Una carissima lettrice inoltra il video che ho ripreso di seguito (Don Minutella su Radio Domina nostra). Riconosce - e ne convengo - che quello che viene affermato da don Minutella non è diverso nella sostanza da quanto tra di noi ci andiamo dicendo da tempo; c'è da ammirare il coraggio del sacerdote mentre l'iniziativa che lancia pare ispirata da una sana volontà di restare fedele alla fede di sempre.
La lettrice chiede conferma, in un atteggiamento di sana prudenza. La mia conferma si esprime con la condivisione del video, alla quale dovrà far seguito un raccordo preciso e deciso approfondendo un confronto sereno e illuminato, basato sulla preghiera e sull'adorazione. Contatteremo don Minutella, che conosco solo da questo video, per un raccordo concreto e provvidenziale per coordinare quella che si configura come un'Opera di resistenza dal sapore apocalittico per la salvaguardia del cattolicesimo romano prima che tocchino la Santa Messa.
Il video è da ascoltare sia per i contenuti che per le indicazioni precise date in conclusione, nella quale viene rivolto un Appello: l'invito ad un Raduno per Sabato 22 aprile dalle 13,30 -17,30 presso il palazzetto dello Sport in San Bonifacio (Verona) a due minuti dall'uscita Soave dell'Autostrada. Ѐ opportuno precisare la propria partecipazione direttamente a Radio Domina nostra.
La lettrice chiede conferma, in un atteggiamento di sana prudenza. La mia conferma si esprime con la condivisione del video, alla quale dovrà far seguito un raccordo preciso e deciso approfondendo un confronto sereno e illuminato, basato sulla preghiera e sull'adorazione. Contatteremo don Minutella, che conosco solo da questo video, per un raccordo concreto e provvidenziale per coordinare quella che si configura come un'Opera di resistenza dal sapore apocalittico per la salvaguardia del cattolicesimo romano prima che tocchino la Santa Messa.
Il video è da ascoltare sia per i contenuti che per le indicazioni precise date in conclusione, nella quale viene rivolto un Appello: l'invito ad un Raduno per Sabato 22 aprile dalle 13,30 -17,30 presso il palazzetto dello Sport in San Bonifacio (Verona) a due minuti dall'uscita Soave dell'Autostrada. Ѐ opportuno precisare la propria partecipazione direttamente a Radio Domina nostra.
E proprio in questo giorno solenne in cui la Chiesa celebra l'Annunciazione chiudiamo con una delle più belle antifone con cui ci rivolgiamo alla Madre del Signore e nostra.
« Ave, Regina caelorum, Ave, Domina Angelorum: Salve, radix, salve, porta Ex qua mundo lux est orta. Gaude, Virgo gloriosa, Super omnes speciosa, Vale, o valde decora, Et pro nobis Christum exora » |
« Ave, regina dei cieli, Ave, signora degli angeli; Porta e radice di salvezza, Attraverso te nel mondo è sorta la luce. Gioisci, Vergine gloriosa, Bella fra tutte le donne; Salve, o tutta gloriosa, Prega per noi Cristo Signore » |
Che cosa si fa con il CVII?
RispondiElimina"Il grande dono del concilio vaticano ll.... il pontificato di Benedetto XVI dottrinalmente impeccabile...." non celebra all'incontro perché dovrebbe chiedere il permesso al vescovo... e sarebbe un antimodernista ??????????
RispondiEliminaMi meraviglio come un blog come il vostro possa ritenere attendibile una simile iniziativa, nella quale si ringrazia per "il dono del concilio", si definisce "dottrimalmente impeccabile" il pontificato di Benedetto XVI e, dulcis in fundo,non si celebra Messa al raduno perché "sarebbe necessario il permesso dell'ordinario del luogo". Se questa è resistenza.....
RispondiEliminaSi celebra la Messa, se viene dato regolare permesso a celebrarla!
EliminaBene, Mic. Grazie per la risposta.
RispondiEliminaFare da moltiplicatore, e anche da sostegno, giova alla causa.
Anonimo 14:36
RispondiEliminaIntanto nel post ho scritto:
"La lettrice chiede conferma, in un atteggiamento di sana prudenza. La mia conferma si esprime con la condivisione del video, alla quale dovrà far seguito un raccordo preciso e deciso approfondendo un confronto sereno e illuminato, basato sulla preghiera e sull'adorazione. Contatteremo don Minutella per un raccordo concreto e provvidenziale per coordinare quella che si configura come un'Opera di resistenza dal sapore apocalittico per la salvaguardia del cattolicesimo romano prima che tocchino la Santa Messa."
Inoltre credo che non sia tempo di fare tanti distinguo. Si tratta di un sacerdote che ha aperto gli occhi. Impartisce insegnamenti cattolici, ha lanciato un messaggio forte conscio di doverne affrontare le conseguenze. Non bisogna lasciarlo solo, anche perché come lui stesso ha detto, si raccorda con diversi altri sacerdoti, che hanno bisogno del nostro sostegno come noi della loro guida nonché dei sacramenti.
Il Signore ci aiuterà strada facendo anche ad approfondire e a condividere...
Renato Criscuolo
RispondiEliminaribadisco quel che ho scritto all'anonimo più su che ha le sue stesse riserve.
Aggiungo che io don Minutella lo conosco ora e da quel che ho sentito ho constatato idee molto chiare e precise, per lo meno sui contenuti essenziali, che in ogni caso possono essere approfonditi da un salutare confronto, come spero sia possibile. Ma ritengo cosa buona e giusta, intanto, radunarsi e raccordarsi. Il resto verrà da sé, nella semplicità e alimentato dalla preghiera e dall'adorazione.
Non è il momento degli steccati...
Brava è così che si fa
RispondiEliminaSulla Messa.
RispondiEliminaIl raduno non è per la Messa, ma per raccordarsi, intanto, rosario alla mano. Certo che la Messa sarebbe una grazia. Ma se non ricordo male da quel che ho ascoltato don Minutella non la esclude. Il suo tener conto della situazione denota realismo. punto.
http://blog.ilgiornale.it/spirli/2017/03/23/signore-gesu-dacci-un-papa/
RispondiEliminaDifendiamo la Sana Dottrina, la Santa Messa, la Verità .. difendiamo Gesù Cristo.
RispondiEliminaGrazie Don Minutella.. pregheremo per te e per tutti i sacerdoti che vedono ma nn hanno il coraggio di sollevarsi.
a onor del vero precisiamo che sparla dei tradizionalisti mentre assume per sé e i suoi seguaci l'appellativo di Resistenza verosimilmente senza sapere neppure che quel termine definisce l'appartenenza alla cerchia di mons. Williamson.
RispondiEliminaSecondo me non fa che aumentare la confusione instillando nel popolo vane speranze riguardo a BXVI
Vorrei proporre qui la simpatica poesia (di stile tipicamente trilussiano) del bravissimo professor Luciano Pranzetti , dedicata al card. Bagnasco, che recentemente ci ha deliziati con le sue disquisizioni sulla necessità di “più Europa” : eccola :
RispondiEliminaEr vescovo Bagnasco, presidente /
de la santa congrega de la CEI /
nun c’è argomento che nun è presente./
Sa discute de tutto, amici miei:/
lavoro, sindacati, la benzina /
li pommidori,l’acqua, i ministeri /
razzismo, le ricette de cucina /
’Europa de li bianchi e de li neri./
Te sa pparla’ de droga, de ggiornali /
te spiega li contratti a tempo pieno /
er crima, buchi neri, piani astrali /
de come er contadino farcia er fieno./
Nun manca – e vvedi ‘n po’! – l’economìa /
le banche, la politica nostrana /
er detersivo pe’ la biancherìa /
er bòtto de la crisi americana./
Te dice tutto de la delinguenza /
de globalismo, Renzi e Berlusconi./
Te dice puro co’ quale freguenza /
s’abbatteno li furmini e i cicloni./
Passa ‘n rassegna tasse e consumismo /
mercato aperto, equo e solidale /
je dà de frusta sur capitalismo /
che nun è sempre bbene e sempre male. /
A mme me sorge ‘na curiosità/
de dije: “Sor Bagna’, ma me lo spieghi /
‘n do’ trovi er tempo pe’ ‘st’attività?/
Ma soprattutto dimme: QUANNO PREGHI?.
Del professor Luciano Pranzetti, noto latinista, letterato (grande esperto di Dante Alighieri), pittore restauratore … ed anche poeta.
Quello che non si vuole capire da troppi è che la posta gioco è così grande, la disparità delle forze così impari che chiudersi in un blog non ha più senso. A san Pietro il giorno dei vespri anglicani c'erano 30 persone di cosiddetti tradizionalisti come piacerebbero a noi. Continuiamo così ... avanti allora. Il video di don Minutella è stato visualizzato su facebook in poche ore da 100 mila persona. Vorrà dire qualcosa o no?
RispondiEliminaCerti discorsi, e certe rigidità avevano senso fino a venti anni fa .... oggi non c'è più uno scontro tra modernisti conservatori e modernisti progressisti. Tra tradizionalisti e progressisti. Ora lo scontro è tra cattolici e tra coloro oramai non lo sono più e sono al comando nella Chiesa.
Chi lo vuole capire lo capisca e ne tragga le logiche conseguenze.
Un'altra mina vagante che fara altri danni. Lo si vede già nel suo atteggiamento contro i tradizionalisti.
RispondiEliminaVeramente ascoltare questo Sacerdote suscita zelo e ardore per la chiesa cattolica,era da molto tempo che non sentivo parlare cosi....bisogna sostenerlo quantomeno con le preghiere
RispondiEliminaIdee chiare e precise? Ma mi faccia il piacere! E' tempo più che mai DI fare i doverosi distinguo. Costui esordisce citando Von Balthasar come fosse sant'Ambrogio! Dobbiamo, non solo diffidarne, ma tenere in disparte i confusionari che possono giovare solo ai mestatori, suscitando e controllando una falsa opposizione. Ne abbiamo già abbastanza di presunte apparizioni in cui l'ultima pretende di smentire l'altra. Abbiamo la Scrittura, abbiamo la Tradizione, abbiamo il Magistero infallibile e perenne. Stop.
