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giovedì 12 luglio 2018

Lettera aperta al Vescovo di Verona, Mons. Giuseppe Zenti

L’abbraccio del vescovo al prete gay “sposato” alle Canarie.

A nome dei suoi fedeli di Verona, diciamo normali, vale a dire non incantati dalle sirene delle lobby gay, ho il dovere di manifestare tutta la nostra indignazione per la solidarietà da lei dimostrata nei confronti del sacerdote Giuliano Costalunga, incoraggiandolo a continuare ad essere prete, quando lui stesso lo scorso 8 febbraio aveva ufficialmente dichiarato, consapevole di non poter stare con un piede su due staffe, di rinunciare al suo sacerdozio perché si voleva unire alle Canarie con un certo Pablo, suo compagno di letto da parecchi anni. Non si tratta di matrimonio per non offendere i veri sposi, ma di compagni di letto spesso interscambiabili, dicono gli esperti delle massime schifezze elevate a diritti e coperti anche da certe autorità ecclesiastiche. 
La gente comune che fatica a tirar su i figli cristianamente, si domanda che bisogno c’era di riservargli tutti quegli onori, chiamandolo come in trionfo nella sua ex parrocchia e riservandogli un abbraccio caloroso, anziché invitarlo privatamente ad eclissarsi dalla vita pubblica religiosa, nell’attesa della dispensa della Santa Sede! Questa specie di approvazione pubblica da parte del Vescovo, ha talmente riconfermato don Giuliano nelle sue scelte, che è arrivato perfino a dire, in un’intervista a “Il Giornale” del 6 luglio che, dopo aver avuto la gioia di poter essere contemporaneamente prete e gay “sposato!” adesso punta ad ottenere anche un figlio, facendo concorrenza a tutti i più ricchi sporcaccioni gay del mondo!   Bell’esempio per un prete!

Questi peccati impuri contro natura, compiuti sia da laici che da consacrati, sono annoverati dal catechismo della Chiesa cattolica come “Uno dei quattro peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio”, ma per un sacerdote la cosa è ancora più grave perché un prete che di notte fa certe schifezze vomitevoli contro natura che rovinano corpo e anima col rischio anche di contagio e al mattino va a prendere nelle sue luride mani il Corpo di Gesù compie addirittura sacrilegio. 
Ebbene, Lei, egregio Vescovo Zenti, è gravemente responsabile davanti a Dio di coprire con superficialità e leggerezza questi peccati contro natura e considerare cosa lecita che un ministro di Dio possa coniugare sacerdozio con peccato omosessuale vissuto già da molti anni come normalità, non solo, ma di accettare addirittura una sorta di “unione pubblica” alle Canarie dove i due non sono andati per aiutare i poveri, oltretutto, come sempre ci esorta “colui” che ha detto “Chi sono io per giudicare i gay?” ma per condurre vita da nababbi con villa di lusso e piscina, con feste pagane costose e trasgressive, tra canti, balli e mondanità che neppure si addicono ai peggiori vip di questo mondo. Con quali soldi ha fatto questo?

Ma alla nuova “chiesa in uscita” che nemmeno crede in Gesù Cristo e nel suo Giudizio divino, che importa? Si tratta ormai di manovre luciferine infilatesi astutamente da decenni nei seminari per rovinare i ragazzi “in blocco”, incoraggiando le autorità della Chiesa ad accettare ormai ufficialmente una nuova “categoria” di preti, i preti-gay, per l’appunto, sterili e rammolliti nel corpo e nell’anima, senza più una valida preparazione culturale teologica che illumini il loro intelletto e dia gioia al cuore offrendo loro una valida motivazione ascetica per vivere il loro combattimento spirituale come voluto da Gesù, non solo per la castità ma per tutte le altre virtù.

Purtroppo dai Seminari vengono invece sfornati giovani ignoranti al servizio dei poteri forti che li dominano, magari anche a suon di quattrini e di piaceri mondani, com’è di solito nello stile dei gay, pur sapendo che alla fine queste facili concessioni contro natura portano alla depressione, alla schizofrenia e alla pazzia, fino al suicidio e all’omicidio perché chi vive contro natura, alla fine vive contro lo stesso Dio che ha creato la natura.

