Il prossimo anno cadrà il cinquantesimo anniversario della promulgazione dell’Enciclica Humanae Vitae di Paolo VI (25 luglio 1968). In essa Paolo VI previde che l’accettazione del controllo artificiale delle nascite avrebbe avuto come conseguenza un declino generale delle norme morali in tutta la società; un aumento dell’infedeltà coniugale; un venir meno del rispetto per le donne da parte degli uomini; e l’introduzione di tecnologie riproduttive coercitive da parte dei governi.
Dopo quasi cinquant’anni, non solo queste previsioni si sono avverate, ma siamo arrivati al punto in cui la società, su larga scala, ammette che nel matrimonio le relazioni sessuali possono essere separate dalla procreazione.
Per cercare di evitare alle future generazioni gli effetti distruttivi della mentalità contraccettiva e per aiutare a ripristinare un’autentica cultura cristiana, l’insegnamento cattolico sulla castità e l’apertura alla vita nel matrimonio deve essere difeso e insegnato apertamente.
Con il convegno in programma, Voice of the Family vuole offrire un’opportunità per studiare l’Enciclica Humanae Vitae nella sua epoca storica e nella nostra, ribadendone la continuità con l’insegnamento perenne della Chiesa sancito dal suo paragrafo 14.
Scaricare qui la Locandina con l'intero programma.
Mi sia permesso di esprimere la mia sorprsa nel constatare che nè i commenti che segnalavano l`articolo di Avvenire e quello della NBQ sul corso alla Pontificia Università Gregoriana, nè questo post hanno suscitato reazioni.
RispondiEliminaSiccome non penso che si tratti di indifferenza che cosa posso dedurne?
Che anche i lettori di questo blog approvano l`aggiornamento di Humanae vitae perchè tutto nella chiesa è diventato dinamico , perchè, come lo dice Moia di Avvenire,
" Bisogna superare i “principi cristallizzati” in favore di «riflessioni e indicazioni calate in un naturale dinamismo collegato al cammino dell’uomo incarnato nella storia»?
Cara Luisa,
RispondiEliminaio penso invece che i lettori di questo blog hanno fin troppe sollecitazioni. So poi che ci sono molti che leggono con interesse, informandosi e formandosi, ma non intervengono.
Io stessa, pressata da una cronaca purtroppo incalzante e da molte segnalazioni e richieste vorrei seguir meglio ogni argomento, ma poi molto del mio tempo se ne va nel pubblicare (che richiede anche una redazione attenta), nello scrivere qualche articolo sulle cose che più mi interpellano e nella moderazione. Tant'è che spesso pubblico anche qualche commento controverso ripromettendomi di confutarlo, e non sempre ci riesco perché poi resto assorbita dal resto... e, ovviamente come tutti, ho anche altri impegni, familiari e non.
@ Luisa,
RispondiEliminahai ragione. Quasi tutti ormai stanno nuotando nella nuova soluzione dinamica al passo dei tempi. Anche se conducono essi stessi una vita 'vecchio stile' non mettono in discussione nulla, ritenendo che nulla di quello che sta accadendo sia di loro pertinenza; moltissimi hanno parenti , amici e conoscenti 'feriti', dei quali hanno sorseggiato tutte le vicende come fossero le loro. Il livello della famosa 'coscienza' si è di molto abbassato, è diventato ottuso, non vede e non intende più; chi intravede e presagisce,rinuncia per conformismo a proseguire,a domandare. Un epigramma del '68 recitava: l'uomo, prima di sottomettere il cane, ha sottomesso il suo simile. Così è, cosi siamo, conformi a come la propaganda ci vuole. Questa però non è la Chiesa, queste però non sono le virtù eroiche; questa è l'antichiesa e questi sono comportamenti ai quali i singoli si son lasciati addestrare per non voler essere; richiedendo questo come primo interlocutore Dio, Uno e Trino e le conseguenze che responsabilmente ne discendono.
Lo so che Maria che le sollecitazioni sono continue e non banali, lungi da me l`idea di fare a chiunque anche il minimo rimprovero, ancor meno a te :) mi domando al contrario come fai a gestire questo blog insieme ai tuoi altri impegni!
RispondiEliminaÈ solo che vedo che ci sono temi che suscitano grande interesse con relativi commenti e discussioni, se non dispute, mentre quel che bolle in pentola per Humanae vitae è restato senza reazioni, lo so che tutto è "lié" (legato?) che tutto va inesorabilmente nella stessa direzione, mi domando che cosa resterà in piedi di retto e fedele all`insegnamento del Signore dopo il passaggio di Bergoglio.