RispondiEliminaTEOFILATTO
Ottimo mic,sono perfettamente d'accordo con lei
RispondiEliminaE lo stesso sacerdote di cui si parla in questo articolo?
RispondiEliminahttp://livesicilia.it/2015/09/09/la-madonna-mi-parla-scoppia-il-caso-don-minutella_661599È
Che dire? Don Minutella è certamente un uomo di Fede ma non ha approfondito l'ORIGINE di questo disfacimanto della Chiesa che certamente non non è opera dall'attuale VdR, ma che ne è solo il completamento. Benedetto XVI continua a tacere pur mantenendo lo "status" di Papa emerito, anzi si è più volte espresso manifestando il pieno accordo con quanto il VdR sta combinando. Non solleviamo steccati, certamente, e supportiamo e preghiamo per questa voce coraggiosa che fra poco immancabilmente verrà messa a tacere. Ma, caro don Minutella, il cancro va estirpato globalmente, togliendo tutti i tessuti che, anche se non chiaramente cancerosi hanno un comportamento dubbio, sennò il tumore recidiva. E il primo tessuto sicuramente sano si chiama Pio XII.
RispondiEliminamic, sono perfettamente d'accordo, e mi associo con la mia piccola voce, a quello che dici: "Inoltre credo che non sia tempo di fare tanti distinguo. Si tratta di un sacerdote che ha aperto gli occhi. Impartisce insegnamenti cattolici, ha lanciato un messaggio forte conscio di doverne affrontare le conseguenze. Non bisogna lasciarlo solo, anche perché come lui stesso ha detto, si raccorda con diversi altri sacerdoti, che hanno bisogno del nostro sostegno come noi della loro guida nonché dei sacramenti.
RispondiEliminaIl Signore ci aiuterà strada facendo anche ad approfondire e a condividere..."
OT (ma forse neanche tanto: https://gloria.tv/video/gRH2wcUVVHMi2Exue4Xj1mpTN
Il Card. Burke avrebbe detto che la correzione formale sta per arrivare? Il video dovrebbe essere di ieri...
Cate
Non è mia intenzione aprire una discussione sull’argomento ma ho notato che alla messa di oggi il papa si è genuflesso al credo…ma non alla consacrazione. Mi lascia ancor più perplesso. Probabilmente considera quegli atti di adorazione superflui o fuori luogo in quel punto cruciale della celebrazione?
RispondiEliminaD'accordo con la dott.ssa Guarini. Ai soliti signorno, eternamente chiusi nelle loro torri d'avorio,dico che è necessario equilibrio e talvolta un sano realismo. Fuori la corona del rosario, cinti i fianchi, senza bisaccia, bastone in mano, a Verona o dove Dio ti chiama dopo aver lasciato a casa le chiacchiere.
RispondiEliminaL'è vegnu chi, l'emm 'scultàa, l'è 'ndàa...
RispondiEliminaBagno di folla e bagno chimico, gh'emm fa mancàa nagòtt.
Casermun, Domm, San Vittur, gita al parc e un ciccinin di rock'n steig a San Sir...
Gh'eren pussè in ment i sant quand ghe daven i nom ai sit ch'incoe, el dì de l'annunciasiun...
I ambrusian cunt el coer in man, gent d'ogni cantùn, cinés e mussulman, gh'an picà i man.
Oh mia bèla Madunina, che te me voeret tantu bén, te ringrazi che semm tucc' san.
Ciapa per ti i fiur d'un dì 'me quest, e sbasa i oecc, cun la sapienza di mamm, sul rest.
Un'altra mina vagante che fara altri danni. Lo si vede già nel suo atteggiamento contro i tradizionalisti.
RispondiEliminaCredo che nel suo discorso si riferisca ai "duri e puri" che ritengono che l'ultimo papa sia Pio XII...
@Marius
a onor del vero precisiamo che sparla dei tradizionalisti mentre assume per sé e i suoi seguaci l'appellativo di Resistenza verosimilmente senza sapere neppure che quel termine definisce l'appartenenza alla cerchia di mons. Williamson.
Secondo me non fa che aumentare la confusione instillando nel popolo vane speranze riguardo a BXVI
Parla di "resistenza" come ne parliamo noi già da prima della divaricazione di Mons. Williamson.
Le vane speranza nei confronti di Benedetto XVI fanno il paio con quel che sembra non conoscere dei punti controversi del concilio. Ma, come ho detto, è tutto da verificare e c'è un discorso da imbastire.
E lo stesso sacerdote di cui si parla in questo articolo?
http://livesicilia.it/2015/09/09/la-madonna-mi-parla-scoppia-il-caso-don-minutella_661599
Beh, ammesso che l'articolo dica il vero, son cose che non conoscevo e francamente mi fa problema. Forse sono stata impulsiva. Ma quel che ho ascoltato della sua predicazione non parla di locuzioni o cose del genere e in ogni caso ho detto che c'è un confronto. e dunque una verifica, da mettere in campo. E, tuttavia, data la situazione e ferma restando una sana prudenza di fondo da non tralasciare mai, sono contraria a steccati e distinguo. Da qui il mio invito. Ovvio che il tutto va portato avanti cum grano salis.
Mah !
RispondiEliminaLeggendo tutto d'un fiato i varii commenti salta all'occhio la differenza tra la pacatezza e la prudenza di Mic e la veemenza di altri vuoi perche' tradizionalisti o progressisti o conservatori o impulsivi ... o. ..... e che non si sporcherebbero mai con uno che non la pensasse esattamente eguale a lui . Che dire..... !
"Egli si ritiene in credito presso Dio: non attende la sua misericordia, non si aspetta la salvezza come un dono, ma come premio che gli è dovuto per il bene fatto e per avere seguito le norme ..? "
Succede a Monza, durante il Credo: due cerimonieri, ad un cenno di uno dei celebranti, si affrettano a procurare un inginocchiatoio.
RispondiEliminaPoi alle parole
et incarnátus est de Spíritu Sancto ex Maria Víirgine et homo factus est
Francesco si inginocchia.
Un celebrante (?) con occhiali da sole, visibile sullo sfondo, non prega e scatta foto.
Sarà l'actuosa participatio?
https://www.youtube.com/watch?v=JZt1uHVRvnk
dal minuto 1.29.00 a 1.31.00
Il rialzarsi è risultato visibilmente doloroso.
Niente repliche alla consacrazione, come sempre. Oggi più che mai...
Inoltre credo che non sia tempo di fare tanti distinguo.
RispondiEliminaA parte la necessità di fare molta attenzione come criterio generale (e anche per i fatti citati che coinvolgono Don Minutella, su cui è bene essere stra-prudenti), concordo con mic. I tradizionalisti dovrebbero ben sapere il significato del detto "Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur". La questione di rivedere il CVII e dintorni non è cosa che si possa fare in un giorno. Inoltre, non si riusciranno a coinvolgere tanti fedeli con gli argomenti critici del CVII se si rimane chiusi in due o tre comunità, visto che è ben difficile coinvolgere i fedeli quadratici medi in discussioni che, inevitabilmente, devono anche essere molto tecniche. Mentre invece è più facile farlo aggregando coloro che, pur non capendo molto di teologia, vedono i danni per "sensum fidei". D'altronde, posso parlare per esperienza: porevo intuire che molte cose non andavano nella Chiesa e il CVII poteva esserne coinvolto, ma per trent'anni non mi è venuto in mente di andarmi a leggere documenti "tradizionalisti" - per la verità, manco sapevo che esistessero i tradizionalisti, al di fuori della FSSPX. Da quando ho iniziato a vedere la devastazione di Bergoglio ho iniziato a interessarmente, e capire le cose pian piano. E posso parlare anche per altre persone che sto coinvolgendo, come posso.
Con questo, non dico di essere favorevole o contrario all'iniziativa di Soave. Per ora ne so troppo poco. Il mio commento è generale, perché l'accusa di non essere abbastanza critici verso il CVII è stata rivolta pure contro i quattro cardinali - la cosa è ovvia, perché neanche loro dicono di buttare il Concilio a mare. Se si rimane così massimalisti non ci sarà mai nessun aggregazione - d'altronde, neanche il fronte tradizionalista è visibilmente compatto.
Applausi al prof. Pranzetti.
--
Fabrizio Giudici
Veda mic se ha senso pubblicare questa mia ulteriore considerazione, pensieri in libertà.
RispondiEliminaNonostante io sia preparato moralmente a vedere anche tutte le iniziative franare, una per una, sia dentro che fuori la Chiesa, e nonostante ciò rimanere fiducioso che il Signore non ci abbandonerà, e se ne proveranno delle altre, finché il Cuore Immacolato di Maria prevarrà, come da sua promessa... in questo momento per me è evidente che bisogna concentrarsi attorno ai quattro cardinali (che chiamo "quattro", ma sappiamo che sono di più). Condivido l'appello che ha fatto Socci pochi giorni fa. Mi pare di vedere strane manovre intorno a questa cosa. La già citata fonte anonima di "anti-bergogliani dell'ultima ora" sembra avere un'attenzione ossessiva nel comunicare che i quattro avrebbero rinunciato alla correzione fraterna. Tanto ossessiva, specialmente in un paio di dettagli riportati, da suonare per me decisamente farlocca già di per sé, senza bisogno di ascoltare altre fonti, che dicono l'opposto.
Mi chiedo: che scopo può avere? Se i cardinali hanno intenzione di fare qualcosa, non li si ferma spargendo una falsa voce banale, come quella secondo la quale hanno rinunciato. Ma forse - per motivi che non possiamo sapere - ci sono dei tempi da rispettare, che potrebbero essere determinanti nel successo della correzione. Allora, forse qualcuno sta cercando di forzare la mano ai cardinali, spingendoli ad anticipare indebitamente perché i fedeli scalpitano.
Concludo: chiudendo la questione sugli anti-bergogliani dell'ultima ora, che è meglio ignorare, nel discernere se seguire qualsiasi iniziativa, si valuti che non sia in contraddizione con l'operato dei cardinali, né che ponga loro una eccessiva pressione.