La virtù della castità, che può e deve essere vissuta da tutti i buoni cristiani sia nel celibato che nell’unico, vero matrimonio voluto da Dio, è un grande privilegio, è dono che Dio concede a chi glielo chiede con umiltà, perché porta vigore al corpo e all’anima, pur nella consapevolezza della nostra fragilità davanti alle spudoratezze che ci propina il mondo. Ma proprio per questo Gesù, conoscendo la nostra debolezza, ha voluto istituire il Sacramento della Penitenza, che lava ogni nostra colpa e ci dà, ogni volta che lo riceviamo, ancor più forza per essere fedeli, puliti e casti, convinti che la vita passa in fretta, e per chi ha saputo combattere la buona battaglia, c’è il Premio Eterno del Paradiso e la gioia senza fine. “Tanto è il bene che mi aspetto, diceva S. Francesco, che ogni pena mi è diletto”.
patrizia@patriziastella.com

31 commenti:

  1. Ah ah... la virtù della castità... nella neo-chiesa. Penso che a breve arriveranno le notizie in italiano, comunque secondo LifeSiteNews si starebbe lavorando ad una riforma dell'Ordo Virginum per rendere opzionale il requisito... della verginità.

    https://www.lifesitenews.com/news/vatican-consecrated-virgins-no-longer-have-to-be-virgins

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  2. Perché la cultura LGBT ha messo il “turbo”? Una possibile spiegazione ce la dà Tom Gilson.
    http://www.sabinopaciolla.com/perche-la-cultura-lgbt-ha-messo-il-turbo/

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  3. Fuori tema.

    Una sentenza della Cassazione appena depositata (CdS di oggi) dichiara che gridare a
    un extra-comunitario o clandestino: "Tornatene a casa tua, qui non ci devi stare!" è manifestazione di discriminazione razziale e odio razziale.
    Perciò: okkio ragazzi e ragazze!
    La sentenza può valere, si suppone, anche per simili inviti manifestati via internet.
    Si sa, le sentenze, anche le più assurde, non si discutono.
    Z.

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  4. Ancora prima di tutte le condivisibilissime considerazioni di cui sopra, mi dico:
    questi della neochiesa continuano a buttarci in faccia IMMAGINI e FATTI nel timore che noi si sia tutti dei tardelloni che faticano a capire dove loro vogliono andare a parare.
    Tranquilli, abbiamo mangiato la foglia da un pezzo: 1) ci sono stuoli di prelati variamente assortiti che premono dall'interno a dismisura contro le ante dell'armadio per uscirne malgrado il folle timore di un coming out - 2) per questo senso di panico benedicono qualcuno (non certo Nostro Signore) quando uno di loro fa scoppiare uno scandalo omosex-bisex che sposti l'ago della bilancia sia pure di un altro millimetro verso la 'normalità' (?) - 3) ci saranno di sicuro molti altri chierici, fin qui etero, che stanno accuratamente preparando il viraggio manifesto verso la sponda LGBT, ormai unica chiave nella chiesa bergogliana per la carriera (essendo ormai chiaro anche ai neonati che la solfa dei 'poveri' è solo una foglia di fico per mascherare le vergogne).

    Venendo alla foto della coppia Giuseppe-Giuliano (bando ai titoli onorifici se messi a cappello del ridicolo), come non imbarazzarsi nel guardare un'immagine che pare il preliminare di un amplesso? (considerata la scandalosa vicenda con tanto di 'timbro' vescovile).
    Una cosa è certa:
    il Book bergogliano sta generando - come funghi dopo la pioggia - una pletora di facsimile.
    Altra cosa certa: ormai prima di leggere e guardare vicende della neochiesa, meglio avere sottomano caramelle contro la nausea.

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  5. Le cose sono cambiate.
    Io ho sentito l'intervista dove Zenti sembrava avvilito anche perché gli avvocati del prete lo diffidavano dall'intervenire.
    Ora sento che hanno fatto pace. C'è stato un intervento superiore o sono matti?
    E la gente che dice?
    E i colleghi del don?

