In questi frangenti sempre più minacciosi per la nostra fede e la nostra civiltà, compresa la nostra identità nazionale, ricorriamo alla Preghiera alla «Madonna dell’aiuto», composta da Papa Pio XII nel 1954, Anno Mariano, nel corso del quale Papa Pacelli aveva solennemente incoronato, nella Basilica di San Pietro, l’antica icona di Maria Salus populi romani, venerata nella Basilica di Santa Maria Maggiore.
Nella Cappella a Lei dedicata proprio nella Basilica Liberiana, il Pontefice aveva celebrato la sua prima Santa Messa, dopo l’ordinazione sacerdotale, il 3 aprile 1899. Alla Vergine, davanti alla stessa immagine, il Papa aveva consacrato la sicurezza di Roma durante la seconda guerra mondiale e aveva attribuito al suo materno intervento la liberazione della città dall’occupazione nazista, nel giugno 1944: «Con indicibile riconoscenza noi veneriamo la Santissima Madre di Dio e Madre nostra, Maria, che al titolo e alle glorie di Salus populi romani ha raggiunto una nuova prova della sua benignità materna, che rimarrà in perenne memoria negli annali dell’Urbe». Ed ecco la sua invocazione, che facciamo nostra:
Vergine benedetta, Madre di Dio e Madre nostra, che nel titolo di « Madonna dell’aiuto » non cessi di ricordare ai tuoi devoti i prodigi onde ci assicurasti della tua materna protezione, guarda pietosa alle nostre necessità e alle nostre miserie, e vieni ancora una volta in nostro soccorso.Dal tuo aiuto, o Maria, i poveri aspettano il pane, gl’infermi la salute, i disoccupati il lavoro, tutti la preservazione da nuove calamità e da nuove rovine.Ma il bene di cui ha soprattutto bisogno la generazione che ti prega, è il tuo Figlio, o Maria, che il mondo vorrebbe bandito dalla vita, dalla famiglia, dalla società, dove tutto si attende dalla materia, dalla forza e dagli umani disegni.Aiutaci, o Maria, a custodire gelosamente o a ritrovare questo bene, senza il quale ogni altro dono è illusione, inquietudine e veleno.Per Te, o Madre, rientri Gesù nelle menti traviate per dissiparne gli errori con la luce della sua Persona e del suo Vangelo. Rientri nei cuori pervertiti, con la purezza dei costumi, la modestia della vita, la carità, che vince ogni egoismo. Rientri nelle famiglie e nella società per riprendere i suoi diritti di Signore e di Maestro.Da Te protetti e assistiti, tutti, o Maria, sperimenteremo l’efficacia del tuo patrocinio: « Madonna dell’aiuto » ti sentiremo in tutti i momenti della nostra vita terrena: nelle avversità per non restarne abbattuti, nelle prosperità per non riuscirne corrotti; nel lavoro per ordinarlo in Dio, nella sofferenza per accettarla con umiltà.Per Te vivremo con le virtù del Vangelo, nel timor santo di Dio, nel suo amore, nella fraterna carità che benefica, sopporta e perdona. Aiutati dalla tua potente intercessione, questa vita sarà per i tuoi figli vittorioso combattimento, sarà nella fede e nella pietà sincera degna preparazione all’eterna. Così sia.
SULLA TEOLOGIA DELLA LIBERAZIONE
RispondiElimina(Le corrispondenze con la mentalità di Bergoglio sono chiarissime)
"Ciò che è inaccettabile teologicamente e pericoloso socialmente, è questo miscuglio tra Bibbia, cristologia, politica, sociologia, economia. Non si può abusare della Scrittura e della teologia per assolutizzare, sacralizzare una teoria sull'ordinamento sociopolitico. Questo, per sua natura, è sempre relativo. Se invece si sacralizza la rivoluzione mescolando Dio, Cristo, ideologie si crea un fanatismo entusiastico che può portare alle ingiustizie e alle oppressioni peggiori, rovesciando nei fatti ciò che in teoria ci si proponeva. Colpisce dolorosamente poi - in sacerdoti, in teologi! - questa illusione così poco cristiana di potere creare un uomo e un mondo nuovi, non col chiamare ciascuno a conversione, ma agendo solo sulle strutture sociali ed economiche. È il peccato personale che è in realtà alla base anche delle strutture sociali ingiuste. E sulla radice, non sul tronco e i rami dell'albero dell'ingiustizia che bisognerebbe lavorare se si vuole davvero una società più umana. Sono verità cristiane fondamentali, eppure respinte con disprezzo come " alienanti spiritualiste ".
