La costituzione della Repubblica d’Irlanda, in vigore dal 29 dicembre 1937, contiene molti emendamenti, trentacinque. L’Ottavo Emendamento fu introdotto con legge del 7 ottobre 1983. Nella Costituzione si trova all’art. 40.3.3:
“Lo Stato riconosce il diritto alla vita del [bambino] non nato. Tenendo nel debito riguardo il pari diritto alla vita della madre, garantisce con le leggi di rispettare questo diritto e, per quanto possibile, di difenderlo e imporne l’osservanza – [The State ackowledges the right to life of the unborn and, with due regard to the equal right to life of the mother, guarantees in its laws to respect, and, as far as practicable, by its laws to defend and vindicate that right]”.
Quest’emendamento, introdotto mediante referendum, ha finora impedito l’introduzione del libero aborto nel Paese. Il referendum del 25 maggio prossimo mira ad eliminarlo. Verrà proposto agli elettori un quesito molto semplice, di questo tipo: “Volete voi abrogare l’art. 40.3.3. (od Ottavo Emendamento) della Costituzione? SI’- NO.”
L’emendamento fu inserito per evitare che venisse introdotta in Irlanda una legge come quella che in Inghilterra aveva reso lecito l’aborto nel 1967, anche se “solo in rare circostanze”, diceva essa. Questa lodevole intenzione non ha impedito che nel Regno Unito si raggiungesse, negli ultimi tempi, la cifra di circa 200.000 aborti volontari all’anno.
L’aborto volontario è reato in base a una legge del 1861 sui Reati contro la persona, legge britannica mantenuta dal nuovo Stato irlandese repubblicano, sorto nel 1922. Nel 1992 la Corte Suprema irlandese stabilì che una tredicenne in gravidanza in seguito a violenza carnale poteva abortire nel Paese. Nel 1992 e nel 2002 vi furono referendum promossi dal fronte femminista, abortista, omosessualista, per ottenere l’abrogazione dell’Ottavo Emendamento. Ma fallirono del tutto. Il popolo votò a larga maggioranza per il mantenimento dell’Ottavo Emendamento.
La legge del 2013 sulla Protezione della vita durante la gravidanza (Protection of Life During Pregnancy Act), dovuta alla pressione dell’ONU e dell’Unione Europea, mantenne la proibizione dell’aborto dichiarandolo legittimo solo nel caso che la madre rischiasse la vita, ivi compreso il rischio di un possibile suicidio, minacciato dalla stessa! Sembra che tale legge abbia trovato scarsa o quasi nulla applicazione. La Costituzione viene interpretata in modo da consentire alle donne irlandesi di andare ad abortire all’estero (non vengono perseguite, nonostante l’aborto sia reato in patria) e di ricevere legittimamente informazioni sulle possibilità di aborto all’estero, informazioni regolate dal Legislatore. Ogni anno si recano ad abortire all’estero, soprattutto in Inghilterra ma anche in Olanda, alcune migliaia di donne irlandesi.
La propaganda pro-choice, per la “libera scelta” della donna di abortire, è molto forte, appoggiata da praticamente tutta la stampa. Il fronte antiabortista o pro-life, costituito soprattutto da organizzazioni di volontari che fanno in prevalenza azione di persuasione porta a porta (canvassing), accusa la TV di Stato di non esser nella questione sempre imparziale come dovrebbe. La parola d’ordine degli abortisti è “Repeal Nr. 8!, Vote Yes!” “Abroga il Nr. 8! Vota Sì!”. Gli antiabortisti in genere dicono: “Choose life! Vote No to abortion!” “Scegli la vita! Vota No all’aborto!”.
La Chiesa cattolica è ovviamente per il NO. I vescovi irlandesi hanno emesso un documento che espone garbatamente le molteplici ragioni per le quali l’aborto è un male grave.
Solo alcuni vescovi hanno isolatamente assunto una posizione vigorosa. Domenica 7 maggio, il vescovo della Diocesi di Cloyne (che include gran parte della Contea di Cork, seconda città dell’Irlanda), S.E. William Crean ha fatto leggere nelle 46 parrocchie della diocesi una sua lettera pastorale nella quale attacca duramente il clima intimidatorio imposto dalla fazione abortista con le tecniche ben note di una aggressiva pressione mediatica, mirante a sviluppare, sulla base di argomentazioni pseudoscientifiche ed emotive, “una cultura che vede l’aborto come una semplice procedura medica di routine”. Un tale sviluppo, sarebbe “orrendo da contemplare” ha concluso il presule, invitando i cattolici ad impedirlo.
L’Irlanda ha il 22 maggio 2015 subito l’infamia del referendum che ha concesso il c.d. “matrimonio gay” (52% a favore, 48% contro, mentre il 40% degli aventi diritto non ha votato). Questo voto ha ovviamente provocato una modifica della Costituzione. Così all’art. 41, che si occupa della famiglia, è stato aggiunto il 34° emendamento, dove si legge che: “Il matrimonio può essere legittimamente contratto tra due persone senza prendere in considerazione il loro sesso – [marriage may be contracted in accordance with law by two persons without distinction as to their sex]”. Alle coppie omosessuali è stato anche riconosciuto il diritto di adozione!
