“IL COPIONE, QUINDI, SI RIPETE. RAGAZZINE VIOLENTATE, IL LUNGO SILENZIO DI POLIZIA E MAGISTRATURA prima di intervenire, con la paura di dover fare i conti con le accuse di razzismo e islamofobia, nella prigione culturale e mediatica del politicamente corretto.
Per gli abusi sessuali si sono serviti di coltelli, mannaie, mazze da baseball, giocattoli sessuali... Gli abusi erano accompagnati da comportamenti umilianti e degradanti come mordere, graffiare, urinare, picchiare e bruciare le ragazzine. Le violenze sessuali sono state compiute spesso da gruppi di uomini, e, a volte, la tortura è andata avanti per giorni e giorni. [...] I luoghi in cui sono state effettuate le violenze spesso erano case private di Oxford. Gli uomini che pagavano per violentare le ragazze non erano sempre di Oxford. Molti venivano, appositamente, anche da Bradford, Leeds, Londra e Slough. Spesso previo appuntamento". Così un estratto del rapporto della procura inglese a fine processo. Era maggio del 2015 e usciva la notizia della condanna a 95 anni di prigione per sette membri di una banda islamica che per quindici anni ha violentato, torturato e venduto ragazzine inglesi.
Sarebbero state 400, anche undicenni, le piccole stuprate nello Oxfordshire, non da Boko Haram in Africa ma nella civilissima Gran Bretagna. E questo numero è legato solo alle ragazze i cui genitori hanno avuto il coraggio e la perseveranza di denunciare alle autorità di competenza cosa stava succedendo, senza, per anni, essere presi in considerazione. Chissà quante famiglie non hanno mai denunciato o non hanno avuto la forza di insistere. La storia di Rotherham, che abbiamo raccontato sull'Occidentale, non è quindi un caso limite in Gran Bretagna. Semplicemente, Rotherham è il luogo in cui il numero di abusi è stato più alto (quattordicimila vittime), ma la stessa trama di soprusi ha investito, quasi contemporaneamente, anche Oxford, e poi Bristol, Derby, Rochdale, Telford, Peterborough, Keighley, Halifax, Banbury, Aylesbury, Leeds, Burnley, Blackpool, Middlesbrough, Dewsbury, Carlisle... Sono più di quindici le città di una delle patrie per eccellenza del 'multikulti', il Regno Unito, appunto, in cui musulmani di origine pakistana e afghana andavano a caccia di bambine bianche.
Il copione, quindi, si ripete. Ragazzine violentate, il lungo silenzio di polizia e magistratura prima di intervenire, con la paura di dover fare i conti con le accuse di razzismo e islamofobia, nella prigione culturale e mediatica del politicamente corretto. Nello scandalo che ha coinvolto la cittadina di Rochdale, per esempio, le bambine non le hanno contate, ma durante il processo qualcuna di loro ha dovuto sopportare che uno dei dodici musulmani fermati riferisse al giudice che no, non c'era stato alcun abuso, le vittime erano tutte ben disposte e felici di avere rapporti sessuali con lui. Le accuse erano solo "bugie dei bianchi".
Il 22 aprile del 2015, il Daily Mail pubblica alcuni brani di "Girl for Sale". Il libro descrive lo scioccante calvario di una donna, che si firma con lo pseudonimo di Lara McDonnell, che ha raccontato le sevizie subite da una banda di pedofili asiatici e musulmani quando aveva 13 anni. "Mohammed mi vendeva per 250 sterline ai pedofili di tutto il paese. Arrivavano, si sedevano e cominciavano a toccarmi. Se facevo la ritrosa, Mohammed mi dava più crack in modo che potessi chiudere gli occhi e lasciarmi andare. Ero un guscio, morta dentro. A volte, passavo da un pervertito all'altro. A Oxford, molti dei miei abusatori erano di origine asiatica; [a Londra] questi uomini erano neri o arabi. [...] L'avvocato di Mohammed era una donna e durante il processo insinuava che ero una razzista, perché tutti gli imputati erano dei musulmani. Il caso ha scatenato polemiche sulla razza e sulla religione, ma io ho le idee chiare: si sono comportati così perché hanno un modo di vedere le donne diverso da quello che c'è in Gran Bretagna".
