Adnkronos - Sangue sulla Domenica delle Palme in Egitto. Almeno 25 persone sono state uccise e oltre 40 ferite a seguito dell'esplosione di una bomba avvenuta nella chiesa di San Giorgio a Tanta, a nord del Cairo.
L'ordigno era stato piazzato all'interno dell'edificio, come hanno confermato fonti della sicurezza egiziana alla televisione di stato, secondo quanto riporta il sito del quotidiano Ahram.
Qualche ora dopo, un altro attacco contro un'altra chiesa copta. Secondo quanto ha riportato la tv di stato egiziana, un'esplosione è avvenuta davanti alla cattedrale di San Marco ad Alessandria (sede del patriarcato copto ortodosso), sulla costa mediterranea del Paese, provocando 11 morti e 66 feriti. La deflagrazione sarebbe stata provocata da un kamikaze che si è fatto esplodere tra la folla mentre all'interno dell'edificio era in corso la messa celebrata dal patriarca Tawadros II, come ha confermato alla televisione Ontv il segretario Angelious Izhaq, precisando che Tawadros è incolume e sta bene.
Entrambi gli attentati sono stati rivendicati dall'Is attraverso il proprio organo di propaganda Amaq, come si legge su Twitter.
Il presidente egiziano Abdel-Fattah al-Sisi ha convocato una riunione d'emergenza del Consiglio nazionale di Difesa. L'organo discuterà "le conseguenze" e le misure da adottare dopo gli attacchi di oggi.
Altro che religione di pace!
Papa Francesco, nell'esprimere il proprio cordoglio per i cristiani vittime delle stragi odierne in Egitto, ha messo sullo stesso piano i terroristi islamici che perpetrano le stragi con i produttori di armi, con il sottinteso che la colpa delle stragi è delle armi, e che quindi l'islam non c'entra perché - l'ha ripetuto in passato - nessuna religione promuove il terrorismo.
RispondiEliminaOggi ci sono state due stragi, rivendicate dall'Isis, in due chiese in Egitto non a caso nella Domenica delle Palme. La prima a Tanta, al nord del Cairo, ha provocato 25 morti e 71 feriti; l'altra ad Alessandria, ha provocato 11 morti e 35 feriti.
Queste le parole di Papa Francesco:
«Il Signore converta i cuori delle persone che seminano terrore, violenza e morte, e anche il cuore di quelli che fanno e trafficano le armi.»
Ebbene, considerando la modalità con cui sono state perpetrate le recenti stragi di Stoccolma, di Londra, e prima ancora di Gerusalemme, Berlino e Nizza, qualcuno ricordi a Papa Francesco di condannare anche i produttori di camion e di coltelli.
Cari amici, fino a quando per ignoranza, o ingenuità, o viltà, o paura, o per interesse o infine per collusione ideologica continueremo a non voler guardare in faccia alla realtà dell’islam? Quando riscatteremo il nostro inalienabile diritto di dire la verità sull’islam, su Allah, sul Corano e soprattutto su Maometto? Quante stragi dovremo subire e quanti morti dovremo contare prima di prendere atto che è l’islam che pratica il lavaggio di cervello che trasforma le persone in robot della morte?
(Magdi Cristiano Allam)
Capisco che non si vogliano esporre tutti coloro che già sono sovresposti ma, parlare direttamente ai kamkaze, a coloro che fabbricano armi, a coloro che incitano ad uccidere, lo ritengo doveroso. Non per fare i moralisti ma, per parlare loro di Gesù Cristo di cui in questo periodo celebriamo la Passione,la Morte e Risurrezione. Di Lui si deve parlare, Lui si deve far conoscere con tutto il cuore,Lui Salvatore dell'uomo; senza far paragoni, soltanto parlando di Lui,di cosa accadde in questa settimana, di che cosa è il nostro rito. Questo va fatto. Non basta una generica chiamata alla conversione, no. Del Signore bisogna parlare, con Amore per Lui, Pietà per i defunti e Dolore per tutti coloro che non lo conoscono, non vogliono conoscerlo, che sono stati indotti a non volerlo conoscere ed ad odiare Lui, gli altri uomini e se stessi. A questi uomini bisogna rivolgersi a viso aperto, con grande Fede in Gesù Cristo, Unico che può aprire le menti ed i cuori.
