L’Avvento è chiamato “tempo silenzioso” – “staade Zeit”. La natura fa una pausa; la terra è coperta dalla neve; non si può lavorare, nel mondo contadino, all’esterno; tutti sono necessariamente a casa. Il silenzio della casa diventa, per la fede, attesa del Signore, gioia della sua presenza. E così sono nate tutte queste melodie, tutte queste tradizioni che rendono un po’ – come è stato detto anche oggi – “il cielo presente sulla terra”. Tempo silenzioso, tempo di silenzio. Oggi l’Avvento è spesso proprio il contrario: tempo di una sfrenata attività, si compra, si vende, preparativi di Natale, dei grandi pranzi, eccetera. Così, anche da noi. Ma, come avete visto, le tradizioni popolari della fede non sono sparite, anzi, sono state rinnovate, approfondite, aggiornate. E così creano isole per l’anima, isole del silenzio, isole della fede, isole per il Signore, nel nostro tempo, e questo mi sembra molto importante. E dobbiamo dire grazie a tutti coloro che lo fanno: lo fanno nelle famiglie, nelle chiese, con gruppi più o meno professionali, ma tutti fanno lo stesso: rendere presente la realtà della fede nelle nostre case, nel nostro tempo. E speriamo che anche in futuro questa forza della fede, la sua visibilità, rimanga ed aiuti ad andare avanti, come vuole l’Avvento, verso il Signore…
(Benedetto XVI, dal “Discorso dopo l’Oratorio natalizio delle Alpi e proiezione del film “dal cielo in terra” offerti dalla Bayerischer Rundfunk”, 02 dicembre 2011 – Sala Clementina)
(Benedetto XVI, dal “Discorso dopo l’Oratorio natalizio delle Alpi e proiezione del film “dal cielo in terra” offerti dalla Bayerischer Rundfunk”, 02 dicembre 2011 – Sala Clementina)
http://opportuneimportune.blogspot.it/2017/12/ecco-come-parla-un-capo-di-stato-dio.html
RispondiEliminaEcco come parla un Capo di Stato: Dio benedica chi non teme di invocare Nostro Signore Gesù Cristo
Ecco come parla un Capo di Stato: Dio benedica chi non teme di invocare Nostro Signore Gesù Cristo
RispondiEliminaUn altro attore. Di Dio non gl'importa chiaramente assolutamente nulla. Conta il business e l'interesse, nei suoi variegati aspetti. Si dà molto da fare per Israele, questo sì; e la decisione di spostare l'ambasciata americana a Gerusalemme ne è una riprova. Dolorosissima ...
Cara Mic scusandomi se fuori tema rispetto all'articolo posto questo link.
RispondiEliminahttp://opportuneimportune.blogspot.it/2017/12/apriamo-un-dibattito-in-risposta-danilo.html
Mons. Baronio ripropone anche L 'invito a noi laici a farci avanti, ad organizzarci, a mettere in discussione/incalzare l'autorità, a chiedere, esigere, pretendere.
Estratti Dal sito di mons Baronio:
RispondiElimina.....Metter sotto accusa la Gerarchia è cosa che suscita ancor oggi nel popolo fedele una certa perplessità, se non addirittura scandalo. Eppure giunge un momento in cui gli argomenti teologici e le dotte speculazioni canoniche si rivelano piuttosto dei sofismi, quando servono non per il bene delle anime, ma per tenerle soggiogate in un'obbedienza speciosa e - in ultima analisi - per impedir loro di opporsi all'adulterazione della Fede e della Morale.
C'è chi osserva che il Papa non può esser deposto. Chi dice che un Papa, nel momento in cui cade in eresia, dev'esser giudicato da un Concilio (un altro? per carità!). Chi si appella alla divisione tra munus e potestas. Tutti argomenti eruditi, per carità. Ma pensare di risolvere il disastro attuale con i bizantinismi del diritto canonico, mentre ogni giorno da Santa Marta siamo cannoneggiati con eresie e spropositi inauditi, è come voler risolvere l'invasione maomettana dell'Europa con un volantinaggio fuori dal Comune di Roccantica. Se Bergoglio è eretico ed ha dei seguaci, lo scisma c'è già, e la colpa non è di chi ne prende atto, ma di chi l'ha provocato deliberatamente, sovvertendo lo scopo del suo mandato. Lo si denunci, e gli si imponga di andarsene. Tacere adesso significa rendersi conniventi e complici.
...
E quando sentiamo certi Presuli, pur additati come paladini dell'ortodossia, che nel formulare timidi Dubia si sentono in obbligo di pagare il tributo all'idolo conciliare in nome di una presunta ermeneutica della continuità, facciamo sentire loro la nostra protesta, perché quell'idolo immondo è il padre della crisi odierna, la radice del male presente, la causa della rovina delle anime.
......
Non è stato Bergoglio a far diminuire le vocazioni, a causare la chiusura dei conventi, a volere il pantheon di Assisi, a proclamare la laicità dello Stato come un bene e a chieder l'abrogazione della Religione di Stato nelle nazioni cattoliche, a svuotare le chiese, a baciare il Corano, a distruggere la Messa e la liturgia, a cancellare il senso del peccato ed il timore dell'Inferno, a disprezzare la pietà dei semplici, a disonorare la storia della Chiesa. Bergoglio è figlio del Vaticano II, e se ora siede sul Soglio del Beatissimo Pietro - realizzando la profezia di Leone XIII - lo dobbiamo a chi l'ha fatto consacrare Vescovo, a chi gli ha imposto la berretta cardinalizia, a chi ha lasciato la Chiesa di Cristo in balia dei cospiratori abdicando nel momento più grave e difficile.
