Ricordiamo che oggi, venerdì, è il giorno dedicato alla Preghiera di Riparazione secondo le modalità, complete delle Litanie del Sacro Cuore, che trovate qui.
Rimaniamo fedeli al nostro impegno nella preghiera di riparazione e continuiamo a pregare perché sia sventata l'introduzione della cosiddetta Messa ecumenica, che vanifica il Santo Sacrificio. Per non parlare dei cambiamenti di paradigma che usano il funambolismo linguistico per condurre verso rivoluzionari orizzonti inesplorati fuori dalla Via maestra.
Preghiamo anche per come viene contristato il Signore nel nostro Paese e nel degrado ingravescente che lo attanaglia e per tutti i problemi in attesa di soluzione in un agone politico esasperato e attraversato da molte dinamiche contrapposte.
Invochiamo Cristo Signore che ci ha ammonito che “ senza di Lui non possiamo fare nulla ” (cfr. Gv 15, 5) e chiediamo l'intercessione della Vergine, Madre Sua e nostra, perché voglia stornare tutti i pericoli, i mali e le insidie in tutti gli ambiti del vivere civile e religioso dove Lui possa tornare a regnare. Preghiamo anche perché il Signore voglia presto darci Santi Pastori che possano guidare i fedeli in questa epoca di smarrimento, di confusione e di empietà e sostenga quelli che si espongono con parresìa.
Riflessione settimanale:
Dalla «Lettera a Proba»
di sant'Agostino, vescovo
(Lett. 130, 11,21-12,22; CSEL 44,63-64)
di sant'Agostino, vescovo
(Lett. 130, 11,21-12,22; CSEL 44,63-64)
Il Padre nostro
A noi sono necessarie le parole per richiamarci alla mente e considerare quello che chiediamo, ma non crediamo di dovere informare con esse il Signore, o piegarlo ai nostri voleri.
Quando dunque diciamo: «Sia santificato il tuo nome», stimoliamo noi stessi a desiderare che il suo nome, che è sempre santo, sia ritenuto santo anche presso gli uomini, cioè non sia disprezzato. Cosa questa che giova non a Dio, ma agli uomini.
Quando poi diciamo: «Venga il tuo regno» che, volere o no, certamente verrà, eccitiamo la nostra aspirazione verso quel regno, perché venga per noi e meritiamo di regnare in esso.
Quando diciamo: «Sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra», gli domandiamo la grazia dell'obbedienza, perché la sua volontà sia adempiuta da noi, come in cielo viene eseguita dagli angeli.
Dicendo: «Dacci oggi il nostro pane quotidiano», con la parola «oggi» intendiamo nel tempo presente. Con il termine «pane» chiediamo tutto quello che ci è necessario, indicandolo con quanto ci occorre maggiormente per il sostentamento quotidiano. Domandiamo anche il sacramento dei fedeli, necessario nella vita presente per conseguire la felicità, non quella temporale, ma l'eterna.
Quando diciamo: «Rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori», richiamiamo alla memoria sia quello che dobbiamo domandare, sia quello che dobbiamo fare per meritare di ricevere il perdono.
Quando diciamo: «E non ci indurre in tentazione», siamo esortati a chiedere l'aiuto indispensabile per non cedere alle tentazioni e per non rimanere vinti dall'inganno o dal dolore.
Quando diciamo: «Liberaci dal male», ricordiamo a noi stessi che non siamo ancora in possesso di quel bene nel quale non soffriremo più alcun male. Questa domanda è l'ultima dell'orazione domenicale. Essa ha un significato larghissimo. Perciò, in qualunque tribolazione si trovi il cristiano, con essa esprima i suoi gemiti, con essa accompagni le sue lacrime, da essa inizi la sua preghiera, in essa la prolunghi e con essa la termini.
Le espressioni che abbiamo passato in rassegna hanno il vantaggio di ricordarci le realtà che esse significano. Tutte le altre formule destinate o a suscitare o ad intensificare il fervore interiore, non contengono nulla che non si trovi già nella preghiera del Signore, purché naturalmente la recitiamo bene e con intelligenza.
