Avevamo appreso da AsiaNews del 22 gennaio e pubblicato qui - un intreccio di circostanze gravi, ma dalle conclusioni poco chiare, che facevano pensare ad una doppia persecuzione per i cristiani in Cina. Successivamente pubblicavamo la lettera aperta al papa del card. Zen nella quale egli dichiara che il Papa, nel corso di un'udienza privata, gli ha detto di essere contrario alla sostituzione dei vescovi cinesi "clandestini" con vescovi sostenuti dal governo del Partito Comunista Cinese. E ne trae la conclusione che i collaboratori vaticani stessero "svendendo la Chiesa cattolica in Cina", in base alla direzione da loro intrapresa nei mesi e anni recenti, visto che le parole del Papa (d'aver dato ordine di "non creare un altro caso Mindszenty") suggerivano che la delegazione vaticana in Cina stava agendo alle sue spalle e contro la sua volontà.
Ora il Vaticano ha rilasciato una dichiarazione ufficiale [qui] che contraddice quanto riferito dal cardinale sul rapporto del Papa con i suoi collaboratori in ordine alla vicenda cinese:
“Il Papa è in costante contatto con i Suoi collaboratori, in particolare della Segreteria di Stato, sulle questioni cinesi, e viene da loro informato in maniera fedele e particolareggiata sulla situazione della Chiesa Cattolica in Cina e sui passi del dialogo in corso tra la Santa Sede e la Repubblica Popolare Cinese, che Egli accompagna con speciale sollecitudine. Desta sorpresa e rammarico, pertanto, che si affermi il contrario da parte di persone di Chiesa e si alimentino così confusione e polemiche”.
Dunque, se è vero che "Il Papa è in costante contatto con i Suoi collaboratori... e accompagna con speciale sollecitudine sui i passi del dialogo in corso tra la Santa Sede e la Repubblica Popolare Cinese ", la responsabilità della situazione a chi va attribuita?
E allora vuol dire che ha ragione il Cardinale
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RispondiEliminaOppure che il Bergoglio ha perculato Zen.
RispondiEliminaDico solo che questo papato e questa Santa Sede non godono - in questo lunghissimo quinquiennio - di buona stampa, come si dice.
RispondiEliminaChi può più prendere per oro colato le loro dichiarazioni?
Bruttissimo a dirsi ma le cose stanno così.
Oppure che Bergoglio, come fa spesso, dice il falso. Come qualche tempo fa aveva incoraggiato il card. Sarah a procedere con la "riforma della riforma" in materia liturgica, dicendo di condividerne gli scopi.
RispondiEliminaGianni Valente intervista Parolin, e per lui va tutto bene, stanno dialogando, e afferma "Vede, in Cina non esistono due Chiese, ma due comunità di fedeli chiamati a compiere un cammino graduale di riconciliazione verso l’unità." Evidentemente il cardinale Zen si sbaglia, chissà perché preferisce il martirio piuttosto che obbedire alla chiesa patriottica?
RispondiEliminahttp://www.lastampa.it/2018/01/31/vaticaninsider/ita/vaticano/parolin-ecco-perch-dialoghiamocon-la-cina-6bacz50zwiaBnVhQnWgIrL/pagina.html
Il cardinale, anima semplice, non ha ancora interiorizzato le conseguenze del fatto che Dio è "padre di tutte le confessioni".
EliminaCi sono solo diverse comunità di fede in cammino, su, cos'è questa rigidità da pipistrello, anzi, da facciadasottaceto?!
http://m.vatican.va/content/francescomobile/it/speeches/2018/january/documents/papa-francesco_20180127_croce-rossa-italiana.html
Macchine indietro tutta. Ma il volo nel baratro è già iniziato. Ormai non basta più leggere, senza condividere e capire, dichiarazioni preconfezionate uso lenimento eutanasia dei recalcitranti. Il nominalismo ha ucciso la Cristianità. Col cinismo cinese è tutta un'altra storia. Attendiamo il botto.
RispondiElimina@Marisa, Felice
RispondiEliminaÈ il dramma di questo papato: non ci si può più fidare del Vicario di Cristo in terra! È veramente difficile concedergli l'attenuante della buona fede, anche se andrebbe sempre presunta!
RispondiElimina"in Cina non esistono due Chiese, ma due comunità di fedeli chiamati a compiere un cammino graduale di riconciliazione verso l’unità"
En Europe non plus, il n'y a plus ni luthériens, ni calvinistes, ni presbytériens, ni angicans, ni vaudois, ni catholiques, ni rien du tout. Ni Grecs, ni Irlandais, ni Portugais, ni Suédois, ni Français, ni Italiens. Ni hommes, ni femmes. Ni jeunes, ni vieux. Ni noirs, ni blancs. Ni chiens, ni chats… L'unité, la fusion dans l'indifférenciation… Merveille ! Retour au point de départ ! Big bang !
Vive le plancton ! Vive l'unisexe pan-christique ! En route, tous, vers le Point Oméga ! Vive Teilhard de Chardin !
Tutti i vaticanisti, politici, giornalisti in genere sanno e hanno detto sempre che quando il Vaticano smentisce una notizia allora la conferma.
RispondiEliminaDelle tre l'una :
RispondiElimina- Gli incaricati del Papa eseguono le disposizioni del Papa
- Gli incaricati del Papa non eseguono le disposizioni del Papa
- Gli incaricati del Papa applicano il gia' collaudato metodo svelato da Bruno Forte
Esprimo la mia incondizionata solidarieta' al Cardinale Zen .
