Dove sta andando la Chiesa cattolica? La Chiesa Una Santa è viva e immacolata nel Suo Sposo; ma una parte di quella visibile rischia di subire una 'mutazione genetica' o questa è già avvenuta nostro malgrado e ne stiamo vedendo gli effetti? Ci confrontiamo per "resistere", nella fedeltà.
# La presente Gerarchia incrementa le offese a Dio con nuovi, falsi riti "ecumenici"
La concezione "evolutiva" e non cattolica della liturgia, affermatasi a partire dal Vaticano II, che ha promosso la "sperimentazione" e quindi l'aggiornamento del rito, il suo adattamento alle lingue e culture locali, la sua "sinergia" con altri riti, e nello stesso tempo (è ovvio) introdotto un altro spirito nella celebrazione della Messa, vista tendenzialmente come celebrazione comunitaria "presieduta" dal sacerdote, nella comunità che ecumenicamente si pone in tal modo "in attesa della venuta di Cristo", spostando così di fatto e arbitrariamente l'accento della Messa dalla Croce alla Resurrezione, continua imperterrita nella sua opera di distruzione, ora con questa nuova infamia. Questi pastori infedeli sembrano voler sfidare sempre di più l'ira di quel Dio, Uno e Trino, del quale dovrebbero essere i fedeli servitori, per la salvezza loro e di tutti noi credenti. Guai a loro. E guai a noi, se li seguiamo sulla strada della rovina.
"Poiché noi veniam messi in possesso di un regno incrollabile, siamone riconoscenti, e rendiamo a Dio un c u l t o che gli sia g r a d i t o , con riverenza e timore, perché il nostro Dio è un fuoco che divora"(Lett. agli Ebrei, 12, 28-29). E'un fuoco che divora: "Poiché il Signore, Iddio tuo, è un fuoco divoratore, un Dio geloso" (Deuteronomio, 4, 24). E'un "fuoco che divora" l'anima del vero credente, un fuoco spirituale; ed è il fuoco dell'ira nella quale si esprime la sua giustizia contro i traditori della fede, fuoco corporale, che brucerà in eterno per i dannati, senza m a i estinguersi (come ha detto più volte Nostro Signore).
"Poiché, se noi cadiamo nel peccato [di apostasia] volontariamente, dopo aver ricevuto la piena conoscenza della verità, non rimane più alcun sacrificio [di espiazione] per tali peccati, ma solo l'attesa angosciosa del giudizio e la vampa di un fuoco, che divorerà i ribelli. Colui che ha violato la legge di Mosè, sulla deposizione di due o tre testimoni, è messo a morte senza misericordia: di qual supplizio più atroce pensate voi, non sarà degno colui, che avrà calpestato il Figlio di Dio e reputa come immondo il sangue della sua alleanza, col quale è stato santificato, e avrà oltraggiato lo Spirito della grazia? Noi ben conosciamo quel Dio che ha detto: "A me la vendetta, a me la retribuzione!. E ancora: "Il Signore giudicherà il suo popolo!"[Deut., 32, 35-6] E' terribile cadere nelle mani del Dio vivente!" (Lett. agli Ebrei, 10, 26-31). PP
de sanctissima Trinitate Vere dignum et iustum est, æquum et salutáre, nos tibi semper et ubíque grátias ágere: Dómine sancte, Pater omnípotens, ætérne Deus: Qui cum unigénito Fílio tuo et Spíritu Sancto unus es Deus, unus es Dóminus: non in unius singularitáte persónæ, sed in uníus Trinitáte substántiæ. Quod enim de tua glória, revelánte te, crédimus, hoc de Fílio tuo, hoc de Spíritu Sancto sine differéntia discretiónis sentímus. Ut in confessióne veræ sempiternǽque Deitátis, et in persónis propríetas, et in esséntia únitas, et in maiestáte adorétur æquálitas. Quam laudant Angeli atque Archángeli, Chérubim quoque ac Séraphim: qui non cessant clamáre cotídie, una voce dicéntes: Sanctus, Sanctus, Sanctus Dóminus, Deus Sábaoth. Pleni sunt coeli et terra glória tua. Hosánna in excélsis. Benedíctus, qui venit in nómine Dómini. Hosánna in excélsis. È veramente degno e giusto, conveniente e salutare, che noi, sempre e in ogni luogo, Ti rendiamo grazie, o Signore Santo, Padre Onnipotente, Eterno Iddio: che col Figlio tuo unigénito e con lo Spirito Santo, sei un Dio solo ed un solo Signore, non nella singolarità di una sola persona, ma nella Trinità di una sola sostanza. Cosí che quanto per tua rivelazione crediamo della tua gloria, il medesimo sentiamo, senza distinzione, e di tuo Figlio e dello Spirito Santo. Affinché nella professione della vera e sempiterna Divinità, si adori: e la proprietà nelle persone e l’unità nell’essenza e l’uguaglianza nella maestà. La quale lodano gli Angeli e gli Arcangeli, i Cherubini e i Serafini, che non cessano ogni giorno di acclamare, dicendo ad una voce: Santo, Santo, Santo il Signore Dio degli esérciti I cieli e la terra sono pieni della tua gloria. Osanna nell'alto dei cieli. Benedetto colui che viene nel nome del Signore. Osanna nell'alto dei cieli.
