Europa che sembri alla fine della decadenza e che guardi passare piccoli e grandi barbari neri, o ambrati dal sole feroce del deserto, mentre componi editoriali pensosi, tweet ironici, post commossi, tutti ugualmente inutili, ti scrivo. Europa che hai lasciato circondare il castello di Bouillon, in Belgio, da gruppi di donne fazzolettate: me lo racconta, turbato, un amico che lavora in Lussemburgo e che nel tempo libero visita le senescenti province di Fiandre e Vallonia. Come e quando tante maomettane sono arrivate nel pittoresco, verdeggiante paese? Goffredo di Buglione, "il capitano / che il gran sepolcro liberò di Cristo", scese da quelle mura per scalare quelle di Gerusalemme: ma tu Europa non leggi più Torquato Tasso e la nemesi ti punisce. Europa decrepita che dimostri valida la tesi di Todd Buchholz, l’economista di "The price of prosperity": "Con l’aumento della ricchezza, la natalità crolla e l’età media della popolazione cresce. Questo richiede un flusso di nuovi operai e comporta l’apertura delle frontiere agli immigrati che hanno il potenziale per frantumare la cultura prevalente". Io venni internettianamente lapidato quando scrissi che una delle cause del crollo demografico è l’istruzione universitaria femminile: Buchholz lo conferma, non è con l’aumento della povertà che aumentano le iscrizioni delle ragazze alla Bocconi, alla Sorbona o alla London School of Economics. Ed Erasmus, vista la sua efficacia nel ritardare, ostacolare, impedire la maternità di migliaia di giovani europee, potrebbe essere il nome di una marca di preservativi.
Ma la causa principale della tua astenia è la tua apostasia, Europa. Da quando hai rinnegato la tua religione, la vera religione, non fai che rantolare. La religione che ti creò (nascesti con la battaglia di Poitiers, prendesti forma col Sacro Romano Impero), la religione che ti fece grande nonostante le tue dimensioni, la religione che ti diede i monasteri, le cattedrali, gli ospedali e, siccome derivante da ragione e non superstizione, i laboratori scientifici. Il primo a rinnegare Cristo fu san Pietro, quindi non mi avventuro a parlare di un fenomeno nuovo, sono nuove semmai le dimensioni. "Il più grande avvenimento recente – che "Dio è morto", che la fede nel Dio cristiano è divenuta inaccettabile – comincia già a gettare le sue prime ombre sull’Europa", scrive Nietzsche alla fine dell’Ottocento. Prima la fede l’hanno persa i filosofi, com’è ovvio: purus philosophus, purus asinus. Poi gli scrittori, gli artisti, i musicisti: il passo successivo al nicciano "Gott ist tot" è il lennoniano "Imagine there’s no countries / it isn’t hard to do / nothing to kill or die for / and no religion too".
Lennon era il più stolido dei Beatles (il più perspicace era ed è McCartney, non a caso uno dei pochissimi vip a mantenersi neutrale fra Brexit e Remain) e ogni volta che applaudi "Imagine" tu, Europa, diventi un poco più stupida e quindi un poco meno europea (tua caratteristica precipua era la qualità: la quantità è asiatica). Nel 1996 la celeberrima canzoncina anticristiana venne cantata davanti a Papa Giovanni Paolo II e non mi stanco di ricordarlo a chi pensa che la crisi dottrinale della chiesa cominci con l’ascesa al soglio di Papa Francesco. Nel 2016 è stata criticata via Facebook da Susanna Ceccardi, fresco sindaco leghista di Cascina, che ne ha sviscerato la natura comunista (e perciò, anche in questo, più asiatica che europea), evidente nel verso "Imagine no possessions". Evidente a chiunque non sia assordato dall’ideologia e per nulla evidente al clero pauperista che oggi ha sequestrato il cristianesimo, dimentico o ignaro di quanto il capitalismo debba alla teologia francescana medievale di Pietro di Giovanni Olivi e Giovanni Duns Scoto, a san Bernardino da Siena, a sant’Antonino da Firenze, ai domenicani della scuola di Salamanca.
Sembra che la fede l’abbiano persa anche i tuoi preti, Europa. Quanti cardinali credono nell’esistenza del diavolo, nell’incarnazione, nella presenza reale di Gesù Cristo nell’eucaristia, a parte l’africano Sarah? Quanti fra i cardinali tedeschi, ad esempio? E in Austria? Europa debosciata dove accade che il cardinale Schönborn faccia entrare un giovane omosessuale, unito civilmente con un altro omosessuale, nel consiglio pastorale di una sua parrocchia. Dio è davvero molto misericordioso se dopo simili episodi non affoga la diocesi di Vienna nel pozzo del suo tradimento, e si limita a dissanguarla lentamente, dandole il tempo di un ravvedimento che però non si intravede. E intanto nelle scuole della capitale austriaca gli studenti musulmani hanno già superato gli studenti cristiani: come se nel 1683, davanti alle sue mura, avesse vinto il Gran Visir anziché Giovanni III di Polonia. Come se Marco d’Aviano non avesse meritato il titolo di Beato col sermone che entusiasmò i soldati poco prima della battaglia, Europa dannata che non sei altro. Europa calcolatrice che sbagli i calcoli, Europa di Angela Merkel che ha aperto le porte agli invasori per raddrizzare la curva demografica e continuare a pagare le pensioni: col risultato che nel medio periodo non ci sarà più la Germania e non verranno comunque pagate le pensioni.
