Domani 1 novembre, come il primo giorno di ogni mese, Sua Eminenza il Cardinale Raymond Leo Burke celebrerà la Santa Messa alle ore 07:00am a Roma, presso la sua Cappella privata e, dopo, pregherà il Santo Rosario per 'prendere d'assalto il Cielo' con la Preghiera.
Rimaniamo fedeli a questa esperienza forte di preghiera che ci vede uniti già da oltre due anni. E intensifichiamola, soprattutto in relazione alle vicende che vedono il nostro Cardinale impegnato a riaffermare con parresìa l'insegnamento costante della Chiesa. Ricordando Padre Pio: « Il Santo Rosario è l'arma per questi tempi ». Senza dimenticare le forze oscure che, oltre alla Chiesa, minacciano il nostro Paese e l'Europa intera.
Anche in questo mese rinnoviamo il nostro fervore e preghiamo più che mai. Ricordiamo a tutti voi, compagni Guerrieri del Rosario che ci uniremo dai quattro angoli della terra per elevare insieme la nostra voce al Cielo. Gli oltre 125.000 Guerrieri del rosario reciteranno il Santo Rosario e prenderanno d'assalto il Cielo con la Preghiera, in unione alla Santa Messa celebrata dal Cardinale Burke.
Ricordiamo che Suor Lucia dos Santos, la veggente di Fatima,disse che "la lotta finale con Satana avrebbe riguardato la famiglia e il matrimonio".
Quando direte il vostro Rosario, ricordate di pregare per le intenzioni di tutti i Guerrieri del Rosario, così come loro pregano anche per le vostre.
« Il potere del Rosario è superiore ad ogni descrizione! » affermava l'Arcivescovo Fulton Sheen. Usate dunque questa preghiera potente per prendere d'assalto il Cielo e rivolgere a Dio e alla Benedetta Vergine Maria le seguenti intenzioni:
- In riparazione dei peccati e delle offese nei confronti del Cuore Immacolato di Maria;
- Per il Papa, per vescovi, preti e religiosi in tutto il mondo. Che possano crescere nell'amore di Dio e della Sua Santa Chiesa. E che possano avere la forza, la saggezza ed il coraggio per insegnare sempre la Verità, difendere la Fede e condurre le anime alla salvezza eterna;
- Per la nostra amata Nazione e per ogni nazione della terra. Noi italiani preghiamo anche perché l'Italia non venga travolta dal nemico esterno (invasione musulmana + poteri forti) e da quello interno; perché ritrovi la sua unità nel vero Cattolicesimo;
- Perché la cultura della vita sconfigga la cultura della morte;
- Perché tutti coloro che tutelano l'ordine e la giustizia possano essere protetti da San Michele Arcangelo nel compimento dei loro doveri quotidiani;
- Perché ognuno di noi cresca nella devozione alla Vergine Benedetta e si radichi sempre più nel Sacro Cuore di Gesù;
- Perché possa essere dissipata ogni confusione dai cuori e dalle menti di tutti gli uomini e possa risplendere in essi la Luce della Verità;
- Per le nostre famiglie e per l'istituto familiare così sotto attacco nel nostro mondo;
- Per la conversione di tutti alla vera fede e perché i peccatori cambino vita;
- Perché si estenda sempre più la schiera delle anime fedeli;
- Per tutte le intenzioni personali che vengono affidate alla Operation Storm Heaven 'Operazione Assalto al cielo'
A proposito degli eccezionali fenomeni naturali che stanno facendo soffrire l'Italia e delle derive ambientaliste di Bergoglio e di molti vescovi:
RispondiElimina“Piangere sulla fine del mondo, e sugli eventi drammatici che verranno per purificare gli uomini, è tipico di coloro che lo amano e vi hanno messo le proprie radici del cuore e non cercano altro, non aspirano alla Vita futura, non si aspettano, oppure rifiutano che questa Vita esista per davvero. Ma noi che abbiamo conosciuto i gaudi eterni della Celeste Patria, dobbiamo anelare di giungere ad essa, e dobbiamo incoraggiare il prossimo su questa via.” (San Gregorio Magno, Omelia I, sulle catastrofi naturali che incombevano ai suoi tempi su Roma)
....ma io mi chiedo e lo chiedo agli amici che insegnano nelle scuole pubbliche.....dopo che vi hanno instillato vergogna per crocifissi, precetti pasquali e feste religiose cristiane di cui è meglio parlar poco per non urtare la sensibilità degli allogeni, come fate a sopportare di DOVER parlare di zucche, streghe, zombie e paganesimo nel vostro munus docendi? Il potere vi ha indotto a rigettare il peso del catechisti ma vi beccate il peso dei commercianti vestiti da druidi.