Anch`io sono su questo blog per imparare, per questo riporto frasi dette ad esempio dal papa o dalla gerarchia (e le ultime del cardinal Barbarin sulla Comunione ai divorziati risposati e su quel che ha detto loro Bergoglio mi hanno scioccata) sperando di avere le luci di chi ne sa più di me, purtroppo sovente, come si dice da noi, "je reste sur ma faim":)
Non l'avevo preso come un rimprovero ma mi sono data una spiegazione.
RispondiEliminaCi sono semplicemente temi che coinvolgono di più. Quel che ho detto a livello personale intendeva mettere in risalto il fatto che ci diamo delle priorità. E' vero che questo argomento non è secondario e c'è molto permissivismo se non indifferenza, come sottolinea Irina.
Personalmente devo dire che, in giovinezza, pur non mettendo in discussione gli insegnamenti della Chiesa, ho vissuto sulla mia pelle la difficoltà di metterli in pratica perché la mia fede più autentica è esplosa intorno ai 40 anni, quando ho capito che la vivevo più come abitudine e la mia sete di approfondire e la capacità di essere coerente è cresciuta insieme alla grazia.
Scorrendo il programma si scopre che gli interventi sono molti e qualificati.
RispondiEliminaSe Mic potrà disporre dei contenuti, il dibattito potrà essere facilitato da questi.
@ mic,
RispondiEliminaquello che è difficile da accettare non è tanto lo sbando,il sonno dei giovani, quanto constatare che i nostri coetanei stanno ancora a carissimo amico. In quale bolla hanno vissuto? Non so. Ho fatto infiniti errori, cercando di capire e presumendo di aver capito ma, so anche di essere stata aiutata a piene ali. Perchè son qui a fare questi interventini? Perchè in qualche modo son certa che arrivano ad una qualche destinazione, anche a chi non leggerà mai nè i miei commenti, nè niente di questo intero blog. Lo sforzo che tutti insieme mettiamo in atto non andrà perduto, anche se sembra cadere nel vuoto senza neanche l'eco a confermarci che abbiamo parlato. Dobbiamo però riempire lo spazio con la Verità, Lei deve risuonare da un capo all'altro dell'universo, Lei sveglierà i dormienti e darà nuova vita a molti, come ha fatto con noi.
Sopra dicevo che tutto sembra inesorabilmente andare nella stessa direzione, il previsto "aggiornamento" della Humanae vitae partecipa a questo movimento che nulla e nessuno per il momento sembra voler e potere arrestare o almeno sospendere.
RispondiEliminaLa Tradizione, la Dottrina, il Magistero, che non è altro che l`insegnamento del Signore, in questa neochiesa sono oramai considerati con disprezzo laddove ostacolino la marcia in avanti della rivoluzione, diventano “principi cristallizzati” da superare a profitto di un dinamismo naturale e incarnato nella realtà della cultura contemporanea.
Ci sono tante parole totem in questo nuovo magistero liquido, l`aggettivo "dinamico" giustfica tutto e apre tutte le porte, se tutto è dinamico la conseguenza è che chi resta fedele a ciò che la Chiesa ha da sempre e ovunque insegnato è accusato di "fissismo", di "rigidità".
Solo un aggettivo per me qualifica Humanae vitae: "profetica"
E non l`ho sempre pensato, lo dico oggi osservando la deriva morale e etica della nostra società, oggi il bambino è diventato un diritto, un diritto per chiunque, uomini soli e donne sole, coppie etero e omosessuali, basta per gli omosessuali comperare un ovulo e affittare un utero, per le lesbiche procurarsi dello sperme, oggi la procreazione è non solo staccata dall`atto sessuale ma si fa in laboratorio, la vita viene fabbricata in laboratorio e poi soppressa e gettata nella pattumiera se non conviene, non solo ognuno ha diritto ad un figlio ma quel figlio-a deve essere perfetto.
Siamo passati dai diritti dei bambini al diritto di avere un bambino.
Vengono fatti nascere bambini orfani di padre o madre.
Sì, oggi dico che Humane vitae era profetica, ed è più che mai attuale.