Europa collaborazionista che come sindaci delle tue metropoli eleggi islamofili o direttamente islamici, vedi Londra, amministratori autorizzanti moschee sulle quali si innalzeranno minareti dai quali si affacceranno muezzin: non hai appena visto, Europa, il tentato golpe turco, il ruolo dei muezzin nell’eccitare i tagliagole di Allah? Cambia occhiali, Europa. E già che ci sei cambia pure protesi acustiche: sei talmente sorda da affollare i concerti di Elton John, il ladro di bambini, di David Gilmour, grande chitarrista dell’epoca di Nilde Iotti, e di Bruce Springsteen, che già al tempo in cui aprii le orecchie al mondo, mille anni fa, mi faceva tenerezza per quanto era musicalmente grossolano e superato. Palestrina è più moderno, anche se dubito possa piacerti, Europa smemorata, un compositore così esemplarmente cattolico romano. Non piace nemmeno ai preti, così come il gregoriano e l’organo a canne: migliaia di parroci appartengono a un’altra religione, il cattochitarrismo, senza schitarrata la messa non sembra loro valida. Forse anche per questo "piccoli atei crescono", come scrive il sociologo Franco Garelli: mette tristezza, respinge, non attrae, un culto con una colonna sonora così programmaticamente di serie B.
Europa che sembri alla fine della decadenza e probabilmente lo sei davvero, non per risollevarti, missione impossibile a viste umane, bensì per salvare il meglio del tuo patrimonio, per trasmettere il tuo lascito alle generazioni e ai popoli che verranno, certamente dobbiamo valutare l’Opzione Benedetto, la creazione di oasi di civiltà nel caos di un continente insanguinato dal nichilismo come in un romanzo di Cormac McCarthy. All’uopo ci vorrebbe un nuovo ordine benedettino (chi conosce i benedettini odierni dubita che possano salvare se stessi, altro che il continente). Sarebbe utile anche un movimento popolare e giovanile di educazione alla fede, tipo quello fondato nel 1970 dal sacerdote lombardo don Luigi Giussani. Si chiamava Comunione e Liberazione, qualcuno se lo ricorda ancora. Poiché a Roma ci sono due Papi e questo anche per i bendisposti è un fattore di confusione e strabismo, e tu, Europa, bendisposta non lo sei di sicuro, sappi che c’è un vescovo a Ferrara. "Questo sistema sociale si sta disfacendo", afferma monsignor Negri col pessimismo profetico che lo contraddistingue e lo innalza sul piatto paesaggio di talpe ottimiste. "In questo mondo dove tutto si dissolve e la solitudine domina la vita dei singoli e della società bisogna decidersi a non puntellare l’impero. I primi cristiani non puntellarono l’impero ma fecero semplicemente un’altra cosa: fecero il cristianesimo. Affermarono che Cristo era l’unica vera risposta sulla vita dell’uomo e del mondo. Ricostruiamo dunque le nostre comunità attorno a Gesù Cristo".
L’islam che ti seduce tanto, Europa baldracca, è un fungo velenoso che cresce sulla tua decomposizione, un parassita sociale oltre che teologico (Maometto per scrivere il Corano ha sfruttato sia l’Antico che il Nuovo Testamento). Cos’è infatti la tua presente decadenza se non la fase putrefattiva della civilizzazione? Europa che tutto hai mangiato e tutto hai bevuto, come scrive Verlaine, e ancora ti gingilli con le guide dei ristoranti, con i programmi dei cuochi, perché la tavola è il talamo di chi non fotte più, non ti sto chiedendo niente perché niente mi aspetto da te. Io insieme a Rimbaud rimpiango la vecchia Europa dei parapetti antichi, ma è una cartolina ingiallita, un sospiro, non un fondamento. Non chiedo niente nemmeno alla tua cultura dato che, lo ha rimarcato Gabriel Matzneff, "il Café de Flore si inginocchia davanti ai barbuti fanatici di Libia, di Siria, così come una volta si inginocchiava davanti a Stalin". Ti ho scritto per dirti che vogliamo smettere di puntellarti, traballante Europa. Non possiamo rischiare che il Vangelo finisca sotto le tue macerie: se e quando ti ricorderai della tua giovinezza, e vorrai non rimpiangerla bensì riviverla, lo ritroverai intatto.
Camillo Langone - Fonte
RispondiEliminaOT. Le FMI de Christine Lagarde prône 5,5 millions d’immigrés de plus en Espagne ; de son côté, le ministre espagnol des affaires étrangères Josep Borrell veut « un sang nouveau »…
https://reinformation.tv/espagne-immigres-fmi-christine-lagarde-josep-borrell-lenoir-87182-2/
Inutile de demander QUI inspire ce genre de politique, il y a toujours quelque professeur de métaphysique pour objecter que ce genre de question est « absolument ridicule ».
https://www.catholicaction.org/cardinal_burke_addresses_the_clergy_scandal
RispondiEliminaBello!
