Una riflessione di Agostino Nobile sulla introduzione in Europa di un nuovo crimine, l’islamofobia, sottolineando il paradosso che, mentre i Paesi a cultura islamica sono fra i maggiori persecutori di cristiani, in Europa non si possono neppure sottolineare civilmente le caratteristiche reali dei testi sacri e le conseguente sociopolitiche (al di là di quelle spirituali) della teocrazia dell'islam.
Milioni di cristiani perseguitati dall’islam? L’occidente corre ai ripari creando il neologismo ideologico “islamofobia” per criminalizzare la libertà di pensiero, di opinione e di espressione.
Come sappiamo, la legge sull’islamofobia è stata imposta dall’ONU e dai laicisti per proteggere i musulmani in occidente e tappare la bocca agli occidentali. Anche a leggere passi del Corano, diciamo così: poco edificanti, s’incorre alla persecuzione legale e nella ghigliottina mediatica. La cosa diventa ancora più paradossale leggendo i dati annuali delle persecuzioni anti-cristiane nel mondo. Nella classifica, dopo la comunista Corea del Nord, si trovano i paesi musulmani. Secondo il rapporto annuale del World Watch List 2018, il numero dei cristiani perseguitati nel mondo sono oltre 215 milioni (secondo Porte Aperte 245 milioni). Nelle “top ten” abbiamo Afghanistan, Eritrea, Libia, Iran, Iraq, Somalia, Sudan, Pakistan e Yemen. L’Arabia Saudita è esclusa dalla lista, perché i cristiani e le chiese, semplicemente, non esistono.
Nel Rapporto WWL, si legge “L’oppressione islamica continua a essere la fonte principale di persecuzione dei cristiani, non confermandosi solamente ma estendendo la sua morsa in varie aree”. Quindi è in aumento. Ma anche il nazionalismo religioso nell’induista India e nel Nepal, induista, buddista e comunista, le persecuzioni anti-cristiane sono in aumento. Sempre secondo il rapporto del World Watch List, tra il novembre 2016 e ottobre del 2017, 3.066 cristiani sono stati uccisi a causa della loro fede, 15.540 edifici di cristiani (chiese, case private e negozi) sono stati attaccati o distrutti. Per causa della loro fede, i cristiani detenuti senza un processo sono 1.922, i cristiani rapiti 1.252, oltre 1.000 stupri, 1.240 matrimoni forzati, 33.255 cristiani “fisicamente o mentalmente abusati”.
Cristian Nani, il direttore di Porte Aperte, precisa: si tratta di “cifre che purtroppo sono da considerare punti di partenza poiché potenzialmente enorme è la realtà sommersa dei crimini non denunciati o non registrati contro i cristiani in molti Paesi”. I cristiani perseguitati in Africa sono 81,14 milioni (38%), in Asia e Medio Oriente 113,31 milioni (53%), in America Latina [governi comunisti] 20,05 milioni (9%), nel resto del mondo 11.800 (0,01%).
Leggendo questo elenco vengono in mente quei personaggi dello star system che sparano sentenze sugli italiani contrari all’immigrazione illegale, guarda caso persone che appartengono alle culture menzionate sopra.
Mentre in occidente il razzismo e l’islamofobia, anche in forma verbale, sono perseguiti legalmente, in Africa, in Medio Oriente e in Asia non esiste una legge sul razzismo né tanto meno, sulla cristianofobia. I radical chic occidentali che chiaramente sputano veleno su chi si oppone all’immigrazione illegale, invece di seguire il mainstream privo di fondamento, dovrebbero chiedersi se questa mancanza di reciprocità sia casuale o pianificata. Comunque sia, leggendo le cifre su riportate, chiunque abbia un minimo di buon senso dovrebbe ammettere che qualcosa non va.
Se le democrazie europee della prima metà del Novecento avessero aperto le frontiere a milioni di nazisti e sovietici dichiarati, probabilmente la Storia della democrazia si sarebbe estinta. Ma sembra che questa ovvietà non venga presa in considerazione per l’islam che, al pari del comunismo e nazismo, è geneticamente anti-democratico. Non solo. Nel Corano è scritto chiaramente che l’islam deve assoggettare tutti i popoli del pianeta. Vorrei sapere chi, di mente sana, si mette in casa gente che per diritto divino è decisa a sottometterlo.
In questa situazione paradossale non possiamo non ricordare il pontefice, il più accanito sostenitore dell’immigrazione musulmana in Italia e in occidente. Talmente sottomesso all’islam che il logo del viaggio apostolico in Marocco ha scelto una croce rabberciata avvolta da un mezza luna, con su scritto “Pope Francis Servant of Hope”. [qui] Bergoglio non è servo di Cristo ma della Speranza.
