Alcuni pensieri a caldo sull'esito del voto francese centrati su due figure di spicco: 1) Emmanuel Macron, il neo eletto nuovo Presidente e l'humus che lo ha portato fin qui, per il quale viene definito il perfetto prodotto di laboratorio dell’ideologia dominante e 2) Michel Houellebecq, lo scrittore nella cui narrazione l'invasione Islamica non è che la proiezione esterna di uno squilibrio interno, di una debolezza congenita, di una guerra intrapresa dall’Occidente contro se stesso e che lo rende vulnerabile rispetto alle invasioni esogene.
1. Quanto a Macron oltre che il suo programma, di certo aderente alle élites globaliste, molto ci dirà di lui e dell'humus che lo ha portato fin qui il pensiero del suo mentore e maestro spirituale: il banchiere lobbista di origine israelitico-algerina, Jacques Attali, che predica il "poliamore" e l'eutanasia oltre i 65 anni. Citiamo da Il primato nazionale:
1. Quanto a Macron oltre che il suo programma, di certo aderente alle élites globaliste, molto ci dirà di lui e dell'humus che lo ha portato fin qui il pensiero del suo mentore e maestro spirituale: il banchiere lobbista di origine israelitico-algerina, Jacques Attali, che predica il "poliamore" e l'eutanasia oltre i 65 anni. Citiamo da Il primato nazionale:
... del 1981 è l’intervista rilasciata per un libro di Michel Salomon, L’Avenir de la Vie (Il Futuro della Vita), edito per i tipi di Seghers, nel quale Attali spiega la sua visione in merito al futuro dello stato sociale: “Si potrà accettare l’idea di allungare la speranza di vita a condizione di rendere gli anziani solvibili e creare in tal modo in mercato“. Come risolvere il problema? “L’eutanasia sarà uno degli strumenti essenziali del nostro futuro”, spiega, aggiungendo che “in una società capitalista, delle macchine permetteranno di eliminare la vita quando questa sarà insopportabile o economicamente troppo costosa“.E da un'intervista del 2014 apparsa su Repubblica :
"In analogia con il networking ci sarà il netloving, un circuito sentimentale con più individui. A che titolo si dovrebbero avere due case e due cellulari, e non più relazioni? ... Penso che si vada verso la poligenitorialità, fondata sull'avvicendarsi di madri e padri, un po' come già accade parzialmente nelle odierne famiglie allargate. I figli saranno allevati da un unico genitore o da altre coppie, e i genitori biologici potranno condividere le responsabilità educative con i nuovi compagni e con gli ex, con gli ex degli ex e con estranei. Tutto si muove in tale direzione, comprese la pratiche di procreazione assistita, che condurranno a separare sempre più la riproduzione dalla sessualità e dall'amore".
Dunque, ecco l'avvento della post-umanità, disgiunta dalla sessualità e dalla natura. Qualcosa di molto simile al "Mondo Nuovo" di Aldous Huxley con la differenza che questo era un romanzo mentre quella odierna è la cruda realtà che non promette niente di buono.
2. Quanto a Michel Houellebecq, aggiungo una interessante riflessione di un nostro lettore, il dott. Alfonso Aliberti, che analizza un particolare aspetto dell'inquietante situazione che ha favorito il risultato di oggi.
Uomo ricco, memento: sic transit gloria mundi!
Il romanziere francese Michel Houellebecq ha dichiarato: "Che io lo voglia o no, faccio parte della Francia che vota Macron, perché sono troppo ricco per votare Le Pen o Mélenchon, e non essendo un ereditiero non appartengo alla classe che vota Fillon". "Mi sono reso conto che la seconda Francia di cui si parla, la Francia periferica, che esita tra Marine Le Pen e il nulla, non la capisco, non la vedo, ho perso il contatto con essa". "Adesso faccio parte dell'élite globalizzata, esporto anche in Germania, è assurdo. Eppure provengo anch'io da quella Francia".
Chi è ricco e potente normalmente assume nei confronti dei suoi concittadini un comportamento distaccato, quasi di non curanza ed insensibilità per i bisogni dei poveri, convinto di meritare per i suoi soli meriti tutti i privilegi di cui gode. Per arroganza, ritiene di essere inattaccabile, come se vivesse in una torre d'avorio. Unendosi ad altri suoi pari in ricchezza e potenza, costituisce un'oligarchia plutocratica che tutto sottomette e di nulla si preoccupa, se non di consolidare il proprio dominio, nella presunzione che mai essi, i vincenti, saranno toccati o scalfiti dalle sofferenze e dai mali degli altri uomini, i perdenti.
O uomo ricco, perché persisti nella malvagia illusione di essere intoccabile? Se non ti ha ancora intenerito la parabola del buon samaritano e non ti intimorisce la parabola del mendicante Lazzaro, trai insegnamento almeno dalla storia che è maestra di verità. Mille esempi convincenti la storia ti mostra di quanto sia imponderabile e caduco il destino di ogni uomo, che calpesta questa terra. Nessuno in questa vita terrena può essere sicuro che, avendo avuto in sorte benessere, ricchezza e potenza, queste gli dureranno per sempre!
Non hai già appreso che il rifugiarsi in una torre d'avorio non garantisce dal contagio di un infezione maligna? E forse c'è mai stata una fortezza così inespugnabile che non sia caduta quando la rabbia e l'odio hanno armato il popolo maltrattato? Si è mai salvato il truculento despota ed il tiranno impietoso dalla collera dei suoi sudditi affamati di pane e libertà?
Uomo ricco che ti fai vanto presuntuosamente della tua potenza e che disprezzi o ignori la povera gente, guai a te se non ti fai carico tu per primo, hic et nunc, dei problemi di ogni altro uomo della tua città. Può impunemente un uomo ignorare la cangrena di un solo dito mignolo senza che prima o poi tutto l'organismo ne sia danneggiato?
Sinora gli occidentali meno deficienti (escluso i paesi dell'ex oltre-cortina) sono stati americani ed inglesi...
