Mons. Athanasius Schneider sostiene i cattolici tradizionali, compresi gli aderenti alla Fraternità di San Pio X. Insieme ai vescovi del Kazakistan, è stato tra i primi a rilasciare una dichiarazione di resistenza agli errori di Amoris Laetitia [qui - qui] e, al pari del card. Burke, si distingue per la sua infaticabile evangelizzazione itinerante in tutto il mondo.
Uno dei vescovi più chiari ed espliciti del mondo riguardo all'attuale crisi nella Chiesa ha detto che Dio chiederà conto nel giudizio finale ai cattolici del nostro tempo che hanno ignorato la crisi perché non hanno chiesto al Papa di porre fine alla confusione nella Chiesa.
Mons. Athanasius Schneider, vescovo ausiliare di Astana in Kazakistan, in un'intervista rilasciata a Michael Matt del giornale "The Remnant"(1) afferma che "i veri amici del papa" sono i cardinali, vescovi e laici "che esprimono pubblicamente la loro preoccupazione per le questioni molto importanti sullo stato di confusione nella Chiesa. Essi sono realmente amici del Papa".
Ha definito le preoccupazioni e il chiedere chiarezza, "un atto di carità verso il Papa". Ha aggiunto di esser convinto che quando il Papa affronterà il suo giudizio davanti a Dio, "sarà grato a quei cardinali, vescovi e laici che lo hanno invitato a offrire chiarezza".
Il vescovo Schneider ha detto che coloro si esibiscono nell'"adulazione al papa" e "negano le prove" che l'ambiguità negli insegnamenti del Papa sta causando confusione giovano né al Papa né a se stessi quando dovranno affrontare il loro giudizio finale.
Circa coloro che dicono al Papa: "Va tutto bene", nonostante la "situazione disastrosa", il vescovo ha avvertito che al momento del giudizio Dio chiederà loro "cosa avete fatto quando c'era confusione, perché non avete alzato la voce per difendere la verità?"
Il vescovo Schneider vede la Chiesa come una "grande famiglia di Dio" e all'interno della famiglia dobbiamo avere l'opportunità di parlare "senza timore di essere puniti o isolati". Ha notato che questo "spirito di famiglia" è stato "sottolineato dal Concilio Vaticano II" e che nella Chiesa dovrebbe essere incoraggiato un "clima di famiglia".
[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]_________________
1. Da The Remnant apprendiamo che Il vescovo Schneider conosce molto bene cosa significa essere parte di una "Chiesa sotterranea". Era nato in Unione Sovietica tra i tedeschi etnici provenienti dall'Ucraina e, dopo la seconda guerra mondiale, il giovane Anton (il suo nome in quel momento) la sua famiglia fu inviata dal regime di Stalin a un gulag negli Urali. Lì sono stati strettamente coinvolti con la Chiesa sotterranea (esperienza condensata con accenti toccanti nel suo libro Dominus est [qui]), e quando la sua famiglia è stata finalmente rilasciata dal campo di concentramento, ha lasciato l'Asia centrale per l'Estonia.
Chi si è gettato in questa truffa non recederà, a meno che non sia NSGC stesso a disarcionarli. E' bene tuttavia che, chi ha aperto gli occhi, continui a mostrare la retta via ai fratelli, anche se questo non sarà e non è facile, né accattivante, nè gratificante in alcun modo. Nessuno di noi può arrivare alle orecchie di chicchessia nella stanza dei bottoni della chiesa ma, tutti possiamo far del nostro meglio nel nostro raggio quotidiano di vita. Ritengo che, in mancanza di occasioni determinanti, scrivere questi commenti è importante:1)per noi stessi che rafforziamo la nostra capacità di argomentare su temi che, solitamente, o si fanno propri o si rigettano a scatola chiusa; 2)per gli altri che trovano, nella varietà delle nostre argomentazioni, spunti di riflessione e sviluppi di quello a cui altri hanno solo fatto cenno, così commentando , a loro volta, arricchiscono il bagaglio di tutti.
RispondiEliminaNovena dell'Immacolata
RispondiElimina7° GIORNO: RICORDATI DEI TUOI FIGLI
Vergine Maria, Madre della Chiesa, a Te raccomandiamo la Chiesa tutta. Tu che sei chiamata "aiuto dei Pastori", proteggi e assisti i vescovi nella loro missione apostolica, e quanti, sacerdoti, religiosi, laici, li aiutano nella loro ardua fatica. Ricordati di tutti i tuoi figli; avvalora presso Dio le loro preghiere; conserva salda la loro fede; fortifica la loro speranza; aumenta la carità. Ricordati di coloro che versano nelle tribolazioni, nelle necessità, nei pericoli; ricordati di coloro soprattutto che soffrono persecuzioni e si trovano in carcere per la fede. A costoro, o Vergine, concedi la forza e affretta il sospirato giorno della giusta libertà. 3 Ave Maria
Coloquen este articulo en español. No todis hablamos italiano
RispondiElimina"La morale cattolica è molto bella."
