Il 5 gennaio, Christopher Lamb, che scrive per il settimanale cattolico dichiaratamente progressista The Tablet, ha rivelato che Papa Francesco ha chiesto espressamente all’Ordine di Malta di mantenere al suo posto di Gran Cancelliere il Cavaliere tedesco Albrecht von Boeselager. Secondo Lamb:
Il Cardinal Raymond Burke e il leader dei Cavalieri di Malta hanno sfidato la volontà di Papa Francesco e della Santa Sede rimuovendo un’altra figura di rilievo dall’Ordine per via di una disputa sulla distribuzione di preservativi. Alcune lettere che The Tablet ha potuto leggere rivelano che Francesco ha chiesto specificamente [che] non ci sia alcuna rimozione a causa della disputa che ha provocato la rimozione di Albrecht von Boeselager dall’incarico di Gran Cancelliere e successivamente la sua espulsione dall’ordine. [Grassetto mio.]
Lamb cita poi una lettera inviata a Matthew Festing, il leader dell’Ordine di Malta, scritta dal Segretario di Stato Cardinal Pietro Parolin, nella quale si fa presente che Papa Francesco desidera che la rimozione di von Boeselager non abbia luogo:
“Desidero in primo luogo ribadire che queste misure [la rimozione e la sospensione di Boeselager] non devono essere attribuite alla volontà del papa o alle sue direttive”, ha scritto il cardinale in una lettera a Festing il 21 dicembre. “Come avevo già espresso nella mia precedente lettera del 12 dicembre 2016: ‘sull’uso e sulla diffusione di metodi e mezzi contrari alla legge morale, Sua Santità ha chiesto un dialogo sul modo in cui possano essere affrontati e risolti eventuali problemi. Ma non ha mai detto di cacciare qualcuno!’” [Grassetto mio.]
Questa sorprendente insistenza sulla via del dialogo risulta tanto più singolare agli osservatori se si paragona con la recente espulsione di tre sacerdoti della Congregazione per la Dottrina della Fede e col rifiuto di Papa Francesco, in quel caso, anche solo di fornire le ragioni del suo ordine perentorio al Cardinal Gerhard Müller.
Ma torniamo al Cardinal Parolin. Secondo The Tablet, il cardinale avrebbe anche informato Matthew Festing, il Gran Maestro dell’Ordine, che Papa Francesco senza dubbio “ha autorità in questo caso”, anche se l’Ordine è in sé da molti punti di vista un’organizzazione indipendente:
Il Cardinal Parolin afferma che Francesco vorrebbe che il conflitto venisse risolto, ma fa emergere la possibilità che la Santa Sede prenda ulteriori misure contro l’Ordine – e considerato l’atteggiamento sprezzante [sic] nei confronti del papa in questa questione, tanto la posizione del Cardinal Burke come quella di Festing sono motivo di tensione. [Grassetto mio.]
Ciò che questo reportage ci mostra è che in questo caso Papa Francesco si mostra pronto a difendere un uomo ambiguo – e a minacciare quanti lo hanno rimosso – che ha notoriamente permesso e promosso l’uso di preservativi e di contraccettivi (che in molti casi sono anche abortivi). Come ha rivelato recentemente il sito LifeSiteNews, con le sue azioni von Boeselager ha violato chiaramente l’insegnamento morale cattolico:
I documenti delle organizzazioni non governative scoperti dalla Fondazione Lepanto mostrano che von Boeselager ha organizzato la distribuzione di preservativi e di contraccettivi orali quando era Gran Ospitaliere, ossia la persona incaricata delle opere caritatevoli dell’Ordine attraverso l’associazione di beneficenza internazionale Malteser International. I documenti della World Health Organization, del Three Disease Fund, di Save the Children e dell’UNAIDS mostrano tutti che la Malteser era responsabile della distribuzione e della promozione della contraccezione, attività che facevano parte del ruolo della Malteser come garante e partner di queste organizzazioni.
