affrontare un tema teologico delicato come quello dei drammi che causa la natura, stravolta dal peccato originale, stravolta dai nostri peccati attuali e dalla stessa mano dell'uomo.
Non vedo, però, perché Dio non possa punire. La misericordia non è il solo attributo di Dio e senza la giustizia la misericordia sarebbe una somma ingiustizia.
Presumere, tuttavia, di abbinare un tragico evento naturale - che può esser anche solo permesso da Dio - a questo o a quell'altro peccato o legge che il peccato protegge o promuove, è privo di senso: come si fa a leggere nella mente di Dio?
Sappiamo però che il male, personale e collettivo, rientra nei piani di Dio. Persino la morte di un bambino innocente Dio permette e se lo permette è per avvisarci: estote parati, e per indurci alla riflessione sulla nostra vita nei rapporti con Lui, sulla nostra precarietà ed anche sulla necessità del dolore purificatore.
OGGI SI FA MEMORIA DI TUTTI I SANTI DELL'ORDINE DOMENICANO. PREGHIAMO PERCHE' INTERCEDANO PER QUEI PAVIDI CHE HANNO ATTACCATO INGIUSTAMENTE UN LORO CONFRATELLO
RispondiEliminaIn riferimento all'intervento di Dante Pastorelli.
RispondiEliminaPadre Cavalcoli non ha creato un nesso diretto tra legge Cirinnà e terremoto: ha invece inquadrato la cosa a partire dal peccato originale. Cerchiamo di non cadere anche noi nella trappola, per favore, ripetendo involontariamente le falsità che altri hanno messo in giro.
--
Fabrizio Giudici
Credo (e lo dico senza polemica) che p. Cavalcoli dopo la polemica che lo ha visto vittima in questi giorni potrà adesso meditare meglio sul senso e le conseguenze di certe sue dichiarazioni precedenti, allineate rispetto ai mutamenti introdotti dall'Amoris Laetitiae e che rappresentano un criterio generale di lettura e accettazione del nuovo corso ecclesiale: "Il concedere o non concedere la comunione entra nel potere della pastorale della Chiesa e nelle norme della liturgia, che sono stabilite dalla Chiesa secondo la sua prudenza». Bisogna evitare sia «la rigidezza di un conservatorismo rigorista» sia «il modernismo storicista e lassista ...
RispondiElimina"Dobbiamo quindi pensare che un eventuale mutamento dell’attuale regolamento sui divorziati risposati, non intaccherà affatto la dignità del sacramento del matrimonio, ma anzi sarà un provvedimento più adatto, per affrontare e risolvere le situazioni di oggi".
Perché se si può cambiare in merito a una norma pastorale che è regolata direttamente dalla Rivelazione non si può cambiare nell'interpretare il fondamento soprannaturale di una vicenda naturale?
Piero Mainardi su Fb
E, come al solito, è solo un questione di soldi, puro, vile denaro, Mammona nel suo più intimo essere.
RispondiElimina:"Via i soldi pubblici da Radio Maria, perché omofoba", questo, più o meno, il titolo dell'articolo sul "Giornale".
Radio Maria ha soldi, fa soldi, riceve soldi, e quindi fa gola agli avidi. O si allinea, e cede il conquibus alla S. Sede, o va distrutta, ed i suoi soldini finiscono comunque alla S. Sede.
Come con i FFI.
PS: io non trovo giusto che radio, tv, giornali ricevano soldi dai contribuenti, qualsiasi radio, tv, giornale, inclusa, come sapete, la Rai. E ciò vale per tutti, indipendentemente. Se voglio ascoltare una radio, guardare una tv, leggere un giornale, me lo pago, ma solo quello che pare e piace a me. Libertà di scelta !
Perciò se NO soldi pubblici a Radio Maria, NO soldi pubblici a Radio Radicale.
La faccenda puzza sempre più d'imbroglio e trappolone teso all'ingenuo Domenicano.
Libro della Sapienza
RispondiEliminaIl giusto, anche se muore prematuramente, troverà riposo. Vecchiaia veneranda non è la longevità, ne' si calcola dal numero degli anni; ma la canizie per gli uomini sta nella sapienza; e un'età senile è una vita senza macchia.
