A noi non la possono raccontare
La potranno raccontare a qualcun altro, forse; a noi no. A noi che abbiamo visto, a noi che abbiamo vissuto, sia pure da bambini, gli anni prima del Concilio, nessuno può farci scambiare lucciole per lanterne: nessuno può venirci a dire che questa chiesa di oggi, la chiesa di papa Francesco, è la stessa Chiesa cattolica di allora e di sempre. No, questa è una cosa che si può contrabbandare ai giovani e agli ingenui; non a chi, per ragioni di età e per abitudine alla riflessione e al vaglio critico delle cose, non è disponibile a lasciarsi infinocchiare secondo le tendenze del momento. Quella di oggi non è la stessa chiesa di allora; e non lo è perché ne differisce radicalmente quanto all’essenza, non perché certe sue forme esteriori sono profondamente mutate. Del resto, nel caso della Chiesa cattolica, bisogna essere molto cauti nel distinguere tra la forma e il contenuto: la Chiesa cattolica non è una confezione di surgelati che si acquista al supermercato, dove la scatola non è che un involucro di nessuna importanza, che si getta via quando si vuol consumare il prodotto: per la Chiesa cattolica, la forma è anche sostanza e la sostanza, anche forma. Così è sempre stato e così deve essere; quel che si può rivedere e ritoccare è solo la superficie, ma, anche per far ciò, devono esservi delle buone, delle ottime ragioni.
La potranno raccontare a qualcun altro, forse; a noi no. A noi che abbiamo visto, a noi che abbiamo vissuto, sia pure da bambini, gli anni prima del Concilio, nessuno può farci scambiare lucciole per lanterne: nessuno può venirci a dire che questa chiesa di oggi, la chiesa di papa Francesco, è la stessa Chiesa cattolica di allora e di sempre. No, questa è una cosa che si può contrabbandare ai giovani e agli ingenui; non a chi, per ragioni di età e per abitudine alla riflessione e al vaglio critico delle cose, non è disponibile a lasciarsi infinocchiare secondo le tendenze del momento. Quella di oggi non è la stessa chiesa di allora; e non lo è perché ne differisce radicalmente quanto all’essenza, non perché certe sue forme esteriori sono profondamente mutate. Del resto, nel caso della Chiesa cattolica, bisogna essere molto cauti nel distinguere tra la forma e il contenuto: la Chiesa cattolica non è una confezione di surgelati che si acquista al supermercato, dove la scatola non è che un involucro di nessuna importanza, che si getta via quando si vuol consumare il prodotto: per la Chiesa cattolica, la forma è anche sostanza e la sostanza, anche forma. Così è sempre stato e così deve essere; quel che si può rivedere e ritoccare è solo la superficie, ma, anche per far ciò, devono esservi delle buone, delle ottime ragioni.
La Chiesa cattolica è un edificio immenso, venerando, con duemila anni di storia: nessun’altra istituzione umana oggi esistente è così antica. E infatti non si tratta di una istituzione puramente umana: il cattolico ne è profondamente convinto; se non lo è, non è nemmeno un vero cattolico. Per il cattolico, le fondamenta della Chiesa poggiano su questa terra, ma la sua sommità arriva fino al Cielo; e il suo capo è sempre Uno, sempre lo Stesso: è il Signore Gesù Cristo, e nessun altri che lui. Chi se ne dimenticata, anche solo per un istante, non è un vero cattolico e non è nella vera Chiesa. Queste non sono opinioni, né si tratta di “rigidità” di carattere, come ama dire e ripetere il campione del trasformismo ecclesiastico, papa Francesco: questa è la verità assoluta, dogmatica, della Chiesa di Cristo. Gesù l’ha fondata come su una roccia, sono parole sue; e ciò che viene costruito sulla roccia non va soggetto a continui restauri e mutamenti, ma permane intatto e immutabile. E non si tratta nemmeno di “approfondire” il significato della fede: la fede è la fede e non c’è nulla da approfondire; e le basi della fede sono la Tradizione e la Scrittura. Finché avremo la Tradizione e la Scrittura, le montagne passeranno e passeranno i pianeti, le stelle, le galassie e le nebulose, ma la fede non cambierà, né potrebbe cambiare, a nessun patto, neppure se Gesù in Persona ritornasse sulla terra, perché lo ha detto Lui stesso: Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno (Mt., 24, 35).
A un certo punto, come nel gioco delle tre carte, la vera Chiesa è stata fatta sparire, nel giro di qualche rapido, incomprensibile passaggio: ce l’hanno fatta sparire letteralmente sotto il naso. Un momento prima c’era ancora, e un momento dopo non c’era più. La cosa è stata fatta con tale rapidità e destrezza, con tale, vorremmo dire, professionalità truffaldina, che a stento riusciamo a capacitarcene: pur essendosi svolta sotto il nostro naso, non ci abbiamo capito nulla. I movimenti sono stati troppo veloci, troppo bruschi: impossibile seguirli con lo sguardo. E proprio per questo, chi ha eseguito il trucco pretende di non aver fatto niente d’illecito: vedete?, dicono, non c’è stato niente di segreto, le cose si sono svolte alla luce del sole. Si fanno forti del nostro imbarazzo: ci si sente umiliati, annichiliti, a dover confessare che i soldi ci sono stati sfilati dal portafogli proprio mentre l’avevamo in mano. Si preferisce far finta di nulla, negare di aver subito un furto; ci si vergogna di ammettere che si è stati derubati, e proprio in mezzo agli amici più cari, proprio dove ci si sentiva più al sicuro, per cui non si stava in guardia, non si era in sospetto nei confronti di alcuno. Quante volte la vittima rinuncia a denunciare l’inganno in cui è caduta, per non aggiungere la beffa al danno. Specialmente le persone anziane che sono state raggirate da qualche abile imbroglione, preferiscono tacere, anche se hanno perso tutti i gioielli, tutti i risparmi; preferiscono soffrire in silenzio, piuttosto che esporsi alla derisione o alla pelosa pietà degli altri.
Ebbene: noi, noi cattolici che abbiamo vissuto e conosciuto la vera Chiesa, ci troviamo, oggi, in una situazione molto, ma molto simile a quella di un anziano che è stato vittima di una turlupinatura. E proprio per questo, perché la nostra testimonianza è essenziale, non dobbiamo rassegnarci, non dobbiamo scoraggiarci, non dobbiamo lasciarci ingabbiare nella nostra vergogna, ma dobbiamo ribellarci e dire a voce alta e forte che un inganno c’è stato, un inganno enorme, sacrilego, il peggiore che mai un credente potrebbe arrivare a credere: l’occultamento della vera Chiesa da parte di una neochiesa falsa ed apostatica, che spaccia per verità le sue menzogne e trascina nell’errore centinaia di milioni di persone, seminando scandalo e provocando amarezza e costernazione nell’anima d’innumerevoli individui. Se noi non parliamo, se noi non denunciamo questa tremenda menzogna, la neochiesa avrà partita vinta. I giovani non sanno, non hanno visto e non possono fare un confronto: cresciuti nel culmine della Grande Menzogna, hanno imparato una serie di eresie e ora credono che si tratti di altrettante verità di fede. Il neoclero non aspetta altro: che trascorra ancora qualche anno, che spariscano i testimoni della vera Chiesa, e che cessi ogni possibilità di veder denunciato l’inganno, il gioco delle tre carte. Certo, chi vuol capire, capisce quel che è successo anche se, per motivi anagrafici, non ha conosciuto la Chiesa di prima del Concilio: basta che legga il Vangelo, basta che s’informi su cosa è la sacra Tradizione, e vedrà che una forzatura c’è stata, anzi, una serie d’innumerevoli forzature, alcune più graduali, altre più brusche, alcune più profonde, altre più superficiali: ma che, messe insieme tutte quante, bastano e avanzano a trasformare completamente la realtà della Chiesa rispetto a ciò che essa era, a ciò che era sempre stata, a ciò che deve essere sempre, se vuol restare la Sposa fedele di Cristo e non diventare un’abietta prostituta, pronta a vendersi al primo che passa, secondo i gusti del mondo. Ma per capire tutto ciò, occorre avere una mente lucida e una volontà esercitata; non lo può fare chi è cresciuto nel conformismo più totale. E la neochiesa è stata molto accorta nel far sì che si spegnesse ogni senso critico ed ogni abitudine all’esercizio della volontà, in modo da addormentare beatamente le coscienze.
La neochiesa ha avuto un alleato formidabile: il mondo. In fondo, s’è trattato d’una strategia geniale perché semplicissima: scegliersi come alleato numero uno quello che era il nemico principale, invertire il fronte di centottanta gradi e trattare da nemici proprio quelli che erano i soldati più leali e valorosi, accusandoli di non volere mai la pace, di essere solo dei fanatici incapaci di dialogare con gli altri e di stabilire relazioni pacifiche col mondo. Il “mondo”, per il cattolico, è l’insieme delle tendenze al male che nascono dalla concupiscenza, triste eredità del Peccato originale. Ma se i membri della Chiesa stessa, e i teologi che si dicono cattolici, a un certo punto dicono che non c’è nulla di male nell’assecondare lo spirito del mondo, anzi, che è cosa giusta e meritoria, perché il mondo è la realtà positiva con la quale il Vangelo deve interagire, ecco che le difese crollano e le porte vengono spalancate al nemico, senza che questo venga più percepito come tale. Prendiamo il caso della liturgia: un parroco, a un certo punto, decide di far vedere ai suoi parrocchiani quanto è bello l’abbraccio fra le diverse religioni, e invita un balletto indù a esercitarsi in chiesa, durante la santa Messa, mescolando gesti e riti dell’induismo con quelli del cattolicesimo. È una novità, è una cosa festosa e variopinta, una cosa che piace ai ragazzi: queste giovanissime danzatrici scalze, che volteggiano sul presbiterio e che lasciano intravedere, ai piedi dell’altare, il fascino misterioso dell’Oriente… È accaduto per davvero, in una parrocchia francese, Barraqueville: basta andare in rete e controllare. È accaduto anche di peggio, per “merito” del solito vescovo modernista, François Fonlupt, nella cattedrale di Rodez, per lo scandalo dei suoi fedeli: i sacerdoti che, durante la santa Messa, si fanno imporre sulla fronte il segno di Shiva, da una “sacerdotessa”. Ecco, questa è una cosa fatta secondo lo spirito del mondo, che incontra l’applauso di molti; ma una cosa profondamente ingannevole, e, quindi profondamente sbagliata. È una mescolanza inaccettabile di sacro e profano, di verità e menzogna. Il cattolico rispetta tutti gli esseri umani e tutte le culture, ma non pone tutte le religioni sullo stesso piano: una sola è la Via che porta alla Verità e una sola è la Via che porta alla salvezza, ed è quella annunciata da Gesù Cristo, e che consiste nel riconoscere che Lui è il Figlio di Dio, venuto sulla terra, morto e risorto per amor nostro, per rimettere i nostri peccati. Chi crede e confessa questo, è cattolico; chi non lo crede, né lo confessa, non lo è.