RispondiEliminaQuello che metterei in risalto della vita di Gesù sono i trenta anni prima dell'inizio della sua missione, ed in particolare l'aiuto che egli diede a San Giuseppe nella sua bottega ed ad entrambi i genitori nella casa. Gesù imparò un mestiere che richiede attenzione, solerzia, costanza, inventiva, quelle che sono le caratteristiche, buone doti, per qualsiasi lavoro manuale. Ho l'impressione che in genere non abbiano una manualità fine. Il che spiega tante cose. Non tutti certamente, i tessitori di tappeti hanno queste capacità. Non addestrare le mani, nel dettaglio di un lavoro fine,è fonte di una grande dipendenza dagli altri. Da quello che conosco di loro sono stati mercanti, schiavisti, guerrieri e ora alcuni loro stati, con il petrolio, proprio perchè ricchissimi, comprano tutto da fuori. Non avere le mani duttili è una vera e propria disgrazia. Anche le donne non mi sembrano particolarmente versate nel fare.Scoprire il gusto, la soddisfazione del lavoro manuale sarebbe la salvezza per tanta della loro gioventù. Questo risveglierebbe anche l'amore per la loro terra ed il desiderio di renderla fertile e bella della loro propria cultura, dei loro colori,delle loro forme. Gesù lavorò, studiò, ubbidì per trenta anni poi cominciò la sua missione. A piedi. Di villaggio in villaggio. Sembrano dettagli di poco conto, sono invece importantissimi. Un modo d'essere orientale, in maniera universale, semplice, attenta agli altri sia nel loro corpo che nella loro anima e nel loro spirito. Li curò, li rispettò. Educandoli e chiedendo loro di non peccare più chè Lui sempre con loro sarebbe restato. Quella di Gesù è una storia bellissima. Anche a loro piacciono le storie. Questa piacerà anche a loro, quando la si racconterà loro, sempre di nuovo.
RispondiEliminaEgitto, cristiani nel mirino: 40 attacchi in soli tre anni
RispondiEliminaSolo dal 2013 vi sono stati una quarantina fra aggressioni di cristiani e attacchi a chiese, in pratica un episodio al mese, con decine di morti
http://www.ilgiornale.it/news/mondo/egitto-cristiani-nel-mirino-40-attacchi-soli-tre-anni-1384099.html
È una Domenica delle Palme molto triste.
RispondiEliminaIl Signore accolga i nostri fratelli.
Visto al telegiornale svizzero: la frase sulle armi non era sul testo che stava leggendo, Bergoglio l`ha aggiunta alla fine respingendo con un gesto non proprio cortese Mons. Marini che si apprestava, lui molto cortesemente, a toglierglielo dalle mani visto che era arrivato alla fine, non è la prima volta che il papa argentino mette l`accento sui produttori e mercanti di armi ma che anche OGGI rifiuti di nominare l`innomabile, che non chiami per nome la violenza islamica, il terrorismo islamico che ha seminato una volta ancora morte e terrore, è semplicemente scioccante.
RispondiElimina....