Questo incidente dimostra che lo stesso Papa Francesco si astiene dall’utilizzare i suoi abituali metodi più rigidi quando ha a che fare con quanti promuovono un’agenda morale più lassista o più liberalizzante. Lo stesso si può dire a proposito dell’incidente recentemente riportato, in occasione del quale Papa Francesco ha riordinato un prete spogliato dell’abito, che era stato provato colpevole di gravi abusi sessuali, richiamandolo nel 2014 a esercitare il sacerdozio attivo, da cui non è stato più rimosso. Come scrive lo stesso Michael Dougherty:
È noto che Papa Francesco e i cardinali suoi alleati hanno interferito nei giudizi sui casi di abuso esaminati dalla Congregazione per la Dottrina della Fede. Tali interventi sono divenuti così endemici nel sistema che ormai si pensa che i casi di abuso sacerdotale a Roma abbiano due basi di giudizio: la prima è quella tra colpevoli e innocenti, la seconda è quella tra quanti “hanno amici cardinali” e quanti “non hanno amici cardinali”. E difatti Papa Francesco sta apparentemente continuando a fare marcia indietro sulle pratiche contro gli abusi, anche se i cardinali favorevoli a questa riforma della riforma gli hanno già causato problemi per via dei loro amici. Si consideri il caso di Padre Mauro Inzoli. Inzoli viveva in modo alquanto appariscente e aveva una passione così esorbitante per le auto di lusso da essersi guadagnato il soprannome di “Don Mercedes”. È stato anche accusato di aver molestato bambini. È stato accusato di aver abusato di minori nei confessionali, e si sarebbe spinto fino al punto di insegnare ai ragazzi che i contatti sessuali con lui fossero legittimati dalla Scrittura e dalla loro fede. Quando questo caso ha raggiunto la Congregazione per la Dottrina della Fede: la sua colpevolezza è stata provata, e nel 2012, sotto il papato di Papa Benedetto, Inzoli è stato spogliato dell’abito. Ma Don Mercedes “aveva amici cardinali”, da quanto abbiamo appreso. Tanto il Cardinal Coccopalmerio come Monsignor Pio Vito Pinto [sic], oggi decano della Sacra Rota, sono intervenuti a favore di Inzoli, e Papa Francesco gli ha restituito il suo stato sacerdotale nel 2014, invitandolo a condurre “una vita di umiltà e di preghiera”. Le misure prese contro di lui sembrano non aver turbato troppo Inzoli. Nel gennaio 2015, Don Mercedes ha partecipato a una conferenza sulla famiglia in Lombardia. [Grassetto mio.]
Abbiamo dunque qui la conferma del fatto che in due casi differenti – quello di un promotore della contraccezione (e di altro) e quello di un sacerdote che ha abusato di minori – Papa Francesco ha rifiutato di impartire una punizione severa a persone su cui gravavano responsabilità molto gravi. Invece, nel recente caso della Congregazione per la Dottrina della Fede, lo stesso Papa Francesco ha fatto mostra del suo inesplicabile (e a quanto sembra irreversibile) autoritarismo ordinando la pronta rimozione di tre sacerdoti rispettati e molto preparati dai loro uffici dicasteriali.
Inoltre, il periodico cattolico tedesco, Die Tagespost, ha recentemente confermato, il 4 gennaio, la narrazione precedente di Marco Tosatti della questione dei tre sacerdoti rimossi dalla Congregazione per la Dottrina della Fede, e questa nuova conferma si basa su fonti autonome dello stesso periodico a Roma:
Come conferma lo stesso Vaticano, la notizia del vaticanista italiano Marco Tosatti di fine dicembre [2016], secondo la quale Papa Francesco avrebbe imposto la rimozione di tre membri della Congregazione per la Dottrina della Fede, corrisponde alla realtà dei fatti.
Inoltre, nel contesto della recente condotta del papa, Die Tagespost parla persino sorprendentemente del suo “stile di governo piuttosto autoritario” e allude poi ad altri elementi che dimostrano quanto “il nervosismo di Francesco e del suo circolo di fedelissimi stia crescendo”.
