Stamattina a Genova, sotto un nubifragio e in un'ora di punta, è crollato il ponte Morandi, direttrice di traffico nevralgica sull'A10, coinvolgendo numerose macchine e mezzi pesanti.
Ho trovato in rete un articolo del 2014, nel quale il ponte era già definito "il viadotto malato". Il problema era dunque già ben noto. Però l'opera risultava troppo onerosa per un'economia stretta tra le pastoie dei vincoli europei e la società privata che gestisce le autostrade, che pare non avesse alcuna intenzione di costruire l'alternativa.
Non ci sono scuse, di austerità si muore, come del resto abbiamo purtroppo visto di recente anche in Grecia. Decenni di queste politiche hanno reso il nostro paese pericoloso, con infrastrutture carenti o a rischio, impropriamente in mano a privati la cui cifra è tendere al risparmio.
Ѐ certamente l'ora del dolore, della fatica degli incessanti soccorsi e della preghiera - come ha appena detto il ministro Salvini al Tg1 - ma anche delle responsabilità, che si rivelano pesanti da parte dei governi che hanno fatto gli interessi europei, ma non dell'Italia. E di quei gestori ed amministratori usi ad operare in un'ottica di profitto piuttosto che di sicurezza. (Maria Guarini)
Ho ripristinato la pagina che era sparita. Ma purtroppo la copia cache di google non aveva gli oltre 60 interessantissimi commenti che è impossibile recuperare, a meno che qualcuno di voi non li abbia salvati almeno in parte...
RispondiEliminaIo li ho salvati, ma al tentativo di postarli non mi ha permesso di farlo in quanto la dimensione massima dei commenti è di 4096 caratteri.
RispondiEliminaPiero
Grazie Piero!
RispondiEliminaPuò gentilmente trasmettermeli via mail a romaperenne@gmail.com ?
Grazie a Piero posso ripristinare i commenti che posto di seguito.
RispondiEliminaGiosuè ha detto...
RispondiEliminaManca l'etica nei pubblici amministratori, i quali guardano alle convenienze politiche anche quando c'è di mezzo la sicurezza e la salute dei cittadini. Se vi fossero delle commissioni etiche locali per provincia il cui parere fosse obbligatorio per queste questioni, e avessero poteri di nominare i manager pubblici tante porcherie e devastazioni sarebbero evitate. Non so da voi ma in qualche provincia del Veneto noto come i corsi d'acqua sono pieni di alberi, ormai ben più alti di quelli dei bordi stradali. Dove sono l'autorità preposte? Una volta c'era il genio civile, ci sarebbero migliaia di carcerati che andrebbero rieducati..
molti immigrati che potrebbero guadagnarsi un soldo invece di oziare.
14 agosto 2018 17:56
Anonimo ha detto...
RispondiEliminaQuesto ponte fu un simbolo quando fu costruito ed è un simbolo oggi. Fù il simbolo di un'Italia sognatrice ingenua e cieca, inebriata dalla fede della modernità. È un simbolo oggi, che decreta la fine di quell'Italia, di quei miraggi e dell'epoca moderna. Sapevamo tutti che stava in piedi per miracolo quel ponte. Molte volte ultimamente avevo terrore di pasarci sopra e spesso uscivo a Ge areoporto pur di evitarlo. Era 20 anni che si parlava di demolirlo. Mi pare (se ricordo bene) che uno studio della fine degli anni Novanta avesse detto che il ponte sarebbe stato utilizzabile ancora per una decina d'anni e poi sarebbe collassato.
14 agosto 2018 18:03
Alessandro Mirabelli ha detto...
L'Ansa poco fa ha dato notizia che nel 2009 si era pensato di smontare pezzo per pezzo il viadotto e di ricostruirne uno nuovo. Per lo smontaggio ci sarebbero voluti 6/8 mesi. Due anni fa un ingegnere docente all'Università di Genova aveva messo nero su bianco che quel viadotto era ormai superato, logorato da un traffico abnorme.
14 agosto 2018 18:12
Anonimo ha detto...
"molti immigrati che potrebbero guadagnarsi un soldo invece di oziare."
Io direi piuttosto molti italiani che potrebbero avere un lavoro invece di essere disoccupati...
14 agosto 2018 18:41
Anonimo ha detto...
RispondiElimina"Una volta c'era il genio civile.."
C'era anche il "magistrato alle acque", c'era l'ANAS, che curava la manutenzione delle strade a livello nazionale; c'erano degli organi competenti su tutti il territorio italiano, che operavano nell'interesse nazionale. Sono stati eliminati in nome della "regionalizzazione", che faceva comodo a tanti partiti, che potevano così piazzare i loro uomini nelle strutture sostitutive a livello locale, quando c'erano, e foraggiare le relative clientele. Le disgrazie sono anche il frutto di una subcultura che, in nome di concezioni arcaiche o anarchiche, rifiuta le grandi opere moderne, al passo con le norme di sicurezza perché in armonia con l'enorme aumento del traffico. Sono anche il frutto delle pastoie create da una enorme burocratizzazione, delle quale sono responsabili anche i magistrati, cosa che rende le procedure infinitamente lunghe, più costose e complicate. La Protezione Civile, organizzata efficacemente da Bertolaso in modo accentrato a livello nazionale e con procedure semplificate, al fine di ottenere il massimo della rapidità e dell'efficienza, è stata in pratica smantellata, con i sistemi che sappiamo: dava fastidio innanzitutto perché contraria all'ideologia dominante e a troppi "interessi".
14 agosto 2018 19:17
Anonimo ha detto...
RispondiEliminaQuando accadono le tragedie, i colpevoli iniziano a dire "non facciamo polemiche". Così da criminali si spacciano a saggi
Mario Proietti
14 agosto 2018 19:31
Anonimo ha detto...
Essendo collassata la parte centrale, non è da escludere comunque che non abbia retto il peso dell'acqua precipatata in maniera copiosissima in pochi secondi. Ricordo che il piano stradale era molto disomogeneo nella parte centrale, con una forte concavità che ne faceva il punto più basso rispetto al resto del ponte, facilmente allagabile dal'acqua che scivolava dalle due estremità accumulandosi al centro. Anche in altri punti il ponte presentava delle zona sopraelevate a dosso in concomitanza degli stralli. Questi addossamenti del piano stradale si erano accentuati negli ultimi anni. Ciò significa che le zone non sospese dai pilonie erano scese di livello, indicando un cedimento consistente in molti punti.
14 agosto 2018 20:29
Anonimo ha detto...
