Lo so, mi direte che è un disco già sentito. Mi direte che ci sono tantissime altre realtà simili in tutta Italia a cui dover prestare attenzione.
Avete ragione, tuttavia vi dirò che Reggio-Emilia assume un significato particolare. In primo luogo per la Processione di portata nazionale che c’è stata l’anno scorso [qui - qui], in riparazione dell’ignominioso Remilia Pride consumatosi fra le vie e le piazze reggiane; in secondo luogo per una posizione decisamente ambigua portata avanti dalla diocesi in questi anni in cui alcuni punti nevralgici sono stati scoperti. Non voglio però parlare di questo perché non mi compete ora come ora.
Come saprete, a Reggio-Emilia le cosiddette “veglie anti-omo-transfobia” non sono una novità: già l’anno scorso ve ne fu una, che in un certo senso inaugurò il ciclo di incontri di apertura al gay pride. Purtroppo ci arrivammo tardi e sempre purtroppo, nonostante la mail bombing che fu organizzata mirando alla segreteria del vescovo per chiedere un suo intervento, non ottenne riscontro. Ci fu detto che le mail dei reggiani erano troppo poche, e altresì che quasi tutte si assomigliavano. Cosa volesse dire questo, onestamente, debbo ancora capirlo. Ma andiamo oltre, venendo ad oggi.
Il 20 maggio prossimo, Paolo Cugini don (sic!), farà la sua “veglia” con i “cristiani LGBT”, in collaborazione con “Progetto Gionata”, un portale su “fede e omosessualità”, come da loro stessi descritto con avallo di Paolo Cugini don (sic!).
Un piccolo comitato di fedeli si è costituito con l’intento di riparare a questo scandalo propagato in chiesa, che ha l’unico obiettivo – non vale nemmeno la pena spiegarlo voi, che ben conoscete i vostri polli – di insediare l’omosessualismo all’interno della Chiesa. Non che questo già non esista, ci mancherebbe; tuttavia uno sprint in più non guasta, soprattutto se si consumano le veglie pretestuose sotto il silenzio di tutti.
“Progetto Gionata” è un sito che conduce una battaglia per far breccia nella Chiesa, ridicolizzando la castità e pubblicando immagini di una blasfemia inaudita. Il parroco reggiano, con i falsi contenuti edulcorati quali “accoglienza”, “dialogo”, “apertura”, “pace”, e via di luoghi comuni tanto in auge, si serve e appoggia questa realtà felicemente sodomita. Anzi, felicemente forse no perché costoro, in effetti, lottano per ottenere sempre di più. Non è forse un caso che alla “veglia” del 20 maggio – peraltro giorno della Pentecoste – sia presente Lidia Maggi, “pastora” battista. La “chiesa” Battista, o meglio sarebbe dire la setta Battista, appoggia gaudentemente i “matrimoni” fra sodomiti. E cosa c’è di meglio di invitare una signorotta, peraltro da considerarsi eretica, che “predica” l’inclusione delle persone LGBT?
Tutto questo, in definitiva, per dirvi che abbiamo bisogno di voi. Di cosa, mi chiederete… Ebbene, si possono fare due cose. La prima in assoluto, più impegnativa a che richiede più tempo, è quella di iniziare ad organizzarsi per essere con noi la sera del 20 maggio, a riparare questo scandalo: non importa di dove siate, ma anzi è bene che ci sia gente anche da altre parti d’Italia. Quanto accade qui riguarda tutti, non solo i reggiani; è un “simbolo” che si abbatte su di noi e contro il quale tutti, indistintamente, dobbiamo reagire per sottrarci all’abominevole giogo sotto il quale vogliono metterci. Lo dobbiamo per l’Amore a Cristo, che viene villipeso e ingiuriato con immagini blasfeme e appositamente provocatorie. Non pensiamo che ad ognuno tocchi il suo, perché laddove crolla un muro, per effetto a catena possono caderne altri. Così d’altronde è stato per la Processione del 3 giugno scorso sempre a Reggio, che ha aperto le porte ad una resistenza cattolica allargatasi poi in tutta Italia, e che quest’anno si appresta a scendere in piazza a Roma, il 9 giugno prossimo, con il Comitato “San Filippo Neri” che ha organizzato un’importante riparazione per le vie e le piazze che saranno imbrattate dallo scandalo del gay pride. Anche qui, tutti noi, siamo chiamati a partecipare per difendere la culla della Cristianità e del Cattolicesimo Romano.
