Un Cristianesimo debole, che ha dimenticato la Rivelazione Divina nella sua interezza, o che parla di Rivelazione in maniera generale ma non crede più fermamente nei contenuti puntuali della rivelazione, finisce con l'essere attento solo all'aspetto di potere presente nella Chiesa.
Una Chiesa che dice a parole che Dio si è rivelato, ma, nello stesso tempo, pensa di fatto che Dio sia ancora così nascosto, da puntare tutto solo sulla ricerca umana; da pensare che Dio debba essere rincorso in una estenuante ricerca dell'uomo, poi deve appoggiarsi completamente sull'uomo, e per non esplodere nella completa confusione e anarchia, deve fondarsi sul potere. E questo potere ha la funzione di regolamentare questa ricerca umana, con il quasi esclusivo criterio di fermare, arginare, stigmatizzare chi - obbedendo cattolicamente al contenuto della rivelazione - pensa che si debba obbedire a Dio che ha parlato e non cercarlo come se non si fosse rivelato.
È il potere interno a una neo-chiesa che, caduta nel puro naturalismo, punta tutta sull'uomo in ricerca ed è strutturalmente nemica della Rivelazione Divina.
Questo neo-potere della neo-chiesa non ha autorità.
Sì, perché il potere non è esattamente l'autorità.
L'autorità è serva della verità, il potere è servo di se stesso.
L'autorità è di Dio da cui tutto deriva, ed è partecipata da Dio a coloro che sono posti a custodire l'opera di Dio, naturale e soprannaturale.
Padre e madre sono autorità per i figli; Dio ha suggellato nel quarto comandamento questo rapporto autorevole; ha legato all'onore dato al padre e alla madre la benedizione o la maledizione; ma anche quest'autorità, così naturale, viene da Dio che ha fatto la vita e non potrà mai essere esercitata sui figli in contrasto con la legge di Dio: se tuo padre e tua madre ti comandassero qualcosa contro la legge di Dio, contro la sua rivelazione, tu obbedirai a Dio e non al comando ingiusto e falso dei tuoi genitori.
Deriva da Dio anche l'autorità dei reggitori del mondo. Re e Capi di Stato hanno un'autorità voluta da Dio, anche quando non sono cristiani, ma pagani o atei. San Pietro raccomanda questo riconoscimento di autorità: “State sottomessi ad ogni istituzione umana per amore del Signore: sia al re come sovrano, sia ai governatori come ai suoi inviati per punire i malfattori e premiare i buoni. Perché questa è la volontà di Dio...” (1 Pt 2,13 e ss.).
Questa è la dottrina cattolica, quella non inventata dagli uomini ma frutto della rivelazione divina: Dio creatore e governatore del mondo, ha disposto che l'umano consorzio, composto di essere ragionevoli e sociali, avesse un ordinamento fondamentale idoneo a loro; e tale “ordinamento di Dio” consiste radicalmente nell'autorità e nella fratellanza. (…) (Il potere di queste autorità) non deriva da qualche loro privilegio e superiorità naturale, ma proviene da Dio, vero ed unico padrone di tutto e di tutti, il quale per il bene della società ha posto il principio di autorità. - Onde chi resiste a questa, resiste all'ordinamento di Dio (Umberto Benigni, Storia sociale della Chiesa, ed. 2016, vol. I, pg. 58).
Ma va aggiunto subito che quest'autorità non può essere esercitata contro Dio e la sua volontà: Siccome tutta la base dell'autorità e del suo potere sociale sta nell'ordinamento divino, quell'autorità che comanda cose contrarie alla legge del Signore, perde la propria base; ed il suo comando è nullo. Donde consegue che, nel bivio di disobbedire a Dio o agli uomini, non vi può essere dubbio di scelta (Umberto Benigni, Storia Sociale della Chiesa, ed. 2016, vol. I, pg. 59).
Se questo riferimento a Dio è essenziale per le autorità naturali, cosa si dovrà dire di quelle che sono preposte alla vita della Chiesa, che è vita soprannaturale, vita di grazia? L'autorità nella Chiesa e il potere che ne è emanazione sono totalmente relative all'opera di Dio, alla salvezza delle anime. Staccare in qualche modo, nella Chiesa, l'autorità da Dio è pura assurdità, questo lo capiscono tutti!
