Traduco da LifeSiteNews:
« Il National Catholic Register ha confermato in modo indipendente che le accuse contro McCarrick erano certamente note a Benedetto, e il Papa Emerito ricorda di aver incaricato il cardinal Bertone di imporre misure ma non ricorda la loro esatta natura". Lo afferma un passaggio ampiamente trascurato nell'articolo originale sullo scandalo pubblicato sabato (qui). Il Register non rivela le sue fonti per questa informazione.
[...]
La conferma di Papa Benedetto di aver dato istruzioni al Segretario di Stato Vaticano Tarcisio Bertone di penalizzare McCarrick rafforza l'affermazione sul coinvolgimento di Bertone nel caso, che Viganò sospetta sia stato causa di ritardi nella disciplina del molestatore sessuale che, secondo lui, non si è verificato prima del 2009 o 2010.
"Credo che [il ritardo] fosse dovuto al primo collaboratore del Papa all'epoca, il cardinale Tarcisio Bertone, che notoriamente favoriva la promozione degli omosessuali in posizioni di responsabilità, ed era abituato a gestire le informazioni che riteneva appropriate da trasmettere al Papa", scrive Viganò ».
Arriva, rapida, la smentita di mons. Georg Gänswein, segretario particolare di Benedetto XVI, pubblicata dal Die Tagespost. Egli respinge l’affermazione sopra riportata secondo cui Benedetto XVI avrebbe confermato le accuse dell’ex nunzio vaticano Carlo Viganò:
“Benedetto XVI non si esprimerà sul memoriale Viganò”.
Dunque, secondo Gänswein, “Papa Benedetto XVI non ha fatto e non farà alcun commento sul Memorandum dell’Arcivescovo Viganò”.
È pensabile che Ratzinger stia ben attento a non alimentare il circo mediatico. E tuttavia siamo alle prese con la solita malsana e ambigua comunicazione indiretta; ma la vera notizia, forse, non è che egli non smentisce Viganò?
Di solito si dice "chi tace acconsente", e in questo caso ovviamente mi riferisco esclusivamente al fatto della sanzione del 2008. Se fosse un fatto non vero, che è poi uno dei principali punti che mettono sotto accusa Francesco, Ratzinger lo direbbe.
RispondiEliminaAggiungo però un'altra cosa, a questo punto. Il rapporto Viganò ci fa comprendere quale corte di traditori avesse Benedetto intorno a sé. La figura di Bertone era già stata messa a fuoco da tempo, ma ora pare che le sue responsabilità fossero ancora peggiori. Dunque, d'ora in poi, non necessariamente prenderò in grande considerazione quello che viene attribuito a Ratzinger attraverso intermediari, a meno che non sia possibile verificare con certezza che l'ha veramente detto. Questo vale per il pezzo di LifeSiteNews, così come per le dichiariazioni di Gänswein.
Capito su Tv2000 sono le 10,40, c'è l'udienza generale a Piazza S. Pietro. Il Papa recita il Padre Nostro in Latino, con un viso molto scuro. È la fine dell'evento, si allarga dall'alto l'inquadratura sulla piazza e quando la preghiera tace si ode un coro. All'inizio non capisco cosa stiano gridando, poi riesco a intendere e mi si allacciano i neuroni: gridano all'unisono VIGA NO VIGA NO VIGA NO.
RispondiEliminaPubblicità e fine inprovvisa del collegamento.
Parafrasando Roberto Libero Bianchi "Cari cattoteppisti ratzingeriani, buongiorno! Evviva Benedetto"
(Barbara Berni su Fb)
Cattoteppisti ratzingeriani mi piace assai!
EliminaNon credo che le dimissioni e i silenzi ostinati di Benedetto davanti ad una Chiesa che lui ha abbandonato in mano ad un eretico squilibrato, depongano a favore della sua rettitudine. Lui non parla, nessuno parla, la Chiesa muore VIGLIACCHI. Parlerete davanti a Dio.
