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sabato 10 febbraio 2018

Eliminato l’ordine della società da costruire secondo il diritto naturale, i cattolici si fanno strumentalizzare da tutti

In una chiesa aperta e dai confini indefiniti, con una pretesa base ecumenica che non moralizza, caratterizzata dalla sinodalità perenne deliberativa e non consultiva, centrata sull'uomo e non su Cristo, non c'è posto per i principi non negoziabili e, alla fine, neppure per il diritto naturale. Ecco in cosa consiste la rivoluzione portata da Rahner: una Chiesa democratica e aperta, strutturata a partire dalla base, pluralista dal punto di vista teologico, filosofico e dottrinale, che sostituisce la pastorale alla dottrina, che non evangelizza nessuno e che anzi non condanna più, perché ogni situazione particolare di vita può essere un buon punto di partenza. È la Chiesa che, senza una verità esclusiva da comunicare, per Rahner deve convertirsi al mondo: dietro questo cattivo assunto c’è solo una cattiva filosofia, che ha in Kant, Hegel e Heidegger i suoi riferimenti.

Standing ovation per Stefano Fontana

«Se si aiutano le famiglie in difficoltà si è lodati, se si lotta contro le leggi anti-famiglia si è vituperati come dei violenti che vogliono le prove muscolari. Basterebbero poche persone per bloccare l’educazione gender nelle scuole pubbliche, agendo per esempio sugli errori procedurali degli uffici pubblici, ma farlo è considerato una prova muscolare che non si confà al cattolico. Egli dovrebbe dedicarsi solo a raccogliere caritatevolmente i cocci di una società disfatta, ma senza impegnarsi a costruirla meglio. Se lo facesse sarebbe come trasformare il Vangelo in ideologia. La verità è invece il contrario: eliminato l’ordine della società da costruire secondo il diritto naturale, i cattolici si fanno strumentalizzare da tutti sul piano del funzionamento delle istituzioni e delle leggi e si illudono che basti fare poi i buoni samaritani per eliminare il rimorso. Questo è un nuovo clericalismo. Infatti, facendoci strumentalizzare dagli altri contribuiamo, sotto il diretto indirizzo della gerarchia, alla costruzione (anche se distorta) della società, e intervenendo, sempre dietro indirizzo diretto della gerarchia, per sanare le ferite con le sole opere di carità senza una verità naturale, ossia laica, che ci guidi, pensiamo che politicamente il Vangelo sia un “copia e incolla”. “Basta il Vangelo”, hanno sempre detto i cattolici rahneriani, legittimando in questo modo la loro presenza politica in partiti distruttivi non solo del cristianesimo ma anche del diritto naturale. Erano i cultori della mediazione, ma hanno eliminato ogni mediazione, che fino ad allora la ragione naturale aveva fornito. Benedetto XVI a Berlino aveva detto che mai il cristianesimo ha preteso di rapportarsi direttamente alla politica, ma era sempre passato attraverso il diritto naturale. Tolto ora il diritto naturale, il Vangelo si rapporta direttamente alla politica… degli altri però».
(Stefano Fontana, La nuova Chiesa di Karl Rahner – Il teologo che ha insegnato ad arrendersi al mondo, 2017, pp. 36-37)

14 commenti:

  1. In questa chiesa la Verita' va in soffitta e ognuno porta la sua propria verita'.

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  2. «Com'è bello far le foibe da Trieste in giù». Lo hanno cantato alcuni fenomeni, oggi, alla "manifestazione antifascista" di Macerata. Qualcosa mi dice che, per un simile oltraggio alla memoria di vittime innocenti, dalle istituzioni non verrà indignazione, opinionisti e intellettuali à la page non si scomporranno né alcuno proporrà una legge contro l'apologia di comunismo. Provvederei dunque con un commento autonomo e riepilogativo, confidando di preservare chiarezza e pacatezza. Feccia rossa.
    Giuliano Guzzo

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  3. Esempio di gente che non capisce un... una BANDA di feroci assassini uccide una bambina e la fa a pezzi - alcuni non si sa se mangiati o... venduti...- e LORO pensano al fascismo che non c'e'! E' un orrore! E' un'Italia surreale che fa veramente venire i brividi!

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  4. FASCISTI TORNATE NELLE FOIBE questa la loto civiltà...