RispondiEliminaL'Europa si è persa nelle foreste nere e cupe della Germania, dove ogni giorno è Teutoburgo e i barbari arrivano da tutte le parti, ammazzano, stuprano, rubano e ancora non ci si capacita del perché, ah, ma la laicité non si tocca è religio universalis, peccato che i barbari non la accettino neanche dopo secoli......ma di quale Europa si parla? Un continente vecchio per vecchi e giovani nati vecchi o di sesso incerto, che affogano nell'alcool e nelle speed drugs il loro mal di vivere senza prospettive Le bateau ivre si schianterà sugli scogli, chi sopravviverà vedrà, forse gli dei si sono stancati della nostra stupidità e ci hanno voltato le spalle, il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo, ora più che mai........che lo sappiano a santamarta e dintorni o troppo impegnati nella raccolta differenziata? Che fine ignobile per quello che fu per millenni il faro della civiltà, sic transit gloria mundi atque memento mori.
RispondiElimina
RispondiElimina@ Anonimo che con gallica supponenza ci tortura con le teorie complottiste
Il suo commento va ben al di là del ridicolo...
PP
RispondiElimina“Bello”, en effet. Poignant même. Mais, en lisant le dernier paragraphe (“L’islam che ti seduce tanto, Europa baldracca, è un fungo velenoso che cresce sulla tua decomposizione”), je ne pouvais m’empêcher de réentendre, en arrière-fond, ce que déclarait, il n’y a pas très longtemps (en 2013), David Touitou, rabbin israélien de son état et grand ami de Benjamin Netanyahou, dans une de ses causeries initialement destinées à un auditoire juif et toujours très écoutées sur Youtube.
Curieusement, il y a des gens, dans nos milieux, qui n’aiment pas qu’on rappelle ce genre de propos, qui réduisent à néant, il est vrai, le fameux « dialogue chrétiens-juifs ». Ces propos sont cependant si éclairants, ils jettent une telle lumière sur l’arrière-plan des choses que nous vivons en ce moment, qu’on ne peut pas ne pas en tenir compte si on veut comprendre un petit peu ce qui se passe.
Certes, ces mêmes gens (prétendument très informées, professeurs universitaires, etc.) de nos milieux sont prêts à reconnaître que l’Europe est de nouveau un enjeu mondial, et même déjà un champ de bataille, mais un champ de bataille entre qui et pour quoi ?
Eh bien, voici, mot à mot, ce que disait le rabbin Touitou (dans son français quelquefois approximatif) en 2013 :
« Cette guerre-là, dans le monde dans lequel on vit, elle est nécessaire. Pourquoi est-ce qu’elle est nécessaire ? Parce que l’un va utiliser l’autre. Pour ne pas qu’Israël entre en guerre, il va provoquer qu’Ishmaël [le monde musulman] se lève contre Esav [le monde chrétien]. Donc, ce que vous êtes en train de subir en France, en Europe, qui fait tellement peur, ça devrait être pour nous la plus belle nouvelle de notre histoire juive. Enfin, on commence à s’y approcher ! Enfin ! Enfin on commence à réaliser ce que les Sages nous avaient prescrit avant. Ce que je vous ai dit tout à l’heure, c’est marqué dans le Sanhedrim : le Mashiah [le Messie] ne viendra que quand Edom, l’Europe, la Chrétienté, sera totalement tombé. Donc je vous pose la question : c’est une bonne nouvelle que l’Islam envahisse l’Europe ? C’est une excellente nouvelle ! Ça montre qu’on vit le Mashiah ! Excellente nouvelle ! Et que se passera-t-il quand le Mashiah viendra ? La paix reviendra enfin dans le monde. Les nations déposeront les armes et serviront le peuple d’Israël… »
https://www.egaliteetreconciliation.fr/Rappel-Rav-Touitou-C-est-une-excellente-nouvelle-que-l-islam-envahisse-l-Europe-34615.html
“Io venni internettianamente lapidato quando scrissi che una delle cause del crollo demografico è l’istruzione universitaria femminile”
RispondiEliminaQuesta cosa mi lascia perplesso, per due motivi:
1. In Francia e Stati Uniti il tasso di natalità è ottimo e le donne studiano come da noi.
2. Che vogliamo fare, costringere tutte le donne a non poter studiare, negando loro le prospettive lavorative e riservandole solo agli uomini? In una famiglia che conosco ad esempio il capofamiglia stava mandando a scatafascio tutto con l’azienda, e l’azienda da quando l’ha presa in mano la moglie, dopo la separazione, è rifiorita (il marito ne ha fondata un’altra in un’altra città e ora arranca per arrivare a fine mese). Se non fosse stato per la moglie probabilmente i loro figli non avrebbero avuto prospettive e non avrebbero potuto essere mantenuti fino a quando ne avevano bisogno. Questo è solo un aneddoto, ma è significativo.
Sandra
"Insomma da Roma si sta facendo il possibile per accertare le responsabilità e agire, ma c’è un’altra cosa molto grave che sta avvenendo sotto i nostri occhi: il dilagare della omoeresia, cioè di coloro che non condividono la posizione della Chiesa sull’omosessualità.
RispondiEliminaE c’è un omoeretico che viene addirittura invitato a parlare ufficialmente a Dublino, al Meeting mondiale delle famiglie".