L’insopprimibile desiderio, oserei dire ossessione, del papa di aprire le porte all’islam; le continue frecciatine contro i cattolici che definisce “facce da funerale”, “fomentatori della coprofagia” e “sgranarosari”; il silenzio sulle persecuzioni giornaliere di milioni di cristiani; i commenti che assolvono i crimini contro i cristiani affermando che fare dell’islam una “equazione con il terrorismo è una sciocchezza” (oltre 100milioni di perseguitati), fanno pensare che Bergoglio non si considera capo della Chiesa cattolica.
Perché, dunque, devono pensarlo i cattolici? Sommando i numeri delle persecuzioni anti-cristiane nel mondo, il numero degli immigrati musulmani in Europa, un papa “Servo della Speranza” e sottomesso all’islam, come risultato abbiamo quello che aveva previsto la buonanima di Hilaire Belloc: “L’Europa tornerà alla Fede o perirà. Perché la Fede è l’Europa e l’Europa è la Fede”.
Dobbiamo davvero credere che i bergogliani non ne siano consapevoli?Agostino Nobile
RispondiElimina"Rolls-Royce” è il nome gergale di una pastiglia rosa di forma rettangolare, acquistabile online; come rileva il test eseguito dalla DIB+ di Basilea, contiene circa 200 mg di MDMA, vale a dire tra le 3 e le 6 pastiglie di ecstasy, quelle “regolarmente” disponibili fuori dai luoghi del divertimento adolescenziale e giovanile.
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sarebbe grave se la dirigenza del Festival non sapesse di questa ambivalenza, ma sarebbe gravissimo se si scoprisse che nessuno si è preso la briga di ascoltare la produzione di Achille Lauro disponibile sulweb: lì c’è tutto, il suo mondo ed il suo messaggio sibilato nelle orecchie ed esibito agli occhi di ragazzini-sempre-più-bambini, i suoi più fedeli seguaci. Solo per fare qualche esempio si sarebbe scoperto che nel brano “Ulalala” Achille Lauro canta: “‘sta weeda [marjuana] è talmente arancione che sembra una pesca” [alcune varietà di marjuana hanno questa colorazione]; “in tasca ho cento conchiglie ma non vado a pesca; questa bustina col cuore di una caramella” [la MDMA venduta come pillole a forma di caramella, con varie forme e colori simili a conchiglie]; “segui ‘ste strisce e lo portano all’oro sul podio” [la cocaina porta soldi e fa andare veloce]; “tira le palline bianche ma imbuca le mazze” [paragona un suo amico pusherad un giocatore di golf, che gioca con palline bianche ovvero bustine di cocaina; mazze è un chiaro riferimento alle mazzette di banconote, che prende nel momento in cui vende la droga].
https://www.marcobrusati.com/blog/183-speciale-sanremo-la-rolls-royce
OT Apprendo che il "cencio"(il drappellone) per il Palio di Siena dell'Assunta 2019 verrà realizzato nientepopodimenoche da Milo Manara. Già negli anni passati l'opera è stata affidata ad artisti inopportuni, visto il soggetto religioso. Spero che qualcuno metta su un'iniziativa di protesta e faccia cambiare idea al Comune (che sarebbe pure in mano al cdx, ma vedo che non è cambiato niente, almeno da questo punto di vista).
RispondiEliminaPuò anche essere che tutte le offese a Dio di questi due secoli di laicofilia meritino un'abbondante effusione di sangue Cattolico.
RispondiEliminaMa dal male, Iddio trae sempre il sommo Bene.
https://www.tempi.it/barnevernet-norvegia-polonia-servizi-sociali/
RispondiEliminaHa tutta l’aria di un tentativo di vendetta mal concepito che si sta ritorcendo contro chi l’ha promosso. Le mosse del governo norvegese per ottenere l’allontanamento dal paese del console polacco Slawomir Kowalsky hanno ottenuto l’effetto di riaccendere i riflettori internazionali sul Barnevernet, il servizio per il benessere dei minori della Norvegia sotto accusa non solo presso settori dell’opinione pubblica norvegese e di vari paesi europei, ma anche presso la Corte europea per i diritti umani di Strasburgo per la straordinaria facilità con cui sottrae i minori a famiglie che, secondo le valutazioni dei suoi operatori, sarebbero inadatte a crescerli.
https://www.marcelloveneziani.com/articoli/sanremo-e-il-nostro-ombrello/
RispondiEliminaGli omosessualisti di Gayburg stilano veri e propri dossier su chi osa contrastare l'immondizia che propugnano (si veda per esempio Cristo in croce col perizoma leopardato).
