Mil pubblica alcuni stralci dell'omelia pronunziata il 12 agosto dal Card. Robert Sarah a Saint Laurent sur Sèvres - in Vandea - in apertura delle celebrazioni per i 700 anni della Diocesi di Luçon. Li riprendo di seguito.
Cari fratelli, noi cristiani abbiano bisogno dello spirito dei Vandeani! Abbiamo bisogno di un tale esempio! Come loro, abbiamo bisogno di abbandonare le nostre semine, le nostre messi, i solchi tracciati dai nostri aratri, per combattere, e non a difesa di interessi umani, ma per Dio!
Chi, dunque, si leverà in piedi, oggi, per Dio? Chi oserà affrontare i moderni persecutori della Chiesa? Chi avrà il coraggio di alzarsi senza altre armi se non il rosario e il Sacro Cuore, per affrontare le colonne della morte dei nostri tempi, che sono il relativismo, l’indifferentismo e il disprezzo di Dio? Chi dirà a questo mondo che la sola libertà per cui valga la pena di morire è la libertà di credere?
Fratelli, come i nostri fratelli vandeani di un tempo, siamo oggi chiamati alla testimonianza, vale a dire al martirio!
Oggi in Oriente, in Pakistan, in Africa, i nostri fratelli cristiani muoiono per la loro fede, schiacciati dalle colonne dell’Islamismo persecutore. E dunque tu, popolo di Francia, tu, popolo della Vandea, quando prenderai le armi pacifiche della preghiera e della carità per difendere la tua fede? Cari amici, il sangue dei martiri scorre nelle vostre vene, siategli fedeli!
Tutti noi siamo spiritualmente figli della Vandea martire! Anche noi africani, che abbiamo ricevuto tanti missionari vandeani venuti a morire tra noi per annunciare il Cristo! Dobbiamo essere fedeli alla loro eredità!
In questo luogo, ci circonda lo spirito di questi martiri. Che cosa ci dicono? Che cosa vogliono trasmetterci?
Innanzi tutto il loro coraggio! Quando si tratta di Dio, non è possibile nessun compromesso! L’onore di Dio non si discute! E ciò deve iniziare dalla nostra vita personale, di preghiera e d’adorazione. È tempo, fratelli, di rivoltarci contro l’ateismo pratico che soffoca la nostra vita. Preghiamo in famiglia, lasciamo a Dio il primo posto! Una famiglia che prega è una famiglia che vive! Un cristiano che non prega, che non sa lasciare spazio a Dio mediante il silenzio e l’adorazione, finisce per morire!
Dall’esempio dei Vandeani dobbiamo anche imparare l’amore del Sacerdozio. È perché i loro “buoni preti” erano minacciati che essi si sono ribellati. Voi più giovani, se volete essere fedeli all’esempio dei vostri antenati, amate i vostri sacerdoti, amate il sacerdozio! Dovete chiedervi: sono anch’io chiamato ad essere prete sulla scia di tutti questi buoni preti martirizzati dalla Rivoluzione? Avrei anch’io il coraggio di donare tutta la vita per Cristo e per i miei fratelli?
I martiri della Vandea ci insegnano ancora il senso del Perdono e della misericordia. Di fronte alla persecuzione, di fronte all’odio, hanno conservato nel loro cuore la cura della pace e del perdono. Ricordatevi come il comandante Bonchamps fece rilasciare cinquemila prigionieri pochi minuti prima di morire. Sappiamo affrontare l’odio senza risentimento e senza animosità. Siamo l’armata del Cuore di Gesù, come lui vogliamo essere pieni di dolcezza!
Infine, dobbiamo apprendere dai martiri vandeani il senso della generosità e del dono gratuito.
I vostri avi non si sono battuti per i loro interessi. Non avevano nulla da guadagnare. Oggi ci danno una lezione d’umanità. Viviamo in un mondo segnato dalla dittatura del danaro, dell’interesse, della ricchezza. La gioia del dono gratuito è ovunque disprezzata e schernita. Ebbene: solo l’amore generoso, il dono disinteressato della propria vita possono sconfiggere l’odio di Dio e degli uomini, che è l’origine di ogni rivoluzione. I vandeani ci hanno insegnato a resistere a tutte queste rivoluzioni. Ci hanno mostrato che di fronte alle colonne infernali, come di fronte ai campi di sterminio nazisti, di fronte ai gulag comunisti, come di fronte alla barbarie islamista, non c’è che una sola risposta: il dono di sé, di tutta la propria vita. Solo l’amore è il vincitore delle potenze di morte!