RispondiEliminaPietro Ferrari su Fb
VIGILIA DI OGNISSANTI
RispondiElimina(Digiuno e astinenza)
Semplice.
Paramenti violacei.
I più illustri Martiri ebbero a Roma, fin dal IV secolo, le loro basiliche, ove ogni anno si celebrava solennemente l'anniversario della loro morte, cioè della loro nascita al Cielo. Si istituì allora una serie di Messe senza giorno prestabilito, per onorare quei Martiri che non essendo conosciuti, non erano particolarmente venerati. Allorquando fu introdotto il culto dei santi non Martiri, e il loro nome fu scritto nel Calendario ecclesiastico, queste Messe ebbero un carattere più universale. Così all'VIII secolo, il Sacramentario Gregoriano ricorda fra le Messe del «Comune» e senza data: «La Messa in onore di tutti i Santi». Fissata, nel secolo seguente, al 1° Novembre, questa Messa divenne quella della Festa di «Tutti i Santi», alla quale ci prepara la vigilia odierna. Da quanto si è detto, si comprende perché la Messa di oggi risulti composta d'estratti delle Messe del Comune dei Martiri.
SANTA MESSA
- Al Vangelo.
• Omelia di sant'Ambrogio vescovo.
Libero 5 su Luca, cap. 6, dopo l'inizio.
Fate bene attenzione a tutto, al modo in cui sale con i discepoli e discende alle folle. In che modo infatti la folla poteva vedere Cristo se non in basso? Non Lo segue sulle altezze, non sale ai vertici. Pertanto dove discende, trova gli infermi: sulle altezze infatti non ci possono essere infermi. Indi anche Matteo insegna che i debilitati furono sanati nei luoghi inferiori. Prima difatti va sanato ciascuno in modo che possa ascendere al monte pian piano con le forze che crescono; e quindi sana ciascuno nei luoghi inferiori, cioè, li richiama dalla lussuria, rimuove il danno della cecità. È sceso alle nostre ferite: affinché, con un certo uso ed abbondanza della sua natura, ci faccia essere compartecipi del regno dei cieli.
Beati voi poveri, perché vostro è il regno di Dio. San Luca pose soltanto quattro beatitudini del Signore, mentre san Matteo otto: ma in quelle otto ci stanno queste quattro, ed in queste quattro quelle otto. Questi infatti ha come abbracciato le quattro virtù cardinali: quello in quelle otto ha rivelato un numero mistico. Infatti molti Salmi hanno l'iscrizione "per l'ottava": e ricevi ordine di metterti in grado di partecipare in qualche modo a queste otto beatitudini. Come infatti l'ottava è la perfezione della nostra speranza, così l'ottava è la somma delle virtù.
Ma prima guardiamo a quelle che sono più grandi. Beati, disse, i poveri, perché vostro è il regno di Dio. Entrambi gli evangelisti posero questa beatitudine. Infatti è la prima in ordine, è una madre e la generazione delle virtù: poiché chi avrà disprezzato le cose del mondo, egli meriterà la vita eterna: né può alcuno meritare il regno dei cieli, che, oppresso dal desiderio del mondo, non ha la capacità di emergere.
https://tradidiaccepi.blogspot.com/2018/10/vigilia-di-ognissanti.html?m=1
L'inspiegabile apertura, avvenuta due giorni fa, della pesantissima Porta Santa del Santuario di Pompei (la cui porta era bloccata da mesi, senza che -malgrado vari tentativi- si riuscisse ad aprirla) fa tornare alla mente un episodio narrato da Giuseppe Flavio nel libro Sesto, capitolo V dell'opera intitolata "Guerre Giudaiche":
RispondiElimina... Durante la stessa festa (pentecoste) ... la porta orientale del tempio, quella che era di bronzo e assai massiccia, sì che la sera a fatica venti uomini riuscivano a chiuderla, e veniva sprangata con sbarre legate in ferro e aveva dei paletti che si conficcavano assai profondamente nella soglia costituita da un blocco tutto d'un pezzo, all'ora sesta della notte fu vista aprirsi da sola. Le guardie del santuario corsero a informare il comandante, che salì al tempio e a stento riuscì a farla richiudere. Non molti giorni dopo la festa, il ventuno del mese di Artemisio (aprile), apparve una visione miracolosa cui
si stenterebbe a prestar fede e in realtà, io credo che ciò che sto per raccontare potrebbe apparire una favola, se non avesse da una parte il sostegno dei testimoni oculari, dall'altra la conferma delle sventure che seguirono. Prima che il sole tramontasse, si videro in cielo su tutta la regione carri da guerra e schiere di armati che sbucavano dalle nuvole e circondavano le città. Inoltre, alla festa che si chiama la Pentecoste, i sacerdoti che erano entrati di notte nel tempio interno per celebrarvi i soliti riti riferirono di aver prima sentito una scossa e un colpo, e poi un insieme di voci che dicevano: “Da questo luogo noi ce ne andiamo”.