Bisogna pregare molto, anche pubblicamente, la S.ma Vergine affinchè, grazie alla sua mediazione, quest’ulteriore violazione delle legge naturale e divina non abbia luogo, per il bene dell’Irlanda e di tutti noi.
[A cura della Redazione di ‘Chiesa e Postconcilio’]
Negli ultimi due giorni Google e Facebook hanno applicato la loro censura in Irlanda per quanto riguarda le pubblicazioni pubblicitarie sul referendum; ovviamente con la solita schifosa scusa di non voler permettere indebite influenze sulla consultazione.
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RispondiEliminaLa decisione di Google e Facebook è stata subito pubblicamente apprezzata dal premier irlandese, omosessuale dichiarato e convivente, il principale artefice dell'attuale referendum, il quale ha persino detto che avrebbe dovuto esser presa prima. Contro di essa, hanno protestato solo le organizzazioni di volontari che si battono contro l'introduzione dell'aborto, dato che colpisce soprattutto loro. Avendo pochi mezzi e scarso o nullo accesso ai grandi media d'informazione, la rete era per loro un importante strumento di diffusione.
Da qualche giorno compariva per esempio un flash, una striscia dove si vedeva la foto a colori di un bambino in formazione nel ventre materno con una didascalia di questo tipo:
Ho solo poche settimane ma sono ben vivo, perchè vuoi uccidermi?
Alle manovre di un Potere sempre più nemico dei propri popoli, che sta portando al macello, opponiamo, in aggiunta alla nostra limitata azione umana, una crociata mondiale di preghire, rosari, novene; insomma una mobilitazione a Dio piacendo mondiale.
Scotus
Nella dilagante immoralita' i cristiani e gli uomini e le donne di buona volonta' sono chiamati a proclamare la legge morale , l’obbedienza dell’uomo a Dio .
RispondiElimina"La moltiplicazione dei diritti conduce da ultimo alla distruzione dell’idea di diritto e conduce necessariamente al “diritto” nichilista dell’uomo di negare se stesso: l’aborto, il suicidio, la produzione dell’uomo come cosa diventano diritti dell’uomo che al contempo lo negano. " BXVI
Il 13 maggio la Chiesa Cattolica celebra la venuta della Madonna di Fatima
RispondiEliminahttp://www.fratiminoriosimo.it/novene/triduo-alla-b-v-di-fatima/
"Oh, non chiedeteCi qual è il « nemico », nè quali vesti indossi. Esso si trova dappertutto e in mezzo a tutti; sa essere violento e subdolo. In questi ultimi secoli ha tentato di operare la disgregazione intellettuale, morale, sociale dell'unità nell'organismo misterioso di Cristo. Ha voluto la natura senza la grazia; la ragione senza la fede; la libertà senza l'autorità; talvolta l'autorità senza la libertà. È un « nemico » divenuto sempre più concreto, con una spregiudicatezza che lascia ancora attoniti: Cristo sì, Chiesa no. Poi: Dio sì, Cristo no. Finalmente il grido empio : Dio è morto; anzi : Dio non è mai stato. Ed ecco il tentativo di edificare la struttura del mondo sopra fondamenti che Noi non esitiamo ad additare come principali responsabili della minaccia che incombe sulla umanità: un'economia senza Dio, un diritto senza Dio, una politica senza Dio. Il « nemico » si è adoperato e si adopera perchè Cristo sia un estraneo nelle Università, nella scuola, nella famiglia, nell'amministrazione della giustizia, nell'attività legislativa, nel consesso delle nazioni, là ove si determina la pace o la guerra. Esso sta corrompendo il mondo con una stampa e con spettacoli, che uccidono il pudore nei giovani e nelle fanciulle e distruggono l'amore fra gli sposi; "
https://w2.vatican.va/content/pius-xii/it/speeches/1952/documents/hf_p-xii_spe_19521012_uomini-azione-cattolica.html
https://oracolocooperatoresveritatis.wordpress.com/2017/12/11/verra-un-giorno-la-profezia-ritrovata-di-pio-xii/
RispondiEliminaAndiamo avanti , con l'aiuto di Dio ..
RispondiEliminahttps://cooperatores-veritatis.org/2018/05/02/visita-speciale-inedita-a-don-dolindo-ruotolo-per-voi/
Il male chiede sangue e falcia i fiori più belli e teneri. Non macchiatevi di questo delitto, perché la goccia acida e corrosiva del rimorso vi farà maledire il giorno in cui siete nate. Sono una donna di cinquanta anni e ora posso permettermi di dichiarare orgogliosamente che nel mio grembo la morte e l'omicidio non sono mai entrati. Quante possono dire cosi? Pensateci ora per non autodistruggervi dopo, donne!!!
RispondiEliminahttps://www.facebook.com/events/1942191869334651/?ti=cl
RispondiEliminaPreghiera per l'Irlanda indetta dai Domenicani della Basilica di san Clemente al Laterano
http://lanuovabq.it/it/referendum-irlanda-una-preghiera-dagli-usa
RispondiEliminaCarol Nolan, deputato del Sin Feinn, nuovamente sospesa dal suo partito per il suo continuo impegno per il NO al referendum irlandese sull'aborto. L'ideologia abortista passa sempre attraverso due canali: l'imposizione o l'inganno.
RispondiEliminahttps://www.lifesitenews.com/news/irish-politician-punished-by-party-for-being-pro-life-fridays-referendum-is