Ancora oggi, forse oggi più che mai, gli ideologi della rivoluzione vogliono annientare il luogo naturale del dono di sé, della generosità gioiosa e dell’amore. Voglio dire la famiglia!
L’ideologia del gender, il disprezzo della fecondità e della fedeltà sono i nuovi slogan di questa rivoluzione. Le famiglie sono diventate tante Vandee da sterminare. Si pianifica metodicamente la loro scomparsa, come un tempo quella della Vandea.
Questi nuovi rivoluzionari si stizziscono davanti alla generosità delle famiglie numerose. Deridono le famiglie cristiane, perché incarnano tutto ciò che essi odiano. Sono pronti a lanciare sull’Africa delle nuove colonne infernali per fare pressione sulle famiglie e imporre sterilizzazione, aborto e contraccezione. L’Africa resisterà come la Vandea! Ovunque, le famiglie cristiane devono essere le gioiose avanguardie di una rivolta contro questa nuova dittatura dell’egoismo!
È ormai nel cuore di ogni famiglia, di ogni cristiano, di ogni uomo di buona volontà, che deve insorgere una Vandea interiore! Ogni cristiano è spiritualmente un Vandeano! Non permettiamo che sia soffocato, in noi, il dono generoso e gratuito. Sappiamo, come i martiri della Vandea, attingere questo dono alla sua fonte: il Cuore di Gesù. Preghiamo perché una possente e gioiosa Vandea interiore si levi nella Chiesa e nel mondo. Amen!
Il testo integrale francese dell'omelia si può trovare qui
Su Barcellona. Miserere nobis!
RispondiEliminaLe fonti di regime non dicono niente che non sia politicamente corretto. E il sangue scorre mentre molte vite vengono falciate indiscriminatamente. Ci stanno invadendo e creano il caos per impaurirci e sottometterci! E guai a dire che è l'islam il problema.
mic, non abbiamo detto nulla, il 14 agosto, dei martiri di Otranto, mi sembra.
RispondiEliminaPiccolo off-topic.
RispondiEliminaMi permetto di segnalare un intervento di Lorenzetto in cui segnala che il Tornielli è un mentalista vicino al mondo degli illusionisti (e quindi, più o meno involontariamente, a quello degli spiritisti), il che spiegherebbe molte delle sue stranezze degli ultimi 10-15 anni. Lorenzetto mi dà l'impressione che sta buttando lì, nella rubrica delle lettere, qualcosa che non può scrivere normalmente per evitare di dover rivelare le proprie fonti.
In realtà molti ottimi cervelli cattolici sono andati stranamente allo sbando in quest'ultimo ventennio (penso ad esempio a Introvigne, ma anche cardinali e vescovi assai famosi, e il crollo di Comunione e Liberazione e del Meeting di Rimini...). Un'epidemia, su cui sarà alquanto faticoso indagare.
E "Imagine" è diventata la marcia funebre dell'Europa.
RispondiEliminaAd accompagnare quella che ancora chiamiamo vita, in mezzo alla morte.
In questo interminabile corteo funebre, fatto di lumini, peluche, gessetti e gattini, a certificare il tramonto definitivo di ciò che chiamavamo umano.
Che non sa più portare con dignità neppure lo strazio indicibile del morire. Non sa più neppure disperare.
Smarrita la speranza.
Franca Negri
L'articolo di Lorenzetto è comparso qualche giorno fa su La Verità e l'ho trovato interessante - anche perché non è l'unico che ha attirato l'attenzione sul (de)mentalismo di Tornielli. Non dico che ci sia un legame immediato con lo spiritismo (l'illusionismo, di per sé, è puramente materiale e razionale), ma ho anch'io l'impressione che ha manifestato EP, che cioè ci siano "strane connessioni" in certi personaggi e che chi ce le rende presenti ci dica cose non tutte intere. O per non rivelare una fonte, o magari perché certe cose, per esser rese pubbliche, hanno bisogno di fondamenti più solidi di quelli che si possono mostrare in questo momento.