Ma c'è un modo discreto e tremendo di staccare l'autorità ecclesiastica dal suo fondamento che è Dio, ed è quello di non dare contenuto preciso alla rivelazione.
Le autorità civili si sono separate da Dio dichiarando lo stato aconfessionale, agnostico o ateo; si sono separate da Dio inventando la loro autonomia nel libera Chiesa in libero Stato; e fondandosi su se stesse, e non su Dio, sono diventate troppe volte incivili.
Le autorità ecclesiastiche, invece, si sono emancipate da Dio relativizzando la rivelazione: ciò che Dio ha detto è stato storicizzato, reinterpretato, riformulato, ammodernato e alla fine relativizzato. Tutto ciò ha dato il via libera ad una autorità che pensa di fare un cristianesimo nuovo in ogni stagione del mondo, senza vincoli con il deposito della fede. La conseguenza è che questa autorità diventa dispotica, perché resta la sola capace di giudicare se tu sei cattolico o no. Non è più la Rivelazione che ti giudica attraverso l'autorità, ma è l'autorità sola, vedova di una rivelazione relativizzata.
Questa operazione alla fine distruggerà l'autorità, anzi lo sta già facendo da tempo.
Gli uomini prima rigetteranno un'autorità senza riferimenti vincolanti, che cambia le verità a piacimento; poi abbandonerà una chiesa terribilmente vuota, senza contenuto divino.
Solo nell'autorità della Rivelazione, nell'interezza delle fonti – Scrittura e Tradizione – si può salvare l'autorità della Chiesa e nella Chiesa.
Ecco perché il richiamo alla Tradizione non è mai contro l'autorità, ma fonda l'autorità, la salva.
Senza la Scrittura e la Tradizione non c'è autorità possibile.
L'insistenza sull'autorità sganciata dalla Tradizione, ma legata all'innovazione ha posto mano all'opera anarchica nella Chiesa. L'autorità per l’aggiornamento e non per la custodia del deposito divino è la cosa più assurda che sia mai capitata nella storia della Chiesa.
I nemici lo sapevano: la massoneria, il comunismo ecc... hanno sempre fatto l'occhiolino ai teologi modernisti e li hanno utilizzati per annullare la Chiesa.
I preti, la maggior parte, non l'hanno capito... così come i clericali: a furia di sottolineare l'autorità piuttosto che la verità, hanno dimenticato quest'ultima per strada.
I semplici lo intuirono e continuarono in un cristianesimo umile, lasciando blaterare le nuove guide ecclesiastiche.
Per questo crediamo fermamente che il migliore servizio alla Chiesa sia la fedeltà alla Messa di sempre, sintesi della Rivelazione, unica salvaguardia possibile dell'autorità nella Chiesa e nella società.
I semplici l'hanno capito; un giorno, dopo l'ubriacatura, anche l'autorità ci ringrazierà.
è fuori argomento però volevo segnalarlo
RispondiEliminaCharlie Gard e il caso Knauer: l'Inghilterra peggio di Hitler
Hitler 1938
[URL="https://groups.google.com/forum/#!topic/it.cultura.religioni.cristiani/VruGtH3obXA"]https://groups.google.com/forum/#!topic/it.cultura.religioni.cristiani/VruGtH3obXA[/URL]
[url=http://www.barinedita.it/inchieste/n2155-bari-un-film-sul-primo-bimbo-disabile-ucciso-da-hitler--%C2%ABlo-consegnarono-i-genitori%C2%BB]Bari, un film sul primo bimbo disabile ucciso da Hitler: «Lo consegnarono i genitori» | Barinedita - Testata giornalistica online[/url]
Inghilterra 2017
[url=http://www.huffingtonpost.it/2017/04/11/i-medici-staccheranno-la-spina-di-charlie-gard-contro-il-volere_a_22035282/]I medici staccheranno la spina di Charlie Gard contro il volere dei genitori[/url]
[url=http://www.ilfoglio.it/bioetica-e-diritti/2017/04/11/news/charlie-gard-accanimento-terapeutico-regno-unito-129837/]Londra, per i giudici il piccolo Charlie Gard deve morire - Il Foglio[/url]
[url=http://www.independent.co.uk/voices/editorials/the-courts-made-the-right-choice-for-baby-charlie-gard-a7678786.html]The case of Charlie Gard is heartrending ? but we must trust the courts made the right choice | The Independent[/url]
Oggi c'è molto da riparare...
