Da Stilum curiae, mentre si discute di Global Compact sulle migrazioni riprendiamo una riflessione di Agostino Nobile in tema di laicismo e islam. Son cose da noi dette in più occasioni ma in ordine sparso. Giova riprenderle per tener desta l'attenzione e non cessare di approfondire le ragioni e l'impegno di una resistenza ad oltranza
Perdonate se insisto sul tema, ma se continuiamo ad accogliere in pompa magna l’Emiro del Qatar Al-Thani che, oltre a sovvenzionare moschee in Europa, sostiene i Fratelli Musulmani che progettano la conquista dell’Occidente, siamo condannati all’islamizzazione. Davvero ci vogliono barattare per un piatto di lenticchie? Ancora più preoccupante se pensiamo che molti governi occidentali si comportano allo stesso modo. Non è solo per denaro. C’è qualcosa che dovrebbe farci molto preoccupare. Il “Global Compact on Migration” deciso dall’ONU prova senza ombra di dubbio la volontà di islamizzare l’Occidente. Perché questa ostinatezza?
I mondialisti sanno che un popolo costituito da atei è difficilmente controllabile, come hanno dimostrato i comunismi che, nonostante il pugno violento dell’ideologia, hanno fallito. Evidentemente si sono persi l’ammonimento di François-Marie Arouet, in arte Voltaire. Il mangiapreti per eccellenza, nel suo Dictionnaire Philosophique, scrive “Per quale motivo una società di atei sembra impossibile? Perché si ritiene che uomini che non avessero freno non potrebbero mai vivere insieme; che le leggi non possono nulla contro i crimini segreti; che ci vuole un Dio vendicatore che punisca in questo mondo o in quell’altro i malvagi sfuggiti alla giustizia umana”. Più avanti leggiamo: “È indubbio che, in una città civile, è infinitamente più utile avere una religione, sia pur cattiva, che non averne affatto”. Riguardo a coloro che non si pongono domande sull’esistenza di Dio, o vivono come se Dio non esistesse, aggiunge “sono come bambini; un bambino non è né ateo né teista, non è nulla”.
I laicisti, al contrario dei marxisti, hanno fatto tesoro dei consigli del loro padre ideologico. Così hanno puntato sulla religione-ideologia rappresentata dall’islam, che significa per l’appunto sottomissione. Dottrina ideale che consente di cancellare quei diritti umani che solo il cristianesimo possiede e custodisce. Possiamo dunque comprendere i motivi che hanno spinto l’ONU e i Governi a creare il neologismo “islamofobia”, sebbene migliaia di morti sono cristiani ammazzati dai musulmani. Molti fatti ci portano a pensare che tra l’élite laicista e l’islam corra buon sangue. La monarchia saudita, per ovvie ragioni, non ha firmato la Dichiarazione dei Diritti Umani, ma grazie al supporto malcelato del Regno Unito nel 2016 l’Arabia Saudita è stata nominata Capo del Consiglio delle Nazioni Unite per i Diritti Umani. Poco importa se nel 2015 ha sentenziato oltre cento decollazioni, vieta tutte le altre religioni e punisce chi cerca entrare nella patria dell’islam con la Bibbia.
Dato che il laicismo sostiene una libertà dei costumi che l’islam aborre, qualcuno potrebbe pensare che io stia scrivendo delle fesserie. Ma siamo sicuri che non sia una provocazione pianificata per aizzare i giovani musulmani contro un’Europa che, dopo averla metodicamente svuotata della sua fede, ha superato tutti i limiti della decenza? Se nella maggior parte dei paesi musulmani una donna con la minigonna è considerata una spudorata, come si può pensare di integrare milioni di giovani che, pur disinteressati all’islam, si ritrovano in una società dove gli uomini si sposano con gli uomini e le donne con le donne? Davvero i laicisti sono così rimbambiti? Da come stanno andando le cose è certo che laicisti e islamisti condividono l’antico proverbio che recita “il nemico del mio nemico è mio amico”. L’ONU e i nostri Governi, corrompendo i costumi e le intelligenze, hanno dato su un piatto d’argento l’anima europea all’islam. Gli imam stabiliti in Europa, per sobillare i giovani musulmani battono sempre lo stesso chiodo: corruzione dei costumi, donne puttane e uomini effeminati incapaci di tenerle a freno. Dall’altro lato, sempre l’ONU, seguita a ruota dai Governi occidentali, non ha mai puntato il dito contro le aberrazioni che avvengono nel mondo islamico. Anzi, fanno di più. In questi giorni, sul blog JihadWatch, Robert Spencer ci informa che il giudice federale di Detroit, Bernard Friedman, ha stabilito che il Congresso non ha l’autorità per rendere illegale l’infibulazione. Quindi i musulmani americani, come nel resto del mondo, hanno il diritto di mutilare i genitali delle loro bambine.
