La Settimana di Pasqua ci ha permesso di celebrare con grande gaudio la Risurrezione di Nostro Signore, grazie all'Ottava di Pasqua offertaci dalla Liturgia della Santa Chiesa, e che ora prosegue in questo tempo pasquale a sostegno dell'incommensurabile gioia della Vita che è Dio, sconfiggendo la morte che diviene nulla davanti a questo Trionfo.
La meditazione più frequente e lampante posta nei Vangeli ascoltati durante la settimana pasquale ormai scorsa da qualche giorno, è posta in Colei che ha amato il Divino Maestro in un modo indescrivibile con parole umane: Maria Maddalena, ella che per prima è giunta al sepolcro, strapazzata dal dolore provocatole dall'apparente scomparsa del suo Signore. Maria è sempre lì, ci racconta il Vangelo, dinanzi al Sepolcro che trova vuoto.
Durante il tragitto che di primo mattino la conduce al luogo ove dimoravano le spoglie del suo Cristo, non fa altro che piangere. E così continua a fare giunta a destinazione: sta in piedi e piange. Per tanto amore che provava non poteva non stare in piedi, tanto pervadente era il lascito di amore del suo Dio, che quasi la rendeva irrequieta per via della sua mancanza; il dolore immenso, invece, stava alla base o era causa del suo piangere ininterrottamente.
Il primo sguardo all'interno del sepolcro che trova aperto, con il masso spostato, le provoca sgomento: cercava un uomo morto e trova due angeli vivi. Se la prima morte di Maria di Magdala avviene alla morte del Maestro, vedere gli Angeli al posto del Signore provoca dolore sino alla morte, giacché pensando di averlo già perso una volta, ha paura di averlo smarrito di nuovo, non avendo più di cui piangere sul suo corpo che lì non è più. Ecco perché qualche Padre asserisce che la visione dei due Angeli per Maria non è null'altro che una sgustosa pena.
Tuttavia, non demordendo e non avendo nulla da perdere giacché la sepoltura del Signore aveva comportato anche quella mistica di Maria, ella andò avanti e lo incontrò.
In prima istanza credette fosse un giardiniere e domandò: "Dove lo avete messo?". Maria sarebbe andata in qualsiasi luogo, anche il più pericoloso, per rivedere e riavere il suo Signore, perché perdere anche il suo corpo sarebbe equivalso ad una pena ancor più estenuante.
Ancora questa Santa donna supplicò quell'uomo: "O signore, se lo avete portato via, mostratemi dove lo avete messo; io voglio venire a prenderlo!". L'anima è creata per amare Dio, e cosa giova ad un'anima vivere senza il suo Signore? Questo sentiva dentro di sé la Maddalena, non vedendo altro di cui curarsi se non avere qualcosa che riguardasse il Divino Maestro. Come il profumo di una mela che tenuta in mano per un poco più non svanisce.
Con ragione e grande profondità spirituale, nell'importante "Meditazione sulla Maddalena", dice il Cardinal Pierre de Bérulle:
"Ella è, vive, muore, sospesa tra il Cielo e la terra, separata dalla terra del suo amore, separata dal Cielo dalla sua impotenza. Ma se il suo corpo è sulla terra, il suo spirito, il suo amore e la sua vita appartengono al Cielo e al Cielo soltanto; e se la sua condizione naturale la tiene legata al corpo e alla terra, l'eminenza della Grazia la solleva dalla terra, al di sopra di se stessa e al di sopra dei Cieli" [1].
Gesù, lentamente, si rivelò a lei, chiamandola per nome: "Maria!"
Il desiderio che albergava in lei si tramutò in una gioia che dalla morte interiore la fece passare alla vita, a quella vita che stava nascosta con Cristo in Dio, come dice San Paolo, e riemerge da quello stesso sepolcro di Risurrezione. Possiamo presumere che non per altro il Signore si sia mostrato a lei gradualmente: dato il grado di tensione spirituale che la coinvolgeva, se Gesù si fosse rivelato senza gradualità, Maria ne sarebbe morta di gioia.
Parimenti si dice che se l'anima sapesse quando Dio penetra in essa, e verosimilmente quando la abbandona, nel primo caso morirebbe di gioia, e nel secondo di dolore. L'anima sente la presenza di Dio attraverso la Grazia, ma difficilmente sa quando viene e quando va. Può immaginare e sentire che, perdendo la Grazia con il peccato, la presenza di Dio ivi non sarà più. La presenza e la dipartita rimangono nascoste, ma la presenza non può essere tale perché fatta di Luce, la cui natura è la Rivelazione.
