L'ex banchiere Ior spiega a Formiche.net come le vere cause del fenomeno migratorio non siano affatto quelle economiche.
Sono sue parole tratte da un saggio che fa parte dell’Ottavo Rapporto sulla Dottrina sociale della Chiesa nel mondo curato dall’Osservatorio internazionale card. van Thuân sul tema immigrazione.
Abbiamo già presentato qui l'intervento dell'Arcivescovo di Trieste, Mons. Crepaldi, nel corso della presentazione del Rapporto, stilato a cura dell'Arcivescovo e di Stefano Fontana.
Abbiamo già presentato qui l'intervento dell'Arcivescovo di Trieste, Mons. Crepaldi, nel corso della presentazione del Rapporto, stilato a cura dell'Arcivescovo e di Stefano Fontana.
Le motivazioni economiche non bastano a spiegare l’immigrazione di massa. E’ un fenomeno “previsto e voluto per modificare la struttura sociale e religiosa della nostra civiltà, in pratica, per ridimensionare il cattolicesimo”. Sono parole messe nero su bianco da Ettore Gotti Tedeschi nell’Ottavo Rapporto sulla Dottrina sociale della Chiesa nel mondo curato dall’Osservatorio internazionale card. van Thuân sul tema immigrazione. L’economista e banchiere cattolico, già presidente Ior, ha affidato a un breve saggio le sue valutazioni, che dopo la presentazione del Rapporto a Roma hanno suscitato alcune critiche (qui e qui) insieme a commenti positivi.
Gotti Tedeschi, nel suo intervento lei parla di una “correzione fraterna” ad alcune istituzioni ecclesiali che non avrebbero compreso il problema dell’immigrazione. In cosa consiste questa correzione?
Sono rimasto preoccupato della solerzia umanitaria piena di toni emotivi che tende a ignorare i numeri del fenomeno e non affronta le cause del problema. Si direbbe infatti che ci siano tre “tabù” che oggi non si devono o possono affrontare razionalmente e in modo completo: il problema della natalità, dell’ambiente e delle migrazioni. Si direbbe che ci sia una volontà superiore, diffusa ed imposta, che non vuole che si discutano questi tre tabù. Così come si direbbe che ci siano “controllori” pronti ad usare ogni mezzo, inclusa l’intimidazione, affinché su questi tabù si accetti un pensiero unico: basta nascite perché l’uomo distrugge l’ambiente, facilitiamo perciò l’immigrazione perché è la miglior soluzione. Ci sono molti punti non chiari su tutti e tre i tabù, ma per rimanere in tema è bene sapere che i dati e le informazioni sulle immigrazioni regolari sono influenzati da accordi o “ricatti economici” con nazioni di partenza migrazioni.
I dati e le informazioni sulle immigrazioni irregolari sono ancor meno chiari; si pensi che gli sbarchi irregolari in Italia nel 2016 (181.436) sono stati quaranta volte quelli del 2010 (4.406). E ci si renda conto che il fenomeno della clandestinità è in aumento e fuori controllo. Nel 2015 lo status di rifugiato è stato riconosciuto solo per il 5% dei casi, il 36% ha ricevuto assistenza umanitaria ed il 59% è stato rifiutato, ma non si sa dove sia. E si tratta di più di 100mila persone (su 153.842 sbarcati). Nel 2016 il dato è cresciuto, sono arrivate via mare 181.436 persone (18% in più del 2015) e gli irregolari espulsi con riaccompagnamento nel Paese di origine sono stati solo il 5%. In pratica, la cosiddetta clandestinità cresce ad un ritmo di 100mila unità all’anno, e i Paesi confinanti con il nostro ostacolano gli espatri. Si tratta di dati forniti dall’Alto Commissariato dell’Onu sui rifugiati.
Perché non bastano le ragioni economiche per spiegare il fenomeno migratorio?
