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sabato 3 febbraio 2018

Cristiani perseguitati (dall'Islam). Arriva il film che imbarazza la Chiesa e la Sinistra

Giova a tutti ribadire certe realtà che le tendenze dominanti continuano sottovalutare per ignoranza o per collusione ideologica. Tuttavia, oltre a non essere integrabile con i valori del cristianesimo, nella società attuale l'Islam non è neppure integrabile con quegli aspetti che, nel rinnegare il cristianesimo, mostrano segnali allarmanti di sfaldamento e destrutturazione; elementi che invece l'islam teocratico tiene insieme in una prospettiva di ferrea e omnivincolante sottomissione. E assistiamo al paradosso di veder rifiutato il supposto oscurantismo del cristianesimo - le cui leggi orientano alla libertà dei figli di Dio - per accettare, con una passività che sconcerta, un fanatismo schiavizzante.
Di seguito trovate due notizie: la prima riguarda un film-documentario in circolazione sulle persecuzioni dei cristiani nel mondo islamico, crescenti e volutamente ignorate dall'Occidente vigliacco e politicamente corretto; la seconda una dichiarazione (poche battute ma almeno non secondo copione ecclesialmente e politicamente corretto) del Vescovo di Ratisbona, che si smarca dal linguaggio ingannevole prevalentemente diffuso e dice la verità sull'Islam e sull'Occidente. (M.G.)

Preti di Mosul: "L'Islam moderato non esiste"
I sacerdoti iracheni lanciano l'allarme (inascoltato in Vaticano). E persino i musulmani iracheni si convertono, pur di sfuggire al Califfato
L'Islam moderato non esiste. Questo è il succo di una pellicola che sta girando al di fuori dei canali tradizionali (altrimenti in tutta Europa i radical-chic della Sinistra evocherebbero roghi in stile Inquisizione spagnola, urlerebbero e si straccerebbero le vesti).
A girare il documentario, dal titolo Guardiani della fede, Jaume Vives e Javier Carreras. Che dapprima scettici sul tragico destino dei cristiani in Medio Oriente, si sono dovuti infine arrendere alla triste realtà: le persecuzioni dei cristiani nel mondo islamico sono crescenti e volutamente ignorate dall'Occidente vigliacco e politicamente corretto.
"I cristiani perseguitati hanno smesso di fidarsi dell'Occidente e dei suoi politici, preferiscono affidarsi a Dio", confessa in un'intervista padre Behnam Benoca; gli fa eco un altro sacerdote di Mosul, padre Douglas Al-Bazi: "Ciò che subiamo non ha nulla a che vedere con il fondamentalismo islamico, ma con il vero Islam, che il mondo occidentale si ostina a non vedere o si illude sia moderato", dice.
Il film, che non passerà nelle sale cinematografiche ma che girerà in modo itinerante, su richiesta, in sale private o parrocchiali (prenotazioni dal sito www.guardianidellafede.com), sarà presentato in prima assoluta il 4 febbraio a Firenze, nella parrocchia di San Pietro a Quaracchi con due proiezioni, alle 16 e alle 18. E racconta anche di come migliaia di musulmani del Nord dell'Iraq, talmente disgustati dalla ferocia dell'Isis e dallo spauracchio di uno stato a guida coranica, per protesta si siano convertiti in massa al cristianesimo, a rischio della vita. Un duro monito per certa Chiesa nostrana buonista, che pare vivere con la testa tra le nuvole del paradiso e che sottovaluta, anzi favorisce, l'invasione islamica. Qui potete vedere il trailer. - [Fonte]
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Il vescovo di Ratisbona: "Solo chi non conosce la propria fede può ritenere possibile un'integrazione dell'islam"

