Le serpi in seno.... Chi ancora possa illudersi che le moschee rappresentano centri di preghiera e che in esse non si diffonda o giustifichi la Jihad internazionale, mentre l'islam è una religione di pace e gli islamici possono integrarsi nelle nostre società, trova le ennesime smentite nelle due recenti notizie inquietanti da Parigi pubblicate di seguito.
Nelle moschee invocano lo sterminio
Chi ancora si illuda che le moschee rappresentino centri di preghiera e che in esse non si giustifichi la jihad internazionale trova l’ennesima smentita nell’eccezionale documento diffuso da un’emittente israeliana, prodotto da AG Production in collaborazione con Le Week.
Alcuni giornalisti si sono infiltrati clandestinamente nelle moschee francesi, per registrare i sermoni tenuti al loro interno. Dell’équipe ha fatto parte anche Zvika Yehezkeli, ex-membro dei servizi segreti israeliani, specialista in scoop di questo tipo. Per questo tipo di missione, durata alcun mesi, ha ricevuto una specifica formazione psicologica grazie agli esperti del Mossad e dello Shabak, i servizi di sicurezza.
La moschea “Omar Ibn al Khattab” è la più frequentata di Parigi e viene gestita dai Fratelli Musulmani: stupisce in essa sentir risuonare questi discorsi, durante la predica del venerdì e dinanzi ad un migliaio di persone: «Dio rafforza l’islam e i musulmani. Dona la vittoria a chi sostiene la religione! E abbatti gli idolatri! Stermina i nemici della fede! Continua a sostenere noi, tuoi fratelli mujiaheddin [i soldati della jihad]. Allah, alza lo stendardo della jihad!».
Vasta l’eco avuta da tale documento in tutto il mondo mediorientale e non solo, come affermato a commento dalla televisione Al Jazeera. [Fonte]
* * *
... e si profanano le Chiese
La chiesa di Saint Denis a Parigi profanata da un’orda islamica guidata da esponenti dell’estrema sinistra. Scene che feriscono. Scene che descrivono perfettamente il futuro che gli utili idioti della cosiddetta sinistra hanno per noi in mente.
La chiesa è stata poi sgomberata con la forza. Rimane l’atto di prepotenza. Simbolico. E non solo simbolico. E la dimostrazione che il nemico è in casa.[Fonte]
È, né più né meno, la preghiera formulata dall'"imam" che l'Innominato si portò in Vaticano, insieme ai capi ebrei nel 2014:
RispondiEliminahttp://www.ilgiornale.it/news/cronache/preghiera-dellimam-allincontro-col-papa-allah-facci-battere-1039228.html
E tutti zitti!!
RispondiEliminaAttention ! Attention ! L'islam n'est que le "balai" (la scopa) du judaïsme, destiné à nettoyer l'Europe (Edom) de la Chrétienté. C'est ce qu'a déclaré récemment, à Jérusalem, le rabbin Touitou. Voyez la vidéo ci-dessous, "De la provocation à la haine", à la minute 3:04 et à la minute 4:18 : «L’Islam, c’est le balai d’Israël, sachez-le».
https://www.youtube.com/watch?v=q7uURYiEB8k
“Se vuoi cambiare il modo in cui una persona vota devi cambiare la cultura dentro cui questa persona vive – e per cambiare la cultura, devi sfasciare quella esistente, impadronirti dei pezzi e riplasmarli nella forma che vuoi che la cultura abbia” - Paul Elliott Singer -.
RispondiEliminaTutto il quartiere purtroppo è cosi (e non è l'unico); si ha paura ad andarci. Abitano tutti lì intorno. Li hanno mandati lì e ne hanno fatto un suk
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RispondiEliminaLa moschea non è mai stata un "luogo di preghiera" allo stesso modo di una
chiesa cattolica. Ciò significa che la c.d. "preghiera del venerdì" è in
generale un discorso a sfondo politico, più o meno radicale. Nella religione
di Maometto politica e religione sono la stessa cosa. E'una religione
eminentemente politica.
Nell'invasione maomettana della Chiesa di St. Denis, situata in un
quartiere diventato arabo, fa riflettere il particolare che sia stata
guidata da "estremisti di sinistra". Senza l'istigazione e l'appoggio
dei corrispondenti francesi dei centri sociali, gli islamisti non
oserebbero. E'il fronte anticristiano e antinazionale che c'è anche
in Italia: sinistra extraparlamentare + massa di manovra musulmana.