Costanza Miriano
RispondiElimina"In Francia e STati Uniti il tasso di natalità è ottimo..."
E le donne studiano come da noi. Non si chiarisce mai la componente etnica del tasso di natalità. In Francia è buono ma che contributo vi danno i francesi etnici cioè bianchi? Lo stesso dicasi per gli USA. C'è poi un altro aspetto. Dove le madri singole sono trattate molto bene dallo Stato, voglio dire economicamente, il tasso di natalità tende a salire. Salgono però anche i figli nati fuori del matrimonio. Così l'Irlanda ha il tasso di natalità più alto in Europa (1,9 o 2,0) anche perché le madri singole più fanno figli e più soldi ricevono dallo Stato (soldi, macchina, casa etc.). Più del 30% dei bambini irlandesi nasce ormai fuori del matrimonio. Quel tasso è comunque inferiore al livello di sopravvivenza fissato a 2,1 dagli esperti. L'Italia ha un tasso di 1,3, come la Spagna, tra i più bassi. (Ai tempi del fascismo credo fosse del 2,5)
Non si tratta di impedire alle donne di studiare. Dovrebbero essere loro a cambiare il modo di ragionare, a porre come scopo essenziale della loro vita innanzitutto la famiglia, i figli, il matrimonio, come facevano una volta. E pazienza se ciò implica non prendere una laurea. Si è affermato invece il concetto sbagliato che uomini e donne siano uguali, ragion per cui la donna deve poter fare tutto ciò che fa l'uomo. Pertanto: come scopo nella vita, le donne oggi si danno lo stesso dell'uomo (lavoro, denaro, successo, divertimento cioè sesso, droga e rock 'n roll), dell'uomo odierno quale risulta dalla decadenza degli ideali borghesi di un tempo, l'uomo dell'edonismo oggi dilagante, l'uomo mezzasega che piace alle femministe.
Occorre una rieducazione delle donne contemporanee, nel senso di una reintroduzione dei valori tradizionali, eliminati dal femminismo. Lo Stato può intervenire collateralmente, impedendo per esempio alle donne di fare certe attività, come il militare, lo sport agonistico etc., tutte cose che non vanno bene perché contrastano con la loro femminilità e corrompono i costumi loro e degli uomini.
Comunque, poco male se si limitasse domani il diritto allo studio delle donne: non abbiamo bisogno di managers o ingegneri femmine abbiamo bisogno di madri oneste, che facciano figli in un regolare matrimonio, abbiano la laurea o meno. (Cosa vale la laurea di oggi?). Abbiamo bisogno di madri e di mogli che costringano gli uomini a rigare dritto, ad essere cioè padri e mariti.
Z.
@ Z
RispondiEliminaLe donne hanno diritto di studiare, lavorare, crescere, produrre, costruire, demolire, migliorare o peggiorare o sbagliare: al pari degli uomini.
Hanno diritto di essere, di esistere, di vivere la loro vita così come la desiderano, al pari degli uomini.
Poiché la loro "diversità", nei confronti degli uomini, consiste nella loro grandiosa, immaginifica, fantastica possibilità di procreare, le donne vanno riconosciute, anzi, esseri superiori.
Nel contempo, considerate le oggettive difficoltà cui sono costrette, in caso di maternità, devono essere aiutate dalla Società. È lo Stato Sociale che deve intervenire in ogni maniera per alleviare le negatività che possono sorgere: sia in termini sociali, sia in termini economici ma soprattutto, nel frattempo, ringraziarle di esistere.
Poi ci sono le femmine...
Camillo Langone si conferma un ottimo polemista. Acuto, caustico e al contempo profondo. Ma temo che la nostra civiltà, bianca, cristiana e greco-romana, sia purtroppo finita. Non finirà con uno schianto, non ci sarà alcuna caduta di Costantinopoli, non ci saranno gli ultimi, eroici difensori di Berlino della divisione Charlemagne. Finirà con la vigliaccheria dei suoi rappresentanti, con la viltà di chi sostiene "meglio islamici che morti", con le donne bianche fiere delle violenze afro-islamiche, con gli intellettuali liberal che nelle università anglosassoni chiedono la proibizione degli studi dei "Maschi Bianchi Europei Morti" (Dead White European Males), da sostituire obbligatoriamente con quelli di "intellettuali" negri, con i musei (Manchester ad esempio) che toglie dalle sale i pittori pre-raffaelliti perché non graditi alle femministe. La nostra civiltà finirà silenziosamente, in una cappa di zuccherosa e al contempo ferocissima ideologia antirazzista e antifascista, dove i pochi oppositori saranno silenziati in nome del progresso, della democrazia, dei "diritti dell'uomo". La nostra civiltà, che ha dato al mondo cultura e umanità, finirà nel vomito degli ubriachi allogeni delle periferie delle nostre città, nelle farneticazioni immigrazioniste dei donciotti che invocano masse di presunti "migranti", nemiche della nostra etnia, delle nostra cultura e della nostra storia, quasi a purificazione dei nostri peccati. La nostra civiltà finirà con la benedizione di preti, vescovi, cardinali (e oltre...) apostati e traditori, che hanno rinnegato e tradito il lascito di Cristo in nome di una vaga religiosità laica fatta di "carità" (finta), di "accoglienza" e di "integrazione". La nostra civiltà finirà grazie all'opera del supercapitalismo e dei suoi bracci armati à la Soros, che ci vogliono meticci, privi di storia, di tradizioni, di discernimento.