RispondiElimina"Dobbiamo evitare il linguaggio politicamente corretto. Dobbiamo dire che è stato un islamismo radicale terrorista. Questo è il fatto”, diceva mesi fa Ignace Youssif III Younan, patriarca di Antiochia dei Siri. “Quelli che hanno commesso la strage a Dacca, 9 italiani, non erano né poveri né ignoranti. Erano di famiglia assai bene ed educati. Non si può parlare di gente smarrita, socialmente emarginata”. Toccava, il patriarca, un punto sensibile nel dibattito interno alla chiesa. In particolare, Youssif III Younan contestava le affermazioni del Papa secondo cui il terrorismo affonda le radici prima di tutto nel disagio sociale, nell’emarginazione e nella disoccupazione giovanile. L’ha ripetuto, lo scorso febbraio, anche all’Università Roma Tre, quando ha detto che “la mancanza di lavoro mi porta, mah vado dall’altra parte e mi arruolo nell’esercito del terrorismo, almeno ho qualcosa da fare e do senso alla mia vita: è terribile!”. Il cardinale Pietro Parolin, segretario di stato, in un’intervista alla Stampa condivideva l’analisi, sottolineando che “il terrorismo trova un terreno fertile sicuramente nella povertà, nella mancanza di lavoro, nell’emarginazione sociale. Tuttavia – aggiungeva – vediamo, per esempio, con il fenomeno dei cosiddetti foreign fighters, che c’è una causa ben più profonda di malessere che favorisce il terrorismo ed è la perdita di valori che contraddistingue tutto l’occidente e che destabilizza soprattutto i giovani”.
Discorsi che, però, paiono distanti da quanto provano quotidianamente i cristiani del Mediterraneo orientale, prime vittime di una guerra più grande di loro: "Noi – diceva il patriarca di Antiochia dei siri – stiamo vivendo questa tragedia, voi in occidente state facendo delle elucubrazioni teoriche, a sangue freddo, quando noi dobbiamo subire ogni giorno, in ogni momento, i pericoli del terrorismo islamico".
Quindi il papa andrà lo stesso in visita in Egitto?
RispondiEliminaNon ha disdetto il viaggio per motivi di sicurezza?
No, perché si è convinto e cerca di convincere tutti che l'islam non vuole la guerra, che basta tendere la mano e rinunciare ai fondamenti della nostra fede, che creano muri e separano come una spada.
Dice il caro Magdi Cristiano Allam:
"....Quante stragi dovremo subire e quanti morti dovremo contare prima di prendere atto che è l’islam che pratica il lavaggio di cervello che trasforma le persone in robot della morte? (Magdi Cristiano Allam).....
Semplice, dobbiamo aspettare l'attacco finale, a Roma.
E speriamo che non subisca un attentato.
Non dimentichiamoci che già un turco mussulmano ci provò e quasi ci riuscì.
Naturalmente non ci furono ritorsioni cattoliche, al contrario di quando avvenne al BVXI per semplici 'dialoghi' improntati sulla verità.
La strage di copti è un messaggio degli islamisti: la presenza cristiana deve scomparire dall'Egitto
RispondiEliminadi Giorgio Bernardelli
Il doppio attentato in due chiese a Tanta e Alessandria, dimostra che i terroristi islamici sono in grado di colpire ovunque e che sono determinati a "ripulire" anche l'Egitto dai cristiani. In Egitto l'Isis c'è e raccoglie quanto seminato nel tempo dai Fratelli musulmani.
Non ho guardato il programma del viaggio in Egitto di Bergoglio e leggerò, forse, i commenti a viaggio finito, mi domando solo se chi gli scrive i discorsi avrà lo stesso coraggio, la stessa intelligenza e cultura, direi profetica, di cui aveva fatto prova Benedetto XVI a Ratisbona, se oserà mettere le autorità musulmane che lo riceveranno di fronte alle loro responsabilità nel continuare a rifiutare che il Corano sia interpretato per renderlo "vivibile" non solo in Occidente ma ovunque nel mondo, nel continuare a diffondere, nei fatti, l`obbedienza e la sottomissione( islam=sottomissione) alla lettera del loro testo sacro.
