Nell'immagine a lato il logo per la prossima visita di Bergoglio in Marocco, dal 30 al 31 marzo prossimi.
Vi è rappresentata una croce stilizzata formata da due grosse sciabole islamiche all'interno di una mezza luna rossa: evidenti simboli di sottomissione all'Islam e delle malsane aperture di cui Bergoglio si fa portatore, portando dritti al blasfemo progetto di sottomissione per abituarci all'unica Religione Mondiale, che lui e altre forze oscure stanno pericolosamente mettendo in atto...
L’immagine riprende i colori dei due Paesi: verde e rosso per il Marocco, giallo e bianco (lo sfondo) per il Vaticano. Sotto il nome del vescovo vestito di bianco è riportato il motto della visita: “Servitore di Speranza” e il nome del Marocco scritti in arabo per onorare il Paese che lo accoglie.
Dal Vaticano sottolineano che "sarà un’importante opportunità per sviluppare il dialogo interreligioso e la reciproca conoscenza fra cristiani e musulmani".
Il sito Vatican News, poi, riporta una frase infelicissima, in cui si fa un parallelo - del tutto falso - tra il "dialogo" attuale e il "dialogo col sultano", in cui San Francesco non "dialogò" affatto, bensì cercò di convertire gli arabi lanciando anche una sfida (non accettata... vedi nel blog):
"[...] Insieme al viaggio che poi avrà anche dal 3 al 5 febbraio negli Emirati Arabi Uniti [qui], parlando al Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede oggi Papa Francesco ha detto che “si tratterà di due importanti opportunità per sviluppare ulteriormente il dialogo interreligioso e la reciproca conoscenza fra i fedeli di entrambe le religioni, nell’ottavo centenario dello storico incontro tra san Francesco d’Assisi e il sultano al-Malik al-Kāmil”.[...]"
Leggete questa breve rassegna stampa di Dreher:
RispondiEliminahttps://www.theamericanconservative.com/dreher/pope-francis-february-vatican-sex-abuse-catholicism/
Mi pare interessante specialmente l'incipit secco dell'editoriale di R. R. Reno su First Things:
The current regime in Rome will damage the Catholic Church. Pope Francis combines laxity and ruthlessness. His style is casual and approachable; his church politics are cold and cunning. There are leading themes in this pontificate—mercy, accompaniment, peripheries, and so forth—but no theological framework. He is a verbal semi-automatic weapon, squeezing off rounds of barbed remarks, spiritual aperçus, and earthy asides (coprophagia!). This has created a confusing, even dysfunctional atmosphere that will become intolerable, if it hasn’t already.
Se non ricordo male, First Things cercava di essere ancora molto prudente - non mi ricordo quale firma (forse Maike Hickson?) scriveva per First Things ma poi dovette andarsene per qualche pezzo di critica esplicita a Francesco. Ma sembra che non ne possano proprio più.
Non male neanche il commento di Phil Layer, che ammette di non essere riuscito a capire il senso di una frase di Bergoglio, neanche dopo essersela fatta spiegare. "Insalata di parole", l'ha definita.
credo che ormai occorra fondare un esplicito movimento di preghiera per la salvezza della Chiesa
RispondiEliminaE anche il 1° comandamento è stato colpito e affondato. Ora bominvia il conto alla rovescia per la punizione dell'ira di Dio...
RispondiEliminaSilvano Motta
Oltre agli stravolgimenti dottrinali, anche gli stravolgimenti storici!! San Francesco andò per convertire, non per dialogare e ancor meno per sottomettersi!! Abbiano almeno il pudore di lasciare stare i Santi!!!
RispondiEliminaUn consiglio, forse da prendere in considerazione, valutato anche qualche commento che mi precede: utilissimo lasciarlo perdere (Bergoglio, ma non solo); ignorarlo, destinare le proprie forze a fini esclusivamente propositivi ed atti alla santificazione personale. Denunciare oramai serve a poco. Però ognuno fa quello che crede meglio, per il bene proprio ed altrui.