RispondiElimina--
Fabrizio Giudici
Il nuovo presidente francese Merkel tra qualche minuto parlerà a Parigi grazie ad un discorso pronunciato dal suo legato...del resto da una nazione che ha prodotto una delle più grandi tragedie della storia non mi aspettavo altro...
RispondiEliminaHo ascoltato i due discorsi di Macron, ho letto la sua biografia e stavo guardando la storia della coppia Macron. Quello che mi ha colpita, in tutta questa carrellata, è stato che a 12 anni Emmanuel Macron è diventato cattolico. La scuola dove ha studiato era scuola privata, tenuta da Gesuiti. Gli studi universitari sono stati di filosofia completati, forse una specializzazione non ricordo, in economia. Dopo l'università ha curato un libro di Paul Ricoeur. Oggi nei suoi due discorsi solenni, che ho ascoltato, ci sono state parole nostre. Tra le tante foto, una della moglie seduta vicino ad un monsignore. Tanti altri saranno stati i suoi incontri, ma ora ho l'impressione che in lui ci sia la nostra cultura e non solo nella dose di una spruzzatina da spendere nei rinfreschi d'ufficio. La domanda che Marine Le Pen gli rivolse, augurandosi di non dover venire a sapere, circa un suo conto in un paradiso fiscale, sembra non essere solo retorica. Ci sono indagini in corso. La strada è in salita per entrambi. Quello che avverto è che nessuno rappresenta più una fetta precisa dell'elettorato. Manca l'identità. Non l'ha più Marine Le Pen, non l'ha ancora Macron. Non sono più, Macron, Le Pen, Renzi e tanti altri, rappresentati della gente, del popolo, nessuno lo è più. Ma sono carte, su cui alcuni cominciano a puntare. Carta vince, carta perde. E dietro ogni carta, gruppi variamente assortiti che sostengono la carta nella speranza che sia il loro riparo. Il bene comune? Non credo che se ne possa parlare, almeno finchè i diritti al vizio, all'omicidio privato e di stato, saranno ritenuti conquiste della libertà, della uguaglianza, della fraternità di questa Europa evoluta. Macron ha fatto riferimento ad una terza via, per l'Europa. Cosa sia non lo so. Però mi ha riportata alla mente la chiesa che sembra aver optato, da tempo, per la globalizzazione.
RispondiEliminaNon un popolo ma un popolino manipolato e incosciente pronto a farsi sottomettere.
RispondiEliminaUn periodo cupo della civiltà:
decadenza morale, sociale, culturale, civile, politica...
Non credo che - salvo intervento della Provvidenza - Macron avrà problemi giudiziari durante il mandato: già Chirac era indagato e riuscì a schivarli per tutto il settennato (allora durava tanto). Figuriamoci ora.
RispondiEliminaPS Se Macron è stato educato dai gesuiti, siamo messi bene :-) E, tanto per dire, la sua insegnante, già sposata e madre di tre figli, che si mise con un ragazzino, era insegnante in un collegio di gesuiti... bel collegio, direi.
Comunque tra un mese c'è il rinnovo dell'assemblea nazionale. Il problema è capire cosa vorrà fare il FN. Se la Le Pen si fa da parte, il numero due è Florian Philippot, omosessuale. Non sappiamo se è anche omosessualista, ma penso che lo capiremo presto.
Comunque, sursum corda. La Madonna disse che il suo Cuore Immacolato avrebbe vinto quando tutto ci sarebbe sembrato perduto.
PS Non vi dice niente il piccolo segno visivo, del popolo di Macron in festa al Louvre, ai piedi della piramide?
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Fabrizio Giudici
http://www.antoniosocci.com/forse-la-merkel-vincera-le-elezioni-francesi-la-nuova-sistemazione-del-mondo-trump-la-brexit-va-unaltra-direzione-litalia/#more-5882
RispondiEliminaFORZA MACRON! Bene, ora che il pericolo Le Pen è stato scongiurato, gli arrivi si moltiplicheranno. Sarà l'inizio della fine.
RispondiElimina(Krancic)
E’ NATO IL PARTITO UNICO DELL’EUROPA POST-NAZIONALE
RispondiEliminaMaurizio Blondet 8 maggio 2017
Cari amici, Marine Le Pen ha appena ammesso la sua sconfitta. La vittoria elettorale di Emmanuel Macron è schiacciante. Eppure, qualora per un'ipotesi che non sussiste, egli fosse stato l'unico candidato alla Presidenza della Repubblica, difficilmente avrebbe raccolto circa il 65% del consenso dei francesi. Più che la vittoria di Macron, è stata la sconfitta della Le Pen.
RispondiEliminaContro di lei si sono subito espressi i tre candidati che al primo turno delle Presidenziali si erano piazzati dietro Macron e la Le Pen, Francois Fillon dei Repubblicani, “La France Insoumise” di Jean Luc Melenchon, Benoit Hamon dei Socialisti. Il Presidente della Repubblica, Francois Hollande, ha invitato i francesi a votare Macron. I grandi mezzi di comunicazione di massa hanno messo in guardia dalla vittoria della Le Pen. La Chiesa cattolica, attraverso un editoriale del giornale La Croix, si è schierata con Macron. I musulmani, per bocca di Amar Lasfar, leader della “Unione delle Organizzazioni Islamiche Francesi”, espressione dei Fratelli Musulmani, e Dalil Boubakeur, Rettore della Moschea di Parigi, hanno chiesto ai circa 10, forse 15 milioni di fedeli di Allah, di votare Macron. Il Gran rabbino di Francia, Haïm Korsia, il Pastore protestante François Clavairoly e il Presidente del culto islamico, Anouar Kbibech hanno firmato una dichiarazione congiunta: «Niente è superiore alla pace e solo il voto di Macron garantisce una Francia forte della sua storia e fiduciosa del suo futuro».