RispondiEliminaAnche se a parole fanno timide aperture sanno che è nelle moschee, centri di formazione finanziati nella loro stragrande maggioranza dall`Arabia Saudita dunque dal wahhabismo, che viene insegnato e predicato un islam fedele non solo alla lettera del Corano ma alle direttive di chi paga e forma gli imam.
Ma pormi quelle domanda è già avere la risposta, lo so, ci saranno abbracci, discorsi di pace, di fratellanza, verrà, forse, detto che la violenza dei criminali islamici che seminano la morte non è il frutto della loro religione che è una "religione di pace" perchè tutte le regioni sono pacifiche, verrà promosso il dialogo e la conoscenza reciproca per lottare contro le paure...solo che il Corano messo in tutte le mani se può svegliare e forse scuotere la coscienza assopita degli irenisti può anche diventare una bomba in mano a squilibrati tanto è onnipresente l`incitazione alla violenza, all`esaltazione, alla conquista, con ogni mezzo, per sottomettere gli infedeli alla sola e vera religione...
La violenza presente nel Corano viene presa alla lettera perché il libro è ritenuto direttamente consegnato sopranaturalmente senza alcuna mediazione umana (a differenza del Vangelo che comunque non predica la 'sottomissione' da imporre ma la Buona Notizia da accogliere e proporre). Ed è quella predicata dagli imam e incarnata dai più fedeli mentre nella migliore delle ipotesi non è mai condannata dalle minoranze di musulmani 'benpensanti' che forse alla fine si integrerebbero se questa violenza non fosse temibile e pericolosa anche per loro.
RispondiEliminaÈ per questo che è falso affermare che l'islam, che coinvolge anche la sfera civile e politica fin nelle sue minime componenti, è una religione di pace. È sempre e comunque una pace condizionata alla totale sottomissione. Chi lo nega è ignorante o colluso.
non è mai condannata dalle minoranze di musulmani 'benpensanti'
RispondiEliminaVoi ragionate come se i "musulmani benpensanti" (i servi del sistema?) dovessero elaborare continuamente comunicati stampa. E poi chi glieli pubblica? Il Foglio? Voi? Charlie Hebdo? Fatevi un bell'esame di coscienza, e tornate a usare le parole con un senso. Chi scrive male, pensa male.
Noi ragioniamo guardando la realtà così com'è. Anche tra i musulmani ci sono laici che risultano 'benpensanti'. E tra loro c'è anche chi sta cercando di costruire azioni politiche fi segno diverso. Il problema è che purtroppo sono l'esigua minoranza.
RispondiEliminaQuanto al coinvolgimento 'sionista' di altri commenti sui quali trovo inutile insistere, non è l'unica né la principale componente del drammatico scenario...
La mancanza di fede dell'Europa avalla la caccia al cristiano ( e tutto il resto che e' sotto i nostri occhi ).
RispondiElimina./. nonche' la mancanza di spina dorsale degli uomini e donne d'europa votatisi alla politica . Personalmente ritengo che il loro interesse sia limitato al potere e al pingue portafogli , incapaci di risolvere alcunche' ( guardiamo in casa nostra ! ) .
RispondiEliminaFinche' gli uomini non torneranno a fare gli uomini e le donne , le donne , sara' un continuo precipitare .
http://www.atlantico.fr/rdv/geopolitico-scanner/tragedie-syrienne-et-impossible-lune-miel-russo-americaine-3013761.html
RispondiEliminaStiamo traducendo...
Soros ha finanziato abbondantemente il genero di Trump.
RispondiEliminahttp://www.maurizioblondet.it/georges-soros-ricco-socio-jared-genero/
Inneggiava ad Allah non perché islamico ma perché fuori di testa. Anche la nostra stampa...
RispondiEliminahttp://www.lastampa.it/2017/04/09/edizioni/biella/inneggia-allislam-in-chiesa-durante-la-messa-nigeriano-fermato-da-un-carabiniere-pcpcZKF453cONZtPaHSK5K/pagina.html
Chi dice , chiunque esso sia, che Islam è una religione di pace mente sapendo di mentire....Falso in atto di pubblica divulgazione....Va bene per gli ignoranti e per il popolo bue....