Cerchiamo di vedere le cose dal punto di vista di un giovane cattolico, o che s’immagina di esser tale perché cresciuto e allevato tra le braccia “amorevoli” della neochiesa progressista e modernista, gnostica e massonica. A cominciare dal paesaggio architettonico, per lui una chiesa è uno di questi orribili edifici post-conciliari che paiono fabbriche o palazzetti dello sport, o eliporti, o centri commerciali; senza campanile, o con un campanile che pare un aborto; senza una croce, una Madonna, un segno visibile della loro qualifica di chiese cattoliche; freddi, funzionali, asettici, privi di anima, privi di raccoglimento, privi di trascendenza, privi di sacralità. Per lui, quella è una chiesa. E la santa Messa, per lui, è un rito in cui la gente guarda in faccia il prete, il quale parla molto, anche troppo; poi tutti si stringono la mano, e intonano “preghiere” che sono litanie laiche e inni alla giustizia sociale, all’inclusione dei diversi, alla immigrazione incontrollata, alla cittadinanza per tutti, e così via; solo, a un certo punto, le persone vanno all’altare, e stando ritte un piedi, protendono le mani e pigliano un pezzetto di pane, se lo mettono in bocca e tornano ai loro posti, guardando sovente l’orologio per controllare che il tutto non abbia a durare cinque minuti più del convenuto, il che coincide con la massima capacità di sopportazione dell’assemblea. In compenso si canta molto, si suona, meglio se con la chitarra, qualche volta perfino si balla, oppure s’invita un corpo di danza esotico; il tutto in un’atmosfera molto rilassata, molto scherzosa, non senza frizzi e lazzi del sacerdote e applausi a scena aperta del “pubblico”.
Questa, per molti giovani cattolici dei nostri giorni, è la santa Messa. La faccenda più misteriosa di tutte è quella dell’Eucarestia: un Sacramento, certo, però, di che cosa si tratti esattamente, non è per niente chiaro. Forse che in quel pezzetto di pane ci sarebbe il Corpo del Signore Gesù Cristo, e in quel calice, che il sacerdote innalza al momento della consacrazione, ci sarebbe il suo Sangue? Difficile da credere: sarebbe un miracolo bello e buono. E non si è sentito dire e ripetere infinite volte, il nostro giovane cattolico, sia dai teologi, sia dagli storici “cattolici”, sia dagli stessi sacerdoti, che, coi miracoli, bisogna andarci molto, ma molti cauti? E il suo insegnante di religione, non gli ha forse detto che angeli e diavoli sono solo delle rappresentazioni simboliche del bene e del male? E che per quasi tutti i miracoli della Bibbia c’è una spiegazione razionale, assolutamente conforme alle leggi di natura? E che, insomma, non è il caso di scomodare il soprannaturale senza necessità, cosi’ come Guglielmo di Ockham raccomandava ai filosofi di non moltiplicare inutilmente gli enti? Sicché, a furia di non scomodarlo troppo, codesto misterioso soprannaturale, il nostro povero ragazzo si è convinto che sia bene non scomodarlo affatto, ma tirarci un rigo sopra e fare come se non esistesse. Pertanto, credere che in quel pezzo di pane e in quel calice di vino ci siano il Corpo e il Sangue di Gesù, è una cosa che gli riesce proprio difficile, per non dire impossibile. E adesso, poi, con la piena riabilitazione di Lutero da parte del papa e della neochiesa, la cosa gli riesce ancora più difficile: perché si sa che Lutero, alla Presenza Reale, non ci credeva troppo. Quanto al fatto che Lutero, per la Chiesa cattolica, resti formalmente un eretico e uno scomunicato, questo è un dettaglio di cui il nostro giovane amico, forse, non è neppure a conoscenza. Quando mai ha sentito parlar di scomuniche, lui, nella neochiesa misericordiosa verso tutti? Ah, sì, quel vescovo francese, come si chiamava, ecco, quel monsignor Lefebvre, quello è stato scomunicato, durante il pontificato di Giovani Paolo II; ma doveva essere davvero un tipo tremendo, un pericolosissimo soggetto, non si sa bene, comunque un pericolo per l’unità dei cristiani, che, gli è stato detto, è il valore più alto di tutti (anche più della Verità).
Ecco: quel che vogliamo fare è prendere idealmente per mano questo ragazzo, e tutti gli altri come lui, e anche tutti i cattolici non più giovani, ma dalla memoria debole o dallo spirito critico ancor più debole, i quali credono che questa, che ci tocca vedere ogni giorno trascinata più in basso, nel relativismo, nel naturalismo, nel soggettivismo, sia la vera Sposa di Cristo, e scuoterli, e metterli in guardia, e dir loro: Attenzione: vi state lasciando ingannare! Vi stanno raccontando un mucchio di menzogne; stanno approfittando della vostra ingenuità! E, quel è che peggio, stanno facendo leva sul vostro istintivo desiderio di vivere secondo il mondo, e non secondo Gesù Cristo. Ricordatevi che le due cose sono opposte e incompatibili. Chi vuol vivere secondo il mondo e indulgere alle brame della carne, deve scordarsi d’essere cattolico e scordarsi Gesù. Non aggiungete la blasfemia all’apostasia. Gesù, nessuno può manipolarlo: nessuno può farne il re d’una religione di menzogne...
Cara Mic buongiorno. Grazie ancora per il lavoro inestimabile che fai con questo blog per la conservazione della Fede in questi tempi di grande confusione e turbamento. Volevo sollecitarti ancora una volta a non lasciare solo don Minutella. È un grande dono di Dio. Un sacerdote ispirato che non ha paura di esporsi. Un sacerdote che puzza di pecore....volevo farti presente che non solo è passato a celebrare il VO, cosa questa già indicativa, ma nella catechesi ultima a Napoli, si nota anche una certa apertura alle problematiche del concilio vaticano II, alle fatto che sia pastorale e non dogmatico, a ciò che questo comporta, al rapporto tra magistero precedente il cvii e alcune proposizioni del XVII stesso. Insomma anche qui mi è parso di ravvisare un sacerdote che, anche alla luce degli imputati che gli sono arrivati da certo mondo della tradizione, si lascia interrogare, e cerca di capire, sempre nel rispetto di Santa Madre Chiesa e senza buttare il bambino insieme all'acqua. Per queste ragioni invito chi può, come lei, per cultura e sensibilità, a contattarlo ad invitarlo, perchè non sia solo. Il Signore ci chiama e ci sta chiamando a raccolta. Nella falsa chiesa i nemici di Cristo e della Chiesa Cattolica sono uniti...non è possibile che noi siamo così divisi e frammentati per distinguo ridicoli...qualcuno diceva che il pavimento dell inferno è lastricato delle teste dei teologi...per dire che il rischio è quello che si perde di vista L essenziale.... la prego di scusare la mia intraprendenza. Grazie link alla catechesi: https://m.youtube.com/watch?v=iv4rrglHyAs
RispondiEliminaVeramente imperdibile, questo articolo di Francesco Lamendola, come molti altri suoi articoli di impronta antimodernista, del resto. Interessante notare come molti portali cattolici lo abbiano riproposto (cfr http://opportuneimportune.blogspot.com/2017/12/uno-splendido-articolo-di-francesco.html, ed anche http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV2254_Lamendola_Apocalypse_Bergoglio.html ), oltre a riproporne spesso altri suoi. C'è molto bisogno di gente combattiva, innamorata di Cristo e della Sua vera Chiesa, che non si tira indietro; penso anche al professor Luciano Pranzetti, altro studioso , grande esperto di Dante Alighieri, pittore e restauratore di arte sacra, oltre coraggioso difensore della vera fede cattolica (più volte ha ripreso papa Francesco con lettere pubbliche ; in occasione del viaggio di Bergoglio a Lund, a proposito di Amoris Laetita)).
RispondiEliminaStraordinario e coraggioso. Ci vogliono convincere che per duemila anni i fedeli hanno preso un abbaglio.....ci trattano come vittime di una "fake news"....la Chiesa Cattolica esistette, esiste, e sempre esisterà!
RispondiEliminaN.B.: Importante accusa aperta contro Papa Bergoglio anche da parte di don Gerald Murray (dell'Arcidiocesi di New York), canonista e già noto, anni fa, per la sua tesi di Licenza in Diritto Canonico (in seguito ha ottenuto anche il Dottorato) alla Gregoriana in cui dimostrava la nullità della scomunica contro Mons. Marcel Lefebvre.
RispondiEliminaQuesta la notizia data da Gloria Tv (c'è anche il video di EWTN):
'Francesco sta scusando il peccato'.
L'interpretazione di papa Francesco dell' Amoris Laetitia sta "creando più confusione" e costituisce "un serio problema", dichiara don Gerald Murray, avvocato canonico e sacerdote di New York.
Parlando a EWTN, Murray ha spiegato che Francesco sta cercando di guadagnare consenso per il suo [errato] credo che la disciplina precedente fosse "troppo dura" e che dobbiamo andare caso per caso. Ma Murray risponde che "non esiste eccezione caso per caso" sottolineando i limiti del potere papale, dato che un papa "non può svegliarsi e dire che c'è una categoria di adulteri che non chiamiamo più adulteri."