Nel nome del Padre E del Figlio E dello Spirito Santo.
Al mattino alzandoci e prima di dormire; ai pasti, benedicendo il cibo; prima delle preghiere che recitiamo durante il giorno; all'inizio e alla fine della Santa Messa; prima di iniziare opere importanti (lavori, viaggi, decisioni...) il segno della croce è nel nome delle Persone della Santissima Trinità.
Noi siamo "qualcuno" nel nome di quelle Persone divine. E nel nome di quella Paternità (che pensa tutto e che sa tutto, ma amando e dando tutto, nel Figlio Unigenito) di quella Figliolanza (la volitività di un cuore che fa con gioia la volontà del Padre) e di quello Spirito Santo (che dà conferma della verità di quel pensiero e di quella volontà facendoci capaci di portarne, se necessario, anche la croce), noi viviamo nella consapevolezza che quello è il meglio per noi, il vero bene per me.
Maria santissima, come ebbe a dire alle Tre Fontane, è "Colei che è nella Santissima Trinità". Che Dio ci conceda di essere quelli che siamo nel segno della croce e nella devozione al Cuore immacolato della piena di grazia.
La realtà degli "schemi", bergogliani e non, ti prosciugano... ti svuotano...
La Parola (il Verbo) non è fatta di bla bla di tante parole svuotate di significato.
La "diversità" non è solo quella urlata dalle morbose voglie degli uomini.
La diversità è quella dell'eterna relazione di Persone, in Dio e con la creazione.
L'uomo non è creato per "bisogno", ma per volontà: l'amore e nella libertà non nel bisogno.
Noi abbiamo paura dell'altro. Dio no. Lui crede che noi siamo qualcuno, anche nella miseria. Possiamo essere belli perché il Suo amore mi guarisce dal peggio in cui sto.
Dunque, il capo dei Gesuiti avrebbe "chiarito" il senso delle sue affermazioni su Satana che è un simbolo. A parte il fatto che il chiarimento non è uscito dalla sua bocca, ma da quella del portavoce, tale chiarimento è da interpretarsi gesuiticamente (ovvero non chiarisce un bel niente):
Human language uses symbols and imagery. God is love. To say God symbolizes love is not to deny the existence of God. The devil is evil. Similarly, to say the devil symbolizes evil is not to deny the existence of the devil.”
Una chiesa sempre più sfacciatamente gay friendly, ancora un pò di pazienza e sdoganeranno anche l`omosessualità dei sacerdoti, dopotutto chi siamo noi per giudicare?
Duo Seraphim clamabant alter ad alterum: Sanctus Dominus Deus Sabaoth. Plena est omnis terra gloria eius. Tres sunt, qui testimonium dant in coelo: Pater, Verbum et Spiritus Sanctus: et hi tres unum sunt. Sanctus Dominus Deus Sabaoth. Plena est omnis terra gloria ejus.
Ti adoro, o Padre nostro celeste, poiché hai deposto nel grembo purissimo di Maria il Tuo Figlio unigenito.
Ti adoro, o Figlio di Dio, poiché Ti sei degnato di entrare nel grembo di Maria e sei diventato vero, reale Figlio Suo.
Ti adoro, o Spirito Santo, poiché Ti sei degnato di formare nel grembo Immacolato di Maria il corpo del Figlio di Dio.
Ti adoro, o Trinità Santissima, o Dio uno nella Santa Trinità, per aver nobilitato l’Immacolata in un modo così divino.