RispondiEliminatrovo inutile insistere
RispondiEliminaMi rendo conto che guardarla tutta, la realtà, può non convenire.
MT,
RispondiEliminaNon convenire a chi e perché?
Ognuno di noi conosce della realtà TUTTO quello che riesce a vedere in base alla sua esperienza, alla sua onestà intellettuale e alla grazia che riesce ad accogliere.
TUTTA la realtà può essere quello che crede di guardare (dal suo punto di vista)...
MT,
RispondiEliminaNon convenire a chi e perché?
Ognuno di noi conosce della realtà TUTTO quello che riesce a vedere in base alla sua esperienza, alla sua onestà intellettuale e alla grazia che riesce ad accogliere.
TUTTA la realtà può essere quello che crede di guardare (dal suo punto di vista)...
In ogni caso se parlo di musulmani 'benpensanti' non significa che riconosco che la loro religione sia quella vera né mi illudo sulla possibilità che non possano servirsi della Taqiyya (dissimulazione).
Tuttavia, in base alla mia esperienza ritengo che, per come stanno le cose oggi e poiché non credo che la soluzione sia nelle armi, il rispetto (rigorosamente reciproco) sia dovuto a quell'esigua minoranza (esigua quanto la nostra, perché anche noi lo siamo), impegnata anche politicamente a costruire un nuovo islam non più teocratico.
E poi credo nella preghiera e un risveglio dell'occidente ai valori autentici (che ha confuso con una pseudo-libertà divenuta licenza) senza i quali siamo finiti...
S'i' fossi papa...
RispondiEliminaS'i' fossi papa, rimanderei il viaggio, dicendo chiaramente che non succederà, finché TUTTE le autorità religiose delle varie confessioni musulmane, sunnite, sciite, alawite, e le varie autorità civili dei paesi mussulmani NON condannano APERTAMENTE - ed agiscono di conseguenza - TUTTi questi fanatici delinquenti che attentano alla vita di persone innocenti (una parte dei quali lo fa solo per rivendicazioni, vendette, ire personali, come il tizio uzbeko di Stoccolma, o l'Africano che sempre in Svezia uccise una madre col figlio in un negozio IKEA).
Ci vogliono prese di posizione CHIARE e DECISE, ricordando che il Cristianesimo è l'UNICA, VERA FEDE, ed è l'UNICA VERA RELIGIONE DI PACE, pace che solo con il convertirsi a Lui è possibile. Bisogna ricordarselo e ricordarlo, bisogna rimanere ad insegnarlo, in primis a noi Europei e poi a tutti gli altri.
Natura abhorret vacuum: se c'è un vuoto in Natura, subito lo si riempie. Se il Cristianesimo arretra, si riduce, scompare dall'Europa prima, dal resto del mondo poi, il vuoto spirituale che lascia, viene riempito subito, e non da buddismi, induismi, paganesimi vari, ma da una religione che fin dal suo esordio è stata in realtà un'ideologia di conquista come e più del comunismo, alla quale appartengono milioni di persone al mondo. Che ne sono convinti, della propria credenza, e vivono 24 ore su 24 secondo i precetti di un testo immutabile, invariabile, incriticabile.
Purtroppo mai come oggi, almeno negli ultimi 50 anni, abbiamo bisogno di un Padre, di un Pastore, con la testa e gli attributi. Abbiamo invece purtroppo un "padre" miserrimo, simile a tutte le nostre élite. E poi si meravigliano che a molti piace Putin. Semplice, quando lo si ascolta, si vede un pensiero, un'intelligenza, una preparazione, un'esperienza. Con altri, incluso Bergoglio, no: parole trite e ritrite, false, di circostanza.