RispondiEliminaA me degli omosessuali frega tra il poco e il nulla: il tema non mi affascina e lo.faccio rientrare in un.contesto più vasto della decadenza dell'Occidente, non mi occupo della vita privata e della sessualità delle persone nella loro sfera più intima (certamente a domanda rispondo e rispondo da cattolico); ma di loro mi frega moltissimo e credo che l'unico regime idoneo per questa razza di degenerati teorici di ogni immoralità e del disfacimento totale della società e delle persone che la compongono sia l'alternativa tra il cessare i loro sproloqui sul tema o il gulag.
Ma più probabilmente ci penserà l'islam a caro prezzo per tutti!
Khaled vende uomini ma è innocente.
RispondiEliminaKhaled è l'unica cosa legale che c'è nel Mediterraneo.
Khaled vorrebbe fare l'opinionista per spiegare al pubblico di La7 che il Ministro dell'Interno italiano è un criminale e va processato.
A Bergamo il Tribunale consente a una coppia di marocchini di divorziare sulla base della legge del Marocco che si ispira alla legge islamica. Anziché far rispettare a tutti le leggi italiane, l’Italia si piega alle leggi straniere
RispondiEliminaCari amici, due coniugi marocchini residenti in Italia hanno chiesto che venisse applicata la legge del loro Paese in materia di divorzio. Il Tribunale di Bergamo ha acconsentito e si sono così separati secondo la legge del Marocco, la cosiddetta "Moudawana", il codice di statuto personale marocchino in vigore dall'8 marzo 2004, che garantisce alla moglie la via del divorzio nel caso subisca abusi o pregiudizi. Si tratta di un iter di separazione semplificato al massimo, rispetto alla legislazione italiana. I giudici hanno così ritenuto fosse giusto accogliere la domanda di applicazione della legge del loro Paese, come previsto dall’articolo 5 del Regolamento europeo 1259/2010, il cosiddetto "Roma III". È sostanzialmente un divorzio diretto, senza separazione.
I due coniugi originari del Marocco, genitori di 3 figli minori, hanno redatto una scrittura privata chiedendo concordemente l’applicazione della legge di riforma del diritto di famiglia del loro Paese. Nel diritto marocchino non esiste l’istituto della separazione ma quello del divorzio per mutuo consenso, con o senza condizioni. Il Tribunale di Bergamo ha preso atto della volontà reciproca di divorzio diretto, verificando che le condizioni da loro concordate non contraddicessero le disposizioni della Moudawana e non danneggiassero gli interessi dei figli: riunitisi in camera di consiglio il 19 dicembre scorso, i giudici hanno ritenuto accoglibile la domanda di applicazione della legge del loro Paese, come previsto dall’articolo 5 del Regolamento europeo 1259/2010, il cosiddetto “Roma III”.
Anche le condizioni del divorzio stabilite dal Tribunale seguono le disposizioni del diritto marocchino: la custodia dei figli spetterà in primo luogo alla madre, poi al padre che dal lato economico sarà obbligato al loro mantenimento con cibo, abbigliamento, cure mediche, istruzione e quanto indispensabile per la somma complessiva di 500 euro mensili.
Una sentenza simile, sempre in un caso di divorzio secondo il diritto del Marocco, era stata pronunciata dal Tribunale di Bologna nel maggio del 2017: allora i giudici avevano garantito alla moglie due particolari forme di tutela assenti nell’ordinamento giuridico italiano, dette “consolazione” e “pensione per il periodo di vedovanza”, di durata pari a tre cicli mestruali.
Cari amici, se all’interno di uno Stato non si esige e non si fa rispettare la stessa legge da parte di tutti i cittadini e i residenti, se è lo Stato stesso che acconsente che al suo interno sussistano doppi o multipli binari giuridici, ebbene il risultato sarà l’implosione dello Stato e l’esplosione dell’arbitrio e dell’anarchia. Perché all’interno dello Stato di diritto, o la legge vale per tutti o finisce per non valere per nessuno.
Magdi Cristiano Allam
https://agensir.it/quotidiano/2019/2/9/papa-francesco-incontro-con-il-fondatore-di-open-arms-e-con-i-sindaci-di-madrid-e-barcellona/
RispondiEliminaIncontro segreto del papa con i nemici dell'Europa e dell'Italia
Scontro Italia-Francia, Jacques Attali: “L’unica soluzione definitiva è un nuovo governo a Roma”.
RispondiElimina[nel link, chi è Jacques Attali]
http://www.libreidee.org/2017/04/attali-supermassone-oligarchico-macron-una-mia-creatura/
Oltre al fondatore di Open arms Bergoglio incontra i giudici....
RispondiEliminahttps://www.liberoquotidiano.it/news/italia/13428488/papa-francesco-incontro-vaticano-anm-associazione-nazionale-magistrati.html
Mt 28,19
RispondiElimina"19.ANDATE dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo,"
Mc 16,15
15 Gesù disse loro: «ANDATE in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura.
Lc 24,47
e nel suo nome SARANNO PREDICATI A TUTTE LE GENTI la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme.
