Olanda: un gruppo di laici cattolici e di sacerdoti ha indirizzato una petizione ai Vescovi del Paese ed al Nunzio apostolico, affinché da un lato riaffermino la Dottrina di sempre su Sacramenti ai divorziati risposati, relazioni omosessuali e matrimonio, e dall’altro appoggino apertamente una richiesta di «corretto chiarimento» del Pontefice sui Dubia relativi all’Amoris Laetitia, Dubia presentati nel 2016 dai Cardinali Burke, Brandmuller, Meisner e Caffarra (nella foto) e rimasti ad oggi senza risposta. Nella petizione si esprime preoccupazione anche per l’atteggiamento assunto dalle gerarchie cattoliche nei confronti dell’islam e della Cina comunista.
Tra i firmatari, spiccano Padre Cor Mennen, canonista molto noto; il dott. Aardweg, psicologo cattolico specialista nel campo dell’omosessualità; il prof. Witteman, docente emerito dell’Università di Twente; Henk Rijkers, redattore capo del Katholiek Nieusblad per vent’anni ed obbligato a lasciare il posto nel 2016 per avere ospitato nel supplemento settimanale del giornale cattolico alcune critiche nei confronti di papa Francesco.
Non si sa ancora se si intenda rendere pubblico il testo della petizione. [Fonte]
Mic,scusa il fuori tema, ma vorrei segnalare questo ottimo articolo di Elisabetta Frezza.
RispondiEliminahttps://www.riscossacristiana.it/alfie-e-i-martiri-innocenti-del-potere-di-elisabetta-frezza/
Antonio
Se nell'Olanda del catechismo, si formula una Petizione ai Vescovi per sostenere i 'dubia', vuol dire che il fondo lo stiamo toccando e/o l'abbiamo già toccato, quindi stiamo risalendo. Evvvai, cattolici olandesi. Dio, Uno e Trino, vi benedica con ogni benedizione!
RispondiEliminaLNBQ,http://www.lanuovabq.it/it/flash-il-papa-di-alfie-ha-incontrato-papa-francesco
RispondiEliminaESCLUSIVO
FLASH: Il papà di Alfie ha incontrato Papa Francesco
ATTUALITÀ18-04-2018
Thomas Evans, il papà di Alfie, è arrivato questa mattina a Roma accompagnato dall'inviata de La Nuova Bussola Quotidiana Benedetta Frigerio, per una udienza privata con papa Francesco.
Thomas Evans, il papà di Alfie, è arrivato questa mattina a Roma accompagnato dall'inviata de La Nuova Bussola Quotidiana Benedetta Frigerio, per una udienza privata con papa Francesco.
L'incontro si è svolto alle 9 a Casa Santa Marta ed è durato 20 minuti nel corso dei quali il papà del bambino ricoverato all'Alder Hey Hospital ha illustrato al pontefice la vicenda giudiziaria del figlio chiedendo aiuto per impedire che al piccolo venga staccato il ventilatore così come disposto dal giudice inglese.
All'incontro erano presenti la cronista de la Nuova BQ e la traduttrice Patricia Gooding Williams
Preghiamo, per il Papa, lo Spirito Santo
Veni, creátor Spíritus,
mentes tuòrum vísita,
imple supérna grátia,
quæ tu creásti péctora.
Qui díceris Paráclitus,
altíssimi donum Dei,
fons vivus, ignis, cáritas,
et spiritális únctio.
Tu septifòrmis múnere,
dígitus patérnæ déxteræ,
tu rite promíssum Patris,
sermóne ditans gúttura.
Accénde lumen sénsibus,
infúnde amórem córdibus,
infírma nostri córporis
virtúte firmans pérpeti.
Hostem repéllas lóngius
pacémque dones prótinus;
ductóre sic te prævio
vitémus omne nóxium.
Per Te sciámus da Patrem
noscámus atque Fílium,
teque utriúsque Spíritum
credámus omni témpore.
