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lunedì 31 dicembre 2018

Te Deum laudamus e un pensiero di fine anno

Oltre a benedire e ringraziare il Signore per il percorso fatto fin qui, inserendo il Te Deum per una condivisione anche nella preghiera, trascrivo l'intervento di una lettrice che condensa i nostri sentimenti e le nostre speranze, augurando a tutti un felice 2019, nel Signore.

Gli scaltri e i prepotenti nel mondo come nella Chiesa avanzano indisturbati. Il CVII ha aperto le porte ai laici. Però c'è chi ha inventato un modo per radunarli e attivarli, un metodo fortissimo mutuato dalla chiesa e riempito di mille storpiature.
Se le forze tradizionali sapessero farsi altrettanto attive! Se i gruppi legati nella difesa della Tradizione, già organizzati in ordine sparso attorno ad un altare, sempre più spesso da difendere o riconquistare con fatica, si unissero per promuovere una via pastorale analoga a quella dei movimenti, ma ortodossa quanto a dottrina e liturgia, non sarebbe più necessario gridare ‘al lupo al lupo’, perché movimentismi, cattivi maestri e falsi profeti mostrerebbero, nel confronto, le loro fragilità e le incoerenze dei loro contenuti. Perché Tradizione non è solo la Messa in latino, è conoscere amare e servire il Signore attraverso la sapienza millenaria della Chiesa di Cristo Signore. Ѐ esperienza di Dio quotidiana, consumata nella fatica di vivere, condivisa nella comunione spirituale con altri fratelli di fede. 
Questa è la mia speranza anche per l’anno che verrà. Che si esca dalle acque stagnanti dei teoremi su cosa è e dovrebbe essere la chiesa, e chi ne ha l'autorevolezza e le competenze necessarie, cominci finalmente a ricostruirla col cemento armato di Dio e della Sua volontà e della Sua forza e nel fuoco del dogma siano purificati tutti gli sviamenti e le ambiguità.
Come ad ogni fine anno, il nostro Te Deum manifesta la Lode alle tre Persone della Santissima Trinità, nonché le invocazioni e i ringraziamenti verso Dio Onnipotente. Chi volesse ascoltarlo - e recitarlo - in Gregoriano può cliccare qui.

“Te Deum laudamus:
te Dominum confitemur.
Te aeternum patrem,
omnis terra veneratur.

Tibi omnes angeli,
tibi caeli et universae potestates:
tibi cherubim et seraphim,
incessabili voce proclamant:

"Sanctus, Sanctus, Sanctus
Dominus Deus Sabaoth.
Pleni sunt caeli et terra
majestatis gloriae tuae."

Te gloriosus Apostolorum chorus,
te prophetarum laudabilis numerus,
te martyrum candidatus laudat exercitus.

Te per orbem terrarum
sancta confitetur Ecclesia,
Patrem immensae maiestatis;
venerandum tuum verum et unicum Filium;
Sanctum quoque Paraclitum Spiritum.

Tu rex gloriae, Christe.
Tu Patris sempiternus es Filius.
Tu, ad liberandum suscepturus hominem,
non horruisti Virginis uterum.
Tu, devicto mortis aculeo,
aperuisti credentibus regna caelorum.
Tu ad dexteram Dei sedes,
in gloria Patris.
Iudex crederis esse venturus.

Te ergo quaesumus, tuis famulis subveni,
quos pretioso sanguine redemisti.
Aeterna fac
cum sanctis tuis in gloria numerari.

Salvum fac populum tuum, Domine,
et benedic hereditati tuae.
Et rege eos,
et extolle illos usque in aeternum.

Per singulos dies benedicimus te;
et laudamus nomen tuum in saeculum,
et in saeculum saeculi.

Dignare, Domine, die isto
sine peccato nos custodire.
Miserere nostri, Domine,
miserere nostri.

Fiat misericordia tua, Domine, super nos,
quem ad modum speravimus in te.
In te, Domine, speravi:
non confundar in aeternum.”

9 commenti:

  1. Il santo del giorno.
    San Silvestro è famoso perchè a lui è dedicato l'ultimo giorno dell'anno solare. Penso che dovrebbe essere famoso per un altro motivo ben più importante. Egli è stato il primo Papa "libero", che ha svolto le sue funzioni mentre regnava Costantino, che, come si sa, concesse la libertà ai cristiani (tutti i Papi precedenti erano stati santi e martiri). Questo grande santo usò di questa libertà per costruire le prime basiliche romane e per difendere l'ortodossia cattolica contro le eresie del tempo. Non morì martire, ma con una grande fama di santità e fu effettivamente un grande Santo. Preghiamolo perchè ci aiuti ad usare della nostra libertà (finchè c'è) per la costruzione e difesa della presenza della Chiesa.