--
Fabrizio Giudici
Se si tratta di fare, facciamo qualcosa che sia alternativo t o t a l m e n t e. Non mi sembra che il blog sia da mettere da parte. Ci raccorda tutti, Falcometa compreso. Bisognerebbe che altri scrivessero più regolarmente possibile. Molti altri. Se lasciamo il blog, dobbiamo scendere sul terreno. Non è tanto dove scendiamo, ma cosa facciamo una volta scesi. Come già detto, a mio parere, la scuola sarebbe l'unica impresa potente; intorno dovrebbe esserci una comunità benestante con alcune famiglie molto ricche e molto dedicate che scelgano liberamente di impoverire pian piano per la causa. Il corpo insegnanti con vocazione certa, a cui dare una formazione religiosa permanente e uno stipendio che li aiuti a conservarsi in salute e serenità. Allievi e famiglie selezionati, omogenei alla causa, alcuni ricchi tanto da poter con serenità accogliere qualche povero gratis.Poi i programmi con le nostre materie forza, i libri da fare (occorre un gruppo scientifico che lavori per la gloria di Dio e basta). La cura d'anime dei piccoli e dei grandi. Un medico. e professionisti vari: avvocati, amministratori, architetti,giardinieri, cuochi, personale ausiliario. tutti cattolici tradizionalisti, rigidi e chiusi.
RispondiEliminahttp://www.onepeterfive.com/cardinal-burke-speaks-on-the-formal-correction/
RispondiEliminaSu OnePeterfive ci sono recenti dichiarazioni del card. Burke sui Dubia (http://www.onepeterfive.com/cardinal-burke-speaks-on-the-formal-correction/).
RispondiEliminaPer quanto riguarda la 'correzione formale', se ho capito bene il card. Burke la considera limitata ad un semplice richiamo alla dottrina cattolica nel merito.
Non dice però nulla su cosa lui e gli altri cardinali dei Dubia intendono fare nel caso in cui, come è facilmente prevedibile, Papa Bergoglio anche dopo questa correzione pubblica continuasse nella sua tattica di destabilizzazione.
Don Minutella non è da oggi che lo sento: da un mesetto circa ricevo da diverse persone link di filmati youtube con le sue lunghe omelie.
RispondiEliminaColpisce il suo ardente zelo, che ha molta presa emotiva, specialmente quando lo si sente nelle prime occasioni.
I contenuti riprendono con ammirevole vigore le verità cattoliche, ma il problema è che vengono mescolate con considerazioni varie per nulla commestibili che, per la foga con cui le pronuncia, facilmente vengono dai semplici percepite come avessero pari valenza di quelle dogmatiche.
Spesso il suo discorso è intercalato da lodi sperticate al papa emerito in opposizione al papato in carica, cosa molto pericolosa per la fede dei semplici, perché lascia intendere che la posizione più adeguata e logica sia quella di tendenza sedevacantista, o che la Sede sia ancora occupata dal papa dimissionario, una posizione simile al primo Socci, un po' obsoleta ma che tira ancora, eccome!
Direi che ciò basta e avanza (senza neppure introdurre il discorso sul concilio, visto che viene ritenuto troppo da intellettuali, cosa con cui discordo, perché p.es. opporsi all'interreligiosità non è certo cosa da dotti, ma da puri in ispirito) per concludere che questo fenomeno non va né alimentato né sostenuto, né tramite diffusione personale, né di social né di rete, a meno che non sia con lo scopo di analizzare e discriminare il grano dal loglio (come si fa da sempre su questo bel blog).
Questo è il mio pensiero.
Poi se qualcuno non concorda, se vuole mi tacci pure di rigido e intollerante nonché costruttore di muri e steccati.
Ne accenno solo perché è un atteggiamento già riscontrato seppur impersonalmente qua e là nei commenti precedenti.
Signore Gesù Cristo, Fonte di dolcezza senza fine, che, mosso da un amore immenso, quando eri in Croce hai detto: “Ho sete”, cioè “Desidero sommamente la salvezza del genere umano”, ti preghiamo di accendere in noi il desiderio di operare santamente, spegnendo del tutto la sete dei nostri desideri .
RispondiEliminaMadre del Buon Consiglio prega per noi .
Prudenza , ponderatezza , riflessione , preghiera .
@ Irina
RispondiElimina"Ci raccorda tutti, Falcometa compreso"
Non capisco, Irina: non ho trovato alcun commento di Falcometa in questo thread. A cosa si riferisce?
visto che viene ritenuto troppo da intellettuali, cosa con cui discordo
RispondiEliminaNon ho detto questo.
"perché p.es. opporsi all'interreligiosità non è certo cosa da dotti, ma da puri in ispirito"
Infatti ho detto proprio questo: che il buon fedele per sensum fidei capisce che ci sono cose che non vanno. Lo capisce, p.es., quando vede gli imam in chiesa e la foto di Francesco con la statua di Lutero. Ma da lì ad arrivare a fargli capire che il problema sta in quel documento del CVII, e come è venuto fuori, a partire da quali erronee teologie, come sono entrate nella Chiesa, eccetera, ce ne vuole. Quanti zeri devo mettere dopo zerovirgola per rappresentare la percentuale di cattolici che ha letto almeno i documenti principali del CVII? E quale frazione di questi hanno letto un commento critico? Non potete proiettare la competenza che avete voi, addentro al problema da anni, su persone che si vedono piovere tutto addosso ora. Che hanno, oltretutto, un problema di fiducia: se non possono fidarsi del Papa e dei vescovi, dietro a chi devono andare? Sanno bene che ci sono santini e santoni in giro e rischiano di cadere in qualche trappola. Ci fosse un unica comunità "tradizionale" ben individuabile, con i suoi leader e le sue pubblicazioni... ma non c'è. Ce ne sono tante, e non tutte d'accordo tra loro.
Un po' di realismo nel mettersi nella testa di queste persone! Personalmente, se fossi andato in coma nel febbraio 2013 e mi fossi risvegliato oggi, non saprei dove andare a sbattere la testa.
Non sto dicendo che non si deve ragionare sotto il piano tecnico. Sto dicendo che, partendo da zero, ci vorrà del tempo prima che la cosa venga digerita dalla massa dei fedeli. Un tempo tanto lungo che è probabile che arrivi un nuovo Papa prima, per cui credo che la comprensione teologica da parte della massa dei fedeli non servirà ad uscire dalla crisi, semmai a ricostruire dopo la fine della crisi. Nell'immediato serve un punto di fiducia dietro a cui aggregare la gente, senza chiederle preliminarmente di leggere centinaia di pagine; che resista a Francesco allo stesso tempo rimanendo cum Petro et sub Petro; che quindi faccia capire chiaramente che è sempre la Chiesa vera e non qualcosa d'altro. E vedo più aggregabilità dietro iniziative fatte di adorazioni, rosari, digiuni eccetera, piuttosto che discussioni teologiche.
Non dice però nulla su cosa lui e gli altri cardinali dei dubia intendono fare nel caso in cui, come è facilmente prevedibile, Papa Bergoglio anche dopo questa correzione pubblica continuasse nella sua tattica di destabilizzazione.
Come dice l'editore di 1P5, la correzione formale non avrà i "denti" di suo. Io non ho la più pallida idea di quali saranno i passi successivi, ma quello che so è che non li potrò compiere io come semplice fedele. Però, il documento e i prelati che lo proporranno saranno per me e per altri quel punto di aggregazione di cui dicevo prima.
Quanto a don Minutella, mi sembra che siamo tutti d'accordo sulla prudenza da tenere. Certo è che un prete palermitano che propone un incontro in Veneto non è l'unico dietro l'iniziativa. Curioso proprio il Veneto, perché una cosa che si lancia a livello nazionale generalmente va verso un baricentro nell'Italia centrale. Vediamo quali altri prelati sono coinvolti e se hanno fondamenta meno emotive e più solide.
--
Fabrizio Giudici
A caldo.
RispondiEliminaE' da un mese o due che seguo i video di don Minutella, scoperto per caso. Molta passione nella denuncia, molta verità nelle sue parole. Una specie di Savonarola. O di Lutero. Ho cercato di capire. Ho cercato notizie su di lui. E pare si senta in diretto contatto col Cielo. Acqua miracolosa e roba di questo tipo. Coerente col suo approccio. O mezzo santo o male ispirato. Due giorni fa l'enigma mi si scioglie. La seconda.
Primo: si muove da falsi presupposti (per lui il problema é ridotto all'attuale papa, mentre il CVII sarebbe stato una nuova pentecoste, quindi ha una visione distorta della realtà).
Secondo: emerge dai suoi discorsi un ego smisurato, una falsa ostentata umiltà, diciamo un atteggiamento complessivo che non mi convince per niente.
La mia opinione é che, ritengo a sua insaputa, operi come l'ennesimo pifferaio magico.
Ci stanno vagliando come il grano. Bisogna fare attenzione. Diranno Gesù é lì, accorrete ! L'uscita di sicurezza é qui, no é la, no é là ancora.
Mi chiedo chi c'é dietro. Ci vuole denaro ed organizzazione per realizzare il "raduno".
Occorre fare i distinguo, mic. Altrimenti si rischia di bere un fresco bicchiere di acqua, con una piccola dose di veleno. Mortale.
Il suo auspicio é un GP III o un Bendetto VII ? No, grazie.
Anna
Non capiso i commenti al veleno su questo povero sacerdote, che invece ritengo coraggioso, equilibrato e che ha detto molte cose che diciamo e condividiamo in questo blog da vario tempo.
RispondiEliminaCi si lamenta in continuazione che nessun sacerdote prende posizione e quando uno lo fa lo si accusa.
Di cosa?
Di avere un'opinione positiva su Benedetto XVI (che colpa grave!), di citare le parti buone del documenti del CVII - che ci sono - e il Catechismo della Chiesa cattolica di San GPII.
Non mi sembra affatto che siano elementi da modernisti; lo sono per i sedevacantisti, ma chi considera la continuità della Chiesa cattolica deve discernere gli errori indubbi dalle parti buone dal CV II in poi.