RispondiEliminaLa deviazione delle intelligenze cattoliche, altro punto interessante del commento di EP, mi pare vada avanti da un secolo, grosso modo. Un vecchio articolo del Covile elencava strane sbandate per tizi poco affidabili a cui sono stati soggetti anche intellettuali cattolici "buoni". L'impressione che ne traggo è questa: il modernismo esalta il nuovo, un "nuovo falso" che vuole essere sostitutivo del "vecchio vero". Anche molti buoni cattolici, impegnati nella battaglia contro questa tendenza, si lasciano però ingabbiare dall'idea che nei tempi attuali il nuovo è comunque necessario. Dunque vedo in essi una spasmodica ricerca del nuovo, che per loro vuole essere un "nuovo vero" che va a difesa del "vecchio vero". In questo atteggiamento spasmodico - che alla fine s'incarta - sta l'errore, perché spesso le cose più semplici sono le più efficaci, e forse basterebbe difendere il "vecchio vero" senza tanti salti carpiati.
Si potrebbe dire che le ultime righe sono anche una spiegazione del perché il CVII ha sbandato.
PS OT Sul blog di Costanza Miriano un commentatore ha segnalato questo:
http://www.accademianuovaitalia.it/index.php/storia-e-identita/identita-delle-nazioni-sovrane/486-europa-e-civilta-cristiana
Per gli abituali frequentatori di questo blog penso non sia niente di nuovo; però a me sembra molto utile per la nostra evangelizzazione quotidiana perché trovo che, per gli argomenti trattati, che sono un'analisi piuttosto ad ampio raggio della crisi moderna dal punto di vista socio-culturale, sia il pezzo più sintetico che abbia mai letto.
Infatti un tal Moni Ovadia in un vecchio intervento in Rai ( non mi sovviene la rubrica ) disse , ridendo sotto i baffi , che all'Italia manca ancora una completa protestantizzazione ....
RispondiEliminaIeri sulle agenzie sembrava che un furgone (coi. freni rotti?) avesse provocato una strategia; oggi Il fatto, Il messaggero e l'Arena scrivono di "ragazzini", Repubblica e Il messaggero di "ragazzi". (Potete vedere le prime pp. su giornalone.it). C'è stato un accordo o cosa? A 19-20 anni si andava in guerra!
RispondiEliminaCristianita' in Iraq "sull'orlo dell'estinzione"
RispondiEliminaDall'attacco USA contro l'Iraq con falso pretesto nel 2003, il numero di cristiani nel paese è crollato da 1,5 milioni sotto Sadam Usein a meno di 200.000 sotto il presente regime sostenuto dal USA, secondo numeri svelati da Andrew Walther, il vice presidente delle comunicazioni dei Cavalieri di Colombo, con base USA.
https://gloria.tv/article/kxh91kqX4jVt1pgrk7vYMb3kh
E' questo l'obbiettivo finale?
http://laportelatine.org/vatican/sanctions_indults_discussions/027_02_07_2017/13_08_2017_eloge_martyre_vendeens_sarah.php
RispondiEliminaSalve Regína, Mater misericórdiae:
RispondiEliminaVita, dulcédo, et spes nostra, salve.
Ad te clamámus éxsules fílii Hevae:
Ad te suspirámus geméntes et fléntes in hac lacrymárum valle.
Eia, ergo, advocáta nostra,
Illos tuos misericórdes óculos ad nos convérte.
Et Iesum, benedíctum fructum ventris tui, nobis, post hoc exsílium, osténde.
O clémens, o pia, o dulcis Virgo Maria.
Salve Regina, Madre di misericordia:
Vita, dolcezza e speranza nostra, salve.
A te ricorriamo, esuli figli di Eva,
A te sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime.
Orsú, dunque, avvocata nostra,
Rivolgi a noi quegli occhi tuoi misericordiosi.
E mostraci, dopo questo esilio, il frutto benedetto del ventre tuo, Gesù.
O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.
Nuovo sito , recente , sicuro , cristiano , cattolico ,
RispondiEliminatratta solo lo e soltanto della Vergine Maria Immacolata , il nostro Duce , l'unico fine , l'unica Regina di ogni cuore ,
di Padre Pietro Maria del Settimanale di PadrePio
https://tempidimaria.com/2017/08/17/01_un-segreto-in-tre-parti/