La seconda cosa che si può fare, ponendoci un obiettivo che precederebbe quanto abbiamo appena detto in merito alla veglia di riparazione, è sperare che la “veglia” anti-omofobia nella Parrocchia di Regina Pacis possa saltare. Come? Bella domanda. Il tentativo unico è quello di scrivere alla diocesi esprimendo il malcontento, segnalando le immagini scabrose che si possono trovare cliccando qui e chiedendo l’annullamento della serata organizzata da don Cugini. I messaggi però devono venire dal cuore, non con un testo pre-impostato che non richieda fatica. Chi vuole può scrivere a:
segreteria@massimocamisasca.it
Tutti saremmo ovviamente più soddisfatti se questo scandalo saltasse, ma dobbiamo stare vigilanti iniziando a prepararci per difendere il baluardo della Chiesa, il vessillo della Santa Croce. Termini forti? Nient’affatto, termini che piuttosto piacevano agli uomini veramente cristiani e degni del loro ministero, non affetti da quelle effeminatezze che oggi colpiscono i più, e quanti fra i preti, i vescovi e i cardinali.
Abbiamo bisogno di tutti voi. Presto verranno fornite informazioni logistiche più dettagliate ma tutti inizino ad organizzarsi: vegliamo, combattiamo e non demordiamo. Il popolo cattolico ha ancora qualcosa da dire al mondo e a quella fetta di “chiesa” che sta cercando di mandare in malora la Chiesa di Cristo (forse non conscia che mai ci riuscirà). (Cristiano Lugli)
Bravo bravo bravo e' ora di reinsediare la figura del padre , restituire al padre la autorita' che gli hanno tolta per il chiaro disegno di eclissarlo in modo che un popolo senza padre e' un popolo che annaspa , un popolo fragile ...
RispondiEliminaBisogna ricordare al Vescovo che ha assunto l'impegno di essere "padre" e di vigilare prima di tutto sui Presbiteri e poi sul gregge affinche' tutti e anche dagli altri campanili restino nella Legge . Deve lottare per strappare le anime alla perdizione , costi quel che costi . Alle anime che tirano verso lo strapiombo non deve edulcorare la pillola , deve dire la verita'( che poi e' segno di autorita' ), perche' la pornografia sta facendo strage anche fra quelli che tendenze omosessuali non hanno . Inviti a parlare chi ha superato i tormenti , inviti tutti alla fortezza , alla virilita' . Inviti ad essere querce e non mozzarelle !
Esatto ci RIGUARDA TUTTI , tutti quelli che ancora conservano qualche neurone sano . Ogni manifestazione contro l'ordine stabilito dal Creatore riguarda la nostra sopravvivenza prima di tutto come figli di Dio e poi come specie umana . Mostriamo di essere figli e non schiavi ! Difendiamo Nostro Padre , difendiamo Dio Padre e la Sua Legge di protezione , di salvezza per tutti noi . Oppure preferiamo subire , continuare ad essere sempre piu' subalterni di chi ha pensato e lavorato piano piano per la completa nostra sottomissione , per la completa resa del genere umano . Svegliamoci dal torpore , domandiamoci come mai l'omosessualita' in questi ultimi 2/3 anni ha avuto un improvvisa repentina priorita' in tutta Europa ? Perche' il prossimo ordine mondiale non trova alcuna resistenza , neanche una pietruzza di inciampo ?
RispondiEliminaB.
«Dagli angoli estremi della terra abbiamo udito il canto : Gloria al giusto . Ma io dico : Guai a me ! Guai a me ! Ohime' ! I perfidi agiscono perfidamente , i perfidi operano con perfidia ».
RispondiEliminaSan Filippo Neri usava questa frase per richiamare i confratelli alla virtu' dell'umilta', custode dei carismi concessi da Dio ai Suoi figli .
12. O Rifugio dei peccatori che esortasti i pastorelli di Fatima a pregare Dio perchè quei poveri infelici che rifiutano la legge di Dio non cadano nell’Inferno e dicesti ad uno di essi che l’impurità fa precipitare un gran numero di anime nelle fiamme infernali, donaci, insieme a un grande orrore per il peccato, compassione e zelo per la salvezza delle anime che vivono in grande pericolo di dannarsi eternamente.Amen
RispondiEliminaAve Maria
Nostra Signora di Fatima, prega per noi!
Esiste solo una guerra , una sola vera guerra : a favore o contro la Chiesa di Cristo .
RispondiEliminaS.Giovanni Bosco
http://www.lanuovabq.it/it/la-curia-tifa-pride-e-stoppa-la-veglia-di-riparazione
RispondiEliminaLa veglia di riparazione con adorazione eucaristica, prevista per il 21 maggio, non si puo' tenere .
Beh andate per le strade in gruppetti di due/tre , distanziati , sparsi qua e la' , recitando il Rosario alla stregua di tanti piccoli lumini che mandano la preghiera fino al cielo ....o c'e' bisogno di essere autorizzati anche per respirare ?