Le persecuzioni praticate durante i secoli dai musulmani contro i cristiani è paragonabile all’odium fidei dei rivoluzionari francesi e marxisti. Nel laicismo postumano come nell’islam non esiste il concetto di persona, ma di Popolo e Massa, quello che l’islam definisce Umma. Per le due dottrine il concetto di persona è sostituito con una struttura sociale piramidale o, se vogliamo, totalitaria, dove la dignità del singolo viene liquefatta per essere assorbita dalla Massa-Umma, che si traduce nell’azzeramento della dignità individuale e della famiglia monogama.
Basta consultare la Storia per comprendere i comuni intenti dell’élite laicista e islamica. Già Martino Lutero sperava che i turchi mangiassero in un boccone “la prostituta di Roma”. Mentre Hitler amoreggiava coi mufti musulmani per estinguere prima gli ebrei e dopo, come lui stesso affermava, i cattolici.
L’attrazione tra islam e laicisti, dunque, esiste da secoli e le fedi nunziali già pronte. Aspettavano solo la benedizione del terzo incomodo. Cosa che è arrivata in questi ultimi anni. La teologia acattolica, gli inviti degli imam nelle chiese, che recitano il Corano, e la politica immigrazionista del Vaticano fanno supporre che sono andati oltre la benedizione. Sembra che abbiano celebrato, tacitamente o meno, un bizzarro matrimonio a tre.
Agostino Nobile
I ftutti della fallimentare e disfattista politica della sinistra.
RispondiElimina"Altro che le balle di Boeri. È l'Inps a smentire il presidente il quale va ripetendo che gli stranieri sostengono la nostra previdenza. Su 96.743 assegni pagati a cittadini extracomunitari, quasi 60.000 sono assistenziali, cioè non sorretti da contributi."
Maurizio Belpietro
Nei fatti chi sono quei pochissimi che compilano l'agenda esistenziale del globo?
RispondiEliminaMessi da parte i pensatoi che elaborano i loro pensieri, chi sono costoro che si ergono come semidei su gli altri esseri umani? A mio parere non sono tantissimi, son pochi. Cosa li muove? Dove sono rintanati? Ebbri di potere. Folli.
E noi stiamo qui a farci prendere per i fondelli come se questa fosse la volontà di Dio? A mio parere Dio, Uno Trino, sta solo aspettando che noi si alzi la testa e con spalle dritte li si richiuda in manicomio, all'uopo riaperto. Confortevole, colori pastello, musica rilassante ma, sbarre inamovibili.
Il padre di un certo scrittore, non ricordo il nome, fece lobotomizzare la figlia, sorella dello scrittore, perché sessualmente troppo vivace. Ora questo non si fa più, ora si usa la farmacopea, chimica di preferenza.
Ora la sbarra è diventata pillola, non rimane quindi che assegnare loro la giusta terapia, cioié curateli, affinché possano riconoscersi di nuovo esseri umani, ed accettare che il mondo rimanga unicamente sotto la mano provvidente di Dio, Uno e Trino, e degli uomini di buona volontà.
Se lo conosci, lo eviti.
RispondiEliminaAbbiamo fatto appena in tempo ad evitare lo jus soli, voluto dal PD, che ci avrebbe trasformato in un Paese afroislamico.
Non abbiamo ancora conosciuto l'Islam - di cui non mi fiderò mai - in tutta la sua intolleranza solo perché loro, gli islamici, non sono arrivati alla soglia fatidica del 10% dei residenti sul territorio. Soglia che, una volta varcata, anche di pochissimo, segna la trasformazione irreversibile, in senso islamico, del territorio stesso.
Abbiamo già la nostra religione, siamo cristiani. E la vostra è pericolosa e inaffidabile: non la vogliamo.
huit Français sur dix considèrent que la France ne doit plus accueillir de migrants.
RispondiEliminahttps://fr.sputniknews.com/france/201812021039144846-francais-migrants-sondage-suffisants/
A Berlino, i tedeschi sono scesi in piazza per manifestare la loro solidarietà ai gilet gialli francesi. Francia, Belgio, Olanda e ora Germania. Il movimento dei gilet gialli sta diventando un'alleanza dei popoli europei contro l'austerità imposta da Bruxelles.