RispondiEliminaIl vice-presidente di Conftrasporto, Paolo Uggè, ha ribadito ai politici le stesse domande poste lo scorso anno dopo i crolli di altri tre ponti: "Quanti altri cavalcavia dovranno crollare sotto il peso del silenzio e dei controlli non fatti? Quando verranno puniti coloro che per mesi e anni non hanno fatto nulla? Quando verranno chiamati a rispondere di omicidio coloro che non hanno mosso un dito perché altre tragedie non avvenissero?".
Uggè riprende anche una delle questioni ritenute prioritarie dalla confederazione e riproposte anche sul Tavolo del ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, quella dei trasporti eccezionali: "Gli sos lanciati da chi denunciava lo scandalo dei trasporti eccezionali sono rimasti inascoltati. Se un trasporto eccezionale transita su un ponte solo 'eccezionalmente', come dovrebbe accadere, è un conto, ma che se quel fatto particolare diventa la norma (perché è molto più conveniente trasportare un carico d'acciaio una volta sola su un solo Tir piuttosto che tre volte su altrettanti mezzi), è tutt'altra faccenda.
Decine di giganti della strada stracarichi di acciaio o altri materiali che transitano ogni giorno possono mettere a durissima prova la tenuta di un'infrastruttura progettata e realizzata per sopportare altri tipi di peso".
Uggè conclude affermando: "La tragedia di oggi ripropone le stesse domande, che rivolgiamo ancora una volta alla classe politica: chi guida il Paese vorrà rispondere almeno questa volta con azioni concrete?".
14 agosto 2018 20:46
Anonimo ha detto...
RispondiEliminaMentre Delrio faceva lo sciopero della fame per approvare lo Ius Soli e garantiva approdi sicuri ai nuovi mercanti di schiavi non rispondeva a questa interrogazione parlamentare e non aveva tempo per occuparsi delle infrastrutture italiane... ;-)
“Recentemente – proseguiva - il ponte è stato oggetto di un preoccupante cedimento dei giunti che hanno reso necessaria un'opera straordinaria di manutenzione senza la quale è concreto il rischio di una sua chiusura. Se non si predispone immediatamente una nuova strategia stradale di più ampio respiro del capoluogo ligure, i mancati lavori di realizzazione della Gronda (opera infrastrutturale relativa alla costruzione d'una nuova autostrada dal capoluogo ligure verso nord, ndr), sommati alla possibile futura chiusura totale o parziale del Ponte Morandi, determinerebbero inevitabilmente il collasso dell'intero sistema viario genovese”.
14 agosto 2018 20:53
Anonimo ha detto...
RispondiEliminaIn una interrogazione del 20 ottobre 2015 rivolta al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, Rossi scriveva: «Premesso che dal punto di vista dei collegamenti, i liguri vivono quotidianamente una situazione di grave disagio, tanto da ravvisare una vera e propria emergenza trasporti; molti tratti autostradali liguri non sono conformi alle normative di sicurezza europee e, nelle ore di punta, si verificano continuamente code di decine di chilometri, rallentamenti e numerosi incidenti che bloccano l'area intorno a Genova; le tariffe su tali tratti sono fra le più elevate del Paese». Poi aggiungeva: «Sul nodo autostradale di Genova è noto il grave problema del ponte Morandi che attraversa la città e del quale non si conosce la sicurezza nel tempo. Risulta pertanto indispensabile procedere con sollecitudine a cantierare il progetto denominato "gronda di Genova" per il quale la società Autostrade ha già in cassa le risorse necessarie per iniziare i lavori derivanti dagli aumenti tariffari concordati in cambio della concessione ottenuta».
14 agosto 2018 20:55
Anonimo ha detto...
RispondiEliminaDomande per chi sapesse rispondere:
Quanto è il carico massimo consentito in Italia su gomma e per esempio in Francia e Germania?
Quando è stata fatta l'ultima revisione (al rialzo) di questi massimali?
Quali deroghe e vincoli hanno i cosiddetti "trasporti eccezionali"?
Quanti sono i "trasporti eccezionali" che transitano su viadotti tipo il ponte Morandi?
14 agosto 2018 21:41
Anonimo ha detto...
https://www.maurizioblondet.it/ponte-morandi/
15 agosto 2018 09:04
fabrizio giudici ha detto...
RispondiEliminaTra articolo, commenti e pezzo di Pecchioli sul sito di Blondet è già stato detto quasi tutto. Io ribadisco solo pochi punti. Il fulmine e la pioggia non c'entrano niente, perché i ponti sono fatti per resistere anche agli eventi (e quelli di ieri non erano neanche eccezionali). Vari esperti li hanno esclusi categoricamente, al massimo possono essere stati la goccia che ha fatto traboccare il vaso. I fatti purtroppo danno ragione agli esperti che da tempo sostenevano che l'opera era malriuscita (*) e andava rifatta. Ma non si poteva senza chiuderla, e non si poteva chiudere senza la Gronda. Decenni di chiacchiere infruttuose, sotto il governo di PCI/PDS/DS/PD. Va detto che i sinistri non erano contrari alla Gronda: ma non hanno avuto il coraggio di portarla avanti contro i piccoli gruppi di contestatori ad oltranza (targati quasi tutti M5S: qualcuno lo dica a Toninelli, che fa finta di niente; nel frattempo i comitati "no Gronda" che ridicolizzavano le previsioni sul crollo del ponte, da veri uomini, hanno cancellato le loro dichiarazioni). Ci sarebbe molto da dire sul perché i sinistri portano avanti politiche nazionali sostenute da lobby minuscole (come i quella gay) e si bloccano davanti a poche centinaia di persone sulle politiche locali. Sulla questione della Gronda va sottolineata l'acutezza mentale del sindaco Vincenzi, che si riempiva la bocca con l'anglismo "smart city": ebbe la geniale idea di non rendere pubblico un singolo progetto, ma tutte e sette le possibili alternative; questo con l'idea di mettere su "tavoli di discussione" (il prodotto preferito dei sinistri) e far decidere la popolazione. Risultato: anziché un piccolo pugno di contestatori, ne ha moltiplicato la consistenza per sette (ovvero tutti quelli coinvolti nei sette possibili tracciati). E non se n'è fatto niente. Come dice il commento dell 19:17, questo è un segno dell'anarchizzazione di un sistema decisionale su cui sarebbe opportuno approfondire.