Tuttavia, non è in un certo qual modo sorprendente che il sito web della Conferenza Episcopale Tedesca abbia immediatamente rimproverato Die Tagespost per il suo presunto tentativo “di silenziare” il “papa riformatore”? Un articolo indignato e stizzito pubblicato sul sito web ufficiale dei vescovi tedeschi, katholisch.de, termina persino con queste parole alquanto significative, se non addirittura celebrative:
Il papa è sempre di più in difficoltà, dal momento che sono sempre di meno le persone che si schierano nettamente al suo fianco – rispondendo al suo appello a una Chiesa aperta e misericordiosa –, come per esempio lo stesso Cardinal Reinhard Marx, presidente della Conferenza Episcopale Tedesca.
Maike Hickson, 6 gennaio 2017
[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]
Lo scopo ultimo è evidentemente quello di sfruttare la ghiotta occasione per attaccare il Card. Burke, indicandolo alle plebi come un ribelle all'autorità papale, nel tentativo di depistare l'attenzione dalla vicenda dei dubia.
RispondiEliminaAnzi, potrebbe darsi che lo scoppio del 'caso Boeselager' sia stato architettato ad arte dai bergogliani per arrivare a questo scopo. Conoscendo i loro metodi, non ne sarei meravigliato.
RispondiElimina~ la decadenza della Gerarchia cattolica.
Il degrado morale e spirituale sempre piu' accentuato che ormai pervade la Gerarchia cattolica, fa venire in mente questo amaro sfogo di Francesco Guicciardini (1483-1540), padre della storiografia moderna e pensatore politico di razza:
"Io non so a chi dispiaccia piu' che a me la ambizione, l'avarizia e la mollizie de' preti: si' perche' ognuno di questi vizi e' in se' odioso, si' perche' ciascuno e tutti insieme si convengono poco a chi fa professione di vita dependente da Dio, e ancora perche' sono vizi si' contrari che non possono stare insieme se non in uno subietto molto strano. Nondimeno el grado che ho avuto con piu' pontefici [servi' egregiamente due Papi per un totale di 11 anni con incarichi di grande responsabilita'], m'ha necessitato a amare per el particulare mio la grandezza loro; e se non fussi questo rispetto, arei amato Martino Luther quanto me medesimo: non per liberarmi dalle legge indotte dalla religione cristiana nel modo che e' interpretata e intesa comunemente, ma per vedere ridurre questa caterva di scelerati a' termini debiti, cioe' a restare o sanza vizi o sanza autorita'" (Ricordi, n. 28, in F.G., Opere, a cura di E. Lugnani Scarano, I, Utet,1970, pp. 735-6). Historicus
Se si riceve un appunto, una critica, un larvato rimprovero, la notizia di qualche cosa che non va, la risposta autorevole non è quella di respingere la critica, il rimprovero o fare il contrario di quello che altri hanno stabilito nella pienezza delle competenze e del governo loro affidato. Questo comportamento è da adolescenti.
RispondiEliminaL'adulto avveduto, considera, pondera e prende la decisione giusta, pertinente al fatto, per il bene di tutte le parti coinvolte. Qui ci troviamo davanti ad un anziano che non è uscito dalla sua adolescenza, probabilmente vissuta in strada dove ha dovuto mostrare più di quello che era, senza più uscire poi da abitudini fondate sulla pretesa di essere grande mentre era ragazzino, bulletto. Se qualcuno gli volesse bene, con garbo,dovrebbe farglielo presente: ora non è più in strada dove deve difendersi da quelli più grandi di lui; ora mezzo mondo aspetta da lui di essere guidato dal Padre Santo. Se lui non diventa Padre ora, in questo mondo nel quale i padri son in caduta libera, chi mai darà l'esempio?
