Rigorista : espressione spagnola dispregiativa usata per screditare l'attendibilità della persona a cui si riferisce.
Bergoglio ha taciuto ancora una volta - un silenzio assordante - di fronte alla morte di un Cardinale di Santa Romana Chiesa. E questo è lo stile, che rispecchia l'anima, di uno dei suoi maggiori turiferari.
http://www.ilgiornale.it/news/politica/morto-caffarra-maledizione-francesco-1438559.html
RispondiEliminaSignore delle Cime
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=cT8rDYLuXYQ
Dal sito di Antonio Socci
RispondiEliminaUN SACERDOTE RIVELA LE ULTIME DRAMMATICHE PAROLE DEL CARD. CAFFARRA
Tantissimi cattolici, negli ultimi anni, hanno guardato al card. Carlo Caffarra come una delle poche luci nelle tenebre presenti.
Un sacerdote mi confida che, proprio nei giorni scorsi, è andato da lui a dirgli il suo dolore per il disastro quotidiano che si vive nella Chiesa, riferendogli alcuni fatti. Il cardinale è scoppiato a piangere e gli ha detto:
“Il Signore non abbandonerà la Sua Chiesa. Gli Apostoli erano dodici e il Signore ricomincerà con pochi. Immagina la sofferenza di S. Atanasio che rimase da solo a difendere la verità per amore di Cristo, della Chiesa e degli uomini. Dobbiamo avere fede, speranza e fortezza”.
Quel sacerdote mi confida: “il cardinale era molto addolorato, ma mi ha trasmesso tanto coraggio e tanto amore per la Chiesa”.
Il riferimento di Caffarra a S. Atanasio rimanda al momento più buio della storia della Chiesa. Quando gli eretici ariani nel IV presero il controllo della Chiesa.
Quasi da sola si levò la voce del vescovo Atanasio a difesa della verità cattolica. Egli fu scomunicato dal papa e subì quattro volte l’esilio.
Ma di lì a poco la Chiesa tornò alla vera fede e, in seguito, canonizzò Atanasio proclamandolo Padre e Dottore della Chiesa.
Il sacerdote che ha parlato col cardinale ripete che egli era molto addolorato. Si può forse pensare che sia morto di crepacuore. Di certo nel segreto della preghiera aveva offerto a Dio la sua vita per questa povera cristianità smarrita.
Egli era certo che nel mondo e nella Chiesa alla fine il Signore vincerà. Così si è trovato protagonista, negli ultimi anni, di una poderosa difesa della fede cattolica e dei sacramenti di fronte all’Amoris laetitia di papa Bergoglio.
Lo confortavano, in questa testimonianza, le parole profetiche che aveva ricevuto anni prima da suor Lucia di Fatima, in una lettera in cui lei gli aveva scritto che “lo scontro finale tra Dio e Satana sarà sulla famiglia e il matrimonio”.
Questa vicenda – oltre a rivelare a tutti la sua la sapienza, la sua fede e il suo coraggio – ha messo in luce anche la sua profonda umanità.
Ne ho un ricordo personale. Era il 15 agosto del 2010, festa dell’Assunta. Mia figlia Caterina si era appena risvegliata dal coma ed era ricoverata alla “Casa dei risvegli”, sulle colline bolognesi.
Quel giorno – sorprendendoci – vedemmo arrivare, nella calura, col suo modo dimesso e semplice, il cardinale Carlo Caffarra, arcivescovo di Bologna.
Venne a trovare Caterina di cui aveva seguito il dramma (eravamo in contatto indiretto) e stette con noi tutto il giorno.
Era vestito come un semplice prete. Andò anche a salutare e benedire tutti gli altri, malati e familiari. Un vero uomo di Dio.
Lo conoscevo fino ad allora come teologo di grande spessore, amico e collaboratore di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI che lo stimavano moltissimo.
Ma quel giorno – in quel luogo di dolore e di speranza – lo scoprii come vero padre. La sua umanità e la sua saggezza paterna mi colpirono e le ho ritrovate tutte nella sua ultima missione per la Chiesa.