Ho letto l'articolo di Mons Baronio. Certamente noi laici siamo più liberi e certamente meno preparati. Questo non impedisce di dir la propria, con le proprie parole, chi scrive ne è un esempio. Oltre ai commenti su questo ed altri siti uguali non vedo, per i laici, strada percorribile con una certa regolarità, se non proprio quotidianità. Questo è un luogo di incontro aperto a tutti e la discussione è possibile. Si sono sostenuti e si sostengono, qui, tanti consacrati critici con Bergoglio ma, fermi sul CVII. C'è un pensiero che ebbi, forse una quarantina di anni or sono, ad un articolo di Giorgio Bocca che, in un argomento di grande attualità, tornava a decantare i suoi anni di giovane resistente, il mio pensiero fu: è difficilissimo staccarsi dalla propria primavera, a quei sogni, a quegli ideali, forse mai visti calare nella realtà o addirittura stravolti dalla realtà dei fatti, tuttavia sempre là si ritorna. Per molti, ora anziani, sacerdoti la loro primavera è in quegli anni; c'è chi, là ,fu catturato dalla maga Circe e trasformato in maiale, chi si buttò dalle sirene, chi si legò all'albero maestro. Alcuni, piano piano, hanno ritrovato la strada, altri no. Il no, significa che dietro ci può essere ostinazione nell'errore o costanza nella speranza. A noi laici non compete un giudizio così sottile. Quello che possiamo e dobbiamo fare è dare il nostro giudizio sui fatti, sulle persone, sulle loro parole, sulle idee manifestate o un giudizio d'insieme sugli errori e/o sui meriti di una generazione o di gruppi di persone, possiamo solo prendere nota che alcune primavere non sono terminate, nel bene e nel male, il loro incantesimo continua. Questo possiamo fare e, ripeto, questo sito ed altri uguali possono accogliere il contributo di tutti coloro che hanno compreso e/o stanno comprendendo che la Chiesa è 'seriamente' ammalata.
RispondiEliminaOttima realistica riflessione, Irina!
RispondiEliminaIrina: "Si sono sostenuti e si sostengono, qui, tanti consacrati critici con Bergoglio ma, fermi sul CVII" : cara Irina, non so se lei è tra le persone "ferme sul C.V. II"; io lo ero, fino a 10 anni fa, poi ho cominciato a studiare e riflettere (dice il saggio Confucio "lo studio senza riflessione è incompleto, la riflessione senza studio è monca"), migliaia e migliaia di pagine, da Pio IX a S. Pio X, a Pio XII, e poi i papi e la Chiesa conciliare e post : ad un certo momento non ho avuto più dubbi : la radice del male, risalente ai tempi di Lutero e poi di Pio IX, si è saldamente innestata nella Chiesa-struttura con Roncalli, Montini e il CV II : se non si capisce questo non si guarisce dalla malattia neomodernista, la si affievolisce soltanto. Nostra Aetate, Unitatis Reintegratio, Dignitatis Humanae, il "subsistit in" di Gaudium et Seps 9/b, i "semina verbi" di Rahner, o rigettiamo in blocco questi inganni o la Chiesa di Cristo presto scomparirà (Extra Ecclesiae Nulla Salus). Un bel motto di Francesco Lamendola "Ecumenismo e protestantizzazione conducono la Chiesa all'autodemolizione". Buona solennità dell'Immacolata, debllatrice di tutte le eresie.
RispondiElimina@Catholicus,
RispondiEliminanon sono ferma sul CVII, sono ferma nel cercare di comprendere le persone, cercare di capire come mai fanno un pezzo di strada e poi si fermano, stante il fatto che noi siamo laici e loro consacrati.Il mio giudizio sul VdR, per esempio, l'ho emesso nel maggio 2013, poi ho cercato di guardare da tutte le angolazioni che man mano venivano fuori. Il mio giudizio non è cambiato ma, tutte le angolazioni vagliate non mi hanno dato pace perchè, fondamentalmente, per assurdo, spero che gli sforzi di ognuno di noi possano, in qualche modo, lavare tanti errori nostri ed altrui e la Madre di Dio, Maria Santissima impetri per noi il perdono, la pace, che possono solo venirci donati da NSGC.
Tempo di Avvento - Tempo di silenzio
RispondiEliminaIl cinema è falso. Anche le serie televisive. Sono persone truccate da esperti, pettinate e vestite da esperti, che fingono di vivere vite sempre al massimo con dialoghi improbabili. La moneta cattiva caccia quella buona. Grazie ai neuroni specchio, grazie alla capacità innata di imitare il modello che non è più il genitore , ma diventa la televisione , abbiamo imparato e interiorizzato schemi antropologici che stanno generando solitudine e depressione. Le serie televisive generano dipendenza. Quando terminano è un lutto. Per carità, sempre meglio della cocaina, ma è comunque una dipendenza. Il risultato è un sottile senso di scontento , di inadeguatezza. Nell’ebraismo osservante il sabato deve essere libero da ogni cosa. Un giorno intero senza televisione e senza internet: l’impossibilità di diventare dipendenti. La necessità di ritrovare il rapporto con il silenzio e con le persone vere. E se provassimo a farlo anche noi la domenica?
(Silvana De Mari)