Il reggiano Lorenzo Ghizzoni, un tempo ausiliare della Diocesi di Reggio-Emilia, oggi Vescovo di Ravenna, ne ha combinata un'altra delle sue.
Dopo il veto-non-veto adoperato con i fedeli che chiedevano una Messa tradizionale nel ravennate (appena scoperto che essa sarebbe stata celebrata da sacerdoti della Fraternità Sacerdotale San Pio X) questa volta ha deciso di abolire la Messa (quella nuova) per marciare per la "pace", dritto e ritto verso una moschea. La cosiddetta "Giornata della pace", inaugurata cinquant'anni fa da Paolo VI faceva tappa a Ravenna ogni primo dell'anno, e pare che gli abitanti siano ancora affezionati a questa iniziativa, già di ambiguo e modernista gusto, visto e considerato quale sia il tono delle "marce della pace" comuni.
Tuttavia in questa circostanza il Monsignore è riuscito a far discutere comunque i fedeli, stravolgendo per la prima volta il consueto iter che si sarebbe dovuto appunto concludere in una chiesa, con Messa e canto del Te Deum.
Il gaudente Ghizzoni si è dimostrato entusiasta, dichiarando che "È la prima volta in Italia!"
A lui fa eco Luciano di Buò, direttore dell'Ufficio diocesano della pastorale sociale e del lavoro:
"Abbiamo pensato che in un mondo e in un periodo storico caratterizzato da contrapposizioni e violenza questo fosse il segno più significativo, che invece la collaborazione e l'incontro tra persone di religioni diverse è possibile, e qui a Ravenna è realtà."
Solenne tappa in moschea dunque, la seconda più grande d'Italia, dalla quale sarebbero partiti - secondo indiscrezioni provenienti da report polizieschi - il 10% dei foreign fighters del Paese, proveniente proprio da Ravenna.
Il tema-titolo fissato per l'annuale marcia sincretista segue il monito di Bergoglio che è "La non violenza stile di una politica per la pace".
Ieri pomeriggio ha avuto perciò luogo questo scandaloso evento, per la quale realizzazione la Diocesi ha pure pagato i pullman per portare i fedeli alla moschea dove si è tenuta una visita guidata.
Qualcosa di strano? Purtroppo ed effettivamente no.
Chissà perché Ravenna è la diocesi della Romagna che ha meno vocazioni... A rischio di estinzione clero.
RispondiEliminaNon è vero che ha abolito la Messa e il Te Deum!
RispondiEliminaHa vinto il premio ' giuda iscariota 2017' .
RispondiEliminahttp://www.webdiocesi.chiesacattolica.it/emilia_romagna/ravenna_cervia/00044882_Agenda_dell_Arcivescovo_dal_25_dicembre_all_8_gennaio.html
RispondiEliminaSabato 31 dicembre
Alle ore 15.00 partecipa alla Marcia della Pace. Alle ore 18.30 celebra la Santa Messa sole in Cattedrale.
Domenica 1 gennaio
Alle ore 11.00 celebra la Santa Messa in Cattedrale.
Vi propongo alcuni passaggi della recensione di Rusconi del libro di Aldo Maria Valli:
RispondiElimina“266. JORGE MARIO BERGOGLIO. FRANCISCUS P.P.”
" Alla fine delle circa 200 pagine (ricche di testimonianze sia papali che di osservatori di provenienza diversa) la domanda fondamentale inevitabilmente resta, molto inquietante – meglio: drammatica - per chi è cresciuto a pane e dottrina sociale della Chiesa e si ritrova confrontato con il magistero perlomeno curioso dell’odierno inquilino di Santa Marta:
“Se la Chiesa non giudica, non distingue e non valuta, qual è la sua funzione?”
Ovvero:
“Francesco, con il paradigma pastorale della misericordia, sembra rispondere che lo scopo della Chiesa è quello di consolare e accompagnare, ma può esserci consolazione senza valutazione?”
Ovvero ancora:
“La ‘trasmissione di Gesù si esaurisce nel prestare occorso o implica anche la trasmissione di norme morali imprescindibili”, senza le quali la Chiesa sarebbe solo una grande ONG, slegata dalla testimonianza della Verità?