E io non cesserò mai, ogni giorno, appena svegliato dal sonno, di adorarTi, umilissimamente, o Trinità divina, con la faccia a terra , ripetendo tre volte: “Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. Come era nel principio e ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen” (SK 1305)
"Si quaeris" Si quaeris miracula, Mors, error calamitas, Daemon, lepra fugiunt, Aegri surgunt sani. R: Cedunt mare, vincula: Membra resque, perditas Petunt et accipiunt Iuvenes et cani.Pereunt pericula, Cessat et necessitas: Narrent hi, qui sentiunt, Dicant Paduani. R: Cedunt mare, vincula: Membra resque, perditas Petunt et accipiunt Iuvenes et cani.Gloria Patri et Filio et Spiritui Sancto. R: Cedunt mare, vincula: Membra resque, perditas Petunt et accipiunt Iuvenes et cani. Italiano:Se cerchi i miracoli, ecco messi in fuga la morte, l’errore, le calamità e il demonio; ecco gli ammalati divenir sani. Il mare si calma, le catene si spezzano; i giovani e i vecchi chiedono e ritrovano la sanità e le cose perdute S’allontanano i pericoli, scompaiono le necessità: lo attesti chi ha sperimentato la protezione del Santo di Padova. Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo.
O cuore Immacolato di Maria siate la salvezza dell'anima mia !
La Mamma ci aspetta in Portogallo , oggi e' il giorno 13 ! Perche' il giorno 13 ? Perche' la Madonna ci vuol ricordare che la Trinita' e' Uno e Trino = 13 http://www.reginamundi.info/madonna-di-fatima/santuario-fatima.asp
Miserere nobis!
RispondiEliminahttp://infocatolica.com/?t=noticia&cod=29614
Celebrata in Spagna la prima liturgia cattolico-luterana.
RispondiElimina# La presente Gerarchia incrementa le offese a Dio con nuovi, falsi riti "ecumenici"
La concezione "evolutiva" e non cattolica della liturgia, affermatasi a partire dal Vaticano II, che ha promosso la "sperimentazione" e quindi l'aggiornamento del rito, il suo adattamento alle lingue e culture locali, la sua "sinergia" con altri riti, e nello stesso tempo (è ovvio) introdotto un altro spirito nella celebrazione della Messa, vista tendenzialmente come celebrazione comunitaria "presieduta" dal sacerdote, nella comunità che ecumenicamente si pone in tal modo "in attesa della venuta di Cristo", spostando così di fatto e arbitrariamente l'accento della Messa dalla Croce alla Resurrezione, continua imperterrita nella sua opera di distruzione, ora con questa nuova infamia. Questi pastori infedeli sembrano voler sfidare sempre di più l'ira di quel Dio, Uno e Trino, del quale dovrebbero essere i fedeli servitori, per la salvezza loro e di tutti noi credenti.
Guai a loro. E guai a noi, se li seguiamo sulla strada della rovina.
"Poiché noi veniam messi in possesso di un regno incrollabile, siamone riconoscenti, e rendiamo a Dio un c u l t o che gli sia g r a d i t o , con riverenza e timore, perché il nostro Dio è un fuoco che divora"(Lett. agli Ebrei, 12, 28-29).
E'un fuoco che divora: "Poiché il Signore, Iddio tuo, è un fuoco divoratore, un Dio geloso" (Deuteronomio, 4, 24).
E'un "fuoco che divora" l'anima del vero credente, un fuoco spirituale; ed è il fuoco dell'ira nella quale si esprime la sua giustizia contro i traditori della fede, fuoco corporale, che brucerà in eterno per i dannati, senza m a i estinguersi (come ha detto più volte Nostro Signore).
"Poiché, se noi cadiamo nel peccato [di apostasia] volontariamente, dopo aver ricevuto la piena conoscenza della verità, non rimane più alcun sacrificio [di espiazione] per tali peccati, ma solo l'attesa angosciosa del giudizio e la vampa di un fuoco, che divorerà i ribelli. Colui che ha violato la legge di Mosè, sulla deposizione di due o tre testimoni, è messo a morte senza misericordia: di qual supplizio più atroce pensate voi, non sarà degno colui, che avrà calpestato il Figlio di Dio e reputa come immondo il sangue della sua alleanza, col quale è stato santificato, e avrà oltraggiato lo Spirito della grazia?