Questo "esercito" si batte per mantenere lpresente Europa laica, femminista
e omosessualista,aperta indiscriminatamente all'invasione musulmana. E' il
nemico.
Z.
Effetti del negazionismo di Bergoglio e della sinistra sull'islam.
RispondiEliminaFra non molto vedremo queste barbariche prepotenze islamiche nelle Chiese italiane, magari con l'ausilio dai centri sociali "antifascisti"e della professoressa che insulta i "poliziotti fascisti" che difendono la Chiesa nemica del popolo.
E' probabile che stiano preparando il colpo di scena a San Pietro.
Immigrazionismo, centri sociali e islam: c'è speranza che le belle addormentate della politica e i "cattolici del sociale" si sveglino?
RispondiElimina"Un centinaio di uomini e donne, immigrati clandestini e attivisti di sinistra, ha occupato la storica basilica gotica di Saint Denis, a Parigi. Hanno interrotto la messa per protestare contro la nuova legge sull'immigrazione clandestina. Intanto hanno compiuto una profanazione e nessuno (tranne la Le Pen) protesta."
«La marea di immigrati clandestini che occupano il suolo francese vorrebbe di più. Vorrebbe tutto e subito. D’altronde è questo il manifesto del collettivo che ha organizzato la protesta di domenica. Loro, i clandestini, i ‘sans papier’, dell’organizzare proteste hanno fatto un lavoro, una alla settimana dalla sinistra e dai parlamentari francesi. Non si sa chi li finanzi, ma è chiaro che hanno diversi sponsor, sono ben organizzati, hanno un sito web dalla grafica accattivante, una newsletter, un ufficio stampa, le loro avventure a zonzo per il Paese – e per le chiese cattoliche - trovano eco sulla stampa nazionale, hanno gadget, magliette personalizzate che vendono persino, banner enormi ed esistono addirittura dal 2002.»
Renato Scotti
Questa è come la storia del '68 che non finisce mai. In Europa qualcuno tiene perennemente accesa la fiammella della sovversione, interna ad ogni paese, affinchè nessuno alzi la cresta. Bisogna capire se ogni paese deve pulire la sua casa da solo oppure se è possibile aiutarsi, l'un l'altro, e sbattere fuori quelli che dal 1946 tengono l'Europa sotto scacco finto democratico e guerra civile incipiente. Ogni paese europeo è stato diviso al suo interno e mantenuto diviso con tutti gli accorgimenti del caso: destra e sinistra, ricchi e poveri, cattolici e protestanti, fascisti e antifà, maschi e femmine,nord e sud, tutto purchè ogni paese fosse e restasse diviso in se stesso. La Germania è l'unica a cui tutto sembra andar liscio, fatto salvo che vive sotto la tacita, perenne, riprovazione dei suoi trascorsi del '900, dunque sia ubbidiente e servizievole.
RispondiEliminaOgni paese europeo, forse prima di ogni altra emergenza, deve sradicare dentro di sé questa divisione indotta e mantenuta da altri, esterni al paese ma, che possono contare su manovalanza,intellettuale e non, locale. Metà della nostra popolazione si è venduta l'anima; sono stati manipolati? corrotti? violentati? Bisogna svelare questo mistero che è, ad un altro livello, pari alla mafia, alla p2/3/4... bisogna capire perchè ogni nazione ha al suo interno questi traditori, chi li ha fatti diventare tali, Chi? Questa è la vera debolezza dell' Italia, come già detto, e di gran parte dei paesi europei. Bisogna ampliare il lamento di Dante:
Ahi serva Europa, di dolore ostello,
nave sanza nocchiere in gran tempesta,
non donna di provincie, ma bordello!
Chi vuole che l'Europa resti tale? Tutti quelli che non la vogliono Cattolica. E' questa la risposta. Solo il Cattolicesimo, nella sua purezza, è argine ai vizi dell'uomo e delle nazioni, mantenendo viva la battaglia contro i vizi,l'uomo singolo, i popoli diventano e restano liberi dalla cupidigia dei pretesi padroni del mondo. L'occhio dell'Europa si purificherà, per difficile che sia, tutto sarà più semplice.
Come sempre Irina va al nocciolo della questione.