RispondiEliminahttp://www.lefigaro.fr/culture/2018/12/02/03004-20181202ARTFIG00048-arc-de-triomphe-les-degats-se-chiffrent-a-plusieurs-centaines-de-milliers-d-euros.php
RispondiEliminaAu lieu de traiter de fasciste le peuple de France qui se soulève contre l'éternelle hausse des impôts, le gouvernement ferait bien de dénoncer les casseurs d'extrême gauche et les pilleurs venus des banlieues qui ont infiltré les manifestations des Gilets Jaunes. (Alexandre Del Valle)
Intressante per capire meglio la Francia, differenze ambientali, analogie ideali
RispondiElimina... I gilets jaunes sono Francesi di norma poco visibili, ma autentici; portatori di valori e di un’identità collettiva di tipo tradizionale, che si riaffacciano periodicamente ad una ribalta politica dominata da un’élite internazionalista e laicista. Ma soprattutto sono gli stessi – o meglio una parte di quelli – che scesero nelle piazze contro il “matrimonio per tutti” (cioè contro la concessione ai gay di sposarsi e di adottare bambini) in quella che si autodefinì una “manifestazione per tutti”. In altri termini sono la Francia profonda, maggioritariamente cattolica. Una Francia politicamente messa a tacere.
https://apostatisidiventa.blogspot.com/2018/12/la-francia-profonda-maggioritariamente.html
Mic potresti tradurre?
RispondiEliminahttp://www.lefigaro.fr/vox/societe/2018/10/12/31003-20181012ARTFIG00052-jean-birnbaum-la-gauche-ne-peut-plus-echapper-a-la-question-de-l-identite.php
A jamais idéalist. L'ho visto scritto su molti gilets jaunes, mi sono chiesta cosa evocasse e ho trovato questo:
RispondiEliminaTrahir mes idées,
Renier mes convictions,
Pour tout l'or du monde,
Il ne saurait en être question,
Et sans jamais me soumettre
Ni jamais me compromettre
Je choisis mon camp,
Celui de la passion
Une passion qui m'anime,
Une cause qui m'enivre,
Et qui, lorsque je doute me donne une bonne raison de vivre,
Et je lutte pour cette cause plus que je ne lutte pour un parti,
Car je préfère l'idée à l'homme qui l'avilit
Une passion qui m'anime,
Une cause qui m'enivre,
Et qui, lorsque je doute me donne une bonne raison de vivre,
Et je lutte pour cette cause plus que je ne lutte pour un parti,
Car je préfère l'idée à l'homme qui l'avilit
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Il me faut vivre comme je pense,
Sinon tôt ou tard je finirais par penser comme j'aurais vécu,
Et s'il me faut tout sacrifier,
Même s'il me faut tout abandonner,
Pas une seconde, je n'hésiterais
Car mon idéal est juste,
Mon idéal est vrai,
Une seule chose m'importe,
Vous le faire partager,
Il ranimera la flamme éteinte de votre âme,
Réveillera votre ardeur,
Mon idéal est vrai,
Une seule chose m'importe,
Vous le faire partager,
Il ranimera la flamme éteinte de votre âme,
Réveillera votre ardeur,
Apaisera vos douleurs
A jamais, Jamais,
A jamais, Jamais,
Idéaliste
Anonimo 18:35
RispondiEliminaTradurrò appena posso. Grazie per la segnalazione. Mi ha indotta a cercare altro...
RispondiEliminaLa soglia fatidica del 1o% per gli islamici...
Il 10% è una percentuale enorme. Mons. Lefebvre, quando era missionario in Africa accettava alunni musulmani nelle scuole gestite dai missionari da lui diretti, ma in numero molto limitato, non superiore al 2-3%. Ha scritto che quando sono in pochi i musulmani, fuori del loro ambiente, rispettano l'autorità e sono disciplinati, ma come cominciano a crescere di numero e a sentirsi forti diventano aggressivi e cominciano a voler imporre la loro legge a tutti. E'quello che sta accadendo in Europa. Con la complicità della Gerarchia cattolica [!] e delle sinistre antinazionali per vocazione e corruttrici dei costumi.
Mons Lefebvre citava un modo di dire dei maomettani, forse arabo, da tenersi a mente:"Bacio la mano che non posso tagliare". Ma è da un pezzo ormai che hanno impugnato la scimitarra, forti della pavidità e del tradimento delle classi dirigenti europee (e americane, prima di Trump). La loro triade: denaro (petrodollari) - il numero - il terrorismo. Non fanno che costruire moschee perché per loro, dove ci sono musulmani che pregano, è terra di Islam e noi diventiamo stranieri a casa nostra, siamo noi gli stranieri!
Diceva Magdi Allam, nelle sue corrispondenze con Oriana Fallaci, che è vero l'Islam moderato come religione non esiste anche se esistono musulmani (come era allora lui, ancora) moderati. Esistono come individui (in genere intellettuali, professionisti) non come aspetto della loro religione, che è violenta e implacabiale, messianica, distruttrice. La grande civiltà araba del passato è avvenuta nonostante il Corano, per influsso greco, bizantino, persiano. E non ha conosciuto arti figurative perché la loro religione le proibisce. Se, Dio non voglia, un domani dovessero predominare in Italia, i maomettani distruggerebbero a picconate tutto il nostro patrimonio artistico, farebbero dell'Italia un deserto. Per loro, rappresentare la figura umana in una statua o una pittura offende il loro dio, Allah. Cose incredibili, come il loro paradiso carnale e sensuale, per gli uomini, uno degli aspetti più ripugnanti di quella religione, che ne dimostra l'origine umana o diabolica, se non umana solamente (vedi S. Tommaso sui seguaci di Maometto).