    Complimenti ai giovani dei centri sociali che in nome dell'antifascismo oggi marciano a Macerata contro l'impeto di follia, comunque non giustificabile, di un giovane italiano che ha voluto vendicare l'atroce fine di Pamela sparando a 6 africani.
    Complimenti soprattutto perchè in nome dell'antifascismo riescono sempre a farla franca, quando devastano le città, quando si scagliano contro la polizia, quando ci lanciano le bombe carta per impedire la presentazione di un libro (Bologna 16 ottobre 2017), quando decidono in maniera violenta chi deve parlare e chi no ma sempre in nome del sacrosanto antifascismo.
    Non importa se questi giovani sono ignoranti, (avete mai provato a chiedere loro gli anni del fascismo?), fanatici e violenti.
    Sono antifascisti e questo li assolve da tutto.
    E tra vittime e carnefice, prediligono il carnefice, come oggi, il Giorno del ricordo in cui col sangue agli occhi e col sorriso sulle labbra ti dicono: Fascisti, tornate nelle Foibe

    10 febbraio Giorno del Ricordo

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  5. Ho avuto la grazia di leggere questo testo di Stefano Fontana.

    Rahner è l'archetipo di una Chiesa che si pensava chiusa in un recinto, dando per scontato che fosse un errore del passato e che il proprio futuro consistesse nell'abbattere il recinto che demarca il confine tra l'orticello ecclesiale e le grandi praterie e i vasti oceani del mondo.

    Il Verbo incarnato in effetti ha dimostrato di non assecondare più di tanto certi schemi legali: al lebbroso che doveva vestirsi da tale e urlarsi tale, stando fuori dall'accampamento, secondo la legge (per evitare il propagarsi del contagio) Gesù, interpellato da quella triste condizione, mostra compassione e -senza limitarsi a guarirlo con il potere che gli dà l'essere Dio- ha mostrato una modalità che va oltre "il risultato", tendendo la mano e TOCCANDOLO, per guarirlo. San Francesco d'assisi (santo non a caso) riprese questa estrema liberalità d'animo baciando i lebbrosi che incontrava!

    Però la chiesa rahneriana (che deve muoverci a umana pietà, esattamente come ogni lebbroso, sapendoci tutti un po' sclerocardici e dunque malati) non ha colto un passaggio tanto delicato quanto fondamentale: entrare nel recinto non significa restringere l'orizzonte.

    Come diceva una vecchia facezia, "Manicomio" è scritto fuori, non dentro. La gabbia è fuori dal recinto, nel mondo immanente, storico e finito, non dentro, nel Regno di Dio eterno e infinito. Entrare libera il malato dalle proprie gabbie. Perciò Gesù disse la Chiesa "nel mondo, ma non del mondo".

    Il mondo è altro dalla Chiesa e una chiesa che si dissolve nel mondo non è la Chiesa!

    Gesù guarisce -toccandolo- il lebbroso (e San Francesco lo bacia) non in spregio alla legge, ma per guarire dalla lebbra che ci separa dal Regno e quindi ridare dignità a ogni perduto. A fare la differenza non è la "ragione del perduto", ma il potere che viene da Dio nel poterlo guarire, superando ogni distanza: amando persino il nemico!

    La Chiesa non dispensa servizi assistenziali, ma sana la malattia di chi è escluso dal Regno, non facendovi entrare i malati, ma toccandoli per risanarli e da sani farli entrare, presentandosi ai sacerdoti senza più la lebbra che li ammorbava.

    Dio vuole guarire tutti, ma non tutti vogliono essere guariti! Se i pensieri della mente, la sete di mondo, le ragioni dell'io, occupano l'intelletto tanto che in ogni uomo sclerocardico e "psicopatico" è impossibile la visione di Dio, ecco che il Signore si commuove e tocca risanando chi riconosce il proprio stato di escluso. Dio si fa prossimo per trascinare l'uomo là dove Egli sta, nel Regno dei Cieli, altro dalla terra soggetta al principe di questo mondo, l'ammorbatore.