RispondiEliminaMariella Conti
Grazie davvero per il suo commento.
EliminaAiuta a focalizzare le proporzioni e anche a capire che mentre tutti nella Chiesa si riempiono la bocca di parole come onestà giustizia accoglienza etica, il significato della parola rettitudine si è perso.
Era tanto tempo che non risentivo la parola rettitudine!!!
Grazie
Sì, davvero, grazie. Dagli anni Sessanta la Chiesa viene ferita vilmente dai Suoi stessi pastori...altro che!
EliminaIl link al filmato dell'udienza generale segnalato da Barbara Berni
RispondiEliminahttps://youtu.be/W_8h0perhW4
http://www.ncregister.com/blog/edward-pentin/ganswein-comments
RispondiElimina---Archbishop Gänswein did not go into any more details, but he did not refute that Benedict issued sanctions.
The Register fully stands by its reporting, drawn on sources close to the Pope Emeritus, that sanctions were issued by Benedict against McCarrick.
Potete dirci più o meno a che minuto nel filmato c'è l'episodio? Sono in giro con il cellulare e non posso scorrere tutto il video, neanche a velocità maggiorata.
RispondiEliminaLa gente scandisce I ta lo i ta lo.....
EliminaIl nome di un cardinale di Lucca .
Purtoppo non scandisce Viganò.......
L'ho sempre ipotizzato, ma ora le probabilità di conferma aumentano: la rinuncia di Joseph Ratzinger al ministero petrino "mondano" (pur mantenendo l'abito bianco e le insegne) fu certamente libero nel suo dire quel suo sì, ma forzato dagli eventi e dal contesto che si configura un misto di eresia, vizio, tradimento, ribellione e "svacco".
RispondiEliminaIl giorno grave delle sue "timissioni" Benedetto XVI si disse consapevole che questo ministero, per la sua essenza spirituale, deve essere compiuto non solo con le opere e con le parole, ma non meno soffrendo e pregando. Ovvero: il ministero nella sua esperienza spirituale è divenuto, se possibile, ancor più vero, essenziale ed attivo nella sfera invisibile, pur lasciando che il timone della barca andasse in altre mani, stante la consapevolezza della propria incapacità di comandarla (non dico il "giro di chiglia", ma non venivano sanzionati nemmeno gli ammutinati per i quali lui chiese che fossero tolti da dove potevano fare danni...).
In fondo in caso di tempesta l'unico che può sedarla non è il timoniere. Anzi: al timoniere che vive di fede è chiesto di fidarsi e di non avere paura, al punto che c'è chi sulla nave pare dormirsela tranquillo... Benedetto ha quindi rinunciato come "Vescovo di Roma" (solo quello: vedi declaratio) e chi gli è subentrato è "solo" il vescovo di Roma.
In pratica chi ora ha in mano il timone è riconosciuto (specialmente dagli ammutinati?) dall'equipaggio che si era fatto ribelle al precedente timoniere. Ma il papato non è solo timone, è ben altro e tanta è l'inadeguatezza dell'attuale timoniere, ancor più è rimasto nelle prerogative di chi s'è tenuto "l'esperienza spirituale", il cui ministero è "ancor più vero, essenziale ed attivo nella sfera invisibile, pur lasciando che il timone della barca andasse in altre mani".
Teniamo dunque presente la sfera dell'invisibile, guardando con molta pietà allo sfacelo visibile, ormai arrivato all'apice. Chi sta sulla nave, apparentemente silenzioso, è più vivo e presente che mai. Le porte degli inferi non prevarranno, ma la tempesta la seda Gesù. Di gente che Gesù lo usa, ma non lo adora, ne abbiamo tutti abbastanza. E guai a noi se preferissimo i loro metodi, ovvero le ragioni buone per il mondo, convocato da coloro a cui compete...
