Le critiche più puntali ed efficaci a certe aberrazioni della politica e della cultura attuali vengono paradossalmente da un nuovo italiano, ma di quelli veri, com'è Magdi Cristiano Allam.
Ricevo da un lettore: "La congolese che nel nostro paese si permette una cosa del genere, cioè di creare un partito separatista e che ha tutte le caratteristiche per essere definito un partito razzista. Tutto questo in uno stato che non è il suo! Ringraziamo sempre il PD e il sig. Letta. Se ne avessimo fondato uno noi di partito cui possono avere accesso solo i bianchi?"
Ricevo da un lettore: "La congolese che nel nostro paese si permette una cosa del genere, cioè di creare un partito separatista e che ha tutte le caratteristiche per essere definito un partito razzista. Tutto questo in uno stato che non è il suo! Ringraziamo sempre il PD e il sig. Letta. Se ne avessimo fondato uno noi di partito cui possono avere accesso solo i bianchi?"
L’annuncio della nascita di un “partito degli africani” in Italia deve farci seriamente riflettere sulla sostanza della nostra identità nazionale, sulla tenuta del nostro stato di diritto e sul futuro della nostra democrazia. Il fulcro della questione è: possiamo concepire un’identità nazionale duplice o plurima, dove il singolo cittadino identifica se stesso contemporaneamente come italiano e come congolese? Può il nostro stato di diritto accogliere al suo interno doppi o multipli binari giuridici al fine di legittimare istanze giuridiche diverse che esprimono ambiti religiosi, culturali e sociali diversi? Può la nostra democrazia caratterizzarsi non più sul confronto dialettico tra idee che rappresentano gli italiani, ma sullo scontro di interessi strategici tra persone che difendono religioni, etnie o nazionalità diverse?
È stata Cécile Kyenge, l’ex Ministro per l’Integrazione nel Governo di Enrico Letta dal 28 aprile 2013 al 22 febbraio 2014, attuale europarlamentare del Partito Democratico, a formalizzare a Modena lo scorso 9 e 10 novembre la costituzione di “Afroitalian Power Initiative”, letteralmente “Iniziativa per il Potere Afro-italiano”, che ambisce ad essere il partito degli africani con cittadinanza italiana.
Ecco come si presenta ufficialmente: “Afroitalian Power Initiative”(API) è un percorso di rafforzamento economico e politico della Diaspora Africana in Italia. Si pone il doppio obiettivo di rafforzare la partecipazione della diaspora alla cooperazione, e di costruire un quadro partecipativo che consenta alla stessa diaspora di affermare la propria cittadinanza in Italia, in Europa. Al centro del percorso, la necessità di passare dall’assistenzialismo al protagonismo, che si concretizza nelle iniziative economiche e politiche degli afro-italiani. Perciò API prevede “ImpresAfrica”, una rassegna delle impese afro-italiane, e “Afro-italiani in Movimento”, un’iniziativa politica di autoaffermazione. In un momento in cui assistiamo alla crescita dell’afrofobia e alla marginalizzazione delle iniziative degli afro-italiani in Italia, Afroitalian Power Initiative vuole rianimare gli attori sociali afro-italiani per il bene dell’Italia”.
Secondo la Kyenge il suo progetto nasce "per rafforzare le iniziative e la dignità degli italiani di origine africana". A suo avviso "più sono forti le comunità, più sono tutelate le diversità, più si pratica la multiculturalità, più la società si rafforza e quindi più forte è l'Italia. Solo con il riconoscimento delle diverse culture si pratica vera coesione sociale". Sempre secondo la Kyenge la sua iniziativa “arriva in un momento in cui assistiamo alla crescita dell'afrofobia e alla marginalizzazione delle iniziative degli afro-italiani. Viviamo un periodo storico in cui il rispetto della nostra identità e dei nostri diritti sono costantemente messi a repentaglio: c'è chi vuole impedire ai nostri figli di usufruire dei servizi scolastici, c'è chi discrimina per il colore della pelle, c'è chi impedisce di vivere da persone libere". A suo avviso “AfroItalian Power Initiative serve per raccontare una storia diversa: una storia fatta di partecipazione e orgoglio", per "riscattare e rianimare gli attori sociali afro-italiani per il bene dell'Italia".