Le altre cose giuste che ha detto don Minutella sono cestinate, anche se condivise quotidianamente, e addirittura lo si considera un sacerdote di cui diffidare perche' farà altri danni.
Non è questione di muri e steccati, è questione di capacità di discernimento di ciò che è buono e ciò che non lo e', e don Minutella, in questa sitazione di devastazione spirituale, è sicuramente un fatto positivo, un segno di reazione, di vita.
E dice cose, lo ripeto, che diciamo e condividiamo da tempo, per cui quese critiche sono veramente assurde.
Ha fatto bene Maria a pubblicarlo qui, peraltro con la prudenza del caso.
Prudenza che, secondo me, è limitata solo al modo che sceglierà per far sentire la voce dei cattolici dissenzienti (che non siamo solo noi che scriviamo in questo blog), non per la sostanza delle cose che ha detto.
Ma addirittura alcuni hanno criticato Maria di averlo pubblicato in qusto blog, manco avesse sostenuto don Farinella o don Cantalamessa e compagnia.
Non condivido queste esagerazioni, le trovo assurde, grette.
Questa fa il paio con le critiche, altrettanto assurde, a don Elia fatte tempo fa, per aver osato metterci in guardia da possibili errori che possono commettere anche i tradizionalisti.
Ma guarda un po', come si è permesso? Non è possibile, noi non sbagliamo mai!
Chissa cosa c'è dietro, che pressioni ha subito....E questo nonostante articoli e insegnamenti sempre ineccepibili.
Spero invece che ne arrivino altri di sacerdoti come don Minutella, che siano sempre di più.
Sbagliera' in qualcosa? Pazienza.
Nessuno di noi è perfetto, glielo si potrà dire, come si fa tra cristiani: l'importante è che siano sempre più i sacerdoti che tornino essere tali e che difendano la sana Dottrina contro le derive eretiche della gerarchia al potere.
Come che ha fatto don Minutella nel video tanto criticato.
E spero che Maria, nonostante le critiche, decida di contattarlo per conoscerlo meglio.
@ marius,
RispondiEliminaGederson Falcometa dal Brasile.
Pochi post prima di questo c'era e c'è un commento anonimo che riguarda Don Minutella. Commento ottavo: 'Il "dramma" di un uomo o quello della nostra epoca del ribaltamento della verità.' E' il titolo del post. Leggete il commento anonimo che tratta di don Minutella, don Leonardo Ricotta, Enzo Bianchi e la sua recente conferenza palermitana e il vescovo di Palermo.
RispondiEliminaContra factum non valet argumentum
RispondiEliminaL'atto di presenza a Verona s'ha da fare.
Dalla stazione ferroviaria Verona Porta Nuova a Verona San Bonifacio, a piedi, occorrono cinque ore.
RispondiElimina?
Per quello che riguarda il Veneto, penso che don Minutella sia collegato in qualche modo con Fede e Cultura (http://www.fedecultura.com/p/vetrina_30.html) su cui ha pubblicato alcuni libri, e che ha sede proprio a Verona.
RispondiEliminaSono perfettamente d'accordo sul fatto che si debba agire con prudenza, ma sono anche pienamente in sintonia con Fabrizio Giudici. Fino all'avvento di Bergoglio, ho vissuto in una 'nuvoletta rosa' nella quale mi sembrava che andasse tutto bene... mai mi sarei sognata di pensare qualcosa di anche minimamente critico o negativo riguardo al CVII. Solo dopo ho iniziato a leggere, a documentarmi e a capire tante cose! A volte penso che questa crisi della Chiesa sia voluta dall'Alto per farci svegliare. O, almeno, 'usata' dal Signore a questo scopo... sappiamo che Lui può volgere il male in Bene, e che sa scrivere dritto sulle righe storte della storia.
Vi ringrazio tutti. Leggendomi mi sento meno sola. Tanti di voi riescono ad esprimere con le parole quello che ho dentro, ma che io non riesco ad esternare. Grazie a mic e a tutti.
Cate
@ Giudici
RispondiElimina"Nell'immediato serve un punto di fiducia dietro a cui aggregare la gente, senza chiederle preliminarmente di leggere centinaia di pagine; che resista a Francesco allo stesso tempo rimanendo cum Petro et sub Petro; che quindi faccia capire chiaramente che è sempre la Chiesa vera e non qualcosa d'altro. E vedo più aggregabilità dietro iniziative fatte di adorazioni, rosari, digiuni eccetera, piuttosto che discussioni teologiche."
Vabbè, adesso copio incollo un breve trafiletto piuttosto emblematico tratto da le "centinaia di pagine" che ciascun prete studia durante i suoi anni di seminario:
«La Chiesa guarda anche con stima i musulmani che adorano l’unico Dio, vivente e sussistente, misericordioso e onnipotente, creatore del cielo e della terra, che ha parlato agli uomini. Essi cercano di sottomettersi con tutto il cuore ai decreti di Dio anche nascosti, come vi si è sottomesso anche Abramo, a cui la fede islamica volentieri si riferisce. Benché essi non riconoscano Gesù come Dio, lo venerano tuttavia come profeta; onorano la sua madre vergine, Maria, e talvolta pure la invocano con devozione. Inoltre attendono il giorno del giudizio, quando Dio retribuirà tutti gli uomini risuscitati. Così pure hanno in stima la vita morale e rendono culto a Dio, soprattutto con la preghiera, le elemosine e il digiuno».
«Se, nel corso dei secoli, non pochi dissensi e inimicizie sono sorte tra cristiani e musulmani, il sacro Concilio esorta tutti a dimenticare il passato e a esercitare sinceramente la mutua comprensione, nonché a difendere e promuovere insieme per tutti gli uomini la giustizia sociale, i valori morali, la pace e la libertà» (§ 3)
Cosa è?
Forse l'ultimo discorsetto di Bergoglio sull'aereo appena ha finito di adorare un dio a fianco dell'imam, o un passaggio di una suadente predica a S.Marta?
NO
È solo un passaggio del CVII.
E non mi sembra che bisogna essere dottorati per capirlo, o per intuire col sensum fidei che lì c'è del marcio.
Sarebbe materiale sufficiente per un don Minutella (che certamente lo conosce perché non è uno stupido, lo ha studiato in quanto non solo materia obbligatoria ma anche altamente caldeggiata) con cui, con la sua verve e il suo ascendente, potrebbe se volesse catechizzare le masse per farle aprire gli occhi sulla realtà.
Questa sì che sarebbe una scelta coraggiosa, anzi eroica, non citare enfaticamente Balthasar, la Lumen Gentium, un papa suigenerisdimissionario e tutto il resto...
Avrei tante altre cose da aggiungere su altri dettagli, ma oggi non posso e me ne dispiace. Sto per partire per la Messa, con catechesi in una cappella veramente cattolica a centinai di km di distanza (esiste... esiste!!!)
Auguro a tutti buona domenica.
RispondiEliminahttp://palermo.repubblica.it/cronaca/2017/03/18/news/palermo_il_diktat_del_vescovo_niente_chiesa_per_il_veggente_in_arrivo_dal_brasile-160844900/
al confrantrello Sacerdote quidam delle 22.54
RispondiEliminail card. Burke nelle interviste da lei citate conferma, purtroppo aggiungo io , che come ebbi a dire tempo addietro non esistendo nessuna " formale" tipologia di correzione al papa nel nostro codice di diritto canonico, la correzione formale dei quattro cardinali si limiterà ad un semplice richiamo alla dottrina cattolica nel merito. Il cardinale dice infatti "se il papa non risponde daremo noi le risposte corrette". Non è difficile capire che la cosa lascerà il tempo che trova, non per niente la questione si trascina ormai da mesi.
don Mario
Non sono un`"innamorata del Concilio" ( espressione usata da don Minutella), non ho bisogno di esaltare "il Concilio" per darmi l`autorizzazione di esprimere critiche e dissenso, di mettere in avanti le mani come per proteggermi dai colpi, non potete accusarmi di essere scismatica visto che difendo "il Concilio", questa riserva fatta, riserva alla quale viene ad unirsi la mia prudenza se non diffidenza, è difficile negare che ciò che con coraggio dice Don Minutella è quel che noi, e sempre più siti, blog e commentatori cattolici nel mondo, diciamo, dunque pur con la dovuta prudenza e con le riserve sul come, sul luogo, insomma sulla realizzazione pratica della "resistenza", penso valga la pena informarsi e approfondire per accertarsi che è quella la via e la persona da seguire.
RispondiEliminaPersonalmente spero ancora che i Dubia restati senza risposta papale, abbiano il seguito che ci è stato fatto capire dovrebbero avere, in altre parole, anche se non nego l`impatto di una resistenza dal basso, dalle periferie, aspetto che dall`alto dai Pastori, dai Cardinali e Vescovi, ci venga l`aiuto e il sostegno necessario, sperando che il Signore dia loro il coraggio per farlo.
...da valutare...che non sia come altri....per contenere gli scontenti delle cose... a poco a poco intanto si accetta quello che non si sarebbe accettato 20 anni prima.... è tutto un inganno pazzesco, viene il dubbio che questi siano tutti protestanti magari in buona fede....
RispondiEliminaCATTOLICI
RispondiElimina1) Papolatri o papisti: attaccano violentemente chi critica Bergoglio
2) "Buoni cattolici": riconoscono Bergoglio ma attaccano i papisti perché vogliono avere la libertà di criticarlo
3) Tradizionalisti: attaccano tutti i papi post-conciliari, specie Benedetto XVI, ritenuto responsabile oggettivo di Bergoglio
4) "i tiepidi": non attaccano nessuno, se non chi alza la voce. Annunciano la retta dottrina aspettando che passi la tempesta
5) "la resistenza": attaccano apertamente e frontalmente la falsa Chiesa. Sono attaccati dalle categorie 1-2-3-4
Se serve a prendere il topo non baderei al colore del gatto. I sostenitori della nuova chiesa a cui Bergoglio ha dato l'impulso finale sono compattissimi mentre chi si oppone è divisissimo tra mille distiguo.