Divenuto caro a Dio, fu amato da lui e poiché viveva fra peccatori, fu trasferito.
Fu rapito, perché la malizia non ne mutasse i sentimenti o l'inganno non ne traviasse l'animo,
poiché il fascino del vizio deturpa anche il bene e il turbine della passione travolge una mente semplice. Giunto in breve alla perfezione, ha compiuto una lunga carriera.
La sua anima fu gradita al Signore; perciò egli lo tolse in fretta da un ambiente malvagio.
I popoli vedono senza comprendere; non riflettono nella mente a questo fatto che la grazia e la misericordia sono per i suoi eletti e la protezione per i suoi santi.
Romani 8,28-35
Del resto noi sappiamo che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio, che sono stati chiamati secondo il suo disegno. Poiché quelli che egli da sempre ha conosciuto li ha anche predestinati ad essere conformi all'immagine del Figlio suo, perché egli sia il primogenito tra molti fratelli; quelli poi che ha predestinati li ha anche chiamati; quelli che ha chiamati li ha anche giustificati; quelli che ha giustificati li ha anche glorificati. Che diremo dunque in proposito? Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi? Egli che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi, come non ci donerà ogni cosa insieme con lui? Chi accuserà gli eletti di Dio? Dio giustifica. Chi condannerà? Cristo Gesù, che è morto, anzi, che è risuscitato, sta alla destra di Dio e intercede per noi? Chi ci separerà dunque dall'amore di Cristo? Forse la tribolazione, l'angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada?
Vangelo S. Matteo 22,12-14
... gli disse: Amico, come hai potuto entrare qui senz'abito nuziale? Ed egli ammutolì. Allora il re ordinò ai servi: Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti. Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti.
_____________________________________________
Ancor prima di nascere, predestinati alla chiamata. Chiamati con la nascita alla vita, perchè volgessimo a Lui lo sguardo, essendo sotto la signoria del principe di questo mondo. Glorificati mediante le prove in cui passiamo, portando la croce e agendo come si deve, da mortali, fidandoci e non recalcitrando, nuocendo a noi stessi. Giustificati come peccatori mediante il sangue dell'Agnello, del quale ci siamo gloriati, venendo adottati a figli insieme al Figlio, secondo la predestinazione degli eletti. La realtà della Sacra Scrittura dice Dio senza farne una caricatura utile per le nostre pretese. Dio non castiga, ma nemmeno evita che il castigo concorra alla purificazione che la Sua misericordia offre ai peccatori per glorificarli -giustificati- tra gli eletti, santi con i santi.
"io non trovo giusto che radio, tv, giornali ricevano soldi dai contribuenti"
RispondiEliminaSono d'accordo. Dal punto di vista pratico, noi non possiamo dipendere da finanziamenti pubblici: come si può vedere, diventiamo ricattabili.
--
Fabrizio Giudici
http://querculanus.blogspot.it/2016/11/una-importante-e-gradita-precisazione.html#more
RispondiEliminaANGELO DI DIO.
Angelo di Dio, che sei il custode di Padre Giovanni Scalese , illumina, custodisci, reggi e governa lui che ti fu affidato dalla pietà celeste. Amen.