    Rahner non ha capito che il recinto è l'aut aut dogmatico che separa il vero di Dio dalle illusioni mondane. Non ha compreso che Cristo è la porta delle pecore, che c'è un dentro e c'è un fuori. Rahner non ha accettato il sacrificio richiesto alla ragione umana, la kenosis di chi si accosta senza superbia a Dio, da lebbroso che chiede compassione. Rahner, e bisogna averne pietà, pensa che sia tutto nella nostra testa e che i recinti ostacolino la guarigione. Rispetto all'infinito, dieci miliardi sono nulla. Rahner ha fatto tanta filosofia, ma difetta in matematica. Dentro il recinto tutto è molto più spazioso che fuori. Dentro il recinto la storia è un soffio. Dentro il recinto (lo scrisse, se non ricordo male, E. M. Radaelli) si compongono gli et et "impossibili" per le nostre menti malate: Vergine e Madre, Uno e Trino, Misericordia e Giustizia...

    Ma Rahner, poverino, vuole portarci fuori, dove si fanno solo concessioni al sed etiam, relativistico. La salvezza consiste nell'entrare nel recinto, dalla Porta.

    Oggi sono 5 anni che abbiamo "incassato" il farsi di lato di Papa Benedetto XVI. E' un bel modo di ricordarcene, malati come siamo, nella chiesa rahneriana.

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  6. Time to Let Go of Vatican II
    Brian Williams Brian Williams February 5, 2018

    https://onepeterfive.com/time-let-go-vatican-ii/

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  7. Non so le traduzioni vecchie, ma nel vangelo di oggi il termine "guarito -
    guarire" riferito al lebbroso è sostituito da "purificato" - purificazione. E non penso che abbia la stessa valenza...

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  8. Rahner si rivolge imperioso a Paolo VI a proposito di HUMANAE VITAE

    «Se il magistero della Chiesa non avrà oggi il coraggio e l’audacia di ritrattare i passati errori, non rimarrà degno di fede e di fiducia.»

    Simile all'«ASCOLTAMI TU, PAPA» di Lutero...

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  9. https://www.maurizioblondet.it/macerata-marcia-antifascista/

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  10. http://www.ilgiornale.it/news/spettacoli/meloni-contro-jebreal-ex-moglie-ereditiere-goldman-sachs-1491155.html

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  11. Ieri sono arrivati gli auguri di pronta guarigione da diverse parti politiche.
    http://www.ilgiornale.it/news/cronache/dolore-carabiniere-ferito-onore-te-e-forze-ordine-1493229.html

    Gli autori del pestaggio finalmente si sentiranno "realizzati".

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  12. Caccia all'uomo in grigio. Ha pestato con lo scudo il carabiniere a terra
    http://www.ilgiornale.it/news/politica/caccia-alluomo-grigio-ha-pestato-scudo-carabiniere-terra-1493813.html

    Le pianticelle crescono...

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  13. I centri sociali manifestano solo quando è un italiano a sbagliare, ma mai quando un immigrato fa a pezzi una persona. I centri sociali ripetono che sono contro ogni tipo di violenza, ma poi devastano città, menano ferocemente un poliziotto caduto a terra e fanno cori contro i martiri delle foibe cantando "ma che belle son le foibe da Trieste in giù".

    Se si facessero meno canne, forse inizierebbero ad utilizzare quel cervello pieno di stupidità e contraddizioni. FORSE.

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  14. ...La maionese è impazzita, la sinistra sull’orlo di una sconfitta, come la Repubblica in caduta libera, danno segni di squilibrio e di perdita totale del senso della realtà.

    E istigano all’odio antropologico verso la razza inferiore e maledetta della destra definita xenofoba e fascioleghista. Ora mi chiedo come potrà risalire questo paese da questa deriva, come potrà riprendere il senno e distinguere tra le opinioni divergenti e i crimini efferati? Come si fermerà questa spirale di odio?

    Io so come si può fermare e molti di voi lo sanno. Si ferma se c’è uno Stato all’altezza dei suoi compiti e delle sue responsabilità, uno Stato autorevole che dà sicurezza ai suoi cittadini, che premia e punisce, che garantisce ordine, diritti e doveri, che non ammette zone di impunità e di illegalità.

    Che sa distinguere tra i carnefici e le vittime e anche tra la reazione in favore dei primi e quella in favore dei secondi.

    Ma ci vorrebbe uno Stato vero, non in mano a quei figuri che per restare a galla sono pronti a dire che l’urgenza di oggi è il fascismo. Siamo in balia di carogne. Carogne di fuori, carogne di dentro.

    Marcello Veneziani, Il Tempo 13 febbraio 2018

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