L'adulto avveduto, considera, pondera e prende la decisione giusta, pertinente al fatto, per il bene di tutte le parti coinvolte
RispondiEliminairina
solo perchè ti da ragione non è detto che non lo faccia...ha cosiderato, ponderato e deciso che l'al va bene così...siete voi che dovete reagire da adulti invece di credere di saperne di più del papa
marco
RispondiEliminaE che dire di Mons. Calcagno? Più grosse le fanno più sono promossi.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/05/17/vaticano-il-presidente-della-societa-che-amministra-patrimonio-della-chiesa-indagato-per-concorso-in-malversazione/2736320/
Circa il caso di don Mauro Inzoli, vorrei richiamare l'attenzione sul Deceto pubblicato dalla reverenda Curia Vescovile di Crema, in data 26 Giugno 2014 (http://www.diocesidicrema.it/leggi_news.asp?id_news=1168). Si noti che, a corroborare la decisione di Bergoglio, viene citato un passo di Misericordia, concetto fondamentale del Vangelo, chiave della vita cristiana di Walter Kasper...
RispondiEliminaAlla riduzione allo stato laicale comminata da Benedetto XVI, è seguita la riammissione allo stato clericale decisa da Francesco, su pressioni di alcuni Prelati amici del condannato (si veda qui l'articolo del Corriere: http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/16_giugno_29/abusi-minori-condannato-4-anni-9-mesi-prete-mercedes-4e0727b4-3e03-11e6-8cc3-6dcc57c07069.shtml).
C'è da chiedersi se il mutato atteggiamento di CL - di cui don Inzoli è membro - in senso progressista e filo-bergogliano non trovi una qualche relazione con questo scandalo e con l'incomprensibile riabilitazione da parte di Francesco.
Incommentabile: è una totale rovina! Attendiamo presto l'atto di correzione pubblico a Bergoglio.
RispondiElimina"siete voi che dovete reagire da adulti invece di credere di saperne di più del papa"
RispondiEliminaChe cosa significa per marco reagire da adulti?
Forse fare come le tre scimmie?
Forse zittire mente e coscienza che alla luce non di idee personali ma del Magistero della Chiesa dicono che ci sono nell`AL dei bachi, delle ambiguità (sempre meno ambigue a dire il vero), delle contraddizioni con il Magistero precedente e con la Dottrina?
Forse far finta di non vedere e non sapere come quel documento è oggetto di interpretazioni e applicazioni contrarie alla Dottrina?
Forse ignorare che è il papa stesso a favorire quelle letture con i suoi vari interventi?
http://remnantnewspaper.com/web/index.php/remnant-television/item/2933-papal-elections-gods-will-vs-human-error
RispondiElimina@ marco
RispondiEliminapuò anche aver pensato e ponderato il Cardinal J.M.Bergoglio ma dal 2013 è Sua Santità Francesco I. Noi siamo qui, come lo è lei, per essere meglio informati e per fare i nostri commenti che in qualche modo, NSGC sa come, possano essere ed essergli di aiuto.
Segnalo:
RispondiElimina"Amoris laetitia: la strana logica del Cardinale Agostino Vallini e di Andrea "Tornielli
di don Alfredo Morselli
http://blog.messainlatino.it/2017/01/amoris-laetitia-la-strana-logica-del.html#more
Segnalo anche questo, è del 14 dicembre ma sempre d`attualità:
RispondiElimina"Verità, giustizia, misericordia. Per un’analisi del “metodo Francesco”
di Aldo Maria Valli
http://www.aldomariavalli.it/2016/12/14/verita-giustizia-misericordia-per-unanalisi-del-metodo-francesco/
Per riflettere :
RispondiEliminahttp://www.campariedemaistre.com/2017/01/dove-va-la-chiesa-il-possibile-scisma.html
http://formiche.net/2016/12/29/boff-papa-francesco-sacerdoti-sposati/
Attenzione ai guastatori! Sono all'opera. Hanno individuato le zone di resistenza da danneggiare o distruggere!