Chiunque prega con parole che non hanno alcun rapporto con questa preghiera evangelica, forse non fa una preghiera mal fatta, ma certo troppo umana e terrestre. Del resto stenterei a capacitarmi che una tale preghiera si possa dire ancora ben fatta per i cristiani. E la ragione è che essendo essi rinati dallo spirito, devono pregare solo in modo spirituale.
"...Domandiamo anche il sacramento dei fedeli, necessario nella vita presente per conseguire la felicità, non quella temporale, ma l'eterna..."
RispondiEliminail pane soprannaturale con il quale siamo imboccati,durante la comunione, spesso lo si confonde con la Grazia o con il Miracolo, oggi trovo più giusta questa definizione di Sant'Agostino, che lungi dall'essere 'materialista', dice il fatto:...necessario nella vita presente per conseguire la felicità...eterna.
Grazia, Miracolo ed Esorcismo sono parte importantissima della nostra necessità, come il Perdono, la Verità, la Giustizia, la Misericordia, e tanto ancora.
Il necessario è quello che manca a noi o totalmente o parzialmente, che da soli non possiamo darci e che ci viene donato; a noi sta meritare, chiedere il dono, sempre sovrabbondante i nostri meriti. Spesso il dono arriva senza neanche averlo richiesto né riconosciuto quando arriva, perché noi ignoriamo perfino le nostre vere necessità.
Adorare, Ringraziare, Lodare è poi l'unica nostra risposta possibile.
Amen, cara irina!
RispondiEliminaDedicazione della Basilica Lateranense
RispondiEliminaFino dall'antichità più remota si solevano consacrare a Dio con particolare solennità i luoghi destinati al culto divino. È un fatto questo che si verifica nella storia di tutti i popoli, ma specialmente in quella del popolo d'Israele. Tutti infatti sanno quale fosse la magnificenza e la ricchezza del tempio di Gerusalemme, e con quale pompa il re Salomone lo abbia fatto consacrare a Dio.
Anche la Chiesa di Cristo ebbe fin dai suoi mai i luoghi dedicati al culto; ai tempi della predicazione apostolica, non erano che semplici stanze, ma in seguito si costruirono vere chiese.
Quando l'imperatore Costantino il Grande, dopo la vittoria riportata su Massenzio, diede piena libertà ai seguaci del Vangelo (313), questi non risparmiarono fatiche e spese per edificare al Signore templi sontuosi, e numerose furono le chiese che vennero fabbricate in quei tempi. Lo stesso imperatore ne diede l'esempio facendo costruire sul monte Celio a Roma, sul luogo dell'antico Palazzo Laterano, una magnifica basilica che fece dedicare al SS. Salvatore. In essa fu edificata una cappella dedicata a S. Giovanni Battista che serviva di battistero, donde il nome di S. Giovanni in Laterano dato dai Cristiani a quella chiesa. Il Pontefice S. Silvestro la consacrò solennemente il giorno 9 novembre e stabilì che le cerimonie da lui seguite in quella circostanza fossero quelle con cui i cattolici avrebbero dovuto in seguito consacrare i loro templi.
La basilica del SS. Salvatore, sia per la sua magnificenza, sia per essere stata in antico la residenza dei Sommi Pontefici, fu sempre considerata dai cristiani come la principale, la madre di tutte le chiese del mondo, e perciò, sola fra tutte, viene anche designata con il titolo di arcibasilica. Fin dai tempi di S. Leone Magno la officiava una collegiata di canonici regolari: oggi ai canonici regolari furono sostituiti canonici secolari col titolo di prelati.