Avevo personalmente criticato la Kyenge quando assunse la carica di Ministro per l’Integrazione perché per la prima volta nella storia della Repubblica fu designato un ministro che non si sente del tutto italiano e che non intende neppure diventarlo, concependosi come depositario di una doppia identità nazionale, italo-congolese, sostenendo candidamente di appartenere a due Paesi e a due culture.
Nell'assumere il suo incarico, il 28 aprile 2013 al Quirinale, la Kyenge aveva pronunciato la formula rituale: «Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell'interesse esclusivo della nazione».
Ma nella sua prima conferenza stampa da ministro, la Kyenge disse: «Sono italo-congolese e, tengo a sottolinearlo, sono italo-congolese perché appartengo a due culture, a due Paesi che sono dentro di me e non potrei essere interamente italiana, non potrei essere interamente congolese, ciò giustifica anche la mia doppia identità, ciò giustifica ciò che io mi porto dietro. Questa è la prima cosa con cui io vorrei essere definita».
All’epoca chiesi le dimissioni della Kyenge per aver tradito il giuramento costituzionale di «esercitare le mie funzioni nell'interesse esclusivo della nazione» e denunciai la Kyenge di manifestare un razzismo nei confronti degli italiani.
Da Ministro per l’Integrazione la Kyenge operò per promuovere una società meticcia, per affermare l’ideologia del multiculturalismo, anteponendo le rivendicazioni degli immigrati rispetto alle necessità degli italiani, sostenendo l’adozione dello “ius soli” al posto dello “ius sanguinis” nella concessione della cittadinanza agli stranieri, si espresse a favore dell’abolizione del reato di clandestinità, della chiusura dei Cie (Centri di identificazione e di espulsione) e sostenne la regolarizzazione dei clandestini e l'accoglienza incondizionata degli immigrati perché sarebbero solo una risorsa e mai e poi mai un problema, infine la più ampia estensione del diritto all'asilo politico.
Cari amici, la presenza di un “partito degli africani” rappresenta una seria minaccia alla nostra identità nazionale, al nostro stato di diritto e alla nostra democrazia. Che cosa accadrà quando contemporaneamente ci saranno il “Partito islamico”, il “Partito dei cinesi” e perché no anche il “Partito degli italiani da almeno cento anni”? Facciamo sentire il nostro dissenso ora. Prima che sia troppo tardi.
Magdi Cristiano Allam
La nave Aquarius di Sos Mediterranée e di Medici Senza Frontiere è di nuovo nella bufera. E stavolta non per la destinazione finale dei migranti, ma per un'inchiesta della procura di Catania. L'ennesima aperta dai procuratori siciliani ai danni delle Ong del Mediterraneo. Ma stavolta le contestazioni sono gravi: l'accusa è quella di smaltimento illegale di rifiuti pericolosi e a rischio infettivo. Mica bazzecole.
RispondiEliminaSecondo i pm, Msf e due agenti marittimi avrebbero scaricato in maniera non differenziata scarti "speciali" nei porti italiani trattandoli come rifiuti urbani. L'operazione, chiamata "Borderless", ha fatto scattare il sequestro preventivo dell'imbarcazione (che però al momento si trova a Marsiglia) e di 460mila euro, atti convalidati dal Gip di Catania. A finire nel registro degli indagati sono 24 persone su cui pende l'accusa di aver "sistematicamente condiviso, pianificato ed eseguito un progetto di illegale smaltimento di un ingente quantitativo di rifiuti pericolosi a rischio infettivo, sanitari e non, derivanti dalle attività di soccorso dei migranti a bordo della Vos Prudence e dell'Aquarius e conferiti in modo indifferenziato, unitamente ai rifiuti solidi urbani, in occasione di scali tecnici e sbarco dei migranti". I fatti risalgono a due periodi: per quanto riguarda la Vos Prudence si va da marzo 2017 a luglio 2017; mentre per la Aquarius dal gennaio 2017 al maggio 2018.