B.
OT.
RispondiEliminaSalvini usa i social, i Santi purtroppo non li usano e allora provo io a dar loro voce. Molti sanno che il gommista di Monte San Savino, dopo 38 furti uccisore di un ladro, oltre che dai suoi amici è stato applaudito dal capo della Lega. Nessuno sa che il commerciante toscano è stato applaudito anche da San Tommaso d’Aquino (“Non è necessario per la salvezza dell’anima che uno rinunzi alla legittima difesa per evitare l’uccisione di altri: poiché un uomo è tenuto di più a provvedere alla propria vita che alla vita altrui”) e ancor più sonoramente da San Bernardo da Chiaravalle (“Quando uccide un malfattore, non deve essere reputato un omicida ma un malicida”). Lo si sappia. Non si lasci il monopolio del buon senso a una parte politica e nemmeno alla politica in generale, ci si rivolga alla religione, si chieda consiglio ai Santi che prima di vivere fra gli angeli hanno vissuto, come noi ora, fra i delinquenti.
(Camillo Langone)
Il patto del suicidio nazionale di 34 pagine è carico di tutte le solite parole internazionaliste, ma non è necessario leggere tra le righe per concettualizzare la devastante operazione di questo documento. In una frase: questo patto rende la migrazione un diritto umano in cui ogni nazione firmataria de facto e de jure consegnerà la propria sovranità alle Nazioni Unite non elette e non responsabili.
RispondiElimina
RispondiEliminaChe la "migrazione" dovesse (erroneamente) ritenersi un "diritto umano" non l'aveva già detto e scritto Giovanni XXIII, il "papa buono", nell'Enciclica Pacem in terris?
E quell'Enciclica non è forse a fondamento della c.d. "pastorale del migrante" adottata dalla Chiesa?
Pacem in terris, n. 12
RispondiEliminaDiritto di emigrazione e di immigrazione
12. Ogni essere umano ha il diritto alla libertà di movimento e di dimora nell’interno della comunità politica di cui è cittadino; ed ha pure il diritto, quando legittimi interessi lo consiglino, di immigrare in altre comunità politiche e stabilirsi in esse [17]. Per il fatto che si è cittadini di una determinata comunità politica, nulla perde di contenuto la propria appartenenza, in qualità di membri, alla stessa famiglia umana; e quindi l’appartenenza, in qualità di cittadini, alla comunità mondiale.
Hannah Cornelius, 21 anni, fu trascinata nel cespuglio di una vigna, violentata da tre uomini della gang che le sfondarono il cranio con una pietra poi la sgozzarono. Secondo gli ultimi dati, in Sud Africa nel corso di una giornata vengono uccise 56 persone, 110 stuprate e avvengono 46 furti d’auto.
RispondiEliminaSapete che dicono a riguardo le femministe del metoo? E i progressisti ipocriti che incolpano i bianchi e l’Occidente di tutti i problemi dell’Africa? E gli immigrazionisti che non hanno alcuno scrupolo a sacrificare la sicurezza di tutti in nome della loro ideologia?
(Luca Ronconi)
Non ho capito: Pamela e Desiree se la sono cercata e invece il ladro morto è poverino? Ma dite sul serio?
RispondiEliminaMoscovici e Junker si sono dati una calmata. Governo Conte è forte. Niente ricatti! Cade il no a Reddito di Cittadinanza e abolizione della Fornero
RispondiEliminaIl giornale della Confindustria ieri, molto a malincuore, è stato costretto dai fatti a titolare così: ‘Al G20 avanza la trattativa Italia-Ue. Moscovici: «Clima cambiato»’.
In pratica il commissario Ue Pierre Moscovici è passato dagli insulti a grappolo e disinvolti, dai veri e propri ricatti, a un linguaggio più mite e più rispettoso verso le forze politiche che sostengono il Governo Conte e verso i ministri che lo compongono.
Certo Moscovici era abituato diversamente, ma quella gente ‘di governo’ a lui più congeniale perché servile e obbediente ai diktat franco-tedeschi, ora non c’è più e non ci sarà più. Andrà dritta nell’immondezzaio della cronaca italiana, non della storia, perché non possono far parte della storia della Patria coloro che hanno tradito l’Italia, come solo i meschini e i miserrimi possono fare.
Immigrazione selvaggia a tutti i costi: così la sinistra ammazza l'Italia e si copre di ridicolo...
RispondiElimina125. Chi sono gli infedeli?
RispondiEliminaGli infedeli sono i non battezzati che non credono in alcun modo nel Salvatore promesso, cioè nel Messia o Cristo, come gli idolatri e i maomettani.