Erodiade e la figlia possono forzare i vari Erode e i loro vizi. Giovanni è morto per il mondo, avendo ragione. Anche Gesù è morto per il mondo, avendo ragione. La vita vera è un'altra, e non c'è "revisione pastorale" che possa cambiarne la verità di accesso, tanto meno sulla famiglia e l'adulterio, per non parlare dell'omoeresia e le sue voglie.
Finalmente il reportage di un accenno di giornalismo :
RispondiEliminahttp://blog.messainlatino.it/2018/08/il-memoriale-vigano-e-le-accuse-di.html
Il video non è più visibile.
RispondiEliminaChe altro potrebbe fare? Mettiamoci nei suoi panni, non può, punto e basta, altri devono farsi avanti e si spera lo facciano prima che sia troppo tardi, anche Gotti Tedeschi, 'amico' di Viganò sa e tace, almeno per ora, le 11 pagine scritte da BXVI su Communio restano in attesa di essere tradotte e divulgate nelle principali lingue, ma adesso serve prudenza, anche perché
RispondiEliminapare vi siano frasi forti e pochi giri di parole sui 'fratelli maggiori'......
@Fabrizio Giudici
RispondiEliminaAlla fine dopo i saluti. Lo dice bene la descrizione di Barbara Berni.
@Pellegrinante
RispondiEliminaDal mio cell. il link funziona.
Yup! Gli ultimi trenta secondi, grossomodo. Ed è veramente molto chiaro, evidente.
RispondiEliminaIl sostegno a Mons. Viganò si sente a partire dal minuto 1:04:29 del filmato qui sopra menzionato, sempre visibile a quest'ora
RispondiEliminale urla sono proprio alla fine del video...anche a me sembra urlino Viganò!
RispondiEliminaIl video si vede. Anche io sono sul cellulare. Ma mi sembra tagliato. Infatti termina col Papa Che stringe la mano ai vescovi. Non si vede la parte panoramica dove gridano Viganò.
RispondiEliminaMi sembra tagliato ma non l ho visto tutto...sono in un luogo pubblico!
Lettera di un sacerdote cattolico al NEW YORK TIMES
RispondiElimina"Alcuni articoli giornalistici misurati ed equilibrati, ma anche altri pieni di preconcetti e persino di odio."
https://www.primapaginanews.it/articoli/lettera-di-un-sacerdote-cattolico-al-new-york-times-431901
“Il mio passato, Signore, lo affido alla tua Misericordia; il mio presente al tuo Amore; il mio futuro alla tua Provvidenza”.
Magari Tornielli ci spiegherà che esprimevano ammirazione per l'altro Viganò, l'assessore alla Segreteria per la comunicazione della Santa Sede...
RispondiElimina29 luglio 2018. Una data che entrerà nella storia. Quella del vaffa a Bergoglio. Il popolo cattolico comincia a marciare su Roma per cacciare lui e i suoi scagnozzi comunisti divorzisti abortisti ambientalisti omosessualisti che in cinquant'anni si sono impadroniti della Chiesa di Cristo. Lo avevamo previsto su questo sito qualche anno fa. Certo che quanto sentito oggi in Piazza San Pietro, anche se non stupisce, fa una certa impressione.
RispondiEliminaIl Papa emerito non ha alcuna necessità di confermare o smentire. C'è già tutto scritto nel rapporto dei 3 cardinali Herranz, Tomko e De Giorgi consegnato al Papa emerito quando questi era ancora in carica e da quest'ultimo dato all'attuale Pontefice. Il memoriale Vigano' non aggiunge nulla di nuovo a quanto già si sapeva sulla lobby gay in Vaticano.