RispondiElimina"Il ribaltamento del bene col male"
http://www.lanuovabq.it/it/il-ribaltamento-del-bene-col-male
Carissima,
RispondiEliminaforse Lei non lo sa, ma HV è nata "sfortunata". Fu sabotata prima di tutto da chi aveva il compito di diffonderla. Se legge al proposito Amerio, vedrà che il relatore incaricato di presentarla al mondo, lo fece usando verbi al congiuntivo o al condizionale, la dove la lingua italiana, prima ancora e più che la corretta dottrina cattolica, esigono indicativo e IMPERATIVO. Interi episcopati comunicarono pubblicamente che loro, di tale documento, se ne sarebbero francamente infischiati. Da subito si diffusero leggende urbane su suore in terra di missione, a rischio stupro, cui sarebbe stato dato un indulto per l'uso della pillola (e forse ci potrebbe anche stare) e/o su donne con il ciclo irregolare cui sarebbe stato dato tale permesso. Si tratta, in quest'ultimo caso, di una confusione bella e buona. Alle donne con il ciclo irregolare, il permesso di assumere la pillola è finalizzato a curare tale irregolarità. NON è FINALIZZATO AD EVITARE il concepimento. Infatti, nel corso della terapia, si sconsiglia di avere rapporti. Il tutto poi, nell'impunità più totale. Ben pochi notarono (ma vi furono) che HV è effettivamente discutibile, ma per i motivi opposti. Non per le cose che vieta. VIETA, Presente indicativo, non "VIETEReBBE", Condizionale come disse il relatore. Ciò che vieta è conforme alla dottrina. E' discutibile in primis il suo presentare in modo confuso la gerarchia dei fini del matrimonio e, soprattutto è discutibile per ciò che "PERMETTEREBBE". Qui il condizionale ci sta bene. Ci si riferisce al ricorso indiscriminato ai metodi c.d. "naturali". Infatti, una noticina al riguardo (ma ormai il bestiame era scappato), è presente nella Familiaris Consortio. ne riparleremo.
Non finisco di meravigliarmi, solo in questi ultimissimi tempi leggo i documenti vaticani con spirito investigativo. Per moltissimo tempo non li ho letti affatto, convinta che ripetessero il Catechismo; quando ho iniziato, è stato per imparare. Ti credo che il mondo va come va, se costoro hanno tirato a scrivere per segare la Verità al prossimo, non stupiamoci di Kim, violenze di ogni ordine e grado sono uscite e si sono materializzate dalle penne di questi tarati che, certamente, non hanno mai creduto in Gesù Cristo Signore.
RispondiEliminaBasta mettere in confronto la presentazione del convegno promosso da Voice of the Family con quella del corso di 9 lezioni organizzato dalla Pontificia Università Gregoriana, siccome non siamo tutti fessi e non ci siamo ancora bevuti il cervello è facile vedere dove vogliono arrivare i promotori del secondo.
RispondiEliminaAd esempio Emilia Palladino, docente di Etica della condizione femminile e della famiglia all’Università Pontificia, afferma che :
"possiamo anche farci forti dell’insegnamento del pontificato di Francesco che guarda alla realtà come il primo elemento su cui riflettere per poter poi andare avanti e immaginare altri percorsi ecclesiali, pastorali, teologici e dottrinali.
Capito? Approfittiamo tanto che il papa e Jorge Bergoglio...
E ancora, più chiaro di così:
"Il ciclo, infatti, affronterà tematiche quali relazioni di coppie e famiglie, biotecnologie, controllo della vita e le due Encicliche Humanae Vitae e Amoris Laetitia. Due Lettere che “non entrano in contrasto o in competizione - specifica - ma che si parlano.
I principi utilizzati nel primo caso - prosegue Palladino - come direttivi e normativi, sono nel secondo caso altrettanto direttivi e altrettanto normativi ma al servizio della realtà della vita di coppia e della vita di famiglia. Questo, l’Amoris Laetitia lo dice molto bene e anche in modo insistente”. Dunque, per quanto distanti mezzo secolo, “entrambe parlano di famiglia e, soprattutto, entrambe parlano di coppie”.
Da qui, la volontà di valutare il presente, "scrutando i segni dei tempi" e cercando soluzioni con tutte le espressioni intellettuali e sociali. Caratteristica e carisma, di una Chiesa capace di attraversare la storia."
http://it.radiovaticana.va/news/2017/10/18/gregoriana_corso_per_i_50_anni_dellhumanae_vitae_/1343664
Nel mio commento precedente è saltata una frase:
RispondiElimina" Però - aggiunge Palladino - possiamo anche farci forti dell’insegnamento del pontificato di Francesco che guarda alla realtà come il primo elemento su cui riflettere per poter poi andare avanti e immaginare altri percorsi ecclesiali, pastorali, teologici e dottrinali.
A nostro avviso è un’occasione che non si può perdere.”
https://www.corrispondenzaromana.it/gregoriana-angelicum-due-opposte-voci-sullhumanae-vitae/
RispondiElimina"Don Gilfredo Marengo, docente di antropologia teologica all’Istituto Giovanni Paolo II - alla guida di un gruppo di ricerca sull’Enciclica, in vista del 50mo anniversario - spiega le ragioni per cui che questa Lettera è stata profetica."
RispondiEliminahttp://it.radiovaticana.va/news/2017/07/25/humanae_vitae_gruppo_di_ricerca_in_vista_50mo_enciclica/1326958
Ringrazio Maria per il link, sperando che, con quella messa in confronto delle due presentazioni di uno stesso evento, anche chi ha ancora un dubbio sulle vere intenzioni del nuovo corso possa rendersi conto di quel che sta concretizzandosi ancora una volta nel silenzio degli ex-custodi della dottrina.