(Dal Catechismo della Dottrina Cristiana, pubblicato nel 1912 per ordine del Sommo Pontefice S.Pio X)
ROMA (ITALPRESS) - "Dare diritti agli immigrati regolari e' un mio vanto. Io ho la gioia di essere contattato da parroci, frati, suore, missionari che mi dicono Matteo vai avanti, perche' anche il Vangelo dice accogliere e' un dovere nei limiti del possibile". E' quanto ha detto il vicepremier e mi
RispondiElimina
RispondiEliminaArt. 12 della Pacem in terris
Grazie a Mic per averlo pubblicato. Dunque: diritto ad emigrare e a stabilirsi, in quanto membri della famiglia umana, "quando legittimi interessi lo consiglino". E'la classica frase che serve solo a gettare polvere negli occhi. Chi stabilisce la "legittimità" di questi interessi? Si tratta poi di un "consiglio". E'chiaro che la legittimità ad emigrare è lasciata all'opinione del migrante. La formula è inoltre molto ampia, può ricomprendere tutto e il contrario di tutto: dalla disoccupazione alle frustrazioni personali alla guerra civile all'invasione straniera del paese da cui si vuole emigrare. IL Papa non ha voluto dire che tale "emigrazione" sarebbe legittima solo in circostanze eccezionali.
Un "interesse legittimo" non costituisce poi un "diritto", almeno nella nostra tradizione giuridica. Per costituire un diritto occorre un riconoscimento normativo. Ma questo è un aspetto che può appaire troppo tecnico, per così dire. Resta il fatto che, dalla frase di Roncalli, si ricava il superamento dell'idea stessa di nazione, di appartenenza nazionale, in favore di una visione (appunto) unitaria del genere umano, come se fossimo tutti uguali, il che è falso. Tanto per fare un esempio: la visione del mondo dei musulmani è forse uguale alla nostra? I valori reciproci sono incompatibili, altro che uguaglianza.
Ma valga il vero: non esiste né può esistere un "diritto" ad emigrare, ad andare a vivere in un altro paese, come se si fosse cittadini di quest'ultimo paese, troppe sono le differenze. E nemmeno esiste un diritto alla libertà di movimento all'interno del proprio paese. In caso di necessità l'autorità di governo può limitare tale libertà senza violare alcun diritto. Naturalmente, tale diritto può esistere se l'ordinamento giuridico vuole riconoscerlo, anche nella sua costituzione. Ma non si vede perché debba costituire un "diritto umano".
C'è poi il problema del numero. L'emigrazione può avvenire in quantità illimitata? Non si devono valutare mezzi e fini, capacità di assorbimento, di accoglienza etc.?
L'art. 12 della Pacem in terris denota l'atteggiamento utopistico di Papa Roncalli, la sua mancanza di discernimento, di prudenza.
RispondiEliminaSe Moscovici ha cambiato atteggiamento, questo non vorrà dire che il governo italiano ha fatto delle concessioni o si appresta a farle?
Quando si negozia, se si vuole raggiungere un buon accordo, bisogna sempre concedere alla controparte. O tanto o poco, si vede poi.
Del resto noi, sotto ricatto permanente dai mercati, delle concessioni siamo costretti a farle.
Le pacte de l'ONU sur les migrations est le summum du cosmopolitiquement correct.
RispondiEliminaL'immigration illégale, normalement sévèrement punie par les lois, y est présentée comme légitime.
Alexandre Del Valle
IL GOVERNO DANESE TRASFERIRA' TUTTI I CLANDESTINI E GLI INVASORI AFRO-ISLAMICI CHE SI SONO MACCHIATI DI DELITTI COME STUPRO, PEDOFILIA, SPACCIO DI DROGHE, RAPINE, FURTI, ZOOERASTIA (RAPPORTI SESSUALI CON ANIMALI), TENTATO OMICIDIO, OMICIDIO E TERRORISMO ISLAMICO, NELL'ISOLA DESERTA DI LINDHOLM, FINO A QUANDO NON SARA' ATTUABILE IL RIMPATRIO NEI RISPETTIVI STATI DI APPARTENENZA.
RispondiEliminaLa struttura dovrà ospitare cittadini stranieri, la maggior parte dei quali sono afro-islamici, già raggiunti da provvedimento di espulsione, perché dichiarati privi dei requisiti per ottenere lo status di rifugiati politici oppure perché condannati dalla giustizia danese per reati commessi nella nazione scandinava. Fonti vicine all’esecutivo, interpellate dai media locali, precisano che le persone destinate agli alloggi realizzati a Lindholm dovranno restare in tale condizione di isolamento “fino a quando non sarà attuabile il rientro nei rispettivi Stati di provenienza”. Gli individui in partenza per la remota destinazione sarebbero infatti in prevalenza originari di nazioni afro-islamiche che non si sono ancora dichiarate disponibili ad accogliere i clandestini espulsi dal Paese scandinavo. Di conseguenza, fino a quando Copenaghen non avrà siglato accordi in ambito migratorio con questi Stati, gli irregolari non potranno abbandonare l’inospitale località a loro destinata.