RispondiEliminaRipreso da LifeSiteNews, che ha ripubblicato lo spezzone di video rilevante (dunque, ora non può più sparire):
RispondiEliminahttps://www.lifesitenews.com//news/watch-faithful-chant-vi-ga-no-vi-ga-no-at-todays-general-audience-with
@Mazzarino
RispondiElimina29 agosto, non luglio. Comunque, gestiamo la cosa con prudenza, sia per chiarezza nostra che per evitare strumentalizzazioni (che fioccano come la neve a Natale). Il popolo non può marciare sulla Santa Sede, nel senso che non ha nessuna podestà sulla gerarchia, che non trae potere dal popolo. Quello che il popolo sta facendo è portare la propria testimonianza chiedere verità.
Sono tra quelli che credono a quanto denunciato da Viganò e che soffrono per la confusione portata dall'attuale Papa, però su questa notizia della contestazione a suon di "Viganò" in piazza San Pietro penso che occorra prudenza. Ho letto questo articolo del Foglio che dà una spiegazione diversa e credibile di quanto successo:
RispondiEliminahttps://www.ilfoglio.it/chiesa/2018/08/29/video/nessuna-contestazione-al-papa-in-piazza-san-pietro-la-folla-urla-i-ta-lo-non-vi-ga-no-211580/
Cmq. non gridano Italo come qualcuno dice e sarebbe un vescovo italiano, ma Viganò, è chiarissimo e ben scandito, quanto al popolo diverse volte è marciato sulla S.Sede, ma era tutta un'altra storia ed epoca......adesso ci vuole pazienza e prudenza
RispondiEliminaPotrebbe essere valida la spiegazione "Italo", perché anche LifeSiteNews ha ritirato l'articolo.
RispondiEliminaPoco conta, questo è un dettaglio da poco.
Annarosa Rossetto : Sono persone di Lucca che dicono "Italo", il nome di Italo Castellani vescovo di Lucca.
RispondiEliminaAnnarosa Rossetto Da Twitter: "Ho appena parlato al telefono con don Gilberto Filippi, che guida il gruppo della giovane Confirmandi dell'Arcidiocesi di Lucca in pellegrinaggio a Roma, e ha confermato che i bambini stavano urlando" Italo ", il nome del loro vescovo , dopo l'Udienza generale di oggi ..
https://www.facebook.com/roberto.bianchi.1217/videos/2191280297776292/UzpfSTQ2MDU4OTc1MDcxMjAyMjoxNjE1ODY0OTg4NTE3ODIw/
@giudici
RispondiEliminaCerto nella foga è partito un luglio per un agosto, mi correggo.
Confermo invece tutto il resto. Non abbiamo più una Chiesa Cattolica apostolica Romana come prima del 28.2.2013. A quella data la scelta di Benedetto XVI uccise il papato trasformandolo in Presidenza.
El Presidente che ne è giustamente seguito ha azzerato morale e magistero cattolico con il concorso di TUTTA la gerarchia. Infatti è opinione ormai generale che esista un partito politico che si chiama chiesa guidata da un presidente sudamericano comunista. Leggete i commenti sui blog dei giornali.. Ora si aggiunge il fatto che ogni volta che qualcuno vedrà la veste viola o rossa di un vescovo o di un cardinalei penserà a un predatore sessuaei. Questo è OGGI lo stato di fatto. Come in altre epoche toccherà al popolo cattolico rimasto fedele e a pochi sacerdoti ricostruire dopo aver però cacciato tutta e sottolineo tutta la gerarchia attuale.
Finora ventuno commenti su trenta sono fuori tema, inseguendo la fake news.
RispondiEliminaI bambini scandiscono I-ta-lo. Se, nel contesto in cui siamo, la nostra curiosità riguarda le baggianate, poi non ci si deve stupire più di tanto di dove possono giungere i meno retti.
In effetti perdersi in questi dettagli distoglie l'attenzione dal problema principale e nulla toglie alla gravità della situazione. Comunque de hoc satis.
RispondiEliminaPer il momento lascerei BXVI sullo sfondo.