Secondo Murray, non è compito del papa aiutare le persone scusare comportamenti peccaminosi. Murray tuttavia riconosce che "questo è il punto in cui siamo [al momento]".
https://gloria.tv/article/6HH3YDgvsC4M68nfhNXY9utMU
La Santa Madonna della Molletta può, a ragion veduta, essere pregata anche da queste parti.
RispondiEliminaVedi: Stilum Curiae,http://www.marcotosatti.com/
Dice:
RispondiElimina"In compenso si canta molto, si suona, meglio se con la chitarra, qualche volta perfino si balla,..."
Eccoli:
https://www.facebook.com/esseresobri.official/posts/1971956006358024
http://www.eponymousflowerblogspot.it.broadcaster of the archidiocese of toledo recommends liberation theologian.
RispondiEliminaGuai a voi, superbi, che avete offeso sin nel profondo la fede delle persone semplici. A voi demagoghi che avete promesso tutto a tutti. A voi infedeli pastori che avete svenduto il tesoro di Cristo per un piatto di lenticchie di Francesco Lamendola
RispondiElimina...
...Ebbene: questo neoclero arrogante, temerario, spergiuro, ha passato il segno: e la misura è colma. È riuscito a far arrabbiare i miti, a esacerbare i semplici, a esasperare gli umili; è riuscito a sollevare in un moto d’incontenibile ripulsa, tutto un mondo di persone che non hanno mai cercato la contesa, che non hanno mai avuto gusto per le polemiche, e che non chiedevano altro che di lasciarsi guidare dai loro pastori: ma non in una direzione qualsiasi, bensì nella verità, come sempre aveva fatto il clero in questi duemila anni di storia. È successo un fenomeno analogo a quello che ha destato l’indignazione, la rabbia e la volontà di resistere in milioni di cittadini, abbandonati dalle autorità e traditi dallo Stato, posti alla mercé di un’invasione incessante, aggressiva, insopportabile, che mette in pericolo la pace e la sicurezza quotidiana del popolo e che rischia di decretare la scomparsa dell’Italia e della sua millenaria civiltà dal novero delle realtà di questo mondo. Anche milioni di cattolici si sono sentiti beffati, abbandonati, traditi, presi in giro dal clero di cui si fidavano, al quale si erano rimessi docilmente, come sempre è stato, generazione dopo generazione. Ma, questa volta, qualcosa è scattato. Perfino i più dolci, i più mansueti, i più tranquilli, si stanno scaldando. Come si può ascoltare un papa che proferisce vere e proprie bestemmie....
http://www.accademianuovaitalia.it/index.php/cultura-e-filosofia/la-contro-chiesa/3584-guai-a-voi
Volevo sollecitarti ancora una volta a non lasciare solo don Minutella. È un grande dono di Dio. Un sacerdote ispirato che non ha paura di esporsi. Un sacerdote che puzza di pecore ecc. ecc.
RispondiEliminaDice don Minutella: «Vescovo Corrado (Lorefice), ti sei messo contro un profeta!». Immaginatevi il Battista che se ne fosse uscito con una battuta simile: invece di ammonire Antipa – «Non ti è lecito prendere la moglie di tuo fratello!» – un avviso un po’ mafioso del tipo «ti sei messo contro un profeta: mo so' cavoli!».
Un giorno gli si sente dire «Io amo il concilio vaticano II!», e la volta dopo sostiene, come ci ricorda Alex da Roma, che si nota (in lui) anche una certa apertura alle problematiche del concilio vaticano II; ma poi difende a spada tratta von Balthasar – di cui si dice esperto – e tutto il resto: «Vi sbagliate su di lui», afferma.
Costui pubblica libri, peraltro “ripresi” da chi sa davvero il fatto suo, in cui sostiene di essere l’ “antagonista del falso profeta”, il ”minore di Maria” protetto da San Michele. Insomma, fa profezie su se stesso, che purtroppo per lui non si avvereranno.
Circolano da tempo immagini che ritraggono don Minutella con la ferula pontifica stretta in pugno: un fotoritocco che egli mai si è sognato di censurare e di cui nemmeno ha voluto scoraggiare la diffusione. Egli ormai si è talmente immedesimato nella parte da arrivare a credere davvero di essere degno – parole sue – di una investitura dall’Alto, che sarebbe auspicabile trovasse l’appoggio anche di alcuni cardinali, quali Burke e Sarah.
A me pare che si stia toccando davvero il ridicolo, andando appresso a costui: ma avete mai sentito come parla!? Con quale tono di voce artefatto e – almeno per me – insopportabile ad ascoltarsi!?! È vero che ogni scarrafone è bello a mamma suia, ma non credo affatto che la Tota pulchra sarebbe arrivata a tanto ...
Ora Minutella e' come Giovanni Battista. Evidentemente Gesu' sbagliava, quando diceva che non c era nessuno piu' grande di Giovanni Battista....ma il piu' PICCOLO NEL Regno era piu' grande di Lui. Non mi dite che Minutella e' gia' nel regno pieno, ancora in vita...vi prego
EliminaOra Minutella e' come Giovanni Battista. Evidentemente Gesu' sbagliava, quando diceva che non c era nessuno piu' grande di Giovanni Battista....ma il piu' PICCOLO NEL Regno era piu' grande di Lui. Non mi dite che Minutella e' gia' nel regno pieno, ancora in vita...vi prego
EliminaSe tutte le religioni fossero via di salvezza non avrebbe senso l'incarnazione di Gesù.
RispondiEliminaIl Credo dice"..per noi e per la nostra salvezza discese dal cielo..". Perché sarebbe sceso in Terra, ed offerto se stesso passando dal dolore se avessimo potuto ottenere salvezza in una qualunque altra religione?
Affermare l indifferentismo religioso equivale a rinnegare il Credo, dunque a non professare la fede.
La salvezza viene da Cristo che, vero Dio e vero uomo, a pagato il nostro riscatto con la sua vita perfetta offerta in sacrificio per noi.
Questa é la buona novella da ricordare.
Don Minutella non lo conosco e non ho il tempo di approfondire. Non ho letto il suo libro ma se è vero quel che riferiscono ci andrei caduta. Ho cercato un contatto a suo tempo ma non ho avuto risposta.
RispondiEliminaHo ascoltato solo i primi 10 minuti del video di don Minutella, non avendo il tempo per il resto.
RispondiEliminaFin dall'inizio fa la solita solfa sui 'lefebvriani, o i tradizionalisti in genere' che considerano il Vaticano II come fonte di ogni male, e il gruppo 'progressista' che invece vorrebbe addirittura un Vaticano III per proseguire nello sfascio.
Parla di punti problematici presenti nei testi conciliari. Cita con grandi elogi von Balthasar e Ratzinger.
La sua conclusione, a mio avviso (ma ovviamente vado 'a fiuto'), è già chiara da queste premesse: ci sono sì dei problemi nel Vaticano II, ma possono essere risolti con l'"ermeneutica della riforma, del rinnovamento nella continuità dell'unico soggetto-Chiesa" di Papa Ratzinger.
Si capisce che auspicherebbe, come soluzione, un futuro Benedetto XVII, cosa che però servirebbe solo a rallentare un po' la corsa verso l'abisso.
@ anonimo delle 19:43
RispondiEliminaRiferisci fatti dei quali non ho evidenza diretta e pertanto non prendo posizione. Però ciò che dice lo posso ascoltare e trovo che non dica nulla di sbagliato. Per quanto riguarda Von BAlthasar, ho chiesto a mio cugino sacerdote e anche lui mi dice che il fatto che sia eretico è tutta una grande sciocchezza di chi parla con superficialità senza aver approfondito. Von BAlthasar non afferma che L inferno è vuoto! Tutt'altro. Invece ha combattuto contro L eretico Ranher.
Il problema se mi permetti è che ci sono pochi pochissimi sacerdoti come don Minutella, che parlano chiaro, si si no no. Che fanno nomi e cognomi. Che non temono nulla perchè evidentemente sanno di godere della protezione del Cielo. È se Dio è con me chi è contro di me??
A scanso di equivoci, vorrei dire che io sono di Roma, non ho mai conosciuto personalmente don Minutella nè mi paga per fare pubblicità. Semplicemente nel suo modo di parlare, che non è artefatto, anzi, si ravvisa l'ispirazione del Cielo. O forse vogliamo equiparare il modo di parlare di don minutella a quello di don leonardi dell opus dei? Oppure a quello di tanti sacerdoti che non ti comunicano nulla?
@ Mic
Anche di Padre Pio di dicevano molte cose, e si vociferava. Senza voler fare accostamenti indegni, tuttavia vorrei sempre sottolineare che è meglio lasciare le voci i sentito dire e giudicare su ciò che si conosce direttamente o per il tramite di persone fidatissime.
Bergoglio ha comandato a Parolin la pubblicazione della sua risposta ai vescovi argentini sotto forma di "lettera apostolica" nel mese di giugno quando dunque aveva già sulla sua scrivania la lettera del cardinal Caffarra che gli domandava un`udienza, lettera che sappiamo è stata ignorata, come tutte le altre iniziative, con un irrispetto=maleducazione indegni di un Successore di Pietro.
RispondiEliminaNe parla Magister qui:
http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2017/12/13/il-papa-ha-parlato-ma-i-dubbi-non-sono-spariti-e-nemmeno-il-cardinale-caffarra/
Un passaggio di un libro con le omelie e discorsi del cardinal Caffarra:
LE CINQUE INSIDIE PER LA CHIESA DI OGGI
"L'alternativa ad una Chiesa senza dottrina non è una Chiesa pastorale, ma una Chiesa dell’arbitrio e schiava dello spirito del tempo: "praxis sine theoria coecus in via", dicevano i medioevali.
Questa insidia è grave, e se non vinta causa gravi danni alla Chiesa. Per almeno due ragioni.
La prima è che, essendo la "Sacra Doctrina" niente altro che la divina Rivelazione del progetto divino sull’uomo, se la missione della Chiesa non si radica in essa, che cosa la Chiesa dice all’uomo?
La seconda ragione è che quando la Chiesa non si guarda da questa insidia, rischia di respirare il dogma centrale del relativismo: in ordine al culto che dobbiamo a Dio e alla cura che dobbiamo all’uomo, è indifferente ciò che penso di Dio e dell’uomo. La "quaestio de veritate" diventa una questione secondaria."