RispondiEliminaPosso aggiungere che siamo mantenuti divisi anche da un’opposizione tra giovani e vecchi, sani e malati, tra chi considera l’omosessualità un peccato e chi una liberazione, tra chi ritiene la nazione un patrimonio da difendere e chi un orpello da smantellare, tra chi riconosce autorità e potere solo a chi possiede il denaro e chi si riconosce in un’appartenenza, una storia, una civiltà e – di conseguenza – obbedisce all’autorità che la difende e si oppone ai promotori della dissoluzione che vogliono fare tabula rasa del nostro modo di sentire e di essere. Ed ancora tra chi dà il benvenuto all’invasione islamista (la scopa che spazzerà via il Cristianesimo dall’Europa) e chi vuole arrestarla e non è disposto a tollerare aree di illegalità e isole di sovversione nel nostro paese, né che gli stranieri pretendano di imporci i loro costumi nelle scuole, negli ospedali, ecc.; tra chi beatamente si compiace del suo benessere individuale e chi ricerca una coesione anche sociale; tra chi vorrebbe trasmettere i beni agli eredi e chi pensa che lo Stato debba invece fagocitarli per meglio distribuirli; tra chi riconosce la legge naturale e chi esige che ciò che la scienza può fare diventi un’opzione, anzi un diritto. Tra chi si schiera per la vita e chi si schiera per la soppressione di deboli, menomati, morenti. Tra chi vuole imporre il proprio modo di pensare, tacciando di falsità perseguibile a norma di legge ogni opinione difforme e chi non rinuncerà mai a proclamare il vero e il giusto. In buona sostanza è il momento di scegliere tra il totalitarismo dei mercati e della finanza orientati al livellamento e annichilimento dei popoli e il diritto delle genti di esistere e di difendersi dall’invasione fisica e dai media che ci sommergono di pubblicità senza più freno, trasmettono notiziari stravolgendo spudoratamente la verità e contemporaneamente pretendono di educarci all’obbedienza bovina ai diktat dei loro padroni (peraltro variabili, secondo convenienza).
OS
Se un'associazione sindacale degli insegnanti di Saint Denis, una delle banlieu più povere e disastrate dell'hinterland parigino, arriva al punto da organizzare un atelier, una serie di incontri per discutere di razzismo e segregazione sociale, vietandone la partecipazione "aux Blanches", cioè i francesi di pelle bianca che non hanno antenati maghrebini; e se un gruppo violento e aggressivo che si è dato il nome di "Indigènes de la République", come se la Francia fosse il Sudafrica o la Rhodesia dell'apartheid, pratica una sorta di apartheid (forse il termine è eccessivo ma fa capire bene che cosa succede) in certi quartieri di Parigi, come Port de la Chapelle, che a vederli dai finestrini del metrò sembra di essere al Cairo o a Rabat; ecco se succede tutto questo (e molto altro, basta leggere le cronache quotidiane dai "territoires perdus de la République" per usare un'espressione che anni fa fece molta impressione perché si riferiva alla conquista ideologico-religiosa da parte di "minoranze" salafite ben inserite nel cuore della società francese, tra scuole pubbliche e moschee), la situazione deve essere, anzi è davvero, molto grave.
RispondiEliminaE non si tratta solo del pericolo atteso di attentati islamisti che tiene in piedi, ormai da tre anni, il sistema Vigipirate con migliaia di soldati e gendarmi dislocati nelle aree a più alto rischio, ma di una vera e propria emergenza democratica che, in tempi più o meno brevi, potrebbe portare alla frattura del sistema democratico e della stessa convivenza civile all'interno di un grande Paese europeo.
Un'esagerazione? Non la pensano così un centinaio di intellettuali francesi -dallo storico Pierre Nora all'ex ministro della Salute (presidente Mitterand) e degli Esteri (presidente Sarkozy) Bernard Kouchner, tra i fondatori di Medici senza frontiere- che hanno firmato un appello contro "le separatisme islamiste", un fenomeno che -come si legge nel documento pubblicato in prima pagina sul Figaro del 20 marzo- "menace la liberté en général et pas seulement la liberté de penser".
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E che per questa ragione i firmatari dell'appello non esitano a definire "le nouveau totalitarisme islamiste", il nuovo totalitarismo islamista che -per paradosso, in una società liberale e tollerante- prova (citiamo ancora dal documento) "à passer pour une victime d'intolérance", vittima dell'intolleranza, cioè di un preteso (e inesistente) "racisme d'ètat" che è la bandiera ideologica degli Indigènes de la République.