RispondiEliminaMiles
Interessante perché è la voce più recente del card. Burke
RispondiEliminahttp://www.onepeterfive.com/cardinal-burke-speaks-on-the-formal-correction/
Comincio ad intravedere il, che fare?
RispondiElimina*Non lasciare il blog, ma incrementare contributi cioè, dateve da fa'.
*Atti di presenza q.b., SIGNIFICATIVI, oceanici, tutti presenti.
*Atto di presenza non significa per sempre.
*La presenza può essere anonima, ognuno risponde di sè.
Oppure manifesta, con insegne e capo (Maria), gruppo visibile.
Scusate, ma praticamente:
RispondiEliminaVerona non è per molti del blog, dietro l'angolo. Chi può andarci, essendo geograficamente vicino, avendo tempo ed essendo libero da impegni più pressanti, come lavoro o famiglia, vada, ascolti e riferisca. Senza partire in quarta pro o contro. Cosi informati meglio, potremo farci su un ragionamento.
Tuttavia diffido anch'io, ormai, di coloro che, sacerdoti e non, han il CVII sempre in bocca, come se prima non si fosse pensato, approfondito, elaborato nulla in dottrina.
Ed anzi proprio ora che col VdR molta gente ha iniziato ad avere dubbi, perplessità e a porsi domande, sarebbe opportuno, anzi "cosa buona e giusta", cominciare a revisionalo nelle omelie. Non c'è bisogno di usare paroloni, o presupporre lauree in teologia, ma semplicemente spiegare, e aggiungendo esempi pratici, che la' dove il CVII non suscita problemi, non fa altro che ripetere con molte, troppe parole, quanto già insegnato da sempre dalla Chiesa, e la' dove dice cose diverse, nuove, esse sono sic Et simpliciter sbagliate. Infatti nessuno dei papi "conciliari" le ha affermate come nuovi dogmi di fede.
Don Minutella, se è intellettualmente e moralmente onesto, verrà invitato al silenzio. Se è un'opposizione controllata ( cfr i grillini ) si allineerà alla prima velata minaccia, da parte di Avvenire o di Vatican Insider.
Anzi, vediamo se ne parlano. Se 100.000 persone hanno già visto i suoi video, non e' possibile che in Curia non ne sappiano niente.
Potrebbe essere un Dubcek.
Sull'inginocchiarsi, e dopo 4 anni che lo osservo con occhio "clinico":
RispondiEliminaHanno letto le critiche, v. ad esempio Socci, riguardo il comportamento nella cripta in Duomo, ed hanno prepato la messa in scena, ma non sono riusciti a convincerlo ad inginocchiarsi alla Consacrazione, perché non ci crede. È brutto dirlo, ma non ci sono altre spiegazioni logiche.
Crede in Dio (un Dio più o meno uguale a Jahve, come gli ha insegnato il rabbino Skorka, molto più intelligente e colto), che si è incarnato nel seno della Vergine Maria (una bella storia, alla quale crede con il devozionismo tipico delle sue parti, ma il cui significato teologico gli sfugge, come ai suoi amici protestanti), crede allo Spirito (una cosa più simile al Manitu' dei suoi cari campesinos e dei pentecostali che allo Spirito Santo III Persona della SSTrinita'),
ma NON crede alla Transunstanziazione. Come può un perito chimico credere che il polisaccaride chiamato amido di grano, cioè farina, ed una soluzione acquosa di zuccheri semplici ed alcool, detta vino, possano diventare il Corpo e Sangue di NS Signore, in seguito ad una for ula recitta da un uomo qualsiasi (per lui i sacerdoti non sono altro che uomini, cfr i commenti ai seminaristi a Roma) ?
Se ci credesse, avrebbe riconosciuto il miracolo di Baires o, quanto meno, avrebbe chiesto a Roma di farlo.
Ripeto, è brutto arrivare a certe conclusioni, ma se si applica la logica, l'esperienza con le persone, il ragionamento di tipo diagnostico, si arriva solo a questa conclusione, se si è onesti con se stessi.
Ascolto con interesse di tanto in tanto le catechesi di don Minutella: per quanto queste siano prolisse, piene di riferimenti a "veggenti" e ai "nouveaux théologiens" e di apologie non condivisibili di "papi dal doppio volto" come GP2 e B16, trovo che siano molto più interessanti e "cattoliche" della maggior parte delle omelie e delle catechesi in circolazione (infatti, la Vergine Maria batte Rahner 100-0).
RispondiEliminaCiò premesso, non andrò al raduno di Verona perché partiranno con il piede sbagliato: là ci andranno gli "innamorati del Concilio" e i miei sentimenti verso questo ultimo "Concilio" sono molto diversi, dato che lo ritengo una iattura, quasi un "corpo estraneo" al Magistero autentico di S.R.C., che prima o poi dovrà essere neutralizzato.
Inoltre, se il raduno di Verona avrà lo scopo di rivolgere un appello "al Santo Padre Benedetto XVI" in funzione anti-bergogliana, sbagliano non solo nelle premesse teoriche ma anche nell'individuazione dei mezzi, giacché da Ratzinger non è venuto, non viene, e ritengo che non verrà, alcuno "sbarramento" verso quella che don Minutella chiama giustamente "l'impostura della falsa chiesa".
RispondiElimina"Con Pietro, contro i "Papisti""
di Riccardo Cascioli
http://lanuovabq.it/it/articoli-con-pietro-contro-i-papisti-19361.htm
Effettivamente grottesco l`entusiasmo di chi non può esaltare la popolarità di Bergoglio ( come se il mandato di un papa fosse quello di essere popolare, farsi applaudire e piacere la mondo) senza nel contempo riversare carriole di fango su chi non condivide il loro fervore.
Ho sovente fatto parte delle folle che accoglievano Benedetto XVI con immnesa gioia, ma posso testimoniare che il nostro non era il plauso e l`eccitazione di chi accoglie una rockstar.
Oggi chi va a vedere più che ascoltare il papa argentino va a vedere il papastar, il superpapachesaparlarealcuoredellagenteconparolesemplici, del resto il titolo di un articolo menzionava appunto il papa rockstar.
Sono lontani i tempi in cui al passaggio del Papa, del Successore di Pietro, a mani giunte, si abbassava la testa per farsi benedire, oggi si grida, si filma con il telefonino, si fanno i selfie, si parte con un`emozione effimera che sparirà senza lassare tracce profonde per essere presto sostituita da un`altra emozione.
RispondiEliminaNon per fare paragoni ma per rinfrescare la memoria e la mente dei papisti amnesiaci, anche per Benedetto XVI ci furono ...un millione di persone, ho cercato senza trovarlo il testo in italiano della sua omelia durante l`incontro con i sacerdoti, metto qui il link al video, altri tempi:
http://www.radiovaticana.va/player/index_fb.asp?language=it&tic=VA_K9OAT3AK
"Il suo auspicio é un GP III o un Bendetto VII ? No, grazie. "
RispondiEliminaLo capisco. Devo però ripetere: attenzione al massimalismo. Non so se avete letto i commenti sui recenti sviluppi politici negli USA. L'Obamacare stava per andare a fondo; Planned Parenthood era letteralmente "terrorizzata". Non se n'è fatto niente, senza che i democrats abbiano alzato un dito: tutto il pasticcio è stato interno all'elefantino. Sicuramente a causa del lavorìo degli infiltrati, ma anche molti duri e puri dell'ala destra, pare, non hanno dato il proprio appoggio perché la nuova legge non era "sufficiente" secondo loro. Risultato? Planned Parenthood gode, massacrerà bambini per molto tempo ancora, Trump ha subìto una grave umiliazione ed è chiaro che non proverà a metter mano alla riforma sanitaria per qualche anno, perché una seconda sconfitta sarebbe fatale.
Se serve a prendere il topo non baderei al colore del gatto. I sostenitori della nuova chiesa a cui Bergoglio ha dato l'impulso finale sono compattissimi mentre chi si oppone è divisissimo tra mille distiguo.
Esatto. Intanto prendiamo il topo; se poi il colore del gatto non è ottimale, niente ci impedisce di cambiarlo dopo. Un problema per volta.
È solo un passaggio del CVII. E non mi sembra che bisogna essere dottorati per capirlo, o per intuire col sensum fidei che lì c'è del marcio.
Concordo anche su questo. Anzi: sarebbe bello mettere in atto questo piccolo "coup de théâtre" davanti ad una platea di mille/duemila persone. Penso che sia molto efficace dare "pugni nello stomaco" alle persone su questi temi. Ma dove l'abbiamo la platea? Ora, i vari siti della tradizione hanno i propri lettori e p.es. il contatore di visite di questo sito dimostra che non sono pochi. Ma una platea fisica è divera da una virtuale. In quella virtuale le persone sono tutte isolate, possono essere anche convinte di certe cose, ma poi rimangono isolate e ferme. Da una platea fisica scaturiscono altre energie.
Secondariamente, però, dopo il pugno allo stomaco inesorabilmente si finirà sul piano dell'ermeneutica della continuità. Sono anni che se ne discute, ci vorrà del tempo perché venga superato.
È necessario iniziare a cogliere intanto delle parti di azione comune che possono mettere in atto anche gruppi che non sono "sulla stessa lunghezza d'onda" per tutte le conseguenze operative. Io non condivido non poche cose della FSSPX, ma se mi fosse capitato di essere a Roma quando hanno fatto l'iniziativa di riparazione per i "vespri anglicani", ci sarei andato senza farmi nessun problema. L'impegno in una certa iniziativa non mi condiziona su tutto il resto. Se cose tipo la Heaven Storm del card. Burke, che ha la limitazione di essere quell'assemblea virtuale di cui parlavo prima, si concretizzassero anche in gruppi di preghiera "visibili", fisici, sparsi sul territorio... potrebbero mettere insieme tutti quelli che sono consci della gravità della crisi, anche se non concordano ancora sulle soluzioni.