(*) Tralasciando l'episodio particolare, sarebbe bello leggere poi qualche pezzo più approfondito nel senso del commento delle 18:03, ovvero sul quello specifico aspetto della modernità che è l'era del calcestruzzo: mirabolanti promesse rotte dalla constatazione che quel materiale è effimero; l'esatto opposto della pietra, che dura millenni, un'opera di calcestruzzo non arriva al secolo (nonostante le magnificazioni all'inaugurazione). Non è un caso se i grattacieli delle grandi città americane vengono in continuazione smantellati e ricostruiti. E questo è un segno potente dei miraggi del modernismo. Sarebbe bello sentirlo sulla bocca di un vescovo, così come qualche considerazione trascendente un po' più di sostanza, ma a quanto pare - come al solito - si sono ridotti a ripetere le stesse cose che dicono i politici. Ora che Salvini ha iniziato a parlare di "preghiere" (e vedo che altri lo seguono), la differenza si è praticamente ridotta a zero.
15 agosto 2018 09:35
lister ha detto...
RispondiElimina"... non è da escludere comunque che non abbia retto il peso dell'acqua precipatata in maniera copiosissima"
Non solo! Una merla ci ha fatto il nido e quei quattro nati sono cresciuti così tanto...
15 agosto 2018 09:47
Anonimo ha detto...
Se al posto del Ministro Del Rio del PD, ci fosse stato uno di centrodestra,
oggi ci sarebbero manifestazioni dappertutto!
15 agosto 2018 10:19
Anonimo ha detto...
Ricordiamo le parole di Gesù nel vangelo Dove si parla del crollo della torre di Siloe.
15 agosto 2018 10:21
Silente ha detto...
RispondiEliminaSe non ci fosse stata la feroce opposizione dei 5stelle, dell'ultrasinistra e dei collegati comitati del "no a tutto", vera iattura dell'Italia ed esempio di teppismo ideologico, alla famosa "gronda" su cui canalizzare parte del traffico gravitante sul famigerato ponte, magari questo sarebbe oggi ancora in piedi.
L'agitarsi scomposto di un Toninelli, che promette processi sommari e fucilazioni sul posto, è di una disgustosa ipocrisia. Se la prenda con i suoi compagni di partito e i loro sodali, i para-terroristi di "no grandi opere pubbliche".
Silente
15 agosto 2018 14:01
fabrizio giudici ha detto...
RispondiEliminaTrovato sul sito della facoltà di Architettura della Sapienza:
http://www.arc1.uniroma1.it/saggio/raccolta/12NerviMusmeci/12NerviMusmeci.Html
Riccardo Morandi è stato insieme a PierLuigi Nervi la figura di punta tra gli ingegneri italiani. Ha contribuito allo sviluppo tecnico delle costruzioni in cemento armato, ma ha soprattutto creato strutture che risolvono il calcolo statico in potenti composizioni spaziali. Mentre a partire dal dopoguerra, la tendenza progettuale di Nervi si è concentrata verso la ricerca di un equilibrio rassicurante, spesso simmetrico e statico, Morandi raggiunge i più rilevanti risultati tecnici ed estetici puntando sul tema opposto. Come ha notato Bruno Zevi, le strutture di Morandi sembrano raggelate un momento prima del crollo.
15 agosto 2018 14:20
Rr ha detto...
RispondiEliminaSilente,
lungi da me difendere i 5 Stelle, ma un governo serio, a Roma ed a Genova, dei vari comitati No Gronda se ne sarebbe dovuto fregare. Se l’opera è da farsi, perché cosi si alleggerisce il traffico su quelle già esistenti e vetuste ( come era il ponte), l’opera si fa.
Il sistema di chiedere il parere sempre tutto a tutti serve solo a non far nulla, perche’ qualcuno contro ci sarà sempre.
Una volta che il popolo ti ha eletto, devi usare il potere che il popolo ti ha dato, non continuare a chiedere cosa ne pensa “la ggente”. Se non sai o non vuoi o hai paura di usarlo, quel potere, dimettiti, e ritirati a vita privata.
Quindi, 5 Stelle o no, non sono i comitati No Gronda che hanno bloccato l’opera, ma il Governo e/o la Regione e/o il Comune di Genova, cioè chi li amministrava all’epoca, che ha deciso così.
Quindi...PD, PD, PD. Del resto la Liguria è stata amministrata dalla sinistra social comunista fin dal dopoguerra. Ma loro avevano sconfitto il “nazifascismo”, quindi tutto era loro lecito, compreso distruggere Jena ed il suo territorio, a cominciare dal porto ( cfr i “camalli”)
15 agosto 2018 16:42
fabrizio giudici ha detto...
Grillo ora cerca di fare marcia indietro, ma dovrebbe sapere che il web archivia tutto:
https://video.corriere.it/nel-2014-grillo-contro-opera-gronda-fermiamoli-l-esercito/8271aeea-9ff2-11e8-9437-bcf7bbd7366b
PS Qualcuno ricorderà l'incidente di cinque anni fa, quando una nave in manovra nel porto fece crollare la torre dei piloti e morirono nove persone. Le cause seconde le determinerà l'inchiesta quando arriverà in grado finale di giudizio, comunque certamente ci sono state varie imperizie, nella manovra e forse anche nella progettazione della torre. Ma la causa prima, di cui si parla pochissimo, è l'assurdo motivo per cui le grandi navi devono fare "inversione di marcia" in porto, quando potrebbero uscire dall'imboccatura di ponente: il fondo non è abbastanza profondo per i pescaggi più rilevanti e non si può dragare per l'ennesimo manipolo di scalmanati ambientalisti.
15 agosto 2018 17:27
Anonimo ha detto...
Ma a Rai1 come li scelgono i preti?!
Hanno chiesto a un sacerdote una parola di conforto da dire ai parenti delle vittime e lui ha risposto che come cristiani abbiamo il dovere di pregare insieme alle persone delle altre religioni e poi si è messo a parlare del dovere di controllare gli altri ponti. Sai che conforto spirituale!
Magari la Resurrezione di Cristo oggi gli sfuggiva, ma almeno l'Assunzione della Madonna avrebbe potuto suggerirgli qualcosa di meglio da dire.
Le tragedie e i crolli materiali che anno dopo anno si susseguono nel nostro Paese si sommano purtroppo al crollo della fede della "strana chiesa" (cit. Beata K.Emmerich).
Maria Assunta in Cielo, prega per noi.
15 agosto 2018 18:08
fabrizio giudici ha detto...
RispondiEliminalungi da me difendere i 5 Stelle, ma un governo serio, a Roma ed a Genova, dei vari comitati No Gronda se ne sarebbe dovuto fregare
È così. Ma non si può chiedere una cosa del genere ai sinistri, è come chiedere di fare una scalata ad uno che soffre di vertigini: il "superamento a sinistra" li ha messi, li mette e li metterà sempre in difficoltà insuperabile.
