In che senso i laici sono depositari del senso della fede e hanno il diritto di essere ascoltati nella Chiesa; e quali sono i limiti della pienezza del potere del Papa nella Chiesa. Sono i due grandi temi che percorrono gli Atti del Convegno sul cardinale Caffarra svoltosi in aprile e che vengono presentati oggi a Roma.
Il cardinale Carlo Caffarra è morto il 6 settembre 2017. Oggi, a distanza di un anno, viene ricordato in Senato, come la NBQ aveva annunciato, presentando gli Atti di un convegno romano organizzato da suoi amici in suo ricordo e sulla linea delle sue battaglie per il bene della Chiesa. Era il 7 aprile 2018 e vi parteciparono i cardinali Brandmüller e Burke, l’arcivescovo Schneider, Marcello Pera, Renzo Puccetti, Flora Gualdani e Valerio Gigliotti. Gli Atti, pubblicati dalle Edizioni Fede & Cultura di Verona, hanno per titolo “Chiesa cattolica, dove vai?” ad esprimere le forti preoccupazioni di Caffarra che ebbe a dire al cardinale Burke: “Tutto ciò finirà in uno scisma”. Egli pronunciò quelle parole in occasione della lezione che il cardinale Walter Kasper tenne ai Cardinali nel febbraio 2014 in vista del Sinodo sulla famiglia e l’episodio viene ricordato dal cardinale Burke in questo libro di Atti. Ed in effetti, dopo la relazione Kasper il processo di “confusione” nella Chiesa – altra famosa espressione accorata di Caffarra – subì una forte accelerazione che tuttora sta procedendo, a provare che non si tratta di qualcosa di accidentale ma di sostanziale.
I grandi temi che formano l’oggetto di questo libro di Atti e che attraversano tutti gli interventi, sono due. Il primo riguarda i laici: in che senso i laici sono depositari di un senso della fede e di una infallibilità nel credere che dà loro il diritto di essere ascoltati nella Chiesa e di poter perfino esprimere delle riserve nei confronti degli insegnamenti dei Pastori. Il secondo è in che senso debba intendersi la plenitudo potestatis del Papa nella Chiesa. Il che, in concreto, significa se il Papa abbia dei limiti interni a questa pienezza del potere. Inutile dire che questi sono i temi fondamentali emersi dopo la presentazione dei Dubia dopo la pubblicazione di Amoris Laetitia, da parte dei quattro cardinali, tra cui Caffarra.
Un elemento che contraddistingue il libro è la presenza in molte relazioni del cardinale John Henry Newman, spesso citato, il cui pensiero offre alle due questioni suddette occasioni di chiarimento molto efficaci. È lui, infatti, a ricordare la crisi dell’Arianesimo dopo il Concilio di Nicea, tema che molti paragonano alla odierna situazione della Chiesa. Allora furono i laici a tenere fede alla vera dottrina mentre interi Sinodi si pronunciarono per l’eresia. È lui, inoltre, a dare il criterio per la corretta comprensione dello “sviluppo del dogma” che non può mai contraddire quanto la Chiesa ha sempre insegnato. È lui, infine, a dare la corretta interpretazione circa il ruolo della coscienza rispetto agli insegnamenti del Papa nella famosa Lettera al Duca di Norlfolk.
Circa il primo tema che ho richiamato sopra, il Cardinale Brandmüller spiega bene che i laici hanno il dovere di essere ascoltati e hanno il diritto di parlare nella Chiesa. C’è una “infallibilità” che attiene alla Chiesa intesa nel suo insieme, senza distinzione, e che consiste sia nel respingere l’errore sia nel proclamare la verità. I laici ne partecipano. Il problema, però, è che oggi l’espressione del sensus fidei dei laici viene interpretata come quanto può emergere da un sondaggio, da un voto, da un plebiscito. È ormai diventata prassi anticipare importanti convegni ecclesiali con schede di rilevazione dei pareri dei laici. Ma l’opinione pubblica non coincide con il sensus fidei dei credenti. Come non è detto che tale sensus fidei sia caratteristica solo dei laici “esperti”, dato che esso è di ordine spirituale. Brandmüller spiega che a fare la differenza tra le due realtà è la mancanza di contraddizione con la tradizione autentica. Nessun numero trasforma l’opinione in verità e spesso sono minoranze di fedeli a coltivare e difendere il senso della fede.