L'8 aprile del 2015 il Guardian, quasi a chiudere il cerchio, rende noto che gli abusi sessuali sui minori denunciati dalla polizia sono aumentati del 60% nel corso dei quattro anni precedenti. Dati, cifre ufficiali, ottenute grazie alla legge sulla libertà di informazione che per la prima volta ha reso pubblica l'entità del fenomeno in Inghilterra e nel Galles. Qualche mese prima, a febbraio, il Mirror titolava "Le bande di molestatori di bambine potrebbero aver aggredito un milione di vittime". Le indagini, gli arresti, la mappa della Gran Bretagna che si colora di violenze in quasi quindici città, sembra rendere verosime questo numero enorme, quasi inconcepibile. Anche perché non è chiaro quanti siano gli abusatori, quante le ragazzine abusate che non hanno denunciato, quante volte ognuna delle vittime abbia dovuto subire violenze. Il politicamente corretto - meglio, l'islamicamente corretto - ha tenuto i colpevi a lungo al riparo dalla giustizia. E come abbiamo sentito nelle aule di tribunale dopo l'ultima sentenza di condanna a Rotherham, i diretti interessati hanno anche urlato 'Allah Akbar'.
Non gliene frega niente delle nostre minacce. Nel caso ci fossero. E a spiegare come si sentono quando hanno a che fare con le leggi occidentali, ci hanno pensato manifesti gialli di islamici britannici che durante la campagna elettorale del 2015 recitavano "La democrazia è un sistema in cui l'uomo viola il diritto di Allah e decide cosa sia concesso o permissibile per l'umanità, basandosi esclusivamente sui suoi capricci e desideri. L'Islam è l'unica soluzione adeguata e reale per il Regno Unito. L'Islam è un completo sistema governativo dove si attuano le leggi di Allah e la giustizia viene rispettata. #DontVote4ManMadeLaw".
La verità è che non vogliono integrarsi. Che con il 'dialogo' ci compongono barzellette con cui deriderci, e che non vedono l'ora di conquistarci definitivamente. E a noi, va bene così, in fondo. Basti pensare alla stessa Inghilterra, che nonostante la ferita che le è stata inferta per quindici anni, e che sanguina ancora, a maggio scorso permetteva che centinaia di bus circolassero per Londra, Manchester, Leicester, Birmingham e Bradford, con in bella mostra lo slogan "Gloria ad Allah" in arabo. L'iniziativa promossa dall'Islamic Relief, un'organizzazione sostenuta dal governo, aveva come scopo quello di "abbattere le barriere" e dare all'islam una luce positiva.
E' così che vanno le cose. La paura di criticare l’islam è stata codificata. Con buona pace delle bambine, delle donne e delle madri che vengono violentate, bruciate e infibulate, ogni giorno, in nome di Allah. Continueremo a raccontare queste storie, Paese per Paese europeo, città per città, perché il silenzio che ha regnato sovrano per troppi anni non è più tollerabile. [Fonte]
Il 22 aprile del 2015, il Daily Mail pubblica alcuni brani di "Girl for Sale". Il libro descrive lo scioccante calvario di una donna, che si firma con lo pseudonimo di Lara McDonnell, che ha raccontato le sevizie subite da una banda di pedofili asiatici e musulmani quando aveva 13 anni. "Mohammed mi vendeva per 250 sterline ai pedofili di tutto il paese. Arrivavano, si sedevano e cominciavano a toccarmi. Se facevo la ritrosa, Mohammed mi dava più crack in modo che potessi chiudere gli occhi e lasciarmi andare. Ero un guscio, morta dentro. A volte, passavo da un pervertito all'altro. A Oxford, molti dei miei abusatori erano di origine asiatica; [a Londra] questi uomini erano neri o arabi. [...] L'avvocato di Mohammed era una donna e durante il processo insinuava che ero una razzista, perché tutti gli imputati erano dei musulmani. Il caso ha scatenato polemiche sulla razza e sulla religione, ma io ho le idee chiare: si sono comportati così perché hanno un modo di vedere le donne diverso da quello che c'è in Gran Bretagna".