Macron è il Mario Monti della Francia, è il “salvatore della Patria” calato dall'alto dalla grande finanza speculativa globalizzata nel momento in cui, a fronte della crisi inarrestabile del Partito Socialista e dei Repubblicani, hanno individuato in Macron l'asse vincente come espressione di una nuova realtà che non è “né di destra né di sinistra”. Macron è stato concepito per impedire che la Le Pen potesse vincere e dare il colpo di grazia all'Unione Europea. E ha vinto lui e con lui hanno vinto il globalismo, il Nuovo Ordine Mondiale, la grande finanza speculativa globalizzata, l'immigrazionismo, il meticciato antropologico, l'omosessualismo, il relativismo valoriale e religioso, l'islamofilia. Da questa realtà dobbiamo partire per capire cosa è necessario fare per riscattare la nostra sovranità e salvare la nostra umanità.
(Magdi Allam)
Marcello Sartori - "En Marche!", che significa "in marcia", è una parola usata dai militari ed è, guarda caso, il nome del partito di Macron in Francia. Se vincerà Macron formerà un superstato franco-tedesco e quindi l'Europa diventerà definitivamente la prigione dei popoli !
RispondiEliminaAnalogamente a Macron, il PD è il partito italiano che promuove i valori mondialisti: il Nuovo Ordine Mondiale, la grande finanza speculativa globalizzata, l'immigrazionismo, il meticciato antropologico, l'omosessualismo, il relativismo valoriale e religioso, l'islamofilia. Nessun cristiano sano di mente dovrebbe votarlo. Eppure trionfa in molte parrocchie....
RispondiEliminaC’era da aspettarselo, in fondo. In Francia hanno vinto il signor Macron, i globalisti, gli euroinomani e, in generale, quell’élite finanziaria che è classe dominante nel rapporto di forza oggi egemonico. L’antifascismo in assenza di fascismo s’è ancora una volta rivelato il fondamento ideologico dell’ultracapitalismo a cui anche le sinistre hanno venduto cuore e cervello. Ha vinto – occorre dirlo – l’ultraliberismo de-eticizzato e sans frontières, il volto più indecoroso della mondializzazione classista capitalistica tutta a detrimento di masse popolari, lavoratrici e disoccupate.
RispondiEliminahttp://www.ilfattoquotidiano.it/2017/05/08/elezioni-francia-vincono-macron-e-gli-euroinomani/3569859/
E il povero "Inno alla Gioia" utilizzato per celebrare la burocrazia piu' astrusa mai vista sulla Terra... Se Schiller e Beethoven vedessero come ha ridotto la Grecia...
RispondiEliminaLoro contavano i voti per Macron, noi gli sbarchi. Morale? Non lo abbiamo preso in culo abbastanza
RispondiEliminaNel 1936, Marthe Robin dice questa profezia riguardante la Francia a Padre Finet, il co-fondatore del Foyer de Charité
RispondiElimina" La Francia cadrà molto in basso, molto più di altri paesi a causa del suo orgoglio e dei cattivi governanti che saranno scelti. Cadrà con il viso nella polvere. Perderà tutto. Ma nella sua angoscia si ricorderà di Dio. Allora griderà a Lui e la Santa Vergine verrà a salvarla. Allora la Francia ritroverà la sua vocazione di figlia prediletta della Chiesa, e sarà il luogo di una grande effusione dello Spirito Santo, e invierà di nuovo missionari in tutto il mondo. "
http://www.ilfoglio.it/magazine/2017/05/08/news/giochi-d-occidente-133342/
RispondiEliminaQuanto alla profezia della Robin, credo che valga per tutto l'Occidente, magari con intensità diverse. Per me l'esito di queste tornate elettorali (prima della Francia l'Austria e l'Olanda) serviva a capire se si era toccato il fondo e si iniziava perlomeno a guardare in una direzione diversa (come in USA e UK), anche se non ancora quella giusta; e da questo intuire la gravità della punizione. Ma evidentemente il popolo vuole sprofondare ancora più in basso.
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Fabrizio Giudici
in questa epoca di bugie bisognerebbe ricordare cosa è il Fascismo (che picchiava: ricordate Gobetti, Amendola, i Fratelli Rosselli... ) per i molti che non lo sanno (ammesso che sappiano qualcosa)! Accusare la Le Pen di essere fascista è vergognoso. Infine, cosa è populismo: è dare 500 euro ai diciottenni, senza distinguere chi li merita e chi no, chi prende il sole e chi si prepara per il futuro; è dare 80 euro in modo vago e confuso, che poi si chiedono indietro; è dirsi di sinistra e, nascostamente, aiutare le banche....
RispondiEliminaOra almeno sarà chiaro che mondialismo ed europeismo non sono che dilatazioni del sovranismo ossia del soggetto che costruisce su se stesso. E che la malattia non può essere la cura. La vera struttura antagonista è la casa (οίκος, domus, Haus und Hof) abitata dalla famiglia e governata e difesa spietatamente dal dominus (Herr, Lord, dueño, οικοδεσπότης) al di qua della grondaia o della siepe. Ιn questo gli americani e gli anglosassoni hanno conservato qualcosa di originario e il diritto alla difesa e a portare le armi è ciò che li distingue dall'Europa giacobina. Allodio contro sovranità!
RispondiElimina(Andrea Sandri)
....Dovrà diventare “il campione del pop-futurismo, trasformare i francesi nei nomadi ideali alla Attali: una classe di precari che ha acquisito qualche competenza e un inglese passabile, ma, ma manca di impiego stabile, di una professione affidabile, di un vero salario e di un avvenire” (The Saker): insomma esattamente quel che aveva preconizzato la Boldrini nello stesso anno: “I migranti sono l’avanguardia della globalizzazione, ci offrono uno stile di vita che presto sarà molto diffuso per moltissimi di noi, perché nell’era globale tutto si muove. Si muovono i capitali. Si muovono le merci. Si muovono le notizie. Si muovono gli esseri umani”. O come auspica il filosofo post-hegeliano materialista Alain Badiou, i migranti ci devono insegnare a diventare migranti noi stessi, stranieri in casa nostra, per “non rimanere prigionieri di questa lunga storia occidentale e bianca che volge al termine”....