Interessante la questione posta (e risolta) da Brandmüller: come deve esprimersi questo senso della fede dei laici? Egli dice: con dichiarazioni spontanee. Non con indagini demoscopiche o questionari da compilare, ma con prese di posizione spontanee, come per esempio la petizione che un milione di cattolici hanno inviato al Papa circa le questioni sorte con Amoris Laetitia: “sono queste le forme in cui si manifesta oggi il sensus fidei, l’istinto di fede del popolo credente” (p. 13).
L’altra grande questione ricordata all’inizio – il senso della pienezza del potere del Papa – viene chiarita dal cardinale Burke e da Valerio Gigliotti. Essa “non fu intesa come un’autorità sulla costituzione stessa della Chiesa o del suo Magistero, ma come una necessità per il governo della Chiesa in piena fedeltà alla sua costituzione e al suo Magistero … essa è stata data da Cristo stesso e non da qualche autorità umana o costituzione popolare, e perciò può essere esercitata solo in obbedienza a Cristo” (p. 21).
La pienezza del potere del Papa, dato che viene da Dio, è limitato dal diritto naturale e dal diritto divino e quindi “qualsiasi espressione della dottrina o della prassi che non sia in conformità con la Divina Rivelazione, contenuta nelle Sacre Scritture e nella Tradizione della Chiesa, non può configurare un esercizio autentico del ministero Apostolico o Petrino e deve essere rifiutata dai fedeli” (p. 16).
https://www.lifesitenews.com/news/list-of-bishops-cardinals-who-support-investigating-viganos-claims-live-upd
RispondiEliminaConfini ben precisi circoscrivono la pienezza del potere del Papa, e sono: 'la mancanza di contraddizione con la tradizione autentica'!
RispondiEliminaA noi, è chiaro.
Silvana De Mari su Fb pubblica foto di cristiani trucidati in Africa con questo commento:
RispondiEliminaQueste terrificanti foto sono di Cristiani assassinati in Africa. Questa è la priorità. Nessuna di queste persone aveva la potenza economica e le conoscenze necessarie per raggiungere l’Europa. Nessun canale umanitario attraverso ambasciate o parrocchie è stato creato perché loro potessero levarsi da un posto per loro sempre più pericoloso. Se vi interessano scaricatele in fretta prima che fb le blocchi.
RispondiElimina"tutto ciò finirà in uno scisma"
Speriamo sempre di no, ovviamente. Mi chiedo però: se siamo arrivati a
questo punto, ad una crisi tale da far paventare uno scisma, non
sarà perché la "confusione", giustamente stigmatizzata dal card. Caffarra,
è stata affrontata, sul piano dottrinale, con enorme ritardo?
E siamo ancora in ritardo. Che cosa aspettano i chierici illuminati
ad aprire pubblicamente la discussione sul Concilio e gli errori in esso penetrati,
come supplicava inutilmente di fare mons. Gherardini, che Dio
lo rimeriti. A Benedetto XVI lo chiedeva, non a Bergoglio. Nove
anni fa. Nella prima edizione del suo "Conc. Ecum. VAt. II - Un
discorso da fare", pubblicato dai Francescani dell'Immacolata, nella
loro editr. Casa Mariana dell'Immacolata. Non solo non s'è aperto
alcun dibattito ma i Franc. dell'Immac. sono stati rapidamente distrutti
da Bergoglio, da poco insediatosi.