RispondiElimina"Una ‘fissa’ di Papa Bergoglio – di Don Francesco Cupello
I mussulmani non sono né amici di Gesù, né sono mondi, perché non credono in Cristo Figlio di Dio, né credono che Cristo sia morto sulla croce, affermando invece che sia stato un altro a morire al suo posto. Figuriamoci quindi il disprezzo che essi hanno verso il gesto della lavanda dei piedi che è strettamente connesso alla Croce e all’Eucaristia!
Perché fare verso di loro un gesto che essi ridicolizzano? E perché ammetterli davanti all’altare su cui si celebra l’Eucaristia, quando ciò una volta non era permesso nemmeno ai catecumeni prima del Battesimo?
Qui c’è uno svilimento dell’eucaristia e un totale svuotamento del gesto simbolico della lavanda dei piedi che ha senso solo se connesso con tale augusto sacramento del quale è precondizione e conseguenza.
I mussulmani entrano in moschea a piedi scalzi e non ammettono che vi entrino gli infedeli, e noi li facciamo partecipare a uno dei riti più intimi e solenni di tutto l’Anno Liturgico! "
(Don Cupello)
"I mussulmani entrano in moschea a piedi scalzi e non ammettono che vi entrino gli infedeli, e noi li facciamo partecipare a uno dei riti più intimi e solenni di tutto l’Anno Liturgico!".
RispondiEliminaQuesto vuol dire una sola cosa: non c'è più fede in Cristo. Ogni tentativo di scusare certi gesti, oltre che patetico, è praticamente demoniaco.
Cara Maria e cari commentatori e lettori, vorrei segnalare che ormai nessuno lo dice più, ma la lavanda dei piedi, nel giorno solenne del Giovedi Santo non è la primaria importanza di questo giorno; i motivi principali che ingigantiscono questo giorno solenne del Signore, sono il motivo che Gesù in questo giorno ci ha donato per sempre tramite il Sacerdozio che ha istituito in questo santo giorno, l'Eucarestia, cioè il Suo Corpo ed il Suo Sangue ""SE STESSO"" ed il Sacerdozio stesso, che senza del quale non avremmo l'Eucarestia ""la Santa Messa"". - la lavanda dei piedi è l'amore fraterno e la carità insieme alla misericordia che Gesù ci ha raccomandato. Ma ormai sembra che il Giovedì Santo sia il giorno della lavanda dei piedi, mentre è il Giorno della istituzione del Sacerdozio e dell'Eucarestia - qualche bravo teologo dovrebbe rispiegare a tutto il mondo cattolico la differenza tra le due cose, il popolo Cattolido ne ha proprio bisogno di vero catechismo. Infatti B.XVI ha lasciato una enciclica proprio sul fatto dell'amore ""Deus Caritas Est"" -
RispondiEliminaLa commemorazione dell'Eucarestia viene semore preceduta da queste parole "nella notte on cui fu tradito".Il Giovedi Santo e'il giorno in cui si consuma in tradimento di Gesu'da parte di uno dei suoi.Anche oggi Gesu' viene tradito dai suoi. La de-sacralizzazione del rito della Lavanda dei piedi, non ne e'che il segno manifesto.Chinque abbia una sensibilita'ceistiana nonpuo'che essere inorridito.Ma la gran parte sei sacerdoti, dei vescovi, dei cardinali tacciono.
RispondiEliminaDovrebbero gridare forte invece di mantenere un pavido silenzio.
