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domenica 18 novembre 2018

Gerusalemme, la ‘colonizzazione’ israeliana degli immobili per cacciare palestinesi (e cristiani)

La vendita della casa di famiglia del guardiano (musulmano) delle chiavi del Santo Sepolcro conferma una tendenza crescente. Per un palestinese cedere l’immobile a un ebreo è considerato una vergogna e un tradimento. Per gli intermediari ebrei è un mezzo “pacifico” e “fantastico” per partecipare al conflitto territoriale. Un fenomeno che preoccupa anche leader cristiani. La condanna del vescovo greco-ortodosso: L’obiettivo è marginalizzare la presenza cristiana in Terra Santa.
Gerusalemme (AsiaNews) - La vendita anomala e misteriosa della casa del guardiano (un musulmano) delle chiavi del Santo Sepolcro a Gerusalemme, acquistata di recente da un ebreo israeliano, ha riaperto la ferita dei beni e delle proprietà immobiliari nella città santa. Adeeb Joudeh, discendente di una famiglia che dai tempi delle Crociate regola l’accesso al luogo più caro della cristianità, ha visto entrare ebrei israeliani nella casa. E a quanti chiedono spiegazioni, egli assicura di aver venduta la proprietà nel 2016 a un uomo di affari palestinese, non “al nemico”.

La “guerra immobiliare” è uno dei tanti conflitti che si consumano fra le comunità a Gerusalemme, centro della cristianità, luogo sacro per ebrei e musulmani, capitale contesa fra Israele e il futuro Stato di Palestina. Per un palestinese vendere la propria casa, una proprietà immobiliare o una sede commerciale al “nemico” ebreo è considerato alla stregua di “tradimento”. Ciononostante, alcune organizzazioni di coloni dedite al commercio immobiliare giurano di essere “subissate” di richieste di vendita di palestinesi che vogliono capitalizzare il denaro e andarsene all’estero.

Tornando alla vicenda iniziale, la notizia della vendita della casa ha fatto il giro di tutta la città e ha provocato sdegno e disonore, riaprendo ferite per quello che è considerato un tabù assoluto. “Siamo palestinesi che vivono sotto occupazione - ha dichiarato Adeeb Joudeh a L’Orient-Le Jour - vendere la mia casa a ebrei è una vergogna, non solo per la mia famiglia ma per tutti i palestinesi”.

Come sia stato possibile il passaggio di proprietà resta un mistero, mentre è ben chiara all’orizzonte la guerra degli immobili a Gerusalemme e in tutta la Palestina. Ogni singola vendita di un bene al di fuori della comunità è una ferita, perché - secondo la visione comune fra i palestinesi - il mantenimento delle proprietà è un “dovere sacro, sul piano politico e religioso”.

Secondo la legge palestinese, la vendita di terreni o immobili a israeliani è considerato un crimine passibile con la pena di morte, anche se il presidente Mahmoud Abbas dall’ascesa al potere nel 2004 non ha mai autorizzato esecuzioni di questo tipo. Tuttavia, a fronte delle enormi somme di denaro offere in molti casi da ebrei a palestinesi, Ramallah ha dovuto usare il pugno di ferro per cercare di stroncare un mercato pericoloso e riaffermare una volta di più - assieme ai leader religiosi musulmani - il divieto assoluto di vendita.

Se la “colonizzazione immobiliare” preoccupa i palestinesi, per gli ebrei israeliani essa rappresenta un mezzo “pacifico” per partecipare al conflitto territoriale in atto, pur a fronte di un processo “lento” e che “darà i suoi frutti nel lungo periodo”. La conferma arriva da Arieh King, direttore di una agenzia specializzata proprio nell’acquisto di beni di musulmani palestinesi, che poi vengono rivenduti a “nuovo coloni” ebraici.

“Non è che una questione di denaro” afferma l’immobiliarista, che usa a volte intermediari arabi per agevolare la compravendita. Ebreo ortodosso, egli confida che a volte ritarda la formalizzazione del contratto di acquisto per permettere alla famiglia palestinese che vende di fuggire all’estero, per evitare ritorsioni. Insieme alla vendita, spiega, diamo loro una mano per i documenti di espatrio “catturando due piccioni con una fava: compriamo case e facciamo in modo che un arabo lasci Israele. È fantastico”.