L'8 aprile del 2015 il Guardian, quasi a chiudere il cerchio, rende noto che gli abusi sessuali sui minori denunciati dalla polizia sono aumentati del 60% nel corso dei quattro anni precedenti. Dati, cifre ufficiali, ottenute grazie alla legge sulla libertà di informazione che per la prima volta ha reso pubblica l'entità del fenomeno in Inghilterra e nel Galles. Qualche mese prima, a febbraio, il Mirror titolava "Le bande di molestatori di bambine potrebbero aver aggredito un milione di vittime". Le indagini, gli arresti, la mappa della Gran Bretagna che si colora di violenze in quasi quindici città, sembra rendere verosime questo numero enorme, quasi inconcepibile. Anche perché non è chiaro quanti siano gli abusatori, quante le ragazzine abusate che non hanno denunciato, quante volte ognuna delle vittime abbia dovuto subire violenze. Il politicamente corretto - meglio, l'islamicamente corretto - ha tenuto i colpevi a lungo al riparo dalla giustizia. E come abbiamo sentito nelle aule di tribunale dopo l'ultima sentenza di condanna a Rotherham, i diretti interessati hanno anche urlato 'Allah Akbar'.
Non gliene frega niente delle nostre minacce. Nel caso ci fossero. E a spiegare come si sentono quando hanno a che fare con le leggi occidentali, ci hanno pensato manifesti gialli di islamici britannici che durante la campagna elettorale del 2015 recitavano "La democrazia è un sistema in cui l'uomo viola il diritto di Allah e decide cosa sia concesso o permissibile per l'umanità, basandosi esclusivamente sui suoi capricci e desideri. L'Islam è l'unica soluzione adeguata e reale per il Regno Unito. L'Islam è un completo sistema governativo dove si attuano le leggi di Allah e la giustizia viene rispettata. #DontVote4ManMadeLaw".
La verità è che non vogliono integrarsi. Che con il 'dialogo' ci compongono barzellette con cui deriderci, e che non vedono l'ora di conquistarci definitivamente. E a noi, va bene così, in fondo. Basti pensare alla stessa Inghilterra, che nonostante la ferita che le è stata inferta per quindici anni, e che sanguina ancora, a maggio scorso permetteva che centinaia di bus circolassero per Londra, Manchester, Leicester, Birmingham e Bradford, con in bella mostra lo slogan "Gloria ad Allah" in arabo. L'iniziativa promossa dall'Islamic Relief, un'organizzazione sostenuta dal governo, aveva come scopo quello di "abbattere le barriere" e dare all'islam una luce positiva.
E' così che vanno le cose. La paura di criticare l’islam è stata codificata. Con buona pace delle bambine, delle donne e delle madri che vengono violentate, bruciate e infibulate, ogni giorno, in nome di Allah. Continueremo a raccontare queste storie, Paese per Paese europeo, città per città, perché il silenzio che ha regnato sovrano per troppi anni non è più tollerabile. [Fonte]
Bisognerebbe spedire l'articolo ad Ariccia, proporlo come lettura fissa,durante i pasti, per gli esercizi spirituali della Curia Romana. Invitare ai pasti la presidente della Camera e tutta la lobby politicamente corretta...e in fine proporlo come programma di governo agli italiani che vogliono costruire ponti, accogliere e integrare.
RispondiEliminaOltre alla mafia nigeriana che ci fanno importare ora vogliono che mangiamo insetti. Ieri a Linea verde propaganda per le cavallette. Quando ci ribelliamo a questa dittatura?