Discepolo
Io ci andrei piano a dire popolo cattolico, numericamente ok, ma al saldo, le file degli effettivi praticanti si riducono ai minimi termini, la lavanda dei piedi, già, un tempo si faceva a 12 seminaristi del circondario, in Duomo, ma la cosa importante era la Missa in coena Domini, che aveva più risalto, veniva celebrata al pomeriggio, dopo l'ostensione e adorazione del SS,Sacramento, poi si coprivano tutti gli altari con teli viola. ora non si copre più niente, i Sepolcri non vengono più fatti nelle varie chiese,peraltro quasi tutte chiuse in città, ci si limita, in Duomo, a deporre a terra il crocefisso con fiori intorno. Vero che io provengo da lande sconsacrate, ma siamo ai livelli storici minimi, roba da far impallidire il vdr, le sue manie di protagonismo ad ogni costo, ed il suo furore iconoclasta, rumors danno che, dietro ai licenziamenti in tronco di alti papaveri delle guardie svizzere, ci sia in realtà l'intento di sciogliere il corpo....vi ho detto tutto, non guardate tv2000 oggi e domani stretta osservanza del Venerdì Santo. Lupus et Agnus.
RispondiEliminal triduo pasquale e le 24 ore della Passione
RispondiEliminaDon Leonardo Maria Pompei
https://www.youtube.com/watch?v=GKyMQWEGjWw
La straordinaria suggestione e forza santificante dei riti del triduo pasquale: S. Messa Crismale, Messa in Coena Domini, veglia all'altare della reposizione, celebrazione della Passione, Via Crucis, Ora dell'Addolorata, Veglia Pasquale. Le 24 ore della Passione della serva di Dio Luisa Piccarreta: una delle forme più eccellenti di profonda meditazione orante e adorante della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo. Radio Buon Consiglio
Pensa, Lupus, che dopo la Missa in Coena Domini le donne della mia città natale facevano allora a gara a chi preparava il "Sepolcro" più bello, e poi, in serata, andavano di chiesa in chiesa a visitarli. E piangevano, oh, come piangevano nel preperarlo. Molte di loro venivano dal popolino più basso e povero, eppure preparavano tutto con tutto il meglio a disposizione.
RispondiEliminaIo ho ancora davanti agli occhi una mia giovane prozia, donna per altro piuttosto moderna ( fumava !) in che stato di lacrime e pianto si riduceva alla fine. Forse da piccolissima avrò chiesto a mamma il perché, ora non ricodo che provassi meraviglia o tristezza, come se avessi sempre saputo che quelle lacrime erano per il Signore e per i nostri peccati.
E come piangeva uno dei vecchi pescatori membro della Confraternita di S.Croce, della parrocchia. Quasi si vergognava ogni anno ad essere tra quelli scelti per la lavanda da parte del parrocco. Stavano li, ai piedi dell'altare ( Messa già NO) vestiti di bianco, pulitissimi ovviamente, ma vergognandosi. Gente con la II, II, IV elementare, ma che capivano il significato vero dei Riti pasquali molto di più di certi pseidoteologici di oggi.
Rosa Rosa, perché giri il coltello nella piaga? Un mio compagno di scuola, più grande di me, bravissimo nel disegno e nell'arte in sé, faceva con le segature colorate dei volti di Cristo che parlavano, poi c'erano i gessettari che disegnavano su cartoni, quadri,ritratti, ogni chiesa aveva il suo e molto incenso, tantissime candele di cera accese per
RispondiEliminadevozione e incenso, molto, adesso costa assai a quanto pare, tanto sono parsimoniosi nell'usarlo. Mia madre era maestra di ricamo e ricamava bellissime tendine copri tabernacolo che erano un incanto, ricamava anche sul tulle e sul pelo d'uovo, i fili d'oro li passava il parroco...... 'tu vuoi ch'io rinnovelli disperato dolor che 'l cor mi preme' .....ultima cosa, la sera del sabato santo, dopo la veglia, si scioglievano le campane e ci si bagnavano gli occhi o con l'acqua lustrale benedetta di nuovo o con acqua normale, adesso le campane non suonano più, non saprei dirti il motivo di questa usanza, ma lo facevano tutti.Oggi farò il bravo bambino e mi asterrò da commenti pregiudiziali. Lupus et Agnus.