RispondiEliminahttp://www.maurizioblondet.it/nato-partito-unico-delleuropa-post-nazionale/
La vittoria di Macron non darà luogo, come sembra credere Renzi, a un asse di Francia e Italia, per modifiche nelle regole dell’Europa sul debito e sul deficit e per deroghe nella loro applicazione, che contrappongano i paesi dell’area Sud a quello del Nord di Eurolandia e dell’Europa, ma a un rafforzamento dell’asse franco tedesco nelle politiche fiscali, del credito e del commercio internazionale.
RispondiEliminahttp://www.informazioneitalia.com/adesso-il-pericolo-per-litalia-e-il-nuovo-asse-parigi-berlino-renzi-ha-sbagliato-i-calcoli/
Con "ideali" così "sublimi", Macron come poteva non vincere?
RispondiEliminaDapprima i popoli vengono impercettibilmente familiarizzati con l'irrazionale, l'aberrante, il corrosivo - per anni e anni - dall'accorta regia rothschildiana e poi saranno inevitabilmente le stesse elezioni a sanzionare la "normalità" del mondo alla rovescia.....
Resta però il fatto che la normalità è una tipicità di carattere ontologico e non una maggioranza statistica.
Francia? Chi è costei? Francesi? Come li riconosco? Vedo una piazza multietnica e mi è difficile distinguere chi è chi! Domanda: ci sarà pacifica convivenza nella diversità?
RispondiEliminaTSQE tous sauf que elle, stampato sopra ogni manifesto dei candidati, tranne quelli di LePen, tutti strappati rabbiosamente, ovvio, quelli più infoiati contro erano gli imam che ormai governano in Francia, io più che asse (da stiro) franco tedesco ci vedo un IV reich con la Führerein in testa e gli stati gueux tipo sudeurabia invasi e cornuti e mazziati, parlo di F E I GR, i Balcani sono la nostra bomba, più che madre, matrigna, che esploderà a breve, già il timer è innescato....un autre "con" comme Président de la République, mes compliments à tous les electeurs.....e non è che l'inizio e la vasellina è esaurita. A la santé. Anonymous.
RispondiElimina@"Non un popolo ma un popolino manipolato e incosciente pronto a farsi sottomettere..."
RispondiEliminaL'affrancamento di un popolo richiede che ogni generazione ricominci ad educare e a formare i suoi contemporanei neonati, dalla culla appunto. In realtà il popolo, tranne rare eccezioni, lo si è quasi sempre usato, manipolato, corrotto di generazione in generazione, per ottenere gli scopi che lorsignori si erano prefissi. Ogni dirigente intento a far capanna della sua pancia. Se non vivi e trasmetti valori fondamentali, basta una generazione per dimenticare e mandare in fumo il patrimonio che i padri avevano accumulato. Il popolo non crede più. La contrapposizione di buoni e cattivi, finta, non smuove nessuno. Tutti sono mentitori. Il popolo lo percepisce, rimane inerte, demotivato. Tutto è diventato commedia. Finge dolore, felicità. Come vede fare. Hanno mancato tutti, primi i vertici. Basta guardare le facce, gli sguardi di chi siede su una poltrona di potere, anche se all'inizio avevano una certa mobilità, un guizzo, nel giro di pochi anni diventano vuote, ebeti. E il popolo va a ramengo. Sempre più perde dignità. Non si sa nè amato, nè rispettato. Solo vilipeso.
A Parigi va in scena la violenza dei centi sociali, CGIL francese ed altra sinistra assortita.
RispondiEliminaOra, non era con la vittori di Marine, che ci sarebbe stata violenza, caos, ecc.ecc. ?
CHE GUSTO !
Vince Emmanuel Macron. Marine Le Pen sconfitta, nettamente, al ballottaggio. E secondo Giorgia Meloni "ha vinto la paura". La reazione della leader di FdI al voto francese arriva su Facebook, in un intervento dai toni duri in cui punta il dito contro i francesi e contro la loro "paura di ribellarsi allo status quo, la paura di tornare padroni delle proprie scelte". Per la Meloni, comunque, il 36% del Front National "resta un dato straordinario, e sarà la base sulla quale nascerà il nuovo movimento sovranista francese".
RispondiEliminaÈ vero, dovrà vedersela con i casseurs. Tuttavia, penso potrà girare a suo vantaggio anche loro: per esempio additandoli alla pubblica opinione come pericolosi e proponendosi come garante della stabilità. Non mi stupirei se buona parte dei giornali bobo improvvisamente ritirassero le loro simpatie verso i facinorosi. Non dimentichiamoci che a capo dell'area di estrema sinistra c'è Mélenchon, uno che non è che agisce come un massone, per cui intuiamo che è massone: è proprio gran maestro dichiarato, figlio e nipote di gran maestri. La sua astensione sulle istruzioni per il ballottaggio credo che sia stata strategica, avendo fatto qualche conto e verificando che questo non metteva minimamente in dubbio la vittoria di Macron. Io scommetto che abilmente porterà la sua parte ad una forma di finta-opposizione nei confronti di Macron; magari con un po' di teatrino facendosi fare qualche concessione sul piano delle leggi sul lavoro. Poi traghetterà agevolmente i suoi elettori verso una forma di accettazione. Di certo non mancherà il suo appoggio su una parte di leggi distruttive dell'ordine sociale. Non dimentichiamoci che quell'elettorato è trinariciuto.
RispondiElimina--
Fabrizio Giudici
D'altronde... Scusate se scrivo un commento incrociato, che ho già postato sul blog di Costanza Miriano... Costanza ha pubblicato un articolo in cui spiega chiaramente l'aberrante antropologia che sta dietro Macron, o meglio, dietro i suoi burattinai.