"I venditori di armi": gli hanno spiegato che per confezionare un ordigno capace di mutilare ed uccidere non sono necessarie armi ed esplosivi sofisticati, quelli che vendono "i mercanti delle armi" ? Che dappertutto, se si vuole, s' impara come ricavare polvere pirica, come procurarsi un po' di dinamite e confezionare, per es., uno shrapnel come quello di S.Pietroburgo ? Per non parlare di camion e coltelli.
Sentire stamane Spadaro al GR1 era capire in un attimo in quale abisso d'ignoranza, pressappochismo, superficialità, politically correctness, stupidità, è precipitata la Chiesa ed il Vaticano che, apparentemente, non ha neanche più la buona, seria, capace diplomazia di un tempo.
Che Dio ci aiuti !
Che cosa ha dette Spadaro?
RispondiElimina....
RispondiElimina«correggere la falsa narrazione» sull' islam e spiegare chiaro e tondo «perché noi odiamo voi e perché noi combattiamo contro di voi». L' Isis, cioè Islamic State in Iraq and Syria, elenca in bianco e nero le motivazioni del suo terrorismo. Innanzitutto, noi occidentali dobbiamo morire perché non ci siamo convertiti all' islam e il Cristianesimo è blasfemia e offesa ad Allah punibile con la morte. Si legge: «Noi vi odiamo, prima e principalmente perché siete miscredenti; rifiutate l' unicità di Allah - anche se non ve ne rendete conto - voi siete colpevoli della blasfemia contro di Lui, pretendendo che Lui ha un figlio, voi fabbricate delle bugie contro i Suoi profeti e messaggeri, e commettete delle pratiche diaboliche di ogni tipo.
Non solo: la vostra miscredenza è la prima ragione per cui noi vi combattiamo; è la nostra fede che ci ordina di combattere i miscredenti finché non si sottomettono all' autorità dell' islam. Le penne dell' Isis si sentono in particolare offese da Papa Francesco perché ha detto più di una volta (più recentemente a febbraio) che non esiste «terrorismo musulmano» e che i jihadisti non sono motivati dalla religione e che i musulmani vogliono la pace e che il terrorismo commesso da musulmano è motivato dalla povertà. La loro unica motivazione invece, scrivono, è la religione come richede Allah nel Corano.
«Questa è una guerra divinamente giustificata fra le nazioni musulmane e le nazioni della miscredenza».
Ce l' hanno col Papa forse ancora più che con i progressisti probabilmente perché ha più peso spirituale.
Non è vero, dicono, che l' islam autentico secondo il Corano è contro la guerra e la violenza come sostiene il Papa che si nasconde dietro «un velo di buona volontà». Il messaggio dell' editoriale è chiarissimo: il dovere di ogni musulmano è di prender in mano la spada in nome del «più grande obbligo» di ogni musulmano genuino, cioè, la Guerra santa.
Nel frattempo gli attentati contro i cristiani in quelle chiese in Egitto domenica delle Palme vengono definiti - dal governo egiziano per esempio - assalti «contro gli egiziani» - cioè tutti - e dunque non contro solo cristiani. Mi dispiace: ma per capire il terrorismo islamico - ed islamico lo è - mi fido più dei terroristi stessi piuttosto che la sinistra progressista ed atea e persino del Papa.
di Nicholas Farrell
http://www.liberoquotidiano.it/news/esteri/12354949/isis-smentisce-papa-vogliamo-cristiani-tutti-morti-nome-allah-terrorismo-islamico-jihadisti.html
Anche l’occidente contribuisce al massacro dei cristiani e della speranza del Medio oriente
RispondiEliminaBernardo Cervellera
I cliché del conflitto delle civilizzazioni e delle guerre di religione. L’obbiettivo di Daesh sono i cristiani, ma anche la convivenza fra cristiani e musulmani. Gli sforzi di al Sisi per la piena cittadinanza dei cristiani in Egitto. Al Azhar e la condanna del fondamentalismo. L’occidente vende armi al Medio oriente, che vanno a finire in mano allo Stato islamico. Ripensare a tutto il discorso di Benedetto XVI a Regensburg.