RispondiEliminaRiandando alla testimonianza di Mons.Viganò, son rimasta stupita della precisione di date, luoghi, eventi, persone. Avrà un'agenda, mi son detta all'inizio. Una sorta di diario. Mi son ricordata poi che non solo un'agenda è doverosa, specie in un ufficio di tanta responsabilità ma, in aggiunta, anche una sintesi giornaliera dell'accaduto, poichè deve essere sempre in grado, l'estensore, di poter relazionare al suo superiore, in qualsiasi momento sia richiesto e con esattezza.
Forse lo stesso pontefice, se non personalmente, ha un segretario che, in sua vece, stende un resoconto dettagliato della sua giornata. Non so con certezza, presumo nel caso del pontefice.
Quindi tutto dovrebbe essere scritto, almeno se ciascuno ha adempiuto il suo dovere di ufficiale dello Stato del Vaticano. Sicuramente lo sarà. Chissà se ognuno ha con sè almeno la copia delle sue memorie quotidiane pregresse? In questo caso dovrebbero esistere riscontri, tanti quante le persone citate ed ancora, poiche ogni memoria rimanda ad altre memorie non comprese nella prima memoria. Ovviamente non saranno presenti memorie dei fatti delittuosi ma, dell'ufficialità, sì.
Non oso pensare a quali pressioni sia sottoposto Papa Benedetto XVI per aver scelto il silenzio. Un silenzio piuttosto assordante,che probabilmente Papa Bergoglio non si aspettava. Qui non si tratta di farlo passare o no per un intellettuale "in linea" con il Papa che l' ha preceduto. Prima di cedere all' amarezza e alla rabbia, causate dalla mala fede di una grossa parte di chi è sceso nell' arena portando sulla lancia i colori e i fiori di Papa Francesco,e non si capacita del silenzio è utile ricordare la mitezza e gentilezza di Papa Benedetto,e l' età che, in ogni caso, lo renderebbe poco idoneo ad affrontare i mastini bavosi e furiosi, il cui desiderio di aggredire e dilaniare cresce più il tempo passa.Forse, per capire un po' meglio quanto deve aver già subito, è utile leggere l' articolo "Purquoi le mond hait Benoit XVI" del 5 maggio 2010, firmato da l' Abbe Regis de Cacqueray, e che si può trovare in linea su La Porte Latine. Penso che il suo fidato segretario non permetterebbe a nessuno, nemmeno a Benedetto stesso, di esporre la sua persona ad una tensione che potrebbe risultare eccessiva. Il Signore sicuramente, se vuole, può trovare un' altra strada. Sia lodato Gesù Cristo e Maria.
RispondiEliminaIo non sono nessuno, ma non capisco una cosa: di fronte ad una notizia così grave come il memorandum Viganò , il Papa , che é il Papa, come può dare una risposta che invita i giornalisti a cercare e studiare. Studiare che? Devono fare un dossieraggio su Viganò? Viganò é certamente una brava persona ma se anche fosse stato un delinquente ciò che importa é se una persona autorevole ha denunciato un fatto grave al Papa e come questi vi ha provveduto. Il punto é se lui il Papa era stato informato da Viganò oppure no. Se il colloquio é avvenuto fra loro due solo il Papa può dire "si" o "no". Se non é vero dica di no, ma che vuol dire non parlare? Ci sono persone ferite, c é uno scandalo, ci sono fedeli indignati!
RispondiEliminaEra chiaro fin dall'inizio che la mossa di Viganò era proprio volta a far partire un indagine vaticana che lo coinvolgesse. E in questo modo facesse scoprire le carte a tutti. Ora vediamo se verrà fatta o no questa indagine da un visitatore apostolico .
RispondiEliminaQui il nostro arcivescovo Cordileone sostiene la persona dell'arcivescovo Vigano' in quanto a integrita', dedicazione ed amore per la Chiesa. Inoltre conferma la veridicita' di alcuni dettagli del memoriale dei quali ha conoscenza.