Chissà se la Santissima Vergine del Rosario, dopo aver fatto traballare più volte la corona della statua sopra il santuario, strappando il cavetto metallico riposizionato dai Vigili del fuoco chiamati appositamente, è entrata o è uscita...
Sarebbe un guaio se avesse deciso di andarsene da questa basilica pontificia.
Chi può dica a Burke (e agli altri vescovi cattolici) di
RispondiEliminaopporsi apertamente, fare finalmente la correctio formalis e rifiutare pubblicamente il documento finale del sinodo.
Non bisogna arrivare alla pubblicazione dell'esortazione. Deve essere fermata prima.
Non serviranno a nulla ulteriori dubia, conferenze, dichiarazioni dove non si denunciano apertamente gli impostori.
Siamo in guerra. Attendere per poi lamentarsi della confusione e dei danni è follia.
Attendere il prossimo conclave e intanto cercare di limitare i danni senza scontrarsi apertamente e senza cacciare gli impostori è la ricetta per il disastro.
Ora è la resa dei conti.
Anche i migliori...sono affetti dalla fissa modernista che va salvaguardata l'unità della Chiesa .... e la fede? Non viene prima la fede?
EliminaOppure sono sotto scacco.
@ Anonimo 13.30
RispondiEliminaPerfettamente d'accordo! Visti i precedenti meglio parare subito il colpo!
L' Esorcista Don Antonio Mattatelli parla di Halloween e di Padre Matteo D'Agnone che ha rovinato la festa al diavolo
RispondiEliminahttps://gloria.tv/video/zftgd4fJ6x2N6LEghSLp68QNS
Qualcuno conosce “il Miracolo di Hiroshima”?
RispondiEliminaFu nel 1945 che fu sganciata la bomba atomica su Hiroshima. La piccola comunità di gesuiti, situata in una canonica distante solo otto isolati dallo scoppio della bomba, rimase miracolosamente illesa insieme alla casa, mentre non scampò alcuna persona nel raggio di un chilometro e mezzo dal centro dellʼesplosione.
Per un giorno intero i quattro gesuiti furono avvolti in una specie di inferno di fuoco, di fumo e di radiazioni. Nessuno dei quattro Padri fu contaminato dalle radiazioni atomiche, e la loro casa era rimasta ancora in piedi, mentre tutte le altre case intorno furono distrutte e ridotte ad un cumulo di macerie incenerite. Nessuno dei duecento medici americani e giapponesi, seppero mai spiegare come mai, dopo trentatré anni dallo scoppio dellʼatomica, nessuno dei Padri gesuiti aveva mai sofferto o aveva riportato conseguenze da quella esplosione atomica e continuavano a vivere in ottima salute.
Interrogati, i Padri avevano sempre risposto: «Avevamo sempre recitato il Rosario tutti i giorni, per cui abbiamo concluso che la preghiera del Rosario fu più forte della bomba atomica».
Un miracolo simile avvenne anche a Nagasaki, la città cattolica del Giappone, dove viveva il 70% dei cattolici giapponesi. In questa città, vi era il convento francescano “Lugenzai no Sono” (Giardino dellʼImmacolata), fondato da San Massimiliano Kolbe. Con lo scoppio della bomba atomica, anche questo convento rimase illeso come accadde a Hiroshima con la casa dei Gesuiti.
Nel cuore di tutti quei Frati si vedeva lʼimmagine dellʼImmacolata. Tutti e ovunque portavano lʼimmagine di Lei e ovunque cantavano il canto soave di Fatima.