Nell’ideologica lettura della storia della Chiesa nell’ultimo secolo concluso, si pone l’alternativa tra la Chiesa Conservatrice, quella prevalente prima del Concilio, e la Chiesa Aperta, quella vincente dal Concilio in poi. Così, nella semplificazione pubblicitaria a favore della Chiesa moderna, questa alternativa tra il prima e il poi, diventa la contrapposizione tra Chiesa dei ricchi e Chiesa dei poveri.
Invece la vera alternativa, perché alternativa c’è tra la chiesa di prima e quella di poi - su questo hanno ragione i modernisti e gli ammodernati -; invece l’alternativa vera è tra la Chiesa dei Semplici, poveri o ricchi che siano, e la Chiesa dei Borghesi, poveri o ricchi che siano.
Questa chiesa che oggi è vincente, i cui membri comandano a tutti i livelli, questa chiesa mostrata dai media, la cosiddetta “Chiesa Conciliare”, non è certo la chiesa dei poveri come si è voluto far credere, è la chiesa dei borghesi. ... (leggi oltre)
Borghese è colui che concepisce la vita a partire da sé. Borghese è colui che parte da sé per costruire la vita. Tutta la Sacra Scrittura parla dei poveri, che sono beati: poveri sono coloro che sperano solo in Dio e non possono sperare in se stessi. Il borghese invece, anche quando è religioso, salva qualcosa di sé; e con ciò che ha salvato giudica e modifica tutto il cristianesimo, morale e fede compresa.
Basti pensare a come in nome della libertà, e della libertà di coscienza, si sia distrutta tutta la morale e pastorale della Chiesa. La libertà borghese reinterpreta così tutti i comandamenti. Per questo i Pastori della Chiesa non dicono più ad alta voce che una cosa è peccato, per non ledere la libertà dei fedeli. Pensiamo a tutta la mortale confusione sul matrimonio, sulla procreazione e sulla legge naturale... ormai la Chiesa non dice più niente, siamo alla desolazione del peccato organizzato.
Inoltre, lasciatecelo dire, cosa unisce tutta la caotica e confusa compagine di espressioni della “Chiesa Conciliare”: semplicemente il concetto borghese della vita. Altro non la unisce: non troverete una posizione uguale all’altra, ognuno fa veramente ciò che vuole reinventandosi il proprio cristianesimo.
Paolo VI con l’Humanae vitae reagì profeticamente contro la chiesa borghese... forse troppo tardi. Fu Dio a guidarlo, attraverso la Tradizione..., non se la sentì, contro il parere di molti prelati, di contraddire la tradizione morale della Chiesa Cattolica riguardo alla procreazione e la regolazione delle nascite; riconfermando su quell’aspetto la Tradizione, lì Pietro fu Pietro. Ma fu tutto lì, non si capì che bisognava arginare su tutto il fronte l’avanzata della chiesa borghese.
Così, nel silenzio/non-assenso, la chiesa borghese non cessò nella sua rivoluzione, che aveva nella nuova messa con le sue condizioni laicali la carta di accesso nella falsificazione della tradizione.
E la chiesa ancora “sana”, non resistendo allo spirito borghese, si avviò all’autodistruzione che ormai si sta consumando.
Invece bisognava reagire... ”Siate uomini di Dio, siate uomini di reazione”... diceva il Père Emmanuel André ai suoi monaci, spaventato dal Naturalismo che stava penetrando nella Chiesa a fine ‘800.
Per essere di Dio è essenziale reagire al male: non si può abbracciare il bene senza rifiutare il male, è un’illusione tipicamente borghese. È l’illusione della chiesa di oggi, dei suoi Pastori a tutti i livelli della gerarchia. E il rifiuto del male deve essere deciso, pubblico, deve essere una reazione: è proprio ciò che la chiesa di oggi non vuole, e firma così la sua fine, forse la fine del cristianesimo nelle nostre terre.
Un autore tanto propagandato dai radical chic, ma tanto censurato e non capito dagli stessi, Pierpaolo Pasolini, fu inascoltato quando scriveva:
“... Se molte e gravi sono state le colpe della Chiesa... la più grave di tutte sarebbe quella di accettare passivamente la propria liquidazione da parte di un potere che se la ride del Vangelo... Essa dovrebbe passare all’opposizione... Dovrebbe passare all’opposizione contro un potere che l’ha così cinicamente abbandonata, progettando, senza tante storie, di ridurla a puro folclore... Riprendendo una lotta che è per altro nelle sue tradizioni (la lotta del Papato contro l’Impero), ma non per la conquista del potere, la Chiesa potrebbe essere la guida, grandiosa ma non autoritaria, di tutti coloro che rifiutano... il nuovo potere consumistico che è completamente irreligioso; totalitario; violento; falsamente tollerante, anzi, più repressivo che mai; corruttore; degradante... O fare questo o accettare un potere che non la vuole più: ossia suicidarsi”.