Noi ben conosciamo quel Dio che ha detto: "A me la vendetta, a me la retribuzione!. E ancora: "Il Signore giudicherà il suo popolo!"[Deut., 32, 35-6] E' terribile cadere nelle mani del Dio vivente!" (Lett. agli Ebrei, 10, 26-31). PP
de sanctissima Trinitate
RispondiEliminaVere dignum et iustum est, æquum et salutáre, nos tibi semper et ubíque grátias ágere: Dómine sancte, Pater omnípotens, ætérne Deus: Qui cum unigénito Fílio tuo et Spíritu Sancto unus es Deus, unus es Dóminus: non in unius singularitáte persónæ, sed in uníus Trinitáte substántiæ. Quod enim de tua glória, revelánte te, crédimus, hoc de Fílio tuo, hoc de Spíritu Sancto sine differéntia discretiónis sentímus. Ut in confessióne veræ sempiternǽque Deitátis, et in persónis propríetas, et in esséntia únitas, et in maiestáte adorétur æquálitas. Quam laudant Angeli atque Archángeli, Chérubim quoque ac Séraphim: qui non cessant clamáre cotídie, una voce dicéntes:
Sanctus, Sanctus, Sanctus Dóminus, Deus Sábaoth. Pleni sunt coeli et terra glória tua. Hosánna in excélsis. Benedíctus, qui venit in nómine Dómini. Hosánna in excélsis.
È veramente degno e giusto, conveniente e salutare, che noi, sempre e in ogni luogo, Ti rendiamo grazie, o Signore Santo, Padre Onnipotente, Eterno Iddio: che col Figlio tuo unigénito e con lo Spirito Santo, sei un Dio solo ed un solo Signore, non nella singolarità di una sola persona, ma nella Trinità di una sola sostanza. Cosí che quanto per tua rivelazione crediamo della tua gloria, il medesimo sentiamo, senza distinzione, e di tuo Figlio e dello Spirito Santo. Affinché nella professione della vera e sempiterna Divinità, si adori: e la proprietà nelle persone e l’unità nell’essenza e l’uguaglianza nella maestà. La quale lodano gli Angeli e gli Arcangeli, i Cherubini e i Serafini, che non cessano ogni giorno di acclamare, dicendo ad una voce:
Santo, Santo, Santo il Signore Dio degli esérciti I cieli e la terra sono pieni della tua gloria. Osanna nell'alto dei cieli. Benedetto colui che viene nel nome del Signore. Osanna nell'alto dei cieli.
Nel nome del Padre
RispondiEliminaE
del Figlio
E
dello Spirito Santo.
Al mattino alzandoci e prima di dormire; ai pasti, benedicendo il cibo; prima delle preghiere che recitiamo durante il giorno; all'inizio e alla fine della Santa Messa; prima di iniziare opere importanti (lavori, viaggi, decisioni...) il segno della croce è nel nome delle Persone della Santissima Trinità.
Noi siamo "qualcuno" nel nome di quelle Persone divine.
E nel nome di quella Paternità (che pensa tutto e che sa tutto, ma amando e dando tutto, nel Figlio Unigenito) di quella Figliolanza (la volitività di un cuore che fa con gioia la volontà del Padre) e di quello Spirito Santo (che dà conferma della verità di quel pensiero e di quella volontà facendoci capaci di portarne, se necessario, anche la croce), noi viviamo nella consapevolezza che quello è il meglio per noi, il vero bene per me.
Maria santissima, come ebbe a dire alle Tre Fontane, è "Colei che è nella Santissima Trinità". Che Dio ci conceda di essere quelli che siamo nel segno della croce e nella devozione al Cuore immacolato della piena di grazia.
un battezzato cristiano cattolico
RispondiEliminaE questo, incredibile :
http://reinformation.tv/venerer-dieux-paiens-diocese-royaume-uni-catholique-comment-smits-71023-2/
https://www.dropbox.com/s/kuysm2gfxqgf8jk/170610-Omelia-SSTrinita.m4a?dl=0
RispondiEliminaLa realtà degli "schemi", bergogliani e non, ti prosciugano... ti svuotano...
La Parola (il Verbo) non è fatta di bla bla di tante parole svuotate di significato.
La "diversità" non è solo quella urlata dalle morbose voglie degli uomini.
La diversità è quella dell'eterna relazione di Persone, in Dio e con la creazione.
L'uomo non è creato per "bisogno", ma per volontà: l'amore e nella libertà non nel bisogno.
Noi abbiamo paura dell'altro. Dio no. Lui crede che noi siamo qualcuno, anche nella miseria. Possiamo essere belli perché il Suo amore mi guarisce dal peggio in cui sto.