E Tornielli continua a strumentalizzare Benedetto XVI, a servirsi di lui, a uscire dal loro contesto certe sue frasi riportando solo alcuni passaggi ma guardandosi bene di citare tutto il discorso, l`intera riflessione, dimentica il turiferario massimo che chi si ricorda di Benedetto XVI si ricorda anche della profondità dei suoi messaggi difficilmente riducibili a qualche frase:
RispondiEliminahttp://www.lastampa.it/2017/03/26/vaticaninsider/ita/vaticano/francesco-benedetto-e-il-rischio-della-fede-ideologica-sZAWjuvFz1Mf4d3C5yMbwM/pagina.html
Qui il testo dell`omelia di Benedetto XVI il 2 giugno del 2012 a Milano:
http://w2.vatican.va/content/benedict-xvi/it/speeches/2012/june/documents/hf_ben-xvi_spe_20120602_duomo-milano.html
Ma solo a me questo don Minutella sembra avere un ego smisurato? Non vedo alcun tipo di prudenza nelle sue dichiarazioni e nemmeno buon senso! Come si può incoraggiare la sequela di un simile elemento?! Che sia pure lui uno dei tanti troppi frutti marci del Concilio Vat. II? Io penso di sì e me ne guardo dall'assecondarlo! Questo elemento sta convocando una resistenza cattolica che, a parere suo, dovrebbe ringraziare il Signore per il "dono" del Concilio! Mancano proprio i presupposti per allearsi con costui che rappresenta di fatto una delle tante cangianti ambigue facce del modernismo! Poi ognuno agisca in coscienza, ovviamente, ma si tega pure presente le strambe vicende che hanno coinvolto questo sacerdote che tempo fa disse di avere colloqui soprannaturali col Cielo: tutta insana vanità, andrebbe corretto NON incoraggiato per il suo bene e per quello delle ingenue e deboli anime che già ha sedotto con la sua parlantina!
RispondiElimina
RispondiElimina# Ci vuole pazienza, pur non mollando mai
--Marius. Lei ha citato le incredibili affermazione di Nostra Aetate 3 sui musulmani. Nella costituzione Lumen Gentium, all'articolo 16 dedicato ai non cristiani e la Chiesa, ce n'è una anche peggiore, che sembra riconoscere nettamente l'autenticità del loro culto abramitico [sic] e la verità del loro Dio unico, come se fosse il medesimo che adoriamo noi [sic]: "...Ma il disegno di salvezza abbraccia anche coloro che riconoscono il Creatore, e tra questi in particolare i musulmani, i quali, professando di avere la fede di Abramo, adorano con noi un Dio unico, misericordioso, che giudicherà gli uomini nel giorno finale"(LG 16). "Con noi"! (Nobiscum Deum adorant unicum)
Da sacerdoti cresciuti nella Chiesa del Postconcilio, che non conoscono la vera dottrina cattolica, non si può pretendere che si rendano conto dei guasti del Concilio. Ci vuole tempo. Per ora, i più sensibili si rendono conto della crisi e cercano magari di porvi a modo loro rimedio. Certo, il discorso critico sul Concilio deve continuare, ma penetrerà lentamente, purtroppo. A meno che non vi sia un intervento aperto e clamoroso di qualche cardinale, che lo affronti di petto. Ma questo appare per il momento assai difficile.
--Le dichiarazioni del card. Burke su OnePeterFive: ad una fedele filippino-americana che gli chiedeva "state spingendo con la correzione formale pubblica..?" ha detto, interrompendola: "Non preoccuparti. Ci stiamo dando da fare, ci stiamo lavorando". Nell'intervista ha detto, a chi chiedeva: E se il Papa non risponde? "Allora non dovremo far altro che sanare la situazione, sempre in modo rispettoso, il che può voler dire: stilare una risposta alle domande [dei Dubia] dal punto di vista degli insegnamenti costanti della Chiesa e renderle pubbliche per il bene delle anime" (trad. mia).
Si è giustamente mantenuto sulle generali e in modo dottrinalmente corretto. Aspettiamo prima di darci al pessimismo. A ben guardare, il fatto è di enorme gravità e Bergoglio non ne uscirebbe indenne: il Papa si rifiuta di fare il suo mestiere e quattro cardinali di fatto lo esautorano dettando la corretta dottrina sul punto. Non saremmo affatto allo scisma ma alla dimostrazione dell'incapacità del Papa di esercitare la giurisdizione, con tutte le conseguenze del caso.
--Sul fallimento della ripulsa dello Obamacare, bisogna dire che Trump, come si temeva, si è dimostrato un dilettante nel trattare con il Congresso. Doveva preparare meglio la difficile votazione, prender tempo, praticare quello che nel gergo politico anglosassone si chiama "horse trading" (il mercato dei cavalli): gli accordi, compromessi, favori etc. che si fanno dietro le quinte prima di ogni votazione importante. Speriamo impari presto PP
RispondiElimina# AGGIUNTA DI PP
Chiedo scusa se postillo, sulla famosa Correzione pubblica etc.
Bisogna rendersi ben conto del fatto gravissimo e inaudito che tale correzione rappresenterebbe: di fronte alla latitanza prolungata del Papa, 4 cardinali, ma forse di più, sono costretti dalla necessità (per il bene delle anime in preda al caos creato da Papa Francesco con AL) a sostituirsi a lui nel definire l'esatta dottrina della Chiesa su dei punti fondamentali per l'etica, il matrimonio e anche, ovviamente, la fede. In tal modo, di fatto, il Collegio cardinalizio (nella sua pars sanior) si troverebbe costretto a supplire la retta dottrina al posto del Papa, incapace di farlo, quali che siano i suoi motivi. Un unicum, credo, nella storia della Chiesa.
Qualche purista potrebbe mettersi a gridare allo scisma. Sarò limitato ma qui non lo vedo lo scisma. Dove sarebbe la volontà scismatica da parte dei 4 e forse più cardinali? Ci vedo invece l'esautorazione oggettiva di Bergoglio, imposta dalle circostanze, l'oggettivo accertamento della sua incapacità a trarre la Chiesa dall'impasse nel quale l'ha messa. Con tutte le conseguenze del caso, inclusa quella di una richiesta di passare la mano. PP
Scusatemi, il post 26 marzo 2017 17:52 è mio, mi sono dimenticato la firma.
RispondiElimina--
Fabrizio Giudici
"praticare quello che nel gergo politico anglosassone si chiama "horse trading" (il mercato dei cavalli)"
RispondiEliminaEsatto, PP. Cioè, si è dimostrato massimalista pure lui, in modo diverso rispetto alle intenzioni degli altri, nel senso che si è intestardito sul voler far passare tutto quello che aveva in mente, e subito. Quando non c'è mediazione, opposti massimalismi cozzano e sui loro cocci gode il nemico.
--
Fabrizio Giudici
Rr:
RispondiEliminaChi può andarci, essendo geograficamente vicino, avendo tempo ed essendo libero da impegni più pressanti, come lavoro o famiglia, vada, ascolti e riferisca. Senza partire in quarta pro o contro. Cosi informati meglio, potremo farci su un ragionamento.
Esattamente...
"Gentilmente lancio l’appello di don Minutella di collegarsi domani mattina 25 marzo alle ore 9,30 su Radio Domina Nostra per ascoltare un annuncio, pare clamoroso, che questo sacerdote farà in diretta. Ha chiesto di far conoscere questo appello a quante più persone possibili. Ha anche chiesto di pregare per lui. Dopo la presenza del famigerato Enzo Bianchi invitato dal vescovo di Palermo a parlare ai sacerdoti si è verificato un grave “scontro” tra il vescovo e don Minutella insieme a don Leonardo Ricotta, i quali hanno controbattuto fermamente le tesi del signor Bianchi che vogliono presentare i grandi eretici Lutero e Ario come due grandi santi riformatori. Ciò dimostra come al peggio non c’è mai fine. Quale sia l’annuncio che farà domani don Minutella non sappiamo, ma siamo certi che i contrasti e la guerriglia contro di lui sta montando sempre di più. Preghiamo per lui, per don Ricotta, per i sacerdoti ancora fedeli, forse pochi ma per questo ancora più preziosi. Preghiamo per la Santa Chiesa Cattolica e Apostolica e…. estote parati! Siamo piccoli fanti, piccolo esercito ma siamo chiamati a combattere per difendere l’onore della Santa Sposa di Cristo, la Chiesa."
RispondiElimina24 marzo 2017 22:40
Questo era il commento che avevo segnalato. Dopo aver letto questo commento, mi son detta qui c'è un fatto, ben preciso, che deve essere messo in evidenza. Vi prego di rileggere il commento. Qui sopra. Non voglio dire altro. Mi stupisco che nessuno abbia intrapreso il faticoso viaggio da un post ad un altro, della stessa pagina, dello stesso blog. Non so voi ma, io non sono qui a fare Madama Dorè.
Senza parole: http://www.linkiesta.it/it/article/2017/03/26/la-chiesa-del-futuro-e-nelle-mani-dei-manager/33669/
RispondiEliminaNel mentre ho copiato e incollato da Wikipedia:
RispondiEliminaCorrado Lorefice (Ispica, 12 ottobre 1962) è un arcivescovo cattolico italiano, dal 5 dicembre 2015 arcivescovo metropolita di Palermo.
Il 27 ottobre 2015 papa Francesco lo nomina arcivescovo metropolita di Palermo[2][3]; succede al cardinale Paolo Romeo, dimessosi per raggiunti limiti di età. Il 5 dicembre successivo riceve l'ordinazione episcopale, nella cattedrale di Palermo, dal cardinale Paolo Romeo, coconsacranti i vescovi Antonio Staglianò e Paolo De Nicolò; durante la stessa celebrazione prende possesso dell'arcidiocesi[4].
Opere[modifica | modifica wikitesto]
Dossetti e Lercaro: la Chiesa povera e dei poveri nella prospettiva del Concilio Vaticano II, Milano, Edizioni Paoline, 2011, ISBN 978-88-315-4003-2.
Probabilmente confondo due o più casi diversi. Poco importa. Li racconterò insieme. Anzi li inventerò.