RispondiEliminaQuesto Papa Imam sta distruggendo la cristianità e contribuisce alla distruzione dell’Europa!
RispondiEliminaE' tutto sulla scia del Vaticano II e di 'Nostra aetate', nonché dei viaggi a scopo ecumenico-interreligioso dei Papi 'conciliari' precedenti, in specie di Giovanni Paolo II.
RispondiEliminaAnzi, il travisamento delle idee e delle opere di San Francesco d'Assisi cominciò ufficialmente nella Chiesa proprio con Papa Wojtyla, che osò presentare la scelta della città di Assisi per il famigerato incontro interreligioso di preghiera del 1986 in quanto città natale
"dell'uomo santo qui venerato, San Francesco, conosciuto e riverito da tanti attraverso il mondo come simbolo della pace, riconciliazione e fraternità."
Un San Francesco ecumenista e pacifista, vero e proprio travisamento della realtà evero e proprio inganno, almeno oggettivo, nei confronti dei partecipanti a quel raduno.
A Casablanca poi il medesimo Giovanni Paolo II tenne il famoso discorso irenista e praticamente indifferentista ai giovani musulmani nello stadio della città, il 19 agosto 1985.
Dunque, almeno in questo, nulla di nuovo sotto il sole conciliare per quanto riguarda il prossimo viaggio in Marocco di Papa Bergoglio.
RispondiEliminaMi sembra che,a proposito di visite papali in Marocco, ci sia
un precedente abbastanza sconvolgente, protagonista Giovanni
Paolo II. O mi sbaglio? "Niente di nuovo sotto il sole".
Z.
A volerlo vedere in un certo modo nel logo potrebbe nascondersi un simbolismo fallico ma poi direbbero che noi cattolici siamo complottisti e sessuofobici.
RispondiEliminaE allora teniamoci pure le ridicole scimitarre del Capo visibile della Chiesa e che Dio doni lunga vita e gloria eterna a quello da Lui Benedetto.
Quando si realizzeranno le visioni di Cornacchiola, non fingano di essere sorpresi.
RispondiEliminaDa Massimo Viglione:
RispondiEliminaDa san Gregorio Magno (590-604), i papi hanno assunto, tra gli altri, anche il titolo di
Servus servorum Dei.
Adesso vediamo che Francesco si fa definire "Servo della speranza".
Quale speranza? Speranza di che? Parliamo forse della virtù teologale?
No. Il logo ce lo spiega bene.
Una mezzaluna che circonda la croce. Peraltro, la croce è formata chiaramente da due scimitarre.
Le spiegazioni possono essere due, solo apparentemente in contrasto:
1) La Mezzaluna circonda la Croce, che per altro è fatta appunto da scimitarre (il simbolo dell'arma della Jihad) e la include in sé.
2) Quella più "pacifica": Croce e Mezzaluna divengono una cosa sola, l'inizio della futura religione universale.
Inutile dire che la seconda spiegazione è immensamente peggiore della prima.
Questa a tutta evidenza è la speranza di cui Francesco è servo.
Certamente, non stiamo parlando né di servi di Dio né di Dio.
Ma... ovviamente Massimo Viglione è esagerato...
Pertanto, fate come se non aveste letto.
Voi non sapete, nulla, ok?
Il cattivo sono io (e quelli come me).