Deo Patri sit glória,
et Fílio, qui a mórtuis
surréxit, ac Paráclito,
@irina
RispondiEliminaPer entrambi i tuoi commenti: fusse che fusse veramente che il fondo l'abbiamo toccato? Per la prima volta Francesco, con evidenti e fondamentali sollecitazioni esterne, non solo si è occupato veramente del caso, ma ha pure scritto una frase chiara:
"Rivolgo un pensiero alla vita di Alfie Evans e Vincent Lambert. Vorrei ribadire e fortemente confermare che l’unico padrone della vita dall’inizio alla fine naturale è Dio e il nostro dovere è fare di tutto per custodire la vita. Pensiamo e preghiamo in silenzio perché sia rispettata la vita di tutte le persone e specialmente di questi due fratelli nostri. Preghiamo in silenzio".
E questo è già molto. Ora vediamo come si evolverà la situazione, su vari fronti; se in modo lieto, oltre al fatto in sé, primario, potrebbe essere veramente un segno.
Ma nel frattempo il segno è che dobbiamo insistere! Le nostre preghiere ed i nostri sforzi, anche quelli di poveri commentatori da forum, che però si uniscono agli li altri, valgono! Sono ascoltati! Bisogna perseverare e intensificare!
Gli saranno fischiate le orecchie anche se, ipse dixit, non legge giornali e news, sarà......vediamo se farà qualcosa per la povera Asia Bibi, che ancora marcisce in carcere, un'ultima osservazione sul post inerente alla Svezia, il sito themuslimissue. sono anni che dice queste cose, correlate da agghiaccianti foto, un tempo giornalmente, ora a settimana e se Micron parla di rischio guerra civile europea è perché ce l'ha in casa, vedere per credere cosa non hanno fatto a Tolosa, se non erro, perché cercavano di far togliere il velo a ragazza islamica. Cosa hanno fatto agli europei di ogni nazione? Semplice, inebetiti dai cell. se la ragazzina tenta il suicidio perché il padre le toglie il telefonino,capite bene a che cervelli spappolati siamo ridotti e non parlo poi dei video poker ed affini, sennò sarebbe lunga, siamo alla fine, una società ed una civiltà che si fanno harakiri o meglio seppuku, speriamo di salvare qualcosa e che Dio ce la mandi buona.Un appello alla dott.Rr : fatti sentire, stacca ogni tanto e scendi in pista o nell'arena. <:>Lupus et Agnus.
RispondiEliminaPare che ci sia una nuova buona notizia: la CDF, con approvazione di Francesco, avrebbe rigettato il documento proposto dalla maggioranza dei vescovi tedeschi sull'intercomunione nelle coppie catto-protestanti:
RispondiEliminahttps://onepeterfive.com/cdf-pope-reject-intercommunion-handout-of-german-bishops-conference
Ora sono curioso di vedere la reazione di Marx, Kasper & co. per capire cosa sta succedendo.
Non risponderà ai Dubia, è la sua tattica e si sente forte perché finora gli è andata bene. Se proprio fosse alle corde, incaricherebbe qualche tirapiedi (o lecca....) esperto in sofismi e arrampicate sugli specchi di scrivere risposte che non rispondono. L'unica soluzione sarebbe una sollevazione del popolo cattolico. Impossibile per chi è ignorante, anestetizzato e/o menefreghista.
RispondiElimina"Se proprio fosse alle corde, incaricherebbe qualche tirapiedi (o lecca....) esperto in sofismi e arrampicate sugli specchi di scrivere risposte che non rispondono."
RispondiEliminaE' proprio per togliergli questa possibilità, facilmente prevedibile, che i quattro Cardinali hanno rivolto i noti quesiti a Papa Bergoglio sotto forma di 'Dubia', ai quali si può rispondere solo con un "sì" o con un "no". Ed è per questo che non risponde...