Non si tratta di cosa di poco conto. Secondo la procura infatti la Ong avrebbe scaricato "indumenti contaminati indossati dagli extracomunicari", ma anche scarti alimentari e rifiuti sanitari infettivi. Tutti oggetti che venivano utilizzati a bordo della Aquarius per assicurare l'assistenza medica ai migranti. Come fa sapere la procura di Catania nel corso delle indagini, sono state effettuate "intercettazioni telefoniche, telematiche, ambientali e video" ed è stata fatta "l'analisi di documentazione marittima, sanitaria e commerciale relativa ai citati sbarchi e gli scali tecnici delle navi Ong produttrici di rifiuti".
La Guardia di Finanza e la Polizia, coordinate dalla procura catanese, avrebbero accertato lo smaltimento illecito di qualcosa come 24mila kg di rifiuti in 44 diverse occasioni, 37 sbarchi dell'Aquarius e 7 della nave Vos Prudence. I porti coinvolti sono undici, tutti nel Sud Italia. Si va da Trapani a Messina, passando da Pozzallo Augusta e Catania per la Sicilia; Napoli e Salerno in Campania; Brinsisi in Puglia; e poi i porti calabresi di Vibo Valentia, Reggio Calabria e Corigliano Calabro. Secondo i pm, le operazione di smaltimento non corrette avrebbero procurato "un risparmio di costi per la Ong per un profitto parti a 460mila euro".
http://m.ilgiornale.it/news/2018/11/20/scaricava-in-italia-rifiuti-infetti-dei-migranti-sequestrata-la-nave-o/1604469/
“Andreotti era al corrente del piano contro l’Italia e tentò di opporvisi, fin che potè” …
RispondiEliminaItalia, potenza scomoda: dovevamo morire, ecco come
https://www.maurizioblondet.it/italia-potenza-scomoda-dovevamo-morire-ecco-come/
Da quinta potenza mondiale a prossimo Venezuela ?
http://www.lanuovabq.it/it/venezuela-un-lager-a-cielo-aperto-dove-la-fame-e-unarma
A mio avviso, alla Kyenge si dovrebbe togliere la cittadinanza italiana.
RispondiEliminaNon ha fatto nulla per l'Italia, ma solo remato contro.
Perché dovremmo continuare a tenerci una serpe in seno?
Attenzione pero' a non cascare in queste trappole.
RispondiEliminaQuesto screenshot, che gira per facebook, e' tratto da la "gazzettadellasera" un sito web satirico e/o provocatorio, al fine di provocare queste (giuste) reazioni.
Quando si postano dei "tweet" è sempre meglio verificare sul profilo ufficiale della persona in questione. Si può verificare se è presente la data, altrimenti c'e' odore di "fake". Questo per amor di verita' e per non lasciarci abbindolare dai provocatori di turno.
Piero
Scabbia, Hiv, meningite, sifilide e infezioni del tratto respiratorio come la tubercolosi. A bordo delle navi “Aquarius” e “Vos Prudence” l’allerta era massima.
RispondiEliminaIndagati i membri di Medici senza frontiere. Scaricavano in Italia i vestiti infetti dei migranti malati senza segnalarne mai la pericolosità. Le carte dell'inchiesta.
http://m.ilgiornale.it/news/2018/11/20/sui-vestiti-smaltiti-da-aquarius-infezioni-di-meningite-hiv-tbc/1604477/
Quel tweet (di cui all'immagine) non dice niente di diverso da quanto già ripetutamente dichiarato dalla Kyenge...
RispondiEliminaUomini e donne sono diversi. Con caratteristiche fisiche e sensibilità diverse. Ciascuno/a adatto/a ad un certo tipo di compiti e non ad altri, pur potendo aiutarsi reciprocamente.
RispondiEliminaIn nome di una uguaglianza, tra uomini e donne, che non c'è, si sono sforati i confini; come si sono sforati, in nome dell'uguaglianza, i confini tra ignoranti ed istruiti, tra educati ed ineducati ( leggere intervista a M. Veneziani riportata in parte in un commento).
L'intelletto è dono dello Spirito Santo. Non viene distribuito in nessuna mensa, nè assegnato con nessuna laurea, nè mestiere o professione alcuna lo garantisce, nessun documento lo certifica neanche un doppio o triplo o quadruplo passaporto. Anzi. Questo dono dello Spirito Santo chi lo riceve lo riceve, chi non lo riceve, non lo riceve.