Quando vogliamo la Messa tradizionale, ricordiamoci di rifiutare la chiesa borghese, vera falsificazione della Sposa di Cristo.
Quando vogliamo la Messa tradizionale, ricordiamoci di volere anche questa reazione; non si possono disgiungere... l’hanno capito quelli che in modo feroce non la vogliono, non sempre quelli che la vogliono.
O fare questo o accettare il suicidio della Chiesa in mezzo a noi.
# Una Gerarchia cattolica penetrata in parte notevole dall'irreligiosità
RispondiEliminaDella borghesia la presente Gerarchia, fatte salve le debite eccezioni, sembra aver preso soprattutto lo spirito irreligioso. Ciò sembra evidente nelle interviste dell'attuale generale dei Gesuiti: Gesù? Non si sa che cosa abbia veramente detto [sic]; il Diavolo? un simbolo del male, solo un simbolo, per carità [sic]. E bisogna prestare attenzione alle esigenze degli omosessuali e delle donne, ci mancherebbe. Nella Chiesa deve esserci posto per tutti...
Il tutto detto con aria allegra ed ilare, gioiosa, ammiccando.... La cosa più importante non è evidentemente fare la volontà di quel Dio che si è rivelato, per la nostra salvezza, ma essere come gli altri, gli altri di questa nostra epoca, i nostri contemporanei, immersi nella mondanità...
La storicità, la verità della Rivelazione cristiana viene distrutta non con complicati ragionamenti da dotti, come cercavano di fare certi atei del passato, ma con l'atteggiamento di chi minimizza, sostanzialmente irridente verso ciò che essa Rivelazione proclama. (Ma dai, non crederete a quelle cose lì, al Giudizio, all'Inferno, al matrimonio indissolubile, al peccato, come i preti arcigni di una volta, poveracci...).
In questo atteggiamento vedo una manifestazione (inconsapevole) di quella irreligiosità che negli anni Settanta del secolo scorso, Augusto Del Noce, filosofo della politica cattolico, aveva messo bene a fuoco nei suoi studi sull'ateismo contemporaneo. Irreligiosità di origine seicentesca, nei cosiddetti "libertini", nel senso di liberi pensatori non di praticanti la lussuria (che alcuni di loro magari praticavano). Fu uno dei modi nei quali l'intellettualità europea reagì alla crisi del cristianesimo provocata dallo scisma protestante e dalle nefaste guerre di religione. Reagì nel modo sbagliato, con lo scetticismo in campo etico e filosofico (Montaigne) e poi con l'irreligiosità, il cui esponente più notevole, sul piano letterario e della polemica, fu alla fine l'illuminista Voltaire, che portò attacchi letali alla nostra religione, grazie anche alle sue notevoli capacità di scrittore.
L'irreligiosità di massa odierna, si è sostanziata di diversi altri contributi. E'diventata un modo di vivere, a mio avviso ancora più evidente nelle donne che negli uomini, grazie al femminismo così diffuso tra di loro. Ha intaccato alla fine anche il clero, conseguenza direi inevitabile delle false riforme inaugurate dal VAticano II.
PP
Fondamentalmente sono malattie dell'anima che come quelle fisiche attaccano il corpo in particolari condizioni, sempre ritornanti, di debolezza. Proprio oggi che siamo così attenti a diete, massaggi, viver sano, ecologia e via naturando, siamo distratti dall'anima, dallo spirito; le filosofie orientali ci hanno portato controlli di respirazione, di pensiero, di azione per vivere bene, per raggiungere stati di coscienza a nostro piacere regolabili ma, non basta, non è bastato, perchè Gesù Cristo non c'è. Se non si capisce qual'è la differenza cristiana, tutto fa brodo e tutto il bene si tramuta nel male corrispondente. Oggi noi siamo in questa fase: tanto buoni, tanto amorosi, tanto accoglienti, tanto tolleranti, tanto vuoti. Gesù ci ha indicato di prendere un peso, un carico e di passare per la porta stretta. Condizione di grande disagio ma che, sulla sua parola, sarà leggera, soave e porterà alla salvezza, nostra ed altrui, di là ed anche di qua, a ben vedere. Un rebus di Fede in Lui soltanto.
RispondiElimina"...tanto vuoti..."