"Francesco ha detto molte volte che la Chiesa deve assomigliare a un ‘ospedale da campo’, dove si curano le ferite più profonde e mortali dell’umanità contemporanea. Immagine che ha suscitato numerosi entusiasmi. Nondimeno resta un’immagine problematica. Curare in che senso? Guarire come? Per approdare a che cosa? In un ospedale può lasciarsi curare e guarire chi non crede nei medici e nelle medicine? Bergoglio sul punto è sfuggente.
Mi permetto di aggiungere alcune domande sull`ospedale di campo: per Jorge Bergoglio chi sono i malati da curare?
Di quale malattia secondo lui soffrono e come intende curarli, con quali rimedi?
Alcuni di quei "malati" e le cure proposte oramai, ahinoi, li conosciamo ma non ha forse detto alla Curia che coloro che hanno l`ardire di resistergli( resistenze malevole) hanno una mente distorta le cui cattive intenzioni sono ispirate dal demonio?
Che cosa prevede per loro?
http://www.rossoporpora.org/rubriche/papa-francesco/656-aldo-maria-valli-266-jorge-mario-bergoglio-franciscus-p-p.html
https://www.amazon.fr/266-Jorge-Mario-Bergoglio-Franciscus/dp/8898094388
La gente e' così " abbacinata " da andare dietro a tutto cio' che gli si propone ?
RispondiEliminaNon lo capiro' mai .
Mi vedo costretto ha rispondere al signor Anonimo, il quale asserisce che siano riportate notizie non vere, e che nessuna Messa è stata abolita. Anzitutto la data del 1º gennaio non conta visto che è Festa di Precetto e non coincide con la Marcia tenutasi a Ravenna, anticipata di un giorno ( 31 dicembre ) rispetto alla data ufficiale in cui sempre si svolge, a Ravenna come in molte altre parti. Ci mancherebbe dunque che non avesse celebrato la Messa il primo gennaio...
RispondiEliminaRiguardo invece al 31, e alla Messa in Cattedrale delle 18:30, va detto che esula dalla tradizionale impostazione della Marcia, che vedeva invece inclusa la Messa all'interno di essa. Il programma innovativo è stato infatti il seguente: partenza nel primo pomeriggio di sabato 31 alla volta della grande moschea. Lì si è tenuta la visita guidata, poi il rientro in centro storico (sempre con il servizio transfert della Curia) e il proseguo del corteo con interventi dell'associazione Avvocati di strada, del sindaco piddino Michele De Pascale, del prefetto Francesco Russo, per concludersi poi con la «preghiera ecumenica» ( sincretista ) nella chiesa di San Francesco.
Solo al termine della Marcia, al rientro in Cattedrale, Ghizzoni ha celebrato la Messa ( dal nuovo Rito considerata come prefestiva e quindi quasi obbligata ).
Il soggetto in questione è la Marcia e il suo programma, non ciò che esula da questo! Nel programma della Giornata della pace è stato dato spazio ai discorsi politici e alla visita in moschea, ma nulla che riguardasse le preghiere e le funzioni cattoliche.
Rimane poi principalmente grave, aldilà di tutto, la scandalosa visita in luogo islamico: questo reca grande scandalo a Gesù Cristo e alla Sua Sposa. Se poi vogliamo guardare il dito che indica la luna e non la luna stessa...bè allora è tutto un altro discorso.
Cordialmente,
Cristiano Lugli
Ringrazio sia Cristiano Lugli che l'anonimo "pompiere" di turno.
RispondiEliminaEcco come le minimizzazioni come pure le provocazioni, sempre in agguato, servono a meglio chiarire e approfondire, oltre a dare il senso più completo dlela realtà...
Ringrazio io la Dottoressa per avermi concesso la possibilità per chiarire, così come certamente ringrazio chi è intervenuto, compreso il signor Anonimo.
RispondiEliminaMi scuso per un errore di battitura iniziale, dove ho messo una "h" in più.
Cordiale saluto a tutti,
nel Santissimo Nome di Gesù.
Cristiano Lugli
Marcia per la pace sincretista. Il gaudente Ghizzoni si è dimostrato entusiasta, dichiarando che "È la prima volta in Italia!". Speriamo sia l'ultima. E che il "gaudente" possa ricredersi trovando la Pace, quella vera.
RispondiEliminahttp://www.italiapatriamia.eu/2016/12/meningite-la-asl-sbugiarda-la-regione-pd-lepidemia-di-meningococco-ha-origine-africana/
RispondiEliminaSulla questione meningite C in Toscana stanno violando tutte le più elementari norme di ricerca epidemiologica, pur di essere Pc.