RispondiEliminaFra i tanti guastatori professionisti in azione già da anni, non manca anche qualche "matto" che si sente chiamato ad idolatrare l'uomo vestito di bianco andando a sventolare spavaldamente la bandiera della neo "chiesa di Bergoglio" proprio all'interno delle poche, ma ben salde, sacche di resistenza.
Non mi lascio facilmente prendere dall'ira o dal rancore, ma riconosco che non sono immune dal provare profonda antipatia, ed anche disprezzo, per il mestatore fraudolente che semina zizzania, ricorrendo maliziosamente a sproloqui di citazioni, contro citazioni, rinvii a siti web, copia ed incolla di brani prelevati scorrettamente da ogni fonte. Un guastatore siffatto è un tale Marco che, sentendosi forte e vincente, ha esplicitato senza ritegno questa affermazione: "Buona lettura, per tutti coloro che si abbeverano alla macchina del fango di Tosatti, Magister, Socci & Co." (http://www.marcotosatti.com/…/card-napier-con-lamoris-laet…/)
Mi sono sentito in dovere di rispondere così: gennaio 8, 2017 alle 6:41 pm: "Permettetemi una riflessione esistenzialista. Ci sono due diversi tipi di persone nel mondo, coloro che vogliono sapere e coloro che vogliono credere.
Tutto procede nel miglior modo possibile nella Chiesa di Bergoglio! Ci credi, caro amico? Non hai alcun bisogno di sapere se è veramente così come te la raccontano i mass media ufficiali? Allora, dimmi perchè trovandoti per tua fortuna fra tante accessibili sorgenti di latte e miele, te ne vai vagando nelle sperdute paludi e poi ti lamenti dello sporco e della puzza che ti si appiccica addosso. Meno poeticamente, dico a chi è certo di sporcarsi di fango frequentando blog e pagine fb di noti critici del Bergoglio: ma sei proprio un assolutista? Ma non ti accontenti di avere il quasi totale sistema mass mediatico genuflesso a cantare lodi continue al tuo caro grande idolo. Lascia ai superstiti dubbiosi di fare ancora domande e cercare liberamente le risposte, sperando di trovare quelle vere, che non sono necessariamente quelle tue!"
Al guastatore, che continuava imperterrito la sua azione, ho rivolto anche questa riflessione: gennaio 9, 2017 alle 1:37 pm: "Quanto zelo è stato rifuso in questo lunghissimo e strabiliante dialogo. Platone applaude. Personalmente, “de verbis contendere non amamus”, soprattutto quando si va avanti nella discussione con il citare e il contra citare a ripetizione i testi biblici a conforto della propria tesi. Quindi non aggiungo nessun’altra considerazione teologica o filosofica, ma solo mi sento di dire che con tutta evidenza le parti combattenti sono ormai fermamente salde nelle proprie posizioni e che i più forti, al momento, sono i combattenti con la bandiera di Bergoglio. A costoro non venga meno un po di misericordia e non siano crudeli contro i miseri resistenti incatenati, tra i quali credo che mai nessuno abbia giudicato i risposati alla stregua di “mostri morali”. Qui il problema, al contrario, è che certe “persone” pretendono di essere considerate qualcosa in più rispetto a quelle che fino ad ieri si ritenevano “normali”. Adulteri, sodomiti e gaudenti di vario genere legittimamente possono in questo mondo andare fieri delle loro scelte esistenziali, ma non pretendano anche di avere il plauso della intera società e soprattutto non pretendano che si diventi tutti adulteri, sodomiti e dediti alla porneia più sfrenata!"
Credo che il guastatore "matto" si sia messo all'opera anche qui, infatti leggo la più banale stupidaggine bergogliana: ""siete voi che dovete reagire da adulti invece di credere di saperne di più del papa" (marco 9 gennaio 2017 16:44).
Grazie ad Alfonso.
RispondiEliminaIl "guastatore" (di tutta evidenza) Marco è uno dei tanti che di solito cestino. Ogni tanto, a campione, do' spazio a qualcuno di loro, a riprova di cosa offre l'intero orizzonte e ripromettendomi di replicare. In questo caso sono stata opportunamente preceduta da Luisa.