Il fenomeno migratorio viene spiegato, o meglio lasciato intuire, con tre principali cause: i conflitti, la povertà, il bisogno di manodopera. E’ evidente che queste tre cause esistono, ma da cosa sono spiegate, e se possano esser risolte, non viene quasi mai discusso. Prendiamo il primo, i conflitti. Fino ad una decina di anni fa venivano “spenti” praticamente sul nascere, poi si direbbe che siano stati tollerati (o persino provocati, si pensi alla Libia), mentre la vendita di armi verso vari Paesi cresceva e si ritiene che queste armi possano esser servite all’Isis. I conflitti che hanno generato migrazioni potevano esser soffocati o no? Prendiamo la seconda causa, la crescita della povertà. Non appare così vero il problema, se guardiamo i flussi migratori. Quelli provenienti da Paesi in vere difficoltà economiche sono tra il 5 e il 10%. Ma è importante notare come questa povertà sia anche dovuta a nostre mancanze negli ultimi dieci anni. Si vada a vedere le conclusioni del famoso G8 per l’Africa dove ci impegnavamo a sostenere investimenti e esportazioni dai Paesi poveri; che abbiamo fatto? Praticamente nulla. Infine, il bisogno di manodopera; il gap di popolazione per il crollo demografico rende necessarie le migrazioni? Ma chi o cosa ha provocato questo gap che oggi pretende di gestire? Chi ha imposto il crollo della natalità in Occidente e ora pensa di compensarlo con immigrazioni? In un momento di crisi economica, con un tasso di disoccupazione nel nostro Paese come l’attuale? Con un costo di accoglimento così gravoso per il nostro bilancio?
Io ho parlato dell’esigenza di chiarire le vere cause del problema, che altrimenti non si risolve, anzi si aggrava. I dubbi sul fatto che si vogliano disconoscere queste vere cause stanno anche nella confusione che regna in Europa. Si è mai pensato come mai i migranti siano prevalentemente giovani e sani? I meno giovani non temono i conflitti e la fame?
Veniamo al punto. Lei ha scritto che c’è un disegno per “ridimensionare il cattolicesimo”, ha parlato di un progetto di re-ingegnerizzazione gnostica del mondo che ha un nemico dichiarato: la Chiesa cattolica, e lo ha fatto citando il segretario dell’Onu Ban Ki-moon e il Rapporto Kissinger del 1974. Perché la Chiesa cattolica è il bersaglio?
Io credo proprio che il fenomeno migrazioni sia una delle (peggiori) conseguenze dei fallimenti del cosiddetto Nuovo Ordine economico Mondiale instaurato negli anni Settanta per regolare il necessario processo di globalizzazione. Invito a riflettere sul fatto che tutti gli obiettivi del Nuovo Ordine non solo non si son realizzati, ma si è prodotto esattamente il contrario: si volevano estinguere tutte la cause di conflitti, diseguaglianze, povertà, intolleranza religiosa, totalitarismi, e si è prodotto il risultato opposto, incluso un processo di migrazione forzato. Il vero grande “successo” del Nuovo Ordine è stato aver creato una crisi economica globale, a sua volta origine di altre conseguenze dannose. Dobbiamo poi riconoscere che c’è stato un altro “vero successo”: quello legato al processo dichiarato di relativizzazione delle fedi religiose, mirante alla laicizzazione delle stesse, con conseguente crollo dei valori morali e cambiamenti all’interno della Chiesa cattolica. Se osserviamo le conseguenze di questi fatti osservati, non possiamo non riflettere sul rischio (per alcuni) o opportunità (per altri) di una processo di reingegneria socio-religiosa ispirata certamente, e direi anche gestita. Se poi avessimo anche la pazienza di andarci a rileggere le dichiarazioni fatte dai leader internazionali negli ultimi quaranta anni, troveremmo materia di analisi sul fatto che “nulla succede per caso”. Non parliamo di teorie di complotto, parliamo di fatti.
Leggendo il suo saggio, viene da pensare che la stessa Chiesa cattolica finita sotto attacco non abbia capito quanto sta accadendo. E’ così?