PP
https://www.radiospada.org/2018/09/dossier-vigano-il-cerchio-si-stringe-ma-litalia-non-ne-parla/
RispondiEliminaAnch'io ho fatto un sogno, dove il pontefice regnante e la sua Corte hanno già tutta l'intenzione di andare ad uno scisma,liberandosi dei cosiddetti "tradizionalisti", che in realtà sono cattolici, e tenendosi tutto il patrimonio artistico, architettonico, bancario della Chiesa. Il capro espiatorio ce l' hanno già. Lo stanno preparando con articoli più o meno ambigui, di giornalisti cattolici più o meno in buona fede. Splendido nel suo genere, per interpretazioni ed insinuazioni quello che ha pubblicato ieri un altro paladino del papa su un sito cattolico il cui titolo promette di svelare le verità nascoste ! Questo permetterà alla Nouvelle Chiesa propensa all' accettazione dell'ideologia gender, omoeretica, misericordiosa con l' esercizio del peccato quale adulterio,eutanasia,aborto, assassinio di disabili di ogni età,pedofilia, ma molto ecologica, di affermare "L' Èglise c' est moi" ed essere accettata dagli Stati laicisti! Non ci sarà bisogno di affermare scandalizzati che tutto questo è contrario all' Evangelo, perché anche Gesù Cristo è un "patrimonio tradizionalista" da abbandonare nella sua realtà incarnata, e da "sviluppare", rivedendone la cristologia in chiave meno,come dire ? Divina ? Più sobria...ecco la parola giusta: Il " Profeta", accanto ad altri profeti. Così saranno contenti tutti: il ragionier Bianchi che, buon uomo, ha gia messo al suo posto la Madonna! Gli arguegliani che già sperimentano l' ostia fai-da-te, gli islamici, la scuola di Bologna con le sue teologhe femministe protestanti, gli Ebrei... I nuovi santi cattocomunisti... Tutti insieme appassionatamente verso un mondo non in pace ma pacificato...sino al ritorno di nostro Signore.Sia lodato Gesù Cristo e Maria.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaSul sensus fidei leggo quanto segue sul sito vaticano:
RispondiEliminaPer il dono dello Spirito Santo, «lo Spirito della verità che procede dal Padre» e che rende testimonianza al Figlio (Gv 15,26), tutti i battezzati partecipano alla funzione profetica di Gesù Cristo, «Testimone degno di fede e veritiero» (Ap 3,14). Essi devono rendere testimonianza al Vangelo e alla fede degli apostoli nella Chiesa e nel mondo. Lo Spirito Santo dona loro l’unzione e fornisce le doti per questa alta vocazione, conferendo loro una conoscenza molto personale e intima della fede della Chiesa. Nella sua Prima lettera, san Giovanni dice ai fedeli: «Voi avete ricevuto l’unzione dal Santo, e tutti avete la conoscenza»; «l’unzione che avete ricevuto da lui [da Cristo] rimane in voi, e non avete bisogno che qualcuno vi istruisca»; «la sua unzione vi insegna ogni cosa» (1Gv 2,20.27).
Ne consegue che i fedeli possiedono un istinto per la verità del Vangelo, che permette loro di riconoscere la dottrina e la prassi cristiane autentiche e di aderirvi. Questo istinto soprannaturale, che ha un legame intrinseco con il dono della fede ricevuto nella comunione ecclesiale, è chiamato sensus fidei, e permette ai cristiani di rispondere alla propria vocazione profetica.
Chiaramente come sottolineato nell'articolo, non è con sondaggi, votazioni a maggioranza o meno che si può determinare quale sia il sensus fidei dei fedeli. Questo è difficile o addirittura impossibile da determinare e conoscere se non si riesce a captarne la stessa lunghezza d'onda. Che è poi la stessa dello Spirito Santo! E che nulla ha a che vedere con un seducente spirito del Concilio i cui frutti stanno giungendo ora a maturazione...
Avevano ragione i conciliari coi "segni dei tempi"!!
RispondiEliminaFulmine sulla statua di Garibaldi al Gianicolo.
Si stacca un pezzo del basamento.
Oh... 'sti "segni dei tempi" si stanno moltiplicando ultimamente...
Prima il tetto della Chiesa, poi il basamento dell'Italia, mi sembra giusto.
Non è che la prossima volta tocherà alla Torre di Babele a Bruxelles?
Preghiamo e speriamo.
Inizia a cadere tutto a pezzi...
Forza che... Panta rei...
MV
E non dimentichiamo il piccolo crollo di due giorni fa di un pezzo del "passetto" che collega il Vaticano a Castel Sant'Angelo... Emblematico anch'esso.