Buonanotte
@ Anonimo 20:27 : caro amico, lei ha ragione da vendere quando dice "Denunciare oramai serve a poco"; siamo un piccolo resto, talmente piccolo che possono pure prenderci per matti, invasati, ossessionati dal formalismo (non hanno più la fede e non la vedono in chi crede, non vedono niente dietro l'apparenza esteriore, il sano discernimento li ha abbandonati), rendendoci poco credibili ed allontanando la gente da noi. Ma però... c'è un però consolante, e sono le parole rivolte dalla Madonna della Rivelazione (apparizione delle Tre Fontane, a Roma) a Bruno Cornacchiola :
RispondiElimina“Quello che occorre è l’apostolato individuale non l’apostolato monopolizzato […]. Bisogna che si lavori tra le anime nell’apostolato individuale: chi conosce e sa fare, senza alcuna previa autorizzazione, deve lavorare” (cfr Saverio Gaeta “Il veggente”. Salani Editore, Milano, 2016, p. 73, e
http://www.unavox.it/Segnalazioni_Rete/Gaeta_Veggente_Segreto_tre_fontane.html).
Questo impazzimento generale, globalizzato, era stato profetizzato da S. Antonio Abate:
"Verrà un tempo in cui gli uomini impazziranno, e al vedere uno che non sia pazzo, gli si avventeranno contro dicendo: “Tu sei pazzo !”, a motivo della sua dissomiglianza da loro". (profezia di S. Antonio Abate)
Invece di preoccuparci di far conoscere al fratello che ignora , che non sa , che non conosce , il vero Medico delle anime NSGC , noi , noi che fummo mondati , non vediamo l'ora di convertirci alla Mezzaluna .
RispondiEliminaUna delle risposte di una recente intervista al card. Brandmüller che stiamo traducendo:
RispondiElimina“La domanda che mi pongo è se ci sia davvero una qualche direzione. La Chiesa non è sballottata avanti e indietro su correnti contraddittorie? Si può riconoscere una qualche direzione?
È comunque ovvio che – almeno nell’Europa occidentale – le dichiarazioni della Chiesa sono più o meno in linea con il pensiero comune sociale, e i discorsi e le azioni delle autorità ecclesiastiche sono spesso mosse dall'orizzonte laico invece di seguire l’esempio di Benedetto XVI che, nel suo discorso di Friburgo del 2011, ha ricordato il necessario distacco dalla mondanità, prontamente frainteso e perfino oggetto di riprovazione.
Nel frattempo, anche alcuni vescovi, soprattutto in campo morale, hanno espresso opinioni diametralmente opposte alla Scrittura. Ma così facendo, ci si allontana dalle fondamenta stesse dell’esistenza della Chiesa.”
Ecco il logo scelto dal Vaticano per la visita di Papa Francesco in Marocco, dove una cellula dell'Isis ha appena macellato due ragazze scandinave chiamandole "nemiche di Allah". La croce e la mezzaluna abbracciate. Allucinante non solo per i cristiani, ma anche per i laici con la testa sulle spalle. Questo è falso rispetto religioso. E' soltanto confusione, debolezza, resa. A cosa sta portando nella realtà tutto questo sincretismo cattolico da libro cuore che gioca ormai a carte scoperte, questo cosiddetto "dialogo" costruito sulla capitolazione? In Medio Oriente, come nel logo scelto dal Vaticano, all'Islam che inghiotte il cristianesimo. Quanto mi manca il Papa che andò a Ratisbona e non ad Assisi.
RispondiEliminaGiulio Meotti
RispondiEliminaAnche il Papa che andò a Ratisbona continuò il dialogo con l'islam,
andò nella moschea di Istanbul, sottobraccio all'imam locale,
l'ex-cattedrale di S. Sofia, dove,
nel 1453, alla presa di Costantinopoli,
i turchi invasori entrarono con i cavalli, dicono le
cronache, sciabolando a destra e a manca.
Z.
"Mi sembra che,a proposito di visite papali in Marocco, ci sia
RispondiEliminaun precedente abbastanza sconvolgente, protagonista Giovanni
Paolo II. O mi sbaglio? Z ".
Sì, infatti, e anch'io l'ho citato, ma ho dimenticato di mettere il link al discorso ai giovani musulmani a Casablanca: https://w2.vatican.va/content/john-paul-ii/it/speeches/1985/august/documents/hf_jp-ii_spe_19850819_giovani-stadio-casablanca.html
"Quanto mi manca il Papa che andò a Ratisbona e non ad Assisi.".