RispondiEliminaO forse no? Nel 1683, la sorte di Vienna, e dell’intera Europa, assediata dai turchi pareva segnata. Ma si salvò, grazie ai cavalieri cristiani, al Beato Marco d’Aviano e, forse, a un miracolo. Non potrebbe accadere ancora?
Silente
Purtroppo il problema siamo noi!
RispondiEliminaTutta questa storia del fare studiare le donne oppure no è una cosa bislacca.
Oggi siamo come i cristiani nell'Impero: MINORANZA. E le minoranze sono perseguitate.
Possiamo, forse, cambiare le vite nostre e delle nostre famiglie. Ma non possiamo certamente cambiare "politiche nazionali" oppure orientamenti lobbistici.
Mi spiego con un esempio che si riferisce alla situazione USA e Europea.
La "società aperta" americana fa fare figli agli immigrati. Così c'è sempre una "prima generazione" di uomini e donne pronti a fare tutto pur di emergere, senza scrupoli di coscienza. Ecco il livello alto di violenza nella società e nei luoghi di lavoro.
Questa situazione non esisteva nè in USA nè in Europa.
E' stata creata a pianificata.
Solo in Italia 6 milioni di aborti. Ecco come abbiamo prodotto la nostra denatalità: uccidendo questi bimbi nei grembi materni, non mandando a studiare le donne!
In USA i numeri dell'aborto sono oltre 50 milioni: un popolo come noi italiani (noi siamo 60). Nel Regno Unito più di 8 milioni di aborti.
Questa violenza distrugge e annienta l'anima delle nostre società e dei nostri popoli: ecco compreso il clima lugubre in cui siamo immersi: l'oscurità dell'omicidio.
Gli angeli caduti erano invidiosi del fatto che Dio avrebbe trovato la Sua Gloria incarnandosi, cioè assumendo natura umana, un corpo creato dall'argilla. Loro puri spiriti si ritenevano superiori a noi, ecco l'invidia. E allora fecero decadere anche l'uomo.
Questi bimbi e bimbe sono fatti ad immagine di Dio: ucciderli significa cercare di uccidere la gloria di Dio!
Lo spirito satanico che dobbiamo combattere.
.....continua
Uno può anche non capire molto di giure, codici e pandette. Ma quando ha visto che milioni di nostri pensionati devono contentarsi di 500 euro mensili, mentre l’Europa ci impone di spenderne per ogni immigrato 900 al mese; quando deve accettare mezzo milione di negri all’anno e vedere 250 mila giovani italiani qualificati emigrare all’estero perché qui non c’è lavoro, non gli ci vuole molto a capire il concetto di “Ingiustizia”. Ossia dell’inesistenza della UE come “stato di diritto”.
RispondiEliminaDa qui la richiesta di “sovranità”. Richiesta che nulla ha di tribale, ma al contrario è la più alta istanza della politica.
E’ la consapevolezza che – piaccia o no – solo entro i confini dello Stato nazionale si possono rappresentare e far valere le istanze – per esempio – di uguaglianza e di giustizia sociale, le ragioni della coesione sociale di fronte ad una comunità di destino. Abbiamo visto sulla nostra carne che l’immiserimento e la disoccupazione crescente e di lunga durata dei paesi “periferici” sotto il tallone di un euro sopravvalutato e di regole assurde di austerità, non vengono prese nella minima considerazione né a Bruxelles né a Francoforte, sede della BCE, e ciò perché Berlino di questa situazione profitta e gode. Abbiamo visto che non c’è limite alla disumanità con cui il forte schiaccia il debole. Autisticamente, costoro non sentono le grida dell’oppresso. E non c’è una sede reale, nella UE, dove l’oppresso possa far valere le sue ragioni, insomma “ottenere giustizia”.
Le masse se ne sono accorte solo oggi. Ma i dirigenti e i giuristi “europeisti” che adesso ci fanno la lezione, lo sapevano: la fine dell’unione europea come stato del diritto eguale ha avuto termine nel 1993. Allora, la corte costituzionale tedesca di Karlsruhe, investita da un cittadino per pronunciarsi se un trattato europeo violava la sovranità germanica, sancì che essa, la corte tedesca costituzionale, era quella che decideva se una normativa comunitaria fosse incostituzionale o no, e dunque i limiti in cui qualunque trattato europeo obbligasse la Germania.
https://academic.oup.com/icon/article/9/3-4/757/657631
Dopo quella sentenza, doveva essere chiaro: mentre tutti gli stati membri dell’Unione sono soggetti ugualmente alle normative europee (trattato di Maastricht), solo la Germania dichiarava che la sua propria costituzione aveva in ultima istanza la supremazia. Dunque, in questo mostro giuridico, la Germania è il solo paese che ha mantenuto la propria sovranità. E non solo sul suo territorio, ma su quello altrui. (M. Blondet)
«Diciamo che le unioni civili sono un compromesso accettabile per chi desideri un altro tipo di famiglia».
