Vi ricordiamo che anche domenica 23 dicembre, dopo la messa delle 11, sarà cantata la Novena di Natale.
Il 25 dicembre, Natività di Nostro Signore Gesù Cristo, saranno celebrate, come di consueto, due Ss. Messe:
- alle 00.00 messa cantata della notte, seguita dalla venerazione della reliquia dei panni di Nostro Signore
- alle 11.00, messa cantata del giorno
Il 26 dicembre, festa di S. Stefano Protomartire, non si celebreranno liturgie solenni a S. Simon (ci sarà solo la messa privata alle 18.30, secondo l'orario feriale).
Chi lo desiderasse è invitato a prender parte alle funzioni che saranno celebrate a Mariano del Friuli (GO) in tale data, con la Messa cantata alle 11 e il Vespero in canto patriarchino alle 16.
Saluti in Christo,
Fraternità Sacerdotale San Pietro
Chiesa di S. Simeon Piccolo,
S. Croce 698,
Venezia 30135,
Italia
https://fsspvenezia.blogspot.it
Federico Tulli, Chiesa e pedofilia,il caso italiano, p.207, L'Asino d'oro edizioni, Roma 2014
RispondiElimina"La Commissione è fortemente preoccupata perché la Santa Sede non ha riconosciuto la portata di crimini commessi, né ha preso le misure necessarie per affrontare i casi di abuso sessuale e per proteggere i bambini, e perché ha adottato politiche e normative che hanno favorito la prosecuzione degli abusi e l'impunità dei responsabili". E' questo uno dei passaggi più significativi del durissimo atto di accusa delle Nazioni Unite contro la Chiesa di Roma per la sua ambiguità nella gestione della pedofilia clericale, elaborato in virtù della Convenzione Onu sui diritti dell'infanzia. Ratificata nel 1990 dalla Santa Sede, la Convenzione prevede come clausola ineludibile per i firmatari l'obbligo di adottare ogni misura possibile per tutelare i diritti fondamentali dei minori, in quanto persone, e per proteggere la loro crescita da qualsiasi situazione a rischio. Secondo l'organizzazione con sede a Ginevra, rappresentata dalla Commissione sui diritti dell'infanzia (The Committee on the Rights of the Child: Crc), l'essenza della Convenzione è stata ripetutamente e palesemente violata dal Vaticano, come si evince dalle 16 pagine del rapporto preliminare reso noto il 5 febbraio 2014 al termine di una capillare inchiesta avviata a luglio del 2013...
Esiste una relazione tra questo comportamento passivo e l'attivo comportamento a favore dell'immigrazione indotta?
Segue sintesi:
RispondiEliminaLa carità immigrazionista della chiesa sembra, sempre più, essere pelosa tanto da nascondere, davanti all'Organizzazione delle Nazioni Unite, con la sua pelliccia le malefatte da essa, chiesa, compiute contro il sesto comandamento su minori, bambini, adolescenti, giovani, con tutte le varianti adulte concubinarie, orgiastiche tra 'fatti e strafatti' di coca.
Quindi o si è messa prona davanti all'ONU, massonico ed immigrazionista, per convincimento massonico, o per far dimenticare il suo passato e il suo presente debosciato, o perché è sotto tacito, forse anche sonoro, ricatto.
Comunque sbagliando, perché avrebbe, da tempo, dovuto mettersi prona davanti alla Croce, vestita di sacco, digiuna, in lacrime, chiedendo perdono a NSGC e impegnandosi davanti a Lui a convertirsi sinceramente, conducendo vita onesta, sana, virtuosa, cioè Cattolica coerente.
http://www.lanuovabq.it/it/sermonti-con-un-gabbiano-in-volo-demoli-darwin
RispondiEliminaSermonti, con un gabbiano in volo demolì Darwin
CREATO19-12-2018 Andrea Bartelloni
La morte a 95 anni dello scienziato Giuseppe Sermonti. I suoi studi antievoluzionisti lo portarono ad uscire dalla scienza destinata esclusivamente a fini utilitaristici così da indagare e scoprire le leggi naturali. Uno scienziato scomodo che si è scontrato col mondo accademico e con la dura critica ai biologi impegnati a volere innovare e a volere migliorare l’uomo. Ma vedeva lontano e l’attualità gli ha dato ragione: una rivoluzione bio-tecnologica sta travolgendo tutto e tutti, la procreazione è diventata un fatto quasi da laboratorio.
Da Wikipedia:Giuseppe Sermonti
RispondiElimina«Tutti i manuali di scienza per le scuole partono da una premessa (o addirittura da una vecchia mitologia) scientista, cioè dalla convinzione che la scienza sia in grado di dare una risposta a tutti i problemi. In tal modo si nega o si nasconde che la scienza si aggira nel mistero e che ogni sua scoperta apre un nuovo mistero.»
(Giuseppe Sermonti[1])
Giuseppe Sermonti (Roma, 1925 – Roma, 16 dicembre 2018[2]) è stato un biologo e saggista italiano.
Laureato in Scienze Biologiche all'Università di Roma ed in Scienze Agrarie all'Università di Pisa, è stato professore di genetica[3].
In collaborazione con Guido Pontecorvo ha scoperto la ricombinazione parasessuale di Penicillium chrysogenum[4][5]. Assieme a sua moglie Isabella ha scoperto la ricombinazione genetica degli Streptomyces[6][7][8]. Raggiunse la notorietà accademica grazie alla pubblicazione di uno dei primi articoli riguardanti la possibilità di applicare il ciclo parasessuale di Penicillium chrysogenum alla produzione industriale di Penicillina[9]. Dal 1986 ha abbandonato la ricerca scientifica per dedicarsi all'attività di scrittore.
Dopo l'uscita dal mondo accademico, è principalmente noto per la divulgazione dell'ipotesi devoluzionista, per i libri sulle connessioni con il mondo del simbolismo delle fiabe e per le sue posizioni critiche verso la sintesi moderna, da lui considerata un prodotto dello scientismo. Il CICAP ha contestato alcune sue ipotesi.[10]
https://www.maurizioblondet.it/il-contadino-delle-stelle/
RispondiEliminaIL CONTADINO DELLE STELLE
Maurizio Blondet 19 dicembre 2018 0 commenti
Il 16 dicembre è scomparso Giuseppe Sermonti, il genetista non-darwiniano e personalità di eccezionale cultura ed intelligenza, che mi onorò di una recensione al mio saggio “La catastrofe del Darwinismo”. L’amico Stefano Serafini ne ha scritto sulla sua rivista Il Covile, lumeggiandole le straordinarie qualità scientifiche e culturali)
di Stefano Serafini
Formidabile contadino del tempo, al quale la sorte diede di scavare con l’esattezza dello stupore le molte imperfezioni della scienza, è tramontato, al modo delle sue amate costellazioni, Giuseppe Sermonti
Il Covile N° 485. Contadino di stelle (di Stefano Serafini)
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