RispondiEliminaCi fu una suora mistica teologa super santa, che faceva molti prodigi. Alti prelati accorrevano da tutte le parte per chiedere le sue dotte e sante opinioni. Anche processioni, su suo impulso. Diceva cose che erano cattolicissime, quasi in tutto, ma questo quasi sfuggiva a quasi tutti, rapiti dalla sua parlantina e dai suoi prodigi. Qualcuno però trovava che c’era qualche particolare che destava perplessità. Così chiamò un sant’uomo, allora giovanissimo. Questi si presentò a lei chiedendole di pulirgli le scarpe. L’ira scatenata e lo sguardo sprezzante diedero al santo la immediata soluzione: i prodigi e la parlantina non venivano da Dio. Caso chiuso. Chi ha orecchi da intendere intenda.
Il diavolo è la scimmia di Dio. Ed è un oratore formidabile. Commuove e trascina folle di devotissimi. Sono i dettagli che lo tradiscono. Perché i coperchi non li sa fare. Gli eretici sono spessissimo santi mancati. Spesso inciampano nella superbia. Spesso confidano troppo nella loro ragione, che Dio rende cieca. Allora non posso condividere quel “cerchiamo quello che unisce piuttosto che quello che ci divide”. Non lo condivido né se riferito al rapporto tra cattolici e mondo o altre religioni (GXIII, CVII) né se riferito al variegato mondo “della Tradizione”, che va dai sedevacantisti ai modernisti moderati (Muller,, Ratzinger ecc. ).
Non concordo col tipo di approccio umano, politico del male minore. Non bisogna scegliere il male mai. Nemmeno minore. Il male si combatte. Sempre. La politica del compromesso non è propria della Chiesa in materia di fede o morale. Mai Gesù, mai gli apostoli accettarono un compromesso, per quel poco che so. La verità scandalosa fu predicata. Altro che metodi graduali, perché i fedeli non possono capire e manfrine varie. Non è il successo dell’iniziativa che deve guidare. Ma la verità. A costo dell’insuccesso. Umano.
No. Io non resisto in nome del CVII, cavallo di troia dell’anticristo. Io resisto contro il CVII. Come disse una volta mons. L a Ratzinger: non possiamo lavorare insieme: voi combattete per scristianizzare io per conservare il cristianesimo. S. Agostino disse: non importa che tu la pensi come la Chiesa nel 99%, basta solo un piccolo particolare in cui il tuo pensiero diverga, per rendere del tutto inutile quello che abbiamo in comune.
Questo non significa prendere le distanze umane o spirituali. Significa però che la battaglia non è la stessa e anzi è inversa. Significa che non si può lavorare insieme.
Se padre Minutella o chiunque altro organizzasse un rosario in riparazione ok, mi unirei certamente, nonostante le divergenze. Se organizzasse una colletta per i poveri parteciperei. Ma non posso unirmi nella battaglia per la difesa del CVII dalle grinfie dell’attuale pontefice. Semplicemente perché, secondo me, è una falsa rappresentazione della realtà, un falso obiettivo. La falsa chiesa non nasca con l’attuale pontefice. Crederlo è frutto di un inganno. Farlo credere è ingannare.
Il nemico lavora sempre così. Quinte colonne, cavalli di troia. Infiltrati. Abbindolati che a loro volta abbindolano. Ma pare che l’esperienza millenaria non abbia insegnato niente. Perché ci caschiamo sempre.
Anna
@ Anna
RispondiEliminasi tratta di S.Filippo Neri
Grazie, Anna, concordo in toto
@Anna,
RispondiEliminaPur partendo dalla tua posizione, sono poi incappata nel commento segnalato, copiato ed incollato. Due sacerdoti, ognuno con le sue caratteristiche, hanno preso posizione davanti al loro vescovo affinchè si eviti di presentare al popolo di Dio, lucciole per lanterne, veleni per farmaci. Di questi sacerdoti ho appreso qui l'altra sera. Le informazioni, copiate ed incollate, sono quelle che più mi hanno colpita. Allora mi son detta, stiamo attenti, il messaggero può essere strano e il messaggio degno di considerazione. Perchè sostenerlo in questa specifica battaglia è sacrosanto e questo gli va detto, ringraziandoli dell'onere che si sono assunti facendosi avanti e dicendo la verità. Va loro anche detto di non allargare troppo il campo della loro azione, perchè 'tra il dire ed il fare...'.
Credo che in guerra, in una lunga marcia, vadano distinti con prontezza di spirito le situazioni ed i luoghi propizi. Il che non vuol assolutamente dire che quelle situazioni e quei luoghi li si sposi. Per questo ho parlato di atto di presenza. Atto è uno e ben circoscritto, nello spazio e nel tempo. Intanto ai propagatori della nuova chiesa si manda un messaggio e lo si manda anche alle truppe scelte che avvertono di non essere sole e che i fanti fan contro il nemico una BARRIERA.
Ho iniziato ad ascoltare l'intervento di don Minutella e subito la citazione a raffica di Von Baltashar e del CVII.
RispondiEliminaMi son detto, non quadra.
Quoto Anna e Marius, in particolare questo passaggio di Anna:" La falsa chiesa non nasce con l’attuale pontefice. Crederlo è frutto di un inganno. Farlo credere è ingannare. " Questo è vero, come è vero che Enzo Bianchi e un frutto del CVII (rif. falso ecumenismo) e perciò contrastare il priore di Bose senza chiedersi da dove è saltato fuori, mi sembra contraddittorio.
Come è vero anche ad es. che la liturgia riformata di del NO, sorta anch'essa a seguito del CVII, è stata costruita per eliminare possibili pietre di inciampo per i protestanti, tra cui i luterani (confronta Breve Esame) . Perciò indicare con giustezza che Lutero è eretico senza chiedersi come mai i protestanti approvarono tale riforma è zoppicante... e chi va con lo zoppo poi impara a zoppicare.
Ci sono terreni su cui ci può essere compromesso, altri no.
Criticatemi pure.
Marco P
Rileggendo R.De Mattei,il CVII, 1963: La Seconda Sessione, La nascita del Coetus Internationalis patrum, pp.330-331.
RispondiElimina"...Essi cominciarono ad organizzarsi solo nella seconda sessione. il 'leader' naturale di questo schieramento era il card.Alfredo Ottaviani...Accanto a lui il card. Ernesto Ruffini, arcivescovo di PALERMO,e il card. Giuseppe Siri, arcivescovo di Genova. RUFFINI pronunciò in aula almeno trentasei discorsi, imponendosi per la FORZA e la COERENZA dei suoi interventi.La sua voce si levò all'inizio di ogni dibattito ed egli divenne colui che 'apriva il fuoco'. Il cardinale di PALERMO fece del suo appartamento alla Domus Mariae un'officina in cui PREPARAVA con ACCURATEZZA i suoi interventi. Trascorreva lunghe serate, talora sino a mezzanotte, nelle Biblioteche del Pontificio Istituto Biblico e della Università Gregoriana, per DOCUMENTARSI e poi ANNOTAVA con SCRUPOLOSA DILIGENZA gli schemi conciliari, aggiungendovi le sue OSSERVAZIONI, sempre LUCIDE e PUNTUALI. I suoi interventi pubblici erano caratterizzati da una STRAORDINARIA CHIAREZZA e CAPACITA' DI SINTESI e da una FORMA ESEMPLARE in una scorrevole e corretta lingua latina."
Irina,
RispondiEliminasono pronta ad appoggiarli limitatamente alla questione che li ha contrapposti al vescovo, perché è giusta e vera. Non posso sostenerli nella loro battaglia o meglio resistenza a conservazione del CVII , contro quello che viene chiamato spirito del concilio o abuso del concilio.
Appoggiare questo significherebbe dare il mio contributo a sostegno del CVII e di una menzogna. E non si può dare il proprio contributo ad alimentare ciò che si considera il vero generatore del male che si pensa di combattere. E’ un contro senso. E’ contribuire ad alimentare il male. Si affievoliscono i suoi sintomi più evidenti. Ma la causa rimane lì come un cancro asintomatico e perciò certamente mortale, perché non curato.
Il principio del male minore è una tentazione insidiosissima. Metti che una legge consente l’aborto fin al nono mese. So che molti lo farebbero (salverebbero milioni di bambini), ma io non sottoscriverei una petizione per limitare l’aborto al quinto mese, o al terzo. Perché consacrerei l’aborto. Con la mia firma contemporaneamente affermerei che è consentito abortire fino al quinto mese. Consacrerei questo male minore. No. Questo ragionamento è comprensibile, perché umano. Ma Dio ragiona e ci chiede di ragionare in modo diverso. Questo ragionamento umano è subdolo: non è proprio basandosi sul principio del male minore che è stato introdotto il divorzio (povere donne picchiate ed uccise dal marito) l’aborto (povere donne morte per aborto clandestino ), e ora pari “diritti” di matrimonio gay (poveri omosessuali presi in giro e discriminati) ecc. ???????
Anna
Non c'entra conl'argomento principale, ma vorrei dare delucidazioni sull'Obamacare e Trump, perché è un argomento che seguo da tempo (da prima che Obama fosse qualcuno).
RispondiEliminaLa riforma tentata, non riuscita, era la roforma Ryan, non e' mai stata la riforma Trump, semplicemente perché il progetto di legge non l'ha scritto Trump. Che, pur avendo notevoli riserve, lo ha appoggiato per dimostrare lealta' al partito (a differenza del partito e del suo establishment, che ha fatto di tutto per non farlo eleggere). La riforma Ryan non piaceca a molti Repubblicani ed a TUTTI gli elettori di Trump, che vogliomo ritornare sic et simpliciter alla sotuazione "quo ante", cioè senza Obamacare. Ora questa riforma disgraziata sta implodendo, o esplodendo, a causa dei costi con cui sta gravando, non solo sui singoli cittadini, ma anche sugli Stati, una parte dei quali ha tentato invano di bloccarla( ma i giudici...). A parte i costi, sta creando disservizi e tempi di attesa lunghi e sconosciuti agli Americani. Anche il democraticissimo Sanders dice che i costi sono eccessivi.