Il tutto è stato confermato dagli stessi vertici del Df, nazionali danesi i quali, tramite un comunicato, hanno rivendicato la “paternità” del provvedimento: “I delinquenti stranieri devono andare via dalla Danimarca. Fino a quando non si potrà procedere al loro rimpatrio, questi verranno trasferiti sull’isola di Lindholm, dove verranno sorvegliati ventiquattro ore su ventiquattro dalla polizia. La guardia costiera garantirà inoltre un presidio fisso al largo di tale località, al fine di scoraggiare ogni tentativo di evasione dei delinquenti afro-islamici.”
No, Moscovici sta zitto solo perché strillano come aquile spennate altri, leggasi Goldman-Sachs che prevede future catastrofi per l'Europa tutta se l'Italia non fa i conti come lorsignori comandano, e paga per il debito enorme accumulato tipo Grecia e blablabla...... ebbene muoia Sansone con tutti i Filistei, facciamo saltare il banco, gli USA sono favorevoli e contano su di noi, fusse c'an fusse la volta bona.....
RispondiElimina
RispondiEliminaBoccia, leader degli industriali italiani riuniti in assemblea ha fatto un intervento molto duro contro il governo (Corr. d. Sera di oggi, home page). Un brutto segnale per la Lega.
Ha detto che Conte o evita la procedura di infrazione o si dimette. Che si faccia dare da Di Maio e Salvini "due miliardi" per evitare la procedura di infrazione altrimenti si dimetta. E che comincino le famose opere pubbliche!
Tanto basterebbe dunque per evitare la famosa e deleteria procedura? Un taglio di 2 miliardi alle "riforme"? Speriamo che Di Maio e Salvini lo capiscano, soprattutto il primo.
Non è il momento di fare calcoli elettorali. Abbiamo bisogno di un compromesso con l'Europa proprio per mantenere una certa libertà d'azione e poterci giocare le carte che nonostante tutto abbiamo in mano. Questo scontro con la CE sta diventando estenuante. Gli industriali sono stufi e hanno ragione.
Pensare di poter fare una politica del tipo "muoia Sansone con tutti i Filistei" è del tutto assurdo, anzi irreale. Nessuno Stato ha mai fatto scelte politiche del genere.
Arrivando ad un accordo con la CE non diventiamo succubi di Bruxelles. La libertà d'azione nel campo diventato vitale dell'immigrazione clandestina la manteniamo tutta. E le "riforme"non vengono abolite, solo rallentate.
Z.
No, Z, non ci saranno accordi a meno che non consideri tale il ritorno della troika, perché è questo quel che ci attende, via Conte e governo modello UE, la Grecia è vicina e non solo geograficamente, non vogliono accordi, vogliono altre manovre succhia sangue,Gentiloni è già pronto e scalpitante......
RispondiEliminaMOAVERO MILANESI, TITO BOERI ED ENZO VECCIARELLI: UN MIX ESPLOSIVO
RispondiEliminaIl Ministro degli Affari esteri Enzo Moavero Milanesi, voluto dal figlio di Bernardo Mattarella, a proposito delle immigrazioni incontrollate e senza limiti, in più occasioni ha ammonito che anche gli italiani sono stati migranti.
Non è chiaro se questo Moavero Milanesi, cresciuto nei deliri burocratici di Bruxelles, funzionali a tutto ma non certo al benessere delle persone, sia in stato di obnubilamento mentale o sia in malafede. Egli sa bene (e se non lo sa è ben curioso che faccia il Ministro degli Esteri) che l’immigrazione italiana era quella di povera gente che a Ellis Island subiva i più mortificanti controlli e le più umilianti selezioni. Che l’emigrazione italiana finì con il Fascismo che esaltò il lavoro ed elevò il lavoro a diritto soggettivo pieno. Che l’emigrazione italiana, dopo la seconda guerra mondiale, era quella che, per esempio, in Belgio, a Liegi, ad Anversa e in tanti altri luoghi, vedeva nei negozi cartelli che avvertivano: “E’ vietato l’ingresso ai cani e agli italiani”.
Dunque, egregio Moavero Milanesi, lei di che cavolo straparla?
Ed il bello è che questo ineffabile Ministro degli Esteri vorrebbe la immediata sottoscrizione da parte dell’Italia del famigerato “Global Compact” delle famigerate Nazioni Unite.
Ma, si sa, la nuova “dottrina di difesa” italiana è che non occorre difendere i confini!!! Vecciarelli ci spiegherà a che cavolo, secondo lui, servono le Forze Armate.