Dunque, il capo dei Gesuiti avrebbe "chiarito" il senso delle sue affermazioni su Satana che è un simbolo. A parte il fatto che il chiarimento non è uscito dalla sua bocca, ma da quella del portavoce, tale chiarimento è da interpretarsi gesuiticamente (ovvero non chiarisce un bel niente):
RispondiEliminahttp://www.catholicherald.co.uk/news/2017/06/08/spokesman-for-jesuit-chief-devil-remarks-must-be-read-in-context/
Human language uses symbols and imagery. God is love. To say God symbolizes love is not to deny the existence of God. The devil is evil. Similarly, to say the devil symbolizes evil is not to deny the existence of the devil.”
Segnalo, collegato, anche questo:
https://onepeterfive.com/internet-makes-world-small-vatican-edition/
Una chiesa sempre più sfacciatamente gay friendly, ancora un pò di pazienza e sdoganeranno anche l`omosessualità dei sacerdoti, dopotutto chi siamo noi per giudicare?
RispondiElimina"Gesù e l'omofobia L'ultima invenzione"
http://www.lanuovabq.it/it/articoli-gesu-e-l-omofobial-ultima-invenzione-20121.htm
"La svolta gay di Avvenire e i trucchetti rivoltanti"
http://www.lanuovabq.it/it/articoli-la-svolta-gay-di-avvenire-e-i-trucchetti-rivoltanti-20120.htm
Tra Alessandria e Roma. Brevi considerazioni su “Gli ariani del IV secolo” di J.H. Newman. Un saggio di Andrea Sandri
RispondiEliminahttp://vigiliaealexandrinae.blogspot.it/2015/01/tra-alessandria-e-roma-brevi.html
Duo Seraphim
RispondiEliminaDuo Seraphim clamabant alter ad alterum: Sanctus Dominus Deus Sabaoth.
Plena est omnis terra gloria eius.
Tres sunt, qui testimonium dant in coelo:
Pater, Verbum et Spiritus Sanctus: et hi tres unum sunt.
Sanctus Dominus Deus Sabaoth.
Plena est omnis terra gloria ejus.
https://www.youtube.com/watch?v=Nf5g6wpNq74
Ti adoro, o Trinità
RispondiEliminaTi adoro, o Padre nostro celeste,
poiché hai deposto nel grembo purissimo di Maria il Tuo Figlio unigenito.
Ti adoro, o Figlio di Dio,
poiché Ti sei degnato di entrare nel grembo di Maria
e sei diventato vero, reale Figlio Suo.
Ti adoro, o Spirito Santo,
poiché Ti sei degnato di formare nel grembo Immacolato di Maria il corpo del Figlio di Dio.
Ti adoro, o Trinità Santissima, o Dio uno nella Santa Trinità,
per aver nobilitato l’Immacolata in un modo così divino.
E io non cesserò mai, ogni giorno, appena svegliato dal sonno,
di adorarTi, umilissimamente, o Trinità divina, con la faccia a terra , ripetendo tre volte:
“Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio e ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen” (SK 1305)
S.Massimiliano Maria Kolbe alla SS.Trinita'
https://www.youtube.com/watch?v=MMWR6ZOLth0
RispondiElimina"Si quaeris"
Si quaeris miracula, Mors, error calamitas, Daemon, lepra fugiunt, Aegri surgunt sani.
R: Cedunt mare, vincula: Membra resque, perditas Petunt et accipiunt Iuvenes et cani.Pereunt pericula, Cessat et necessitas: Narrent hi, qui sentiunt, Dicant Paduani.
R: Cedunt mare, vincula: Membra resque, perditas Petunt et accipiunt Iuvenes et cani.Gloria Patri et Filio et Spiritui Sancto.
R: Cedunt mare, vincula: Membra resque, perditas Petunt et accipiunt Iuvenes et cani.
Italiano:Se cerchi i miracoli, ecco messi in fuga la morte, l’errore, le calamità e il demonio; ecco gli ammalati divenir sani.
Il mare si calma, le catene si spezzano; i giovani e i vecchi chiedono e ritrovano la sanità e le cose perdute
S’allontanano i pericoli, scompaiono le necessità: lo attesti chi ha sperimentato la protezione del Santo di Padova.
Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo.
da http://www.cantualeantonianum.com/
O cuore Immacolato di Maria siate la salvezza dell'anima mia !
RispondiEliminaLa Mamma ci aspetta in Portogallo , oggi e' il giorno 13 ! Perche' il giorno 13 ? Perche' la Madonna ci vuol ricordare che la Trinita' e' Uno e Trino = 13
http://www.reginamundi.info/madonna-di-fatima/santuario-fatima.asp
Omelìa del Card:Bagnasco in diretta da Fatima , ora .
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