Chiedo a tutti di pregare per i cristiani in Pakistan, poiché tutti gli istituti cristiani sono stati avvertiti di possibili attacchi terroristici contro di loro a causa del caso di AsiaBibi. La situazione sembra allarmante. Il Capo di Giustizia ha chiesto di aumentare la sicurezza nel paese, in particolare per le chiese, le scuole cristiane e gli istituti cristiani.
RispondiEliminaCit. Zarish Neno
Ho trovato questo
RispondiEliminahttps://www.interris.it/religioni/la-polizia-ai-cristiani--siete-in-pericolo
@ Piero
RispondiEliminaPiù di un decennio fa una mia amica, che dopo il lavoro aiutava in un ambulatorio gestito dai gesuiti a Roma, mi diceva che una parte considerevole delle persone che venivano dai climi caldi aveva la tubercolosi. Non sono notizie false, sono realtà sedimentate parte ormai del sapere nazional-popolare.
P.S. L'amica di cui sopra, cattolica, buona famiglia, laureata con tutti i pezzi di carta a corona, funzionario sul posto di lavoro, padrona di sè, non allarmista, nè schizzinosa.
Come già detto da Piero in un precedente commento, io ho trovato anche questa notizia: https://www.leggo.it/politica/news/cecile_kyenge_contro_natale_bufala-4118240.html. Non per difendere la Kyenge - il PD e la sinistra sono lontani anni luce dal mio modo di pensarla, politicamente parlando, perché ritengo il comunismo mistificatore della realtà e della Verità (volutamente scritto maiuscolo, visto a chi mi sto riferendo) -, ma solo per non cadere nella trappola di eventuali notizie false. Poi, il pensiero della Kyenge non lo conosco, per cui non mi esprimo in merito. Se così fosse, sarebbe l'ennesima grave dimostrazione che in Italia ormai si sono praticamente perse le radici cristiane e cattoliche!
RispondiElimina@ Anonimo
RispondiElimina20 novembre 2018 11:18
Preghiamo, così come siamo, alla spicciolata.
La gerarchia cattolica, rappresentata dalle tre scimmie, non è informata dei fatti.
@mic:
RispondiEliminanon faccio fatica a crederlo, ma cosi' si da' semplicemente adito alle speculazioni degli anticlericali e dei buonisti immigrazionisti euroinomani.
Nostro Signore ci ha raccomandati di essere anche prudenti come serpenti, per cui ritengo che pubblicare *QUELLO* screenshot possa rendere meno credibile tutto quello che di buono viene detto qui (e altrove).
Cmq non credo che quelli siano tanto ingenui da dirlo apertamente, infatti mandano avanti le maestre de' sinistra a fare queste cose (come in effetti si è visto, anche recentemente).
Non potrebbero speculare sul senso di colpa cattolico occidentale altrimenti.
@irina: non capisco perchè mi dici questo. Non ho mai dubitato che insieme ai "migranti" arrivino un sacco di malattie pericolose che sul suolo italiano avevamo debellato o, per lo meno, tenuto sotto controllo. Tra queste c'era pure la malaria, contratta da una bambina in ospedale (mi sembra l'anno scorso).
Forse mi confondi con un altro.
Piero
@Piero
RispondiElimina20 novembre 2018 10:10
L'ho scritto perché, fatta salva la prudenza alla quale il commento invita, ora esiste un sapere diffuso che chiunque è in grado di diffondere, di ripetere, senza essere necessariamente un provocatore.
OT
RispondiEliminahttps://www.maurizioblondet.it/italia-potenza-scomoda-dovevamo-morire-ecco-come/
Italia, potenza scomoda: dovevamo morire, ecco come
Maurizio Blondet 20 novembre 2018 19 commenti
“Andreotti era al corrente del piano contro l’Italia e tentò di opporvisi, fin che potè
https://www.youtube.com/watch?v=5lPGzvfnI9M&feature=youtu.be
RispondiEliminaIntervista a Nino Galloni.
LETTA ha mandato la marina militare italiana a imbarcare africani fin sulle coste della Libia per portarli in Italia.Un giorno quando si studierà questo disastro annunciato il suo nome ,insieme a quello di altri politici e di alcuni ecclesiastici,brillerà nella storia come esempio insuperabile di autolesionismo e tradimento.