Poi vi è il caso di tale Tito Boeri che fa il Presidente dell’INPS e che già più volte si è segnalato per le sue dichiarazioni che ricordano i migliori pezzi della commedia dell’arte. Basterebbe quella secondo cui la previdenza obbligatoria non fu introdotta in Italia dal Fascismo con l’INPS. Ma il meglio di sé questo tale Tito Boeri lo da quando afferma che i cosiddetti migranti pagano le pensioni degli italiani.
Anche questo è un caso singolare di obnubilamento mentale o di malafede. Il non meglio noto Tito Boeri dovrebbe sapere (e se non lo sa non si capisce perché fa il Presidente dell’INSP) che l’85% delle piccole imprese create da cosiddetti migranti non versa alcun contributo all’INPS. Che più di sessantamila migranti ricevono una pensione dall’INPS senza avere versato un euro di contributi e ancorchè molti di essi siano ritornati nei loro Paesi di origine dove ovviamente non c’era e non c’è nessuna situazione di guerra dalla quale fuggire.
E per il resto, questo Boeri la smetta con le sue dichiarazioni estemporanee e parli con i numeri: ci dica qual è il volume di contributi che possono essere versati da persone che non svolgono attività lavorativa e delle quali non si conoscono neppure le vere generalità ma che sono sostenuti da carte di credito anonime rilasciate da UNHCR e finanziate dal solito Giorgio Soros.
Quando ci saremo liberati da questi personaggi voluti dalla cosiddetta sinistra che ha tradito l’Italia e gli italiani, potremo tornare a respirare aria pulita.
AUGUSTO SINAGRA
Enzo Moavero Milanesi, la cui famiglia è originaria di Cavenago d'Adda, discende da Ferdinando Bocconi, fondatore dell'omonima università milanese. Nel 1977 si è laureato con lode in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza". In seguito, ha proseguito i suoi studi in Belgio al Collegio d'Europa di Bruges, dove si è specializzato in diritto dell'Unione europea. Nel 1983 ha frequentato un corso di diritto internazionale all'Università del Texas di Dallas. Dal 1977 al 1979 ha prestato servizio nella Guardia di Finanza con il grado di Sottotenente di Complemento, ricevendo un Encomio Solenne...(Wikipedia)
RispondiEliminaFiglio del neurologo Renato Boeri e dell'architetto Maria Cristina Mariani Dameno, fratello di Sandro e di Stefano, rispettivamente giornalista e architetto, si è laureato in economia nel 1983 presso l'Università Bocconi, dove in seguito è stato docente ordinario e prorettore per la ricerca.[3]. Nel 1990 ha ottenuto il PhD in economia alla New York University. Nell'università milanese è stato il primo professore a introdurre un corso interamente in lingua inglese...(Wikipedia)
Enzo Vecciarelli (Colleferro, 13 maggio 1957) è un generale italiano, attuale Capo di Stato Maggiore della Difesa.Ha frequentato l’Accademia Aeronautica - con il Corso Rostro II (anni 1975 -79), ed è laureato in Scienze Aeronautiche presso l’Università Federico II di Napoli ed in Scienze Internazionali e Diplomatiche presso l’Università degli Studi di Trieste...(Wikipedia)
Dunque hanno studiato. Lo studio non sempre dà i frutti attesi. Entrano in gioco altri elementi.
RispondiEliminaNessuna troika, ma un vero accordo e se rompe, che la colpa sia di Bruxelles
Non penso affatto ad un ritorno della troika ma ad un vero accordo, una cosa seria. Se Bruxelles si intestardisse, dimostrando assolutamente di non voler negoziare, allora la situazione cambierebbe. Ma prima di arrivare a una rottura il governo italiano deve trattare dimostrandosi disponibile ad un accordo ragionevole, in modo che la colpa di una eventuale rottura ricada interamente su Bruxelles.
Si spera che a Bruxelles ci sia qualcuno che si renda conto che non conviene neanche all'' Europa mettere l'Italia con le spalle al muro perché questo vorrebbe dire aprire la procedura di infrazione.
Quello che a me preoccupa, tra le altre cose, è la mancanza di vera unione del fronte "sovranista", sorretto da un "patriottismo" di conio assai recente, ispirato più dalle circostanze drammatiche dell'invasione afromaomettana e dai diktat di Bruxelles che da profondi convincimenti, dalla forza delle cose. L'idea di nazione, di patria, di unità, di Stato non è dalla fine della guerra sottoposta ad infiniti attacchi, da tutti i fronti possibili? All'antipatriottismo delle sinistre e di parte del mondo cattolico si è aggiunto negli ultimi anni, da destra per così dire, quello non meno virulento e gaglioffo dei c.d. "tradizionalisti" cattolici, quelli che vorrebbero tornare ai bei tempi di quando l'Italia era possedimento spagnolo e/o austriaco, diretto e indiretto. Quelli che hanno celebrato il centenario della Grande Guerra rimpiangendo la sconfitta dell'Austria.