@anonimo 18:08
Tanto per curiosità, come si chiama 'sto prete? Di Genova o preso da qualche altra parte? Comunque il problema della "scelta" non è di Rai 1... Magari fosse solo di Rai 1...
15 agosto 2018 18:55
Anonimo ha detto...
Non concordo sul titolo dell'articolo. Non è colpa dell'austerità. I soldi c'erano e ci sono per l'intervento gronda e tutti gli interventi che dovevavno essere fatti sul ponte Morandi. E' l'indolenza poltica targata PD che in Liguria ha strangolato e disintegrato una regione con potenzialità enormi sia turistiche, che industriali, che commercaili. Una regione e una città, Genova, completamente in rovina, anziana e cadente.
15 agosto 2018 19:03
fabrizio giudici ha detto...
RispondiEliminaUno dei miracolati (il camionista caduto, ma rimasto praticamente illeso) sa benissimo di essere miracolato e lo dice pure. Ma le grandi TV e i grandi giornali questa parte della storia la censurano.
Da Primocanale:
GENOVA - Una storia che ha dell'incredibile: nella tragedia del crollo del Ponte Morandi, sono tanti i racconti di chi si è salvato per miracolo. Come quello del camionista Giancarlo Lorenzetto, che stava percorrendo la A10 come ogni giorno sul suo camion rosso. Poi, il volo nel vuoto di 45 metri.
E dal suo camion rosso ne è uscito con le sue gambe "Non capivo bene dove mi trovavo, ho aspettato i vigili del fuoco, ma sono uscito solo con qualche graffio e una contusione al collo". E ad attenderlo a casa c'era la famiglia, incredula e felice di poterlo riabbracciare. "Mi hanno dato 7 giorni di prognosi, ma forse ne farò qualcuno in più".
Nonostante lo shock, questa notte ha dormito tranquillo, forse sfinito da una giornata che rimarrà impressa nel ricordo di molti. "Devo alla Madonna della Guardia l'essere salvo, qualche anno fa mi erano successe alcune cose ed ero salito al santuario. Mi ero portato una statua a casa e ieri mattina mi deve aver ascoltato".
16 agosto 2018 07:50
Anonimo ha detto...
L’aspetto assurdo, grottesco, vergognoso della vicenda è aver scoperto che lo Stato ha le mani legate. Infatti la Convenzione di Concessione prevede che l’eventuale revoca della concessione stessa è a titolo oneroso per il Concedente cioè lo Stato (per tramite di ANAS), in quanto il Concedente dovrebbe rifondere al Concessionario i mancati utili per tutti gli anni fino al termine della Concessione (2038 nel caso di Autostrade per l’Italia SpA). Una pacchia per il Concessionario. Come dire: ti ritiro la patente perché guidi sotto effetto di stupefacenti però sono costretto a darti un’autovettura con autista fino all’anno di scadenza della patente.
Spero che ci sia nel governo chi promuove un’azione di messa in stato di accusa per TRADIMENTO DELLO STATO per coloro che a vario titolo (funzionari ANAS, dirigenti ministeriali, ministri) hanno partorito e firmato una tale clausola lesiva degli interessi dello Stato.
16 agosto 2018 08:33
Anonimo ha detto...
Genova, concessione autostrada: chi ha inventato la penale di 20 mld in caso di revoca? E chi ha deciso di rinnovare la concessione venti anni prima della scadenza? Penso che una PROCURA dovrebbe appassionarsi di questo problema!
16 agosto 2018 08:34
Anonimo ha detto...
Crolla il ponte, ma dalla rassegna stampa sparisce il nome dei Benetton
- Mario Giordano -
16 agosto 2018 08:54
Anonimo ha detto...
RispondiEliminaLa Liguria strangolata da decenni di governo comunista
qualche tempo fa non si è ricordata in Liguria la morte precoce per tumore della "pornodiva"
genovese Moana come se si fosse trattato di celebrare una gloria della cultura locale?
Questi sono i modelli che vengono proposti al popolo: le pornodive, i cantanti pop e soprattutto le miagolanti cantanti, etc etc Ma il governo, anzi la "governance" di taglio comunista e sinistrorso in generale non ha distrutto solo Genova. Pensiamo a com'è ridotta Bologna... Il record di aborti non ce l'ha forse l'Emilia-Romagna? E tuttavia anche il Veneto non comunista (tranne Venezia e Marghera) quanto a numero di aborti pare non scherzi. Insomma, è tutta l'Italia che è ridotta male. Come il resto d'Europa, a ben vedere.
16 agosto 2018 09:56
Anonimo ha detto...
Convenzione firmata nell'ottobre 2007... Chi c'era al Governo?
E leggete il nome di chi ha firmato per conto del ministero. Un intoccabile.
16 agosto 2018 10:06
Anonimo ha detto...
@Fabrizio Giudici:
il prete in questione era il famigerato Don Leonardi...
Piero
16 agosto 2018 10:26
Anonimo ha detto...
@Fabrizio Giudici:
per conferma:
https://mauroleonardi.it/2018/08/15/la-vita-in-diretta-la-puntata-sul-crollo-del-ponte-morandi-di-genova/
Piero
16 agosto 2018 10:35
Anonimo ha detto...
RispondiEliminaARRIVANO I SUPEREROI LGBT Sta per arrivare, sui grandi schermi, un esercito di eroi bisessuali e gay, scrive La Verità. Batwoman lesbica; Lanterna verde autrice di un coming out; il “fluido” Deadpool. I film dei supereroi Marvel sono tra i più visti in assoluto. Più che normale, allora, che i fautori del pensiero unico abbiano deciso di passare anche da queste produzioni cinematografiche. State attenti a cosa guardano i vostri bambini. La propaganda non ha remore.
16 agosto 2018 10:48
Anonimo ha detto...
Fiumicino, Delrio annuncia raddoppio dell’aeroporto. “Ma l’operazione da 7 miliardi è inutile e fuori dalle regole”
L'idea è quella di espropriare a caro prezzo i terreni dei Benetton per fare due piste, alberghi e centri commerciali. Ma un atto presentato al Consiglio di Stato dall'avvocato Federico Sorrentino smonta punto per punto i presupposti invocati dai fautori dell’opera. Tra cui l’Ente nazionale per l’aviazione civile
https://www.ilfattoquotidiano.it/2016/01/18/fiumicino-delrio-annuncia-raddoppio-dellaeroporto-ma-loperazione-da-7-miliardi-e-inutile-e-fuori-dalle-regole/2371909/
16 agosto 2018 10:52
Affari italiani ha detto...