Gv 20,21
Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io MANDO voi
Atti 1,8
ma avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e MI SARETE TESTIMONI a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e FINO AGLI ESTREMI CONFINI DELLA TERRA.
Sono quindi gli Apostoli che devono ANDARE da tutte le genti e rendere testimonianza a Gesù Cristo.
Una quindicenne derisa e presa a calci in faccia: "Pestata da banda di marocchine"
RispondiEliminaGrave episodio di violenza avvenuto tra le pareti di una scuola superiore di Bolzano. Un fatto che risale a qualche settimana fa, ma chè è stato reso noto solo di recente e continua a far discutere per le dichiarazioni del padre della giovane vittima.
I giornali locali avevano riferito di una lite avvenuta tra due adolescenti nel cortile dell’edificio scolastico, come possibile sviluppo di una lotta tra bande rivali di teenager. Una di esse avrebbe improvvisamente impugnato un oggetto contundente per colpire la rivale. L’affondo avrebbe centrato la 15enne in pieno volto, arrivando a provocarle un serissimo trauma all’occhio. La vittima, assistita da compagni ed insegnanti accorsi per evitare che potesse accadere il peggio, è stata trasportata all’ospedale San Maurizio, dove i medici si sono adoperati immediatamente per curare la grave ferita. Per fortuna, nonostante il serio trauma, il bulbo oculare non è rimasto danneggiato. Ma solamente per puro caso. L’allarme lanciato dal padre della giovane è decisamente preoccupante.
L’uomo ha postato una foto dell’occhio tumefatto della figlia, sfogandosi poi sui social, come riportato dal Corriere del Veneto.
"La quindicenne selvaggiamente pestata a scuola è mia figlia. Quella non è stata una lite come riportata dai media locali, è stato un atto di violenza gratuito eseguito da una quattordicenne marocchina, sostenuta da un gruppo di una decina di connazionali coetanee”.
Gravissimo quanto denunciato dall’uomo, che rivela particolari ancora ignoti sulla vicenda. “Il fatto è accaduto in classe, sotto gli occhi di tutti i compagni. Insultata e derisa al distributore delle bevande dal gruppetto di ragazze marocchine, mia figlia è stata poi raggiunta in classe dove è stata insultata presa per i capelli, scaraventata a terra e violentemente presa a calci in faccia, in particolare all’occhio destro. Tutto gratis e senza apparenti motivi”.
Le rivelazioni proseguono, ed il padre della 15enne spiega chi sia in realtà l’autrice della violenza.
“L’aggressore? Un soggetto risultato molto conosciuto sia alle precedenti scuole, sia alle forze dell’ordine, con storia di aggressioni fin dall’epoca delle elementari. La domanda sorge spontanea: l’attuale scuola perché non sapeva? Perché un soggetto del genere girava liberamente senza essere sorvegliato? Nessuna polemica, ma prometto grande battaglia, per mia figlia, ma anche per voi ragazzi e genitori che purtroppo non potete ritenervi indenni da quello che domani potrebbe succedere perché qualcuno ai quali siete affidati non ha guardato oltre”.
La polizia indaga, ma le polemiche a Bolzano iniziano a farsi sentire.
La propaganda dei giornali e dei media della sinistra ormai sottomessa, vuole far passare agli occhi dell'opinione pubblica, i partiti e le persone che si oppongono alla realtà concreta del pericolo islamico, come dei malati, usando termini offensivi come "islamofobi" e "islamofobia", dato che "fobia" è un termine prettamente medico che definisce paure immotivate, ingiustificate e irreali.
RispondiEliminaPurtroppo invece il pericolo islamico con il suo terrorismo globale che ogni giorno uccide nel nome del corano, è una cosa assolutamente concreta e reale, e l'islam quindi si rivela essere una pericolosa patologia sociale che vuole distruggere le democrazie occidentali usando le sue stesse libertà strumentalizzandole.
Quindi se proprio si devono usare termini medici, quello più esatto per tutto ciò che affligge l'occidente e il mondo è "islamopatia" non "islamofobia", e chi si oppone a tutto questo non è un malato "islamofobo", ma bensì un ben più sano "islamopata", o "islamopatologo", cioè una persona che risana e rimedia al concreto pericolo dell'islamopatia islamica.
L'unica perciò ad essere veramente malata e vive nella fantasia, negando la reale esistenza del pericolo islamico, è solamente la sinistra di mezzaluna e martello, da definirsi perciò come tale, islamopatica e islamopatologica cioè malata e affetta da sottomissione e sudditanza all'islam!