Bergoglio è anche quello che tuona contro la lobby gay e poi lascia Ricca al suo posto e dice "chi sono io per giudicare?"
RispondiEliminaIl prossimo Papa erediterà tutta la penuria di credibilità che si sta accumulando durante questo pontificato-barzelletta.
http://www.aldomariavalli.it/2018/01/29/servizio-valutazione-fede/
RispondiEliminaSenza dimenticare che Francesco, non è un mistero, sogna un viaggio a Pechino, come ha confidato ai giornalisti sul volo di ritorno da Dacca: «Il viaggio in Cina non è in preparazione, state tranquilli. Ma io voglio tanto andarci. L’avevo detto anche nel 2014, quando tornando dalla Corea l’abbiamo sorvolata».
RispondiEliminahttp://www.aldomariavalli.it/2018/01/31/partita-cinese/
Mah ,bisogna vedere se lo vuole il Padrone della Vigna....
"Il cardinale ha detto che se a qualcuno viene 'chiesto di fare un sacrificio', è per il bene più grande"
RispondiEliminaIl cardinale Parolin difende la strategia del Vaticano in Cina
da Staff Reporter
postato Mercoledì 31 gennaio 2018
http://www.catholicherald.co.uk/news/2018/01/31/cardinal-parolin-defends-vaticans-strategy-in-china/
Cosa dobbiamo aspettarci di buono dalla segreteria di stato che non ha mai fatto di testa sua ma esegue gli ordini del Papa? Hanno svenduto Beran, hanno svenduto Mindzenty, hanno fatto venire a Roma Seper e l'hanno nominato prefetto della CdF, hanno cercato di convincere Wyszynski a lasciare la Polonia, hanno fatto in modo che due burattini come Vrana e Feranec fossero ordinati vescovi in Cecoslovacchia. Devo continuare? E secondo voi l'inviato del Papa a Pechino quando ha chiesto a due vescovi clandestini di lasciare il posto a due burattini parlava a titolo personale? Ma chi è così idiota da credere alle amenità della SdS?
RispondiEliminaMai fidarsi delle battute di un Papa... Paolo VI "confermò" nella sagrestia di San Pietro l'eroico cardinale Mindszentycome Primate di Ungheria ( "Lei rimarrà il Primate di Ungheria") per poi sacrificarlo dopo qualche giorno sull'altare della Ostpolitik filo-comunista.
RispondiEliminaIl bravo cardinale Zen avrebbe dovuto far firmare qualcosa al papa prima di parlare...
Papa Bergoglio non risponde neppure alle lettere comuni, figuriamoci se mai firmerebbe qualcosa, fosse pure un biglietto del tram!
EliminaImmagino comunque che la sua fosse ironia ...
Attenendoci però al problema ecclesiologico, quello che stupisce in questo tentativo di accordo con il regime è il modo in cui vengono di fatto tutti già considerati parti della Chiesa [...] Nel frattempo si vede come l’assenza di criteri giuridici si eserciti sulla pelle di chi non vuole accettare compromessi con il regime, secondo l’insegnamento sulla natura della Chiesa ribadito da Pio XII in Mystici Corporis e nelle lettere ai cattolici cinesi Ad Sinarum gentem e Ad Apostolorum Principis che ne furono l’applicazione allo scisma dell’Associazione Patriottica.
RispondiEliminahttp://www.lanuovabq.it/it/la-lunga-marcia-vaticana-verso-la-resa-alla-cina
RispondiEliminaQuando conviene giocare con le parole
Zen Ze-kiun, traditore, perché menti
RispondiEliminae semini discordia e confusione?
Non sai che questi son comportamenti
permessi solo sotto il Cupolone?
Felice ricorda l'episodio del card. Sarah. In realtà, quella di Zen è la QUARTA circostanza in cui il Papa smentisce un cardinale:
RispondiElimina* è successo con Mueller, anche se questa vicenda è un po' confusa, in quanto "spalmata" su un arco temporale lungo;
* è successo con il citato Sarah;
* è successo con Burke e la vicenda SMOM (Burke convocato per "fare pulizia", l'americano fa pulizia, e poi Bergoglio ribalta tutto);
* e ora con Zen.
A ben vedere, si potrebbe pure citare il caso dell'incontro con il Patriarca Kirill: tra altre cose opinabili, ci fu un documento scritto e firmato da entrambi, in cui si mettevano nero su bianco certe cose su gender, aborto e dintorni; ma pochi giorni dopo Spadaro già diceva che il documento non valeva niente.
@ Fabrizio Giudici: doppiezza gesuitica e doppiezza diplomatica vaticana docent.
RispondiEliminaÈ conosciuto il caso del portavoce di Bergoglio quando questi era Arcivescovo di BsAs all'epoca del discorso di Benedetto XVI a Ratisbona. Il portavoce dichiarò il distacco di Bergoglio dalle parole di Ratzinger, ma quando fu chiesto direttamente a lui sulla sua posizione disse che non c'entrava nulla scaricando così il suo portavoce. Fatti come questo sono tanti, e la gente in Argentina li conosce.
RispondiEliminaLo "scaricato" è stato poi "ricaricato": è il prete che è comparso, l'anno scorso (o due anni fa?) come protagonista nel primo dei tanti disgraziatissimi brevi video d catechesi, quello con Gesù Bambino, la Stella di David, la Mezzaluna e Buddha.
RispondiEliminaLNBQ, Luigi Negri,
RispondiEliminaNon toccate i martiri cinesi. Sono il tesoro della Chiesa
EDITORIALI02-02-2018