Roma. Il teologo Rudolf Voderholzer dal 2012 è vescovo di Ratisbona, succeduto a mons. Gerhard Ludwig Müller, nominato da Benedetto XVI prefetto della congregazione per la Dottrina della fede. Qualche giorno fa, celebrando nella cattedrale cittadina la messa in occasione dell’anniversario della sua consacrazione episcopale, ha dedicato l’omelia allo stato dell’occidente.
Esso, ha detto il presule, “non è un’entità statica”, bensì “è cresciuto nel tempo, e ha fatto proprie molteplici influenze e culture, integrandole. L’occidente, tuttavia, non è la semplice somma, la mera addizione di culture differenti. Piuttosto, queste diverse influenze sono state cristianizzate”. Gli esempi, dopotutto, sono sotto gli occhi di tutti: “Il nostro calendario liturgico, la nostra stessa concezione del tempo, l’arte, la musica e la letteratura, la fondamentale distinzione della sfera secolare da quella spirituale sono impensabili senza il cristianesimo”. Perfino l’Illuminismo, ha aggiunto, “è impensabile senza gli elementi di illuminismo e de-divinizzazione di cui c’è già traccia nelle Sacre Scritture”.
Ma è sul rapporto con l’islam in Europa, che mons. Voderholzer ha detto le parole più pesanti: “Per quanto si debba essere realisti, l’islam è un fenomeno post-cristiano, che entra in scena con la pretesa di negare le verità centrali del cristianesimo. La fede nella Trinità, l’incarnazione di Dio in Gesù Cristo e la redenzione operata da Lui sulla Croce. Solamente chi non conosce o non prende sul serio la propria fede può ritenere possibile un’integrazione avanzata dell’islam in quanto tale”, ha chiosato il vescovo. [Fonte]

8 commenti:

  1. Cara Mic....forse il castigo sta per arrivare e i tempi sono maturi anche per ciò che è scritto in apocalisse.

    Dico questo in relazione a questa notizia di oggi riportata da Boldet e preannunciata dal Santo monaco ortodosso Paisios.

    https://www.maurizioblondet.it/ankara-spezzeremo-le-gambe-alla-grecia/

    All improvviso le profezie del monaco sembrano concretizzarsi. La Turchia ha fatto questa terribile dichiarazione con riferimento ad un isolotto e alle miglia.
    Il monaco aveva detto che tutto inizierà appena dopo che sentirete parlare di miglia. La Turchia invierà la sua flotta ma la russia distruggera la Turchia. L Europa e l America entrerà in guerra contro la russia per la spartizione della Turchia. Solo la Grecia non entrerà in guerra perchè non manderà le sue truppe e le verrà restituita Costantinopoli. La russia verrà attaccata quando manderà le sue truppe vicino Gerusalemme è non risponderà all ultimatum di sei mesi. Anche la Cina entrerà in guerra.

    Ecco che la terza guerra mondiale si avvicina

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  2. Peggio della persecuzione è l'autodistruzione: guardate come una cappella dedicata a s. Giuseppe è stata trasformata in tempio di Gaia rimovendo il crocifisso e le tavolette della Via crucis, sfondando l'abside per far entrare la (dea) natura in cui immergersi. L'architetto stesso scrive : Il recinto sacro viene VIOLATO con l'apertura della parete, prima absidale, al bosco retrostante; il paesaggio così entra a far parte dello spazio religioso.L'altare è nero. L'unica cosa rimasta è la stella di Davide sul frontone.
    http://www.thema.es/messner-architects-san-giuseppe-nel-bosco-stella-renon/
    Antonio di Roma

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  3. Bassano: spacciava davanti l’oratorio, aggredito dalle suore, grave marocchino di 22 anni.
    http://www.streamingneuws.com/2018/01/28/bassano-spacciava-davanti-loratorio-aggredito-dalle-suore-grave-marocchino-22-anni/

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    1. È una bufala https://www.debunking.it/2016/05/bufala-bassano-spacciava-davanti-loratorio-aggredito-dalle-suore-grave-marocchino-di-22-anni/

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  4. Roger de Bourneville04 febbraio, 2018 03:35