RispondiEliminaChurch Militant has been following this story very closely, with multiple sources in Washington and Rome, and it appears events are unfolding exactly as our sources have been telling us.
RispondiEliminaTo recap:
Various states would start launching individual probes following Pennsylvania grand jury report.
Senior Church leadership would deflect and publicly fall silent.
Once a sufficient number of states had done so - a joint effort would begin.
That joint effort would then involve the US Justice Department.
That federal involvement would result in something like a RICO investigation.
The Vatican is MOST fearful of a US federal government involvement.
Wuerl, and perhaps others, are laying escape plans for an if/when scenario.
https://www.churchmilitant.com/news/article/pope-francis-must-resign-criminal-probe-widens
Consegno a chi avrà la bontà di leggere una riflessione e un dubbio che ho.
RispondiEliminaDunque: da più parti ci sono uomini che rivolgono inviti/suppliche/richieste ad altri uomini affinché i loro interlocutori chiariscano ciò che tutto sommato è già chiaro o è poco chiaro per esplicita volontà di tenerlo in quell'ombra.
Che l'interrogativo possa essere candidamente ingenuo ed aperto, oppure che esso sottintenda un legittimo dubbio contenendo già la risposta, resta il fatto che ci interessa sentire parole umane a legittimare l'invito/supplica/richiesta. In pratica vogliamo convincere qualcuno o essere rassicurati, cercando noi stessi negli altri.
In circostanze normali, quando due più due fà quattro o quando tutti sono d'accordo che un prato è verde, questo può essere considerato abbastanza scontato.
Quando però si vivono momenti speciali bisogna essere capaci di restare "soli" (resta l'Altro e l'Oltre) rispetto ad altri che hanno completamente derubricato questa alterità.
Gesù è maestro di relazioni significative, misericordiose, calde e vere... Eppure resta spesso in silenzio di fronte agli astanti. Gesù infatti è maestro di un silenzio che parla. E' nel silenzio, restandoci fuori dal vociare mondano, che facciamo veramente esperienza di Dio, cogliendo l'essenziale della Sua Parola, senza farne verbosi profluvi di nostre idee.
Ecco dunque il valore del silenzio che non è l'omertà, il calcolo furbastro o la semplice maleducazione di fronte a rispettose richieste. Il silenzio come luogo in cui Dio parla.
Lì smettiamo di cercare noi stessi negli altri, ma finalmente troviamo Dio in noi.
Questi sono tempi eccezionali, di Calvario e speriamo di resurrezione. In quelle occasioni Gesù parlò poco o nulla. Fu il silenzio, imparato nell'orazione, ritiratosi dal mondo per adorare il Padre e insegnare il vero culto, a consegnarci all'incontro personale con Dio.
Meglio rimanere in silenzio ed essere, se dobbiamo dire e non essere...
http://edwardfeser.blogspot.com/2018/09/why-archbishop-vigano-is-almost_5.html
RispondiEliminaModesto pensiero (non so quanto interessante o meritevole di pubblicazione - fate voi):
RispondiEliminaLa richiesta di dimissioni di Bergoglio avanzata da mons. Viganò non mi pare abbia molto senso, per le ragioni che sono state ridette anche in altri commenti apparsi nei giorni scorsi,né credo miri realmente a farlo dimettere. Illuso chi lo pensa. Chi sostiene Bergoglio - dev'essere senz'altro un entità molto potente - non gli potrà mai e poi mai consentire di gettare la spugna. In questi casi ci si muove, per ora quasi esclusivamente adoperando i media, per farlo apparire come "vittima" di questa "perversa macchinazione" orditagli contro. Mi sembra logico che si continuerà in questa maniera fino alla fine. Altri sbocchi non credo esistano. E comunque non se ne andrà di sua sponte.
RispondiEliminaAltro che silenzio, in America gridano ferocemente dai tetti!
Qui in Italia discettiamo sul silenzio, di Dio e nostro, se
sia il miglior modo di esser cattolici, anche nella presente
distretta.