Il cattolicesimo è una fede assoluta e dogmatica che pretende doveri verso il Creatore. Il mondo laicista non tollera questi “doveri”. Vede, il progetto di Nuovo Ordine Mondiale prevedeva più obiettivi strategici che andavano dal controllo delle nascite ai nuovi paradigmi etici verso le fedi religiose più dogmatiche, al fine di avere una sola grande religione universale. Negli ultimi quarant’anni non si è fatto altro che discutere sui nuovi obiettivi per l’umanità, poi abbiamo avuto l’11 settembre e tutto è cambiato, si è gestita opportunisticamente l’emergenza… Si è lasciato ben intendere che i diritti civili che il mondo meritava non avevano nulla a che fare con quelli insegnati dalla morale cattolica tanto che il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità arrivò a spiegare che l’etica cristiana non avrebbe più dovuto esser applicata in futuro. E Obama nel 2009 dichiarò che la salute è benessere psico-bio-sociale, e via ad aborto senza restrizioni, eutanasia grazie a limitazione cure, negazione al diritto di coscienza. Era evidente che il cattolicesimo era sotto attacco, no? Poi il segretario dell’Onu Kofi Annan nel suo storico discorso ai leader religiosi a New York nel 2000 arrivò a parlare di una esigenza di sincretismo religioso per creare una nuova religione universale, spiegando che i processi di immigrazione avrebbero aiutato questo progetto…
La Chiesa è rimasta a guardare?
Io non mi permetto di criticare le istituzioni ecclesiastiche, tantomeno il Papa; che mai potrebbe dire di diverso il Papa, se non esortare alla carità? Semmai resto perplesso di fronte ad affermazioni fatte da illustri membri di istituzioni che sembrano voler ignorare le cause e fanno proposte genericamente umanitarie, prescindendone. Ha mai visto risolvere un problema agendo sugli effetti anziché sulle cause? Come si può pensare di risolvere problemi di miseria materiale e sociale senza risolvere prima i problemi morali? Ma questi illustri ecclesiastici hanno letto e meditato su Caritas in Veritate e Lumen Fidei? E poi trovo sbagliato usare considerazioni morali-umanitarie facendo riferimenti sacri.
Qualcuno l’ha attaccata dicendo che con le sue teorie va contro il messaggio di Papa Francesco e si avvicina alle tesi di Trump e Salvini.
Come risponde?
Avrà notato che da qualche tempo nel nostro Paese si son sviluppati due sport: gli “interpretatori del Santo Padre” e i “cacciatori dei dissidenti” (veri o inventati) del pensiero del Papa. Mancando argomenti inventano similitudini suggestive ed offendenti.
http://www.ilgiornale.it/news/mondo/statua-papa-frontiera-dove-sar-costruito-muro-trump-1366964.html
RispondiEliminaMan mano che leggo i suoi interventi, trovo Gotti Tedeschi persona risoluta.
RispondiEliminaTesi giuste ma incomplete per quanto riguarda le colpe della Gerarchia cattolica
RispondiEliminaLe spiegazioni del prof. Gotti Tedeschi sono giuste, ma secondo me solo per una parte della crisi, quella provocata dai poteri laici e dalla loro ideologia, volta ad annientare non solo gli Stati nazionali e le religioni ma anche le societa' europee e americane, per come le abbiamo conosciute sino a qualche tempo fa. Questa ideologia, non dimentichiamolo, continua a trovare sostegni (anche se in diminuzione) in Occidente non solo perche' controlla i media ma anche perche' si presta a mantenere all'infinito l'attuale vivere edonistico di milioni di persone, che sguazzano nella Rivoluzione Sessuale e nella societa' senza patrie, senza frontiere, senza famiglie, senza doveri, con soli diritti e Stati che fabbricano carta moneta per soddisfare tutto e tutti.