La questione delle proprietà preoccupa anche leader cristiani, come conferma la recente presa di posizione d i mons. Atallah Hanna, arcivescovo di Sebastia del patriarcato greco-ortodosso. Egli ha attaccato quanti accettano di vendere (o svendere) proprietà cristiane - e musulmane - in Palestina, affermando che i beni sono sotto attacco con l’obiettivo di “marginalizzare” la presenza cristiana in Terra Santa. “Quanti vendono le loro proprietà - ha aggiunto il vescovo - stanno cercando di svalutare la nostra presenza storica in questa terra santa”.  

19 commenti:

  1. Lezioni storiche da tenere a mente, che CI RIGUARDANO MOLTO DA VICINO:

    "...Ogni singola vendita di un bene al di fuori della comunità è una ferita, perché - secondo la visione comune fra i palestinesi - il mantenimento delle proprietà è un “dovere sacro, sul piano politico e religioso”..."

    "...La questione delle proprietà preoccupa anche leader cristiani, come conferma la recente presa di posizione d i mons. Atallah Hanna, arcivescovo di Sebastia del patriarcato greco-ortodosso. Egli ha attaccato quanti accettano di vendere (o svendere) proprietà cristiane - e musulmane - in Palestina, affermando che i beni sono sotto attacco con l’obiettivo di “marginalizzare” la presenza cristiana in Terra Santa. “Quanti vendono le loro proprietà - ha aggiunto il vescovo - stanno cercando di svalutare la nostra presenza storica in questa terra santa”."

    LA GRECIA INSEGNA. L'Inghilterra anche. La UE si è lasciata espropriare, VOLUTAMENTE 'marginalizzando la presenza degli europei in Europa'.

    "...il mantenimento delle proprietà è un “dovere sacro, sul piano politico e religioso”

    il mantenimento delle proprietà

    è un “dovere sacro

    sul piano politico

    e religioso”

    e religioso”

    e religioso”

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  2. Attacco frontale all'Italia : https://gloria.tv/article/7rcXE7CGktn7DNBhZwN9a7p7j

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  3. https://www.lifesitenews.com/opinion/what-catholics-can-do-whove-lost-faith-in-their-bishops-and-even-the-pope

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  4. Lorenzo Fontana:
    ...e mentre qualcuno, nel nostro Paese, vorrebbe eliminare i simboli del Natale, nel mondo, e nel silenzio, i cristiani continuano a morire

    http://www.ilgiornale.it/news/mondo/strage-cristiani-repubblica-centrafricana-pi-40-morti-1603487.html

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  5. L'abolizione, in alcuni istituti, delle recite natalizie per rispetto delle «altre culture religiose», oltre che essere demenziale, denota un'ignoranza vertiginosa. Se infatti esiste una cultura del rispetto altrui e, soprattutto, della persona umana in quanto tale, è proprio grazie alla lezione impartita all'umanità da quel Bambino festeggiato il 25 dicembre. A Natale fate un'opera buona: regalate libri di storia a certi dirigenti scolastici. Ne hanno disperato bisogno.
    Giuliano Guzzo

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  6. Uno legge il titolo, e pensa: "la scoperta dell'acqua calda". O anche: "Bonjour, vi siete svegliati dall'infatuazione ?"

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  7. ""il mantenimento delle proprietà è un dovere sacro sia sul piano politico che religioso"" : figurarsi il mantenimento del Depositum Fidei!

    Eppure il Segretariato per la promozione della Unità dei Cristiani ha fatto un "Memorandum di Intesa" con i soliti noti e poi e poi....

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  8. Da sempre, nel silenzio generale, i giudei in Terra Santa minacciano e perseguitano anche i Cattolici. Chiese attaccate, statue della S. Vergine distrutte a colpi di armi da fuoco (come facevano i repubblicani nella guerra civile spagnola), partecipanti a processioni insultati, frati francescani aggrediti. Le guide turistiche sconsigliano i pellegrini dall'entrare nei quartieri ebraici ortodossi, si rischia troppo. Nella città vecchia le autorità sioniste fanno di tutto per scacciare, legalmente o più frequentemente illegalmente, le istituzioni e le associazioni cristiane. Ma "loro" sono "i fratelli maggiori" (non miei, ça va sans dire) e poi l'entità sionista è l' "unica democrazia del medio oriente" (menzogna spudorata, basti pensare al Libano). "Loro" possono tutto, bombardare Gaza, sradicare ulivi dei palestinesi in Cisgiordania ed espropriarne la terra, rubare l'acqua del Giordano, uccidere scienziati e alti ufficiali in Iran, finanziare e armare i jihadisti islamici in Siria che massacrano civili e cristiani. Così è, se vi pare.