RispondiEliminaSu Avvenire compare invece l'intervista al presidente della Conferenza Episcopale Francese, al quale manco per sogno viene in mente di mettere sull'avviso i fedeli a proposito di questa devastazione. Anzi: secondo lui il pericolo più grande per le famiglie è la disoccupazione, e questo dovrà essere il tema fondamentale della politica di Macron. Già che ci siamo, siccome tra poco rinnoveranno anche l'Assemblea Nazionale, e in teoria è molto probabile che esca una maggioranza parlamentare di segno opposto a quella di Macron (che oltretutto non ha un partito organizzato, En Marche! per ora è stato solo un contenitore per supportare la sua campagna presidenziale, anche se immagino ci sarà la corsa sul carro del vincitore di un gran numero di parlamentari con una certa visibilità). Insomma, si potrebbe già reagire e almeno creargli qualche difficoltà. Ma il monsignore già dà un segnale chiaro: attenzione ad evitare l'ingovernabilità! Cioè, non dovete mica mettergli il bastone tra le ruote.
D'altronde secondo le analisi post-voto, grossomodo i 3/4 dei cattolici praticanti hanno votato per Macron al ballottaggio.
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Fabrizio Giudici
il Giornale: "...Mario Draghi, in una intervista a Radio Vaticana, spiegò il cuore dell'educazione gesuita in termini più generali: «Far capire che tutti noi, al di là di quanto noi potessimo apprendere come scolari, nella vita avevamo un compito che poi il futuro, la fede, la ragione, ci avrebbero rivelato»..."
RispondiEliminaPaolo Bracalini - Ven, 15/03/2013 - 07:52
Intanto subito a Berlino come Monti, a farsi dettare le direttive e per mettersi immediatamente a fare i compiti, siamo tutti alunni, poco dotati intellettualmente, spiace dirlo ma ciò è, e guai a non eseguire alla lettera gli ordini merkeliani......i 3/4 dei cattolici praticanti in Francia equivalgono a meno dell'1%, irrilevanti, mentre i mussuli che hanno votato fanno un bel numerotto e l'hanno fatto in massa coma da istruzioni dettagliate fornite in moschee o sui social daeshini che imperversano in Eurabia.....en marche verso la dissoluzione, tutti in fila ciechi che guidano ciechi.....Anonymous.
RispondiEliminaEh già, il clero francese, modernista da almeno 150 anni, anzi padre del modernismo. Di che cosa stupirsi, se hanno velatamente appoggiato MaAron, un vero campione di virtù cristiane cattoliche ?
RispondiEliminaCosi potranno vendere sempre più edifici religiosi, facendoci su un bel guadagno con cui pagarsi la lussuosa pensione.
La disoccupazione...ma lo sa, il vescovo, che l'ultima riforma del lavoro, molto aperta in tema di flessibilità, si chiama legge "Macron", imposta al Parlamento ed alla Francia per decreto ? Che ha infiammato le piazze di tutta la Francia per quasi un anno, il 2016, anche se qui in Italia tutti zitti e mosca, non ne parlavano per non far venire idee strane agli Italiani ?
Lo sa che Macron vuole licenziare 125.000 dipendenti pubblici, cosa che a Sarkozy, centrodestra, non riusci, ma a Macron cocco delle elites e dei sindacati, riuscirà ?
MA quando il Signore ci libererà da simili imbecilli che, porpora o no, imbecilli sono ed imbecilli restano ?
La Francia l'ha voluto ma ora ce lo sorbiamo tutti, come sempre arrancando perchè manca qualcosa di maschile per dire che il bianco è bianco e il nero è un'altra cosa..
RispondiElimina"i 3/4 dei cattolici praticanti in Francia equivalgono a meno dell'1%, irrilevanti"
RispondiEliminaTuttavia la scelta non sarà irrilevante per loro nel momento del giudizio...
"che l'ultima riforma del lavoro, molto aperta in tema di flessibilità, si chiama legge "Macron"
Questa infatti è la parte gustosa. La "Chiesa povera per i poveri" che appoggia un iper-neoliberista (che si definisca socialista ovviamente è irrilevante). I ceti più poveri hanno votato FN.
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Fabrizio Giudici
La Le Pen ha perso? Forse, in termini meramente quantitativi, sì. E, considerato la perversa e innaturale alleanza gollista-socialista per affossarla in nome dell'antifascismo, dell'antirazzismo, dell'immigrazionismo e del mondialismo non poteva che essere così. Ma come non vedere la progressione rispetto ai risultati del padre al suo secondo turno nel 2002 (18%) e ai suoi (di Marine) al primo turno (circa il 22%)?. Al secondo turno, Marine ha sfiorato il 35%. Un crescendo. Ciò significa che al secondo turno Marine ha incassato non solo i voti - promessi - del gollista sovranista Dupont-Aignan, ma anche una parte consistente e forse maggioritaria di quelli del gollista "ufficiale" Fillon che si è incoerentemente schierato con il tecnocrate e massone Macron. E forse anche molti elettori di Mélenchon, anticapitalista, antieuro, hanno votato per lei.
RispondiEliminaMarine Le Pen sapeva di non poter vincere. Ma ciò che è importante è aver consolidato una piattaforma elettorale (non dimentichiamo quanto sia perverso il sistema elettorale francese) che le consenta di portare al parlamento, alle prossime elezioni legislative, un consistente numero di deputati.
Non dimentichiamoci poi che tutto l'apparato mediatico francese (i grandi quotidiani, settimanali, canali televisivi, siti d'informazione) si è violentemente schierato, spesso con diffamazioni, insulti, calunnie, contro il Front National. Lo stessa dicasi degli intellettuali, degli accademici, degli artisti. Un vergognoso, disgustoso linciaggio.
Il Front National potrebbe essere, alle prossime legislative, il primo partito di Francia. E' veramente una sconfitta per la Le Pen?