Secondo punto. Egli e'piuttosto evasivo sulle responsabilita' gravissime della Gerarchia cattolica attuale. La presenta come vittima della mondializzazione e della societa' globale quando e'stata invece la Chiesa con il Vaticano II (Gaudium et Spes ma non solo) a porsi all'avanguardia nell'ideologia della globalizzazione ossia dell'unita' del genere umano da realizzarsi con il dialogo interconfessionale e interreligioso, la Messa NO partecipabile dagli acattolici, la promozione della pace terrena universale grazie all'esercizio dei diritti umani (compresi quelli dei 'migranti' ovviamente) e della democrazia. La Chiesa per prima ha abbandonato con il Concilio le nazioni cattoliche al loro destino, dandole in pasto al processo di unificazione del genere umano, da essa stessa promosso con grande slancio, senza mia porsi il problema della disponibilita' delle risorse.
Terzo punto. C'e'anche una spinta irrazionale che muove queste masse a marciare verso di noi: e' lo slancio messianico del rinnovato assalto islamismo all'Occidente sempre piu' vile e corrotto, i cui capi si fanno in quattro per accoglierle. Vengono per incrementare il piu' possibile il numero dei componenti la Ummah, la comunita' di Allah, che avanza compatta come un esercito per impadronirsi del mondo, secondo il dettato del fondatore di quella religione, con le buone e con le cattive. C'e' quindi nel fenomeno una componente escatologica, direttamente proporzionale alla nostra attuale decadenza, che si puo' affrontare in modo adeguato solo contrapponendo fede a fede, come ai tempi delle Crociate. Pero' all'epoca i Papi erano cristiani, come i popoli. PP
D'accordo con PP 22 febbraio 2017 21:01. E' indispensabile essere consapevoli che la Chiesa Cattolica con la sua totale omologazione al Potere del Mondo e alle sue campagne che vanno dalla immigrazione al gender passando per guerre e "spontanee" rivoluzioni varie è uno degli alfieri più zelanti del suddetto Potere. Per rendersi conto del grado di conformità della Chiesa vale la pena di ricordare gli elogi di Bergoglio a Bonino e Pannella per il loro "impegno" (abortista) mentre svicolava dal sostegno ai movimenti per la famiglia, all'appoggio ai "tagliagole moderati" dell'Occidente anti governativi in Siria che contemporaneamente massacravano i cristiani, al sostegno ai golpisti anti russi filo occidentali ucraini che massacravano e massacrano le popolazioni del Donbass senza dimenticare l'attacco a Trump durante la campagna elettorale con annesso sostegno agli abortisti e guerrafondai Obama e Clinton. Come repertorio degli orrori credo possa bastare e per rendersene conto quotidianamente basta ascoltare le trasmissioni di Radio Vaticana che sono la voce ufficiale della Chiesa ma anche contemporaneamente dei bollettini della NATO, della UE, dell'ONU, del Governo PD italiano nonchè degli agiati salotti del progressismo globale dai quali la Chiesa Cattolica non si differenzia minimamente.
RispondiEliminaMIles
Ma quanto è seria l`indipendenza dei giornalisti italiani, leggo che l`associazione "Carta di Roma", che si è data come obiettivo di fissare un codice di buona condotta dei giornalisti sull`immigrazione , è finanziata dall` Open Society Foundations" di Soros!
RispondiEliminaComplimenti, obiettività assicurata anche sul tema dei migranti in effetti dice il vicepresidente dell’Associazione Carta di Roma, Pietro Suber:
"Negli anni passati c'erano già state delle collaborazioni, finanziate con erogazioni ad hoc. Lo scopo del finanziamento strutturale concesso dal 2016 in poi è quello di supportare l’Associazione nel monitorare e sensibilizzare il mondo dell’informazione sul modo in cui racconta il tema dei migranti".
Ed evidentemente quel modo deve essere Soros-conforme.
E non di vergognano,
“pastoralismo” o "catto-pietismo"?
RispondiEliminahttps://sursumcorda-dominum.blogspot.it/2017/01/pastoralismo-o-catto-pietismo_15.html#more