RispondiEliminaLudovico Polastri
Ci voleva una tragedia tutt’altro che casuale come quella successa a Genova per scoperchiare il vaso di pandora che copriva gli interessi lucrosi dei Benetton e non ci voleva certo un gran analista finanziario per capire che i ricavi miliardari della famiglia trevigiana non erano certo quegli straccetti prodotti nei paesi di sviluppo e venduti nei loro negozi ormai in via di estinzione. I veri interessi poggiano su attività tipicamente parassitarie come i pedaggi autostradali e i parcheggi degli aeroporti. La società Atlantia, controllata dai Benetton, ha un fatturato di 6,18 miliardi di euro ed amministra 5.000 km della rete autostradale italiana, oltre ad infrastrutture aeroportuali come quella di Roma. Solo ora ci si accorge che la società, molto abilmente, non ci metteva di tasca propria i soldi per le manutenzioni ma le faceva pagare al contribuente. Lo ha scoperto Giorgio Ragazzi, economista, che su La voce.info spiega in linguaggio tecnico come Autostrade per l’Italia, d’accordo con l’allora governo Renzi (che dovrebbe essere trascinato alla sbarra) avesse raggiunto un singolare accordo economico.
In sintesi l’accordo prevedeva che: “la società Autostrade per l’Italia (Aspi) realizzasse, tra il 2020 e il 2028, il passante di Genova a un costo stimato di 4,3 miliardi, più altri investimenti non specificati, per un totale di 7,8 miliardi entro il 2038, termine dell’attuale concessione. In cambio, la società avrebbe ottenuto una proroga della concessione per quattro anni, dal 2038 al 2042, e il diritto ad avere un indennizzo di subentro di 5,7 miliardi a fine concessione”. Questo accordo, sottoscritto alla vigilia delle elezioni dal governo Renzi, garantiva un rinnovo della concessione ben 20 anni prima della scadenza ed in pratica l’impossibilità di altre società di esserne gestori, compreso lo Stato stesso! Non solo. La valutazione dell’equità/redditività dell’accordo è stata calcolata in 7,96% il che vuol dire che al netto dell’investimento del passante di Genova nel 2038 Autostrade per l’Italia avrebbe avuto un margine operativo lordo di ben 4,4 miliardi. Il contribuente, con l’adeguamento tariffario che ogni anno viene fatto, avrebbe ampiamente ripagato l’investimento. Si può ben capire come al banchetto tra politici e imprenditori italiani chi paga sia sempre il contribuente.
Se dunque il governo Renzi, che con il suo ministro Del Rio ignoravano le interrogazioni fatte in Senato a ottobre 2015 ed aprile 2016, è senz’altro uno dei colpevoli di questo disastro l’altro losco personaggio che aveva condotto una battaglia per non far approvare la variante all’attuale percorso autostradale (la cosiddetta Gronda) è il sig. Beppe Grillo, che, per contrappasso è proprio genovese. Sul suo blog scriveva: “Ci viene raccontata a turno la favoletta dell’imminente crollo del Ponte Morandi”, citando proprio la relazione tecnica di Autostrade per l’Italia che ne garantiva la stabilità per altri 100 anni. Che destino che questo comico abbia scherzato su una tragedia accaduta proprio nella sua città e il cui governo che rappresenta ne debba amministrare la sua incompetenza! Sembra che questo post sia ora scomparso sul sito del comico genovese.
16 agosto 2018 11:10
Le serpi in seno ha detto...
RispondiEliminahttps://www.uccronline.it/2018/08/16/quei-musulmani-che-gioiscono-per-la-tragedia-del-ponte-morandi/
16 agosto 2018 11:14
Anonimo ha detto...
La subcultura gay cerca di corrompere tutto
E' da tempo che la subcultura gay, ormai al potere in troppi Stati, sta tentando di riscrivere la storia, anche quella vera, quella seria. Vuole dimostrare che tutti o quasi i personaggi storici importanti erano gay, se non in atto almeno in potenza.
Anni fa Hollywood fece un film, ho letto, nel quale si rappresentava Alessandro Magno come uno smidollato pederasta. Pensa te.
Esiste, sappiamo, una "leggenda di Alessandro Magno" nella quale si trova tutto e il contrario di tutto. Ma su questo tema, vale la pena di ricordare quello che ha scritto Plutarco, appunto nella sua vita del grande Macedone, che non ne nasconde anche gli aspetti oscuri (la tendenza all'ira per esempio).
" XXII. Filosseno, preposto ai luoghi di mare, gli scrisse che si trovava con lui un certo Teodoro da Taranto, accompagnato da due ragazzi di aspetto molto signorile, da vendere, e chiedeva ad Alessandro se voleva che gleli comprasse. Alessandro di sdegnò della proposta e domandò più volte agli amici suoi, molto irritato, se Filosseno avesse mai saputo di sue turpi abitudini, per proporgli acquisti così disonesti. Rispose poi allo stesso Filosseno con molte villanie, comandandogli di mandare subito al diavolo Teodoro e la sua mercanzia. Sgridò anche severamente il giovane Agnone, perché gli aveva scritto di voler comprare Crobilo, molto celebre e decantato a Corinto, per portarlo a lui". Ordinò che fossero messi a morte due soldati macedoni che avevano violentato le mogli di alcuni soldati mercenari. "Asseriva che solo per due necessità si riconosceva mortale: per il dormire e per lo stare con le donne; poiché riteneva la stanchezza e la voluttà due cose derivanti dalla natura umana e dalla sua debolezza. Era anche molto sobrio nel nutrirsi..." (Le vite parallele, tr. it. di A. Ribera, Prefaz. di F. Serpa, Sansoni, Firenze, 1974, II/1, pp. 22-3). Durante la campagna, prima di sposarsi, ebbe una sola amante, persiana, vedova, tale Barsine, donna bella ma anche "colta nelle lettere greche" e aristocratica (ivi, p. 22).
16 agosto 2018 11:23
Anonimo ha detto...
RispondiEliminaBenetton ha partecipazioni in: Corriere della Sera, il Gazzettino, il Mattino, Sole 24 Ore.... occhio a parlar male.
16 agosto 2018 11:29
Anonimo ha detto...
11.15 – Di Maio: “Non pagheremo penali” – “I venti miliardi di penale si devono pagare quando si straccia un contratto senza motivazione” ha detto il vicepremier Luigi Di Maio a Radio24 circa la penale che lo Stato dovrebbe pagare ad Atlantia. “Qui non abbiamo avviato la procedura in maniera immotivata. Se la motivazione è giusta, e per ora ci sono quasi 40 morti, non credo che vadano pagate penali”, ha spiegato il vice premier, sottolineando: “Anche perché farebbero incazzare ancora di più tutte le persone che in questo momento vogliono giustizia non solo a Genova ma in tutt’Italia”.