Sebbene il Pontefice S. Silvestro avesse ordinato che gli altari nelle chiese dovessero essere di pietra, tuttavia noi troviamo in questa basilica un altare di legno. Ciò non deve far meraviglia poichè fino al tempo di S. Silvestro i cristiani solevano celebrare il Santo Sacrificio su altari portatili di legno. L'altare inoltre che fu collocato nella basilica lateranense era quello che ordinariamente era servito ai Sommi Pontefici nella celebrazione dei Divini Misteri, ed è tradizione che su quel medesimo avesse celebrato lo stesso Principe degli Apostoli. Per questo venne posto in quella chiesa e fu nel medesimo tempo ordinato che nessuno, all'infuori del Papa, potesse su di esso celebrare il Santo Sacrificio.
La basilica del SS. Salvatore, più volte distrutta durante il corso dei secoli, fu sempre ricostruita, e l'ultima sua riedificazione avvenne sotto il pontificato di Benedetto XIII, che la riconsacrò l'anno 1724. Fu in quest'occasione che venne stabilita ed estesa a tutta la cristianità la festa che oggi celebriamo.
Mistero Anguera, l'ultima profezia: "L'azione [degli uomini perversi] sarà contro il Libro Sacro"
RispondiElimina4.716 – MESSAGGIO DI NOSTRA SIGNORA REGINA DELLA PACE, TRASMESSO IL 06/11/2018
Cari figli, gli uomini perversi agiranno.
L'azione sarà contro il Libro Sacro.
State attenti.
Credete fermamente nella Sacra Scrittura e non permettete che il demonio vi inganni.
Solamente attraverso la Sacra Scrittura e gli Insegnamenti del Vero Magistero della Chiesa del Mio Gesù potete raggiungere il Cielo.
Piegate le vostre ginocchia in preghiera.
Vedrete ancora orrori nella Casa di Dio causati dagli infedeli.
Amate e difendete la verità.
Io sono la vostra Madre Addolorata e soffro per quello che viene per voi.
Rimanete con Gesù e non permettete che le cose del mondo vi allontanino dalla verità.
Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità.
Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta.
Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Amen.
Rimanete nella pace.
https://gloria.tv/Tempi%20di%20Maria
https://tempidimaria.com/
(Fra Pietro Maria Pedalino)
Parole che scuotono... Claudio Nalin, figlio spirituale di P.Pio: "Neanche noi abbiamo ascoltato il messaggio di Fatima!"
RispondiEliminahttps://gloria.tv/video/giEpqks1n3Dy6hsfNDuCcVnCV
Quando Pio XII parlò del REGNO DI MARIA
RispondiEliminaEra il 1° novembre del 1954 quando, il Venerabile Pio XII nell’incoronare la Salus Populi Romani, affermò ufficialmente che – in questi tempi martoriati – Dio ha decretato “IL REGNO DI MARIA”, Maria Regina è scesa in campo per combattere insieme ai figli redenti dal Figlio Divino: “in un’ora, in cui nessuno può permettersi un istante di riposo, quando in tante regioni la giusta libertà è oppressa, la verità offuscata dal lavorio di una propaganda mendace, e le forze del male sembrano quasi scatenate sulla terra!“
Qui il testo integrale scritto con la bellissima Preghiera:
https://cooperatores-veritatis.org/20...
https://www.youtube.com/watch?v=hBmkXCpW6PQ
Nel Cuore Immacolato di Maria di Padre Lanzetta (1)
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=5Q6yiFL77eE
RispondiEliminaMessaggio di Nostra Signora Regina della Pace
Le ultime due righe, prima dello Amen, non tornano:
"Grazie per avermi permesso [?] di riunirvi qui ancora una volta [?]
Vi benedico nel nome del Padre etc [?]"
Non sembra il linguaggio della S.ma Vergine, se comparato con quello
delle apparizioni di La Salette o di Fatima. Non ha senso che la
Madonna ringrazi i fedeli perché "le hanno permesso di riunirvi qui"
ad ascolarla "ancora una volta". Sic. La Madonna che si fa umile
di fronte ai fedeli, loro invece umili peccatori. Questa che parla così
non è la Madonna. E la benedizione? C'è anche nelle rivelazioni private
riconosciute, quelle canoniche insomma? Le sbavature di stile rivelano
in genere l'inganno.