Negli Stati Uniti, come informa Church Militant (vedi commento
sopra), stanchi di essere presi in giro da un'autorità vaticana
che appare sempre più corrotta ed inefficiente, si sono messi
a gridare dai tetti in maniera da far paura.
Vogliono Stato per Stato un'indagine (probe) come quella fatta
in Pennsylvania. Se emergessero scandali e reati, nel
perdurante silenzio della Gerarchia, e se
l'indagine fosse fatta da un numero sufficiente di Stati,
l'indagine stessa potrebbe diventare federale. Il che significa che
la Giustizia Federale degli Stati Uniti potrebbe mettere sotto
processo per i reati di pedofilia l'intero episcopato americano,
accusandolo di costituire una associazione a delinquere
(conspiration) in tal senso.
La Testimonianza di mons. Viganò ha fatto l'effetto di un'esplosione
nucleare in quel paese, dicono. Ha scatenato l'ira incontenibile
dei fedeli, da troppo tempo repressa.
Occorre un altro Papa, capace di guidare la Chiesa nella tempesta,
che si annuncia terribile e non si fermerà agli Stati Uniti. Un
Papa che per prima cosa faccia piazza pulita dei corrotti.
Occorre presto. L'invocazione alle dimissioni da parte di mons.
Viganò non deve esser lasciata cadere.
PP
Premetto che non polemizzo affatto, propongo una constatazione.
RispondiEliminaAl tempo della settimana santa di Gesù, che figura fece la "ggggente" che lo osannava?
Che figura fecero il Sommo sacerdote e il Sinedrio, custodi del potere religioso?
Che figura fece Pilato e con lui il potere imperiale?
Che figura fecero per un verso Giuda, per l'altro Pietro, Tommaso e quasi tutti gli altri?
A posteriori gli unici che "ne uscirono bene" sono la Madonna e San Giovanni.
Non a caso i più silenziosi.
E' evidente che siamo in presenza di fatti gravissimi, presenti ben precise responsabilità.
Condivido il dolore, lo scontento, la frustrazione e non nego a volte anche la rabbia.
Eppure... Dietro lo scandalo che schiaccia c'è un Amore infinito ed eterno che non smette di vegliare sul resto fedele, la cui fede e libertà nell'offrirGli tutto ed affidarGli tutto Gli consente di agire veramente secondo la Sua volontà. Il nostro grido non trova sordo Dio. Ma il nostro agire secondo le nostre misure può essere un rumore vuoto, che cerca risposte e speranze in questo mondo, senza l'orizzonte di un esito con accesso nell'Invisibile che guida la vita dei singoli e la storia degli uomini. La vera vita allora non sta nelle manifestazioni chiassose, per quanto giustificate, ma nell'adorazione silenziosa che pone rimedio al male con umiltà, senza scivolare nell'orgoglio.
(liberamente tratto da "La forza del silenzio")
PAPA:"Fanno paura ai ricchi i migranti che vivono in povertà" NOI : "Fa paura la verità a chi vive nella menzogna con lobby gay"
RispondiElimina@ Tralcio: una riflessione ed un dubbio che ho...
RispondiEliminaCome agire, o meglio come comportarsi in un momento drammatico come quello attuale? Difficile dare una risposta esauriente. A questa domanda, che anch'io spesso mi sono posto, hanno cercato di rispondere in molti e tutti con ragioni per nulla banali e anzi spesso in modo almeno parzialmente condivisibile. Certo, c'è chi pensa alla preghiera, c'è chi dice che invece ora è tempo di agire concretamente, c'è chi invita ad un certo equilibrio tra le due. Giustamente Tralcio ci invita a guardare a Gesù sul Calvario, che con sovrumana docilità si sottopone al Sacrificio col quale vuole attirare tutti al Padre.
Ma ci sarebbero anche altre persone da citare lungo la strada verso il Calvario: ovviamente la Madonna, San Giovanni, ma anche il cireneo, la Veronica, le donne piangenti, la Maddalena, il centurione, Giuseppe d'Arimatea ecc.
Alcuni di questi erano prostrati in profonda commozione, altri chi in un modo, chi in un altro si diedero da fare aiutandolo a portare la croce, offrendogli un panno per asciugarsi il volto, o addirittura mettendo a disposizione il sepolcro nuovo. Certo vi fu anche chi agì in altro modo, andando infine ad impiccarsi...
