Spettabile Redazione, allego con preghiera di pubblicazione la mia lettera aperta indirizzata ai Vescovi italiani e inviata alla Segreteria Generale della CEI. Come cattolico militante, Presidente del Movimento Cattolico per la Famiglia e la Vita di Trieste, e come politico – gruppo Fratelli d’Italia - fedele alla Dottrina sociale della Chiesa e ai “principi non negoziabili”, ho ritenuto mio dovere non tacere per il bene della Chiesa e i diritti violati di tanti innocenti bambini, adolescenti e giovani abusati. Grazie, Salvatore Porro.
Lettera aperta ai Vescovi Italiani
Eccellenze Reverendissime,
in umile e rispettoso adempimento di quanto dispone il Codice di Diritto Canonico:
Can. 212 - §2. I fedeli hanno il diritto di manifestare ai Pastori della Chiesa le proprie necessità, soprattutto spirituali, e i propri desideri.
Can. 212 - §3. In modo proporzionato alla scienza, alla competenza e al prestigio di cui godono, essi hanno il diritto, e anzi talvolta anche il dovere, di manifestare ai sacri Pastori il loro pensiero su ciò che riguarda il bene della Chiesa; e di renderlo noto agli altri fedeli, salva restando l'integrità della fede e dei costumi e il rispetto verso i Pastori, tenendo inoltre presente l'utilità comune e la dignità della persona.
Mi trovo obbligato in coscienza a comunicare alle SS-VV. illustrissime quello che ho constatato di persona circa lo stato in cui si trova attualmente la Santa Madre Chiesa, Una, Santa, Cattolica, Apostolica e Romana.
Dopo la pubblicazione del dossier Viganò, di quello del Gran Giurì della Pennsylvania, delle notizie sulle coperture sistematiche di comportamenti riprovevoli esercitati da alti prelati nei confronti di minori e relativi all’esercizio di pratiche omosessuali, nonché le notizie sull’esistenza di una forte lobby gay nella Chiesa cattolica e in Vaticano che concerta nomine e carriere, oltre ad aiutarsi reciprocamente nel coprire immorali comportamenti, il Santo Padre papa Francesco ha scelto di non parlare, nonostante le notizie arrivassero a lambire anche la sua persona.
Nell’Episcopato degli Stati Uniti d’America, il più colpito dallo scandalo emerso di questi tempi, un considerevole numero di Vescovi e Cardinali, da Burke a DiNardo a Cordileone per tacere di tanti altri, non si sono rassegnati alla coltre di silenzio che si vuole stendere sulla tristissima vicenda. Essi, in modi e con toni diversi, hanno invitato il Papa a non chiudersi nel silenzio, ad esaminare con sincerità le accuse emerse, a procedere con delle indagini accurate con lo scopo di accertare fino in fondo le situazioni verificatisi, non facendo passare le accuse documentate come un atto di cieca ostilità verso la Chiesa e il Papa.
In Italia, invece, i Vescovi non sono intervenuti. C’è stato qualche documento di Conferenze episcopali regionali, come quella dell’Emilia Romagna, utili sul piano spirituale e dottrinale ma non incisive nell’appoggiare i Vescovi americani che, coraggiosamente, chiedono che sia fatta emergere la verità.
Per questo umilmente invito i Vescovi italiani a far sentire la loro voce per aiutare Papa Francesco a fare “pulizia nella Madre Chiesa”, come aveva già gridato l’allora cardinale Ratzinger alla IX Stazione della Via Crucis del 2005:…: “ quanta sporcizia c’è nella Chiesa, e proprio anche tra coloro che, nel sacerdozio, dovrebbero appartenere completamente a lui!... Signore, spesso la tua Chiesa ci sembra una barca che sta per affondare, una barca che fa acqua da tutte le parti. E anche nel tuo campo di grano vediamo più zizzania che grano. La veste e il volto così sporchi della tua Chiesa ci sgomentano”.
Eccellenze Reverendissime, il popolo cattolico è disorientato e confuso, non solo per le pratiche immorali del suo clero di cui è venuto a conoscenza, ma anche per gli aspetti dottrinali connessi, come per esempio il tentativo di sdoganare l’omosessualità nella morale cattolica. I fedeli hanno bisogno di chiarezza e il compito dei Vescovi è, prima di tutto, proprio questo. Facciano quindi sentire la loro voce e, come tanti Vescovi americani, chiedano che si faccia piena luce. Ѐ un modo per salvaguardare il prestigio ecclesiale dei Vescovi in un momento in cui esso è piuttosto basso.
Trieste, 10 settembre 2018Cav. Salvatore Porro
Consigliere comunale di Trieste - Fratelli d’Italia
“cattolico-mariano” - Umile servo della Mamma Celeste
2Timoteo 4; 1-5
RispondiEliminaTi scongiuro davanti a Dio e a Cristo Gesù che verrà a giudicare i vivi e i morti, per la sua manifestazione e il suo regno: annunzia la parola, insisti in ogni occasione opportuna e non opportuna, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e dottrina. Verrà giorno, infatti, in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, per il prurito di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo le proprie voglie, rifiutando di dare ascolto alla verità per volgersi alle favole. Tu però vigila attentamente, sappi sopportare le sofferenze, compi la tua opera di annunziatore del vangelo, adempi il tuo ministero. (San Paolo)
La voce del Cav. Salvatore Porro
RispondiEliminaConsigliere comunale di Trieste - Fratelli d’Italia
è voce dei Cattolici. Ascoltando la sua voce, si ascolta la voce degli Italiani Cattolici. Rispondendo alla sua umile supplica, si risponde all'umile, corale supplica degli Italiani Cattolici.
Irina....condivido!
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