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  6. http://m.ilgiornale.it/news/2018/07/12/gran-canaria-prete-cede-chiesa-e-canonica-alle-drag-queen/1552823/

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  7. Misericordias Domini in aeternum cantabo

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  8. https://www.ilfoglio.it/preghiera/2018/07/13/news/dovrei-farmi-rumeno-205277/

    Camillo Langone è tentato di farsi ortodosso. Rod Dreher, più a occidente, ha compiuto la traversata verso est.
    A Trieste la tentazione è fortissima per via delle vicinissime comunità greche, serbe, rumene ortodosse, che hanno una liturgia meravigliosa. Sembra di stare in paradiso, quando viene intonanato l'Agni Parthene. Sembra, anzi, di essere a Bisanzio.
    Ci fosse un angelo pietoso che mi desse il via libera.
    (Silvio Brachetta)

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  9. Vorrei essere rumeno. Non voglio passare il resto della mia vita a lamentarmi dell’apostasia del clero e dei laici cattolici (il 43 per cento degli italiani che vanno a messa pare sia favorevole alle nozze di Sodoma), a disperarmi per un vescovo Nogaro voglioso di trasformare le chiese in moschee, dunque vorrei appartenere a una chiesa che non vacilla, essere ortodosso. Ma non è semplice. Don Gianni Baget Bozzo mi disse che “l’ortodossia cattolica oggi si ritrova nella chiesa ortodossa” e tuttavia non capisco come si possa appartenere a una chiesa dell’Europa orientale quando si appartiene a una nazione dell’Europa occidentale. Per avere una liturgia non protestante, un’edilizia cultuale non nichilista, una parrocchia non omosessualista, un episcopato non islamofilo dovrei farmi rumeno (o anche serbo, georgiano, greco, bulgaro, russo: privilegio la Romania in quanto ortodossia linguisticamente più prossima all’Italia). Possibile che per non tradire Cristo debba abbandonare Dante? “Ho scelto la via della fedeltà” dice il Salmista, più fortunato di me che non so nemmeno dove sia questa via.
    Camillo Langone

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  10. Un tentativo di integrare, rafforzare, indirizzare, completare le mille carenze del documento presinodale.
    http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2018/07/12/una-risposta-al-documento-finale-del-pre-sinodo-2018/

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  11. una chiesa che non vacilla, essere ortodosso

    Capisco le provocazioni letterarie, ma qui si esagera visto che il messaggio è pubblico. La Chiesa Ortodossa ha già vacillato abbondantemente, visto che si trova in stato di eresia. Pensare poi che non stia vacillando anche adesso, poi, vuol dire non informarsi abbastanza. Ritenere che la Chiesa Romana possa cadere e che una Chiesa scismatica, a differenza di quella romana, possa resistere, è eresia essa stessa.

    Ma dico: se uno ha problemi di comunità, più che di appartenenza spirituale, pensare alla FSSPX è così difficile?

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  12. Non bisogna cedere alla tentazione di uscire dalla Chiesa, viene sempre dal Demonio

    Per Satana, sarebbe la sua più bella vittoria. Spera di ridurci tutti alla disperazione.
    E prendersi così la nostra anima, per sempre. Bisogna continuare ad aver fede, spes
    contra spem, e lottare. Lo vuole Nostro Signore, ne sono sicuro. Avere lo stesso
    spirito di mons. Lefebvre, che lottò per la difesa della vera fede praticamente solo contro tutti. Ispiriamoci a lui. Oggi la FSSPX ha 650 sacerdoti, più le suore e tutto il resto e ha mantenuto l'Ordo Vetus e il Seminario cattolico in tutto il mondo. Alla fine degli anni Sessanta erano un pugno di seminaristi francesi in fuga dai seminari devastati dalle "riforme"conciliari, che andarono a trovare un anziano vescovo in pensione e senza mezzi, mons. Lefebvre, chiedendogli "di fare qualcosa per loro".

    La situazione della Chiesa visibile è quella che è, tragica. Ma perché passare con gli scismatici e gli eretici orientali? Hanno sempre odiato il cattolicesimo e ancor più lo detestano nella situazione in cui è ridotto oggi. Sperano che crolli definitivamente. Non lasciamoci sedurre dalla bellezza del loro rito. Non ce l'abbiamo il rito dell'Ordo Vetus? E' forse brutto? Il "liturgismo" può anch'esso portare fuori strada.