RispondiEliminaBeh, però non dimentichiamo le performances di Benedetto XVI che, solo pochi mesi dopo il su menzionato famoso 'discorso di Ratisbona', per placare gli islamici infuriati nel novembre 2006 pregò ad Istanbul nella Moschea Blu, rivolto al mihrab ossia verso La Mecca, come i musulmani:
https://www.lastampa.it/2014/09/06/esteri/quando-benedetto-xvi-preg-in-moschea-due-minuti-rivolto-al-mihrab-KcELLyKNUDrwjUfuei4tsJ/pagina.html
O che scrisse nel Libro d'Oro della Basilica di Santa Sofia, sempre ad Istanbul: "Nelle nostre diversità ci troviamo davanti alla fede del Dio unico, che Dio ci illumini e ci faccia trovare la strada dell'amore e della pace." :
http://www.asianews.it/notizie-it/(Medio-Oriente,Turchia)-Nella-Moschea-blu-di-Istanbul-il-Papa-prega-per-la-fratellanza-di-tutta-l'umanit%C3%83%C2%A0-7894.html
E poi, è stato anche lui ad Assisi per l'incontro ecumenico ed interreligioso del 2011...
Carissimi, sappiate il Concilio non perdona, al di là delle sensibilità personali dei vari suoi sostenitori, che siano Paolo VI, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI o Francesco .
Insomma, in sostanza è sempre la stessa solfa ecumenica, interreligiosa e mondialista.
https://www.controinformazione.info/nel-futuroci-saranno-due-civilta-nellue-ha-detto-orban/
RispondiEliminaPienamente d'accordo con Sacerdos quidam
RispondiEliminaLetto su Fb
RispondiEliminaNei giorni in cui si approssima la soppressione della Commissione Ecclesia Dei una trasmissione su La7 (ri)propone un servizio - Repubblica aveva inviato un suo "giornalista" col medesimo intento tempo fa - sulla parrocchia "medievale e bigotta" di Roma, la Trinità dei Pellegrini, quella dove il Ministro Fontana va a Messa, quella antica, si capisce, qualche volta con Giorgetti e Salvini, e in cui ci sono i preti retrogradi e i fedeli populisti.
Ennesima coincidenza?
“La difesa dell’Islam di Papa Francesco potrebbe distruggere l’Europa”. Ci sono giornalisti e intellettuali cattolici (pochissimi ormai) che non si inginocchiano o baciano l’anello di fronte alla nuova politica del Vaticano sull’Islam. Uno di questi è l’americano William Kilpatrick, che scrive: “Cosí come ha poca ansia per l'ondata di chiusure delle chiese, Papa Francesco sembra avere poca ansia riguardo all'islamizzazione dell'Europa. E come dimostra il suo incoraggiamento alle migrazioni di massa, sembra non avere obiezioni all'islamizzazione. Francesco sembra essere in pace con il fatto che l'Islam si stia diffondendo rapidamente. Qualunque cosa abbia in mente, sembra che Papa Francesco scommetta contro le probabilità. Qualche settimana fa, due giovani donne scandinave hanno fatto una scommessa simile quando si sono imbarcate in un viaggio in Marocco. Stavano scommettendo le loro vite sul presupposto che la narrativa sull'Islam che avevano imparato a scuola e all'università fosse quella giusta. E hanno perso la ‘scommessa’. Che Francesco sia stato male informato sull'Islam o se abbia adottato una strategia di disinformazione, si sta assumendo un enorme rischio, non solo per la propria vita, ma per la vita di milioni di persone. Quando la religione di Maometto incontra la religione dell'indifferentismo, quale sembra più probabile che possa prevalere?”. Mi sembrano tutte considerazioni, dubbi e riflessioni condivisibili quelle di Kilpatrick. É la più grande sfida che la Chiesa si trova ad affrontare nel XXI secolo e che riguarda anche i laici che non vogliono far crescere i propri figli in una società che abbia come soli punti di riferimenti quello che ci propina l’intrattenimento di massa politicamente corretto: cosa accadrà a un cristianesimo sradicato violentemente nei suoi luoghi di nascita, che sta combattendo per la propria vita in paesi africani come la Nigeria e che si sta suicidando in una Europa che sta lasciando il passo a una religione espansiva, fiera di sè, esclusiva e che è sette secoli più giovane?