Joseph Ratzinger, rapporto sulla Fede, 1985
"... È il peccato personale che è in realtà alla base anche delle strutture sociali ingiuste. E sulla radice, non sul tronco e i rami dell'albero dell'ingiustizia che bisognerebbe lavorare se si vuole davvero una società più umana..."
RispondiEliminaQuesto è stato il travisamento di tanti sacerdoti. Sto leggendo 'Esperienze Pastorali'(1957), di Don Milani. In particolare 'Lettera a don Piero' che chiude il libro.
" Mauro andò a lavorare a 12 anni...L'anno dopo il babbo restò disoccupato e il peso della famiglia passò sopra le spalle del ragazzo. Ma Mauro non fece smorfie a signorino: chiese due turni di 12 ore e li ottenne. A 13 anni 12 ore. Una settimana di notte ed una di giorno. E a cottimo...Lavorare a 12 anni vuol dire rovinarsi la salute. Non andare a scuola. Sentirne d'ogni colore, lontano dal grembo della mamma, prima del tempo...A quell'età lavorare di notte a Prato vuol dire...No, sarà meglio non te lo dire. Ti dirò soltanto che a quelle ore di notte, un ragazzo bello o brutto che sia, se vuol quattrini non ha bisogno di andare in fabbrica per guadagnarli. Basta rallenti appena appena la pedalata lungo la strada. E' il segnale. Gli si fanno sotto in cinque a offrirgliene in mezz'ora tanti quanti se ne guadagna al telaio in due giorni. Già .Poi scordavo di dirti che Mauro non era assicurato. Lui non ne avrebbe avuto neanche l'età, ma poi a Prato tra i tessitori, coi libretti, non ne lavorerà 10 su 100...Dirai che esagero, che riesumo fatti del'700 nelle miniere inglesi, dell'800 nelle solfatare siciliane. Io invece posso portare testimoni punto per punto di tutto quello che scrivo in questa lettera...Don Bensi cui ho accennato il mio pensiero m'ha detto che c'è molto di vero, ma non tutto..."( pp. 444/465)
Che Papa !
RispondiEliminaJohn Fisher e Thomas More...
RispondiEliminaDue martiri "sciocchi", a causa della "durezza del cuore"?
Ci vorrebbe una " vendetta pubblica nazionale " (comitati di preghiera che concordino il momento sotto la guida di RE ) al fine di sostituire il male con fleboclisi di bene ( un po' per volta ) per attrazione .
RispondiEliminahttp://www.campariedemaistre.com/2017/06/gay-pride-e-comitati-di-riparazione.html
@ Anonimo “Cor ad cor loquitur”. ha detto.
RispondiEliminaLa riparazione nazionale è proprio il passo successivo. Bene. Maria,come sempre si mette a disposizione per tutto quanto può fare, così i Comitati di preghiera già sperimentati e quelli in boccio; noi facciamo tam-tam. Radio Spada, guidi.
nel 2017 è uscito "Maria Santissima nella vita spirituale. Trattato di spiritualità mariana"
RispondiEliminaStefano Maria Manelli
Editore: Casa Mariana Editrice
Anno edizione: 2017
Pagine: 784 p., Rilegato
Non si potrebbe fare un po' di pubblicità a questo testo dal momento che Padre Manelli non può presentarlo in nessuna conferenza ? Costa solo 20 euri, io spero che abbia larga diffusione. Sarebbe bello che qualcuno lo recensisse per dare a quest'opera un po' di visibilità.
https://www.ibs.it/maria-santissima-nella-vita-spirituale-libro-stefano-maria-manelli/e/9788898577088?lgw_code=1122-B9788898577088&gclid=CLWX2sGf09QCFQMz0wodVNMLAg
Ps.
Mic grazie per il tuo lavoro prezioso in questi tempi oscuri
"Bengalese tenta di stuprare sedicenne, lei si difende e lo accoltella"
RispondiElimina'« Madonna dell’aiuto » ti sentiremo in tutti i momenti della nostra vita terrena: nelle avversità per non restarne abbattuti, nelle prosperità per non riuscirne corrotti; nel lavoro per ordinarlo in Dio, nella sofferenza per accettarla con umiltà. Per Te vivremo con le virtù del Vangelo, nel timor santo di Dio, nel suo amore, nella fraterna carità che benefica, sopporta e perdona. Aiutati dalla tua potente intercessione, questa vita sarà per i tuoi figli vittorioso combattimento, sarà nella fede e nella pietà sincera degna preparazione all’eterna. Così sia.'
Amen.
RispondiEliminaGrazie, Irina!