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  9. Silente,
    sono i “Padroni del discorso”, che stan riscrivendo la nostra Storia, sec.il principio orwelliano che chi domina il presente, controlla il passato e determina il futuro.
    Ma se poco poco, anche nel piccolo, fai notare che certi “assiomi “ storici o sociali o anche biologici sono fasulli e creati appunto dai “Padroni del discorso”, vieni immediatamente silenziato, anche da “amici”.

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  10. Già, cara Rosa. Ma sono convinto che non sarà così per sempre. Prima o poi, il vento cambierà.

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  11. Cher Silente, vous tenez là des propos "inqualifiables", comme disait, il n'y a pas si longtemps, je ne sais plus quel professeur de métaphysique (?) de Perugia… Faites attention à ce que vous dites !

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  12. L'ebreo ortodosso immobiliarista che dice : "Insieme alla vendita... diamo loro una mano per i documenti di espatrio “catturando due piccioni con una fava: compriamo case e facciamo in modo che un arabo lasci Israele. È fantastico”, è come la maggior parte dei suoi correligionari: tutto intento ai beni della terra, Israele, soldi, intrallazzi.
    Non vorrei essere al suo posto quando però alla fine dovrà anche lui, come si dice popolarmente, 'tirare le cuoia'. Perché ovviamente neppure lui scamperà alla sorte di tutti i mortali, e Israele sarà costretto anche lui a lasciarlo per sempre. Qualcosa mi dice che sarà meno entusiasta.
    Preghiamo per questi poveri ciechi.

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  13. Tutte manovre per il terzo tempio?

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  14. Dal 'muro del pianto del tempio' che poi tale non è, è comunque uscito un serpente vivo e secondo la religione ebraica è segno che l'arrivo del Messia è vicino, fa il paio coi pesci vivi trovati nel Mar morto e le nuove scoperte archeologiche a Gerusalemme. Libro assolutamente da leggere 'Gerusalemme città senza dio' di Paola Caridi, illuminante assai.

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  15. Fuori tema , senza il timor di Dio19 novembre, 2018 18:52

    La Finocchiaro ai bimbi in Rai: ​"Gli uomini sono pezzi di m..."
    http://www.ilgiornale.it/news/spettacoli/finocchiaro-ai-bimbi-rai-uomini-sono-pezzi-m-1604239.html

    RAI, non avrai i miei soldi per mandarmi all'Inferno
    Silvana De Mari
    http://www.lanuovabq.it/it/rai-non-avrai-i-miei-soldi-per-mandarmi-allinferno

    La Rai e' stata trasformata in una filiale di Novella2000 , oltre ai giochetti scemi e ai salotti e salottini non si va . I bambini ? Chi inventa programmi adatti a loro ? E' il nuovo linguaggio dei cosiddetti comici ,specie delle reti prima di Berlusconi che per la legge dei vasi comunicanti ritrovi in tutte le reti . Perfino i programmi di cucina sono da visionare prima . Cosa guarda , cosa legge , chi tutela il medicochirurgo prestato alla politica ?

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  16. Non c'entra per niente19 novembre, 2018 18:56

    P.S. Non ho mai capito perche' una donna studia da architetto per andare poi a fare l'insegnante , un'altra donna studia da biologa per finire a fare la Preside di una scuola , un uomo studia da medicochirurgo per andare a fare il politico , un altro uomo laureato in scienze politiche e' finito alle belle arti...mah !

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  17. Post P.S.
    Ho appena visto E partecipato al Rosario su Tele Padre Pio e non capisco...... e' piu' forte di me .
    Non capisco perche' queste televisioni ( Telepace , sat2000 , telepadrePio) mostrino il frate o le suore o il Sacerdote che recitano il Rosario guardando nella telecamera .
    Si sta pregando ? Sì .
    Chi si prega , la santa telecamera ?
    INSEGNAMI , perdincibacco !
    Insegnami a pregare recitando il Rosario in ginocchio
    (chi puo' ), con la corona tra le mani e gli occhi , tutti gli occhi , del frate , della suora e dei fedeli , rivolti al quadro della Madonna di Pompei !
    Aiutami ad infervorarmi d'amore e di gratitudine per la Madre di Dio !
    Macchedevoguardare la faccia del frate ?

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  18. Da RadioMaria ore 15:00 : " Abbiamo trasmesso la Coroncina alla Divina Misericordia . Ascoltate RadioMaria una radio cristiana ".
    Ma non era una radio cattolica ?

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  19. https://www.lpj.org/il-patriarcato-latino-si-oppone-allappropriazione-delle-sue-terre-nella-valle-del-giordano-settentrionale-parte-autorita-militari-israeliane/?lang=it

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