RispondiEliminaGiorgio Vittadini
LA VERA MISERICORDIA
RispondiEliminaHo scritto un libro intitolato Come Dante può salvarvi la vita, perché Dio ha usato la Divina Commedia per farmi scoprire i miei peccati e pentirmene. Nessuno arriva in Paradiso senza passare attraverso l'Inferno e il Purgatorio, questa è una grande verità. Oggi troppi cristiani desiderano e offrono il Paradiso senza Inferno e Purgatorio, e non funziona. Penso che questo cristianesimo "fake" non durerà: il cristianesimo senza la croce è falso. L'uomo di oggi non vuole la croce: questa è la differenza fra l'uomo psicologico e l'uomo religioso. La vera misericordia richiede il pentimento.
(Rod Dreher)
RispondiElimina"Le donne hanno il diritto di studiare", di fare questo e quello, in definitiva
tutto quello che vogliono...
E il dovere? Ce l'hanno dei doveri? Verso la società, il popolo cui appartengono? Si parla sempre di diritti e mai di doveri. Non esistono diritti senza doveri corrispondenti. Questa è una massima che esiste da sempre. Se si ignorano a bella posta i doveri, allora i "diritti" che vengono riconosciuti diventano nient'altro che privilegi.
I "diritti dell'uomo" o "umani" sono diventati una nozione astratta. Concretamente ci sono i privilegi garantiti a una miriade di categorie, tra le quali viene incluso anche il sesso femminile.
Il dovere di maschi e femmine, come risulta dalla Scrittura, è in primo luogo quello di unirsi e procreare in una famiglia, che per noi non può esser altro che la famiglia cristiana. Nessuno può esser costretto al matrimonio, ovviamente. Però le leggi in Paesi normali pongono le condizioni in modo da far sì (con limiti e divieti) che la donna eserciti soprattutto la sua "missione" di madre e moglie. Altrimenti, quel popolo, quella società, s c o m p a i o n o .
Questo è il datto di fatto brutale e non modificabile del quale si sta prendendo coscienza oggi in Italia, con grande ritardo. Siamo in una situazione di emergenza e assai grave. Bisognerebbe in primis spazzar via il castello di privilegi e tolleranze che governi e parlamenti irresponsabili hanno concesso alle donne, piegandosi alle istanze del femminismo, una visione della donna e della realtà a dir poco squilibrata.
Complice di questa decadenza, dovrebbe esser chiaro a tutti, è stata anche la Gerarchia cattolica. Non solo con il Papa presente e regnante, ma sin dal Vaticano II, nei cui testi si trovano discrete aperture al femminismo e alla rivoluzione sessuale (con l'ammettere p.e. l'educazione sessuale nelle scuole, contro l'insegnamento esplicito dei Papi precedenti). E con gli interventi di GPII sul "genio" delle donne, che qualche commentatore laico ha trovato al tempo del tutto innovativi rispetto a quanto S.Paolo insegna sul ruolo della donna. IL quale, dopo aver ricordato che Eva "si lasciò sedurre [per prima] tanto da giungere alla trasgressione", aggiunge: "Tuttavia ella si salverà mediante la maternità, purchè perseveri nella fede, nella carità e nella santità, senza dimenticare la modestia"( 1 Tm 2, 14-15).
Si intende, la maternità legittima, non quella delle madri singole o delle lesbiche. Tanto per chiarire, dati i tempi.
Z.
Vietato portare il crocifisso in Rai. L'ultima follia degli anticattolici
RispondiEliminahttp://www.ilgiornale.it/news/cronache/vietato-portare-crocifisso-rai-lultima-follia-degli-1565881.html
Non sono in molti a parlare del fatto che esiste un regime discriminatorio anticristiano.
RispondiEliminaCiò accade perfino nella nostra Europa, grembo del Vangelo e culla di civiltà.
Attraverso norme raffinate si limita la libertà di professare la fede pubblicamente, e sempre più la si spinge nella sfera privata.
...continua
RispondiEliminaI poteri economici più o meno occulti hanno desiderato questa situazione per privarci della nostra libertà politica e della nostra fede cristiana che è l'unica tra le fedi a parlare di libertà dell'uomo. Pensate solo a Cristo che LIBERAMENTE accetta di ubbidire al Padre, pur sudando sangue e soffrendo la Croce! Una fede basata sulla libertà e la fedeltà (al Padre). Oggi i matrimoni che si disfanno: chi ubbidisce, chi è fedele alla parola data? Oggi non è più un valore. Nel mondo non lo è mai stato.
Ma oggi la fedeltà è proprio nella Chiesa a non essere più uno dei pilastri della fede.
Tranne poi parlare di obbedienza quando bisogna eliminare il dissenso verso un insegnamento ingiusto o addirittura eretico. Allora l'obbedienza diviene la nuova priorità.
Obiettivo della sostituzione di popolazione: avere manovalanza a basso costo da spostare secondo le esigenze della produzione. Come faceva Stalin deportando masse di persone da una parte all'altra dell'Unione Sovietica.
Oggi si lascia l'Italia e si va a cercare lavoro da un'altra parte. Tutti lasciano i loro paesi. Sempre più spesso avverrà- poi diranno che questo fenomeno deve essere disciplinato da regole. Le loro.
In USA hanno obbedito a Cristo tutti quei sacerdoti??? e quei vescovi che sapevano ma nulla facevano??? oppure hanno pensato alla comodità della loro vita e alle loro carriere?