16 agosto 2018 12:29
mic ha detto...
Ho come l'impressione che gli eventi stiano portando alla (benvenuta) ricostituzione del nucleo di una nuova IRI.
Dossier ILVA, Alitalia, ed ora Autostrade... Magari in previsione dell'uscita dall'Euro, con la costituzione di una conglomerata statale che potrebbe fungere da volano per l'economia? Forse gli architetti sono da ricercare fra Savona, Borghi e Bagnai?
Commento da
https://www.maurizioblondet.it/ma-segreto-di-stato-puo-voler-dire-tangenti-domanda-alla-procura/
16 agosto 2018 13:58
fabrizio giudici ha detto...
RispondiEliminaLe critiche all'accordo con Autostrade sono perfettamente fondate; per il crollo di cui parliamo è meglio attendere i risultati di un'indagine tecnica, ma è un fatto che il ponte è crollato come minimo senza che l'ente fosse al corrente della situazione di emergenza, il che è sufficiente per concludere che non è capace di gestirlo.
Ma anche la rete gestita dal pubblico è un disastro. Sopra un commentatore parlava della FiPiLi, che io non percorro da anni, ma tempo fa era un disastro; l'Aurelia tra Cecina e Grosseto è di nuovo un disastro, piena di buche; l'altro giorno l'ho percorsa dopo la pioggia e con le buche trasformate in piscina mi sono chiesto come sia possibile che la gente non ci si ammazzi. La rete provinciale della Toscana meridionale è molto variegata, con certe strade in condizioni pessime. Non vorrei proprio tornare ad una gestione totalmente statale. Quello che vorrei vedere è l'estromissione di gruppi come Atlantia che sono diventati veri e propri "stati trasversali" in grado di ottenere condizioni troppo vantaggiose (con mezzi legali... e vedremo poi se verrà fuori altro). Basta semplicemente che lo Stato controlli il concessionario di turno (che dev'essere italiano, al massimo con una partecipazione azionaria straniera di minoranza); cosa che il Ministero dei Trasporti avrebbe dovuto fare, ma non ha fatto (dov'è finito Delrio?).
16 agosto 2018 15:46
Anonimo ha detto...
RispondiEliminahttps://it.blastingpop.com/economia/2018/08/non-solo-benetton-anche-fondi-stranieri-fra-i-proprietari-di-autostrade-per-litalia-002687157.html
16 agosto 2018 15:46
Anonimo ha detto...
AH sempre ieri su TV2000 (la "tv dei vescovi italiani") ho visto, facendo zapping, un programma, credo registrato, dove c'era ospite una tizia del ... udite udite... "MOVIMENTO DECRESCITA FELICE"...:(
Piero
16 agosto 2018 15:55
Anonimo ha detto...
@Fabrizio Giudici:
(dov'è finito Delrio?
Sta ancora gridando: "Si chiamava Piersanti!"
16 agosto 2018 19:28
Anonimo ha detto...
FI difende con entusiasmo Autostrade per l’Italia. “Il governo contro il libero mercato” (Brunetta). Intanto Tajani continua a ripetere, come un merlo indiano, che l’”Europa non c’entra”. Reazione isterica di Renzi. Farfugliamemnti di Martina. Qualcuno gli ha chiesto qualcosa?
Andrea Sandri
16 agosto 2018 20:02
Anonimo ha detto...
Però Conte e Di Maio avrebbero dovuto esser più cauti nei loro attacchi a caldo ad Autostrade, anche se legittimi. Hanno provocato un crollo in borsa che rappresenta un danno anche per l'economia italiana. Dopotutto in Autostrade non ci sono solo i Benetton, ci lavorano anche migliaia di persone. La proposta più ragionevole mi sembra quella di Salvini: Autostrade ricostruisca rapidamente il ponte a sue spese. Ma in queste cose bisogna sempre osservare determinate procedure e soprattutto mantenere la calma, agire con raciozinio.
INtanto la Guardia Costiera, ente non militare [sic], continua a fare la sua personale politica con i "migranti", alla faccia di Salvini.
16 agosto 2018 22:00
Anonimo ha detto...
RispondiEliminaL'Italia visse una stagione particolare nell'anno 1992.
Da Mani pulite a Falcone e Borsellino, passando per altri strani avvenimenti che avrebbero segnato gli anni a venire. Il Ponte Morandi, vanto italico nel 1967 (di un'Italia potenza mondiale) e crollato questa settimana, a quell'epoca era simbolicamente a metà percorso.
Nel passaggio dall'Italia più povera ma felice e capace di vivere del 1967 e quella che oggi si presenta disastrosamente invecchiata e depressa, quella del 1992 rappresenta lo snodo.
Dal 1992 ad oggi si può dire che i nomi e i gruppi che hanno dettato legge ricorrono.
Non è solo una questione di nomi, ma di potentati e logiche che hanno servito e servono.
16 agosto 2018 22:33
mic ha detto...
RispondiEliminaM. Blondet (ma val la pena leggerlo tutto)
....
E’ l’anno della riunione sul Britannia quando il gotha della finanza internazionale attracca a Civitavecchia con uno yacht della Corona inglese. Sono venuti a ridisegnare il capitalismo in italia a danno degli italiani, a fare incetta delle nostre migliori aziende e ad arruolare quelli che saranno i loro fedeli servitori al Governo del paese a cui garantiranno incarichi di prestigio: il maggior beneficiario sarà Mario Draghi ma tra i più servili Prodi, Andreatta, Ciampi, Amato, D’alema. I primi 3 erano già entrati a pieno titolo nelle organizzazioni del capitalismo speculativo anglo/americano che aveva deciso di attaccare e conquistare il nostro paese con l’appoggio di spietate banche d’affari come la Goldman Sachs che favorirà gli incredibili scatti di carriera dei suoi ex dipendenti: Prodi e Draghi prima e Mario Monti dopo.
E’ l’anno in cui in soli 7 giorni cambiano il sistema monetario italiano che viene sottratto dal controllo del Governo e messo nelle mani della finanza speculativa. Per farlo vengono privatizzati gli istituti di credito e gli enti pubblici compresi quelli azionisti della Banca D’Italia, è l’anno in cui viene impedito al Ministero del Tesoro di concordare con la Banca d’Italia il tasso ufficiale di sconto (costo del denaro alla sua emissione) che viene quindi ceduto a privati. E’ l’anno della firma del Trattato di Maastricht e l’adesione ai vincoli europei. In pratica è l’anno in cui un manipolo di uomini palesemente al servizio del Cartello finanziario internazionale ha ceduto ogni nostra sovranità.