RispondiEliminaDi seguito il link della lettera indirizzata a tutti i fedeli dell'arcidiocesi.
https://sfarchdiocese.org/documents/2018/8/Aug29Letter.pdf
"Mentre Viganò torna a farvi vivo per chiarire le motivazioni che lo hanno spinto a rendere pubblico il suo dossier sul caso McCarrick, emerge una richiesta di chiarezza rivolta direttamente al Pontefice. A farsene carico è il presidente della Conferenza episcopale americana Di Nardo."
RispondiEliminaOrmai siamo al relativismo piro. La verità non é più oggettiva ma una opijione. Quindi per sapere la verità non é neanche più importante saperla dalla fonte, in questo caso il Papa, ma la verità sarà frutto dell opinione che i giornalisti si sojo fatti di Viganò come lo stesso Papa invita a fare.
RispondiElimina@ Alberto
RispondiEliminaAbbiamo letto, non avevamo dubitato del vostro Arcivesco Cordileone. Un grazie anche da qui.
Secondo uccronline dimostrare che Viganò è cattivo significa provare che McCarrick e quelli che l'hanno coperto sono buoni?
RispondiEliminaMa che ragionamento è?
Confutare i fatti, evidentemente, è un po' più difficile che attaccare le persone.
"Crollate le accuse al Papa, l'"operazione Viganò" si è trasformata in un boomerang. Studiando il dossier e svolgendo un'indagine sono emerse pesanti ombre di complicità dell'ex nunzio, ammiratore pubblico di McCarrick, con il quale celebrava l'Eucarestia pur conoscendo il suo passato e la (presunta) direttiva di Benedetto XVI "
https://www.uccronline.it/2018/08/30/otto-scomode-domande-a-cui-mons-vigano-e-meglio-che-non-risponda/
https://www.maurizioblondet.it/papa-muto-primo-e-la-sua-corte-parlante/
RispondiElimina“Non dirò una sola parola”.
RispondiEliminaL’ha fatto sempre. Non ha detto una parola sul perché ha voluto distruggere i Francescani dell’Immacolata, un ordine fiorente di vocazioni. Una distruzione senza motivazione, extragiudiziale, e persino senza accusa formale, onde gli accusati non potessero difendersi e non sapessero di cosa li incolpava. Padre Manelli, il fondatore, ha chiesto continuamente di incontrarlo; lui non gli ha mai rivolto una parola.
Mai una parola ai cardinali che gli avevano rispettosamente, e in forma riservata, espresso i loro dubia sulla Amoris Laetitia. Quando la cosa è diventata pubblica, ha detto – palesemente mentendo – di aver appreso la cosa dai giornali.
Parla solo coi complici. “Se parliamo esplicitamente di comunione ai divorziati risposati – ha riportato Mons. Forte riferendo una battuta di Papa Francesco, durante la preparazione appunto di Amoris Laetitia – questi non sai che casino che ci combinano. Allora non ne parliamo in modo diretto, fa in modo che ci siano le premesse, poi le conclusioni le trarrò io».
https://www.corriere.it/cronache/18_agosto_29/vigano-teme-la-sua-incolumita-parlava-aveva-lacrime-occhi-328d181e-aaf2-11e8-8af0-f325f3df3076.shtml
RispondiEliminaÈ stata la vaticanista dell’Associated Press a rivelare che la lettera di 11 pagine di Carlo Maria Viganò è stata confezionata a 4 mani: «Lo avevo scritto per inciso alla collega Nicole Winfield e così lei oggi (ieri, ndr) mi ha chiamato...», spiega Marco Tosatti, ex vaticanista della Stampa, oggi artefice del blog «Stilum Curiae»: «Viganò mi ha telefonato un mese fa chiedendo un’intervista. Venne a Roma , a casa mia. Dissi, “ecco il registratore” ma lui mi fermò: “Ancora no...”. Però mi sono subito reso conto che aveva cose importanti da rivelare . Poi è tornato a casa mia il 21 agosto, alle 9.30».