    Sono andato a leggere la notizia delle suore. Il blog, di cui al link, è di pessima qualità. L’articolo, scritto da Ciro91, intellettualmente a livello forse dei pensierini di quarta elementare, è una porcheria filo-spacciatore.
    A seguire riporto degli stralci mettendo tra parentesi tonde i miei commenti politicamente corretti:
    “Assurda (aggettivo adeguato a questa vergogna) la storia che vede protagoniste delle suore! (perfetto anche il punto esclamativo)
    […] che si sono rese colpevoli (certamente colpevoli, senza processo) di aver aggredito, e praticamente linciato (ormai le suore vanno in palestra, magari fanno kick-boxing), Abud Azif, marocchino di 22 anni, clandestino, piccolo spacciatore già noto alle autorità (da notare piccolino - clandestino - cucciolino, e già noto alle autorità, sicuramente per gesti altruistici)
    Il ragazzo (sicuramente coetaneo di quelli dell’oratorio) marocchino si stava aggirando dalle parti dell’oratorio (ma lui voleva solo giocare a palla prigioniera o ai quattro cantoni), per provare a vendere qualche dose di ashish e marijuana (no, poveretto, ho sbagliato, non voleva giocare, ma voleva rimediare dei soldini vendendo il frutto del suo lavoro), quando è stato avvicinato da due suore, e aggredito (vergogna, immagino la scena raccapricciante).
    Una delle suore avrebbe infatti avvicinato l’uomo alle spalle (si sa che le suore sono subdole), e lo avrebbe colpito col pesante crocifisso (un’arma letale, senza dubbio... se poi è pesante, non c’è scampo) […] L’altra suora si sarebbe poi unita alla “consorella” (notare il sapiente uso delle virgolette, da premio Pulitzer) aiutandola nel folle gesto (in effetti è da folli impedire ai ragazzini di prendere droga da un pusher)
    Solo l’intervento dei presenti e del sagrestano hanno potuto evitare il peggio […] (le suore sono delle macchine da guerra)
    Il raptus (eh sì, direi raptus omicida) delle due suore sarebbe scattato dopo aver visto il giovane spacciatore (un bambino, poer nani) cedere delle dosi di droga a due ragazzini che erano soliti frequentare l’oratorio.
    A quel punto avrebbero perso il controllo (l’ho sempre detto che le suore dovrebbero fare dei corsi per controllare l’aggressività compulsiva... sono sempre coinvolte in tutte le risse da discoteca) aggredendo lo spacciatore, intento a cedere le dosi e quindi ignaro di ciò che stava per avvenire (vorrei far notare che il lavoratore-spacciatore era impegnato nella sua attività professionale e quindi non poteva difendersi)
    Il sacrestano: “Abbiamo spesso denunciato (questo non si fa, brutti delatori) questi episodi di spaccio, ma ci hanno sempre ignorato. Lo so che è sbagliato quello che hanno fatto le suore (proprio bravo il sacrestano che ha salvato lo spacciatore), ma anche Gesù una volta si arrabbiò nel tempio […] (no, qui sbaglia, Gesù se l’era presa con gli Ebrei, mica con i Musulmani)
    Nel frattempo le due suore sono state condotte in caserma e rischiano una denuncia per lesioni aggravate e tentato omicidio (finalmente giustizia sarà fatta).
    Davvero una storia incresciosa!
    (la chiosa non è mia, ma di Ciro91)

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  5. "È una bufala"

    Peccato :-D Non mi sarebbero dispiaciute suore "doncamilliane"... ;-)

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  6. Roger de Bourneville05 febbraio, 2018 01:21

    Assodata la bufala, per fortuna... in caso contrario le suore avrebbero avuto una condanna “esemplare”, pongo una domanda OT, se permessa: lo stile dell’articolo, da “giornalista collettivo”, che l’ha reso plausibile, è casuale o è una genialata?

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  7. È una genialata: ho avuto modo di "interagire" in passato con "giornalisti collettivi" e non sono affatto ingenui. Hanno chi insegna loro tecniche di disinformazione raffinate.

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