Molto umilmente io penso che ogni anima ha una sua propria vocazione. Vi sono dei gesti, dei comportamenti, dei pensieri che sempre sono da evitare e rifuggere, ma per il resto ognuno ha dei talenti differenti dagli altri che lo predispongono ad affrontare una stessa situazione in modo a volte assai differente da altri. È la creatività che contraddistingue la santità. Tutti i santi hanno percorso il cammino che li ha portati alla santità in un modo particolare, ognuno di loro ha fatto uso delle opportunità e dei doni ricevuti in modo molto personale, mai banalmente ripetitivo.
Penso che anche noi, ispirati dallo Spirito Santo e guidati dall'Amore verso Dio e verso il prossimo, riusciremo a capire cosa Dio vuole da ognuno di noi, singolarmente preso. Ricette universali, al di fuori dell'Amore, credo che non ce ne siano. Anche ora che ci sembra di essere nuovamente sul Calvario.
Questa crisi viene da lontano. I sacerdoti della fsspx collocano l'inizio nel 1962. Forse. Una data spartiacque è' il 1967 con la pubblicazione del catechismo olandese, gravemente erroneo in alcuni punti. E' stato quel lo il primo grande tentative di protestantizzarci. Ma I tentative Sono continuation in question 50 anni. L'ultimo e' l'Amoris Laetitia. La persecuzione più bieca è' quella che è' prodotta dall'interno. Alla fine della favola, alla base di tutto c'è la mancanza di fede. Non credono più in Dio, giusto giudice. Hanno adottato categorie molto mondane. Si è' insinuata una mentalità mondana. Non credono più nella indissolubilità, nell'amore fedele e fecondo. La Chiesa si e' svegliata divorzista. Non credono più nella presenza reale: ecco perché ora risalta invece la bellezza del V.O.
RispondiEliminahttp://www.vanthuanobservatory.org/ita/lislam-politico-e-il-nuovo-compito-della-dottrina-sociale-della-chiesa/
RispondiEliminaAloisius, molto bella la sottolineatura della creatività e dell'originalità dei santi.
RispondiEliminaI vangeli ci offrono vari esempi di presenza buona lungo la Via Crucis: il cireneo quasi per obbligo, la veronica con la semplicità di un gesto di compassione, il ladrone pentito per un lampo di verità, Giuseppe di Arimatea per i mezzi, la Maddalena per affetto e riconoscenza, il centurione con la lucidità dell'esperienza, Maria di Cleofa per parentela...
Ognuno di loro con poche parole e un gesto preciso, sempre in secondo piano rispetto al Protagonista.
Nel mentre, altri urlavano: "Scendi dalla croce e ti crederemo"... "Hai salvato altri, salva te stesso"... oppure "Non sei il Cristo? Salva te stesso e noi!"...
Nel mentre, il silenzio del Padre.
Ecco: i santi sono capaci di stare lì, con Gesù, come Gesù.
Per questo non sono un santo. Ma non per questo c'è un'altra strada.
RispondiEliminaLiquidare con l'etichetta della "manifestazione chiassosa" la più che legittima
reazione dei fedeli che sta montando in America del Nord, mi sembra un voler
vivere a tutti i costi nell'irrealtà.
PP
"Saranno felici le suore di clausura e i religiosi contemplativi. In cinque righe il Pontefice regnante liquida un paio di millenni di monachesimo contemplativo, maschile e femminile”.
RispondiEliminahttps://www.aldomariavalli.it/2018/09/08/qualcuno-vuole-liquidare-il-monachesimo/
P.S. Mi viene in mente una suora che e' chiamata spesso ad intervenire nei salotti di SAT2000 e che corre di qua e di la' per le sue conferenze , alla domanda :" Quando trova il tempo per la preghiera ?" rispose con un sorrisetto e a bocca storta : " Eh a volte non ci riesco e mi riduco a sera tarda " . Beh certo , non era mica di clausura !