Lupus,
RispondiEliminavi leggo ed ogni tanto commento. Non sempre, perché se scrivessi quel che penso esattamente, sarei censurarata.
Però : pregare in silenzio. Per non disturbare il Manovratore ?
La CdF sull’intercomunione col suo avvallo: ha capito, o glielo hanno fatto capire, che non approvare la dichiarazione della CdF ed appoggiare invece apertamente la Conferenza episcopale tedesca rappresenterebbe un'affermazione di eresia, e che quindi potrebbe perdere il posto. E siccome non ha finito di far danni...
https://querculanus.blogspot.it/2018/04/esiste-uno-sviluppo-della-dottrina.html
RispondiEliminaZuckerberg e il blocco dei contenuti cattolici
RispondiEliminaIl senatore Ted Cruz chiede conto al Ceo di Facebook dei pregiudizi e dei blocchi in ambito religioso e cattolico. Lui ha risposto che "la Silicon Valley è luogo incline alla sinistra", per questo "mi impegnerò a non avere pregiudizi"
http://www.iltimone.org/news-timone/zuckerberg-blocco-dei-contenuti-cattolici/
https://www.lifesitenews.com/news/ewtns-raymond-arroyo-good-catholics-cannot-ignore-the-controversy-surroundi
RispondiEliminaDunque, secondo Pentin il Papa avrebbe veramente approvato di suo il provvedimento della CDF, ma avrebbe ordinato di mantenerlo riservato, ovvero di recapitarlo in privato alla CE tedesca e non parlarne in pubblico.
RispondiEliminahttp://www.ncregister.com/blog/edward-pentin/vatican-rejects-german-bishops-intercommunion-proposal
Evidentemente ad aver retropensieri anche quando ne fa una giusta non è sbagliato. Ora abbiamo pure il magistero segreto: cosa doppiamente paradossale, perché potrebbe avere un minimo di senso se l'errore che va a correggere fosse stato tenuto riservato, ma il pronunciamento della CE tedesca era stato strombazzato ai quattro venti. In realtà, quello che capisco è che il testo della lettera effettivamente rimane segreto, perché nessuno l'ha pubblicato, ma grazie ad una soffiata ne conosciamo solo il contenuto principale. Onestamente, non credo sia difficile capire perché: se leggete il resto dell'articolo di Pentin, si cita il pronunciamento di uno dei sette vescovi "ribelli" a Marx che dice esplicitamente che ne hanno abbastanza del capobastone tedesco. È lecito supporre che Francesco teme di contrapporsi a Marx (e Kasper!), tra i suoi grandi elettori? In questo caso, che tristezza: vediamo cardinali onesti e ortodossi come Burke e Sarah pubblicamente bastonati per aver detto cose esatte, con Caffarra, Brandmueller e Meisner umiliati dalla mancanza di risposte, e invece il timore di pestare i piedi ai prepotenti.
Se queste sono le premesse, comunque, credo che la vicenda avrà sviluppi interessanti. Intanto, sono tutti punti che lo Spirito Santo ha messo a segno, seppur per vie strane. Questa lettera della CdF direi che pone anche grossi problemi a chi sta lavorando sulla "messa" ecumenica.
I cattolici oltre ad aver assunto in toto le categorie e il linguaggio della modernità (intesa come categoria filosofica) hanno scambiato la mitezza con la mollezza, l'obbedienza con il pecoronismo, la bontà con la debolezza inclinando verso una forma insipida di presenza tanto sul piano delle argomentazioni razionali che di quello della spiritualità; hanno invertito i mezzi con i fini privilegiando l'unità e il dialogo senza contenuti (cioè il nulla) ai contenuti di realtà è di verità divisivi, per poi riprodurre sanguinose divisioni ed emarginazioni contro chi non accetta questa loro logica. Davanti a questo nulla ovvio che non resti altro che far leva sul principio di autorità davanti al quale inchinarsi e mantenere una formale unità.
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