Bisognava passare alle aziende di Stato, l’attacco speculativo di Soros che aveva deprezzato la lira di quasi il 30% permetteva l’acquisto dei nostri gioielli di Stato a prezzi di saldo e così arrivarono gli avvoltoi.
La maggior parte delle nostre aziende statali strategiche passò in mano straniera o comunque fu privatizzata. Ma la cosa più eclatante fu che l’IRI (istituto di ricostruzione industriale) che nella pancia alla fine degli anni ’80 aveva circa 1000 società, fiore all’occhiello del nostro paese fu smembrata e svenduta con la complicità del suo Presidente storico Romano Prodi (dal 1982 al 1989 e durante un periodo tra il 1993 ed il 1994) che fu premiato dal Cartello che favorì la sua ascesa alla Presidenza del Consiglio in Italia e poi alla Commissione Europea. A sostituirlo come Presidente del Consiglio in Italia e a continuare il suo lavoro di smembramento delle aziende di Stato ci penserà Massimo D’Alema che nel 1999 favorirà la cessione, tra le altre, di Autostrade per l’Italia e Autogrill alla famiglia Benetton, che di fatto hanno, così, assunto il monopolio assoluto nel settore del pedaggio e della ristorazione autostradale. Una operazione che farà perdere allo Stato italiano miliardi di fatturato ogni anno.
....
https://www.maurizioblondet.it/20747-2/
17 agosto 2018 07:28
Affari italiani ha detto...
RispondiEliminaPonte Morandi, Di Maio e Salvini: "Revoca concessione Autostrade e multa fino a 150 milioni". Un giusto provvedimento. In direzione del sacrosanto ripristino dell'egemonia della politica sull'economia. Per dirla con lo Hegel, è di vitale importanza disciplinare e governare la "bestia selvatica" del mercato. Di modo che esso sia al servizio della comunità umana e non la schiacci. Avete ancora dubbi a riguardo? Occorre nazionalizzare subito le Autostrade, sottraendole alla gelida presa del profitto privato e restituendole all'interesse nazionale del popolo italiano.
Diego Fusaro
17 agosto 2018 07:33
Anonimo ha detto...
Tre sinti venute da Torino rubavano nelle case degli sfollati di Genova...
Però invitarle a scendere dai treni è razzista...
17 agosto 2018 08:02
La rivoluzione gnostica Benetton/Toscani ha detto...
RispondiElimina....già dagli anni 90 Benetton padre aveva affidato la sua pubblicità a Oliviero Toscani. E questo fotografo, in perfetta sintonia col miliardario, ha portato avanti nei decenni campagne pubblicitarie sempre all’insegna della sovversione generale della società, sia dal punto di vista antropologico, che morale che religioso...
Ricordo ancora una foto in cui vi era una piazza enorme gremita al massimo di folla, dove, tra le persone, emergeva (ma occorreva farci caso) la scritta AIDS...
E ricordo, tanto per dirne solo un’altra, una foto in cui un cavallo nero montava una cavalla bianca... Se a quel tempo il significato poteva ancora sfuggire a molti “distratti”, oggi credo sia del tutto impossibile non capire, vero?...
I Benetton si sono fatti “paladini” della sovversione mondiale: sia di quella più avanzata (specie negli anni Novanta), ovvero la distruzione della razza bianca mediante l’invasione mondialista (di cui evidentemente già avevano notizia che sarebbe iniziata di lì a breve), sia di quella portata avanti con gli “usuali” strumenti (guerra alla Chiesa e alla Fede cattolica, pornografia, a-moralità in tutte le salse). Le poche foto che qui metto in visione parlano già molto chiaro, ma ve ne sono a decine da proporre come prova di quanto si afferma (basta andare su internet), ma non è il caso di insistere oltre e facilitare lo scandalo.
E sono stati premiati, i Benetton. Da chi? Ovviamente, da quella forza politica che è incarnazione vivente di questa sovversione nel corso dei decenni: che si chiami PCI, o PdS, o Pd, il discorso non cambia. Possiamo dire che se gli Agnelli sono stati l’incarnazione quantitativa di questa Repubblica, i Benetton lo sono dal punto di vista qualitativo.
I Benetton hanno un compito diverso da quello degli Agnelli (e di Berlusconi). Loro annunciano il futuro che deve arrivare e lo fanno mediante un fotografo la cui personalità e le cui provenienze non possono non essere lampanti per chiunque utilizzi un poco la ragione.
Benetton non ha forse colpa diretta del crollo del ponte autostradale a Genova. Benetton è però incarnazione simbolica dei politici che lo hanno premiato e gli hanno affidato l’appalto degli Autogrill. In che senso? Nel senso che, per tutti costoro, l’essere umano è un fastidio che andrà progressivamente eliminato (come la scritta AIDS spiega bene), specialmente se bianco, specialmente se europeo, soprattutto se italiano, e pertanto non vale la pena prendersi cura delle persone e delle infrastrutture. Non solo e non tanto per ragioni meramente economiche (o di semplice incapacità personale), ma perché tutti al servizio di un piano ben preciso.
Non vedere che Benetton è servo di tale piano, vuol dire essere ciechi. Anche perché, lui in particolare, ha scelto la via della fotografia per “proporlo” e “annunciarlo”. E ha scelto un fotografo che più di ogni altro mostra con il suo sguardo e con quello che dice e fa il marchio del loro padrone.
Basta fare attenzione all’ultima recente fotografia. Giovani nudi (pornografia) di tutte le razze che si mischiano (mondialismo), che in realtà sono anche accoppiati nello stesso sesso (omosessualismo) e di cui di alcuni non si capisce nemmeno se sono maschi o femmine (genderismo e androginismo).
Non manca quasi nulla per descrivere i tempi che ci aspettano. Occorre ammettere una certa genialità del male in Benetton e Toscani. Sono bene ispirati, non c’è che dire.
In altre foto, poi, Toscani ha anche già avallato, tra le altre cose, la bestialità.
Benetton e Toscani sono la fotografia della fase conclusiva della Rivoluzione gnostica. Forse, dovremmo iniziare tutti a deciderci di smettere di sostenerli con i nostri soldi. È veramente il minimo, ma proprio il minimo, che dovremmo fare. (MV)
www.confederazionetriarii.it
17 agosto 2018 08:16
Anonimo ha detto...