RispondiEliminaLiquidare con l'etichetta della "manifestazione chiassosa" la più che legittima
RispondiEliminareazione dei fedeli che sta montando in America del Nord, mi sembra un voler
vivere a tutti i costi nell'irrealtà.
PP
Come non essere d'accordo? Grazie caro professore.
Silente
L'irrealtà è ciò che ci consegna alle logiche del mondo, il cui manutengolo è il falsario.
RispondiEliminaChe il silenzio sia più rischioso del chiasso non mi sentirei di scriverlo.
Comunque sia benedetta la memoria di Mons. Viganò: il silenzio non è afasia. Il punto è che Mons. Viganò scrive dopo lungo silenzio. Le tifoserie invece rullano tamburi.
Spero che si sia capito che le "manifestazioni chiassose" non coincidono con il parlare al tempo opportuno, ma con il far caciara, purtroppo frequentemente fuori tempo e fuori luogo.
Qualcuno ha già richiamato all'articolo odierno di Aldo Maria Valli.
Vedete cosa significa il parlare a vanvera? Lo stesso personaggio che incarna l'arte del silenzio per non rispondere di ciò che dovrebbe, riesce a scrivere una frase così: "Non è sano amare il silenzio ed evitare l’incontro con l’altro, desiderare il riposo e respingere l’attività, ricercare la preghiera e sottovalutare il servizio. Tutto può essere accettato e integrato come parte della propria esistenza in questo mondo, ed entra a far parte del cammino di santificazione. Siamo chiamati a vivere la contemplazione anche in mezzo all’azione, e ci santifichiamo nell’esercizio responsabile e generoso della nostra missione”. Aria fritta, grigliata di nebulose e tanto fumo senza arrosto.
...la Giustizia Federale degli Stati Uniti ...
RispondiEliminae se si muove il Governo degli Stati Uniti hai voglia a star zitto...
Tra l'altro, non essendo cittadino americano, non puoi neanche invocare il V emendamento. Il minimo che ti capita è un'accusa di "obstruction to justice", che per loro è quasi come un'accusa di omicido preterintenzionale.ù
Non solo, ma sempre più fondazioni cattoliche americane, fodate da ricchi cattolici che devolvono centinaia di migliaia di dollari a Roma, stan stringendo i cordoni della borsa. E non sono le cifre dell'otto x mille.
Beninteso che io apprezzo molto i commenti di tralcio, tuttavia sono molto perplesso da quello che ha scritto sopra. Onestamente mi sembra quel parlare vuoto tipico delle prediche dei vaticanosecondisti, e siccome da tralcio mi attendo parole di qualità ben superiore, ecco, avete capito perché sono molto perplesso.
RispondiEliminaIl libro di Sarah l'ho letto una volta e mezza, ed è bellissimo. Ma il cardinale dice che non è sempre il momento di fare silenzio (e tralcio pure lo ha riportato). Parlate di creatività dei santi? Giusto. Allora, Santa Caterina diceva che bisogna "urlare dai tetti". Cos'era, una chiassosa incapace di comprendere il senso della contemplazione?
Hanno ragione PP e Silente, altro che silenzio. La Chiesa è un corpo di molte membra, dunque certamente c'è chi è abituato a fare vita contemplativa ed ora mi attendo che continui a farlo. Ma i laici impegnati nel mondo, no: non devono affatto stare zitti. Oltretutto è fuorviante la dicotomia silenzio vs chiasso. Il chiasso è un rumore inutile, agitato, non focalizzato, inconcludente, che non porta da nessuna parte, frutto più di emozioni che non della razionalità. Ma la denuncia a voce alta di cui PP parla, per ora negli USA, poi speriamo che ci svegliamo anche noi, non è affatto chiasso: è utile perché finalizzata alla pulizia, non è agitata ma ponderata, è focalizzata su cose ben circostanziate, non è frutto di emozione ma di ira santa, e penso proprio che ci porterà un po' più avanti lungo la strada di questa crisi. Che è ancora molto lunga, ma a star fermi si fa solo danno.