Ecco, noi siamo il problema.
Ognuno preghi per se stesso, mi permetto di dire. E meno per gli "altri": per la conversione degli "altri": ebrei, atei, etc. Torniamo ai fondamenti: pregare per la propria conversione, per la propria anima. la nostra anima convertita e in comunione con Dio convertirà poi gli altri. Come fecero i cristiani dell'impero romano.
Li massacravano negli anfiteatri, ma non urlavano. Invece cantavano, intonavano salmi e inni a Cristo. Spettacolo rovinato: migliaia di persone tornavano a casa impressionati dalla loro testimonianza. Col tempo si convertirono, negli anfiteatri, non grazie ai movimenti o alle commissioni.
Oggi la nostra civiltà si fonda sulla violenza come spettacolo, come a quel tempo: i reality show sono spettacoli in cui la gente trova divertente vedere gli altri degradati, offesi, umiliati.
I musulmani ormai ci sono in Europa e questo processo non si ferma nè si può tornare indietro. Però noi possiamo pregare, è ormai davvero l'unica cosa che ci resta, non abbiamo altri strumenti.
L'opzione benedetto è romantica. Ma oggi è già tanto essere 3 cristiani dentro un quartiere. Di papolatri o cattolici adulti tantissimi, ma cristiani pochi.
Abituiamoci presto ai piccoli numeri, e affidiamoci alla Madre di Dio, in umiltà e con sofferenza.
Questo ovviamente il mio parere, ringrazio
@Z
RispondiElimina"diritti... e i doveri?“
I doveri -al pari dei diritti- sono per tutti, uomini o donne che siano.
La donna ha la "possibilità", non la "missione" di procreare. Dev'essere una sua, insindacabile, scelta ed in tal caso non si può far altro che ringraziarla.
Io, alla nascita dei miei due figli, ho ringraziato -di cuore- mia moglie.
A tal proposito voglio riportare un aforisma un po' forte (mic, non cancellarlo, ti prego: ha valore nella sua interezza) di C. Bukowski sulle donne:
"Il mondo, senza le donne, sarebbe un posto di merda. La donna è poesia. La donna è amore. La donna è vita. Ringraziale, coglione!"
La mia chiosa finale, nell'intervento precedente, tende a fare una netta distinzione fra le due "categorie": le DONNE non hanno nulla da spartire con le FEMMINE.
RispondiElimina"Dev'essere una sua insindacabile scelta..."
Se è insindacabile, non è allora sindacabile nemmeno la scelta contraria, quella di non voler far figli o addirittura di abortirli volontariamente.
Prima della Rivoluzione Sessuale, le donne sentivano il matrimonio e i figli anche come un dovere, un destino cui non potevano sottrarsi. Con i suoi pesi, ovviamente, ma anche con le sue profonde soddisfazioni. Ma anche gli uomini sentivano, in generale, il matrimonio e la figliolanza come un dovere, una scelta di vita che avevano il dovere di fare, se non volevano finir con il viver male. Insomma, c'era nei due sessi il desiderio di una vita in comune per perpetuarsi nei figli, un desiderio naturale, che trascendeva la dimensione della "libera scelta".
" non è allora sindacabile nemmeno la scelta contraria"
RispondiEliminaLapalissiano!!
E, ovviamente, un'assassina non ci penserà due volte prima di ammazzare il proprio figlio... ma che razza di discorsi?!
Ma, infine, la pianti con questa sua insistente, becera, ridicola misoginia!
Una misoginia che rasenta l'omofilia... o dovevo dire omosessualità?
Non vorrei concludere alla stessa maniera con cui Bukowski conclude il suo Inno alle donne...
RispondiEliminaMisoginia uguale omosessualità? Mi scompiscio dalle risate, direbbe il principe A. De Curtis
Via, cerchiano di usare il cervello e non qualche altro organo meno nobile.
Se uno fa delle critiche articolate all'attuale visione del mondo e modo di
comportarsi delle donne, fondati sui deliri del femminismo (cosa che non vedo come si possa negare), visione che è tra le maggiori cause
dell'attuale decomposizione della società, allora bisogna dire che è
un "misogino". E perchè lo è? perché è molto probabilmente omofilo, per non
dire omosessuale! Nel merito delle osservazioni non si riesce ad entrare,
allora bisogna ricorrere all'insulto.
Tipico. Di quelli che non sanno andare al di là della battuta e
vogliono tuttavia sputar sentenze.
Z.
Poverino...
RispondiEliminaSe non arriva a capire la differenza tra "rasenta" e "uguale", è inutile scriverle.
Se non sa cosa siano la misoginia e l'omofilia, è inutile parlarne.
Se non riesce a comprendere la distinzione che faccio tra "donna" e "femmina", quare conturbas me?
La sciatica di Bergoglio non esiste quando si inginocchia davanti ai falsi dei
RispondiEliminahttps://www.facebook.com/1412437062400187/videos/1525389717771587/
Il mondo è in lutto per la morte di Kofi Annan, il primo africano alla testa delle Nazioni Unite, premio Nobel per la Pace. Parlandone da vivo... i suoi insuccessi nel prevenire i genocidi in Rwanda e Bosnia sono ormai storia e sotto il suo mandato l'Onu ha dato carta bianca a Ong, terzomondismo, ecologismo e gender come mai prima.