A corredo di quanto scrive Alfonso: ho notato in questi ultimi giorni il comparire di varii "Marco" su siti o pagine FB tradizionalmente cattolici. Un' "hasbara" filofrancisvhiello schierata ad armi in pugno e lancia in resta.
RispondiEliminaChissà perché: un po' di paura nelle file dei turiferari? un nervosismo crescente a S. Marta ? la constatazione che, nonostante tutti i proclami, i mass media al servizio, i tg plaudenti, sempre meno gente affolla P.za S. Pietro e peggio ancora le chiese, ma soprattutto versa l'otto x mille e l'obolo di S.Pietro ?
NIENTE DA FARE. Il Gran Maestre ha rivadito che e un affare suo, che li dispiace per il Segretario de Stato, ma non acetta interferenze.
RispondiEliminaPoiché il vero bersaglio è il cardinale Burke, è interessante rileggere questo testo, più che mai attuale:
RispondiEliminahttp://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2015/03/chi-ha-paura-del-cardinale-burke.html
http://www.corrispondenzaromana.it/chi-vuole-sfasciare-lordine-di-malta/
RispondiEliminaPARZIALE PASSO INDIETRO DELLA SEGRETERIA DI STATO. SI CERCA DI RIMEDIARE ALLA FIGURACCIA PLANETARIA E DI SPEMPERARE I TONI.
RispondiElimina"Il Papa appoggia e incoraggia l’Ordine di Malta"
SI CONFERMA LA PARADOSSALE COMMISSIONE
“In relazione agli avvenimenti di queste ultime settimane riguardanti il Sovrano Militare Ordine di Malta, la Santa Sede desidera ribadire il suo appoggio ed incoraggiamento all’encomiabile lavoro che membri e volontari realizzano in varie parti del mondo, in compimento delle finalità dell’Ordine: la ‘tuitio fidei’ (la difesa della fede) e l’’Obsequium pauperum’ (il servizio ai poveri, ai malati e alle persone più vulnerabili)”. Lo afferma un comunicato della Sala Stampa della Santa Sede dai toni distensivi dopo le vicende che, nelle ultime settimane, avevano visto come protagonista l’Ordine di Malta. “A sostegno e incremento di questa generosa missione, – si legge ancora nella nota ufficiale – la Santa Sede conferma la sua fiducia nei cinque componenti del Gruppo costituito dal Santo Padre Francesco il 21 dicembre 2016, nominati allo scopo di informarLo sulla crisi dell’attuale Direzione centrale dell’Ordine, e rifiuta, in base alla documentazione in suo possesso, ogni tentativo di screditarne le figure e l’opera. La Santa Sede confida nella piena collaborazione di tutti in questa fase così delicata e attende la relazione del suddetto Gruppo per adottare, in ciò che le compete, le decisioni più opportune per il bene del Sovrano Ordine Militare di Malta e della Chiesa”.
(Hermann Sta su Fb)
Come al solito comunicazione ambigua che si presta ad una duplice lettura
RispondiElimina...desidera ribadire il suo appoggio ed incoraggiamento all’encomiabile lavoro che membri e volontari realizzano.
Potrebbe anche interpretarsi come appoggio e approvazione per la linea del cancelliere rimosso, così 'pietoso' con i poveri in termini liberal...
la Santa Sede conferma la sua fiducia nei cinque componenti del Gruppo costituito dal Santo Padre Francesco il 21 dicembre 2016, nominati allo scopo di informarLo sulla crisi dell’attuale Direzione centrale dell’Ordine, e rifiuta, in base alla documentazione in suo possesso, ogni tentativo di screditarne le figure e l’opera.
Mi pare che qui ci sia la riconferma dei "commissari" e il rifiuto delle ragioni addotte dall'Ordine per non riconoscerne l'autorità, con l'accento posto sulla "crisi" della Direzione centrale dell'Ordine, che fa da contrappeso all'economiabile lavoro di cui sopra...
O no?