Alex, su YouTube trovi conferenze di eccellenti teologi sugli errori di Von Balthasar.
RispondiEliminaPer il parroco vicino casa mia, non solo von Balthasar, anche Kasper è perfettamente ortodosso.
Chiaro il concetto?
Su don Minutella ci andrei cauto.
Antonio
Quando ho letto che nemmeno Gesu' Cristo, alla sua parusia potrebbe cambiare le sue parole...son rimasto perplesso.
RispondiEliminaPoi ho pensato: ma e' piu' importante Gesu' Cristo o la chiesa?
In questo vortice, in questa guerra, in questa gara a chi piu' e' colto, partecipo pure io.
Nella leggenda del grande inquisitore Gesu' torna, l inquisitore lo riconosce, ma gli prega di andarsene. La sua istituzione valeva piu' della salvezza?
@ Luisa
RispondiElimina"L'alternativa ad una Chiesa senza dottrina non è una Chiesa pastorale, ma una Chiesa dell’arbitrio e schiava dello spirito del tempo: "praxis sine theoria coecus in via", dicevano i medioevali.
Questa insidia è grave, e se non vinta causa gravi danni alla Chiesa"
A mio avviso il problema è che non siamo di fronte ad uno sbandamento tale per cui si decide che la dottrina deve lasciare il passo alla pastorale o alla prassi. Invece siamo di fronte ad una impostura religiosa, fatta di cardinali vescovi e sacerdoti, che di fatto, sotto il paravento della "prassi che deve prevalere sulla dottrina", sta SOSTITUENDO la Dottrina Autentica con una nuova dottrina che è impostura che è dottrina dell'uomo che si erge lui stesso a dio e a giudice ed arbitro di sè stesso. Quindi, quando questi ci dicono che la prassi prevale sulla dottrina, non è che non abbiano una loro dottrina, nè che rinuncino ad imporre una, tut'altro, essi mirano ed invero vi stanno riuscendo da 50 anni e sono sul punto di terminare l'opera di sostriturire la Vera Fede Cattolica con una nuova è falsa fede e dottrina, la quale dovrà, ed invero lo imporranno, guidare una nuova prassi.
L Apocalisse di Giovanni, ma invero tutti i Santi Papi lo hanno fatto mirabilmente, ci mette in guardia dalla Bestia che mira a distruggere la Chiesa è la Sana Dottrina per imporre la dottrina dell'uomo artefice di sè stesso. Questa Bestia è la Massoneria. Non dovremmo stancarci mai di denunciarla, e di studiarne i meccanismi ed i rituali segreti, anche in questi siti, giacchè a mia avviso la questione delle infiltrazioni massoniche nella Chiesa non è un tema per complottasti, se Santi Papi come Pio IX e Leone Xiii l'hanno indicata come Inimica Vis è nemica al tempo stesso di Dio della chiesa e della Patria. Come possiamo noi disinteressarcene o ritenere che sia un tema non legato alla attuale crisi della Chiesa e della dottrina?? Purtroppo anche su questo blog faccio fatica a vedere affrontata, seriamente e in maniera scientifica, questa questione, che è centralissima e che rappresenta il cuore del problema. Sconfitta la Bestia, la massoneria, la Chiesa rifiorirà e con essa la società tutta. Ma fino a quando si ha timore di parlarne non si prenderà mai il toro per le corna...
@Alex Però ciò che dice lo posso ascoltare e trovo che non dica nulla di sbagliato.
RispondiEliminaMagari è così (lasciamo perdere per un attimo le questioni teologiche su von Balthasar e CVII), ma il punto importante del commento dell'anonimo delle 19:43 è che "suona male". Il ruolo che vuole intraprendere, quello del fustigatore del clero eretico e corrotto, è delicatissimo e richiede sia una sostanza impeccabile che una forma impeccabile; e l'umiltà è una qualità imprescindibile in questo contesto. L'anonimo ha ragione: quel "ti sei messo contro un profeta" la dice tutta. Non sto dicendo che don Minutella sia cattivo: penso che sia sinceramente disgustato, come tutti noi, e si senta spronato ad agire, oltre che parlare, perché non ne può più e per sincero amore di Cristo. Chi tra noi non si prefigura la scena del bambino che dice "il re è nudo", davanti a tutti, così finalmente la situazione si sblocca? Ma se Dio non ci chiama, non tocca a noi prendere l'iniziativa. Ecco, io penso che don Minutella vuol andare di sua volontà in una certa direzione, ma Dio non l'ha chiamato proprio lì (almeno per ora).
Cerco di spiegarmi meglio con un esempio personale. Io ho un problema tra me e l'Eucarestia: la mente capisce, ovviamente non il senso del mistero, che non è alla nostra portata, ma che lì c'è il Mistero, il più grande dell'universo. Crede che lì c'è Cristo, sotto le specie del pane e del vino. Crede che alla Consacrazione io sono sotto la Croce sul Golgota. Ma il cuore a volte non segue, è distratto. Eppure, mi dico, dovrei fremere ogni volta, di gioia e di dolore; quello che provo in piccolo dinnanzi ad una delle tante cose belle, terrene, che Dio mi dona dovrebbe avvenire, moltiplicato all'infinito, davanti a Cristo vivente. Questa mancanza, questa disconnessione mi fa soffrire ed è il segnale che c'è un vuoto da colmare. La scorsa primavera mi sono confessato e sono tornato a ricevere la Comunione dopo molti anni. Mi sono comunicato poche ore dopo, ed è stato un momento molto importante. Tanto importante che mi sono costruito mentalmente, nell'attesa, un contesto di eccezionalità dell'evento, però molto "emozionale"; mi venivano in mente cose tipo i santi che quando si comunicavano si sollevavano da terra. Quando poi mi sono comunicato, non solo - ovviamente! - non mi sono sollevato da terra, ma il Signore mi ha dato una bella ridimensionata, mettendomi una piccola spina. Mi ha detto: "L'intenzione è buona, ma stai cercando di fare troppe cose da te; quella mancanza la posso colmare Io, non tu da solo. Non sei tu che ti alzi verso di Me, sono Io che ti vengo a prendere. Invece tu, con troppi pensieri per la mente, non riesci ad ascoltarMi mentre ti dico come fare; devi fare un grande silenzio tutto intorno a te; stai calmo, prega, non aver fretta e abbi pazienza.".
Questo problema è insidioso, perché Satana riesce a penetrare in queste situazioni con il massimo delle sue arti subdole, sfruttando a suo vantaggio il nostro entusiasmo, che di per sé è buono. Ho l'impressione che Don Minutella sia in una situazione simile.
@ anonimo delle 10:49
RispondiEliminaMi scusi ma chi dice che don Minutella è San Giovanni BATTISTA???? Lo afferma lei!!! Tanto per infangare un sacerdote di Dio. Don Minutella è don Minutella e Dio su di lui ha i suoi progetti. Mi pare sia un sacerdote umile e che per nulla si erge a Santo, o papà o altro...come al solito la macchina del fango è all opera. Ma questo è proprio segno che ciò che fa disturba fortemente satana....
Ma basta infangare, senza peraltro metterci il nome, santi sacerdoti di Dio. Forse che si vuole far tacere la voce del dissenso e della critica???
@anonimo 9:55
RispondiEliminaTi ringrazio. Premetto che ai fini della salvezza mia personale Von BAlthasar non è essenziale nè mi appassiona più di tanto. Detto questo ho visto su YouTube alcune lezioni di teologi illustri con diecimila cariche e titoli parlare di eresie di Von BAlthasar ma al tempo stesso ho notato che alcuni facevano rilevare errori di metodo e merito in queste analisi fatte da dotti teologici.
Inoltre, vorrei rilevare che se proprio devo fidarmi di un teologo, mi fiderei di più del mio amato Papa BXVI, che credo non sia L ultimo dei teologi,ed il quale ha detto su Von BAlthasar che: " è una guida autorevole " http://w2.vatican.va/content/benedict-xvi/it/messages/pont-messages/2005/documents/hf_ben-xvi_mes_20051006_von-balthasar.html
"Le religioni orientali sono forme di vero paganesimo" ha detto il vescovo del Burkina Faso, Basile Tapsoba, 75 anni, rispondendo alla domanda di cosa pensi dell'affermazione di papa Francesco che le parole del Buddha possano essere una guida per i cristiani.
RispondiEliminaParlando a La Fede Quotidiana, Tapsoba ha confermato che "la religione di Buddha e tutte quelle orientali non sono compatibili col cristianesimo."
Ha fatto notare che Gesù ha detto che non possiamo avere due Maestri: "O lui o altri e bisogna scegliere, mai le vie di mezzo."
Cara Mic, rilevo che, quando si prova a giudicare l'opera di una qualsiasi persona, si ripresenta come una costante matematica una divisione in due fronti contrapposti fra noi commentatori: quelli con il pollice verso e quelli con il pollice in su. A riguardo di don Minutella dico la mia: sto cercando anch'io di ben comprendere il suo pensiero e quindi non mi permetto di darne un giudizio, ma ammetto che di lui sono rimasto affascinato per la intraprendenza e per il coraggio non comune. Oltretutto, per me in questi tempi funesti vale oltremodo il detto: i nemici dei miei nemici, sono miei amici e pertanto chiunque si oppone all'insopportabile regime bergogliano, sia esso un chierico o un laico, senza alcun dubbio e sensa temporeggiare lo annovero fra i miei amici. Ergo, don Minutella è un mio amico!