P.S. Ovviamente, la mia preferenza per il FN non può ignorare le perplessità sulla "svolta" che Marine ha impresso rispetto alle posizione del padre. Ho frequentato, negli anni '70, la Destra francese e i suoi esponenti. La "mia" Destra francese è quella, politica e intellettuale, di Maurras, di Brasillach, di La Rochelle, di Bardèche. Di eroici movimenti come Occident e Ordre Nouveau, al cui ultimo congresso partecipai a Parigi. No, la "lobby gay" (Philippot e soci) che circondano Marine non mi piace. Ma non tutto il Fronte è così. Marion-Maréchal Le Pen (che è il futuro del Fronte) è su ben diverse posizioni ed è vicina al movimento "Manif pour tous" (che pure ha la grave colpa di non essersi schierato decisamente con il FN, unico movimento non ostile ai suoi temi). Vedremo.
@Silente
RispondiEliminaPurtroppo Marion stasera ha detto che si ritira dalla politica. Non si capisce se è un ritiro definitivo o no (da certe interviste francesi lascia intendere di no). Certo che, detto ora che praticamente inizia la campagna elettorale per l'Assemblea Nazionale, non è stata una gran mossa.
Manif pour Tous effettivamente ha fatto una grande cazzata ad appoggiare Fillon.
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Fabrizio Giudii
@ Maurras, Brasillach, Drieu La Rochelle, Bardèche...
RispondiEliminaPersonalità di indubbio spicco, come Maurras, ed eccellenti scrittori, come Brasillach, Drieu, ma quanti di loro erano cattolici? Maurras, sembra si sia convertito alla fine, anche se è sempre stato vicino al cattolicesimo, ma soprattutto in quanto componente essenziale della storia e dell'identità francese. Ma gli altri? Drieu La Rochelle, scrittore che in passato mi ha affascinato (penso a un romanzo come Gilles o al Diario segreto, prima di suicidarsi), non era al fondo di tendenze neopaganeggianti? Mi sembra che nella Destra francese contemporanea la componente cattolica sia minoritaria nel senso che l'ideologia di questa Destra riconosce e adotta certi valori cattolici ma nello stesso tempo non è cattolica, non professa certi valori non negoziabili che vengono dal cattolicesimo. HO letto che sui valori non negoziabili la campagna elettorale di Marine Le Pen ha tirato via. E'vero? Sul "diritto all'aborto" cosa ha detto?
Una Destra veramente cattolica e nello stesso tempo fedele all'idea di Patria (ideale di una Patria cattolica unitaria da mantenere e, più realisticamente, da realizzare o rifondare su basi istituzionali in parte nuove) secondo me non c'è oggi, soprattutto in Italia. Se è cattolica non è "patriottica" (tradizionalisti di vario tipo, ma anche cattolici non tradizionalisti sempre più lontani dall'idea di nazione, come valore unitario); se è "patriottica" non è cattolica, se non nella forma ambigua del riconoscimento di certi aspetti del cattolicesimo in quanto forza della Tradizione, in generale.
E'vero che non ci può più essere una Destra come una volta, che si sta delineando uno schieramento di due eserciti sovranazionali: quello della globalizzazione distruttrice in vario modo delle nazioni e dei popoli (vedi articolo di M. Allam) e quello che adesso si chiama "sovranista" perchè vuole recuperare l'indipendenza dello Stato nazionale, la sua sovranità (come hanno fatto gli inglesi - Stato nazionale e non: Stato-nazione d'antan). Però in questo Schieramento la Destra, soprattutto italiana, non dovrebbe partecipare con una precisa identità cattolica? E' una battaglia anche religiosa, anzi la componente religiosa vi è fondamentale, penso. Piaccia o no, si tratta indubbiamente di una Crociata, contro l'Islam invasore e terrorista e contro i suoi alleati tra i senza Dio (gran parte della sinistra mondiale + finanza internazionale). PP
La Conferenza Episcopale Francese, che di fatto lo ha appoggiato, lo sapeva?
RispondiEliminaVIDEO / Macron ai bambini: "È normale avere due genitori dello stesso sesso"
Lo sfidante di Marine Le Pen agli alunni di una scuola: "Ora ci sono diversi tipi di famiglie, è sbagliato pensare che si debba avere la stessa per tutta la vita"
Sta creando molto scalpore in Francia un video, realizzato all'interno di una scuola durante la campagna elettorale per le presidenziali, che ritrae il candidato della sinistra mondialista Emmanuel Macron mentre cerca di convincere i bambini del fatto che sia normale avere due genitori dello stesso sesso, parlando dell'esistenza di famiglie diverse e portando ad esempio i genitori divorziati.
http://tv.ilpopulista.it/video/2-Maggio-2017/13737/video-macron-ai-bambini-e-normale-avere-due-genitori-dello-stesso-sesso.html?refresh_ce
Macron e la politica del suicidio
RispondiEliminadi Marco Luscia
I compagni di viaggio di questo signore, non sono gli operai, i derelitti, le vittime del sistema neoliberista dominato dalla finanza. I compagni di questo signore sono i potentati che stanno riducendo in polvere lo stato sociale, in nome, non dell’unità europea, ma dell’unità di mercato. Lo avete visto mano nella mano con la sua attempata compagna posare per foto romantiche? Immagini abilmente presentate come momenti di intimità rubati da paparazzi indiscreti. Nulla di questo è vero, perché tutto è mercato, tutto è apparenza. Como sono apparenza i matrimoni e le storie d’amore che durano tutta la vita.
C’è un video che ritrae “il nostro” aspirante presidente, mentre con cinismo estremo catechizza dei ragazzini in una scuola. “Non penserete che le famiglie rimangano unite tutta la vita, quanti di voi hanno genitori separati? Su alzate le mani ragazzi”.
Si crea un clima irreale, si sgranano gli occhi, tanto che ascoltando questi discorsi, l’imbarazzo si dipinge sul volto dei quei ragazzi.
Poi, Macron moltiplica le geometrie dell’amore libero, delle famiglie multiple, dei fratelli che si moltiplicano nella molteplicità dei legami plastici....
http://www.libertaepersona.org/wordpress/2017/05/macron-e-la-politica-del-suicidio/
Silente,
RispondiEliminaHo seguito un po' in questi tre gg. siti vicini all'FN, pur non essendo dell'FN,, le lro anoisi, i commneti dei lettori.