Mi viene sempre in mente Machiavelli, quando dice che in politica gli uomini fanno bene solo quando sono spinti dalla necessità mentre quando regna la libertà ogni cosa si riempie di confusione e di licenza. Certo, generalizza ma un fondo di verità c'è in questa famosa frase.
Z.
https://www.liberoquotidiano.it/news/politica/13407386/giuseppe-conte-manovra-commissione-europea-donald-trump-patto-segreto-parigi-berlino.html
RispondiEliminaSi rien n’est fait, la France va signer le 10 décembre prochain à Marrakech un pacte mondial sur les migrations qui est mortifère pour la France. Il est temps de dire non.
RispondiEliminahttps://www.la-france-rebelle.fr/si-rien-nest-fait-la-france-va-signer-le-10-decembre-prochain-a-marrakech-un-pacte-mondial-sur-les-migrations-qui-est-mortifere-pour-la-france-il-est-temps-de-dire-non/
...'bravo’ a Salvini per aver al momento bloccato – rimettendola alla decisione del Parlamento - l’eventuale adesione dell’Italia al cosiddetto “Patto globale per una emigrazione sicura, disciplinata e regolare” (GlobalMigration Compact), parto di un ente screditato come l’ONU su sollecitazione dell’allora – altrettanto screditato - presidente statunitense Barack Obama. E’ così che l’Italia non parteciperà il 10 e 11 dicembre nella marocchina Marrakech alla prevista conferenza intergovernativa. Il ‘Patto globale’ è un testo di 34 pagine: 23 gli obiettivi indicati, 54 i punti del documento, in cui si teorizza un “diritto” assoluto all’emigrazione, lasciando intendere che a tale “diritto” dovrebbe corrispondere un “dovere” dell’accoglienza. Se è vero che formalmente il documento non è vincolante, potrebbe in ogni caso creare gravi difficoltà internazionali a chi pratica un’accoglienza nei limiti delle sue possibilità, da Stato democraticamente sovrano. Perciò diversi Stati hanno già negato la loro approvazione: da tempo gli Stati Uniti, poi l’Australia, l’Ungheria, l’Austria, la Bulgaria, Polonia, la Repubblica Ceca, la Slovacchia. La Svizzera ha deciso di consultare il Parlamento e così anche l’Italia.
RispondiEliminaNaturalmente l’atteggiamento di Salvini fa venire l’orticaria ai vertici di Avvenire (e a quelli della Cei, presidente in testa e a quelli di certo associazionismo penosamente catto-piddino). E non c’è pomata che tenga, tanto che l’irritazione catto-fluida esplode un giorno sì e l’altro sì dalle prime pagine del quotidiano con una martellante campagna anti-leghista (propedeutica alla formazione di un partito cosiddetto cattolico - in cui rivivrebbe l'esperienza nefasta della peggiore dc di sinistra - per le prossime elezioni?). Purtroppo per Avvenire tale suo comportamento politico (che oscura il buono emergente da altre sue pagine) provoca indignazione e rabbia in una fetta consistente di cattolici italiani, presso i quali quello che dovrebbe essere il loro giornale è considerato ormai penosa ruota di scorta di Repubblica o forse anche del Manifesto....
RispondiEliminaIl cd Patto Globale sulla immigrazione non va firmato in nessun modo. Anche se non giuridicamente sarebbe vincolante politicamente. Non stupisce che sia stato pensato da
Obama, un afroamericano che ha portato il caos nel Nordafrica e in Europa, con l'evidente intento di aprire la strada all'invasione africana dell'Europa. Uomo senza religione, accreditato di aver partecipato in gioventù al movimento islamico radicale americano, ha fatto il possibile per distruggere la famiglia secondo natura nel suo Paese e c'è riuscito, spingendo anche l'ONU sempre più su questa strada. Si è speso in quattro per promuovere l'omosessualità in tutte le sue forme. Trump, seppur alla sua maniera un po' becera, sta tentando ora di rimettere insieme i cocci. Deve prima assicurarsi il controllo ferreo della Corte Suprema, l'organo oligarchico che detiene parte essenziale della sovranità in certi regimi democratici.
Sarebbe stato meglio che il governo italiano respingesse il patto globale senza dover passare per il Parlamento. C'è da supporre che Salvini non si sentisse sicuro della posizione del governo, insomma che la maggioranza del governo fosse favorevole a firmare il patto. Da qui, il ricorso al Parlamento per bloccare l'iniziativa, con dibattito possibilmente da rinviare. Il fatto è che il nostro esecutivo ha istituzionalmente pochi poteri,forse il ricorso al Parlamento, in questa materia, era inevitabile?
Comunque sia, questa firma non si deve mettere.