RispondiEliminaUn tempo c'era un sito themuslimsissue che pubblicava giornalmente tutte le nefandezze compiute da costoro, e non solo nella pavida e omertosa Eurabia, ma anche nei paesi islamici, da un po' di tempo in qua esce a cadenza mensile e mooooooolto edulcorato, chissà come mai......sito in inglese. no comment
RispondiEliminaL'unica nota stonata è il titolo. Cosa c'entra il medioevo. Tutte le volte che si vuole evocare qualcosa di buio si usa il luogo comune(falso) del medioevo.
RispondiEliminaTutte le menzogne su di esso sono state frutto propaganda anticristiana.
Suggerisco qualche buona lettura sull'argomento, ad esempio: "Luce del medioevo" e "Medioevo" un secolare pregiudizio, di Regine Pernoud.
Se ci mettiamo anche noi cattolici a dire queste cose...
Piu' che medioevo lo definirei "restaurazione della barbarie ".
RispondiEliminaSe il cristianesimo arretra questo e' uno degli aspetti del "rispetto dei nemici"che si dovra' subire .
L'Europa ha scelto , ha preferito il ruolo di mercenario di satana .
Aggiorniamoci :
RispondiEliminahttp://www.occhidellaguerra.it/libia-trafficanti-migranti/
Il fatto è che non capita mai alle Boldrini e simili, pertanto la violenza sulle donne di matrice islamica non esiste. Ma dove sono gli uomini europei? I nostri soldati? La risposta la immagino e la domanda è piuttosto retorica.
RispondiEliminaPiu' che medioevo lo definirei "restaurazione della barbarie ".
RispondiEliminaCondivido l'osservazione. Ho corretto il titolo, dando per scontato che E.P. - che ha riportato il titolo originale della fonte - la pensi allo stesso modo, conoscendolo :)
http://www.catholicherald.co.uk/news/2018/02/19/its-time-to-be-honest-in-dialogue-with-muslims-says-chaldean-archbishop/
RispondiEliminaLa situazione era nota alla Gran Bretagna, paese coloniale, gli usi e costumi li conosceva da tempo.Poi la mente si oscura. Non so. Questo abbandonare i propri figli e figlie ai lupi è difficile da comprendere. Le mamme lavoravano? Appartenevano alla classe bassa? C'è qualcosa di marcio in Gran Bretagna. E i grandi cattolici inglesi. E i Santi. Come è mai possibile? L'emancipazione precoce? Nelson era adolescente quando si imbarcò. Certo UK i suoi figli li ha mandati fuori dal nido alla svelta, sempre. E la cura dell'infanzia? Le canzoncine, le filastrocche, le poesie per i piccoli che i grandi scrittori hanno sempre rimpinguato? I libri per i bambini garantiti da uno speciale colore che ne indicava la liceità e l'età adatta? Non so: contraddizioni di un grande paese, amatissimo da molti, gioventù spesso abbandonata, indurita. Si salva chi può, se può, quando può. Dei lupi non viene avvertita, forse. Se la Chiesa Anglicana e/o Cattolica si occupassero dei giovani ma, sono troppo occupate nelle chiacchiere sul sacerdozio femminile e l'omosessualità le attanaglia.
RispondiEliminaLa Gran Bretagna è asservita completamente....a partire dalla monarchia, pronta a tutto, grembiulini, compasso, islam, per mantenere i propri millenari ed anacronistici, nonché attualmente decisamente immeritati, privilegi. Carlo del resto ha già dichiarato che sarà un re filoislamico e mondialista...un burattino senza testa. Non poteva essere altrimenti...l' importante è salvare il cadreghino!
RispondiEliminaLa Gran Bretagna era una potenza industriale. Poi hanno pensato di sbilanciarsi sulla finanza e questo li ha messi nella necessità di attrarre capitali: così hanno iniziato a svendersi agli arabi.
RispondiEliminaRivolgendosi ai propri concittadini, il premier ungherese ha dichiarato che l'Occidente "ha spianato la strada per la fine della cultura cristiana" ed ha favorito la diffusione dell'Islam, contemporaneamente il suo governo ha impedito al mondo islamico di invaderci da sud".