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  2. Questa mattina di fine anno e dopo tutti i confronti di questi ultimi giorni scrivo quanto segue:

    1) chiarisco la mia posizione sulla sede vacante che ritengo 'a sentimento' tale dal 1958 o se vogliamo dirla diversamente ritengo la sede occupata, dal 1958, dai papi 'buoni' a cominciare da Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Paolo I, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI, Francesco, mentre, pur nella mia abissale ignoranza, mi sento affine con i papi 'cattivi' precedenti i 'buoni'. Prediligo i 'cattivi' perché più aderenti, a parere mio, al sì sì, no no, che, dati i miei limiti, è strada più semplice da individuare. Per me.

    2)Dobbiamo a papa Francesco la chiarezza nell'errore, quella che ha destato molti dal torpore.

    3)Dobbiamo altresì a lui l'aver noi scoperto che non tutti i cattolici sono uguali; anche noi, cattolici cattolici come pretendiamo di essere, abbiamo al nostro interno una gamma infinita di diversità.

    4)E siamo senza guida.

    5)Nel giro di cinque anni rischiamo di frantumarci in mille chiesuole come i protestanti; la chiesa esteriore è già frantumata ed abbandonata sia dai chierici reali e possibili sia dai laici.

    6)Dopo tanto patire non credo che molti siano in grado di iniziare una qualsiasi impresa senza finire con l'incarnare quelle caricature che si sono denunciate in tanti movimenti, in teoria, ecclesiali ma, nei fatti, espressione di uno o più individui, con una gerarchia interna da campo di concentramento.

    7)Per il momento, pur avendo io stessa 'tante idee', è meglio restare sulla tastiera, con l'augurio che tanti tornino a commentare come nel passato recente, e molti altri inizino a commentare regolarmente. Attraverso questo filtro del blog, non solo entriamo più addentro ai problemi della Chiesa ma, impariamo a conoscere le nostre reciproche posizioni. Fatto salvo il fatto che rischiamo, riuniti, di essere più facilmente dispersi. Senza rischiare però nulla è possibile attuare. Qui tutti possono contribuire, il Signore solo conoscendo l'apporto di ognuno.

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  3. Questa mattina di fine anno e dopo tutti i confronti di questi ultimi giorni scrivo quanto segue:

    1) chiarisco la mia posizione sulla sede vacante che ritengo 'a sentimento' tale dal 1958 o se vogliamo dirla diversamente ritengo la sede occupata, dal 1958, dai papi 'buoni' a cominciare da Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Paolo I, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI, Francesco, mentre, pur nella mia abissale ignoranza, mi sento affine con i papi 'cattivi' precedenti i 'buoni'. Prediligo i 'cattivi' perché più aderenti, a parere mio, al sì sì, no no, che, dati i miei limiti, è strada più semplice da individuare. Per me.

    2)Dobbiamo a papa Francesco la chiarezza nell'errore, quella che ha destato molti dal torpore.

    3)Dobbiamo altresì a lui l'aver noi scoperto che non tutti i cattolici sono uguali; anche noi, cattolici cattolici come pretendiamo di essere, abbiamo al nostro interno una gamma infinita di diversità.

    4)E siamo senza guida.

    5)Nel giro di cinque anni rischiamo di frantumarci in mille chiesuole come i protestanti; la chiesa esteriore è già frantumata ed abbandonata sia dai chierici reali e possibili sia dai laici.

    6)Dopo tanto patire non credo che molti siano in grado di iniziare una qualsiasi impresa senza finire con l'incarnare quelle caricature che si sono denunciate in tanti movimenti, in teoria, ecclesiali ma, nei fatti, espressione di uno o più individui, con una gerarchia interna da campo di concentramento.

    7)Per il momento, pur avendo io stessa 'tante idee', è meglio restare sulla tastiera, con l'augurio che tanti tornino a commentare come nel passato recente, e molti altri inizino a commentare regolarmente. Attraverso questo filtro del blog, non solo entriamo più addentro ai problemi della Chiesa ma, impariamo a conoscere le nostre reciproche posizioni. Fatto salvo il fatto che rischiamo, riuniti, di essere più facilmente dispersi. Senza rischiare però nulla è possibile attuare. Qui tutti possono contribuire, il Signore solo conoscendo l'apporto di ognuno.

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    1. Grazie del suo 'outing" Irina: anch'io, come lei, come mons. Cesare Baronio, Francesco Lamendola, ecc., ritengo vacante la prima sede sin dal 1958. Oggi, poi, siamo alle comiche finali, al grottesco spacciato per normalità. Consoliamoci pensando che NSGC non li lascerà dilagare troppo a lungo, mettendo fine alle loro malefatte, prima o poi.

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  4. La Domenica del 31 Dicembre 1995 su richiesta di Papa S. Giovanni Paolo II, il Vaticano aggiunse alle Litanie Lauretane: “Regina della Famiglia, prega per noi.” La Sacra Congregazione per il Culto Divino ha scelto questa data per dare l’annuncio perché era la festa della Santa Famiglia, che cade tra Natale e Capodanno.

    http://countrydream.ning.com/profiles/blogs/la-madonna-del-giorno-31-dicembre-1995-regina-della-famiglia

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  5. ~ Non confundar in aeternum | non saremo confusi eterno ~ è l'ultima strofa del Te Deum e il miglior accenno, più che un augurio, per orientarci nel nuovo anno e nel tempo che resta.