RispondiElimina(Santo Padre)
RispondiEliminaColoquen este articulo en español. No todis hablamos italiano
Questo è un blog in lingua italiana, per tradurre ricorrere al traduttore Google, anche se non di eccellente qualità può bastare, è quel che facciamo noi per i commenti stranieri come il suo....
RispondiElimina"un atto di carità verso il Papa"… Sim, diria mesmo "un atto di misericordia"… Bem precisa. Não foi Sua Santidade quem disse um dia que a Igreja é hoje "um hospital de campanha" ? O problema é quando o doente não quer curar-se… Injecções forçadas (de doutrina católica com água benta) ? Talvez. Ou mais drasticamente : exorcismo…
Anche "La Civiltà Cattolica" infierisce sul cardinale Sarah
RispondiEliminahttp://blog.messainlatino.it/2017/12/anche-la-civilta-cattolica-infierisce.html#comment-form
Dopo la pubblica reprimenda di Francesco al cardinale Robert Sarah.....
Ma a rincarare la dose – con in più il sarcasmo nei confronti dei presunti retrogradi – è arrivata puntuale "La Civiltà Cattolica".......
Commento mio :
Il sarcasmo e la derisione sono tutti meriti presso Dio per il card.Sarah e per i retrogradi fatti anch'essi per Volonta' di Dio a Immagine di Dio . Il sarcasmo ( a differenza del discorrere pacato e rispettoso ) e' contemplato nello stock delle nuove Misericordie spirituali ? Esimio giornale "La Civiltà Cattolica"forse sarebbe il caso che vi rinominaste in " ex ............ "
«... anche noi abbiamo il senso dell’uomo! Consentiteci di tradurre noi stessi le nostre preghiere liturgiche» (Cesare Giraudo).
RispondiEliminaQuesta espressione è rivelatrice. Chi ritocca la liturgia (perché non si deve rifondare come è stato fatto, si deve avere il SENSO DI DIO, non il senso dell'uomo (di quale uomo? dell'uomo pieno di passioni dunque peccatore?!?).
Poi quando dico che siamo in pieno arianesimo e puro antropocentrismo ancora qualcuno si meraviglia!
L'affetto e la stima di tanti Cristiani sosterranno il cardinal Sarah nella sua battaglia per la verità.
RispondiEliminaSiano lodati Gesù e Maria!
RispondiElimina...parole sacrosante! Giusto! Giustissimo! Apriamo un dibattito! Ora vorrei che qualcuno dotato di ragione e non di pregiudizi, sapendo che i Dogmi proclamati dalla Chiesa Cattolica, sposa di Cristo, sono Verità assoluta e non sono modificabili, possa spiegarmi come si può concepire la messa NO e metterla insieme con queste proposizioni:
Denzinger 1759:
Se qualcuno dirà che il rito della Chiesa Romana, secondo il quale parte del canone e le parole della consacrazione si profferiscono a bassa voce, é da condannarsi; o che la messa deve essere celebrata solo nella lingua del popolo; o che nell’offrire il calice l’acqua non deve essere mischiata col vino, perché ciò sarebbe contro l’istituzione di Cristo: sia anatema.
Denzinger 2666:
La proposizione che asserisce che: “é contro la prassi apostolica ed i progetti di Dio se non vengono predisposte per il popolo vie più facili per unire la sua voce con la voce di tutta la Chiesa” intesa sull’uso della lingua volgare da introdurre nelle preghiere liturgiche: é falsa, temeraria, turbativa dell’ordinamento prescritto per la celebrazione dei misteri e facile generatrice di molti mali.
Denzinger 1613:
Se qualcuno afferma che i riti tramandati e approvati dalla Chiesa cattolica, soliti ad essere usati nell’amministrazione solenne dei sacramenti, possano essere disprezzati o tralasciati a discrezione senza peccato da chi amministra il Sacramento, o cambiati da qualsivoglia pastore di chiese con altri nuovi riti: sia anatema.
...così come la Bolla Quo Primum Tempore di S. Pio V, che a) fa sì che nessuna autorità possa mai impedire la celebrazione della S. Messa cattolica, b) rende valido questo indulto in perpetuo (quindi obbliga anche i Papi del futuro) e c) indica come impossibile poter modificare la S. Messa cattolica.