RispondiEliminaPer noi addetti ai lavori la storia è nota. Non appena Emmanuel Macron si è accorto che il nuovo governo Conte, sbrindellato e in parte incompetente, non era più disposto a prostituirsi, scambiando “flessibilità” con accettazione supina di tutti gli immigrati prevenienti dalla filiera “criminali africani-scafisti libici-Ong occidentali”, come avevano fatto Emma Bonino e Matteo Renzi, questo governo è diventato un nemico. “Hotspot” nel linguaggio degli euro burocrati significa “campo di concentramento”. Volevano trasformare la Sicilia in una seconda Turchia, senza però pagare la stessa tangente (6 mld €) riconosciuta allo stato canaglia turco. Oltretutto, in questi anni noi abbiamo ottenuto non del cash ma l’autorizzazione ad auto indebitarci. Pare incredibile, ma è così: autorizzati a fare debito a nostro carico (sic!) per prendere 700.000 migranti. Aver rifiutato questo ricatto è stato di per sé il vero cambiamento. Questa è la mossa che ci ha messo fuori dalla cupola europea. Potevamo scrivere, anziché 2,4, 1,6: sarebbe stata la stessa cosa. I liberti non devono avere iniziative, solo ubbidire, punto. (N. Porro)
RispondiEliminaIl “livello della popolazione complessiva” di cui parla l’ONU, è da tempo sotto il limite del rimpiazzo generazionale ( in parole povere: il popolo italiano si sta estinguendo) grazie alla banda Pannella, all’allora Partito Comunista di Enrico Berlinguer che si fece carico dell’iter parlamentare per arrivare alla legge 194, e all’ONU che ha promosso ovunque nel mondo contraccezione ed aborto di massa.
RispondiEliminaDa un protocollo ufficiale dell’ONU: “ L’Italia avrebbe bisogno di un flusso migratorio annuale tre volte superiore a quello degli ultimi cinque anni per mantenere costante il livello della popolazione complessiva” (99)
https://www.riscossacristiana.it/immigrazione-di-massa-uninvasione-pianificata-dal-nuovo-ordine-mondiale-ottava-puntata-di-mdg/
http://www.secoloditalia.it/2018/11/enea-e-dante-sono-migranti-il-libro-dellonu-che-fa-propaganda-a-scuola/
RispondiElimina’indottrinamento arriva da un libro dell’Onu che verrà diffuso anche nelle scuole. Si intitola Anche Superman era un rifugiato, edito da Piemme, curato dalla scrittrice e attivista pro Ius Soli Igiaba Scego e dall’Unchr, l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati. La prefazione è di Carlotta Sami, portavoce italiana dell’agenzia Onu. Lo apprendiamo dalla Verità. Il lavaggio del cervello passa come un rullo compressore sui fumetti, sui padri nobili delle nostre lettere, sui miti e gli eroi dell’epica classica. Nel volume si leggono cose ridicole ma pericolose che tra i banchi potrebbero avere facile presa. Un piano subdolo. Si legge nel libro, come anticipato dal quotidiano di Belpietro: «Possiamo cominciare a sgretolare queste comuni paure come farebbe Superman. Prendendo in mano le nostre vite, compiendo azioni coraggiose eppure semplici come quelle di scambiare qualche parola con un rifugiato, una rifugiata, e i loro bambini, cucinare qualcosa insieme, disegnare, scrivere o giocare insieme ai giardinetti». Ancora propaganda pro accoglienza ricordando che anche Enea era un migrante giunto in Italia su un barcone, che Dante Alighieri è stato, a modo suo, un profugo, e che lo stesso si può dire appunto di Superman, originario del pianeta Krypton. Che voli pindarici…
I migranti? «Pittori, musicisti atleti…»
SOTTOMESSI AL QATAR
RispondiElimina«In particolare, con il riferimento “ai prossimi mondiali di calcio” e “alle riforme in tema di diritti dei lavoratori stranieri”, Mattarella è andato in soccorso di “Sua Altezza” impegnato nel tentativo di ripulire l’immagine di Doha dall’onta delle condizioni di schiavitù in cui continuano a gravare le migliaia di asiatici, africani e mediorientali impiegati nella costruzione degli stadi dove si terrà la competizione sportiva prevista tra quattro anni. Mattarella naturalmente si è ben guardato dal fare il benché minimo accenno alla questione dei diritti umani, dal momento che la repressione dell’opposizione interna ad opera del regime degli Al Thani non è contemplata dagli “orizzonti ampi e profondi” che attendono “l’amicizia tra il Qatar e l’Italia”.