http://www.asianews.it/notizie-it/Anche-l'occidente-contribuisce-al-massacro-dei-cristiani-e-della-speranza-del-Medio-oriente-40434.html
Il Santo Rosario e la sconfitta di Boko Haram
RispondiEliminaIl presidente nigeriano Muhammadu Buhari ha confermato che gli ultimi bastioni del gruppo guerrigliero Boko Haram, che voleva stabilire in Africa un califfato sulle orme del cosiddetto Stato Islamico, sono stati annientati nella foresta di Sambisa, nello stato di Borno, nel nord-est del paese. Centinaia di guerriglieri in fuga hanno varcato i confini e si sono arresi alle autorità del Niger, secondo quanto informa l’agenzia Reuters.
In sette anni di guerra, Boko Haram ha ucciso più di ventimila persone e provocato la fuga di almeno altri due milioni di civili. Al suo apogeo, la guerriglia islamista è giunta a controllare vaste aree del Paese. Adesso, invece, la sua sconfitta appare imminente. Che cosa ha provocato il ribaltamento della situazione in così poco tempo?
Laddove l’esercito nigeriano e la polizia venivano accusati dalla popolazione di debolezza e inefficacia di fronte ai terroristi, una persona manteneva accesa la fiamma della reazione contro i seguaci di Maometto. Si trattava di S.E. mons. Oliver Dashe Doema, vescovo di Maiduguri, epicentro della zona d’azione di Boko Haram (foto sin.).
Mentre la diocesi era soprafatta dal terrore, mons. Dashe lanciava una crociata di preghiera del Santo Rosario, implorando l’intercessione della Beata Vergine Maria per porre fine alla piaga del terrorismo islamico. Il giovane e coraggioso prelato non ha esitato a scendere in piazza, indossando talare e croce pettorale, per diffondere la recita del Rosario, guadagnandosi perfino il rispetto della popolazione musulmana.
Due anni fa, mentre pregava nella sua cappella privata, mons. Dashe ebbe l’ispirazione soprannaturale di convocare i cattolici per questa crociata di preghiere contro Boko Haram. Egli vide in spirito Gesù che gli consegnava una spada, trasformatasi subito dopo in Rosario, mentre sentiva una voce interiore che gli diceva: “Con questo, Boko Haram sparirà!”. Il presule prese l’ispirazione molto seriamente, annunciando: “La Madonna è con noi, Ella ci consolerà. Innalziamo la nostra preghiera alla Madonna e saremo vittoriosi!”.
In molti furono sconvolti dal coraggio del vescovo della “capitale del terrore”, e non mancò qualche timorato che gli diede perfino del “pazzo”.
Ma ora che l’esercito nigeriano è in procinto di sconfiggere definitivamente Boko Haram, la gente si rivolge a mons. Dashe Doeme con riconoscenza e venerazione.
Mons. Dashe ha istituito la recita del Rosario in tutte le chiese e le scuole cattoliche, e anche nelle famiglie. Interpellato dal Catholic Herald di Londra ha raccontato: “I miliziani di Boko Haram erano dappertutto. Ora sono spariti. La minaccia del Califfato è stata allontanata grazie alla preghiera del popolo. Il Rosario ha fatto miracoli in passato liberando nazioni”. E ha citato, concretamente l’intervento della Madonna nella battaglia di Lepanto, nel 1571.
E noi ci domandiamo: dove sono i vescovi europei che convocano crociate di preghiere contro la minaccia del terrorismo islamico, che proprio in questi giorni ha colpito di nuovo il nostro continente?
ROMA, 10 gennaio 2013
RispondiEliminahttp://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1350400.html