All'anonimo 6 novembre 2016 21:46
RispondiEliminaNessuno vorrebbe usare un linguaggio da "estremisti", ma i tempi ci condizionano e tenere a freno l'ira è prerogativa divina (!). Lei ha ragione quando afferma che lo Stato d'Israele "E' uno Stato, con tutti i crismi, costituitosi con la forza, come quasi tutti gli Stati di questo mondo", ma rispetto all'altra affermazione "Chi ha detto che gli Israeliani bombardano le truppe di Assad? Qual'e' la fonte? " mi permetto di indicarle i non pochi articoli sull'argomento di Maurizio Blondet . Li legga se non l'ha già fatto, e ci rifletta coscienziosamente, avendo almeno il dubbio che in questa epoca della menzogna la verità va con fatica cercata in fonti non ufficiali e certamente non su organi di informazioni al soldo del potere, quello vero, che per cortesia nei suoi riguardi, non aggettivizzo. Anche oggi, il Blondet nel suo articolo ISRAELE SI PREOCCUPA PER LA VITTORIA SCIITA AD ALEPPO. E VA A MOSCA afferma : "Dall’inizio della guerra in Siria, l’aviazione sionista ha bombardato più volte le posizioni dell’esercito regolare siriano e convogli di Hezbollah (allo stesso modo gli americani hanno sistematicamente distrutto le infrastrutture civili della Siria: ponti, centrali elettriche, fabbriche), e sempre impunemente, perché Damasco non osava tirarsi addosso un altro nemico bellico nella guerra aperta. A metà settembre però qualcosa è cambiato: la contraerea siriana ha abbattuto un F-16 israeliano (e un suo drone); la cosa è stata smentita da Israele, ma ha lasciato le più vive inquietudini nella leadership sionista. "
Non dico che ipse dixit, ma questa potrebbe essere la verità.
http://gwnblog.lanuovabq.it/cavalcoli-querelato-per-diffamazione/
RispondiEliminaSono il signor Nemo ma già il 27/8 quando c'era il funerale delle prime vittime del sisma ho scritto (riprendendo stralci di 2 salmi e una preghiera, quindi senza inventare assolutamente nulla, dato che non sono un eminente teologo):
RispondiEliminaDio tu hai fatto tremare la terra, la hai squarciata. Risana le sue crepe perché essa vacilla. Hai dato un segnale a quelli che ti temono, perché siano liberati i tuoi amici e fuggano lontano dagli archi. Signore ascolta la mia preghiera, porgi l'orecchio alla mia supplica: l'eterno riposo dona loro, Signore!
Ritengo che il povero p.Cavalcoli abbia cominciato a prendersi carne dalla gerarchia già da quando come postulatore della causa di padre Tyn avendo sviluppato in una certa forma determinati argomenti ha scontentato qualcuno. Mi risultava che fosse biritualista ora non posso ribadirlo con certezza ma forse sapendo di non dir boiate ha cercato di uscire come poteva dall'angolino in cui si sentiva confinato.
Per via di parlar curialese la sorte della radio di padre Fanzaga se ben guardiamo non è molto diversa da quella delle suore di padre Manelli: o ti conformi o ti spengo..
RispondiElimina@ Blondet che fonti cita?
Le cita le sue fonti, nel dare queste informazioni sul supposto appoggio militare israeliano ai ribelli antiAssad? E se le cita, quali sarebbero? quando leggiamo notizie sui giornali, non possiamo certo considerare i giornali stessi fonte primaria delle notizie che stampano, soprattutto nel caso di eventi bellici (a meno che non dicano trattarsi di testimonianza de visu di un loro inviato). In linea di principio, non escludo niente. Pero' vorrei avere un'indicazione precisa delle fonti delle notizie e in particolare di certe notizie. A. P.
A.P.,
RispondiEliminase legge Blondet, troverà tutte le citazioni che desidera.
Del resto che tra Netanyhau e Assad non corra buon sangue, non ci vuole molto a capirlo, se non altro per l'occupazione isrraeliana delle alture del Golan, territorio siriano occupato nel 1967, e mai restituito, nonostante dichiarazioni su dichiarazioni, risoluzioni su risoluzioni dell'ONU.
PS: "entità sionista" non è ne' un errore, ne' un insulto. Se non fosse stato per il movimento sionista creato da Theodore Herzl nel XIX sec., lo Stato d' Israele non esisterebbe. Quindi esso e' esattamente questo, un'entità, un' essenza, voluta e creata dal movimento sionista. Che ne' allora, ne' ora, rappresentava/rappresenta la totalità degli Israeliani e degli Ebrei del mondo.