Nessun riferimento neppure alla questione del finanziamento al terrorismo internazionale e ai gruppi estremisti legati alla Fratellanza Musulmana. Ed è qui che la "colonizzazione dolce" produrrà i suoi frutti amari. L’esenzione da attacchi terroristici non ci risparmierà infatti dall’avanzata dell’agenda islamista promossa ardentemente anche in territorio italiano, grazie al sostegno finanziario di Doha, dalle organizzazioni, dagli imam e dalle moschee (illegali e non) della Fratellanza Musulmana, a cui fa capo la maggioranza dei membri della comunità islamica in Italia. Pecunia non olet, lo abbiamo capito. Ma il disinvolto utilizzo della leva economica da parte del Qatar non è altro che un’arma finalizzata alla progressiva conquista ad opera dell’Islam politico incarnato dalla Fratellanza Musulmana.»
http://www.lanuovabq.it/it/quanti-onori-al-qatar-per-la-colonizzazione-dolce
http://blog.ilgiornale.it/indini/2018/11/20/gli-orrori-degli-immigrati/
RispondiEliminaQuando in redazione sono stati chiari i numeri della portata dell’orrore perpetrato dalle gang islamiche negli ultimi quindici anni, è stato chiaro che bisognava andare fin nel cuore dell’Inghilterra per raccontare da vicino un dramma che, a mio avviso, è un campanello d’allarme per tutta l’Europa. Quello che per la prossima settimana gli Occhi della Guerra racconteranno, con un reportage a puntate firmato da Eugenia Fiore, è il viaggio in un abisso fatto di violenze, torture e stupri che, a ben guardarli, non sono una novità per quei Paesi (come anche l’Italia) che hanno ospitato centinaia di migliaia di immigrati senza mai ospitarli davvero. Un orrore che riecheggia gli stupri di Pamela Mastropietro a Macerata e Desirée Mariottini a Roma o le molestie sessuali della notte del Capodanno 2016 a Colonia.
.....
È ASSOLUTAMENTE VERGOGNOSO e soprattutto pericoloso, un messaggio di disgregazione sociale, esempio lampante che la famosa integrazione, NON ESISTE o comunque è impossibile dinnanzi a certi soggetti.
RispondiEliminaL’obiettivo della Kyenge, una delle tante “donne” di Soros, è fomentare la rabbia, l’odio, portando alla contrapposizione i cittadini autoctoni con quelli d’importazione. Uno stato in guerra civile, nel quale le forze sorosiane sguazzerebbero felici, imponendo quella dittatura globalista che auspicano da sempre, possibile solo in caso di gravi disordini.
Se riempiamo l’Italia di sbandati che manteniamo togliendo risorse al welfare dei cittadini contribuenti, lentamente creiamo un clima di rancore e diffidenza, se poi a questi senza patria, concediamo il diritto di voto, portandoli nelle stanze del potere, quel rancore diverrà rabbia e subito dopo guerra!
A questo punto, interviene il mondo sorosiano, il potere sovranazionale che impone la sua legge per sedare gli scontri.
Cittadini autoctoni e feccia importata, si trovano così nelle medesime condizioni di massa incivile, senza valori, idee, capacità di ribellione.
È il cosiddetto PIANO KALERGI che lentamente diventa realtà.
Non voglio andare fino ai protocolli dei Savi di Sion, alla volontà sionista di dominare il mondo ma posso affermare che il complottismo, spesso ci azzecca e teorie che paiono folli, non sono poi così distanti dalla nostra sciagurata realtà. Si parte con un’apparentemente innocuo partitello che negli intenti, vorrebbe lottare contro le discriminazioni anche se quali sarebbero non lo si è ancora capito, la via verso lo scontro etnico è dietro l’angolo.
Da una parte gli africani che PRETENDONO più diritti degli stessi italiani, dall’altra TUTTI NOI, accusati di essere razzisti schifosi.