    Bisogna portare più a fondo la lotta. Come non mai la religione è oggi politica. La battaglia politica contro l'oligarchia transnazionale che ci ha sgovernato finora aiuta anche nella lotta per ristabilire il vero cattolicesimo. La bestia nera di Papa Francesco e del pretume progressista è Salvini, che parla al popolo con il Rosario in mano e si batte per il buon diritto degli italiani.
    Dio ci ha fatto nascere in quest'epoca tremenda, evidentemente vuole da noi dei milites Christi che combattano sino all'ultimo, rimettendosi a Lui per il risultato. La partita del resto, anche in termini temporali, non è affatto chiusa.
    Animo. Bisogna continuare a percuotere "nelli eretici sterpi". Tutto sembra crollare ma Dio è con noi non con loro, i suoi nemici di sempre.
    PP

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  13. OT:
    http://retelabuso.org/cosa-non-deve-fare-una-vittima-di-abusi-da-parte-del-clero/

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  14. – San Josemaria Escrivà de Belaguer (1902 – 1975 ) Fondatore Opus Dei

    13 luglio 2018

    “La castità è una virtù”
    Mi hai scritto, medico apostolo: “Tutti sappiamo per esperienza che possiamo essere casti, se siamo vigilanti, se frequentiamo i Sacramenti e spegniamo le prime scintille della passione senza lasciare che avvampi il fuoco. Ed è proprio fra i casti che si contano gli uomini più integri sotto tutti gli aspetti. E fra i lussuriosi predominano i timidi, gli egoisti, i falsi e i crudeli, tipi caratteristici di scarsa virilità”. (Cammino, 124)

    Il tuo comportamento non deve limitarsi a evitare le cadute, l'occasione. Non deve ridursi in alcun modo a una negazione fredda e matematica. Ti sei convinto che la castità è una virtù e che, come tale, deve crescere e perfezionarsi? Non basta, ripeto, essere continenti ciascuno secondo il suo stato: dobbiamo vivere castamente, con virtù eroica. Tale atteggiamento richiede un atto positivo, con cui accettiamo di buon grado la richiesta divina: Praebe, fili mi, cor tuum mihi et oculi tui vias meas custodiant [Pro 23, 26], figlio mio, dammi il tuo cuore, e piacciano ai tuoi occhi le mie vie.

    Ti chiedo ora: come affronti questa lotta? Sai bene che se sostieni la lotta dall'inizio, sei già vittorioso. Allontanati immediatamente dal pericolo, appena avverti i primi segni della passione, e anche prima. Parla subito con chi ti dirige; meglio, parla prima, se è possibile, perché se apri il cuore spalancandolo bene, non sarai sconfitto. Un atto dopo l'altro formano un'abitudine, un'inclinazione, un'idoneità. Perciò bisogna lottare per ottenere l'abitudine della virtù, l'abitudine della mortificazione, per non respingere l'Amore degli Amori.

    Meditiamo il monito di san Paolo a Timoteo: Te ipsum castum custodi [1 Tm 5, 22], conservati puro!, per essere anche noi sempre vigilanti, decisi a custodire il tesoro che Dio ci ha affidato. Nel corso della mia vita, quante persone ho sentito esclamare: «Se avessi troncato all'inizio!». E lo dicevano piene di afflizione e di vergogna.
    (Amici di Dio, 182)

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  15. https://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/cronaca/gay-pride-bambini-festa-1.4034535
    Festa per il Gay Pride al centro estivo di Casalecchio, rabbia dei genitori
    Bimbi truccati e cartelloni arcobaleno. Le mamme: “Inopportuno, non sapevamo nulla’’

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  16. Siamo alla FOLLIA più totale. Uno spot pubblicitario di una nota azienda è stato accusato di essere "fascista" (???) perchè invita a fare figli !!! Ovviamente gli attacchi arrivano dai soliti radical chic che invitano all'invasione ma poi fanno una guerra se qualcuno invita a fare la cosa più bella del mondo: i figli.

    Stiamo vivendo un periodo storico molto pericoloso a mio avviso, dove le cose più normali e naturali di questo mondo come fare figli vengono definite "fasciste" (???) mentre cose assolutamente non naturali e indicibili vengono definite "normali e anzi sacrosante"

    E' il completo e totale stravolgimento della verità e della realtà alla quale io non ci sto più.
    Emanuele Monti

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  17. Perché riervargli un abbraccio caloroso? Cosa insegna Gesù? Forse perché e quello che avrebbe fatto lui, piccola bigotta inacidita....
    P.s. non sono gay, ma sposato, anche se non in chiesa, xchè assolutamente ateo!
    Ma penso di conoscere le religioni meglio della maggior parte dei bigotti ignoranti e ipocriti!!!