Oltre alla cocente delusione, alla convinzione che tutto si sia giocato nell'ultimo dibattito ( sec. quasi tutti Marine è apparsa indecisa, incompetente, non "presidenziale"), c'è un sentimento in molti d'insoddisfazione per la linea intrapresa da Marine, oltre che per lei personalmente e per il nome "Le Pen". Parecchi chiedono un congresso e che lei rimetta il mandato.
Marion è stata lasciata molto da parte della zia nell'ultima parte di campagna elettorale. Le due non vanno molto d'accordo proprio sulla linea politica e su Philippot e l'apertura "a sinistra".
È possibile, forse anche più che probabile, che già prima delle legislative si apra un grosso dibattito, o peggio una resa dei conti, nel partito-movimento. Marion si trovo' già a mal partito, quando Marine fece fuori il padre (un vero, seppur non violento, parricidio). Non avrà voluto trovarsi nella condizione di schierarsi contro la zia.
Inoltre ha effettivamente una bambina di due anni neanche compiuti, e chissa', forse ha paura di perderla ( ha recentemente divorziato, non so per quale motivo, dal marito. O meglio, non so chi dei due abbia chiesto il divorzio).
Ma certo in questo momento è una grossa perdita. Il nonno ha detto che forse le parlera per convincerla a rientrare in politica fin da subito.
Infine, ho letto che girano voci di pressioni o addirittura minacce su Marine e, forse, su Marion., e che ciò potrebbe spiegare l'aria di " potrei, ma non me la sento" che sembrava avere Marine durante il dibattito, come se si fosse comportata apposta in quel modo disastroso per non essere eletta.
Sulla Manif pou tous: diciamo che tra Ludovine de la Rocher, che l'ha fondata, e Marine non e' mai corso troppo buon sangue. Gelosie di prime donne ?Ludovine è sempre stata gollista, e Marine non ha mai partecipato alle manifestazioni. È sempre rimasta "altra".
Certo, però , dopo che Fillon è risultato fuori dal ballottaggio, Ludovine poteva schierarsi, magari tappandosi il naso, per Marine. Invece silenzio.
La cosa piu' grave, ma non sorprendente, è stata la posizione della CEF.
Arriverà la GPA, gli Islamici avranno sempre piu' potere, e loro finiranno per andare a chiedere aiuto ai frontisti. Che spero li rimandino indietro a mani vuote.
I Cattolici americani, non tutti, hanno votato Trump non perché fosse il candidato ideale, ma perché, in confronto ad Hillary, era quello meno lontano da loro sui temi etici, quali il diritto alla vita, la libertà religiosa, la difesa della famiglia, e politico-sociali, come la sicurezza, il lavoro.
RispondiEliminaCerto Pence è piu' "vicino" , essendo stato un Cattolico ( ora è un Evangelico, sic).
Erano convinti di Trump al100% ? NO. Neanch'io lo ero e sono, seppur per ragioni forse diverse dalle loro. Cosi come non erano, e sono convinta 100% di Marine. Ma fossi stata americana o francese, avrei votato senza alcun dubbio per l'uno o l'altra.
Purtroppo oggi da noi un Trump o una Marine non ci sono, o meglio ci sono alcuni, praticamente però tagliati fuori, non solo da un dibattito elettorale vincente, ma addirittura dalle notizie di tutti i giorni. Se non fosse per i social media, non se ne conoscerebbe l'esistenza.
Ormai per le TV ed i grandi giornali esistono solo il PD ed i 5 Stelle. e neanche più gli altri partiti e partitini pur presenti in Parlamento.
Comunque chissà quando, e SE, ci faran votare...
@Rr "Ma fossi stata americana o francese, avrei votato senza alcun dubbio per l'uno o l'altra."
RispondiEliminaEsatto. Non voglio accontentarmi a vita, ma in questo momento bisogna gestire la cosa alla meno peggio.
@PP "HO letto che sui valori non negoziabili la campagna elettorale di Marine Le Pen ha tirato via. E'vero? Sul "diritto all'aborto" cosa ha detto?"
Già Marion Le Pen non è contraria "senza se e senza ma" all'aborto. Ha fatto proposte per limitarlo e per ridurre o eliminare il finanziamento pubblico. Ovviamente è insoddisfacente, ma è un passo in avanti. Tutte queste proposte comunque sono state rigettate dalla direzione del partito. Marine Le Pen non ha mai partecipato alle manifestazioni della Manif.
Sempre sull'aborto era facile capire sin dall'inizio la posizione di Fillon: provocato da un competitore alle primarie del partito, si difese dicendo roba tipo che l'aborto è un diritto acquisito e che comunque le sue posizioni religiose personali non avrebbero avuto troppa influenza sul suo programma politico.
Detto francamente: questo tipo di destra è del tutto equivalente - particolarismo berlusconiano a parte - a quella italiana di Forza Italia, serve ad ingabbiare persone orientativamente conservatrici, ma spaventate dal possibile cambiamento, in questo modo portandole al mulino dei nuovordinemondialisti. Basta notare l'atteggiamento di Ferrara sul Foglio che dopo anni a tuonare contro aborto ed affini si è messo improvvisamente a supportare Clinton negli USA e poi tutti i candidati "antipopulisti" europei. Ormai è ossessivo e bolsamente retorico contro i "populisti", tanto quanto Francesco lo è contro i "rigidi". Su Macron è in brodo di giuggiole e non vede di replicare l'esperimento in Italia.
In realtà un tema ineludibile è quello economico. Per noi è secondario, rispetto ai valori non negoziabili, ma la maggior parte della gente ragiona con la pancia e teme rotture che pregiudichino il proprio benessere. Ettore Gotti Tedeschi ha recentemente scritto di questa paura a ribellarsi al potere europeista. Per me è il classico comportamento dei drogati: dopo l'iniziale euforia, quando iniziano ad accorgersi di star male e vorrebbero uscirne, si rendono conto che non è possibile senza passare attraverso una crisi dolorosa. Per cui tendono a rimandare ogni decisione (peggiorando sempre di più, finché poi muoiono di overdose). Recentemente ho visto l'uso dell'efficace termine "euroinomani".