RispondiEliminaOra, dopo ridicoli tentativi di occultare la verità prendendosela con i No gronda (contrari a un’opera che quando sarà ultimata non porterà alla chiusura del ponte), la morte e la distruzione si occupano purtroppo di rimettere a posto le cose. Dal 2015 chi lavorava sotto il ponte era costretto a ripararsi dalla caduta di pezzi di ferro con delle reti. Le segnalazioni ad Autostrade erano rimaste senza seguito. E solo pochi mesi fa, con procedura d’urgenza, era stata indetta una gara per le riparazioni di piloni e tiranti. Questo basta per far comprendere che a Genova chi poteva e doveva intervenire non ha voluto farlo per tempo.
P. Gomez, Il Fatto Quotidiano
17 agosto 2018 09:28
Anonimo ha detto...
https://www.ilfattoquotidiano.it/2014/10/03/autostrade-il-regalo-del-ministro-lupi-ai-concessionari-vale-6-miliardi-lanno/1141313/
Gira e rigira, quel che ha scritto la rivoluzione gnostica lo si trova a bilancio...
E abbiamo pure pagato tasse e pedaggi!
17 agosto 2018 09:53
Anonimo ha detto...
C'è necessità di fare chiarezza, perché questo paese ne ha viste troppe, e ha sopportato troppo. C'è la necessità di un nuovo processo, che con nuove categorie, faccia luce su quanto è accaduto tra Stato, alta imprenditoria, grandi giornali, finanza, e gruppi editoriali, negli ultimi 30 anni. Siamo arrabbiati dice Toscani? Per me siamo ancora troppo poco arrabbiati, troppo indulgenti. C'è necessità di una pacifica, non violenta, democratica, ma decisiva e spietata resa dei conti.
Gabriele Guzzi
17 agosto 2018 18:46
Anonimo ha detto...
ERA VICE MINISTRO CON LETTA, ADESSO E’ A LIBRO PAGA DI BENETTON: è la donna che rappresenta la mafia delle autostrade dentro il PD: la sua carriera? Tutta dentro il sottobosco delle concessioni
http://www.mag24.es/2018/08/17/era-vice-ministro-con-letta-adesso-e-a-libro-paga-di-benetton-e-la-donna-che-rappresenta-la-mafia-delle-autostrade-dentro-il-pd-la-sua-carriera-tutta-dentro-il-sottobosco-delle-concessioni/
17 agosto 2018 20:40
Anonimo ha detto...
L'unica voce fuori dal coro è stata quella di Lucia Annunziata, forse spaventata dal ritorno negativo dei fatti di Genova, ma comunque con onestà intellettuale. Tutti gli altri muti, non una parola di solidarietà con le vittime, non una critica ai Benetton:
La CEI muta.
Don Biancalani muto.
Don Zanotelli muto.
Mons. Galantino Muto.
Don Ciotti muto.
Saviano muto.
Calabresi muto.
Severgnini muto.
Cazzullo muto.
Vauro muto.
Santoro muto.
Boldrini muta.
Grasso muto.
Littizzetto muta.
Fazio muto.
Gassman muto.
Amendola muto.
Mannoia muta.
Pelù muto.
E chissà quanti sono da aggiungere alla lista.
Chissà cosa li blocca, cosa gli impedisce di parlare ???
17 agosto 2018 21:22
Anonimo ha detto...
RispondiEliminaArticolo a firma di Paolo BECCHI e Giuseppe PALMA su Libero del 17 agosto 2018: Matteo Salvini ha, molto opportunamente, dichiarato che il governo italiano non rispetterà i vincoli europei se questi «ci impediscono di spendere soldi per mettere in sicurezza le scuole dove vanno i nostri figli o le autostrade su cui viaggiano i nostri lavoratori». Era ovvio che i giornaloni cercassero subito i motivi per assolvere la Ue da quello che è successo a Genova.
https://scenarieconomici.it/crollo-ponte-morandi-i-vincoli-europei-centrano-e-come-di-paolo-becchi-e-giuseppe-palma/
17 agosto 2018 21:26
Anonimo ha detto...
Capisco il procuratore Cozzi: “Non è stata una fatalità, è stato un errore umano”. Errore umano, è un tocco delicato. Magari farebbe nascere la sensazione di voler gettare tutto sulle spalle dell’ingegner Morando che sbagliò, e chiuderla lì col morto. Ma certo non sarà così. Lo si deve capire, il valoroso procuratore: gli si leggeva in faccia la preoccupazione. Una seccatura che sottrae risorse alla “caccia ai milioni della Lega”. Una grossa gatta da pelare. Con nomi di intoccabili da toccare, per cui ci vorrebbe un Di Pietro bis capace di sbatterli in galera per farli confessare. Qualcosa nella sua faccia ci dice che il procuratore Cozzi non sarà quel Di Pietro che apre la Mani Pulite del PD . Ma potremmo sbagliare: in fondo è quella di Genova è la procura che dà la caccia dovunque nel mondo ai 46 milioni della Lega. E’ anche quella che ci dirà la verità sul perché la Procura di Siena ha archiviato come suicidio quello di David Rossi.
Siamo tranquilli. Le nostre domande avranno risposte. (M. Blondet)
E ggiudece vincettero o concuorzo!
18 agosto 2018 00:12
Se c'è un luogo per il mio commento è questo: io non vedo un caso che un segnale all'Italia sia giunto la vigilia dell'Assunzione della BVM. Oggi il primo ministro avrebbe dovuto chiedere con forza al papa di consacrare il nostro paese al Cuore Immacolato di Maria ed al Sacratissimo Cuore di Gesù. In quanti però credono ancora a Dio che prima di punire ammonisce? Io vedo un avviso, altri mi riterranno un retrograda da medioevo. Preghiamo per coloro che hanno trovato una morte improvvisa affinché il Signore abbi misericordia delle loro anime.
RispondiElimina15 agosto 2018 09:04
"La nostra Genova, Zêna che in arabo significa la bella", l'intervento dell'imam Mohamed Nour Dachan ai funerali di Stato per le vittime del crollo del ponte Morandi [fonte: https://www.tpi.it/2018/08/18/preghiera-imam-musulmano-funerali-genova/ ] sembra insinuare che Genova abbia radici arabe (e di conseguenza gli arabi possano rivendicare diritti di appartenenza come gli ebrei con Israele).
RispondiEliminaMa qual è la vera etimologia di "Genova"?
Il nome deriva dal Latino "ginocchio" [fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Storia_di_Genova ]
E qual è stato il rapporto che Genova ha avuto con gli arabi nella storia?
Nel 935 DC i Genovesi risposero alle incursioni dei saraceni inseguendoli sino ad un'isola posizionata a nord est della Sardegna e li sterminarono, ammonticchiando le carcasse a monito, tant'è che da quel dì l'isola prese il nome di Mortorio [fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Storia_di_Genova ]
Marco Vinci