RispondiElimina@ Fabrizio Giudici
RispondiEliminaFabrizio ti ringrazio. Condivido sopratutto il tuo modo pacato di presentare le tue perplessità e dubbi. Ripeto, io non lo conosco, me ne sono fatto una idea, forse sbagliata, forse giusta, da quello che ho sentito nei suoi video di catechesi e nelle sue omelie. È non ho rilevato in quello che ho sentito alcunché di sbagliato. Certo, un uomo, ed un sacerdote, appassionato, a volte con toni forti, ma come dovrebbero usarli tutti coloro che sono scandalizzati dal veder prostituita la Chiesa, resa merce sia scambio, tradita, afflitta. Per quanto riguarda quella frase riferita, io non ho sentito il contesto, il tono ( mi insegnerai che il contesto ed il tono sono importanti) ma anche qui non riesco a ravvisarne una colpa tanto grande come quella di Bergoglio, Card Marx, Card Kaspert, Enzo Bianchi etc.. etc.. per me è un modo di dire. Partendo dalla premessa che lui ha detto pubblicamente che ha ricevuto mandato dalla Madonna alla qual cosa tu puoi legittimamente creder eoppure no, ma se così fosse è chiaro che lui agisce spinto da una Forza che non viene da lui. Animato da una Forza che non viene da lui. Pertanto, in talmsenso è un Inviato. Ed in talmsenso un Profeta è un inviato, uno che parla perchè Altri gli dico di parlare e denunciare cose che vede contrarie a Dio. Ora che male ci sarebbe, in tale contesto, a dire "attento a metterti contro un profeta di Dio"?? Io non ravviso alcun errore ne mancanza di superbia, solo un dato di fatto. Ripeto, nella premessa che si creda che abbia ricevuto incarico dalla Madonna. Ma questo non è verità di fede e solo il tempo lo dirà, oltre ovviamente ai frutti che porterà l'albero Minutella. Ti ringrazio se vorrai dirmi cosa vi è di sbagliato in questo mio ragionamento. Grazie alex
Lei non pubblica chi e' in "disaccordo" con voi. Solo per dirle....se Bergoglio fosse un papa rinascimentale vi avrebbe fatto ardere; se non fosse misericordioso qualcuno avrebbe "perso la testa". Saluti, mi ricordi nelle preghiere!
RispondiEliminaE' falso che non pubblico chi è in disaccordo. Semplicemente non pubblico chi lancia anatemi senza argomentare e magari parla di 'antipapi' e compagnia cantante, da quale cattedra senza nessuna motivazione teologica o canonica?
RispondiElimina@ anonimo delle 13:31
RispondiEliminaquesta è casa della dott.ssa Guarini e, sebbene anche io tra me e me mi sia ogni tanto lamentato che qualche mio commento forte non sia stato pubblicato, in ogni caso resta il fatto che a casa sua uno fa quel che gli pare e se non ci stiamo bene qui siamo liberi di andarcene. Inoltre la dott.ssa Guarini ha in ogni caso responsabilità di ciò che pubblica, molte volte, o e nel suo caso proveniente da ANONIMI, e pertanto è giusta una sorta di scrematura.
Detto questo vengo al merito del suo commento che neppure sarebbe da commentare. Il Papa ci farebbe ardere se non fosse misericordioso???? Ahhhaaaaa Si vede che lei è un modernista. Ora voglio essere anche io, per un attimo, modernista e le dico che: Libera chiesa in libero stato...siamo nella repubblica italiana e facciamo e diciamo quel che ci pare...avete sempre criticato e boicottato i papi precedenti, inclusi GPII e BXVI, il quale ricordo per la gente come lei, in un suo viaggio subì anche L affronto da parte di molti vescovi e cardinali tedeschi di non vedersi stretta la mano!!!! È che dire dei prelati che L hanno spinto alle dimissioni??? Ora lei si scopre papista e rivendica il potere supremo del suo idolatrato vescovo di Roma per imporre il silenzio su un magistero che è scandaloso...troppo facile...le dico anche che con orgoglio e fierezza, anche se mi fossi trovato come dice lei in un epoca nella quale il Papa poteva mandare al rogo, avrei detto le cose che dico oggi a difesa della Verità giacche per Gesù si deve essere disposti a dare anche la propria vita.
Infine la prego di metterci la faccia con nome e cognome piuttosto che scrivere sotto anonimato. Già questo la qualifica e squalifica...cordialmente alex
Non potete però negare che oggi come mai si distingue bene tra il grano verace e la zizzania.
RispondiElimina@Alex
RispondiEliminaEd in talmsenso un Profeta è un inviato
Formalmente è corretto. Chiunque di noi, nel momento in cui dice che nella Chiesa ci sono molte cose che non vanno, agisce su impulso dello Spirito Santo, e si può parlare di profezia. Ma, nota, nessuno si presenta all'interlocutore con un "io sono un profeta". Non quelli che hanno pubblicato le correzioni filiali; non i Quattro Cardinali; non mons. Schneider; neanche Ratzinger, quando pure ha profetizzato sul "piccolo gregge", lo ha fatto; neanche il card. Burke quando recentemente ha parlato di "ultimi tempi"... Neanche Suor Lucia e nessuna delle veggenti, pur quando ha dovuto richiamare con forza la Chiesa perché non la ascoltava.
Proprio l'evitare di mettere l'accento sul vettore del messaggio, ma mantenerlo sul contenuto, è un segno di umiltà...
"Infine la prego di metterci la faccia con nome e cognome piuttosto che scrivere sotto anonimato. Già questo la qualifica e squalifica..."
RispondiEliminaEra da un pò di tempo che avrei voluto scrivere quanto segue: "Cara Mic, mi chiedo in quali situazioni sia giusto e giustificabile mantenersi anonimi. In una discussione teoretica a mio parere è ininfluente presentarsi con il proprio nome o mantenersi anonimo. Ma quando si vuole giudicare specificamente una persona sia a riguardo delle sue azioni che per il suo pensiero, credo che sia come minimo un obbligo morale identificarsi, oppure tacere! Non mi risulta oltretutto che ci sia mai stato un giudice che amministrasse la giustizia con un cappuccio in testa per non essere identificato".
RispondiEliminaChi è la Bestia dell'Apocalisse?
Forse la Massoneria? Nell'Apocalisse le Bestie sono tre. La prima è Satana, l'Angelo ribelle, che viene precipitato da Michele e dai suoi angeli dopo una lotta cosmica. La seconda è la bestia dal mare e la terza dalla terra. Secondo le interpretazioni tradizionali erano simboli dell'Anticristo, in tutta la sua potenza, politica e di seduzione culturale; ma poteva anche essere un'immagine negativa dell'impero romano (che certo non era rappresentabile come l'Anticristo-vedi Tertulliano, Apologetico).
Sulla bestia è poi seduta Babilonia o la "Grande Meretrice" intesa da alcuni come la Roma del tempo, persecutrice, da altri come simbolo della società anticristiana, in generale. (Apoc., 12, 13, 17, 18).
La Massoneria, con il suo credo laico e anticristiano, il suo deismo, la sua filosofia "naturalistica", etc., può naturalmente esser ricompresa nei simboli delle Bestie dell'Apocalisse o di Babilonia, in quanto simboli della società anticristiana.
Ma vedere solo nella Massoneria il significato di quel simbolo, non è po' riduttivo?
La Massoneria è oggi certamente uno dei fattori della dissoluzione imperante. Ma farne addirittura il motore (occulto) della storia, lo trovo come minimo eccessivo.
Si dice che quando fu presentato a Pio IX il famoso rapporto sull'infiltrazione massonica nel clero, Pio IX, vista la vastità impressionante del fenomeno, decidesse di non far nulla e facesse distruggere il rapporto stesso. Personalmente, non ritengo molto attendibile questa storia. Se vera, allora Pio IX avrebbe mancato al suo dovere di Papa, di fare piazza pulita nel clero. Ma Pio IX non sembrava tipo da "desistere" di fronte ad un compito del genere.
"Eliminate la Massoneria e la Chiesa rifiorirà". La grave e prolungata crisi della Chiesa, che portò poi allo scisma protestante, al luteranesimo,al calvinismo, alle guerre di religione, insomma al tracollo della Cristianità occidentale, scoppiò ben prima della nascita della Massoneria (1717).
PP
Sono Alex da ostia
RispondiEliminaLeggendo il sito del prof Amendola. Trovo Delle cose che condivido. La condanna della psicanalisi. Certo lui dice che e' magia nera. Io mi accontento di dire che e' una religione spacciata per scienza. Al contrario di etiche "scientifiche": spacciate per religioni.
RispondiEliminaAnonimo delle ore 22:02
RispondiElimina"Alex da ostia"
è inutile che lei faccia lo spiritoso! Mi meraviglio che Mic non l'abbia ancora censurata. Per sua informazione anche se io scrivo e mi firmo con Alex da Roma, la dott. Guarini conosce la mia identità, cosa che invece dubito di lei. Comunque se è quell'anonimo che ha scritto che Bergoglio avrebbe dovuto metterci al rogo, le dico che il mio rammarico è che i Papi precedenti Bergoglio non abbiano messo al rogo o scomunicato i modernisti come lei....se lo avessero fatto, loro si davvero misericordiosi e magnanimi ed umili (vedi BXVI), a quest'ora non avremo neppure avuto il problema Bergoglio (giudicato dal suo stesso superiore (padre kovelbac) inadatto a diventare vescovo! Ma sappiamo bene che basta la frequentazione assidua di certi gruppi di potere e di "elite" nonchè l'appoggio di certe "mafie" per arrivare al vertice...