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  6. Dietro il mio 'outing', caro Catholicus, esiste anche l'intenzione di raggruppare i 'papi buoni', che hanno, a mio parere, portato la barca nei gorghi. La responsabilità dell'oggi non ricade su Bergoglio. Egli è solo ultimo, furbo, maldestro e con un'educazione diversa.
    Al fine di smontare questa fumosa costruzione, intenzionalmente, iniziata nel 1958, sarebbe bene, a mio parere,fare quanto segue:
    1)Esaminare per ognuno dei Papi citati tutta la documentazione che compare, per ognuno di loro, sul sito della Santa Sede, estrapolando le 'frasi liquide, moderniste, ammiccanti, buoniste' che, ora sappiamo, parolina dopo parolina hanno avuto la funzione effettiva di guastatrici della Cattolica.
    2)le frasi estrapolate andrebbero riscritte, virgolettate con, tra parentesi, il titolo del documento, la data e la pagina, su un foglio che poi andrebbe a riunirsi a quelli dello stesso documento. E tutti i documenti di quel Pontefice andrebbero raggruppati sotto il suo nome quale loro estensore, autore.
    3)lo stesso lavoro andrebbe fatto su tutte le interviste e le comunicazioni mass-mediatiche da ognuno rilasciate durante il suo pontificato, soltanto.
    4)il materiale così raccolto, in maniera rigorosa ed empatica, cioè imparziale, dovrebbe poi essere dato alle stampe.
    5) Per l'editore, mi augurerei uno di grande visibilità,oppure uno dei nostri, se non trovassimo nessuno, cosa possibile, potremmo unire le forze e farlo stampare noi, affidandoci dopo ad un buon distributore, se anche questo fosse di difficile attuazione, il volume, che per forza di cose sarà volumone, verrà spedito su richiesta.

    Questo lavoro dovendo rappresentare tutti sarà messo insieme da Cattolico Romano, unico nome che rappresenterà i moltissimi che, in qualsiasi modo hanno già collaborato con i loro contributi nei commenti e nei testi del blog e quelli che ora vorranno assumersi la responsabilità concreta, finalizzata a questa impresa.

    Ora si presenta il duplice problema e dei coordinatori responsabili delle ricerche e le ricerche vere e proprie. Essendo tutto basato sulla adesione personale, convinta, seria e non remunerabile, bisogna vedere chi può e vuole mettersi al lavoro subito e concludere nel giro di trenta/quaranta giorni al massimo.

    Nel caso venisse anche un ritorno economico, cominciamo a pensare ad un'opera di misericordia corporale o spirituale a cui devolverlo. Se una sola persona, delle nostre, che ha, per il tipo di professione praticata, competenze ed energia per gestire il tutto, si prenderà dal ritorno economico, dal ricavo, quello che valuterà essere giusto per lui.

    Maria deciderà se stampare o no questo commento e/o a chi inviarlo via mail.

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  7. Nell'attesa di qualche confronto, sono andata a leggere documenti semplici sul sito del Vaticano: Papa Giovani XXIII, Angelus e Lettere. Impressione che sul sito compaiano sintesi e/o versioni riviste e corrette. Per un lavoro serio bisognerebbe attingere a AAS ed ancora non basterebbe per avere il polso vero della situazione quale realmente fu. Occorrerebbe una ricerca multipla tipo quella che traspare dal libro di De Mattei, Il Concilio Vaticano Secondo. Ritengo che per avere una panoramica complessiva dell'apporto di ciascun Pontefice, entro il periodo che va dal 1958 al 20018 e oltre, occorra aspettare ancora un po' di tempo ed aspettare uno storico capace di selezionare il materiale originale e capace di farne una sintesi che evidenzi il lavoro dei guastatori e dei genieri e quando uno solo, ad esempio, fu qui guastatore e lì geniere.

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  8. Nell'attesa di qualche confronto, sono andata a leggere documenti semplici sul sito del Vaticano: Papa Giovani XXIII, Angelus e Lettere. Impressione che sul sito compaiano sintesi e/o versioni riviste e corrette. Per un lavoro serio bisognerebbe attingere a AAS ed ancora non basterebbe per avere il polso vero della situazione quale realmente fu. Occorrerebbe una ricerca multipla tipo quella che traspare dal libro di De Mattei, Il Concilio Vaticano Secondo. Ritengo che per avere una panoramica complessiva dell'apporto di ciascun Pontefice, entro il periodo che va dal 1958 al 20018 e oltre, occorra aspettare ancora un po' di tempo ed aspettare uno storico capace di selezionare il materiale originale e capace di farne una sintesi che evidenzi il lavoro dei guastatori e dei genieri e quando uno solo, ad esempio, fu qui guastatore e lì geniere.

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