RispondiEliminaGiulio Meotti
RispondiEliminaIn quello che ha scritto a commento nel Libro d'Oro della Moschea blu,
Benedetto XVI non ha introdotto un'eresia, attribuendo ai musulmani la
fede nel "Dio Unico", che sarebbe, nonostante le diversità, il Dio
nel quale credono anche i cristiani? L'errore nella fede consiste qui
nel dichiarare lecito il monoteismo di Maometto, come se anch'esso si
dirigesse al Dio Unico nel quale crediamo anche noi.
Non si viola qui il Primo Comandamento?
La legittimità della fede musulmana nel Dio Unico la troviamo
nell'art. 16 della Lumen Gentium: "...adorano con noi [una cum] un Dio unico, misericordioso, che giudicherà gli uomini nel giorno finale...".
Sono frasi abominevoli,che gridano vendetta non solo di fronte a Dio ma anche
di fronte a tutti i veri cattolici!
Z.
http://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2015/09/non-crediamo-nello-stesso-dio-dei.html
RispondiEliminahttps://chiesaepostconcilio.blogspot.com/p/e-corretta-laffermazionedel-medesimo.html
https://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2014/12/la-questione-dell-unico-dio-delle.html
Antonio Saggese:
RispondiEliminaUhmmmm... Vediamo un po'... L'islam nasce nel 622 d.C. e se non erro le radici greco-romane erano già state gettate in Europa. Aggiungiamo che le terre dell'impero romano erano già diventate cristiane. Uhmm no, mi sa che non ci sono radici islamiche in Europa. Fine della ricerca.
https://www.ilprimatonazionale.it/cronaca/ue-stanzia-10milioni-studio-corano-radici-islamiche-europa-100452/
Per onestà intellettuale, si deve comunque dire che la visita in Turchia dopo il discorso di Regensburg, fece seguito ai violenti scontri di piazza dei fanatici mussulmani in diverse parti del mondo, ci furono dei morti, anche delle suore, se non erro, e forti pressioni del governo tedesco sul Pontefice di allora, quindi non metterei sullo stesso piano le visite di GP2 e dell'attuale vescovo di Roma, solo per dare a Cesare ciò che è di Cesare, del resto JMB è sempre stato così, amico di tutti i non cristiani, ma nemico dei cristiani a prescindere, cattolici in primis, basta leggere ciò che scrivono di lui nel suo paese natale, poi dopo l'ennesimo peana delle logge ispaniche, che altro c'è da dire......facciamoci due conti, non ne rimarranno tanti, si torna alla chiesa dei piccoli, dei 'creativi', dei Oi dodeka, poi i conti li farà sempre e solo Lui.
RispondiEliminaÈ il segno della mafia o massoneria gay vaticana vedasi:
RispondiEliminahttps://gloria.tv/reply/7aUE1zgQ9b7p4uxwUbp2wsvcv
Quanto a motto, "servant" =abd in arabo, è una radice molto usata per definire lo schiavo di Allah... annamo bene...
RispondiElimina
RispondiEliminaInfatti, abbiamo: Abdullah (servo di Allah) dal quale viene il cognome siculo: Badalà, Badalamenti (famoso capo mafioso).
"Il logo è particolarmente inquietante.