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  18. Prova a riscrivere in Italiano il tuo intervento, senza nominare il nome di Dio invano, visto che non sai di cosa parli, piccolo ignorante, ateo, presuntuoso!

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  19. Allora saprà certamente che per tre volte Gesù nomina la punizione divina di
    Sodoma e Gomorra, portandola ad esempio dell'esemplare giustizia divina.
    E che la nomina anche san Pietro, nella sua seconda lettera.
    Quando sono arroganti e credono di essere nel giusto, dando pubblico scandalo,
    i peccatori non vanno severamente ammoniti, soprattutto da un prete?

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  20. Ma penso di conoscere le religioni meglio della maggior parte dei bigotti ignoranti e ipocriti!!!

    E se arrivasse un commentatore che "pensa" di avere il QI a 450 e dichiarasse che lei è un fesso, come risponderebbe?

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  21. "Ma perché passare con gli scismatici e gli eretici orientali? Hanno sempre odiato il cattolicesimo e ancor più lo detestano nella situazione in cui è ridotto oggi. Sperano che crolli definitivamente. Non lasciamoci sedurre dalla bellezza del loro rito. Non ce l'abbiamo il rito dell'Ordo Vetus? E' forse brutto?"

    Per gli amanti del coinvolgente Rito Bizantino, c'è anche la Chiesa Cattolica di Rito Greco dove viene perpetuato questo magnifico Rito.
    C'è la Chiesa di San Michele Arcangelo a Torino; Sant'Atanasio dei Greci a Roma; la bellissima Abbazia di San Nilo a Grottaferrata; la Chiesa Arbereshe del Santissimo Salvatore a Cosenza e le Chiese a Lungro e S. Basile in provincia di Cosenza, a Piana degli Albanesi in provincia di Palermo...

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  22. "Perché riervargli un abbraccio caloroso? Cosa insegna Gesù? Forse perché e quello che avrebbe fatto lui, piccola bigotta inacidita...."

    Penso che non si possano contare i casi di religiosi o preti che abbiano avuto un'autentica vicinanza con le persone (anche gay), anche se la stampa si diverte a strombazzare i casi di chi è semplicemente severo sulla morale (senza distinguere per altro se la severità è contro il peccato o la persona).

    Premesso ciò, come io non detto regole in casa d'altri, così un ateo non può dettare regole nella Chiesa, soprattutto quando queste regole prevedono la conversione (non la giustificazione) del peccatore. E per il fine della conversione si può anche essere severi con quella severità con cui una madre stessa sgriderebbe il proprio figlio.

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  23. Purtroppo, oltre alla follia LGBT - prevedibilissima - c'è anche un po' di zappasuipiedismo di molti cattolici che stanno esaltando lo spot, che di cattolico non ha proprio niente. Oggi è una brutta giornata.

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  24. Lo stesso pastore che da anni tiene una rubrica domenicale sul giornale di Verona, occupandosi ora di rotatorie, poi di versi del Carducci, ora di internet e di tutto quanto più sociologico e orizzontale possa esserci (tra l'altro sfornando banalità assolute) e mai di quello che dovrebbe essere il suo "core business" ovvero la "cura" del suo gregge.. E mai nemmeno un cenno alla Parola di Dio...
    Che volete aspettarvi da un "vescovo" di questo genere?

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  25. "Ma perché passare con gli scismatici e gli eretici orientali? Hanno sempre odiato il cattolicesimo e ancor più lo detestano nella situazione in cui è ridotto oggi. Sperano che crolli definitivamente. Non lasciamoci sedurre dalla bellezza del loro rito. Non ce l'abbiamo il rito dell'Ordo Vetus? E' forse brutto?".

    Spero che questo piccolo commento venga pubblicato.
    Che un cattolico dia delle ragioni per mantenere altri nella propria Chiesa lo capisco. Non capisco, al contrario, che dica delle bugie. Ho conosciuto ortodossi russi, greci, rumeni, bulgari, arabi, serbi... Da nessuno (ripeto NESSUNO!) mi sono giunti messaggi di ODIO verso il Cattolicesimo. Semmai sentimenti di vivo dispiacere. Inventarsi che gli altri odino e che non vedano l'ora che il Cattolicesimo perisca non è cosa sana...