Tutto questo, non porterà a nulla di buono.
https://davidegerbino.blogspot.com/2018/11/ilpartitodegliafricani.html
http://www.occhidellaguerra.it/partito-islamico-donne/
RispondiEliminaMa vi sono le leggi nazionali. Cos'hanno fatto per evitare o arginare il fenomeno?
Schiena dritta!
Gustavo Roll predisse che nel 2020 il 60% della popolazione italiana sarebbe stato di colore, speriamo di no, cmq. berlusca pastracchia con l'eminenza grigia x far cadere il governo e rimettere i graditi a Berparis e farci schiattare come i greci, il sudeuropa ai sudici di ogni razza e colore, i nordici non li vogliono più.......attenzione Blondet minaccia di chiudere il blog......
RispondiEliminaBlondet non minaccia di chiudere il blog. Ha chiuso i commenti perché riconosce quanto sia improbo l'impegno della moderazione, a fronte anche di interventi dei suoi lettori che oltre a sfociare in polemiche sarebbero, a suo dire, di scarso valore.
RispondiElimina“Lievito di Speranza”: è il nome dell’ennesima marchetta a favore degli immigrati presentata nei giorni scorsi a Catania.
RispondiEliminaA Catania la disoccupazione giovanile è al 50 per cento. Un dato drammatico, ma anche in questa città e provincia piagata dal dramma della disoccupazione, la Chiesa italiana ha deciso di utilizzare i soldi dell’8 per mille per dare lavoro ai giovani ‘profughi’, i cosiddetti “minori stranieri non accompagnati” ospiti dell’Istituto San Giuseppe (via Monreale 15) della Congregazione Suore Serve della Divina Provvidenza.
RispondiEliminaMa quale sarebbe stato il piano per far "morire" l'Italia contro il quale avrebbe combattuto Andreotti?
Nivin. Libia fa sbarcare con la forza i migranti che si rifiutavano di lasciare il mercantile che li aveva salvati in mare, perchè volevano essere portati in Italia...
RispondiEliminaIl problema non sono i migranti. Il problema sono tutte quelle organizzazioni, spesso sovvenzionate da stati sovrani, che lucrano sulla tratta dei migranti clandestini illegali, reclutandoli nei paesi di origine, portandoli alle coste del Mediterraneo e quindi cercando di traghettarli in paesi dell’Unione Europea. A questi negrieri dei nostri tempi si devono aggiungere tutte le forze politiche che all’interno dell’Unione Europea patrocinano i migranti illegali a scopo di lucro e per sovvertimenti politici.
Caduta Frau Merkel e zoppicante Mr Macron, le ngo di Mr Soros hanno quasi cessato di traghettare clandestini nei territori dell’Unione. Senza il loro appoggio politico non possono fare nulla.
https://senzanubi.wordpress.com/2018/11/22/nivin-libia-fa-sbarcare-i-migranti-con-la-forza/
È algerino, uno degli scrittori più audaci al mondo e ha capito tutti di noi europei. Ecco qualche riga dell’intervista a Boualem Sansal. “L'immigrazione comincia a dividere l'Europa. Nei secoli passati, i migranti in Europa erano tutti europei. Oggi i migranti provengono da un'altra civiltà, dall'Africa e dal mondo musulmano, e questo pone problemi insolubili. Poiché l'Islam è per natura conquistatore e restio a qualsiasi integrazione nelle società cristiane, la convivenza è impossibile (...) Gli islamisti trovano un sostegno attivo tra gli intellettuali europei e in alcune correnti politiche (...) C’è una nuova malattia, la cui gravità è sottostimata: non sappiamo più come guardare la realtà. Gli attacchi terroristici hanno rivelato qualcosa che sapevamo da tempo, ma che la Francia ha rifiutato di vedere: che era un obiettivo privilegiato nel piano di islamizzazione planetaria concepito da stati e organizzazioni (...) L'Europa e il Giappone sono le regioni del mondo più minacciate da questo languore che deriva dalla sensazione che la vita sia un paradiso tutto calma, lusso e voluttà. L'atarassia ha aperto le porte dell'Europa all'islamismo, come il pulcino che gioca con il serpente”.
RispondiEliminaGiulio Meotti