RispondiEliminaA pensarci bene -come hanno fatto i cento firmatari del manifesto- è una nuova (nuova?) strategia anti-repubblicana "un apartheid de nouveau genre qui est proposé à la France", una nuova forma di apartheid all'incontrario, "une ségrégation à l'inverse grace à laquelle les dominés préserveraient leur dignité en se mettant à l'abri des dominantes", una segregazione inversa per cui i cosiddetti "dominati" difendono la loro purezza e la loro dignità escludendo qualsiasi contaminazione con i francesi bianchi e "dominanti".
Il fascismo islamista vuole l'implosione della società francese, la fine dell'egalité repubblicana. Lo scrive nel suo rapporto "Laïcité, valeurs de la République et exigences minimales de la vie en societé" (un titolo che non ha bisogno di spiegazioni), Gilles Clavreul, un ex prefetto "delegué interministerial à la lutte contre le racisme et l'antisemitisme" passato all'impegno politico con il suo movimento "Printemps républicain" (Primavera repubblicana) vicino all'ex premier socialista Manuel Valls: "Nelle aree in cui la presenza religiosa dei mussulmani è più forte - scrive - le rapport à la République se tend sous l'effet d'une fois de plus en plus ouvertement revendiqué, il rapporto con lo Stato laico e repubblicano diventa sempre più difficile".
Passano per "dominati", Indigènes de la Republique, ma sono loro i protagonisti di un gioco pericoloso che punta a distruggere lo Stato laico e liberale. E forse cento firme non bastano a fermarli per come si sono messe le cose in questi anni qui in Francia.
https://www.huffingtonpost.it/giuseppe-corsentino/odiano-la-francia-cento-intellettuali-contro-il-fascismo-islamista_a_23390523/
RispondiEliminaParlare di "fascismo islamista" serve solo a far confusione.
E' l'islam di sempre, in azione, gettata via la maschera assunta
per convenienza.
"Bacio la mano che non posso tagliare", dice un detto maomettano.
Ora hanno capito che la mano la possono tagliare e hanno smesso
di baciarla.
L'hanno capito dopo che la Gerarchia della Chiesa cattolica è
passata dalla loro parte, prima con il c.d. "dialogo", poi
in modo clamoroso con Bergoglio.
Z.
http://www.lanuovabq.it/it/sciagura-libica-se-sarkozy-piange-litalia-non-puo-ridere
RispondiEliminaLNBQ, Gianadrea Gaiani, Sciagura libica: se Sarkozy piange, l'Italia non può ridere
ATTUALITÀ23-03-2018
I guai di Sarkozy non ripagano l’Italia dei danni subiti con la guerra in Libia e le sue drammatiche conseguenze che continuano oggi: Hollande e Macron hanno continuato a cercare di liberarsi della presenza italiana sostenendo le forze di Haftar e facendo cacciare i gruppi armati con i quali Roma aveva un accordo per interrompere i flussi di immigrati illegali verso l’Italia.
L'intervista ad Andrea Riccardi de L'Espresso, conferma che la gerarchia ecclesiastica e parte del mondo cattolico persegue l'idea di accoglienza generalizzata degli immigrati. Cosa che però significherebbe cancellare almeno due princìpi cardine della Dottrina sociale della Chiesa.
RispondiEliminaStefano Fontana
http://www.lanuovabq.it/it/immigrazionismo-e-contro-la-tradizione-della-chiesa
Intercettore
RispondiEliminafrancesco zappone... di nulla figurati... cmq. al di là della questione debito pubblico che è riassumibile in un unica parola: truffa... vorrei solo fare una piccola riflessione... la nostra, non è una crisi relegata solo al mondo economico-finanziario, è prima di ogni cosa una crisi Spirituale... e credo che siamo arrivati al punto, dove solo un diretto intervento Divino può rimettere le cose a posto... l'uomo di oggi è talmente corrotto, anche nell'animo, che nessuna soluzione può venire dall'uomo in quanto tale... i poteri che dirigono le sorti del mondo sono talmente forti e ramificati, che chi vi si oppone viene semplicemente fatto fuori... e di esempi nella storia recente ve ne sono tantissimi... tagliare la testa del drago è missione impossibile per noi umani, tranne che per Dio.. e così sarà...
ABBIAMO UN ELEFANTE IN SALOTTO - Alberto Micalizzi
https://www.youtube.com/watch?v=8eSFGu9GZhU
Hora Santa y rezo del Santo Rosario meditado en reparación: http://adoracioneucaristicaperpetua.blogspot.com.ar/2018/03/hora-santa-en-reparacion-por.html
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