Antonio Socci
Da “Libero”, 7 settembre
RispondiEliminaNon prova vergogna nemmeno il giornalista che ha scritto questo articolo :
http://www.lastampa.it/2017/09/06/vaticaninsider/ita/vaticano/morto-caffarra-arcivescovo-di-bologna-per-anni-hnEoHxfC12tEbVFoNznenN/pagina.html
Secco l'annuncio del Vaticano
RispondiEliminaE' morto oggi l'arcivescovo emerito di Bologna, il cardinale Carlo Caffarra. Aveva 79 anni e aveva guidato l'arcidiocesi del capoluogo emiliano dal 2004 fino a fine ottobre 2015. Era malato da tempo.
http://www.news.va/it/news/e-morto-il-card-carlo-caffarra-arcivescovo-emerito
Anch'io, misero uomo, sono paziente e lento all'ira. Ma non è questo il momento. Perciò, qui non commento, ma questa affermazione non la censuro: tanto grande è stata la stima, l'ammirazione e la filiale agape per il cardinale Caffarra, di cui ho avuto più di una volta la benedizione, quanto grande è la disistima, l'antipatia e .......! Signore Gesù Cristo, figlio di Dio, abbi pietà di me, peccatore in pensieri e parole.
RispondiEliminaQuindi se mi rifiutò di pregare per le intenzioni del Papa non commetto peccato?
RispondiEliminaQuqndo in parrocchia si prega per le intenzioni del papa io mi unisco alla preghiera (che di solito è Pater Ave e Gloria) e la rimetto alla volontà del Signore
RispondiEliminaTutti scrivono "era malato da tempo", ma nessuno dice di quale malattia si trattasse e quale sia stata la causa della morte...
RispondiEliminaPrimo e secondo cardinale dei "dubia", oh sicuramente anziani e malati da tempo, che improvvisamente, e dopo aver entrambi comunque ricevuto persone fino a poco prima, decedono. Mah! Se fossi Don Brown, scriverei un giallo.
RispondiEliminaRr, anche a io faccio queste fantasticherie, pensavo di essere stato l'unico, ispirato forse dalle letture estive e dal fatto che siamo in epoca di promozione della eutanasia :)
EliminaRiguardo invece alla preghiera per il papa nel Rosario, l'ho arbitrariamente cambiata in: " perché le intenzioni del papa tornino ad essere conformi al Vangelo e alla volontà di Dio"
In pratica chiedo un miracolo!.
@ l'ultimo dei mohicani
RispondiEliminaSe non sbaglio (potrei, visto che non sono un teologo), credo che quando si prega per le intenzioni del Papa, si intenda a riguardo delle preghiere per le anime del Purgatorio, per i defunti.
Però non lo so, questa cosa l'ho letta solo da qualche parte. Mi piacerebbe, anzi, un chiarimento in merito
Giuuseppe
L'importante è pregare _per_ il Papa. Per quello regnante, perché il Signore lo converta; per l'ufficio petrino, perché il Signore lo ripristini al più presto. Notate che certi, che conducono il rosario, non dicono "le intenzioni del Papa", ma proprio "per il Papa". Pregare per il Papa è fondamentale, per mantenere la comunione. Se comunque dicono "per le intenzioni del Papa", come ha scritto mic si prega lo stesso, "per il Papa".
RispondiEliminaOT Il coraggioso parroco di Staranzano torna alla carica:
https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/io-parroco-e-l-unione-del-capo-scout-tra-discernimento-e-messaggi-ambigui
Notate che nessuno, nella redazione, ha avuto il coraggio di rispondere (generalmente, anche alle lettere critiche Tarquinio ho chi per lui risponde con una sbrodolata). Immagino che la lettera sia stata pubblicata obtorto collo.
Secondo la Tradizione della Chiesa le intenzioni del Sommo Pontefice, per cui si prega, non sono quelle personali, bensì le quattro seguenti:
RispondiElimina1) L’esaltazione della Chiesa
2) La propagazione della fede
3) L’estirpazione dell’eresia
4) La conversione dei peccatori
5) La concordia tra i principi cristiani
senza vergogna davvero :O
RispondiElimina"Sono cattolico e prendo seriamente l'insegnamento della Chiesa".
RispondiEliminahttps://gloria.tv/article/SbauotoCvkJ42KFDx9XxEHvfa
Sia lodato e amato in ogni momento il SS. e Divinissimo Sacramento .
Per il nibbio bianco:
RispondiEliminaVero ma sono tutte intenzioni che Bergoglio aborre e vede come fumo negli occhi.
Quindi parafrasando Lenin che fare?
Quello delle intenzioni del papa é un problema che,a suo tempo,mi sono posto anche io. Intanto ci procura indulgenze parziali,alle quali nom mi sembra il caso di rinunciare. Credo anche che,come avviene per certe devozioni, 5 sabati ecc...il Signore ascolta solo quelle che esprimono rette intenzioni.