@PP ore 21:44
RispondiEliminaLa ringrazio per le sue osservazioni condivisibili. Certo che se anche JFKennedy un mese prima di morire decise di andare in onda denunciando clamorosamente e pubblicamente la massoneria ed indicandola come un cancro per la società, le istituzioni, la patria, per lo stesso istituto della democrazia, ci sarà pur certo un motivo. L'appartenenza a logge massoniche, che nella segretezza e nel vincolo legato al ricatto trovano la loro forza, è contraria a Dio alla Patria e alla Chiesa ed è contraria alla Democrazia. Disse Kennedy che la sola idea di massoneria è ripugnante. Ora affermare che la massoneria non sia uno dei motori occulti della storia odierna, quando è dietro le principali guerre e ha già architettato la terza guerra mondiale (vedi Mazzini e pike) o sappiamo essere dietro I principali avvenimenti della storia moderna, è a mio avviso fuorviante. Dire che la massoneria non è il problema quando papa leone xiii l'ha indicata come inimica vis... pensate che anche personaggi non cattolici, ma certamente con una sensibilità maggiore di certi cattolici moderni, quali ad esempio L evangelico Giacinto Butindaro, sta da tempo gridando e dando L allarme sulle infiltrazioni massoniche nelle ADÌ volte a creare la Religione Unica Mondiale con le altre, inclusa la chiesa Cattolica.....qui riporto il link del discorso di Kennedy tradotto in italiano http://www.adriano.casissa.it/2011/11/16/discorso-di-john-fitzgerald-kennedy-su-massoneria-societa-segrete-e-liberta-di-stampa/
Qui il link al discorso originale in inglese con la viva voce del presidente, che forse pagò la vita per questo è per L aver deciso con un suo decreto di ridare la moneta al popolo .... https://m.youtube.com/watch?v=8RbPY5uh3uI
se poi ancora non si ritiene che la massoneria sia non un problema, ma il problema principale, inviterei ad approfondire il tema della morte della quattrocchi o a leggere cosa dice il magistrato Paolo Ferraro o L avvocato Paolo franceschetti o la carlizzi, o il giudice imposimato....oppure il memoriale Calcara del Giudice Paolo Borsellino (leggetelo per capire come funziona anche il Vaticano) ci sarà pure un motivo se gente coraggiosa e di grande cultura, Cattolica è atea, che ha il coraggio di denunciare pubblicamente le associazioni segrete ed il loro funzionamento, papà con la vita...o no??? Con la vita! cordialmente
Trovo l'articolo di Lamendola eccellente.
RispondiEliminaCome del resto tutti gli altri suoi articoli del sito accademianuovaitalia.it.
E' colto, ha una mente lucida e ben illuminata da una fede autentica, scrive benissimo, con grande chiarezza e scorrevolezza, riunisce bene analisi e sintesi.
E soprattutto, ultimamente, sta assumendo posizioni ancora più decise.
Visto che i cardinali, compresi quelli dei dubia, sembrano essersi assopiti, come gli Apostoli nel Jetsemani, che Dio benedica e assista intellettuali come Lamendola, soprattutto se lo dovessero attaccare in qualche modo.
Quelle che dice non sono cose nuove, in questo blog sono state evidenziate forse anche prima da Maria e da altri.
Ma il punto non è se siano nuove o meno, o chi le dice prima, ma che vengano ribadite, annunciate e proclamate incessantemente, come una preghiera, in forme diverse e da tutti i pulpiti, soprattutto da coloro che, contrariamente al sottoscritto, hanno un nome, per consacrazione, pubblicazioni e studi, o una carriera, una capacità, un pubblico e un'autorevolezza per farlo.
Anche noi anonimi fedeli, qui, ci ripetiamo, ma ci fa bene, perché ci chiarisce le idee, ci arricchisce vicendevolmente e ci fortifica e conferma nella vera fede cattolica, ci fa rimanere uniti e forti in questo tempo di grande tempesta.
Tra le varie affermazioni, nell'ipotetico discorso ai giovani sprovveduti nati nellaneo-chiesa, Lamendola ricorda una cosa che per noi e' scontata, quasi banale, ma che nella massa, nei giovani di cui parla - e in alcuni miei familiari - non lo e' piu'!
"... una sola è la Via che porta alla Verità e una sola è la Via che porta alla salvezza, ed è quella annunciata da Gesù Cristo, e che consiste nel riconoscere che Lui è il Figlio di Dio, venuto sulla terra, morto e risorto per amor nostro, per rimettere i nostri peccati. Chi crede e confessa questo, è cattolico; chi non lo crede, né lo confessa, non lo è"
Nelle mie conversazioni con tutti i miscredenti o cattolici traviati, mi trovo sempre a ribadirlo, ed e' sconfortante.
Ne' ricordo di averla sentita in omelie domenicali e ora meno che mai, essendo affermazione per nulla ecumenica, escludente, afferma che esiste un Dio cattolico, va contro Francesco...
Su Don Minutella, che ha monopolizzato il tema, inizialmente avevo anche io gli avevo dato il mio sostegno, ma fui troppo avventato.
Sul CVII, come gia' evidenziato, si contraddice chiaramente e dopo
aver visto un video in cui afferma che Padre Pio parla attraverso di lui, con la voce contraffatta sopra evidenziata, come se fosse una specie di medium, diffido fortemente.
Sembra che viva con delle ragazze, sue "suore", cosa che non mi sembra tanto opportuna, ne' per un umile sacerdote ne' tantomeno per un profeta, come 'modestamente' dice essere.
Non mi sembra che San Pio e altri santi e sante abbiano mai dichiarato di essere "profeti" o portavoce di altri santi.
RispondiEliminaKennedy che denuncia la massoneria, una famosa bufala
E'noto che nel discorso di JFK alla stampa, dopo la magra colossale della fallita invasione di Cuba orgaanizzata dalla CIA, il Presidente volle ribadire alcuni punti fondamentali, in America, del rapporto tra segreto (di Stato) e libera stampa. Nell'ambito di questo discorso, fece riferimento in generale all'avversione americana per le società segrete ("the very word 'secrecy'is repugnant in a free and open society, and we are a people inherently and historically opposed to secret societies, to secret oaths and to secret proceedings...)" per respingere l'accusa della stampa che il governo USA si era comportato come una di loro organizzando in segreto la fallimentare spedizione alla Baia dei Porci e imponendo poi il segreto di Stato sulle informazioni relative o parte di esse.
Di denuncia della Massoneria in quanto tale, nemmeno l'ombra. Per sostenere quest'accusa il suo discorso viene in genere citato estraendo il passo sopra ricordato e riferendolo alla massoneria, come se questo risultasse dal discorso stesso. Il che non è: la massoneria Kennedy, in quel discorso, non la pensava proprio.
Bisognerebbe leggere l'intero testo del discorso. In rete l'ho trovato sul sito gestito da uno che si dichiara massone. Il testo del discorso è comunque quello ufficiale e parla da solo.
Vedi: www.travelingtemplar.com/2016/11/jfk-and-freemasonry.htmf.
Dire poi che la massoneria "ha già architettato la terza guerra mondiale" mi sembra del tutto pazzesco. Cerchiamo di stare con i piedi per terra, denunciando le mene dei nemici del Cristianesimo sulla base di fatti e comportamenti accertati.
Con "bufale" come quella della supposta denuncia antimassonica di Kennedy,che gli sarebbe costata la vita [!], ci si discredita solamente.
PP
Con tutto il rispetto per lei professore, non vedere nelle parole di Kennedy una netta condanna sebbene indiretta e velata al mondo delle società secrete è "tosta"... (avrebbe dovuto forse esplicitamente parlare di massoneria?). Riguardo alla terza guerra mondiale pianificatadalla massoneria insieme alla seconda e alla prima ne parla con dovizia di dettagli don Luigi Villa, ricordando che di queste guerre e delle loro finalità ne parlavano già Mazzini e Pike nel loro carteggio. Appena potrò posterò il link. Sempre per ribadire il fatto che la Massoneria è il cancro attuale della Chiesa e della Società mi permetta invece di sottoporre alla sua attenzione quanto diceva San Massimiliano Kolbe, il quale ha scritto anche un libro su Massoneria e Giudaismo. Non mi dica che anche San Massimiliano Kolbe per lei è poco attendibile. In ogni caso mi scuserà se preferisco seguire l insegnamento di un Santo, rispetto a quello che dice un mio fratello nella fede.
RispondiEliminaKolbe riferisce: «Esiste una forza nefasta che non permette ai polacchi di mettersi d’accordo tra loro...» poi commenta: «Questa forza, che ormai ha cessato di celarsi, è una cospirazione massonica. (...) Ecco qual è la mano misteriosa che spinge il nostro paese alla rovina!».
Padre Kolbe non si faceva scrupoli nel denunciare apertamente gli alti dignitari della nazione che appartenevano alla Massoneria!
Un suo scritto inedito del 1922, dal titolo: “Gli attuali nemici della Chiesa”, termina con queste parole: «il principale, il più grande e il più potente nemico della Chiesa è la Massoneria».
Il Santo va dritto alla radice del pensiero massonico, scrivendo: «La Massoneria, (...) nelle Costituzioni Generali, si era prefissa chiaramente uno scopo che a nessuno è lecito cambiare. “Ciascuna delle Grandi Logge - vi si afferma - ha il diritto di migliorare le precedenti prescrizioni e stabilirne di nuove, ma non di modificare i punti fondamentali, che devono rimanere fissi per sempre”. Quali sono questi punti fondamentali? - si chiede Padre Kolbe. E subito risponde: La liquidazione totale del mondo soprannaturale!».
In un articolo del ‘24, diceva: «Attualmente, la Massoneria è, senza dubbio, il capo del serpente infernale. Non dico i massoni, ma le loro finalità, la loro organizzazione che è rivolta contro Dio e contro la felicità delle anime».
In un articolo del ‘26, scriveva ancora: «(...) in questi nostri tempi, il capo dei nemici della Chiesa e della salvezza delle anime è la Massoneria!».
Sul comunismo, Padre Kolbe affermava, in un articolo del ‘39: «(...) L’ateismo comunista pare stia strepitando nel modo più rumoroso e fa di tutto per seminare, ovunque gli riesca, i suoi pregiudizi reazionari. Alle origini di esso possiamo tranquillamente collocare quella mafia criminale che si chiama “Massoneria”»!
La strategia adottata dalla Massoneria per combattere la Chiesa era ben nota a Padre Kolbe. In una lettera, egliriporta testualmente la risoluzione presa dai massoni in un loro Congresso: «Noi potremo vincere la Religione cattolica non con il ragionamento, ma, unicamente, pervertendo i costumi!».
In un articolo del ‘25, a proposito della degenerazione dei costumi, il Santo scriveva: «Volgendo lo sguardo attorno a noi, notiamo la scomparsa, spaventosa, della moralità, soprattutto in mezzo alla gioventù; anzi, stanno sorgendo delle associazioni, veramente infernali, che hanno inserito nel loro programma il delitto e la dissolutezza; (...). Il cinema, il teatro, la letteratura, l’arte, diretti in gran parte dalla mano invisibile della Massoneria, lavorano febbrilmente, in conformità alla risoluzione dei massoni: «Noi vinceremo la Chiesa cattolica non con il ragionamento, ma pervertendo icostumi. Padre Kolbe nell’articolo dal titolo: “L’ultima moda”, del 1926, ripeteva la sua accusa: «I massoni (..) hanno cominciato a seminare l’immoralità attraverso il teatro, il cinema, i libri, le riviste, i quadri, le sculture, ecc., e attraverso una moda - mi si scusi l’espressione - sempre più da porci!».
