Ne stavo scrivendo indignata e anche esasperata dalla ossessiva pertinacia di troppi pseudo-pastori; ma trovo il tema efficacemente espresso su Stilum Curiae e lo riprendo di seguito. In calce un puntuale e puntuto commento di Diego Fusaro.
Romana Vulneratus Curia (RVC per amici, nemici e troll vari) ogni tanto esce dal suo splendido isolamento e getta un’occhiata alle cose del mondo, e, anche, a quelle della Chiesa. E allora si capisce perché la tentazione di tornare a rifugiarsi nel suo nido d’aquila spirituale è forte, più forte, irresistibile. Il commento che ci ha appena mandato, e che è un piacere condividere con gli Stilumcuriali, ne è un esempio lampante.
“Scusi dottore Tosatti, mi rendo conto che Stilum Curiae deve occuparsi di cose maggiori e questo “minor” potrebbe solo distrarre i suoi lettori, ma non vorrei pentirmi di non aver focalizzato ciò che ho appena letto sul quotidiano La Verità, in prima pagina di ieri (a firma di Adriano Scianca). Si tratta dell’ultima trovata dell’’Arcivescovo di Ferrara, Giancarlo Perego. Costui è quello che ha sostituito “opportunamente” S.E. mons Luigi Negri, il quale invece inopportunamente insegnava ancora la dottrina di San Pio X, invitava a evangelizzare e a credere in Gesù Cristo figlio di Dio, e persino chiedere la intercessione di Sua Madre Maria Santissima.
Costui – mons. Perego, intendo –, forse lo ricorderete, si è appena schierato con Arcigay e Arcilesbica contro l’eterosessualità, non solo, si è anche fatto conoscere inveendo contro il Governo attuale, reo di limitare il diritto d’asilo e quindi minare i fondamenti stessi della democrazia. Ebbene poiché tutto ciò gli era sembrato poco per manifestare i suoi sentimenti al cospetto del Papa, ha rilasciato un’intervista dove spiega che “Il meticciato è una realtà ineluttabile e una risposta alla crisi demografica italiana.(…) Se chiudiamo le nostre porte ai migranti, spariremo”.
Così spiega che servono migranti in Italia per cominciare una nuova storia. Bene, “costui” sembra essere un seguace del Segretario generale dell’ONU, Kofi Annan, più che un principe della Chiesa cattolica; come Kofi Annan è convinto che sia necessario attuare sincretismo religioso grazie alle immigrazioni di popoli con religioni diverse. Sembra proprio non aver capito nulla di quello che sta succedendo, al contrario esatto del suo illustre predecessore, Sua Eccellenza mons. Luigi Negri, che in proposito (e in molto di più) aveva invece capito tutto, e perciò è stato mandato rapidamente in pensione.
Ma leggendo le sue – di mons. Perego – dichiarazioni illuminanti mi son chiesto soprattutto se manderei da lui a dottrina i miei figli. Scommetto che la porpora cardinalizia gli arriverà a breve…” Pensavo di aver visto di tutto caro Tosatti, invece no!, il peggio deve ancora arrivare”. RVC
* * *
Senza tregua l'inesorabile propaganda di regime. (Ma Foa dov'è?)
In prima serata, da Fabio Fazio su Rai1, tutto bello, tutti sono felici e non ci sono problemi! Negli acquari di Fazio i pesci nuotano contenti. Nessuno sa niente delle rivolte... spaccio... violenze... machete in strada... stupri (Macerata... Rimini... la ragazza tedesca nel burrone... la cronaca quotidiana di violenze e aggressioni persino alle Forze dell'ordine) e questo modello Riace, basato su illegalità e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e della sostituzione etnica, diventa universale!
Scrive Diego Fusaro:
In prima serata nella trasmissione turbomondialista di Fabio Fazio il messaggio passato è forte e chiaro: il profilo interessante, l’unico all’altezza del nuovo ordine mondiale globalizzato, è quello del migrante. Che il capitale finge di voler accogliere e integrare (vedi Riace), e che in realtà è il nuovo profilo antropologico ideale dell’homo globalis senza cittadinanza e senza radicamento, schiavo ideale della mondializzazione infelice. La trasmissione, con il suo elogio della figura del migrante, era in pari tempo una velata accusa al cittadino italiano del ceto medio e della classe lavoratrice, reo di essere ancora radicato e cittadino, di “vivere al di sopra delle proprie possibilità”. L’obiettivo – ça va sans dire – non è rendere i migranti come noi, ma noi come i migranti: in mobilità perpetua (perché condannati all’erranza) e cittadini del mondo (perché privati di ogni cittadinanza). Stanno plasmando il nostro immaginario: “siate tutti migranti! Abbasso i radicamenti nazionali e la vecchia stabilità borghese-proletaria! Cogliete le chances della mondializzazione!”.