Nel venerdì santo della crocifissione di Nostro Signore è difficile pensare che non vi sia stato chi protestò. Ma i vangeli non ne danno notizia. Piuttosto dicono che quel giorno il sole si oscurò, il pesantissimo e vasto velo del tempio si squarciò da cima a fondo, la terra si scosse e dai sepolcri aperti uscirono molti corpi di santi morti resuscitati... E' verità di fede che Gesù morto discese agli inferi. Intanto Giuda si era impiccato. Tutto questo avvenne mentre trionfava l'ingiustizia e persino il Padre pareva tacere. Chi ha letto il libro del Card. Sarah può ben capire il peso di questo silenzio ricolmo della Parola di Dio. E ribadisco: non è affatto umanamente afasico, l'importante è che il vociare non sia mondano e ognuno di noi è a rischio di preferire il vociare mondano, il chiasso, intendendo non l'esternare coraggiosamente e legittimamente un pensiero, ma il ribollire in noi di vanità e vendette ed altre opere della carne che hanno il potere di toglierci la parte migliore.
RispondiEliminaSì, tralcio, quello che dici è vero; ma una cosa è sottolineare il parallelo tra la Passione, Morte e Resurrezione di Gesù e il momento di sofferenza della Chiesa, altro è sostenere che ci debbano essere comportamenti totalmente identici. Nell'Apocalisse, quando si parla di lotta contro l'Anticristo, c'è scritto che Dio manderà Elia ed Enoch a contrastarlo. Non c'è scritto che andranno a chiudersi in un monastero in preghiera, né che guideranno preghiere pubbliche: si legge invece un impegno attivo, predicazioni e miracoli (veri, in contrasto a quelli falsi dell'Anticristo) che vanno a contrastare pubblicamente e clamorosamente le attività dell'Anticristo. Insomma, non stanno affatto in silenzio.
RispondiEliminaIl punto è questo. E questa è la nostra battaglia con l'aiuto della grazia.
RispondiElimina"l'importante è che il vociare non sia mondano e ognuno di noi è a rischio di preferire il vociare mondano, il chiasso, intendendo non l'esternare coraggiosamente e legittimamente un pensiero, ma il ribollire in noi di vanità e vendette ed altre opere della carne che hanno il potere di toglierci la parte migliore."
Il “discorso del biglietto” del card. Newman è di straordinaria attualità. Alcuni stralci:
RispondiElimina“Il liberalismo in campo religioso è la dottrina secondo cui non c’è alcuna verità positiva nella religione, ma un credo vale quanto un altro, e questa è una convinzione che ogni giorno acquista più credito e forza. È contro qualunque riconoscimento di una religione come vera. Insegna che tutte devono essere tollerate, perché per tutte si tratta di una questione di opinioni. La religione rivelata non è una verità, ma un sentimento e una preferenza personale; non un fatto oggettivo o miracoloso; ed è un diritto di ciascun individuo farle dire tutto ciò che più colpisce la sua fantasia. La devozione non si fonda necessariamente sulla fede. Si possono frequentare le Chiese protestanti e le Chiese cattoliche, sedere alla mensa di entrambe e non appartenere a nessuna. Si può fraternizzare e avere pensieri e sentimenti spirituali in comune, senza nemmeno porsi il problema di una comune dottrina o sentirne l’esigenza.“
Dalle donne cardinale ai matrimoni omosessuali. Significative connessioni seguendo le tracce del gesuita Keenan
RispondiEliminahttps://www.aldomariavalli.it/2018/09/11/dalle-donne-cardinale-ai-matrimoni-omosessuali-significative-connessioni-seguendo-le-tracce-del-gesuita-keenan/
Tanto varrebbe affiggere un cartello fuori dal Vaticano : " Chiuso per fine attivita' " , rivolgersi a pentecostali ed affini .
Dopo Dublino: “omoeresia” ai raggi X
RispondiEliminahttp://www.totustuus.it/dopo-dublino-omoeresia-ai-raggi-x/
Allora, lo scandalo ha varcato - come previsto - l'Atlantico:
RispondiEliminahttps://www.lifesitenews.com//blogs/breaking-leaked-sex-abuse-report-rocks-german-church-3677-victims
Ora c'è da augurarsi che varchi al più presto il Reno e le Alpi.