RispondiEliminaPerché l’intervista si è trasformata in un testo senza domande?
«Perché, ha suggerito, non si spezzasse la continuità del racconto. Mi ha anche chiesto di far tradurre il testo in inglese e in spagnolo».
Perché Viganò ha parlato dopo 5 anni?
«Lo ha fatto, ha detto, quando si è mossa la giustizia Usa sul caso del minore molestato da McCarrick e dopo che, sulla stampa, era uscito un articolo che per difendere Francesco attaccava l’operato di Benedetto XVI e dei due suoi predecessori, Montalvo e Sambi, a Washington».
Viganò fu rimosso da Papa Francesco nel 2015. E’una vendetta, la sua?
«No. Era emozionato, e aveva le lacrime agli occhi, quando raccontava i particolari: “Ma questi come possono continuare a dire messa”, ripeteva. Mi ha detto che teme per la sua incolumità, magari pensano che abbia da parte un documento».
Glielo ha chiesto?
«Mi ha detto che dopo la pubblicazione avrebbe staccato il telefonino».
Cosa pensa lei di Papa Bergoglio ?
«Ha reso la Chiesa simpatica e attraente, all’esterno. Ma all’interno ha generato confusione e disorientamento».
Non dimentichiamo la famosa scatola bianca con i documenti e le relazioni delle indagini sulla corruzione nella Chiesa, consegnata da BXVI il giorno del 'passaggio delle consegne' a Bergoglio e ripresa in televisione.
RispondiEliminaViganò accenna a un corposo dossier sul cardinale criminale, omosessuale e pedofilo, 'che ha corrotto generazioni di seminaristi', sfogato i suoi istinti perversi su minori innocenti traviandoli per la.vita intera e coperto chi faceva altrettanto.
Pertanto e' probabile ed e' fondato desumere che detto dossier sia stato inserito in quella scatola e consegnato a Bergoglio.
Ecco perché, probabilmente, BVI tace, in quanto dovrebbe confermare di essere stato lui stesso a consegnarlo a Bergoglio, peraltro insieme a chissà quanti altri dossier che non conosciamo.
Quindi preferisce tacere, senza smentire Vigano' ed evitando, nel contempo, lo scandalo ulteriore di un conflitto manifesto tra due papi su una questione così scabrosa e scandalosa.
Bergoglio, davanti al pubblico e ai giornali, faceva sempre l'indignato e lo spavaldo sulla pulizia che avrebbe fatto nella Chiesa, presentandosi come una specie di giustiziere che finalmente portava aria nuova.
E invece abbiamo la conferma che Bergoglio ha coperto quei dossier con camionate di sabbia, dimostrando di essere lui stesso uno dei 'lupi', come Bertone, Sodano e chissà quanti altri, a cui si riferiva BXVI, facenti parte della lobby omosessuale e massonica ecclesiastica.
Questo mi sembra abbastanza evidente, anche perché mons. Viganò non è un giovane pretino di paese alle prime armi, ma un prelato di altissimo livello con grandi responsabilità, che conosce ambiente e persone e sa bene quello che fa.
Qualcuno si ricorda l'episodio in cui Papa Francesco , visitando dei carcerati, disse " Anch'io dovrei essere qui con voi o " al posto vostro " non ricordo bene la frase, ma ricordo bene il commento in rete che diceva che un Papa non può dire questo, a meno che non abbia qualcosa di grosso sulla coscienza.
RispondiEliminaErano i primi anni del suo pontificato, quando aveva cominciato a girare baciando piedi a destra e a manca.E' un fatto che mi è sempre rimasto nella memoria come una domanda, chissà magari la risposta sta proprio nei fatti di questi giorni.
