Abbiamo seguito fin dall'inizio questa dolorosa vicenda [vedi]. Mi sono persino beccata una querela che ringraziando il Signore è stata archiviata. Ora apprendiamo un accanimento ulteriore: l'ennesima ingiunzione di consegnare i fondi, dei quali Padre Manelli non è detentore con l'espresso beneplacito di Giovanni Paolo II [vedi]. Potete verificare qui e qui dove sono la mente e il cuore di Padre Stefano Maria Manelli e dei suoi e le vette spirituali alle quali ci conducono.
Non ha fine il calvario per padre Stefano Manelli, fondatore dei Frati Francescani dell’Immacolata (FFI), istituto commissariato ormai da quattro anni, senza che sia stata fornita mai dalle autorità competenti una motivazione chiara del provvedimento. Si parlava di una possibile “deriva lefebvrista”; il che adesso fa un po’ ridere, posto che il Pontefice è più che pronto ad accogliere gli eredi di Marcel Lefebvre con una Prelatura personale nella Chiesa.
L’opinione che si può azzardare dall’esterno è quella di un’identificazione di cause molteplici: Un assalto alla gestione del fondatore da parte di un gruppo di “giovani turchi” che volevano impadronirsi dell’ordine, uno dei più fiorenti – allora – dal punto di vista delle vocazioni (ora devono importarle dalla Nigeria, in spregio alla direttiva vaticana che impone la formazione in loco); e poi i soldi, la “roba”. ... continua a leggere
Ѐ un ipotesi che aiuta a capire sia la furibonda, e diffamatoria campagna di stampa che è partita su presunti abusi alle suore ; accuse archiviate nel novembre scorso dalla magistratura. Ma che avranno probabilmente un seguito, pesante dal punto di vista finanziario e professionale, per alcuni siti web spazzatura e giornali che verranno perseguiti civilmente, con richiesta di danni cospicui, dalle vittime. E anche le ultime mosse della Congregazione vaticana per i religiosi. Non tanto il Prefetto, il brasiliano João Braz de Aviz, quanto il segretario della Congregazione, José Rodriguez Carballo, francescano, che tiene un rapporto diretto con il Pontefice. Carballo è direttamente coinvolto nello scandalo finanziario che ha provocato il crack dei Francescani a livello mondiale. Era Ministro Generale all’epoca dei fatti. Uno scandalo che è stato tale da porre “in grave pericolo la stabilità finanziaria della Curia generale”, come scrisse lo statunitense Padre Michael Perry, responsabile dell’ordine, in una lettera indirizzata a tutti i fratelli. Il caso è scoppiato dopo la decisione da parte della Procura svizzera di porre sotto sequestro decine di milioni di euro, depositi – pare – investiti dall’ordine in società finite sotto inchiesta per traffici illeciti di armi e di droga.
Tornando ai Francescani dell’Immacolata. Il patrimonio non è indifferente: si parla di 59 fabbricati, 17 terreni, 5 impianti fotovoltaici, 102 autovetture, più numerosi conti bancari. Posti sotto sequestro all’inizio del commissariamento, la giustizia ha poi deciso che dovevano essere dissequestrati e riaffidati alle associazioni di laici che ne erano titolari, a causa del voto di povertà assoluta praticato dai FFI.
Respinta dalla giustizia ordinaria, la Congregazione vaticana ha aumentato le pressioni sull’83enne padre Manelli, obbligato dal Vaticano a una forma di clausura; che oggettivamente nel 2017 ha un gusto (pessimo) di altri tempi. Fra le altre cose a padre Manelli, di recente, è stato chiesto formalmente a nome del Pontefice, di confermare la sua fedeltà e obbedienza al Pontefice stesso. Il che ha fatto.
Circa quindici giorni fa padre Manelli ha però ricevuto una lettera da parte della Congregazione per i religiosi in cui gli si chiedeva di mettere in disponibilità della Chiesa i beni temporali adesso sotto il controllo delle associazioni di laici.
Ingenuamente il fondatore dei FFI ha risposto che non poteva mettere a disposizione nulla, perché i beni erano sotto il controllo delle associazioni di laici.
Forse avrebbe fatto meglio a chiedere un incontro con i laici stessi e far loro presenti le richieste vaticane; ovviamente poi i laici, che non sono tenuti all’obbedienza avrebbero potuto agire come meglio avrebbero creduto.
Non ha usato questa astuzia, e adesso il Vaticano può usare la sua risposta come una forma di mancata obbedienza al Papa; e quindi ne possono seguire sanzioni canoniche.
