La Nuova Bussola Quotidiana anticipa un estratto dalla seconda parte dell'intervento che il cardinale Carlo Caffarra avrebbe dovuto tenere domenica prossima, consegnato appena prima della sua morte. Esso dunque rappresenta una sorta di testamento spirituale che esorta tutti noi a portare avanti la difesa della Verità di cui il cardinale Caffarra è stato grande esempio.
La lezione di domenica si divide in due parti: nella prima il cardinale esamina i fattori di distruzione dell'umano, e nella seconda spiega Chi ricostruisce l'umano. Quella che segue è l'introduzione della seconda parte.
Inizio questa seconda parte della mia riflessione da una metafora. Due persone stanno camminando sull’argine di un fiume in piena. Uno sa nuotare, l’altro no. Questi scivola e cade nel fiume, che sta travolgendolo. Tre sono le possibilità che l’amico ha a disposizione: insegnare a nuotare; lanciare una corda raccomandargli di tenerla ben stretta; buttarsi in acqua, abbracciare il naufrago, e portarlo a riva.
Quale di queste vie ha percorso il Verbo Incarnato, vedendo l’uomo trascinato all’auto-distruzione? La prima, risposero i Pelagiani, e rispondono tutti coloro che riducono l’evento cristiano ad esortazione morale. La seconda, risposero i Semi-pelagiani, e rispondono coloro che vedono grazia e libertà come due forze inversamente proporzionali. La terza, insegna la Chiesa. Il Verbo, non considerando la sua condizione divina un tesoro da custodire gelosamente, si gettò dentro la corrente del male, per abbracciare l’uomo e portarlo a riva. Questo è l’evento cristiano.
Chiediamoci: a quale profondità la ricostruzione dell’umano deve cominciare? Al punto dove si incrociano verità e libertà. Il male della persona umana in quanto tale è il male morale, poiché esso colpisce il soggetto personale. La ricostruzione dell’umano o comincia a questo livello o sarà sempre semplice chirurgia estetica. L’atto redentivo di Cristo, accaduto una volta per sempre sulla Croce, e sacramentalmente sempre presente ed operante nella Chiesa, guarisce precisamente quella lacerazione del soggetto dalla quale ha origine la devastazione dell’umano. E la Chiesa esiste per questo: per rendere presente qui ed ora l’atto redentivo di Cristo. “Ricordati che Gesù Cristo… è risuscitato dai morti” [2Tim. 2,8] scrive Paolo al suo discepolo Timoteo. Guai se la memoria della Chiesa ha altri contenuti!
Ma in che cosa consiste precisamente la ricostruzione dell’umano, operata mediante la Chiesa dall’atto redentivo di Cristo? [...] - [Fonte]
«Voi chi dite che io sia?».
RispondiEliminaRispose Simon Pietro:
«Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
Dio vero da Dio vero, generato, non creato,
della stessa sostanza del Padre;
per mezzo di lui tutte le cose sono state create.
Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo,
e per opera dello Spirito Santo
si è incarnato nel seno della Vergine Maria
e si è fatto uomo.
... sono esse (le donne), nella genealogia, quelle che annunciano che nelle vene di Gesù scorre sangue pagano, e a ricordare storie di emarginazione e sottomissione. In comunità dove tuttora trasciniamo atteggiamenti patriarcali e maschilisti, è bene annunciare che il Vangelo comincia evidenziando donne che hanno tracciato una tendenza e hanno fatto storia.
Il vangelo, il credo e ... vaneggiamenti.
Usare la genealogia di Cristo per fare ideologia femminista.... non ci sarei arrivata mai, nemmeno impegnando la più fervida fantasia!
RispondiEliminaRadio Maria ore 21.00
RispondiEliminaCatechesi ai giovani sulla fede
(Card. Carlo Caffarra)
Dopodomani è la festa del Nome di Maria, che fu estesa a tutta la Chiesa per ricordare la liberazione di Vienna assediata dai Turchi nel 1683. Nel mio messalino bilingue del 1953 è un rito "doppio semplice", nel messale del 1962 era festa di terza classe, oggi è solo memoria facoltativa, e il 12 sarà Martedì della XXIII settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari), anche se trovo in un mio appunto che Giovanni Paolo II aveva stabilito che sarebbe diventata "memoria obbligatoria". Qualcuno mi sa dire di più?
RispondiEliminaSu Riscossa Cristiana, ho cercato due righe in memoria del Cardinale Carlo Caffarra. Non le ho trovate. Qualcuno sa indicarmi la pagina su cui cercare? Grazie.
RispondiEliminaGentile anonimo delle 19.14,
RispondiEliminaGiovanni Paolo II non stabilì la "memoria obbligatoria", ma quella "facoltativa", considerando che Paolo VI aveva del tutto abolito questa bella festa mariana.
Una nota: fino al 1962 la distinzione è
simplex - semiduplex - duplex - duplex majus - duplex II classis - duplex I classis
per "doppio semplice" intendi "duplex", ma è bene tralasciare il "semplice" per evitare confusioni.
Imperdibile testamento spirituale del card. Caffarra.
RispondiEliminaIl curatore del Suo sito scrive:
"Cari amici,
vi annuncio che il sito http://www.caffarra.it è stato arricchito del testo della relazione scritta pochi giorni prima della morte e letta pubblicamente nell'ambito della «Giornata della Nuova Bussola Quotidiana»:
10 settembre 2017 - «Ricostruzione dell'umano»"
Irina
RispondiEliminaSono andata a cercare. Non l'ho trovata.
LNBQ,Il testamento spirituale di Caffarra: «Urgente che la Chiesa ponga fine al silenzio sul soprannaturale»
RispondiEliminadi Carlo Caffarra*
11-09-2017
RispondiEliminaE che cosa ci sarebbe stato di così negativo nel cardinal Caffarra per che un sito cattolico come Riscossa cristiana non lo reputi degno di un ricordo, anche con solo due righe?
Mah!
Irina, grazie.
RispondiEliminal'ho ripreso e lo sto lavorando. più tardi lo pubblico.
"in queste occasioni il Pontefice si rilassa sempre, si esprime con grande libertà "
RispondiEliminahttp://it.radiovaticana.va/news/2017/09/11/papa_a_gesuiti_colombiani_favorire_la_vera_riconciliazione_/1336180
Un bell'esempio
RispondiEliminahttp://www.lanuovabq.it/it/articoli-il-silenzio-dolce-dello-stadio-per-il-suo-cardinale-21022.htm