RispondiEliminahttp://www.lanuovabq.it/it/annan-la-sua-onu-fu-madre-delle-ideologie-che-subiamo
Detto del paese mio :
" ammazza, ammazza, so' tutti 'na razza."
Bianchi rossi gialli verdi neri se non c'e' senso morale ...
La sinistra verità di Oliviero Toscani
RispondiEliminahttp://blog.ilgiornale.it/bertirotti/2018/08/20/la-sinistra-verita-di-oliviero-toscani/
Come dargli torto ?
Ma sì, bene fanno «Famiglia cristiana» e «Civiltà cattolica» a tacere. Infatti, non spetta a loro il giudizio. Ma all’esorcista.
RispondiEliminahttp://www.lanuovabq.it/it/un-rosario-al-collo-svela-il-delitto-di-lesa-laicita
Una suora anziana infermiera silenziosa ed operosa di un certo ospedale così ha commentato : " Se ne accorgeranno " !
Il problema e' che non ci si apre piu' alla vita e non si tramette la fede ai figli. Le donne che si vogliono "realizzare" sappiano che il massimo della realizzazione avviene nel matrimonio e nella maternita'. Giulio
RispondiEliminahttp://blog.messainlatino.it/2018/08/la-nostra-cultura-cristiana-e-la.html
RispondiElimina"La nostra cultura cristiana è la cultura della vita" l'intervista all'Ambasciatore d'Ungheria Eduard Habsburg-Lothringen
PANE AL PANE
RispondiElimina*VITTORIO FELTRI*
ADESSO BASTA.
"Adesso basta. È arrivato il momento di uscire dalla ipocrisia e di dire le cose che pensiamo davvero. Dei migranti non ce ne importa un fico secco. Vadano dove vogliono, ma la smettano di puntare all'Italia quale meta. Non ce ne frega nulla delle Ong (Organizzazioni non governative) né, tantomeno, dei loro scopi umanitari. Non crediamo alle fanfaluche dei piagnoni che sostengono la necessità di salvare in mare i migranti. I quali - è nostra convinzione - non scappano da zone di guerra e neppure di miseria, ma emigrano pagando prezzi salati agli scafisti per giungere qui e farsi mantenere da un Paese che si è costruito volontariamente la fama di grande sacrestia disposta a ricevere chiunque.
Chi salpa dalla Libia con l'intenzione di attraccare a Lampedusa, o posti del genere dove ci siano dei pirla pronti a spalancare le porte, non è un disperato ma un opportunista con la faccia di bronzo che intende sfruttare la greppia onde mangiare gratis. Se è vero che il cinismo è una succursale dell'intelligenza dobbiamo cessare di farci impietosire da gente che farebbe meglio a rimanere a casa propria, il luogo migliore per maturare lavorando, e rifiutarci di soccorrere gli accattoni destinati a pesare sulle nostre spalle.
In altri termini, sempre più crudi, ne abbiamo piena l'anima di recitare nel ruolo dei buoni samaritani al servizio di madame Boldrini e soci piagnucoloni: pretendiamo che nessuno ci infligga l'obbligo di pagare il conto salato dell'immigrazione. Coloro che si avventurano nel Mediterraneo per approdare nel Bengodi della Penisola si arrangino, rinunciamo a ripescare uomini e donne che poi ci restano in gobba per anni.
Ci siamo impoveriti a causa della crisi economica provocata da banche ladre e dalla moneta unica nonché da una Ue deficiente, e non abbiamo i mezzi per nutrire orde di neri ignoranti e desiderosi di vivere a sbafo, quindi blocchiamo gli sbarchi senza fare tante storie, a costo di irritare il Papa, i parroci, i curati e i progressisti che amano i popoli stranieri, magari islamici, e detestano il nostro.
Siamo stanchi di subire l'umanitarismo straccione di quelli che poi sfruttano gli extracomunitari per arricchirsi creando un nuovo schiavismo. Finiamola di prenderci in giro e di frignare su quelli che lasciano la loro terra e sanno già che, a poche miglia dalla costa africana, saranno issati su navi le quali li condurranno qui, gratis, e verranno affidati alla pubblica beneficenza, ovviamente finanziata da noi contribuenti straziati dal fisco.
Siamo oltre i limiti della sopportazione. Tra un po' ci abbandoneremo alla protesta e poi alla ribellione. Diventeremo razzisti, altro che omofobi.
I partiti predicatori dell'accoglienza non prenderanno più un voto ma molti calci nel deretano. Sarà una festa.
Rivendico il diritto di pensare a modo mio; il pensiero unico non mi piace perchè suggerisce, per partito preso, di indicare a me il giudizio su ogni argomento. Cerco da una vita di esercitarmi con i dieci comandamenti allo scopo di star meglio con Dio, con me stessa e con il prossimo. Mi trovo bene e noto negli anni un leggero miglioramento, nel campo dell'intelligenza, del sentimento, della volontà. E della famosa libertà, nel pensiero in particolare. Chi ha difficoltà nel pensare si appoggi pure al pensiero unico ma non pretenda di farlo diventare anche mio.
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