RispondiEliminaUna crocetta sbilenca racchiusa nella mezzaluna. Una falsa Croce dentro una vera mezzaluna."
https://www.silvanademaricommunity.it/2019/01/14/nuova-chiesa-2-0/
È il segno della mafia o massoneria gay vaticana vedasi ciò che riporta Pietro da Cafarnao a questo link:
Eliminahttps://gloria.tv/reply/7aUE1zgQ9b7p4uxwUbp2wsvcv
Una crocetta sbilenca racchiusa nella mezzaluna. Una falsa Croce dentro una vera mezzaluna. La Croce di Cristo non ha quella forma, è un simbolo di dolore e resurrezione, non un segno grafico evanescente e ridicolamente colorato. I due bracci hanno colori deboli, verde e giallo, e sono racchiusi, inghiottito dalla mezzaluna che ha un colore forte per eccellenza: il rosso. I due ridicoli trattini hanno colore diverso a ulteriore prova che sono due segnetti grafici, due trattini, nulla che abbia a che fare con la vera Croce, coperta di dolore e sangue. Cristo muore in Croce: se tutte le religioni portano a Dio come sostiene la nuova Chiesa 2.0 ci chiediamo perché : sarebbe stato sufficiente fare oooooom seduto sotto un sicomoro oppure conquistare la penisola arabica col ferro e col fuoco, con decine tra spose e concubine, la più giovane sposata ancora bambina.
RispondiEliminaNell’Islam Cristo è un qualsiasi profeta. La mezzaluna rossa che ingloba la crocetta verde gialla esprime perfettamente questo concetto. Cristo non è in quella crocetta. Non c’è in quella crocetta il sangue dei martiri, quelli uccisi dai Romani, quelli uccisi dall’Islam. Non ci sono nella crocetta multicolore gli studenti massacrati in Kenia, dopo che valorosamente avevano affermato di essere cristiani. Non c’è il dolore e il martirio degli uomini vestiti di arancione sgozzati sulle rive del Mediterraneo. Non ci sono le urla dei cristiani bruciati vivi nelle loro chiese e Nigeria, fatti esplodere nelle loro chiese in Egitto o in Iraq.
In quale punto del Vangelo è racchiusa la dizione: servo della speranza? Il Vicario di Cristo deve essere servo dei servi di Dio. O è Servo dei servi di Dio, o non è.
Silvana De Mari
RispondiElimina"Quelli uccisi dai Romani, quelli uccisi dall'Islam.."
Non li metterei sullo stesso piano. I Romani o meglio le autorità dell'impero per lungo tempo non hanno capito il cristianesimo. Ma col tempo la popolazione e le stesse autorità hanno imparato ad apprezzarne i valori. Nella persecuzione romana c'era anche l'ignoranza, tra le cause. Ma poi l'impero è diventato cristiano.
La persecuzione musulmana si basa invece su di un odio inestinguibile basato sulle fallacie che il fondatore della loro religione ha raccontato su Cristo e i cristiani. Essa ha una motivazione "teologica" ignota alla persecuzione romana. Non è un fatto politico ma una guerra di religione con risvolti politici, la guerra delle Tenebre contro la Luce della vera rivelazione.
Trovo sbagliato ricordare sempre le persecuzioni romane dei cristiani, senza rammentare invece che è stato proprio l'impero romano il grande Stato che poi, convertendosi, ha costituito lo Stato cristiano per eccellenza, preceduto solo di qualche anno dal piccolo regno dell'Armenia.
H.
[La critica all'orrendo simbolo è comunque giusta. La mezzaluna rossa che racchiude il simbolo impoverito e distorto della Croce rammenta il mito conquistatore della mela rossa cioè la conquista musulmana-ottomana di Roma].
Ecco i rischi dietro il viaggio
RispondiEliminadi papa Francesco in Marocco
http://m.ilgiornale.it/news/2019/01/18/lo-scrittore-anti-islam-attacca-papa-francesco-sta-sbagliando-tutto/1630685/
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