Non chiedeteci qual è il "nemico", né quali vesti indossi. Esso si trova dappertutto e in mezzo a tutti; sa essere violento e subdolo. In questi ultimi secoli ha tentato di operare la disgregazione intellettuale, morale, sociale dell'unità nell'organismo misterioso di Cristo. Ha voluto la natura senza la grazia; la ragione senza la fede; la libertà senza la autorità; talvolta l'autorità senza la libertà. È un "nemico" divenuto sempre più concreto, con una spregiudicatezza che lascia ancora attoniti: Cristo sì, Chiesa no. Poi: Dio sì, Cristo no. Finalmente il grido empio: Dio è morto; anzi: Dio non è mai stato. Ed ecco il tentativo di edificare la struttura del mondo sopra fondamenti che Noi non esitiamo ad additare come principali responsabili della minaccia che incombe sulla umanità: un'economia senza Dio, un diritto senza Dio, una politica senza Dio... Il Papa deve, al suo posto, incessantemente vigilare e pregare e prodigarsi, affinché il lupo non finisca col penetrare nell'ovile per rapire e disperdere il gregge. (S.S. Pio XII - Dal "Discorso agli uomini dell'Azione Cattolica" del 12 ottobre 1952)
Questi Pontefici del passato però, una certa qual vocazione, una certa preparazione ad essere Pastori l'avevano, pur non essendo comunisti, nè fascisti, nè liberali, nè radicali, nè massoni, nè mondani, nè misericordiosi all'ingrosso, se la cavarono egregiamente nel proteggere il loro gregge e nel cacciare i lupi. Chi l'avrebbe mai pensato! Di tanto in tanto, mooolto saltuariamente, il passato può insegnare ancora qualcosa a noi, che siamo ormai così avanzati nella distruzione nostra e dell'universo mondo.
RispondiElimina