RispondiEliminaÈ da tempo che i lupi sono usciti dalle loro tane e fatto tanti danni, ma fino a Benedetto XVI il papa costituiva l`ostacolo finale alla realizzazione di tutti i loro progetti, il loro lavoro sotterraneo, o in piena luce, la loro pressione erano costanti ma potevano andare fino ad un certo punto, oggi hanno ( riprendo le parole della Palladino) un`occasione che non possono perdere, oggi hanno il papa dalla loro parte, ma hanno fretta, tanta fretta, perchè non sanno fino a quando durerà quell`occasione.
"... sono nel secondo caso altrettanto direttivi e altrettanto normativi ma al servizio della realtà della vita di coppia e della vita di famiglia..."
RispondiEliminaI principi direttivi e normativi prima al servizio di chi erano? Della Chiesa rigida, invidiosa della goduria generale. Ora della vita, di coppia e della famiglia aperte, fluenti, immemori di loro stesse, nel mare di corpi in perpetuo godimento coatto.
RispondiElimina"Da qui, la volontà di valutare il presente, "scrutando i segni dei tempi" e cercando soluzioni con tutte le espressioni intellettuali e sociali. Caratteristica e carisma, di una Chiesa capace di attraversare la storia."
I segni dei tempi....da scrutare, cervellotiche ricerche e espressioni che mal nascondono l`obiettivo ricercato, la Chiesa è stata capace di attraversre la storia, di sopravvivere a tutte le crisi perchè non è degli uomini ma di Cristo, perchè è restata fedele alla Sua Parola, quella Parola che oggi taluni censurano, tradiscono aggiornandola, adattandola ai gusti del giorno, perchè troppo dura e inaccettabile agli uomini e donne di oggi.
MEGLIO LA GIORNATA DI STUDIO SULL’HUMANAE VITAE
RispondiEliminaMauro Faverzani, nel suo articolo su Corrispondenza Romana, ci dice che è “a dir poco incredibile! La Pontificia Università Gregoriana di Roma [quella fondata da sant’Ignazio di Loyola, fondatore dei gesuiti, ndr], ai più conosciuta istituzione accademica pontificia, ha accolto lo scorso 17 ottobre un convegno interreligioso dal titolo Illuminazione e via tantrica, promosso niente meno che dall’Ufficio nazionale per l’Ecumenismo ed il Dialogo interreligioso, nonché dall’Unione Hinduista Italiana.
Per l’occasione, sono stati affrontati temi quale «Spirito e Sakti: celebrazione eucaristica come rituale dal punto di vista tantrico», «Deificazione nelle non-duali Śaiva āgamas del Kashmir e nei Padri della Chiesa», «Il tantrismo come piattaforma di dialogo col Cristianesimo», «Dialogo hindù-cristiano come mutuo arricchimento: il tema della corporeità maschio-femmina nella tradizione tantrica e nella spiritualità cattolica degli ultimi secoli».
Addirittura, si legge sul documento Gesù Cristo, portatore dell’acqua della vita, pubblicato dai Pontifici Consigli della Cultura e del Dialogo Interreligioso: «Lo yoga, lo zen, la meditazione trascendentale e gli esercizi tantrici conducono all’autorealizzazione o illuminazione. Si crede che le ‘esperienze culmine’ (rivivere la propria nascita, viaggiare fino ai confini della morte, il biofeedback, la danza e perfino gli stupefacenti, qualsiasi cosa che provochi uno stato alterato di coscienza), conducano all’unità e all’illuminazione», ma, si badi bene, «contiene i ricordi di precedenti (re-)incarnazioni»......”
“Tantra”, “tantrismo”, “”zen”, “esperienza trascendentale”, “biofeedback”, “stupefacenti”, “(re-)incarnazioni”......
Amici, ma questi signori di che cosa mai avranno parlato? Boh!!!!!
Date retta a me, visti i tempi che corrono, ed i palesi tentativi di voler cambiare l’Humanae Vitae, meglio la giornata di incontri tutta dedicata ai 50 anni dell’enciclica che si terrà domani presso l’aula magna della Pontificia Università San Tommaso d’Aquino (Angelicum). La giornata sarà introdotta al mattino dal card. Brandmüller, uno dei 4 firmatari dei Dubia, e sarà chiusa in serata da mons. Luigi Negri, arcivescovo emerito di Ferrara. Nel mezzo tante personalità di rilievo. Sono sicuro che sentirò parole chiare e profonde (non quelle fumose, astratte e “tantristiche”, di cui sopra).
Per questo, io domani sarò proprio lì. Fateci un pensierino, iscrivetevi e venite anche voi.
Come si suol dire, “Stay tuned”!!!
Ecco il programma:
http://www.famigliadomani.it/blog/2017/09/20/humanae-vitae-50-anni-dopo-il-suo-significato-ieri-ed-oggi/