Bene: apriamo il dibattito. C'é qualcuno che ha tesi serie per giustificare il cambio della S. Messa senza andare contro questi dogmi? I concetti espressi in questi dogmi (Bolla compresa):
- la S. Messa cattolica é quella che chiamano tridentina, gregoriana, ecc...
- nessuno può impedire la S. Messa cattolica. Nessuno
- il Canone non si può proferire ad alta voce
- la S. Messa non può essere interamente in lingua volgare
- la S. Messa non può avere le preghiere liturgiche in lingua volgare
- la celebrazione dei Sacramenti (di cui la S. Messa ne fa parte) non può essere cambiata
- ecc...
Astenersi perditempo. Perché a risposta ho altre domande da porre. Ma bastano già questi dogmi e la Bolla di cui sopra per impedire di dare risposte di senso compiuto.
Ave Maria
Vorrei tanto aver capito la sua questione
EliminaAlex,che dire di più.
RispondiEliminaLa parola della Chiesa, quella vera, ę chiara e forte, secondo il dettame di NSGC: SI,SI NO,NO.
Non ci resta altro che decidere da che parte stare.
Penso che noi abbiamo già fatto la nostra scelta. Comunque, non aspettarti risposte,no ne hanno ne il coraggio ne la capacità.
Quando Amerio ha scritto "Iota Unum" l'hanno fatto cadere nel dimenticatoio, nessuno ha osato affrontarlo nel merito.
Chissà perché? Domanda retorica, naturalmente.
Antonio
Una volta c'era una bel ristorante in un paese di montagna che si affacciava su un azzurro lago, si chiamava "Scia al lago", era il migliore della zona con i migliori chef ed ingredienti sempre freschi. Un giorno la gestione passò ai figli del proprietario e poi ai cugini di essi ed infine venne venduto a terzi. Il sig. Rossi, che erano diversi anni che non frequentava il locale fu molto contento nel vederlo ancora aperto, anche se rinnovato non proprio di suo gusto. Comunque ancora era un bel posto tranne che, quando entrato vide che non era più un ristorante ma un kebab e fu molto sorpreso e amareggiato non solo della scoperta ma anche di constatare che alcuni avventori erano sue vecchie conoscenze che lui aveva creduto essere dei palati fini. O almeno aveva creduto fino a quel giorno.
RispondiEliminaUscì disgustato e guardò bene l'insegna, "Inshallah". Era scritto in italiano, con gli stessi caratteri della vecchia insegna e quella "I" in grande aveva catturato la sua attenzione.
Sembrava tutto uguale, ma era tutto diverso. Cambiando i dogmi, i cambi successivi sono solo conseguenziali. Perché non avvenne una rivoluzione dopo il CVII? Che senso ha invocare cardinali e prelati per cercare di salvare il salvabile quanto non si è fatto nulla quando era ora? Perché non venne utilizzata la bolla papale per dichiarare eretico il Novus Ordo? Io non ho le risposte ma tanto oramai è tardi. La Chiesa, quella vera, sta entrando nel "sepolcro". Non sappiamo quanto dureranno questi due giorni, io credo che dobbiamo prepararci e soprattutto accettare che le cose non torneranno mai più come prima. Solo così potremo veramente impegnarci per preservare la vera Dottrina senza più il legaccio del rimpianto e l'ancora del ricordo ma con l'orecchio teso per cogliere ogni segno che Dio ci invierà in questa lunghissima guerra. D'altronde si veda Lc 9-62.
Ce samedi 28 octobre 2017 à 16h, avait lieu dans la Cathédrale Saints-Michel-&-Gudule une cérémonie protestante en commémoration du 500e anniversaire de la Réforme.
RispondiEliminaLa prédication était faite par le Pasteur Steven Fuite. Le cardinal Jozef De Kesel, archevêque de Malines-Bruxelles, a participé à cette cérémonie avec d’autres chefs religieux et responsables de la laïcité.
Cette initiative n'était pas du goût de tout le monde. Un groupe de jeunes catholiques a perturbé la cérémonie en récitant le chapelet, empêchant le Pasteur Steven Fuite de commencer sa prédication.
Cela a duré 40 minutes : ce n'est qu'après l'intervention des forces de l'ordre et l'expulsion des jeunes, que la cérémonie a pu continuer.
https://www.youtube.com/watch?v=RxfWn_j8iwQ
(..) «L’intercomunione non è permessa tra cattolici e non cattolici. É necessario confessare la fede cattolica. Un non cattolico non può ricevere la comunione. Questo è molto, molto chiaro. Non è questione di seguire la propria coscienza». Sono parole del cardinale Robert Sarah, prefetto del dicastero vaticano del Culto divino, al portale web Aleteia, interpellato rispetto ad una spinosa questione sollevata dopo la visita di papa Francesco alla chiesa luterana di Roma.
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