In un articolo del ‘26, scriveva ancora: «(...) in questi nostri tempi, il capo dei nemici della Chiesa e della salvezza delle anime è la Massoneria!
RispondiEliminaOK. Nessuno lo mette in dubbio.
Ma quello che penso sia il caso di sottolineare (ed è semplicemente ciò che sottolinea PP) è che le forse disgregatrici e anticristiche sono diverse e attribuire ad ogni piè sospinto ogni responsabilità esclusivamente alla massoneria diventa riduttivo.
Mic mi scusi, con tutto il rispetto, mi pare che la frase da lei ripresa e importata parli chiarissimo:" IL CAPO. Non si dice una parte delle tante forze disgregatrici come usa dire lei è PP, linguaggio mi perdoni generico oltre modo e fumoso. San Massimiliano KolBe dice ILCAPO. Poi ci saranno tante forze intorno certamente che concorrono. Ma occorre mozzare la testa all'Idra. La testa è la Massoneria internazionale ed il sommo pontefice della massoneria internazionale all epoca era tal Albert Pike del quale Mazzini successivamente prese il posto.
RispondiEliminaAlex,
RispondiEliminafammi affrontare la questione da un'altra prospettiva. Io di Massoneria non so molto, se non che è potente e pericolosa. Ora però dico: la discussione va messa in un contesto pratico. Cosa vogliamo ottenere? Non farò come un noto eretico del passato, che per opportunismo e ambiguità sosteneva bianco con certi e nero con altri, ma certamente modulo la qualità e la quantità degli argomenti in funzione dell'interlocutore, a seconda di quello che sono in grado di sostenere dialetticamente e di quello che voglio ottenere (che può essere convincere l'altro di cose parziali, se non arrivo oltre).
In concreto: tra cattolici (ortodossi) non è necessario convincerci della pericolosità della Massoneria; se essa è il capo o tra i capi del male può essere una discussione interessante, ma allo scopo pratico serve a poco, perché noi semplici direttamente contro la Massoneria possiamo fare poco o niente. Ma quando parliamo con non cattolici o cattolici superficiali il discorso cambia per un verso: dobbiamo persuaderli che le idee e le iniziative massoniche, nonostante l'apparente filantropia, sono gravemente pericolose, in modo che non le appoggino, anzi le contrastino ove possibile - p.es. votando; non cambiano nell'altro, perché che esista un capo singolo o più capi che si muovono indipendentemente rimane irrilevante a fini pratici. Sostenere tesi più ardite però può essere controproducente perché ci richiedono prove più solide. Se non le abbiamo (e _non_ le abbiamo), e usiamo documenti storici dubbi - come diceva il prof. PP - o fonti che non sono considerate rilevanti dall'interlocutore (come Padre Kolbe (*)), stiamo solo minando la robustezza di tutto il nostro discorso.
È un po' come dire "la mafia", "le mafie" o "organizzazioni di stampo mafioso": per me è sufficiente parlare di "organizzazioni" o "idee" "di stampo massonico" per mettere in guardia il prossimo, senza espormi in tesi più ardite.
(*) Padre Kolbe è stato un grandissimo santo, di grande ispirazione. Ma anche i santi più grandi non sono inerranti. Per esempio, San Tommaso è stato sinora il teologo più grande, eppure sulla Immacolata Concezione aveva torto.
Fabrizio Giudici ha captato le ragioni del mio intervento e della mia riluttanza ad approfondire ulteriormente. Ciò che sappiamo e abbiamo detto fin qui ci è più che sufficiente a stare e mettere in guardia non solo sulla massoneria... E sono più che certa che Padre Kolbe intercede per noi e per il nostro impegno e per quanto ci è dato essere e agire nella nostra specifica situazione.
RispondiEliminaAlex, lei scrive troppo, si riposi un po' e attenda un altro tema.
RispondiEliminaSaluti.
Caro Fabrizio rispetto e condivido anche quasi del tutto le tue cinsiderazioni. Tuttavia mi turba il fatto che cattolici che si dicono tradizionalisti, ovvero diciamo così, fedeli al magistero di sempre, scrivano: io di massoneria ne so poco...ecco questo è un problema è provo a spiegarti perchè...ovviamente lo studio dell esoterismo dei segni dei simboli e delle società segrete, non è da tutti, e non è neanche detto che tutti abbiano le competenze per accostarvisi. Certamente però sarebbe necessario che ogni buon cattolico conoscesse ed approfondisse alcune tematiche legate alle sette segrete e all esoterismo. Questo, a mio umile avviso per due semplicissimo quanto importanti ragioni: primo, se sono cattolico e so, perchè me lo hanno detto i Papi, che la massoneria è mortale nemico della Chiesa e del Papato, ieri, oggi e sempre, non possono non conoscere il nemico della mia Madre Chiesa per 1) riconoscerlo nelle manifestazioni del sociale; 2) per combatterlo. Secondo: la nostra società attuale è fortemente intrisa di simbolismo ed esoterismo. Ma se non conosciamo attraverso lo studio queste realtà non riusciremo ad esempio ad individuare e a neutralizzare tutti quei segni e simboli che vengono veicolati anche nei mass media e che lasciano nel subconscio delle persone che non li riconoscono un segno. Ripeto, il segno lo lasciano nei bimbi, e in tutte le persone che non li conoscono e che pertanto non hanno difese. Nelle persone che riescono ad individuarli invece a livello mentale si forma una barriera. In ultimo occorre considerare che i massoni studiano i nostri riti la nostra cultura (il rituale massonico è stato mutuato dal vo così come i massoni hanno un profondo senso del rituale) e lo fanno da secoli per annientarci. Ora perchè non dovremmo farlo anche noi? Infine, parlarne come stiamo facendo adesso, non deve essere un tabù, condizionato dalla paura di essere scambiato o etichettato per complottista. Certo, per il fatto che stiamo parlando di società segrete, è molto difficile, come dicevi tu, provare tutto, ma abbiamo moltissimi elementi di certezza e dati forniti da diversi membri illustrissimi della società civile (pertanto non solo cattolici) per fondare le nostre analisi ed i nostri ragionamenti.
RispondiEliminahanno un profondo senso del rituale) e lo fanno da secoli per annientarci. Ora perchè non dovremmo farlo anche noi? Infine, parlarne come stiamo facendo adesso, non deve essere un tabù, condizionato dalla paura di essere scambiato o etichettato per complottista.
RispondiEliminaLa ragione di finirla, a un certo punto, non è per timore di essere etichettati come complottisti né per altro. Ma, lo ha ben espresso Fabrizio Giudici. La Massoneria ha tante sfaccettature e noi non siamo tuttologi. C'è chi sottolinea un aspetto o un sospetto e chi ne sottolinea un altro, a seconda delle proprie letture e alla fine si cade nel circolo vizioso di dover insistere accanitamente per dimostrare la giustezza della propria visuale. Non è questo il nostro scopo e c'è tanto altro di più costruttivo da dire e da condividere.
Il problema lo abbiamo ben chiaro. Arriviamo fin dove è la nostra portata e mettiamo il resto nelle mani del Signore e di chi ne sa e può più di noi.
E ci sono tanti di quegli argomenti di sviluppare e tante storture da chiarire e verità da riaffermare che meritano il nostro tempo e le nostre energie.
Concordo con Alex
RispondiEliminaVari papi hanno indicato nella massoneria un nemico potente e insidiosissimo perché nascosto e perchè non aggredisce mai in modo diretto e hanno sempre indicato come essenziale per difendere la Chiesa e la fede la conoscenza di questo male occulto.
Mons. Lefevre faceva studiare ai suoi sacerdoti tutti i documenti papali sulla massoneria. C'é un testo in vendita che contiene queste sue spiegazioni.
Don Luigi Villa ebbe l'incarico da Padre Pio di combattere la massoneria all'interno della Chiesa, che era già arrivata, all'epoca, "alle pantofole del papa".
Come al diavolo fa comodo che ne si neghi l'esistenza o la pericolosità così anche alla massoneria fa comodo essere posta accanto a tanti altri nemici, ridimensionata, al punto da non essere ritenuta dai cattolici degna di essere studiata a fondo.
Anna
Nessuno vuole negare o sminuire il pericolo reale della massoneria. Quello che si vuole sottolineare è che si tratta di un'idra complessa e non facilmente identificabile. Ne deriva che gli approfondimenti non sono alla portata di tutti. E allora è inutile imbastire kilometri di disquisizioni qui. Quel che c'è da dire per mettere in guardia e riconoscerne alcuni insidiosi aspetti è stato detto. Andare oltre (soprattutto imbastendo disquisizioni polemiche su dettagli è citazioni selettive) è tempo perso, che diventa allarmismo e diventa tempo ed energia distolti alla propositività e alle riaffermazioni della retta fede.
RispondiEliminaMi sembra di aver chiaramente sottolineato le differenze tra i vari punti concernenti la massoneria (programmi vs organizzazione interna) e l'azione di contrasto che possiamo svolgere, più o meno alla portata di tutti. Vorrei far notare che Alex e Anna, negli ultimi commenti, hanno spostato il focus della discussione: il punto originale era se la Massoneria sia la "cupola" centralizzata di tutto il malaffare che vediamo nel mondo o uno degli attori principali. Questo non ha a che fare con i suoi programmi e i suoi simbolismi, ma la sua organizzazione interna.
RispondiEliminaI programmi sono ben noti a tutti - certo quando scrivo "conosco poco la Massoneria" non mi riferisco ai suoi programmi.
Per quanto riguarda i segni, può essere interessante approfondire. In generale, la questione dei segni mi interessa, anche se per ora rimango allo studio di quelli "in positivo" della tradizione cristiana medievale. Se avete un titolo di un libro accessibile sui segni massonici, prenderò nota.