RispondiEliminamentre rileggevo mi è tornato in mente T. Merton, che nel suo confronto con l'Oriente sottolineava la capacità degli orientali di raggiungere il vuoto interiore. E forse è a questo vuoto che si riferivano altri sacerdoti da cui poi l'ho sentito ancora citare dal vivo.
Siamo alla follia!
RispondiEliminaLGBT in stile sovietico: in Canada strappano i figli ai genitori
Dal Canada giunge una notizia preoccupante e che ha dell’incredibile, mostrando ancora una volta fino a quale punto si spinge l’ideologia LGBT.
Il governo dello stato dell’Ontario, guidato dalla maggioranza liberale (la stessa del presidente Trudeau) ha approvato un disegno di legge (il n. 89) che non ha nulla da invidiare alle norme vigenti nei regimi totalitari comunisti.
In poche parole, lo Stato potrà sottrarre i figli a quei genitori che si oppongono alla dittatura LGBT e alle teorie gender.
https://www.notizieprovita.it/notizie-dal-mondo/lgbt-in-stile-sovietico-in-canada-strappano-i-figli-ai-genitori/
Il governo dello stato dell’Ontario, guidato dalla maggioranza liberale (la stessa del presidente Trudeau)
RispondiEliminaLo stesso presidente che, dopo il G7 di Taormina, ha fatto un "tour pubblicitario" in Italia per far vedere quanto e bravo e bello e buono. Tra i più entusiasti, TV2000 che gli ha dedicato un'intera trasmissione "Canada il gigante tranquillo":
http://www.tv2000.it/today/2017/06/02/today-canada-il-gigante-tranquillo-puntata-del-1-giugno-2017/
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Fabrizio Giudici
In effetti la Chiesa bergogliana dei "poveri e umili" (secondo le categorie standard politicamente corrette stilate dal Potere Globale. Gli altri, poveri e vittime, fuori da quelle categorie possono crepare se non fanno il favore di stare zitti e sparire per non disturbare...) è singolarmente amatissima e appoggiatissima da quei circoli strapotenti e straricchi che di poveri e vittime ne sfornano incessantemente su scala planetaria. E sono gli stessi che dai loro salotti hanno sempre odiato il cattolicesimo dei millenni come del resto ostenta l'attuale Papa loro beniamino. Naturalmente tutto ciò è un puro caso...
RispondiEliminaMiles
http://www.bvoltaire.fr/10-000-jeunes-pelerins-a-chartres-de-medias-parler/
RispondiEliminafine l'illuminista Voltaire, che portò attacchi letali alla nostra religione, grazie anche alle sue notevoli capacità di scrittore.
RispondiEliminaAttacchi che portò a tutte le religioni. Anche contro il protestantesimo. Non ne parliamo degli infami libelli antisemiti che scrisse quando scoprì che gli ebrei di Amsterdam, suoi soci in affari negrieri lo avevano truffato.
Attacchi che, comunque, buon per lui, rinnegò (speriamo convinto) in articulo mortis, morendo pentito, penitente e ricevendo i Sacramenti.
"La borghesia, prima e più che una classe sociale, è una categoria dello spirito. Il prototipo del borghese e' Ponzio Pilato. [...] .Chi vuol combattere la borghesia, si faccia santo".
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RispondiElimina# E'sicuro che Voltaire sia morto ricevendo i sacramenti?
Qual'è la fonte? Io mi ricordavo che Voltaire aveva mandato a chiamare per un prete ma che il prete non era riuscito ad arrivare. Forse la fonte che ho letto tanti anni fa è Barruel?
Il grande miscredente, venuto a Parigi ormai ottantenne dal dorato esilio svizzero, fu colmato di onori e lodi di ogni tipo. Si affaticò enormemente, dovette mettersi a letto e il fisico crollò. Era circondato dai suoi amici illuministi. Quando capì che stava arrivando la morte cadde in preda ad un terrore che lo portava a maledire di continuo tutto e tutti, anche i suoi amici. Uno dei più famosi medici di Parigi, che lo visitò, il protestante svizzero M. Tronchin, disse poi: "nella mia esperienza, non ho visto nessuno più spaventato della morte di M. Voltaire".
Di fronte alla sua richiesta (cito sempre a memoria), dati i precedenti di Voltaire e temendo una sua ennesima beffa alla religione cattolica, l'autorità ecclesiastica fece sapere a Voltaire che voleva una richiesta scritta da parte sua. Ma questa richiesta non arrivò mai. La corte che circondava il morituro faceva buona guardia.
Però se le cose sono andate diversamente e lui è riuscito a confessare i suoi molti peccati prima di morire, tanto meglio per lui. PP