RispondiElimina@ Rr : scusi, dottoressa, potrebbe essere un poco più chiara ? non sono medico (solo laureato in economia), ma toscano di nascita, ed ho parenti ed amici in Toscana, cosicché mi farebbe piacere poterli mettere sull'avviso. La ringrazio di vero cuore, e la ammiro per la sua salda fede cattolica. Può contattarmi privatamente sul seguente indirizzo mail provvisorio (da cui la potrò contattareprivatamente): quotanovanta@yopmail.com. Grazie e auguri di ogni bene per il nuovo anno.
RispondiEliminaPrima di tutto non offendiamo ,please, Ravenna non brilla per vocazioni sacerdotali, ma Brescia sta messa molto peggio, qua a Rimini abbiamo avuto un degno Te Deum e alla messa del 1 gennaio, in chiesa, si è fatto ascoltare il Veni creator Spiritus in latino, sia pure registrato, si sono rivisti i chierichetti all'altare e riudito il campanello all'elevazione ed era da tempo immemore che non si sentiva, tra l'altro chiese straboccanti di gente. Ciò detto vado al sodo, la dott.ssa Roccaforte, RR per noi tutti,non fa che dire apertamente ciò che lorsignori tacciono, meningite, tubercolosi,addirittura casi di peste polmonare ed altre amenità quali scabbia, pidocchi ed altro, incluso il vaiolo, giungono tramite i migranti,non si dice ma è così, qui in ER nel silenzio più assoluto, sono tantissimi i casi di ricoveri per le suddette malattie, ma in nome della sacra e obbligatoria accoglienza benedetta anche dal vdr si sorvola, quando i morti saranno parecchi forse si comincerà a dire qualcosa, al momento calma piatta.Lupus et Agnus.
RispondiEliminaCaro Catholicus,
RispondiEliminale rispondo publice, perche può interessare tutti.
In Italia ufficialmente il numero dei casi di meningite da Neisseria meningitidis o meningococco è stabile, ma ora se ne parla di più, creando cosi l'i,pressione che la patologia sia in aumento (il cosidetto "attention bias", o errore sistematico nel valutare la frequenza di un fenomeno, solo perché ci si sta più attenti).
Ma in Toscana ci sono effettivamente più casi che in passato. Sono tutti di ceppo C, non presente prima, o poco presente prima, nel nostro paese Se è cosi, perché? E' frutto di una mutazione dal consueto ceppo B? Poco probabile, i batteri mutano meno spesso e meno velocemente dei virus. Comunque la mutazione è facilmente accertabile, ma non parlano di tale evenienza, quindi evidentemente non è questa la causa.
Arriva da fuori ? Se si,qualcuno l'ha portato, un portatore sano o un malato. Con mapppaggio del DNA del battere ed osservazione epidemiologica classica, si può arrivare al "caso0", cioè il primo individuo che ha con se' il battere C. Individuatolo, lo si cura, si curano i suoi contatti, si eradica il germe.
Se è vero che dal2015 in Toscana sono aumentati in modo statisticamente significativo i casi da N.m. C, si va a cercare il "caso0", e si eliminano tutte le possibili fonti di contagio. La Toscana non grande come l'Africa o la Cina( zone tipicamente incubatrici di tutte le malattie possibili ed immaginabili). Se dopo quasi due anni la situazione non è cambiata, avendo anche iniziato a vaccinare la popolazione, significa che il focolaio d'infezione o non e' stato individuato( ed allora gli epidemiologi sono tutti da licenziare perché incapaci o ignoranti) oppure non lo si vuole fare per ragioni non epidemiologiche o mediche. Che possono essere di vario tipo, ma, sec. me, sono solo politiche.
Prevenzione: areare sempre bene gli ambienti domestici e di lavoro, anche se fuori si è sotto zero, far entrare il sole il più possibile ("dov'entra il sole, non entra il medico") e seguire normali misure igieniche. Soprattutto evitare quanto più possibile luoghi pubblici, chiusi e sovraffollati, frequentati da gente di ogni risma. Se si hanno bambini molto piccoli, evitare quanto più possibile asilinido e scuole
materne, e tenere comunque sempre i bimbi il più possibile all'aria aperta, approfittando di ogni vacanza per portarli al mare, in montagna, collina, ovunque, purché all'aria aperta. E non nei centri commerciali la domenica: si rispetta il Signore e si evitano malattie.
Fides et ratio.