Una mia opinione. Sono stato all'inizio critico verso Padre Cavalcoli quando ho letto la trascrizione della sua conversazione radiofonica, per quel che si comprendeva di fatto. ingenuità di un anziano sacerdote che non ha padronanza del mezzo radiofonico di fronte all'incalzare di domande contraddittorie. Poi ho approfondito la dottrina della Chiesa a riguardo, ascoltato la sequenza delle sue parole, e mi son reso conto che in fondo Padre Cavalcoli ha affermato coerentemente la dottrina ed il magistero. certo in modo semplificato, discorsivo. Non concordo assolutamente con le sue posizioni sull'Amoris Laetitia, ma egualmente lo abbraccio filialmente per il carico di ingiurie e offese e anatemi che ha subito, finanche da un mediocre monsignore vaticano che ha affermato una bestialità senza precedenti, cioé l'Antico Testamento, il "precristiano", non è teologia della Chiesa cattolica. (Ma qui si pone allora un problema di libertà del cristiano nell'affermare la vera Fede o nel fare apologetica o solo semplice testimonianza. In una chiesa cattolica dove un triste figuro come il Priore di Bose, semplice laico con studi ragionieristici, può spargere le sue eresie evidenti e provate e viene inviato da vescovi e preti a tenere conferenze pubbliche e catechesi, che posto ha un Padre Cavalcoli che fino a confutazione contraria, sempre possibile, resta fedele alla dottrina e al Magistero? Quale Chiesa cattolica professa padre Cavalcoli e quale Monsignor Becciu?). Questo è uno dei misteri di questo tempo, nel quale il Prefetto della Dottrina della Fede può affermare, con una certa sicurezza, che ci sono due Papi. Fatto indicibile e apocalittico. Tempi non facilmente comprensibili quindi. Tempi nei quali anche il direttore di Radio Maria, don Livio fanzaga si trova in una posizione difficile, al punto che la risoluzione dei problemi comporta decisioni anch'esse "apocalittiche" nelle quali spesso ha sbagliato colpevolmente, (non so quanto consapevolmente) tutto quel che poteva sbagliare, sia nella conduzione tecnico professionale di Radio Maria, che non è sua creatura e non è di sua proprietà, sia in quella editoriale e "pastorale". Ma qui il discorso si farebbe lungo. In fondo difendere il buon nome di Padre Cavalcoli è porre una pesante ipoteca sull'operato di padre Livio Fanzaga. Non è attaccare o prendere posizione contro la radio, ma porre il problema se quella conduzione ideologica può garantire ancora a Radio Maria quel ruolo e quel valore nella "buona stampa" cattolica internazionale. La questione è complessa, c'entra la Cei, la questione delle apparizioni di Medjugorie ancora aperta, Papa Bergoglio, le tendenze "ideologiche" e di potere all'interno della Chiesa, l'idea stessa di catechesi e pastorale per i tempi nostri. Certo non credo che Padre Livio possa cavarsela epurando collaboratori ogni due per tre o allineandosi pedissequamente a Mons Galantino o alle scomuniche vaticane post "misfatto". Radio Maria sarebbe così gradita all' establishment clericale e vaticano ma invisa ai radioascoltatori cattolici, che oramai vivono il disagio dei travagli della Chiesa sotto il pontificato di Francesco con sempre crescente intensità. E questo sarebbe esiziale per il mantenimento economico della radio, che follemente basa una struttura costosissima su un "azionariato" diffuso e parcellizzato, frutto di donazioni volontaristiche ed emozionali.
RispondiElimina
RispondiElimina@ Ancora sulla "entita' sionista", refrain settario
Nell'uso del politicamente corretto di destra, ma anche di parte della sinistra, il termine "entita' sionista", impiegato anche dai palestinesi etc., e' spregiativo. Viene usato per negare ad Israele la natura di Stato e anche il diritto ad esserlo. E' tipico di un certo antisemitismo, radicale e inveterato. Lo Stato di Israele esiste poi non tanto perche' voluto dai sionisti quanto perche' questi sionisti hanno dimostrato di possedere i cosiddetti attributi, vincendo militarmente a piu' riprese tutti i paesi arabi, che volevano annientarli.
IL diritto ad esistere degli Stati (rispetto agli altri Stati) si basa sempre sulla forza, cioe' sulla capacita' di mantenersi indipendenti militarmente, o resistendo vittoriosamente alle aggressioni o aggredendo a propria volta gli altri, tenendoli in rispetto, o tenendoli sotto la minaccia di tale aggressione. A. P.