A margine c’è da dire che quest’uso dell’obbedienza come un’arma sta diventando frequente. Ricordiamo come fra’ Matthew Festing, Gran Maestro dell’Ordine di Malta, sia stato obbligato dal Pontefice a dimettersi, e a firmare una lettera dai contenuti più che discutibili proprio facendo leva sull’obbedienza. Un brutta abitudine che corre il rischio di cronicizzarsi…
Ha spiegato benissimo il pontefice quali sono le cause del commissariamento e della persecuzione a Padre Manelli: il Diavolo non sopporta la Madonna e nemmeno il Papa a ben guardare, visto che si ostina a dire: sono io che vi commissario, sono io......è il Diavolo.
RispondiEliminaPadre manelli sapeva già che sarebbe stato perseguitato alla fine della sua vita.
Un martire ed un patetico aguzzino: beato padre Manelli e guai al Papa se non si converte.
Non ha usato questa astuzia, e adesso il Vaticano può usare la sua risposta come una forma di mancata obbedienza al Papa; e quindi ne possono seguire sanzioni canoniche.
RispondiEliminaA margine c’è da dire che quest’uso dell’obbedienza come un’arma sta diventando frequente. Ricordiamo come fra’ Matthew Festing, Gran Maestro dell’Ordine di Malta, sia stato obbligato dal Pontefice a dimettersi, e a firmare una lettera dai contenuti più che discutibili proprio facendo leva sull’obbedienza. Un brutta abitudine che corre il rischio di cronicizzarsi…
Speriamo che si riveli un'arma a doppio taglio. Ovvero che perfino le menti più ingenue, come quella di Padre Manelli, arrivino a rendersi conto che l'ordine assurdo NON obbliga. Se uno vi vuole obbedire, la fa ben sapendo che si tratta di "surplus", CHE NON è TENUTO A COMPIERE. UN di più, cui in TOTA COSCIENTIA può rispondere picche. Lo sanzionano canonicamente? Se ne va a Morgon.
Fuori tema:
RispondiEliminaLiturgia romana tradizionale dei santi Pietro e Paolo (primo e secondo Vespero e santa Messa). Testo latino-italiano.
Link: http://traditioliturgica.blogspot.it/2017/06/testi-per-la-liturgia-tradizionale.html
Grazie per l'attenzione.
Dato che la Congregazione sa che i beni sono controllati da laici, il fatto che abbia chiesto a p.Manelli di renderli disponibili al Vaticano è una premeditazione che ha un marchio ben preciso. Come Gesù anche p.Manelli (sull'esempio di padre Pio) portando la sua croce farà trionfare la Verità e per intercessione della Vergine schiaccerà la testa alla serpe.
RispondiEliminaPreferisco leggere spiritualmente la faccenda, l'evolversi concreto ormai mi disturba parecchio.
Sursum corda!
LNBQ: Robi Ronza, Lo strano interesse della borghesia laica per la Chiesa.
RispondiElimina"Fuori i soldi o ti sanzioniamo canonicamente'"
RispondiEliminaUna specie di simonia all'incontrario.
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Fabrizio Giudici
E se alla fine della favola il commissariamento fosse dovuto solo al fatto di dover ripianare il crac finanziario dell'OFM? Perché sembra che sia solo una questione di soldi. Poi certo come capita anche nella chiesa ci sono stati i soliti cinque inutili e disobbedienti idioti che forse non hanno subito capito che il vero fine era quello di mettere le mani sui soldi. E poi qualcuno ha ancora il coraggio di affermare che vorrebbe una chiesa povera per i poveri?
RispondiEliminaIngenuamente il fondatore dei FFI ha risposto che non poteva mettere a disposizione nulla, perché i beni erano sotto il controllo delle associazioni di laici.
RispondiEliminaForse avrebbe fatto meglio a chiedere un incontro con i laici stessi e far loro presenti le richieste vaticane; ovviamente poi i laici, che non sono tenuti all’obbedienza avrebbero potuto agire come meglio avrebbero creduto.
Ma che razza di deduzione è mai questa?
P.Manelli ha risposto la verità sacrosanta, e non è certo perseguibile per il fatto di non possedere i beni pretesi e di averlo semplicemente dichiarato.
Se invece di rispondere avesse deviato verso i laici, sarebbe forse stato meglio?
Gli avrebbero recriminato di non aver neppure risposto, il che è allora sì che gli avrebbe procurato possibili conseguenze procedurali.
Diciamo piuttosto: a P.Manelli è stato fatto subdolamente capire che avrebbe dovuto convincere i "suoi" laici a sganciare i loro beni per evitargli guai peggiori. Cosa in perfetto stile mafioso, nevvero?
Direi che Annarè 3 giugno 2017 12:32 ha inquadrato bene la faccenda. Ritengo inoltre che l'intesa spiritualità e preghiera dei poveri FFI fossero ritenute uno scudo intollerabile da chi ha deciso l'asservimento della Chiesa Cattolica al Potere del Mondo. Potere del Mondo che notoriamente è, oltre a quanto sopra, attentissimo al denaro.