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  26. # Pietro C.

    Non so chi lei sia e chi frequenti né mi interessa.
    Invece di offendere anonimamente, penso farebbe meglio
    a studiarsi la storia, forse colmerebbe qualche lacuna
    e smetterebbe di angustiarci periodicamente con interventi
    a favore della setta grecoscismatica alla quale probabilmente
    appartiene o per la quale nutre comunque viva simpatia.
    PP

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  27. Abominio della Diseducazione

    Casalecchio di Reno (Bologna). Centro estivo per bambini fino a cinque anni tenuto dalla Cooperativa Dolce: www.societadolce.it

    "Bambini, oggi festeggiamo il gay pride!".

    https://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/cronaca/gay-pride-bambini-festa-1.4034535

    Se volete scrivere due righe a questa gente: info@societadolce.it

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  28. Rassegna opportunita' :14 luglio, 2018 13:53

    Nuovo ciclo di catechesi tenuto da p. Giorgio Maria Faré per l’anno 2018-19
    Avvisiamo tutti i lettori che a partire da lunedì 3 settembre, presso il Carmelo di Monza, p. Giorgio Maria Faré terrà un ciclo di catechesi dal titolo:

    “Mi baci con i baci della sua bocca! Sì, le tue tenerezze sono più dolci del vino.” (Ct 1, 2)

    Lettura commentata del testo “La forza del silenzio” di S.E. Rev.ma Card. Robert Sarah, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti.
    Le catechesi si terranno ogni lunedì, dalle ore 21.00 alle 22.00 e saranno precedute da un momento di preghiera a partire dalle ore 20.00.
    Sarà inoltre anche possibile confessarsi dalle ore 20.00 alle 20.45.

    Informazioni
    Le catechesi di p. Giorgio Maria Faré si tengono presso il Convento dei Padri Carmelitani Scalzi di Monza, con ingresso dal parcheggio di Via Boito 2
    https://www.veritatemincaritate.com/2018/07/nuovo-ciclo-di-catechesi-tenuto-da-p-giorgio-maria-fare-per-lanno-2018-19/

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  29. Ma è possibile che si faccia una cosa del genere all'insaputa dei genitori, tra l'altro a bambini fra 1 e 5 anni? Educazione o ideologia? Adesso i buonisti e i politicamente corretti non hanno niente da dire?
    Lorenzo Fontana

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  30. IL MINISTRO FONTANA CONTRO IL GAY PRIDE DEI BAMBINI “Siamo allibiti e preoccupati sia perché in questa vicenda sono coinvolti bambini molto piccoli, sia perché l’iniziativa è stata presa all’insaputa dei genitori e, quindi, senza il loro consenso preventivo”. Sono le parole del Ministro Fontana, che riporta Il Resto del Carlino. Parte quindi un’analisi sulle responsabilità di quanti hanno deciso di adeguare questi minori al pensiero unico senza neppure informare le famiglie.

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  31. No, non capisco certi interventi, pesanti, astiosi e polemici, anche di persone che stimo, come PP, contro gli ortodossi. Sono scismatici? forse, ma non eretici. Non intendo riaprire le solite discussioni sulla russofobia e ortodossofobia. Mi limito a dire che, per la prima volta nella mia vita, l'8 per mille non l'ho dato alla Chiesa Cattolica. Non voglio finanziare neppure un solo pasto per un invasore che viene qui per farsi mantenere e in futuro per conquistarci, non voglio finanziare neppure un intervento mediatico, dottrinario e ideologico a favore dell'immigrazione, non un solo mio centesimo deve andare alla Caritas, che sfama, mantiene e cura gli invasori e li difende, immemore di Lepanto e di Vienna, sfila con la sinistra "per l'accoglienza" e ignora totalmente le vecchiette italiane bisognose che, in quanto italiane, hanno sempre diritto di precedenza sugli invasori afro-islamici, tutti. Il mio 8 per l'ho dato alla Chiesa Ortodossa. Ne sono orgoglioso. E per l'anno prossimo, invito altri a fare lo stesso.
    Silente

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