RispondiEliminaCredo che in ogni caso accolga le nostre preghiere
Segnalo interessante post di tosatti
RispondiEliminahttp://www.marcotosatti.com/2017/09/07/morte-di-caffarra-defenestrazione-di-seifert-due-amici-di-pezzo-grosso-un-ebreo-e-un-massone-commentano/
Nibbio bianco,
RispondiEliminagrazie. Le chiedo un riferimento da usare con i testoni.
Christian
RispondiEliminaIo invece prego "secondo le intenzioni di Maria Santissima PER il Papa e per la Chiesa.
Come scrive giustamente @nibbio bianco le intenzioni del Sommo Pontefice, per cui si prega, non sono quelle personali, di questo o di quel "Vescovo di Roma" bensì le seguenti che non sono però quattro ma cinque:
RispondiElimina1) L’esaltazione della Chiesa
2) La propagazione della fede
3) L’estirpazione dell’eresia
4) La conversione dei peccatori
5) La concordia tra i principi cristiani
Cio è valido sempre e persino nel caso che il fedele non conosca nel dettaglio queste univoche intenzioni dette appunto "Intenzioni del Sommo Pontefice", che comunque restano queste a prescindere dai desideri più o meno pii dell'eventuale occupante la Prima Sede.
Tale elenco è fondamentale ed andrebbe ampiamente diffuso e divulgato perchè sono moltissimi i fedeli che hanno ormai grossi problemi di coscienza quando debbono lucrare delle indulgenze. A costoro soprattutto ma anche a tutti gli altri va spiegato che pregare per le intenzioni del Sommo Pontefice non è, nè non sarà mai
pregare per le personali paturnie di un qualsivoglia sudamericano oriundo.
Le desiderata di Bergoglio non hanno alcuna efficacia nè utilità ai fini della preghiera per le intenzioni del Sommo Pontefice. Tali sante intenzioni sono stabili
e definitive, mentre l'occupazione del sudamericano è certo un equivoco
gravissimo ma che presto o tardi finirà come si conviene nelle nebbie della storia.
Abbiamo in cielo un'altro amico potente nel compianto Card. Caffarra. Preghiamo
e lavoriamo perchè questa impostura cessi al più presto e perchè sull'esempio di un grande Dottore della Chiesa come S. Atanasio, venga al più presto pubblicata la correzione formale al disastroso Bergoglio, anche in onore al Card. Caffarra, che comunque la aveva già firmata. Una eventuale scomunica in questo caso vale a merito come avvenne per il Santo e indomito Vescovo di Alessandria d'Egitto. Il resto è nelle mani di Domine Dio.
Addio a Caffarra, il cardinale che bastonò i cattivi maestri
RispondiEliminaÈ morto ieri, a 79 anni, d’infarto, il cardinal Carlo Caffarra. È stato arcivescovo di Bologna fino al 2015, ed un grande intellettuale italiano, prima che cattolico. Proprio come il predecessore, Giacomo Biffi, si sentiva una cosa sola con la Chiesa e con il popolo italiano. Lo hanno fatto passare per nemico di Francesco, ed è morto papista. Il fatto è che era amico della verità e non si rassegnava che potesse essere velata dall’ambiguità. Per questo con altri tre cardinali (Brandmüller, Burke e Meisner, quest’ultimo deceduto nello stesso modo improvviso alcuni mesi fa) aveva scritto al Pontefice, e, secondo la libertà che vige nella Chiesa, aveva diffuso la lettera. Egli diceva, per fugare ogni equivoco sul suo animo: «Preferirei mi dicessero che ho un’amante, sarebbe meno infamante che dirmi di essere contro il Papa». Eppure, per un destino strano, e io direi assurdo, ci tocca partire da qui. E dalla fama che da questo gli è giunta, insieme a una caterva d’insulti, e alla richiesta di alti prelati di punizioni staliniane. Incredibilmente, l’arcivescovo della Sacra Rota, Pio Pinto ha vagheggiato gli strappassero le spalline come al capitano Dreyfus, per alto tradimento.
Renato Farina di Libero quotidiano
Su 'rigoristi'.
RispondiEliminaFare di necessità virtù! Facciamo di questi epiteti dispregiativi tanti titoli d'onore e di orgoglio. Da tempo mi sento onorato di essere familista, razzista, nazionalista e patriota. Infatti, amo la famiglia, la mia gente, la mia nazione e la Patria.
Evviva i rigoristi!
RispondiEliminaC'è anche l'altra campana su gay.it
RispondiEliminaMorto il cardinale Caffarra, omofobo e nemico di divorziati e immigrati
Direi che quegli epiteti sono medaglie al merito.
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