RispondiEliminaMiles
Come Mic può confermare, io ho detto fin dall'inizio che era un problema di soldi nascosto da altro.
RispondiEliminaCome dicono i poliziotti Francesi vecchio stampo, "cherchez la femme", e come dicono invece quelli americani ,"follow the money".
Certo non avrei pensato di applicare queste due massime ad un Ordine religiose ed alla S. Sede.
Ma se si fanno entrare i barbari nella Città, è chiaro che prima o poi, più prima che poi, capitano cose barbare.
La verità a mio modesto avviso è più complessa. Il disegno di Bergoglio era ed è quello di rivoluzionare la chiesa Cattolica convertendola in una specie di Chiesa Unica che ospiti e assimili le varie fedi cristiane, per poi magari arrivare alla Religione Unica auspicata e programmata dagli illuminati massoni che comandano ormai il mondo (con qualche eccezione).
RispondiEliminaE in questa prospettiva ha spazio importante la Teologia della Liberazione con tutti i suoi effetti e derive, già condannata dai precedenti Papi, ma ora praticamente realizzata ed applicata dal regime attuale.
E la Madonna è ovviamente ostacolo a questa integrazione cristiana, invisa dalle varie forme protestanti che tanto corteggia Bergoglio.
Prima del commissariamento i FI avevano al loro interno autorevoli personaggi, studiosi e veri talenti in fatto di teologia, biblistica, patristica, ... (e perchè no, massoneria !), i quali avevano a disposizione strumenti e strutture (editoria con vari periodici e libri, radio, televisione, convegni prestigiosi).
Tutto ciò avrebbe creato un influente e forse insormontabile ostacolo ai piani di Bergoglio: questi umili frati con a capo i loro Fondatori, avrebbero contrastato e combattuto ogni eresia sul nascere, ed efficacemente direi, visto il credito che si erano guadagnati nel tempo.
Ecco perché Bergoglio ha dato ordine di trovare ogni espediente per annullare, annientare in modo che non possa più nuocere questo Istituto, a cominciare dallo screditare il loro capo spirituale, con qualsiasi mezzo.
E toglier loro il sostegno delle associazioni laiche, immagazzinandone i beni mobili ed immobili, non è che un tassello del piano distruttivo in essere, magari il più gradito a qualcuno...
Ma questi frati FI, a cominciare da p. Stefano, sono proprietà dell'Immacolata !
Il diavolo ce la sta mettendo tutta, anche dal soglio petrino, ma sappiamo come finirà: (Matteo 16, 18) "tu es Petrus, et super hanc petram aedificabo ecclesiam meam, et portae inferi non praevalebunt adversus eam".
Ave Maria !
Silvano
Sono d'accordo anche con Silvano. Credo si tratti di qualcosa di più perfido e sottile che va ben oltre al solo denaro, aspetto che pure senz'altro c'è visto che le loro innumerevoli e di ogni tipo campagne planetarie immigrazioniste, gender, omo, eutanasiche, antirusse ecc. e belliche su vari fronti costano. Senza poi contare poi contare le spese di mantenimento degli agiatissimi e innumerevoli esecutori e proconsoli sparsi ovunque.
RispondiEliminaIn ogni caso l'attacco ai FFI è stato purtroppo molto ben studiato e potente (oltre che inarrestabile come sembra) perchè suppongo che i FFI fossero ben consapevoli del genere di Forze che avevano di fronte.
Miles
Mi sembra pertinente la motivazione, al di là dei soldi, che è stata evidenziata: togliere di mezzo un baluardo culturale importante. Quindi sono tre le motivazioni, quella liturgica spirituale, quella culturale apologetica, quella economica che consente libertà di impresa.
RispondiEliminaLo specifico di questo ordine è dunque l'eccellenza raggiunta in questi tre ambiti. Molti altri ordini hanno queste eccellenze ma, tutte e tre insieme evidentemente no, se loro hanno fatto di tutto per smantellarlo, cosa che non hanno fatto con nessun altro ordine.
Fin qui non mi era ben chiaro il perchè, vero, di questo accanimento. Mi sembra di cominciare a capire solo ora. Tutti così semplici. Proprio come la fanciulla di Nazaret. Incredibile. Questo è uno smascheramento dei persecutori incredibile.
Forse siamo a buon punto , mi son preso la briga di riascoltare alcune relazioni dei FFII e credo proprio che
RispondiEliminaSilvano abbia fatto centro :
https://www.youtube.com/watch?v=ikLwptYGI_Y
L'assalto alla CC era in programma fin dal 1959
RispondiEliminahttp://www.campariedemaistre.com/2017/06/la-fine-di-benedetto-i-mandanti-alla.html