RispondiEliminahttps://it.sputniknews.com/politica/201802195671159-immigrazione-profughi-clandestini-Islam-UE/
Fin nell'origine, dimenticata in una profondità che pure segna tutta la vita, è svelata la stoffa dell'essere.
RispondiEliminaIn uno sguardo altro, si rivela il senso dell'esistere.
In uno spazio e in un tempo buoni.
Perché, allora, è bene che io ci sia.
Messi al mondo da un amore, che nutre e contempla.
E sorride.
E in quel sorriso delle cose, una distanza che non possiede.
Ma afferma.
Così il Tu che genera ci dà un nome e un volto.
E ritorna, forma dell'essere, in ogni amicizia, in ogni amore.
E il nome di Dio che dà carne e senso e coscienza.
Dentro ogni tu.
Mistero che ci occorra riavere noi da un altro.
Franca Negri su Fb
Ogni commento è inutile, l'EU ormai è questo.
RispondiEliminahttp://tv.ilpopulista.it/video/19-Febbraio-2018/23602/una-citta-ungherese-esclusa-da-capitale-europea-della-cultura-troppi-bianchi.html
Inaufito. Sono folli!
RispondiEliminahttps://adessobasta.org/2017/10/15/dietro-i-terroristi-ce-il-pd-meloni-rivela-una-bomba-taciuta-dai-media/
Un "rispettabile" professore islamico del Trinity College di Dublino va sulla tv irlandese a sostenere la tesi che la "circoncisione femminile" (mutilazioni genitali femminili) debba essere consentita per legge ed eseguita negli ospedali pubblici, in quanto pratica tradizionale finora descritta qui da noi in modo troppo crudo.
RispondiEliminaIl professore la paragona all'aborto, troppo a lungo negato in occidente. Prepariamoci...
https://www.independent.ie/irish-news/news/female-circumcision-should-be-allowed-by-law-member-of-irelands-islamic-cultural-centre-36585441.html
Ormai, la professionalita' delle forze dell'ordine consiste nel farsi pestare senza reagire... bisogna anzi fargli fare corsi di galateo, buone maniere... versare il te in societa' e, direi, soprattutto, ricamo!
RispondiEliminaE quella dei giornalisti nel tacere o minimizzare il rischio-islam...
http://www.iltempo.it/cronache/2018/02/18/news/in-moschea-si-predica-il-voto-a-sinistra-1051073/
RispondiEliminaOrdine di Minniti alle questure “Trovare i nigeriani irregolari”
RispondiEliminaGià un anno fa l’invito ai Cie per espellere i falsi profughi L’ex procuratore Roberti: «Mafia africana usa riti sacrificali»
http://www.ilgiornale.it/news/politica/ordine-minniti-questure-trovare-i-nigeriani-irregolari-1494258.html
RispondiEliminaNella vicenda orribile della ragazze inglesi costrette a subire molestie e violenze sessuali dai maomettani inglesi non è spiegato, sembra, come venissero adescate dai loro aguzzini.
C'è forse un retroterra che si ha pudore a svelare. E cioè i costumi disinvolti, per non dire corrotti di molte minorenni, che si drogano, praticano la più ampia libertà sessuale, utilizzano la rete per metterci loro foto osé o prendere appuntamenti con sconosciuti. Non tutte sono così, ovviamente, tuttavia tale comportamento sembra abbastanza diffuso in Gran Bretagna (e non solo in quel paese).
Come stupirsi che poi una (piccola) parte finisca adescata e ricattata in veri e propri giri di sfruttamento, criminali? O che sia vittima di orribili delitti?
Deve cambiare il modo di vivere, tutta questa assurda libertà a 360 gradi di cui tutti godono, di fare quello che gli pare, e in particolare le donne (che parlano solo di diritti), deve finire, se si vuole che la situazione cominci a migliorare.
Z.