In prima serata nella trasmissione turbomondialista di Fabio Fazio il messaggio passato è forte e chiaro: il profilo interessante, l’unico all’altezza del nuovo ordine mondiale globalizzato, è quello del migrante. Che il capitale finge di voler accogliere e integrare (vedi Riace), e che in realtà è il nuovo profilo antropologico ideale dell’homo globalis senza cittadinanza e senza radicamento, schiavo ideale della mondializzazione infelice. La trasmissione, con il suo elogio della figura del migrante, era in pari tempo una velata accusa al cittadino italiano del ceto medio e della classe lavoratrice, reo di essere ancora radicato e cittadino, di “vivere al di sopra delle proprie possibilità”. L’obiettivo – ça va sans dire – non è rendere i migranti come noi, ma noi come i migranti: in mobilità perpetua (perché condannati all’erranza) e cittadini del mondo (perché privati di ogni cittadinanza). Stanno plasmando il nostro immaginario: “siate tutti migranti! Abbasso i radicamenti nazionali e la vecchia stabilità borghese-proletaria! Cogliete le chances della mondializzazione!”.
Consigliata lettura sul Corsera on line : Grillo, l'autismo e l'effetto Potemkin di Massimo Gramellini, della vignetta di quel poveraccio di Vauro sull'esito del voto in Trentino, stendo un pietoso velo, è dura uscire dalla stanza dei balocchi del'68.....
RispondiEliminaQueste le reazioni nelle loro pagine facebook alla bocciatura da parte della commissione UE della manovra economica del Governo italiano:
RispondiEliminaSalvini: "Noi andiamo avanti con il sorriso, ce lo chiedono gli italiani. Siamo convinti di essere nel giusto".
Di Maio: "È la prima manovra italiana che non piace alla UE. Non mi meraviglio: è la prima manovra italiana che viene scritta a Roma e non a Bruxelles! Con i danni che avevano fatto quelli di prima, non potevamo certo continuare con le loro politiche. Continueremo a raccontare alla Commissione Europea cosa vogliamo fare con rispetto. Ma altrettanto rispetto ci deve essere nei confronti del popolo italiano e del governo che oggi lo rappresenta.
E ora "qui di parrà la vostra nobilitate".
Il "vescovo" Perego a "La Croix":
RispondiElimina"Senza i migranti noi scompariremo".
Ovvero, l'esatto contrario della verità.
E adesso venite a dirmi che questo individuo va rispettato e bisogna essere seri e moderati.
Ma, soprattutto, venite a dirmi che siamo esagerati quando denunciamo il piano della distruzione degli italiani che si cela dietro l'immigrazionismo e che i primi servi di questo piano sono i preti.
Venite a dirmelo...
Quanto fa 2+2?
Di che colore è il cielo?
Che mese viene dopo marzo?
Di chi sono servi questi traditori?
Ecco, rispondete.
Massimo Viglione
@ Massimo Viglione: "Di chi sono servi questi traditori?": del diavolo, caro Massimo, del diavolo, poiché questa è sicuramente "L'ultima battaglia del diavolo" , come afferma il rev. Paul Kramer nel suo libro così intitolato. Forze diaboliche si sono impossessate dei governi e della ex Chiesa Cattolica, e vogliono sottomettere i popoli (in particolare il gregge di Cristo) al Regno di Lucifero; mal glie ne incoglierà, però, non appoena scenderà in campo l'Umile Ancella del Signore, che schiaccerà la testa al serpente infernale, ricacciandolo negli abissi infernali assieme a tutti i suoi collaboratori, celesti e terrestri (tra questi, in primis, falsi preti, vescovi, cardinali, papi).
RispondiEliminaE se non lo sapete si è appena schierato con il PD, facendo fondare un movimento politico di cattocomunisti qui a Ferrara.
RispondiElimina"Se chiudiamo le nostre porte ai migranti, spariremo".
RispondiEliminaBisognava ricordargli che se lui crede a ciò, pure aprendo le porte ai migranti spariremo, per il semplice fatto che il migrante mussulmano col cavolo che rinuncia alla propria fede. E se, da questo punto di vista, il futuro dell'Italia è divenire mussulmana, spariranno anche i mons. Perego perché nessuno più li manterrà a meno che... non si facciano loro per prima mussulmani per continuare a godere di vantaggi!
Vorrei conoscere, personalmente, chi vaglia le vocazioni dei sacerdoti.
RispondiElimina“Reputiamo grave e sconsiderato, oltre che non pertinente al suo ruolo – spiegano gli Insorgenti – il suo appello al meticciato (più propriamente sostituzione etnica) e a “iniziare una nuova storia con giovani provenienti da ogni dove”. Oltretutto proprio quando, come apprendiamo dalla stampa odierna, gli aborti, solo a Ferrara, sono quasi due al giorno”.
RispondiEliminaL’invito degli Insorgenti ai ferraresi è di unirsi alla protesta partecipando alla manifestazione ed esprimendo pubblicamente la propria opinione al riguardo, ritendo l’appello del vescovo “un grave insulto ai ferraresi, alla loro cultura, civiltà, tradizione e religione”.
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