L'immagine che accompagna il testo ritrae mons. Brunero Gherardini nel suo studio, nel quale mi sono rifugiata molte volte con dubbi e domande, mai così fitti come in questo nostro tempo. Ed ho vissuto e provato esattamente quanto viene sapientemente scritto nell'avviso che segue.
Il 22 settembre dello scorso anno moriva a Roma Mons. Brunero Gherardini. Nato a Prato nel 1925, Mons. Gherardini è stato un sacerdote esemplare, uno studioso appassionato e competente, un teologo che ha saputo coniugare in mirabile sintesi l’intelligenza della fede e la fedeltà al Magistero imperituro della Chiesa.
Sacerdote pratese ha trascorso gran parte della sua lunga vita a Roma, come Docente presso la Pontificia Università Lateranense e come Canonico della Basilica papale di San Pietro. Questa sua appartenenza alla Città Eterna, era cittadino vaticano, non gli fece mai dimenticare la sua “pratesità” che coltivò con amore e gratitudine e che declinò con iniziative di vario genere.
Sacerdote secondo il Cuore di Cristo, la sua persona trasmetteva un immediato senso di venerazione e ammirazione: ascetico e schivo, di grande umiltà e modestia, sapeva però aprire il suo cuore generoso e gioviale agli amici che hanno avuto la gioia di condividere con lui un tratto della sua vita.
Accogliente e attento, sapeva mettere a suo agio l’interlocutore che con un vago senso di soggezione lo avvicinava. La sua conversazione era sempre ricca e appassionante, mai banale, ma sempre attento a chi gli stava davanti. Sicuramente in futuro dovranno essere fatti studi per scandagliare la vastità e la profondità della ricerca teologica di Mons. Gherardini.
Sarà il lavoro degli studiosi e dei ricercatori; ma venerdì 16 febbraio alle ore 21,15 presso la Chiesa del Sacro Cuore di Gesù (via Ofanto, 9 a Prato) alcuni amici lo ricorderanno con la gratitudine e la venerazione che si deve ad un maestro coerente e coraggioso che ha saputo donare scienza e amicizia.
In tale occasione verrà presentata anche una piccola pubblicazione In memoriam, che Mons. Vittorio Aiazzi ha voluto per ricordare queste insigne ed illustre figlio della Chiesa pratese. L’incontro è aperto (Rodolfo Abati)
Sacerdote pratese ha trascorso gran parte della sua lunga vita a Roma, come Docente presso la Pontificia Università Lateranense e come Canonico della Basilica papale di San Pietro. Questa sua appartenenza alla Città Eterna, era cittadino vaticano, non gli fece mai dimenticare la sua “pratesità” che coltivò con amore e gratitudine e che declinò con iniziative di vario genere.
Sacerdote secondo il Cuore di Cristo, la sua persona trasmetteva un immediato senso di venerazione e ammirazione: ascetico e schivo, di grande umiltà e modestia, sapeva però aprire il suo cuore generoso e gioviale agli amici che hanno avuto la gioia di condividere con lui un tratto della sua vita.
Accogliente e attento, sapeva mettere a suo agio l’interlocutore che con un vago senso di soggezione lo avvicinava. La sua conversazione era sempre ricca e appassionante, mai banale, ma sempre attento a chi gli stava davanti. Sicuramente in futuro dovranno essere fatti studi per scandagliare la vastità e la profondità della ricerca teologica di Mons. Gherardini.
Sarà il lavoro degli studiosi e dei ricercatori; ma venerdì 16 febbraio alle ore 21,15 presso la Chiesa del Sacro Cuore di Gesù (via Ofanto, 9 a Prato) alcuni amici lo ricorderanno con la gratitudine e la venerazione che si deve ad un maestro coerente e coraggioso che ha saputo donare scienza e amicizia.
In tale occasione verrà presentata anche una piccola pubblicazione In memoriam, che Mons. Vittorio Aiazzi ha voluto per ricordare queste insigne ed illustre figlio della Chiesa pratese. L’incontro è aperto (Rodolfo Abati)
Un ricordo commosso e grato di questo grande uomo maestro e pastore.
RispondiEliminaMons. Gherardini e' stato l'unico tra i teologi di spicco, mi sembra, ad avere il coraggio e l'onesta' intellettuale di criticare i punti erronei del Vaticano II, anche correggendo alcune sue prese di posizione degli anni passati.
RispondiEliminaUn grande teologo, che sicuramente in questo momento sta pregando per noi che siamo in piena battaglia.
Voglio anche ricordare come le sue giustissime critiche mosse al Vaticano II nel suo famoso libro "Concilio Ecumenico Vaticano II- un discorso da fare" non abbiano mai ricevuto risposta alcuna da Benedetto XVI...
non abbiano mai ricevuto risposta alcuna da Benedetto XVI...
RispondiEliminaE' vero. Un'altra 'supplica' senza risposta (2009).
http://www.internetica.it/Gherardini-concilio.htm#supplica
seguita (24 settembre 2011) dall'iniziativa che mise in evidenza sul proscenio mondiale la sensibilità cattolica di un considerevole numero di intellettuali italiani leggibile qui :
https://www.riscossacristiana.it/supplica-al-santo-padre-benedetto-xvi-sommo-pontefice-felicemente-regnante-affinche-voglia-promuovere-un-approfondito-esame-del-pastorale-concilio-ecumenico-vaticano-ii/
Alcune considerazioni qui
https://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2012/06/tra-suppliche-ed-appelli.html