@ Catholicus 10.17 "“Non dirò una sola parola”.: cara dr.ssa Guarini, vedo che ho trovato degli imitatori; non credevo di essere diventato cos' famoso da suscitare l'emulazione nell'uso dello pseudonimo (o nickname). Ad ogni buon conto, cara Mic, mi sento in dovere di precisare che questo amico che si è firmato "Catholicus" non sono io, che fino a qualche tempo fa inserivo qui i miei post con questo nickname. Poi ho smesso, causa i frequenti cestinamenti di cui sono stato oggetto, ma non ho smesso di frequentare il blog, fonte per me di ottime notizie, e inoltre frequentato da ottimi commentatori.
RispondiEliminaPurtroppo non scandisce Vi-ga-no'...
RispondiEliminaCerto, pero' a me s'e' accesa una lampadina! Non sarebbe magnifico che a ogni udienza generale e ad ogni angelus in piazza s.Pietro, da ora in avanti, almeno un gruppetto di temerari lo facesse? Almeno la tv sarebbe costretta a mandarlo in onda e la gente comincerebbe a chiedersi: "Ma sta succedendo qualcosa?"
Scusate l'idea un po' sciocca, ma stanno accadendo fatti enormi e quasi nessuno se ne accorge...
"Anonimo ha detto...
RispondiEliminaCapito su Tv2000 sono le 10,40, c'è l'udienza generale a Piazza S. Pietro. Il Papa recita il Padre Nostro in Latino, con un viso molto scuro. È la fine dell'evento, si allarga dall'alto l'inquadratura sulla piazza e quando la preghiera tace si ode un coro. All'inizio non capisco cosa stiano gridando, poi riesco a intendere e mi si allacciano i neuroni: gridano all'unisono VIGA NO VIGA NO VIGA NO.
Pubblicità e fine inprovvisa del collegamento."
Ho ascoltato le parole in quel video varie volte, il coro non diceva "Viganò" bensì " Italo", e sono anche ben scandite.
A prescindere dal coro e da qualunque altra cosa, resta la domanda e manca la risposta su Bergoglio e McCarrick.
RispondiElimina
RispondiElimina@ Mic
Appunto. Mons. Viganò ha sollevato delle questioni di fatto, molto precise. Le ha poi
inserite in una visione più ampia, quella della attuale decadenza della Chiesa.
Il problema è molto semplice: quello che lui dice è vero? Il Papa ci dica se mons.
Viganò dice la verità o no. Continuare a tacere significa dar ragione alle accuse del monsignore. Che ha invitato il Papa a dimettersi in quanto complice dei prelati omosessuali "masculorum concubitores" , come dice san Paolo, cioè sodomiti, e con minori per giunta!
Intanto la grande stampa anglosassone dimostra anch'essa di non capire affatto le motivazioni profonde dell'azione di mons. Viganò, che sono religiose; c'è l'angoscia nel vedere come sta rotolando la Chiesa. Sarà stato (forse) anche motivato da un'esigenza di rivalsa per le ingiustizie subite. Ma in nome di esigenze del genere uno non arriva a gridare al Papa di dimettersi!
Questi giornali continuano a gettare fango su di lui dando come cosa certa il fatto che avrebbe anche lui a suo tempo bloccato un'indagine per abusi. E'falso. Mons. Viganò lo ha ampiamente dimostrato. Ma i giornaloni continuano imperterriti. Parlano di guerra civile all'interno della Chiesa, che verrebbe organizzata dai reazionari che (card. Burke alla testa) si oppongono alle "riforme", per loro positive, di Papa Francesco, presentato come un adamantino repressore della pedofilia nel clero e un Papa che sa veramente adattare le rigide regole cattoliche alle esigenze della gente!
Nei giornaloni domina anche l'ignoranza nei confronti del Cattolicesimo; della vera dottrina della Chiesa non sanno e non capiscono nulla.