È un bivio difficile: se questi partiti rimangono come sono, difficilmente supereranno la soglia critica; perlomeno non nei tempi stretti che sarebbero richiesti per fermare gli altri. D'altronde se cambieranno pelle per convincere l'elettorato più pavido, diventeranno inefficaci a causa dei compromessi. Quello in cui dobbiamo sperare, e per cui dobbiamo pregare, è che Dio mandi leader carismatici, che possano persuadere i pavidi senza cedere a compromessi.
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Fabrizio Giudici
Veramente Marion ha partecipato fin da subito alla Manif pour tous, e mi risulta sia antiabortista convinta( anche perché ha preferito tenersi la figlia, alla quale ora sacrifica la vita politica, invece di farla fuori, essendo rimasta incinta a 23 anni senza essere sposata).
RispondiEliminaDa deputta si è sempre battuta contro ogni peggioramento della legge pro aborto esistente in Francia, votando SEMPRE CONTRO ogni suo potenziamento ( compreso l'ultimo, "contre l'entrave" all'aborto)., nonche ha, invamo, cercato di lomitare i fondi pubblici alle associazioni abortiste. Fosse diventata Presidente della Regione PACA, avrebbe immediatamente chiuso i rubinetti dei soldi pubblici ai consultori abortisti. Ci si è giocata l'elezione su quello.
Il tema delle leggi sull'aborto è da affrontare con calma e con le molle, agendo passo passo, prima elinando le sovvezioni pubbliche, poi limitando i termini temporali per l'aborto, incentivando contemporanemente e premiando tutte lE iniziative pro- vita e quindi, quando la maggioranza dei cittadini elettori avrà nuovamente capito che è un delitto, un crimine, non un diritto inalienabile, reintroducendo il reato di aborto procurato. Quello che stanno facendo, o cercando di fare, i governatori, i deputati e senatori e i sindaci repubblicani pro life in USA. E che verosimilmente avrebbe fatto Marine Le Pen, fosse diventata Presidente. O che cercano di fare quei pochi sindaci francesi FN.
A volte è solo una questione di tempo: donne ed uomini pro aborto da giovani diventano con gli anni pro life, sarà perché nel frattempo fanno figli, o perché constatano il deserto di bambini, che ci circonda.
Ma comunque ora è inutile parlarne, c'e' Macron, un uomo che ha evitato il rischio di mettere incinta la propria donna, avendone avuta una sola, fin dai 15 anni, ormai impossibilitata fisiologicamente a farne ancora.
Ciò la dice lunga sulla personalità del nuovo "enfant gâté " dell' "Ulivo mondiale". Almeno i precedenti, da Blair a Obama, i figli li han
fatti ( anche illegittimi, cfr Clinton).
"Il tema delle leggi sull'aborto è da affrontare con calma e con le molle,"
RispondiEliminaNon ne dubito, è una lunga guerra. È quello che stanno facendo i pro-life americani: "guerriglia", riduzioni incrementali, definanziamento pubblico. Però dicono chiaro e tondo che se non chiedono che diventi illegale ora è solo perché i tempi non sono maturi. In realtà - vedremo se con fondamento o no - nutrono qualche speranza che i nuovi equilibri della Corte Suprema possano portare novità in tempi non molto lunghi. In sintesi: non si nascondono, né nascondono all'opinione pubblica l'obiettivo finale.
Sull'aborto, questo è quanto ha dichiarato Marion in un'intervista:
http://www.ladepeche.fr/article/2012/10/11/1462630-marion-m-le-pen-sur-les-ivg-l-etat-n-a-pas-a-rembourser-l-inattention-de-certaines-femmes.html
Elle souligne tout de même qu'il s'agit d'une situation « extrêmement minoritaire » et qu'il ne s'agit pas d'interdire l'IVG
Beninteso, il programma di Marion per me sarebbe più che sufficiente per votarla, ma un cattolico deve dire chiaro e tondo che, se non mette in programma subito la sua messa al bando, quella comunque è la sua intenzione sul lungo termine.
"Veramente Marion ha partecipato fin da subito alla Manif pour tous, e mi risulta sia antiabortista convinta( anche perché ha preferito tenersi la figlia, alla quale ora sacrifica la vita politica, invece di farla fuori, essendo rimasta incinta a 23 anni senza essere sposata)."
Io ho scritto Marine, non Marion. Marine non ha mai partecipato alla Manif.
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Fabrizio Giudici
Lo so che lei ha scritto Marine, ma ha parlato anche di Marion.
RispondiEliminaAny case, ora c'e Macron, quindi...
Ah, altra annotazione: in Francia, come in Italia, c'e'una LEGGE approvata dal Parlamento ( e da noi pure da un referendum) che autorizza l'aborto, chiamandolo orwellienamemte IVG.
In USA NON c'è una legge del Congresso e/o Senato, ma una sentenza della Corte Suprema. CHe fa legge, sec. Il diritto anglosassone o common law.
Battagliare quindi contro l'aborto ed essere pro life è, girodicamente e politicamente parlando, piu' facile in USA che in Francia o in Italia.
In questi due casi sarebbe necessaria una legge di anrogazione dell'attuale, che ovviamente richiederebbe una maggioranza. in USA basterebbe un'altra sentenza della Corte Suprema. 9 persone, 5 solo da convincere. Invece che...300, 400 ?
Per un politico frnacese o iatlaino dichiararsi antiaborto tout court. ( e se poi ci si chiama Le Pen) e molto piu roscniaooa, per la,propria carriera, che in USA.
Non giustifico i codardi alla Fillon, ma capisco che ci vuole piu tempo.
Ma ora i Catholici francesi, che non hanno votato Marine perché non è cattolica, si beccheranno Macron, un campione di cattolicità !