Maria Maddalena giunse per prima al sepolcro, anche prima di tutti gli uomini. Perché questo? Ella cercava Dio soltanto, la sua anima era morta al mondo perché di Cristo viveva. Per questo lo trovò: quasi subito. Per le anime che cercano Dio soltanto, come la Maddalena, ogni creatura diventa uno straziante tormento. La dualità degli Angeli recava fastidio a colei che cercava l'unità del suo Signore, perché tutte le cose dappiù per una tale innamorata sono un nulla.
Questa serva del Signore possedeva le caratteristiche di chi, con la sua anima, ha vissuto solo in Dio e per Dio: solo da Lui sarebbe potuta essere consolata; nessun ritorno alle cose transitorie avrebbe mai voluto, ed ecco perché, altresì, non avrebbe mai avuto pace interiore fino a che il Signore non le si fosse restituito.
San Giovanni della Croce dice infatti che "se l'anima cerca Dio, molto più il suo amato Signore cerca lei", motivo pel quale Maria subito e prima fra tutti incontrò Gesù Risorto.
Durante questo incontro vorrebbe nuovamente stringergli quei piedi benedetti, eppure è il Signore a fermarla: "Non mi toccare" - soavemente le dice. Senza reticenza si mostra a lei e si dona all'anima sua, ma questa volta con un freno in più: "Non mi toccare". Egli è l'Altissimo che morto sulla Croce risorge nel sepolcro, rammentando la distanza che separa la creatura da Colui che è l'Inaccessibile. Quell'anima tanto pia è ammessa sì all'intimità divina ed alla sua contemplazione, essendo però invitata a non perdere l'immane senso di trascendenza di Dio, di quella distanza che separa colei che non è da Colui che È.
Invero quanto più un'anima si avvicina a Dio, tanto più si rende conto e percepisce l'incolmabile distanza che la separa da Lui, scaturendo così un grande senso di riverenza provata al cospetto della Somma Maestà di Dio.
Questo e molto altro ci insegna Maria Maddalena, ponendosi come modello esemplare per le nostre anime. A questo riguardo, proprio Padre Gabriele di Santa Maria Maddalena ci dice:
"Anima devota, a te, come a Maria Maddalena, Gesù oggi rivolge questa domanda: "Chi cerchi?". E tu, puoi rispondergli che cerchi Lui solo? Prima che alle altre pie donne, Gesù è apparso a Maria che molto l'amava. Se vuoi trovare presto il Signore amalo molto e cercalo con grande amore".
Ci aiuti Santa Maria Maddalena a perseguire questo essenziale fine, a ricordarci sovente che "porro unum est necessarium".
Cristiano Lugli
____________________________[1] "Elevazioni su Santa Maddalena". Morcelliana Edizioni: collana Il pellicano rosso, anno 2013
"Padre Pio Santo Eremita". Ed. 'Fede & Cultura', anno 2017 pag.156
RispondiEliminaPerché le donne per prime al Sepolcro?
Perché gli uomini, gli Apostoli, temevano di essere arrestati e forse per la loro vita. Gesù era stato appena crocifisso come ribelle allo Stato, al potere costituito. Le accuse erano false ma i suoi seguaci non potevano sentirsi tranquilli. Se ne
stavano perciò nascosti. Le donne, invece, contando poco, venivano lasciate stare e potevano muoversi liberamente. In ogni caso, nella sequela di Gesù, in conformità con la mentalità del tempo, le donne stavano in una posizione defilata, di sostegno, pronte però a farsi avanti nel momento del bisogno.
Caro signor anonimo, grazie per il commento! Tuttavia la sua conclusione mi pare troppo riduttiva e di carattere meramente storico. Il motivo per cui la Maddalena ( principalmente lei ) è arrivata per prima al Sepolcro, è ben diverso. Se ha letto il soprastante articolo ho provato a spiegarlo. Anche i Padri convengono con una visione prettamente sovrannaturale di questo fatto.
RispondiEliminaCordialmente,
Cristiano Lugli
RispondiEliminaUn'altra spiegazione del fatto
Il Vangelo di s. Marco racconta: "Appena terminato il sabato, Maria di Magdala e Maria, madre di Giacomo, e Salomè comprarono dei profumi, poi andarono per fare su di lui le unzioni [usuali nelle sepolture - inserisce l'editore]. E di buon mattino, il primo giorno dopo il sabato, vennero al sepolcro, quando il sole era già sorto..."(Mc 16, 1-3).
Se queste "unzioni" sui corpi dei morti, per prepararli, le facevano abitualmente le donne, si spiega allora perché le donne andarono per prime. Certo, qualche uomo avrebbe potuto accompagnarle, c'era anche il problema della pietra d'ingresso da rimuovere, ma stavano tutti nascosti.
Un'altra spiegazione di ordine naturale.
RispondiEliminaTuttavia l'articolo, come già messo in evidenza dall'Autore, sottolinea la visione soprannaturale del fatto ed è su questa che orienta la nostra meditazione...