H.
Mio buon amico H. quel messaggio e' proposto da un Frate Francescano dell'Immacolata , Fra' Pietro Maria Pedalino che ha da poco istituito il sito denominato Tempi di Maria in cui studia le varie apparizioni della Vergine Maria e il cui intento e' quello di portare alla conoscenza sempre piu' e sempre meglio della Madre di Dio e alla Sua Consacrazione perche' "unico sicuro rifugio" . Vuol dire cioe' che con tutte le seduzioni di oggi la Consacrazione a Maria e' la garanzia della rettitudine per cui la volonta' riesce a passare indenne sopra la melma . Fra' Pietro e' un figlio di Padre Stefano M.Manelli , scrive sul settimanale di Padre Pio e a volte e' invitato a intervenire a Radio Buon Consiglio nella trasmissione del Giovedì dal titolo :"A tu per tu con il settimanale di Padre Pio " , trasmissione molto interessante condotta da Annamaria Sancioni e Pio Manelli . L'ultimo intervento e' stato il 25 10 2018 e si puo' riascoltare qui :
RispondiEliminahttps://www.radiobuonconsiglio.it/con-il-settimanale-di-padre-pio/
Per quel che mi riguarda , non vado dietro a niente , vedo chi e' che mi propone la riflessione e bado al succo : " State attenti , siate vigilanti perche' e' facile ingannarvi , pregate senza stancarvi mai , seguite il Vero Magistero della Chiesa , difendete la verita', rimanete con Gesu'." Non ci dice forse Gesu' "Rimanete nel mio amore " altrimenti non darete frutto e rischiate di essere potati via ? Per quanto riguarda le letture mi difendo con le vite dei Santi e con tutti quei libri che recano il vecchio Imprimatur . Non posso difendermi diversamente , sono un'anima semplice .
Varsavia: Marcia dell’Indipendenza Polacca 1918/2018 : le prime foto dei nostri inviati
RispondiEliminahttp://blog.messainlatino.it/2018/11/varsavia-marcia-dellindipendenza.html
Che sogno poter anche noi vedere presto la nostra Nazione unita compatta sotto il dolce giogo di NSGC !
Non ci perdiamo d'animo , al termine del giorno ringraziamo Dio per la bellissima ricorrenza polacca , per la fine della grande guerra , per la ricorrenza di S.Martino di Tours , per la bella omelìa ascoltata all'Antoniano , per la preghiera a S.Giuseppe e alla Sua Amatissima Sposa , per il mio compleanno ! E' troppo Signore , mi hai donato ancora tempo , mi hai stordito .
Sub tuum praesídium confúgimus,
sancta Dei Génetrix;
nostras deprecatiónes ne despícias
in necessitátibus;
sed a perículis cunctis
líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta.
RispondiEliminaIl messaggio che alla fine non torna
Proposto in perfetta buona fede da un frate dell'Immacolata. Ma questo non cambia la sostanza della cosa. Soprattutto nel finale c'è qualcosa che non quadra.
E poi, messaggio, come? ricevuto come, in un'apparizione, una locuzione? Insomma, siamo circondati da un'ondata di falso misticismo, dal quale bisogna imparare a difendersi.
H.
@ H
RispondiEliminaCondivido in pieno, attenzione!
E questo mi conferma che tutto questo caos di pensieri religiosi, politici e altro vengono dalle potenze dell'aria, cioè dai demoni.
Quindi significa che più d'uno di loro, religiosi e/o politici, è in contatto con queste potenze dell'aria in modo consapevole. Attenti, dunque.
Bisogna pregare il rosario, recitare qualche giaculatoria a piacere e con piena Fede, insomma far loro, ai demoni, capire che non c'è trippa per gatti.
Abbiamo tutto il necessario per la battaglia e in prima fila Maria Santissima.
Senza alcuna paura e con la consapevolezza che nessuno è solo e lasciato in abbandono.
Come è stato già scritto, il dettaglio rivela l'inganno.