L'obamacare implodera', i cittadini tutti saranno inc...ti, ed a quel punto Trump tirera' fuori la SUA riforma che, a quel punto, anche i Democratici dovranno, almeno in parte, appoggiare.
I finanziamenti federali a Planned Parenthood non c'entrano niente conl'Obamcare, risalgono a prima di Obama. Se Trump vuole, può bloccarli imdipendentemente dall'Obamcare. E comunque in USA non c'è bisogno di abortire, purtroppo.
PS: salvo impeachmemt o assassinio, Trump resta fino al 2020. I deputati, senatori, repubbblicani e democratici, pro Obamcare , contro l'Obamcare, pro o contro la riforma Ryan, tra due anni potrebbero andarsene a casa. Ryan, forse, anche prima. Se vogliono farsi rileggere, DEBBONO far qualcosa sull' Obamacare. Quindi lo stallo non durerà poi molto.
@Anna,
RispondiEliminanon sto proponendo il male minore. Dopo aver letto quel commento mi son detta, il motivo dunque è questo! E da qui ne è disceso il resto. Quindi bisogna verificare qual'è il motivo e il fine di questa riunione. Non ho facebook, telefonerei se avessi un recapito telefonico. Se il fine nudo e crudo è quello, è giusto sostenerlo davanti a Dio e agli uomini. In contemporanea è doveroso far loro sapere le motivazioni ed i limiti del nostro appoggio. Così loro conoscono le nostre intenzioni e noi conosciamo le loro. E' una collaborazione a tempo e luogo determinati. Se questo si decide, se funziona, si può pensare di ripetere con altri affini, ma diversi,nelle situazioni giuste, che ci trovano concordi.Lamentiamo sempre la divisione, che rimanga pure tale senza unioni innaturali e forzate, ma davanti al pericolo comune, anche il fronte diventi tale.
Una precisazione, solo perche' sono stato uno dei pochi a dare una valutazione positiva di quest don Minutella e ho un poco esagerato.
RispondiEliminaLa mia valutazione positiva non voleva essere una difesa del CV II, non ne sono affatto "innamorato" ed è da esso che derivano i mali attuali, giunti a maturazione.
Non credo però che sede sia vacante e che la Chiesa si sia fermata a San Pio X.
Né considero don Minutella un guida spirituale da seguire alla cieca.
Ne' tantomeno condivido la linea di accettare compromessi con il male del CV II, come diceva Anna
Con tutte le riserve del caso, considero un fatto positivo che ci sia statavuna reazione dal basso del clero, da un sacerdote.
Il coraggio,come fatto in se', di manifestare in pubblico sul web la sua contrarietà alla falsa Chiesa e di assumere un iniziativa concreta.
Lo reputo meglio del silenzio timoroso.
La manifestazione in piazza non mi piace, non fa parte della Chiesa cattolica, la via giusta e' la preghiera comune e il dibattito, il convegno, le riunioni per pregare e parlare tra fedeli e sacerdoti.
Se poi don Minutella degenerera' con striscioni e comizi da stadio, e screditera' coloro che vogliono solo il rispetto della Dottrina di sempre e sono scandalizzati da questa falsa Chiesa, lo si vedrà a breve.
Sinora, abbiamo avuto reazioni sul web, anche autorevoli, reazioni tra i fedeli, reazioni dall'alto, da parte di alcuni alti prelati degni del loro ruolo, ma a livello di sacerdoti -tranne il nostro caro e affidabilissimo don Elia - nulla, perché prevale la paura, il terrore di essere sospesi e/o emarginati.
Questo don Minutella intanto ha avuto coraggio, questo è per ora il fatto positivo, quel coraggio di parlare che sta mancando a tutti i sacerdoti che soffrono in silenzio e nell'emarginazione.
Di far sapere a chi di dovere.
E' vero che sembra non rendersi conto del fatto che questa falsa Chiesa che lui giustamente condanna deriva da quel CVII di cui dice di essere innamorato.
Però è anche vero che ci sono le parti buone del CVII, che ribadiscono il Magistero di sempre.
Se condanna con tale veemenza la falsa Chiesa, devo presumere che non sia innamorato dei passi come quelli riportati da Marius, oppure che non conosca bene il testo di quel Concilio.
Vedremo se è uno che fa il gioco del nemico e usa metodi "di piazza", non consoni, screditanti per chi li attua e per chi lo segue.
Se sara' cosi', pazienza, ognuno per la sua strada, cercheremo altri sacerdoti con cui dialogare.
Condivido con Miles, sul 'gatto di colore' e con Irina, quando dice
"...Intanto ai propagatori della nuova chiesa si manda un messaggio e lo si manda anche alle truppe scelte che avvertono di non essere sole e che i fanti fan contro il nemico una BARRIERA".
Questo intendevo.
Quel che affermano Rr, Fabrizio Giudici, Luigi Rmv e Irina nei confronti di don Minutella e di questa iniziativa è esattamente quel che io intendevo e intendo...
RispondiEliminaComprendo tutte le ragioni dell'intransigenza; ma penso occorra essere realisti. Dobbiamo ancora verificare se c'è possibilità di confronto e rendersi ben conto della situazione prima di alzare steccati.
"tranne il nostro caro e affidabilissimo don Elia"
RispondiEliminaDove si trova?
È possibile ricevere un link?
Grazie
Mic: "Inoltre credo che non sia tempo di fare tanti distinguo. Si tratta di un sacerdote che ha aperto gli occhi. Impartisce insegnamenti cattolici, ha lanciato un messaggio forte conscio di doverne affrontare le conseguenze. Non bisogna lasciarlo solo, anche perché come lui stesso ha detto, si raccorda con diversi altri sacerdoti, che hanno bisogno del nostro sostegno come noi della loro guida nonché dei sacramenti.
RispondiEliminaIl Signore ci aiuterà strada facendo anche ad approfondire e a condividere..."
Grazie di questa risposta! Grande! Grazie! :)
p.s. sabotatori di professione, sappiate che non attacca!!
https://apostatisidiventa.blogspot.ch/2017/03/il-tormentone-primaverile.html?m=1
RispondiEliminaCristiano Lugli parla di don Minutella
http://www.aldomariavalli.it/2017/03/26/soffrire-nella-chiesa-e-per-la-chiesa-le-parole-chiare-chiare-di-negri-e-burke/
RispondiEliminaNell'incontro con Padre Pio avvenne qualcosa di grande. La sua vita si trasformò in una missione: ecco quello che dovrebbe essere per ciascuno di noi.Capire che la vita e' una missione : a caccia di anime per portarle a Gesu' .
RispondiEliminahttp://www.parrocchie.it/calenzano/santamariadellegrazie/UNA%20CHIESA.htm
Dove si trova?
RispondiEliminaÈ possibile ricevere un link?
Grazie
Se don Elia fosse ancora dalle nostre parti, avremmo potuto continuare i nostri incontri con più facilità. Ma purtroppo si è trasferito. Sarà lui, se vorrà, a dirci di più oltre alle sue riflessioni settimanali.
Mic
RispondiEliminaintendevo chiedere dove si trova lo scritto cui allude Luigi rmv, non dove si trova don Elia in persona.
"Periculis in falsis fratribus"
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=Kqev_ksZt7A&list=FLo944XvpNSfgXjCViAIOOqg&index=1
@Marius
RispondiEliminadove si trova lo scritto cui allude Luigi rmv
http://lascuredielia.blogspot.it/2017/01/la-terza-via-lacrisi-nella-chiesa-e.html
Marius, veramente mi riferivo a tutti gli scritti di don Elia pubblicati in questo blog da vario tempo, per questo ho detto "il nostro", scritti dai quali emerge con chiarezza la sua posizione e la sua reazione alla tragica situazione attuale. Non mi riferivo a uno scritto o iniziativa specifici.
RispondiEliminaDel resto sappiamo che ogni sacerdote ha il suo carisma, il suo modo di servire il Signore se ono i suoi talenti. Non conoscevo nemmeno la parrocchia virtuale segnalata da Anonimo h. 12,41, no so se è la sua.
@ anonimo 28 marzo 2017 12:41
RispondiEliminaL'articolo di don Elia che Lei mi segnala lo conosco. È del 7 gennaio 2017 e non ha niente a che vedere con il fenomeno Minutella che è scoppiato recentissimamente.
Tutt'al più questo è un articolo che andrebbe segnalato nel post successivo intitolato:
https://chiesaepostconcilio.blogspot.ch/2017/03/omeopatia-o-bisturi-un-dibattito-su.html#more
in quanto don Elia manifesta una posizione contraria a quella da me espressa in questo mio articolo di presentazione della lettera della FSSPX a don Bux
Ascoltare due sacerdoti esemplari!
RispondiEliminahttps://www.facebook.com/coworkerstruth/?hc_ref=NEWSFEED&fref=nf
@ Luigi Rmv
RispondiEliminaSiccome sia prima che dopo aver citato don Elia Lei parlava espressamente del caso Minutella, io ho desunto che fosse rimasto in tema affermando che don Elia fosse pure lui entrato in argomento, tanto più che Lei affermava "Sinora, abbiamo avuto reazioni sul web, anche autorevoli, reazioni tra i fedeli, reazioni dall'alto, da parte di alcuni alti prelati degni del loro ruolo, ma a livello di sacerdoti -tranne il nostro caro e affidabilissimo don Elia - ...", cioè sembrava che egli fosse il solo ad essere intervenuto.
Ma nulla, è solo una minuscolo disguido, che però ci fa capire come basta poco per non intendersi.
Certo che don Elia c'entra in prima persona con la parrocchia virtuale: non è l'anonimo 12.41, ma da sempre è Mic a segnalarlo nella colonna di destra del blog su cui stiamo scrivendo.
Cordialmente
Don Minutella ridotto al silenzio:
RispondiEliminahttp://www.marcotosatti.com/2017/03/31/palermo-il-vescovo-in-bicicletta-toglie-la-parrocchia-e-impone-il-silenzio-al-prete-critico/
Cate
https://www.youtube.com/watch?v=JDnRt3JdisE&feature=share
RispondiEliminaDon Alessandro Maria Minutella Omelia 31 marzo 2017