Conoscere la struttura interna della Massoneria invece non è questione alla portata di tutti: bisogna fare un vero e proprio lavoro investigativo. Roba da magistrati, giornalisti d'assalto, storici, eccetera. Gli scambi precedenti dimostrano che non è roba che si può risolvere a partire da un discorso di Kennedy o una frase di Padre Kolbe, ovvero da materiale facilmente reperibile. In altre parole, questo è mestiere di gente che scrive i libri, non gente che li legge, e questo evidentemente esclude una gran fetta di fedeli, che non si può pretendere siano specialisti di tutto.
Rimane poi una questione di priorità: come in un esercito ci sono fanti, cecchini, cavalieri, carristi, aviatori, eccetera, a prescindere da una conoscenza comune di base, noi non dobbiamo fare tutti esattamente le stesse cose. Che esistano priorità è semplice conseguenza del limite di comprensione e di tempo disponibile di ognuno di noi. Per quanto mi riguarda, la priorità principale è combattere l'impostura religiosa che viene diffusa dalla Santa Sede, e già in questo campo di lavoro da fare ce n'è tantissimo.
Sottovalutando tutto quel sottobosco di malcontento per le cosiddette mancate aperture, sottovalutando ingenuamente che il problema non erano i vari Turoldo, ma le decine di sacerdoti che hanno masticato amaro per decenni, non digerendo mai la Humanae vitae o la Dominus Jesus ad esempio,costoro non erano magicamente evaporati con i fumi del post-concilio, come qualcuno si era forse illuso, erano con noi, lo sono sempre stati, per addestrare nell’oscurità centinaia di seminaristi e catechisti in buona fede a distruggere la dottrina. I risultati sono, oltre che due generazioni di atei fra i non credenti, come era prevedibile, due generazioni di agnostici e qualche credente incasinato fra i cattolici. Sono intere parrocchie, organizzazioni laicali e parte di ordini religiosi ormai senza ortodossia né obbedienza alla tradizione.
RispondiEliminahttp://www.campariedemaistre.com/2017/12/lultima-pecora-parte-ii.html
Ecco perchè sono d'accordo con Alex ed Anna:
RispondiEliminaLa massoneria ha al suo interno una parte esoterica ed anche una ritualità, per quel pochissimo che ne so. E' confluito anche nella massoneria il grande fiume delle 'tecniche' religiose orientali, insieme alla visione dell'essere umano primordiale visto come androgino, quindi non 'maschio e femmina Dio li creò'.
Appurato il fatto che mai i contatti occidente-oriente sono stati interrotti, certamente il colonialismo ha mischiato le culture ed ha messo a disposizione molte cognizioni per una gran massa di persone.
L'altro giorno ho letto su google che la maggior parte degli abusi sui minori avviene prima dei dieci anni.
Gli abusi forse erano presenti anche nei seminari minori ma, mi son detta, contestualmente ci sarà stata una corruzione della mente, una manipolazione.
Questa manipolazione della mente prima, del fisico poi, per molti sacerdoti può essere avvenuta quando erano preadolescenti, adolescenti, giovani uomini.
Non è difficile capire che il discorso su altre religioni e sulle loro 'tecniche' per un giovane, che di religione si interessa, deve avere una grande presa.
L'Europa ad un certo punto si è trovata a disposizione 'tecniche' che nei fatti consentivano di acquisire capacità di consapevolezza e movimento nel mondo sottile, e/o preternaturale, e/o delle potenze dell'aria.
Questa è stata la grande tentazione alla quale si sono esposti o sono stati esposti molti consacrati e la massoneria deve essere stata una ottima levatrice in questo ambito per molti di loro.
Il fatto che molte di queste 'tecniche' non vadano tanto per il sottile con la purezza, anzi a volte viene proprio scavalcata, ne ha agevolato l'ingresso e la pratica anche dal punto di vista della sessualità 'aperta a tutti'.
Tutto quello che scrivo sono tessere, delle quali non ho mai cercato la prova provata, quindi valgono, per quello che sono, osservazioni personali nel tempo.
Questi pensieri sparsi mi hanno poi portato ad ipotizzare che la teologia contemporanea non sia altro che l'espressione di esperienze omosessuali o etero o entrambi, che sia quindi una filosofia religiosa etero/omosessuale 'aperta a tutti' appunto.
Quindi concludendo la massoneria , a parer mio ha avuto un ruolo importante nel far conoscere questi bagagli e con questi corrompere anche la Chiesa. Ed aggiungo che molti gesuiti sono stati, a parer mio,indagatori, vittime e corruttori ad un tempo, cioè quando è loro scappata di mano l'umiltà, lasciandoli nella superbia delle 'tecniche' demoniache padroneggiate, del peccato dimenticato, di quello che avevano visto ritenendolo angelico e che angelico non era, e della Grazia che non sono stati più in grado di vedere, di riconoscere; stessa sorte per tanti altri consacrati e laici.
La vera alternativa a tutta questa fantasmagoria è il Santo. San Paolo, Padre Pio, che si tennero ben stretti all'umiltà, delle 'tecniche' se ne fecero un baffo, ebbero esperienze nelle quali furono trasportati da NSGC, dalla Sua Grazia e non da qualche demone ingannatore dall'apparenza angelica o politically correct, per intenderci.
RispondiEliminaSe mi è consentito, concordo pienamente con le conclusioni di Mic.
Per chi volesse approfondire, mi permetto di suggerire questa traccia: partire proprio dall'analisi del simbolismo tanto caro ai massoni per dimostrarne la vacuità, l'inconsistenza, la sostanziale nullità speculativa, caratteri del resto negativi di ogni "simbolismo" a ben vedere, ossia di ogni concezione del mondo che si voglia basare su una conoscenza di tipo intuitivo, irrazionale, simbolico, (pseudo)conoscenza che finisce col "trattare l'ombre come cosa salda".
Ci sarebbero anche altri aspetti da esaminare criticamente, è ovvio, nel credo massonico. Ma l'analisi critica di cui sopra già potrebbe apportare un contributo importante, se fatta come si deve.
PP
(*) Padre Kolbe è stato un grandissimo santo, di grande ispirazione. Ma anche i santi più grandi non sono inerranti. Per esempio, San Tommaso è stato sinora il teologo più grande, eppure sulla Immacolata Concezione aveva torto.
RispondiEliminaiN EFFETTI, come spiega don Nitoglia, non che avesse torto. O, per meglio dire lo aveva, ma su un punto, per così dire :"Scientifico". Secondo le conoscenze del tempo, si riteneva che l'anima fosse creata da Dio e messa nel corpo, non all'atto del concepimento, ma 40 giorni dopo. Sulla base di questa opinione erronea del tempo,San Tommaso non credeva all'Immacolata Concezione, ma all'Immacolata "ANIMAZIONE". Ovvero Dio avesse immesso nel corpo della Madonna un'anima immacolata, ma 40 giorni dopo il concepimento.
Comunque, secondo padre Kolbe la gerarchia dei nemici della Chiesa è la seguente: il bolscevico è il boia; il massone è il gran Ciambellano ed il monarca è l' .....[non è un errore e neppure una dimenticanza, pensateci un po'].
@ Anna ed Irina. GRAZIE. Confesso che prima dei vostri interventi ero abbattuto e demoralizzato dalle risposte ricevute. Qual'è il titolo del libro Segnalato da Anna?
RispondiEliminaPropongo una lettura sfiziosa....
https://www.maurizioblondet.it/rito-massonico-nella-chiesa-madre-giorno-cui-linghilterra-si-consacra-alla-vergine-fatima/
il rito massonico celebrato nella cattedrale di Canterbury il giorno della consacrazione dell Inghilterra al Cuore Immacolato di Maria è stato fatto su permesso dell arcivescovo anglicano Welby. Interessante rilevare che Justin Welby Arcivescovo di Canterbury, è guardacaso proprio colui il quale ha firmato assieme a Francesco I una sorta di documento sincretista tra cattolici e anglicani nella chiesa dei Santi Andrea e Gregorio al Celio il 5 ottobre 2016…
RispondiElimina@ Alex
RispondiEliminail titolo é "Il magistero perenne e la condanna degli errori moderni" ed. Ichths
La prima parte riguarda i documenti pontifici sulla massoneria:
Quo graviora Clemente XII
Qui pluribis Pio IX
Humanum Genus Leone XII
Inimica vis Leone XIII
la seconda parte riguarda i documenti pontifici sul liberalismo
Libertas praestantissimus Leone XIII
Mirari vos Gergorio XVI
Quanta cura Pio IX
Sillabo Pio IX
Notre charge apostolique San Pio X
Divini redenptoris Pio IX
P.S. occhio a Franceschetti che parla di massoneria buona (che non esiste) e massoneria cattiva, parla come un massone ed ha in odio la Chiesa, quella vera.
Anna
RispondiEliminaMa tutti questi ben noti documenti pontifici ci permettono di inquadrare gli errori della modernità, come si suol dire, nei suoi vari aspetti.
Non ci permettono di dire che la "cupola massonica" sia sempre da ricercarsi all'origine
di tutti questi errori e dei conseguenti mali.
Non bisognerebbe poi far confusione. La massoneria e il liberalismo non sono la stessa cosa, anche se possono coincidere in una singola persona. Pensiamo a Benedetto Croce, illustre esponente del liberalismo detto conservatore, la cui pubblica avversione "per la mentalità massonica" era nota e documentata, risultante da suoi diversi interventi polemici. Verso la fine dell'Ottocento, in Italia, ci fu una violenta reazione politico-culturale contro la massoneria, da parte di polemisti socialisti e liberali, entrambi partecipanti, in quanto tali, degli errori dei moderni (in quanto socialisti e liberali).
PP
@ Anna 14:13
RispondiEliminaGrazie Anna. Chiederò a un sacerdote della fsspx di farmelo avere.
@Anna 14:13
RispondiEliminaSu Franceschetti sono d'accordo con te. Non c'è massoneria buona e cattiva, per un cattolico. Lui purtroppo come dici non è cattolico! Tuttavia illustra degli aspetti molto interessanti, fino ad oggi taciuti ed affrontati solo dalla Carlizzi, che chi ha voglia può approfondire, soprattutto in relazione ai peggiori fatti di cronaca accaduti ed ai significati esoterici che un occhio esperto può rilevare.